http://www.ganino.com/cognomi_italiani_bBARISON
Il cognome ha una grossa concentrazione nel veneto, ma è presente in miodo significativo anche in Piemonte e Lombardia, dovrebbe derivare dal termine germanico baro (uomo libero).
integrazioni fornite da Giovanni Barison Sestri di Ripavecchia
I Barison sono stati Signori di Vigonza (PD) dal 1178 al 1229 e successivamente Conti di Vigonza.
integrazioni fornite da Giovanni Vezzelli
Cognome veneto; secondo Olivieri 198, è voce del dialetto milanese per 'carrettonaio', per designare chi trasportava roba nel 'carrettone' che era una sorta di carro simile a una cassa senza coperchio per trasportare calcinacci, scarichi, immondizia e anche cadaveri. Il 'caratòun' era anticamente a Modena il carro funebre dei poveri.
BARISONZI
Concentrato in Lombardia e in particolare nel sud milanese dovrebbe derivare dal termine germanico baro (uomo libero).
BARIVIERA, BAROVIER
Bariviera è specifico del trevigiano di Santa Lucia di Piave in particolare, Barovier è specifico di Venezia, di Murano in particolare, il cognome Barovier risale almeno al 1450 quando Angelo Barovier inventa un nuovo modo di creare il vetro con una formula che darà il via ai cristalli di Murano, l'origine di entrambi i cognomi sembrerebbe del trevigiano dove probabilmente il capostipite era un barriviere o berroviere, cioè un armato il cui compito era di difendere il Capitano del Popolo.
BARI
Bari è presente a macchia di leopardo in tutt'Italia, anche se la massima concentrazione è in Puglia, deriva dal nome della città pugliese di Bari, in molti casi può trattarsi di famiglie ebraiche.
BARIANI, BARIANO, DA BARIANO
Bariani ha un ceppo nel bergamasco ed uno nel pavese, a Voghera soprattutto, ed un ceppo emiliano a Portomaggiore nel ferrarese, Bariano in Italia è ormai scomparso, come l'antico cognome dei Da Bariano, potrebbero derivare da toponimi come Bariano nel bergamasco, Bariana nel milanese o Castelnovo Bariano nel rovigoto, come pure è possibile un'origine dal nome medioevale Barianus, di cui abbiamo un esempio nel Codice Diplomatico della Lombardia Medioevale nell'anno 1171 a Milano: "...Signum + + + (k) manuum Gasspari et Churadi qui dicuntur Menclocii, Bariani de Pusterla, Guidrici de Ugionno, Arderici Spate testium. ...", tracce di queste cognominizzazioni le troviamo ad esempio in un atto di vendita del 1326 a Bergamo dove un certo Alberto fu Martino Barianus di borgo Sant'Alessandro in Colonna compare come cedente, a Piacenza verso la fine del 1400: "...Nicolaus Barianus placentinus, congregationis Insubricae nobilis Alumnus, ut testatur ipsemet in dedicatoria sui Quadragesimalis Herculi Estensi Ferrariae Duci, ubi inter alia haec adsunt verba...".
BARICHELLO, BARRICHELLO
Barichello è tipico della zona tra trevigiano e padovano, Barrichello, quasi unico è dovuto ad un errore di trascrizione del precedente, potrebbe derivare da un soprannome.
integrazioni fornite da Giovanni Vezzelli
Cognome di Treviso che viene dal termine dialettale mantovano 'barichei' = 'birilli'. Olivieri 235.'Bering', registrato dal Förstemann.
BARIGAZZI
Barigazzi è tipicamente emiliano, di Parma, di Reggio Emilia, Correggio, San Martino in Rio e Rubiera nel reggiano e di Pievepelago e Carpi nel modenese, dovrebbe derivare dal nome di Barigazzo, una frazione di Lama Mocogno nel modenese, toponimo che sembrerebbe molto molto antico ed il cui nome dovrebbe derivare dal termine medioevale ligure barga (capanna).
BARIGHINI
Barighini sembrerebbe tipico del genovese, anche se l'origine parrebbe dell'area veneta, potrebbe derivare da un ipocoristico dell'aferesi del nome medioevale Barbarigus, di cui abbiamo un esempio in un'iscrizione a Noventa Vicentina risalente all'anno 1367: "BARBARIGUS DIVI MARCI PROCURATOR MAXIMUM REI PUB(LICE) NAVALE CAPESSIT IMPERIUM ANNO MCCCLXVII", potrebbe, anche se improbabile, derivare da un soprannome originato dal termine bergamasco barighi che significa muri di sassi.
BARIGLIANO
Barigliano, assolutamente rarissimo, probabilmente di origini abruzzesi, dovrebbe derivare da Barigliano, un antico nome del paese di Barisciano in provincia de L'Aquila, probabilmente il luogo d'origine del capostipite.
BARIGOZZI
Barigozzi, basandosi sulla distribuzione geografica attuale del cognome, che individua due diversi nuclei, uno in Liguria l'altro in Romagna, si possono ritenere esistano almeno due diverse origini per questo cognome, che dovrebbero derivare dal termine germanico baro (uomo libero), ma è pure possibile una derivazione da un soprannome occitano con il senso di panciuto.
BARILA, BARILARI, BARILARO, BARILE, BARILI, BARILLA, BARILLARI, BARILLARO, BARILLI
Barila è quasi unico, Barilari ha un ceppo nello spezzino ed uno tra riminese e pesarese, Barilaro e Barillaro hanno un ceppo nel torinese, uno nel genovese, uno nel romano ed uno in Calabria in particolare nel reggino, Barillari ha un ceppo nel torinese, uno piccolo a Genova, il nucleo più consistente nel ferrarese, un ceppo nel romano ed uno tra catanzarese e crotonese, Barile è panitaliano, con maggiore concentrazione al sud peninsulare, Barili ha un ceppo lombardo, soprattutto nel cremonese ed uno parmense, Barilla, molto raro, ha un ceppo nel parmense ed uno nel reggino, dove è probabilmente una forma alterata da errori di trascrizione del cognome Barillà, Barilli è molto diffuso in tutta l'Emilia, dal piacentino al bolognese, nel bolognese in particolare, tutti questi cognomi dovrebbero derivare dal fatto di essere il capostipite un artigiano produttore di barili, la forma con la doppia elle è arcaica, come vediamo anche nel Baldus di Teofilo Folengo: "...Zambellus ait suspirans, «et ayme tapinum! // non habeo panem, sacchellam cerne vodatam, // non habeo vinum, vacuum quoque cerne barillum. // Oyde utinam, sic sic ut ego, disinasset et ipse // Baldus, et ipsa mei mangiatrix Berta poderi. ...", tracce molto antiche di queste cognominizzazioni le troviamo a Bergamo già nella seconda metà del 1300 con un certo Leonardo d. Zanfinus fu Lanfranco Barilli di Bergamo agricoltore, e ancora in uno scritto del 1577: "...uditi longamente gli ecc.ti Phisici, i ceroici.. ..et Pietro Brocco, et Rinaldo Barilli spetiali et interuenienti per il loro paratico et ueduti gli ordini in questo proposito della inclita città di Venetia, di Roma, di Padova, di Milano, di Pavia et de altre città d'Ittalia'...".
BARILA', BARILLA'
Barilà, non rarissimo, è tipico di Bagnara Calabra, Barillà è molto diffuso nel reggino nella zona dello stretto, dovrebbero derivare da un soprannome originato dal mestiere di scaricatore o movimentatore di barili in porto, ma è pure probabile un riferimento al mestiere di bottaio. Tracce di queste cognominizzazioni le troviamo a Seminara (RC) fin dal 1700.
BARZAGHI
Tipico lombardo della zona del milanese e del comasco, deriva dal toponimo Barzago (LC).
BARZAGLI, BARZAGLIA
Barzagli è tipicamente tosco-emiliano, ha un ceppo tra bolognese, fiorentino e basso ravennate ed uno nel grossetano, Barzaglia, quasi unico è dell'area bolognese, ravennate, potrebbero derivare da soprannomi originati dal vocabolo antico alto tedesco barezzo (prosciutto), che potrebbe così indicare che il capostipite era o un allevatore di maiali o un produttore di prosciutti, la seconda ipotesi è invece che derivino dal vocabolo medioevale germanico barskalk inteso come servus ecclesiae (servo alle dipendenze di prelati o di comunità religiose), o anche come servo della gleba.
BARZI
Ha un ceppo nel trevisano e uno a Fabro (TR) e nel viterbese, potrebbe derivare dal nome medioevale Barthaeus (Bartius) di cui abbiamo un esempio nel XV° secolo: "...Barthaeus vocatus, Aretinus, clarus musices praefectus...".
BARZIO, BARZO
Sia Barzio che Barzo sono estremamente rari e sembrerebbero del milanese, se per entrambi si potrebbe ipotizzare una derivazione dal toponimo Barzio (LC) va detto che Barzo ad esempio potrebbe essere di origini ebraico russe della zona di Leonpol.
BARZIZZA
Tipico dell'alessandrino e del milanese, potrebbe derivare dal toponimo Barzizza (BG) o anche da Barzio (LC).
BARUCCA, BARUCCHI, BARUCCO
Barucca è tipicamente marchigiano con un ceppo anche tra viterbese e romano, Barucchi, assolutamente rarissimo, ha un piccolo ceppo nell'imperiese ed uno nel romano, Barucco ha un nucleo nel bresciano, un piccolo ceppo nel cuneese, uno, ancora più piccolo nel trevigiano, nel napoletano e nel siracusano.
integrazioni fornite da Stefano Ferrazzi
L'origine di questi cognomi va ricercata nel nome medievale Barucco, l'italianizzazione cioè del personale ebraico Baruch, col significato letterale di benedetto (vedi Benedet e Barucchelli). Con questo nome, ad esempio, la Bibbia ricorda il personaggio di Baruch ben Neriah, discepolo e segretario del profeta Geremia (a lui, inoltre, è attribuita la stesura del Libro di Baruch, uno dei testi apocrifi e deuterocanonici della Bibbia); nella storia della filosofia, invece, si può citare l'esempio del filosofo ebreo-olandese Baruch Spinoza (Amsterdam, 1632 - L'Aia, 1677), che nelle antiche trascrizioni latine è ricordato appunto come Benedictus de Spinoza. Per quanto riguarda i cognomi in questione, dunque, si tratta delle cognominizzazioni dei nomi personali dei capostipiti.
BARUCCHELLI, BARUCCHELLO, BARUCHELLI, BARUCHELLO
Barucchelli, assolutamente rarissimo, ha un piccolissimo ceppo nel bresciano ed uno ancora più piccolo nel barese, Barucchello è quasi unico, Baruchelli, molto molto raro, è tipico del basso trentino, Baruchello ha un piccolissimo ceppo tra rovigoto e ferrarese ed uno nel romano.
integrazioni fornite da Stefano Ferrazzi
L'origine di questi cognomi va ricercata nel nome medievale Baruchello, da intendere o come vezzeggiativo del nome Barucco (vedi Barucca) o come adattamento del personale ebraico Barachel, col significato di benedetto da Dio (si tratta comunque di una variante di Baruch, derivando entrambi i nomi dalla radice ebraica berakhah): nella Bibbia, ad esempio, Barachel è il padre di Elihu, uno degli antagonisti di Giobbe nel Libro di Giobbe. Per quanto riguarda i cognomi in questione, dunque, si tratta delle cognominizzazioni dei nomi personali dei capostipiti.