https://it.wikipedia.org/wiki/Gentile_%28nome%29Deriva dal tardo soprannome latino Gentilis, basato su gens ("stirpe", "popolo"), che originariamente aveva il significato di "appartenente alla stessa stirpe" e poi di "pagano" (vedi Gentili). Nel Medioevo insorge come nome affettivo basato sull'italiano "gentile" (cioè "nobile", "cortese"); l'uso corrente, più comune al maschile ma ben attestato anche al femminile, si rifà proprio a quest'ultima tradizione, ed è sorretto anche dal culto verso i due beati così chiamati.
È diffuso in tutta Italia, con prevalenza nel nord. Le forme Gentilio e Gentilia sono tipicamente lombarde.
https://it.wikipedia.org/wiki/GentiliCon il termine gentili si traduce in lingua italiana il plurale del latino gentēs con il significato di "pagani, non-cristiani".
Quindi indica nel «linguaggio neotestamentario, chi non appartiene alla religione ebraica o chi, nel mondo greco romano, non era convertito al cristianesimo». Un «appellativo, per lo più usato al plurale, con cui, nei primi secoli del cristianesimo, furono designate le genti non giudaiche (e quindi pagane) partecipi dei costumi e della cultura greca nel mondo romano»
Il latino gentēs è la traduzione del greco ecclesiastico éthnē, (ἔθνη, "le nazioni", "i popoli", "le genti"), a sua volta traduzione dell'ebraico gōyīm (ἔθνη è già presente, infatti, nella traduzione in lingua greca della Bibbia ebraica), qui inteso in particolare come i non ebrei.