http://www.cognomiitaliani.org/cognomi/ ... 003car.htmCARDI CARDO
Cardi è diffuso a macchia di leopardo nel centronord, in particolare nel ferrarese, bolognese, fiorentino e nel romano e latinense, Cardo ha un ceppo campano, a Circello nel beneventano ed a Napoli e San Giuseppe Vesuviano nel napoletano, ed un ceppo pugliese nel barese a Barletta e Monopoli, entrambi dovrebbero derivare da forme aferetiche del nome di origine germanica Riccardo.
CARDIN CARDINI CARDINO
Cardin è tipico del padovano, Cardini sembrerebbe toscano, con un ceppo anche nel maceratese, Cardino, assolutamente rarissimo, parrebbe dell'area campano-laziale, derivano tutti dall'aferesi del diminutivo del nome Riccardo. Tracce di queste cognominizzazioni le troviamo nell'Archivio di Stato di Cremona dove si trovano gli atti del notaio Francesco Cardini datati dal 1451 al 1487 e del notaio Giacomo Cardini datati dal 1480 al 1509 e nel XVI° secolo Mons. Luca Cardino è Vescovo di Latina dal 1582 al 1594.
CARDINALE CARDINALI
Cognome comune in tutto il sud Cardinale, mentre sembra originario del centro Italia Cardinali (Marche, Umbria, Lazio), possono aver avuto origine da soprannomi derivati da toponimi come Cardinale (CZ) o da caratteristiche comportamentali.
CARDONA Cardona, molto raro, è specifico del reggino, della zona dello stretto, sembrerebbe di nobili origini, probabilmente spagnole, nella prima metà del 1300 Raimondo di Cardona duce dell'esercito angioino è alleato dei Torriani contro i Visconti, aghli inizi del 1400 Alfonso de Cardona è viceré di Calabria e Pietro Cardona maestro giustiziere del Regno d'Aragona, diviene conte di Collesano (PA), il cognome dovrebbe derivare in qualche modo dal cardo (vegetale) visto che nello stemma compaiono appunto tre fiori di cardo.
CARDONE CARDONI
Cardone è tipico della zona che comprende Lazio, Abruzzo, Campania, Molise , Puglia e Potentino, Cardoni è proprio della fascia centrale di Marche, Umbria e Lazio, derivano tutti dall'aferesi dell'accrescitivo del nome Riccardo. Tracce di queste cognominizzazioni le troviamo a Narni nel 1600 in un atto del 1652: "...Coram illustrissimo et admodum reverendissimo vicario generali Narnie processus remissorialis pro dominis de Gregorio et Camillo de Cardonibus nominibus contra reverendissimum dominum abbatem Deodatum...". (vedi anche CARDONIO)
integrazioni fornite da Giovanni Vezzelli
Cardone oltre che da Riccardo, il cognome può derivare anche dalla voce italiana 'cardo', latino 'carduus'.
CARDONIO
Cardonio, ormai praticamente scomparso in Italia, sembrerebbe essere stato originario dell'ennese, di Calascibetta in particolare, dovrebbe derivare dal nome medioevale Cardonius di cui abbiamo un esempio d'uso nella vita di Leone Decimo: ".. Ad haec mala Sacramorus quoque vicecomes, qui Mediolani obsidendae arci erat praepositus, perfidiosa levitate cum ala equitum ad Gallos transfugerat, regressusque Mediolanum omni militari praesidio nudatum, pervicerat apud cives, ut in Gallorum verba iuraretur. Livianus quoque adducto Venetorum exercitu, Cremonae partim metu partim egregia popularium voluntate fuerat receptus. Et Cardonius atque Piscarius, in quibus summa spes sustinendi belli collocari debuerat, certiores de induciis facti, nihil se vel in hanc vel in illam partem ab stativis ad Trebiam castris commovebant. ..".
CARDU
Cardu, abbastanza raro, è tipico del cagliaritano, di San Nicolò Gerrei, Cagliari e Selargius, con un ceppo anche ad Illorai nel sassarese.
integrazioni fornite da Giuseppe Concas
CARDU: cardo, dal latino cardus (vedi Ardu). È presente tra i firmatari della Pace di Eleonora *LPDE del 1388, rappresentante della villa (bidda) di Bitti (Contrate Montis Acuti): Cardu Margiani, jurato ville de Biti. Il cognome Cardu è presente in 27 Comuni italiani di cui 12 in Sardegna: Illorai 27, S. N. Gerrei 18, Cagliari 17, Selargius 12, etc. Cardo non è propriamente sardo, ed è presente in 85 Comuni italiani di cui 3 in Sardegna: Selargius 3, Oristano 3, Quartu S. E. 3 ( il cognome Cardo in Sardegna potrebbe essere una variante semplicemente anagrafica di Cardu).
CARDUCCI
Cognome tipico della fascia centrale che comprende Marche, Umbria, Lazio ed Abruzzo, con ceppi anche nella Toscana tirrenica, deriva dall'aferesi del vezzeggiativo del nome Riccardo.
integrazioni fornite da Andrea Ferreri
Ha probabilmente alla base il nome Riccardo. Il cognome è diffuso nel Lazio a Roma e provincia (Albano Laziale e Tolfa), nel frusinate (Ceprano e Arce) e nel rietino (Borgorose), nelle Marche a Macerata e provincia (Civitanova Marche, San Ginesio, San Severino Marche e Loro Piceno), in Toscana nel livornese (Piombino, Cecina e Campiglia Marittima) e nel lucchese (Querceta di Seravezza e Forte dei Marmi), in Puglia a Foggia e provincia (Cerignola) e nel barese (Gravina in Puglia), in Abruzzo a L'Aquila e provincia (Tornimparte e Pratola Peligna) e in Umbria a Terni e provincia (Sangemini) e nel perugino (Foligno). Il poeta, scrittore e letterato Giosuè Carducci nasce a Valdicastello di Pietrasanta (Lucca) il 27 luglio 1835 e trascorre la sua infanzia a Bolgheri di Castagneto (LI). Scriverà in una famosa lettera:"Quel tratto della Maremma che va da Cecina (LI) a San Vincenzo (LI) è il cerchio della mia fanciullezza e della mia prima adolescenza". La produzione poetica è molto vasta: con le "Rime Nuove" raggiunge la fama nazionale. Tra le composizioni in prosa si ricordano "Confessioni e battaglie" e "Per la morte di Giuseppe Garibaldi". Nel 1859 sposa Elvira Menicucci, dalla quale avrà tre figlie ed un figlio (Dante, che morirà a tre anni e al quale dedicherà i drammatici versi di "Pianto Antico"). Nel 1906 viene insignito del premio Nobel per la letteratura. Muore nella sua casa di Bologna nel 1907. Giosuè Carducci era figlio di Michele Carducci, medico, e di Ildeganda Celli. La famiglia paterna era originaria di Querceta di Seravezza (Lucca). I nonni paterni si chiamavano Francesco Giuseppe Carducci e Lucia Galleni.
Ricardohttps://it.wikipedia.org/wiki/RiccardoContinua un antico nome germanico composto dagli elementi ric ("potere", "dominio") e hard ("forte", "audace", "valoroso"), e il significato è suscettibile di svariate interpretazione: fra le altre, "potere coraggioso", "forte nel dominio", "signore forte", "condottiero valoroso" e via dicendo.
Gli arcaismi Ricciardo e Rizzardo, quest'ultimo più tipicamente settentrionale, riflettono una pronuncia di tramite francese, come avveniva spesso nell'onomastica antica - la c o, nel nord, la z nascono da un adattamento della ch francese.
In Inghilterra venne portato dai normanni, acquistando subito popolarità e diventando uno dei nomi più diffusi introdotti con la conquista.
https://en.wikipedia.org/wiki/Richard