Manduca (Castel Manduca de Piovene)
Inviato: dom nov 09, 2014 12:48 pm
Manduca (Castel Manduca de Piovene)
viewtopic.php?f=45&t=1193
http://castelmanduca.altervista.org/the ... dings.html
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... anduca.jpg
Lexì ƚe ensemense ke ƚi scrive:
http://www.italiapedia.it/comune-di-pio ... ia-024-078
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... duca-1.jpg
Il primo insediamento umano risale all’epoca quaternaria.
Resti archeologici dimostrano che il territorio fu abitato anche in epoca etrusca e romana (periodo cui risalgono i castelli conservati fino al Medioevo) (etruski e romani ma i veneti no e i reti no e ƚi ogagni no e ƚi çelti no ??? casteƚi de orexene romana?? gnanca ono);
di rilievo è la lapide sepolcrale Massima Papiria, che attesta come nel IV secolo a.C. (IV secoƚo v. C.?) fosse MUNICIPIUM (parké scrivarlo en grande come ke ƚa fuse kisà ke condision speçal: tuti i teritori soto el stato roman ke no ƚi gheva ƚa çitadenansa romana ƚi jera “muniçipi” ... !) romano.
Molte sono le ipotesi sull’origine del toponimo di Piovene: da una deformazione del latino publica da interpretare come ‘strada’ o ‘piazza’, dall’esistenza di una pieve longobarda, dal sanscrito “pluvane” ovvero ‘bosco’, o, più verosimilmente, dal latino pluviae in riferimento a numerosi corsi d’acqua esistenti nella zona.
Al tempo di Teodorico (496-514 d.C.) fu dominata dal governatore goto Marzio; nel 917 Berengario I, re d’Italia, donò tutta la zona al vescovo di Padova; per qualche tempo vi governarono gli Scaligeri. La sua storia segue la sorte di Venezia: nel 1797 a seguito del trattato di Campoformio passò sotto l’Austria e nel 1805, con la pace di Presburgo, venne a formare il Regno d’Italia. La prima guerra mondiale segnò fortemente la zona: nel giugno 1916 la popolazione dovette abbandonare le proprie dimore per un mese, nel novembre 1917 a causa della disfatta di Caporetto affrontò un nuovo esodo. Tra il 1916 ed il 1918 venne bombardata più volte. Nel 1933 su richiesta del podestà locale un decreto regio autorizzò a cambiare il nome della località da Piovene in quello attuale. Importante è l’Oratorio della Maternità di Maria Santissima, noto come l’Ospizio, che custodisce una composizione in pietra raffigurante la Vergine con Bambino; l’Oratorio più antico è quello dei Ss. Vito, Modesto e Crescenzia.
Tre sono i castelli che si ricordano:
il castello Manduca, in origine una taverna (dal latino manducare, ‘mangiare’) (???),
particolare per la pianta ottagonale della torre; il castello Pelluca e il castello della Rocchetta.
http://it.wikipedia.org/wiki/Municipio_(storia)
I municipi (in lingua latina mūnǐcǐpǐum), nella antica Roma ed in particolare nella Roma repubblicana, erano le comunità cittadine legate a Roma, ma prive dei diritti politici propri dei cittadini romani: si distinguevano perciò dai federati, che conservavano la propria sovranità, e dalle colonie.
La maggior parte dei municipia conserva i propri magistrati e una certa autonomia amministrativa.
Con l'estensione della cittadinanza romana a tutti i popoli della penisola (90 a.C.) e a tutti gli abitanti dell'impero (212 d.C.), i municipi persero la loro condizione particolare.
http://www.cittainrete24.it/comune/187/ ... hette.html
Lapide sepolcrale romana (che Massima Papiria dedica alla madre IV sec. a.C (on casteƚo taverna fato dai romani ???),. - Piazza Papiria
La steƚa ƚa jera veneta de ƚi ani veneto-romani e no romana.
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http://castelmanduca.altervista.org/the ... dings.html
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... anduca.jpg
Lexì ƚe ensemense ke ƚi scrive:
http://www.italiapedia.it/comune-di-pio ... ia-024-078
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... duca-1.jpg
Il primo insediamento umano risale all’epoca quaternaria.
Resti archeologici dimostrano che il territorio fu abitato anche in epoca etrusca e romana (periodo cui risalgono i castelli conservati fino al Medioevo) (etruski e romani ma i veneti no e i reti no e ƚi ogagni no e ƚi çelti no ??? casteƚi de orexene romana?? gnanca ono);
di rilievo è la lapide sepolcrale Massima Papiria, che attesta come nel IV secolo a.C. (IV secoƚo v. C.?) fosse MUNICIPIUM (parké scrivarlo en grande come ke ƚa fuse kisà ke condision speçal: tuti i teritori soto el stato roman ke no ƚi gheva ƚa çitadenansa romana ƚi jera “muniçipi” ... !) romano.
Molte sono le ipotesi sull’origine del toponimo di Piovene: da una deformazione del latino publica da interpretare come ‘strada’ o ‘piazza’, dall’esistenza di una pieve longobarda, dal sanscrito “pluvane” ovvero ‘bosco’, o, più verosimilmente, dal latino pluviae in riferimento a numerosi corsi d’acqua esistenti nella zona.
Al tempo di Teodorico (496-514 d.C.) fu dominata dal governatore goto Marzio; nel 917 Berengario I, re d’Italia, donò tutta la zona al vescovo di Padova; per qualche tempo vi governarono gli Scaligeri. La sua storia segue la sorte di Venezia: nel 1797 a seguito del trattato di Campoformio passò sotto l’Austria e nel 1805, con la pace di Presburgo, venne a formare il Regno d’Italia. La prima guerra mondiale segnò fortemente la zona: nel giugno 1916 la popolazione dovette abbandonare le proprie dimore per un mese, nel novembre 1917 a causa della disfatta di Caporetto affrontò un nuovo esodo. Tra il 1916 ed il 1918 venne bombardata più volte. Nel 1933 su richiesta del podestà locale un decreto regio autorizzò a cambiare il nome della località da Piovene in quello attuale. Importante è l’Oratorio della Maternità di Maria Santissima, noto come l’Ospizio, che custodisce una composizione in pietra raffigurante la Vergine con Bambino; l’Oratorio più antico è quello dei Ss. Vito, Modesto e Crescenzia.
Tre sono i castelli che si ricordano:
il castello Manduca, in origine una taverna (dal latino manducare, ‘mangiare’) (???),
particolare per la pianta ottagonale della torre; il castello Pelluca e il castello della Rocchetta.
http://it.wikipedia.org/wiki/Municipio_(storia)
I municipi (in lingua latina mūnǐcǐpǐum), nella antica Roma ed in particolare nella Roma repubblicana, erano le comunità cittadine legate a Roma, ma prive dei diritti politici propri dei cittadini romani: si distinguevano perciò dai federati, che conservavano la propria sovranità, e dalle colonie.
La maggior parte dei municipia conserva i propri magistrati e una certa autonomia amministrativa.
Con l'estensione della cittadinanza romana a tutti i popoli della penisola (90 a.C.) e a tutti gli abitanti dell'impero (212 d.C.), i municipi persero la loro condizione particolare.
http://www.cittainrete24.it/comune/187/ ... hette.html
Lapide sepolcrale romana (che Massima Papiria dedica alla madre IV sec. a.C (on casteƚo taverna fato dai romani ???),. - Piazza Papiria
La steƚa ƚa jera veneta de ƚi ani veneto-romani e no romana.