Vałe, vajo, cava, bàsa, buxa, boca

Re: Vałe, vajo, cava, bàsa, buxa, boca

Messaggioda Berto » mer giu 01, 2016 9:37 pm

https://it.wikipedia.org/wiki/Migrazione_ittica
La migrazione ittica è un fenomeno che vede molte specie di pesci migrare regolarmente, alcune volte per il cibo (migrazioni trofiche) altre volte per la riproduzione (migrazioni genetiche); in alcuni casi la ragione della migrazione è sconosciuta.
Tali migrazioni sono spesso importanti anche per l'uomo, dato che determinano la concentrazione di grandi banchi di pesci in precise aree. In particolare le migrazioni di Clupeidi (ad esempio le sardine o le aringhe), degli Scombridi (gli sgombri e i tonni).
Questi ultimi si radunano nelle acque litoranee all'approssimarsi del periodo riproduttivo, compiendo, secondo alcuni autori, grandissimi spostamenti: sembra ad esempio che i tonni diffusi nel mar Mediterraneo possano raggiungere anche le coste atlantiche. Secondo altri autori, invece, questi spostamenti sono più limitati e prevalentemente verticali (dalle acque più profonde a quelle più superficiali).


https://it.wikipedia.org/wiki/Passaggio_per_pesci
Il passaggio per pesci è un'opera di ingegneria idraulica realizzata lungo fiumi o corsi d'acqua, in corrispondenza di sbarramenti artificiali, come briglie o dighe. Denominazioni alternative sono "scala di rimonta", "scala di risalita", o "scala per pesci".
Lo scopo del dispositivo è quello di permettere ai pesci di percorrere la corrente del fiume sia in risalita che in discesa. Il passaggio per pesci crea infatti un corridoio biologico che permette all'ittiofauna di raggiungere i siti di riproduzione, superando quegli ostacoli artificiali che, frapponendosi agli spostamenti, mettono a rischio la sopravvivenza della specie.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Vałe, vajo, cava, bàsa, buxa, boca

Messaggioda Berto » mer giu 01, 2016 9:43 pm

Frimaio

https://it.wikipedia.org/wiki/Frimaio

Il mese di frimaio (o frimale; in francese: frimaire) era il terzo mese del calendario rivoluzionario francese e corrispondeva (a seconda dell'anno) al periodo compreso tra il 21/23 novembre e il 20/22 dicembre nel calendario gregoriano. Era il terzo dei mois d'automne (mesi d'autunno); seguiva brumaio e precedeva nevoso.
Il mese di frimaio deve la sua etimologia "al freddo, a volte asciutto, a volte umido, che si fa sentire da novembre a dicembre", secondo i termini del rapporto presentato alla Convenzione Nazionale il 3 brumaio anno I (24 ottobre 1793) da Fabre d'Églantine, in nome della "commissione incaricata della stesura del calendario".

https://fr.wikipedia.org/wiki/Frimaire


Cfr. co:

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 77-178.jpg


https://it.wikipedia.org/wiki/Inverno
https://an.wikipedia.org/wiki/Hibierno
https://ast.wikipedia.org/wiki/Iviernu
https://fr.wikipedia.org/wiki/Hiver
https://fur.wikipedia.org/wiki/Unvier

https://de.wikipedia.org/wiki/Winter
https://als.wikipedia.org/wiki/Winter
https://bar.wikipedia.org/wiki/Winta
https://da.wikipedia.org/wiki/Vinter

https://az.wikipedia.org/wiki/Q%C4%B1%C5%9F Qış

https://bat-smg.wikipedia.org/wiki/%C5%BD%C4%97ima Žėima
https://bs.wikipedia.org/wiki/Zima
https://cs.wikipedia.org/wiki/Zima
https://diq.wikipedia.org/wiki/Z%C4%B1m%C4%B1stan Zımıstan,
https://dsb.wikipedia.org/wiki/Zyma

https://br.wikipedia.org/wiki/Goa%C3%B1v goañv
https://cy.wikipedia.org/wiki/Gaeaf

https://et.wikipedia.org/wiki/Talv
https://fiu-vro.wikipedia.org/wiki/Talv
https://fi.wikipedia.org/wiki/Talvi

https://ga.wikipedia.org/wiki/Geimhreadh
https://gv.wikipedia.org/wiki/Geurey



https://it.wikipedia.org/wiki/Gelo
https://bar.wikipedia.org/wiki/Gfrea
https://de.wikipedia.org/wiki/Frost
https://en.wikipedia.org/wiki/Frost_%28temperature%29
https://es.wikipedia.org/wiki/Congelami ... %C3%ADa%29
https://fr.wikipedia.org/wiki/Gel_%28ph ... logique%29
https://fi.wikipedia.org/wiki/Pakkanen
https://lv.wikipedia.org/wiki/Sals
https://cs.wikipedia.org/wiki/Mr%C3%A1z
https://lt.wikipedia.org/wiki/Speigas
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Vałe, vajo, cava, bàsa, buxa, boca

Messaggioda Sixara » gio giu 02, 2016 11:05 am

E 'lora gnente frigidima de la Marcato, ke no se rièse a spiegare kela a de fraìma da indoe ke la salta fòra.
Tornemo a infra hyem- (-em, -en, -es) :
E.Verza e D.Trombin, tel so Le Valli del Delta del Po, i scrive ke
"In autunno, con l'abbassarsi della temperatura, il pesce cerca la strada per tornare al mare. Le valli sono però sistemi chiusi, e questa migrazione di ritorno è, in pratica, impossibile. Il pesce deve quindi essere 'ingannato' e, al fine della sua cattura, indotto a concentrarsi in un apposito canale, il 'colaùro', alla fine del quale vi è il 'lavorièro'. L'afflusso dei pesci, noto con il nome di 'ciamà', viene indotto con l'immissione di acqua salata presso il lavoriero; i pesci, avvertita la buona qualità dell'acqua 'nuova', nuotano attraverso la valle verso il presunto sbocco in mare. La geometria dei canali e delle barene viene costruita al fine di favorire il più rapidamente possibile questo flusso: nel mezzo della valle troviamo le 'vignùe', strettoie attraverso le quali il pesce s'incanala e, verso il lavoriero troviamo la vignùa principale. (...) Le valli , nel corso del tempo, sono state modellate al fine di presentare fondali e canali più profondi in prossimità dei lavorieri; questa impercettibile inclinazione del fondale serve per favorire i movimenti del pesce e per evitare che resti a svernare nei laghi aperti. Con l'arrivo del freddo, infatti, il pesce che incautamente fosse rimasto nei laghi e nei canali, verrebbe inevitabilmente perso, a causa degli uccelli ittiofagi e soprattutto per le gelate."

Ghe semoja? I ga paura ke l pése el ghe resta dentro e l finìsa pa morirghe pal jà'zo ( i se lo ricorda ncora l inverno de l 85 co i ga perso tuto el 'racolto') e i se parécia par tenpo, prima ca rìva el fredo cueo bòn, kele bèle brinà de novenbre-dicenbre...

"Queste operazioni, unitamente alla fase di pesca vera e propria, sono dette fraìma, termine che presumibilmente deriva dal latino 'infra-hyemes', ovvero 'in prossimità dell'inverno'. Tipicamente la fraìma, prendeva inizio con la Madonna del Rosario (7 ottobre), ma già dopo ferragosto si cominciava con la cattura dei latterini e generalmente, in settembre, con le altre specie; la pesca durava fino alla fine di novembre, smorzandosi poi con il finire dell'anno ( a dicenbre no se fà colaùro!). I pesci sono sempre giunti al lavoriero secondo un certo ordine, dettato dalla loro biologia e quindi tolleranza al freddo : otregani e orate per primi, poi boseghe e anguille, per ultime mecce, volpine e branzini. Una seconda fase di pesca può avvenire in primavera, tra marzo e aprile, ovvero la 'pesca di Quaresima'."

"Vediamo, schematicamente, lo svolgimento di queste operazioni di pesca" :
na olta ke l pése l è rivà te la vignùa granda e tel colaùro el ghe resta inprexonà da le 'paratie' de i laorièri. Pal pasà le jera fate de legno e de càna, "con forma a freccia" e i le ri-costruiva ogni àno. Te i àni 60 i ga méso cuée de cemento o de fèro. El pése i lo ciàpa co na gran ré da pesca, e i dòpara le vòeghe pa torlo su. I lo ciapa e i lo mete so on scàgno e -veloci - i lo divide : cueo ke ga na pezzatura commerciale (2-3 ani e depì) i lo manda direto al marcà ( o anca a la stabulazione pa èsare vendù te i mexi dopo); cueo màsa picolo i lo mete te le cariòle piène de acoa e subito i lo libera te i canaleti ke i porta a le peschiere pa l inverno. I pési ke no i è maturi , i ga da pasàre almanco n altro àno te la vàle, drento ste peschiere, ke le sarìa on labirinto de canàli fondi fin 4 mt., ke so le rive ghe crése le tamerici a farghe da pasàja pa ripararli da i venti de bòra. E lì dentro ghe xvèrna i pési, movendose pena-pena e magnando gnente.
A ghè anca i gorghi, ke i è de le buxe a forma tonda, fonde 4-5 mt. e lì a se concentra "a fine fraìma" kel pése ke no l è gnancora rivà a i lavorieri, cofà le oràe ca ghe piaxe stare dentro te i gorghi a jrare n tondo .
Pasà l inverno " il pesce è pronto per ripopolare i grandi bacini vallivi. In marzo e aprile viene fatto defluire dalle peschiere: assieme al pesce novello, di nuova semina, popolerà laghi e canali fino all'arrivo dell'autunno. Esisteva un detto, presso le valli del delta, che sanciva l'inizio di tale operazione : Giuseppe Lisetto, proprietario di Valle Bagliona, amava aprire le peschiere il 19 marzo, ed era il primo - bonorìvo; Salvino Duse, invece, presso le valli di Rosolina, più prudentemente festeggiava San Marco, aprendole il 25 aprile, per ultimo - tardivo."
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