http://tlio.ovi.cnr.it/TLIO ENTRA s.f.
0.1 antra, entra.
0.2 Da entrare.
0.3 Doc. prat., 1296-1305: 2.
0.4 In testi tosc.: Doc. prat., 1296-1305.
In testi mediani e merid.: Stat. tod., 1305 (?).
0.7 1 Lo stesso che entrata. 2 [Econ./comm.] Incasso, rendita, guadagno.
0.8 Mariafrancesca Giuliani 14.04.2011.
1 Lo stesso che entrata. || Mancini menziona per riscontro la voce entra, con lo stesso signif., del dialetto todino attuale.
[1] Stat. tod., 1305 (?), pag. 285.2: ciaschuno primamente, all'antra, degase engnonechiare ennançi all'altare con grande reverencia e dega dicere uno paternoster...
2 [Econ./comm.] Incasso, rendita, guadagno. || Serianni ritiene che la forma debba quasi certamente essere integrata in entra[ta].
[1] Doc. prat., 1296-1305, pag. 289.7: Questa è l'entra delli altri sei mesi che verra(n)no <..>.
ENTRAGLIE s.f.pl.
0.1 enteraglie, enterallie, entraia, interaglie, intraglie, 'nteraglie.
0.2 DEI s.v. entraglie (fr. entrailles, dal lat. tardo intralia ???).
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ENTRO avv./prep.
0.1 aentro, emtre, emtro, enter, entor, entr', entre, entri, entro, entro', entrovi, entrum, etro, imter, inter, intor, intr', intre, intri, intro, intru, jnter, 'ntro, 'tro, ventro.
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0.4 In testi tosc.: Doc. montier., 1219; Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Doc. prat., 1275; Doc. sen., 1277-82; Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Quindici segni, 1270-90 (pis.); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Doc. volt., 1326; Lett. pist., 1331; Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.); Doc. cors., 1370.
In testi sett.: Doc. savon., 1178-82; Proverbia que dicuntur, XII u.q. (venez.); Ritmo bellun., XII ex.; Doc. ver., 1214; Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Doc. venez., 1282 (2); Salimbene, Framm. volg., 1282-88 (emil.); x Doc. bologn., 1289; Sermoni subalpini, XIII (franco-piem.); Poes. an. bologn., XIII; Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.); Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Stat. chier., 1321; Doc. padov., c. 1336; Stat. trent., c. 1340; Lett. mant., 1367; Doc. moden., 1374; a Codice dei beccai, 1385 (ferr.).
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0.5 La caduta delle vocali finali, generalizzata dopo l, n e r nelle varietà settentrionali (con annessa tendenza all'introduzione di vocale anaptittica nei gruppi consonantici con -r), non consente di distinguere in maniera netta i derivati di intro da quelli di inter: la molteplicità delle grafie rafforza l'ipotesi che le due basi siano state sovrapposte per via della contiguità etimologica, formale e semantica (cfr. Rohlfs § 845). Si ricorda inoltre che in molti testi sett. la scrizione in -e o in -o della vocale finale va interpretatata come grafia analogica priva di fondamento etimologico, nonché fonetico. Si noti che nel testo lomb. Disputatio roxe et viole (XIII sec.) si alternano le forme intra, intre, intri e intro riproducendo, quasi secondo un principio di armonizzazione grafica e fonetica, la vocale finale della parola che segue immediatamente nel contesto di riferimento. Sono incluse, pertanto, nella voce tutte le forme sett. del tipo entre / intre / inter di diretta ascendenza italoromanza (si tratti di cultismi o di forme popolari) e di presumibile tramite galloromanzo, ad esclusione di poche occorrenze che rappresentano con un buon margine di certezza delle varianti grafiche per inter mutuato direttamente dalla base latina. Queste ultime figurano nella voce inter.
Nota la forma entrovi (entro ivi, equivalente di iv'entro).
Locuz. e fras. a entro 2.1, 4.3.1; da entro 1, 2,2, 2.3.4, 3.1; da entro a 2.3.4.1; da entro da 4.1; da entro di 2.3.4.1, 3.1.1; da entro in 3.1.2; dare entro 2.3.7; di entro 2,2, 2.3.5, 3.1; dire entro 6.2; entrare entro 4.2; entro a 2.3.1, 4.4.1, 6.5; entro che 4.4.3; entro da 4, 4.3.2, 4.4.2; entro di 2.3.2, 3, 6.6; entro i vivi 6.1; entro in 2.3.3; entro in quel punto 2.3.4; entro la via 5.3; entro per 5; entro per la via 5.3; fino a entro 2.3.6; fino a entro in 2.3.6.1; il lato da entro 2.2.1; in entro 1.2; infino entro 2.3.6; iv'entro 1.1; la parte da entro 2.2.1; passare entro 5.4; per entro 5.1, 5.2; trasformarsi entro 2.3.8.
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- Esservi, stare entro.
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Gettare, gettarsi entro.
[35] Ritmo bellun., XII ex., 19, pag. 214: De Castel d'Ard av li nost bona part. / I lo getà tut intro lo flum d'Ard.
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[45] Stat. venez., 1338, cap. 59, pag. 449.19: page soldi XX per çascuno vaxello e perda li vaxelli, salvo se algun marcadante volese algun vaxello de bigonço un e meço de le predite doge per meter intro specie o merce...
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- Locuz. avv. Da entro.
[59] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 76, pag. 197.2: et li dicti inplasti ad stumidire et ad maturar(e) ce se pona; et ponase da entro li sitone unti de sapone.
[60] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 119, pag. 246.31: La cura: se lu c. se inte(r)ferre de li pedi d(e)reto tollase d(e) l'ong(n)a più da fore ch(e) da entro...
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1.2 Locuz. avv. In entro: verso l'interno.
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