Da: Le origini delle lingue europee, del glottologo Mario Alinei Volume IIhttp://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 290004.jpg.....
«Pestare schiacciare frantumare stritolare tritare sminuzzare polverizzare macinare levigare ecc.»La tecnica della frantumazione è fra le più elementari, e poté essere facilmente effettuata con
i choppers, i primi utensili di Homo.
In ogni caso, è interessante notare che esiste una radice comune all’IE, all'Uralico e all’AA per designare proprio questo tipo di tecnica.
Nella visione tradizionale, tipicamente, si considera solo la «macinatura» dei cereali, ovviamente neolitica, come se la macinatura non fosse anche una delle principali tecniche di preparazione del cibo attestata in tutte le popolazioni etnografiche che non hanno mai conosciuto l’agricoltura.
Che è lo stesso errore di considerare il cavallo o il bue soltanto come animali domestici.
Proto IndoEuropeo *mel- *mele- ecc. «rompere, tritare, ammorbidire» (Pokorny 716-719).
Cito, fra gli innumerevoli continuatori: antico indiano
mṛṇati «frantuma, macina»,
mlā- «diventare molle», armeno
malem «macino», greco
mýlē «mulino»,
mýllo «macino»,
amalòs «molle», albanese
mjel «farina», latino
molō «macino»,
molina «mulino»,
mola «mola»,
marcus martellus (<
*maltlos),
malleus «martello, maglio», antico irlandese
melim «macino», gallese
malu, bretone
malaf «macinare»,
meil «mulino», medio gallese
blawt, gallese
blawd, antico cornico
blot, bretone
bleud (francese
blé) «farina», gotico antico alto tedesco
malan, tedesco
mahlen «macinare», ínglese
mill «mulino», gotico
mulda, anglosassone
molda, antico islandese
mold, antico alto tedesco
molta «terra», gotico
malma «sabbia», antico islandese
malmr «minerale», antico sassone e antico alto tedesco
melm «sabbia», antico alto tedesco e antico sassone
mëlo, antico islandese
mjol, tedesco
Mehl «farina»; lituano
malù, málti «macinare», antico prussiano
malunis «mulino», lettone
milti, antico prussiano
meltan «farina»; russo
molot «macinare»,
molot «martello», antico slavo
mlatiti «battere» ecc.; tocario A
malywët «tu frantumi», B
melye «frantumano», ittita
ma-al-la-i «stritolato» ecc.
Proto Afro Asiatico *məl-/*mal- «schiacciare, tritare, levigare» [Bomhard 1984, 271 nr. 274]:
Proto Semitico *mal-al- > ebraico
mālal «schiacciare, frantumare», aramaico
malla «stancarsi, annoiarsi»;
Proto Semitico *mal-as- > aramaico
malisa malusa «essere liscio, levigare», etiope
malasa «levigare, rifinire»;
Proto Semitico *'mal-ats’- > ebraico
māllas «essere liscio, scivoloso», aramaico
malisa «scivolare»,
malis «liscio» ecc.
Proto Uralico *mura «pezzo, briciola, rompere sminuzzare» [UEW 288]: finlandese
murakka «molle»,
murea «molle, fragile»,
murene- «frantumarsi», muru «pezzetto, frammento»,
murta- «frantumare», estone
mure «fragile»,
murenda- «frantumare», lappone
moarrâ- «rompere in pezzi»,
morre- «briciola», khanty (ostiaco)
mari- ecc. «frantumare», ungherese
morzsa «briciola»,
morzsol- «frantumare, sbriciolare», nenets jurakosamoiedo
mardā «frantumare».
Lo stritolamento e la macinatura di prodotti vegetali e/o animali e/o minerali appartiene in realtà alla preistoria più remota, e che non abbia nulla a che fare con l'agricoltura appare anche dalla presenza di significati come «martello» del latino
martellus (*mal-tl-os),
malleus e del russo
molot; o dalla diffusione di significati come «sabbia, polvere, pulviscolo, terra».
Nozioni specificamente agricole come «mulino», «macinare (grano)» e «farina» appartengono naturalmente al Neolitico, ma la loro apparizione in aree diverse non richiede necessariamente l'ipotesi della diffusione come prestito.