Masaro (Massaro), Maxiero, *Mansiaro/Mansiero, Maxo, Maxet

Masaro (Massaro), Maxiero, *Mansiaro/Mansiero, Maxo, Maxet

Messaggioda Berto » sab nov 01, 2014 9:29 am

Masaro/Massaro, *Mansiaro/Mansiero, Maxiero, Maxer/Mazer/Mazzere, Maxo, Dal Maxo, Maxin, Maxeto, Maxet/Mazet, Manin, Manera, Maniero, Mantiero, ...
viewtopic.php?f=41&t=1176

Cognomi de area veneta de Dario Soranso
https://docs.google.com/file/d/0B_VoBnR ... dOejg/edit
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Ƚi cognomi Maxo, Maxin, Maxon EL Soranso el li dà da el nome Tomaxo/Tomaxin/Tomaxon
Me nevodo el se noma Tomaxo ma ƚi ƚo ciama Tom/Tòmi

Ma el cognome DAL MAXO ?
No ga forse pì senso ƚigar sti cognomi a i maxi ke ƚi sparsi dapartuto?

Dal Maxo (Maso)
http://www.gens.info/italia/it/turismo- ... FfrPZR0zMU
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Maxo (Maso)
http://www.gens.info/italia/it/turismo- ... Fhj75R0zMU
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Maxoto (Masotto)
http://www.gens.info/italia/it/turismo- ... Fhk_pR0zMU
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Maxoti (Masotti)
http://www.gens.info/italia/it/turismo- ... FhlwZR0zMU
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Tomaxi (Tommasi)
http://www.gens.info/italia/it/turismo- ... Fhmt5R0zMU
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De Tommasi
http://www.gens.info/italia/it/turismo- ... FhnbJR0zMU
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Tomaxeo (Tommaseo)
http://www.cognomix.it/mappe-dei-cognom ... i/TOMMASEO
13 Lombardia.
11 Veneto
7 Sicilia
6 Campania
5 Puglia
4 Liguria
2 Friuli V.G
1 Umbria
1 Lazio
1 Calabria
1 Trentino A.A.


Tommaselli
http://www.cognomix.it/mappe-dei-cognom ... TOMMASELLI

61 Campania
20 Veneto
10 Lombardia
8 Piemonte
7 Abruzzo
7 Puglia
6 Liguria
6 Emilia-Romagna
5 Lazio
5 Calabria
4 Sicilia
4 Toscana
4 Basilicata
1 Marche
1 Molise
1 Trentino A.A.

Tomaxini
http://www.cognomix.it/mappe-dei-cognom ... /TOMMASINI

253 Veneto
193 Emilia-Romagna
125 Friuli V.G.
98 Lombardia
94 Toscana
64 Piemonte
48 Trentino A.A.
48 Campania
37 Lazio
20 Calabria
18 Liguria
16 Sicilia
7 Marche
7 Puglia
6 Umbria
6 Sardegna
3 Basilicata
2 Abruzzo
1 Valle d'Aosta
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Re: Masaro (Massaro), masaria, mansio, maxo, Maxon

Messaggioda Berto » sab nov 01, 2014 9:30 am

Maxo, Maxon, Maxio, Maxi, Maxer, Maxera, Maxerà, mansio, maison, demain/domain (demanio/dominio), maniero, Manero, Masaria, transumansa, transumare/transumanare

viewtopic.php?f=44&t=971

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Riflessi linguistici dello sviluppo culturale in Italia; cap. XX
Ociàr p. 859 OR 2 Mario Alinei

4.3.1. Inizio dell’allevamento stanziale e del sedentarismo residenziale: maneo > mansio

Può sembrare triviale, ma il passaggio da maneo «rimango» a mansio e *mansum nel senso di «residenza stanziale (di animali)», già attestato in latino (cfr. «pecorum mansio», «mansio equorum» [DELL]), e presente quasi ovunque nei dialetti attuali, sarebbe impossibile senza il passaggio graduale dalla mobilità logistica al sedentarismo.
Questa motivazione non può quindi in alcun caso essere proiettata in un ambito romano o medievale, ma ha bisogno del Neolitico per acquistare un senso.
Per la documentazione, oltre al francese maison «casa», si notino per lo meno dalmatico mošun(a) «ovile», pugliese masunu, bergamasco trentino veronese mazon «pollaio», comasco mazon «malga», valtellinese mazon «fienile», logudorese masone «grossa mandria», campidanese mazoni «stalla per pecore, capre, maiali», ecc. [BEW 5311]; rumeno mas «ovile», trevigiano bellunese mas, gardenese mes «fattoria», linguadocico guascone catalano aragonese mas «fattoria» etc. [REW 5322].


Cfr. Masaria (massaria), maseria, Maniero e Manero, Magioni, ...
anca tante Massa e Masso en volta par ła penixla tałega łi xe da portar drento sta gran fameja co raixa pristorega

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 0/Maso.jpg

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... asotta.jpg

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... serada.jpg

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... zieres.jpg

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... PIRONA.jpg


Maxi e maxeti a Viłaverla e Novoledo entel 1730

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... l-1730.jpg
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Re: Masaro (Massaro)

Messaggioda Berto » sab nov 01, 2014 9:31 am

http://www.treccani.it/vocabolario/massaro

massaro s. m. –

1. Forma ant. o region. per massaio. Nell’Italia centro-merid., il termine è stato largamente usato per indicare il mezzadro o fattore che presiede all’amministrazione e coltivazione di poderi o che dirige un’azienda pastorizia: la vedova di m. Mariano cercava un marito ricco al par di lei (Verga).

2. Nel linguaggio degli storici, il coltivatore del manso, divisione agraria medievale, che prestava la sua opera in condizione libera o di servo, e che, in età comunale, fu via via sostituito dal mezzadro, o dal piccolo affittuario.

http://it.wiktionary.org/wiki/massaro

http://www.etimo.it/?term=massaro
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http://www.etimo.it/?term=mezzadro
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http://it.wikipedia.org/wiki/Mezzadria
La mezzadria (da un termine derivante dal latino tardo ??? che indica "colui che divide a metà") è un contratto agrario d'associazione con il quale un proprietario di terreni (chiamato concedente) e un coltivatore (mezzadro), si dividono (normalmente a metà) i prodotti e gli utili di un'azienda agricola (podere). La direzione dell'azienda spetta al concedente. Nel contratto di mezzadria, il mezzadro rappresenta anche la sua famiglia (detta famiglia colonica). La mezzadria ebbe effetti benefici nelle aree con terreni a maggiore produttività e a basso popolamento.
Podere, famiglia colonica, casa rurale e proprietà costituivano una struttura armonica e indivisibile con obblighi, diritti e doveri per le parti contraenti. A guidare la ripartizione del profitto era il principio "della metà". In alcuni casi questo principio è andato incontro a distorsioni a vantaggio del concedente fino a dar luogo, nelle aree sovraffollate (dove i terreni non sostenevano l'aumento demografico) e a bassa produttività, a forme larvate di lavoro subalterno.
Una sottospecie della mezzadria è la colonia parziaria, dove il coltivatore (qui chiamato colono) contrae però obblighi solo per sé stesso e non anche per la sua famiglia.
Concettualmente analogo è infine il rapporto di soccida, che non riguarda però un terreno, bensì una mandria o un gregge di bestiame, con o senza conferimento di pascoli. Le due parti del contratto si chiamano qui rispettivamente soccidante e soccidario.
...
La mezzadria si diffuse a partire dal basso Medioevo in varie parti d'Europa, come rapporto produttivo inquadrato nel sistema feudale.
In Italia fu particolarmente importante in Toscana.
Assicurando al proprietario del fondo una congrua rendita senza bisogno di grandi investimenti, la mezzadria costituì a lungo un freno all'introduzione di metodi imprenditoriali nell'agricoltura, con la conseguenza di una bassa produttività dei terreni. Per questo motivo, i legislatori moderni hanno ovunque cercato di abolire o quantomeno disincentivare questa forma di rapporto.
Dal punto di vista storico, tuttavia, il ricorso alla mezzadria fu proprio tipico di zone in cui fu presente uno sviluppo delle tecniche agronomiche e pertanto la mezzadria è giudicata come fase di passaggio dall'agricoltura tradizionale a quella contemporanea.
Nella Ferrara della metà del XV secolo venivano insediati mezzadri in terreni all'interno di bonifiche recenti con lo scopo di provvedere alla manutenzione, al completamento dell'opera di bonifica e quindi aumentando nel tempo il valore dei poderi ottenuti in concessione.
Il contratto di mezzadria è stato al centro di una polemica secolare tra i sostenitori, che vi hanno additato uno strumento di evoluzione imprenditoriale dei ceti contadini, e gli avversari, che vi hanno denunciato un residuo di sopraffazione medioevale che avrebbe ritardato il progresso agricolo.
Si può rilevare che il primo critico dell'istituto è stato il marchese fiorentino Cosimo Ridolfi che, nelle Lezioni orali di Agraria, che tenne, per due anni, la domenica, a Empoli, ad un pubblico di proprietari e fattori, analizzò con chiarezza esemplare i vantaggi ed i limiti del contratto, proponendone un giudizio di equilibrio tale che nessuno, forse, dei critici e dei fautori successivi, avrebbe ripetuto.
Simile al mezzadro era, nella società feudale, il "manente": questo termine definiva un lavoratore agricolo che risiedeva in un terreno non di sua proprietà, che coltivava e di cui divideva gli utili col proprietario.
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Re: Masaro (Massaro), Maxiero, *Mansiaro/Mansiero, Maxo, ...

Messaggioda Berto » sab nov 01, 2014 10:06 pm

Cfr. co:

http://www.cognomiitaliani.org/cognomi/ ... 011az.htmv

MAZER MAZZER
Mazer , praticamente unico, è dovuto ad un'errata trascizione del cognome Mazzer, che è specifico del trevisano, di San Vendemiano in particolare, ma ben presente anche a Conegliano, Vittorio Veneto e San Fior, potrebbe derivare dal termine veneto arcaico mazzer, vocabolo con il quale si definiva chi apriva le processioni, dettando appunto il tempo ai partecipanti, incarico probabilmente svolto dal o dai capostipiti.
integrazioni fornite da Douglas Mazer - Brasile
Cognome originario della Marca Trevigiana nella zona tra il comune di San Vendemiano e quello di Conegliano, potrebbe derivare da un soprannome legato ad un mestiere o all'appartenenza ad un corpo militare, ma è anche probabile il collegamento con il nome medioevale germanico Mazzi o Mazzo. Nel 1565 troviamo un certo Domenico Mazzer nato nella Marca Trevigiana.

Cofà muraro/murer, masaro/maxer/mazer


Cfr. co: Mazer, Mazzer, Masser

Mazer
http://www.gens.info/italia/it/turismo- ... FfmnJR0zMU
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Mazzer
http://www.gens.info/italia/it/turismo- ... FfnHJR0zMU
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Masser
http://www.gens.info/italia/it/turismo- ... FfnZJR0zMU
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Re: Masaro (Massaro), Maxiero, *Mansiaro/Mansiero, Maxo, ...

Messaggioda Berto » sab nov 01, 2014 10:06 pm

???

Cfr. co:

Mazzini

http://www.gens.info/italia/it/turismo- ... &x=35&y=12

http://www.cognomiitaliani.org/cognomi/ ... 0011ag.htm

Immagine

MAZZINI
Diffuso nel centro nord, particolarmente rappresentato in Emilia e Marche settentrionali e nella fascia appenninica della Toscana, derivazione abbastanza diversificata, potendo discendere da un soprannome legato ad un mestiere o all'appartenenza ad un corpo militare, ma è anche probabile il collegamento con il nome medioevale germanico Mazzi o Mazzo. ???


Sti kì de cruscate ƚi ga ƚa melona ke ƚa va cofà on moƚón (meƚon) màsa vanti!

http://www.achyra.org/cruscate/viewtopic.php?t=3862
http://www.achyra.org/cruscate/viewtopi ... &&start=15
http://www.achyra.org/cruscate/viewtopi ... &&start=30

???
ippogrifo
InterventoInviato: sab, 15 giu 2013 17:27 Oggetto: RE: COGNOMI GENOVESI
Un cognome genovese celebre a causa delle vicende risorgimentali è Mazzini.
L’origine del cognome va ricercata nel territorio di Chiavari.
Si può notare – a livello di coincidenza – che il cognome di Giuseppe Garibaldi – nativo di Nizza – proviene dalla val Graveglia, che si trova non lontana da Chiavari. Comunque sia, l’origine del cognome Mazzini – come tuttora rammentano molti dei portatori del cognome – proviene dai piccoli funghi prugnoli, frequenti nel territorio intorno al mese di maggio.
E semplicemente questo, appunto, è il significato del cognome.
I funghi sono detti, in genovese, mazin /ma’ziN/ da mazzu /’mazzu/ = maggio. Da majju(m) > madzdzu > mazzu. Quindi, Mazzini con “z” sonora.
Come tuttora tutti pronunciano a Genova e in provincia.
Non c’entrano né mazzi né mazze né altro … Verso il territorio della Spezia lo stesso cognome appare più frequentemente “trascritto” come Maggini e ciò lascia direttamente trasparire anche a chi non conosca la fonetica genovese il nesso col mese di maggio - come sopra scritto, esito toscano di majju(m) ( grafato majum in latino ) - . Anche in Liguria, per altro, pur non assecondandola ancora, le persone possiedono la rappresentazione mentale verbale della pronuncia di espressioni radio-televisive quale “viale Mazzini, Roma” et c. … Infatti, il DOP fornisce solo la pronuncia sorda, mentre il DiPi – in quest’occorrenza più ricco – fornisce – sia pure in seconda posizione – anche quella sonora. Purtroppo, a differenza del DOP, il DiPi non fornisce, in generale, cenni esplicativi.
E la filosofia del DiPi – “Error communis facit ius” – sembra dirci che, ormai, questi “saperi” particolari – o particolaristici . . . - proprio come quello che sostanzia il presente intervento – devono cedere il passo alla forza della statistica. Infatti, le occorrenze con “z” geminata aspra prevalgono - in generale - e l’uso - o "error" - ne fa una una questione di “moda” – proprio nell’accezione statistica di valore rilevato con maggiore frequenza - . Forse, in parte, è anche un peccato, perché i cognomi non equivalgono esattamente a un concetto di “tag” o di etichetta “casuale” semplicemente denotativa e nemmeno a un mero codice alfabetico – non scrivo alfa-numerico perché non contengono cifre - . Rappresentano, pur sempre, una parte della nostra storia. Forse, anche solo da una prospettiva locale – “localistica” mi parrebbe eccessivo come attributo - . Il rischio sembrerebbe un po’ quello di una possibile convergenza tra “norma” – dotata di una sua “ragion d’essere” – e “moda statistica” – dato meramente rilevato sia pure con procedure sempre più affidabili - . E, anche se permango convinto che la pronuncia locale – di cognomi e di toponimi – non possa che risultare quella “scientificamente” corretta, proprio perché ne sostanzia e ne rappresenta la “ragion d’essere”, costituisce un dato di fatto la tendenza degli studiosi a non “scandagliare” più dati specifici e riportare ciò che “statisticamente” costituisce – a livello nazionale – “moda” . E, se a livello nazionale, questa consapevolezza culturale non viene portata dagli studiosi, dobbiamo anche noi pensare – con loro – che si tratti, ormai, di un’attività avvertita come poco giustificata e poco interessante, oltre che già superata da dati di fatto non più “orientabili” , nemmeno alla luce di una più fondata consapevolezza culturale. Triste / Sad
In quanto finora esposto appare indiscutibilmente chiaro che, nel caso in esame, esistono concretamente due diverse pronunce e una loro valutazione su base statistica. Evidentemente, la statistica conduce a conclusioni se le si forniscono dati validi. Esiste, però, nei prontuari anche un’altra situazione. Quella, cioè, in cui non saremmo legittimati a trarre conclusioni, perché vengono forniti non-dati, cioè dati non esistenti. Esemplifico. Guglielmo Embrìaco prese parte nel 1099 alla conquista di Gerusalemme nell’ambito delle Crociate e, sebbene la dinastia sia da gran tempo estinta, restano tracce toponomastiche a Genova – ad es., torre e piazza degli Embrìaci – e il cognome è ricordato dagli studiosi. Risulta evidente che il cognome deriva dalla voce locale per “ubriaco”, ma è altrettanto indiscutibile che a Genova – da secoli, non da pochi anni – il cognome – in italiano – si pronuncia Embrìaci e solamente così. Probabilmente, non fu “error” , ma “voluntas” – più o meno “communis” – di “nobilitare” con un semplice spostamento di accento un cognome. Il cognome, attualmente, ha una rilevanza solo locale. Ebbene: sia il DOP sia il DiPi danno unicamente Embriàco ed Embriàci – pronunce assolutamente inesistenti tra tutte le centinaia di migliaia di abitanti di Genova - … Solo il DOP riferisce Embrìaco come licenza poetica di D’Annunzio.
Forse, D’Annunzio, che conosceva Genova, era venuto a conoscenza della pronuncia effettiva …
???
...
http://www.achyra.org/cruscate/viewtopi ... &&start=15
Rispondo a Carnby.

No. Per lo meno, se qualcuno ha scritto cose simili, non ne sono informato. Tra l’altro, non credo esistano studi specifici – affidabili – relativi ai cognomi in ambiente genovese o ligure, tranne le solite cose ovvie che ognuno può divulgare in qualsiasi forma. Non intendo assolutamente proporre verità. A nessuno e in nessun modo. Ho solo inteso riferire un dato di “cultura del territorio” a me noto e da me personalmente riverificato. A Genova – e, in realtà, anche nel resto della Liguria -esiste da più di mezzo secolo – almeno – una quasi totale dicotomia tra i rappresentanti della Cultura – accademica o ufficiale - che non si riconoscono più e non riescono più a comprendere la “cultura del territorio” – men che meno linguistica - , diffondendo anche un sacco di scempiaggini risibili, e gli ultimi negletti rappresentanti della “cultura del territorio” che non possiedono la Cultura e non risultano, quindi, in grado – né, forse, sono motivati – a trasmettere i loro “saperi”. De Felice? Evidentemente, l’opera – non so se abbia scritto qualcosa di più approfondito – denuncia chiaramente un intento divulgativo. Altrimenti, non si spiegherebbe il raggruppamento sotto un’unica ”iper-categoria” di un “grappolo” di voci relativamente alle quali lui stesso avverte quanto " l’origine è complessa, in quanto possono concorrere e essersi intrecciati, spec. per gli alterati, vari etimi e processi di formazione” . Il “disclaimer – absit injuria verbo – “ non appare totalmente convincente. Chiarisco. Non credo possa trattarsi unicamente di un lemma – mazza – e di suoi alterati o cose simili. Qui sovviene la lezione canepariana: la vera realtà è il suono, di cui le simbolizzazioni grafiche sono solamente delle rappresentazioni – approssimazioni? – più o meno riuscite. Che intendo? Non si può “lemmatizzare” un gruppo di cognomi italiani solo perché contengono il simbolo grafico della “zeta” . Affinità, quindi, esclusivamente “grafica”, cioè, solo apparente. La “zeta” – nel panorama generale italiano- sta anche per altre rese fonetiche di fonemi originari oltre a quelle “canoniche” dell’ambito toscano e si rischia di “apparentare” realtà tra loro prive di qualsiasi tipo di concreta affinità. Occorreva, ad es., chiarirsi quanti cognomi – al Nord e al Sud – possano derivare da “etimi” del tipo di / ’matStS- / o / ‘madZdZ- / e, solo dopo, costruire i “veri” “grappoli” in base alle effettive parentele. Non meramente grafiche – cioè, illusorie - . “Z” aspra, sonora, “z” che sta per “tS” – e dove - , “z” che sta per “dZ” – e dove - . Questo sarebbe stato un bel lavoro … Ma, assai probabilmente, troppo coinvolgente dato il taglio e l’intento del volume. Mazzini come tentativo “territoriale” di rendere Maggini e la presenza contigua di Maggini collo stesso significato nello Spezzino “possono” costituire validi “controesempi” al tentativo di lemmatizzazione unica. Come, colla stessa logica, ovviamente, non si può assolutamente escludere che esistano Mazzini – al di fuori della Liguria – che provengano da mazza o da mazzo o da chissà che … Il dato di fatto è che – anche in linguistica – le “iper-categorizzazioni” ( il fare di tutt’erba un fascio – direbbero i miei informatori - ) possiedono un potere esplicativo assai scarso. Lo stesso De Felice, in un ambito forse a lui più consono – era milanese - , mostra questo tipo di consapevolezza e chiarisce la “duplicità” – ad esempio – delle versioni Bargiggia e Barzizza dello stesso cognome. Una più “italianizzante” e una più aderente alla pronuncia dialettale. Lo stesso varrebbe per Mazzini e Maggini et c. … . Non è lecito costruire un unico “grappolo” intorno alla zeta. La "z" risulta univoca solo graficamente. E’ - in realtà - plurima - aspra, sonora - e, inoltre, “maschera” la resa grafica locale di altri fonemi originari cui bisogna indispensabilmente fare riferimento per non rischiare di diffondere etimologie da scampagnate in torpedone!
Per quanto riguarda la Liguria, ad es., è teste padre Dante: “ Si per oblivionem Januenses ammicterent “z” licteram, vel mutire totaliter eos vel novam reparare oporteret loquelam” .
Come anche apparve in un magistrale intervento del Merlo di circa cinque anni fa!
Quindi, Genova, ad es., ebbe tutte le occorrenze fiorentine della “zeta” più, rispetto a Firenze, le “z” /ts/ di / ,tsiNkwe’tseNtu / = 500 e le “z” /dz/ di / dzeN’dzi:a / = gengiva – ora, rispettivamente, /s/ e /z/, tranne in siti particolarmente conservativi. Cioè, un’infinità di occorrenze della “z” . . . Similmente nei cognomi. Similmente in altri dialetti e non solo settentrionali … Non è tutto “z” ciò che “luce” … Occorre avere la capacità di distinguere i vari potenziali “grappoli” – mi sono impegnato a evitare il termine “cluster” , ma ho fatto fatica - … Altrimenti, si permane al livello dell’asilo Mariuccia … Evidenza unicamente percettiva del simbolo grafico che preclude l’accesso al vero suono attuale – se sonoro o altro - , al fonema originario e, quindi, all’etimo … Troppi passi saltati …
P. S. : per chi fosse riuscito a giungere fino in fondo. Il significato del cognome Mazzini – sarebbe, in realtà, “i” Mazzini – è, comunque, “metaforico” . Non indica i funghi in sé, ma intende riferirsi a una famiglia – tradizionale, quindi, anche allargata - , o a un “clan” , di cui vengono evidenziate la vicinanza fisica e quella affettiva. Come la disposizione di questi funghetti nel loro habitat pare suggerire.
???
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Re: Masaro (Massaro), Maxiero, *Mansiaro/Mansiero, Maxo, ...

Messaggioda Berto » sab nov 01, 2014 10:16 pm

Cfr. co:

MAZZARI MAZZARO MAZZARRI MAZZARRO
Mazzari ha ceppi nel piacentino, nel padovano e nel ravennate, Mazzaro ha un nucleo veneto, tra padovano e veneziano, uno campano, soprattutto nel salernitano ed uno a Foggia, Mazzarri, abbastanza raro, è specifico dell'Isola d'Elba, Mazzarro è praticamente unico, dovrebbero tutti derivare, tramite modificazioni dialettali, da alterazion del termine massaro (fattore, conduttore agricolo).

MAZZARIELLO Tipico del napoletano, dovrebbe derivare dal nome composto Tommaso Aniello. ???

MAZZARINO
Specifico siciliano, soprattutto del catanese, dovrebbe derivare da un toponimo come Mazzarino (CL) o Mazzarrone (CT). Personaggio famoso del 1600 è stato il Cardinale di origini palermitane, ma nato a Pescina (AQ), Giulio Raimondo Mazzarino uno dei più illustri personaggi della storia europea moderna, primo ministro di Luigi XIV° Re di Francia.


Mazzari
http://www.gens.info/italia/it/turismo- ... FfoZ5R0zMU
Immagine

Mazzaro
http://www.gens.info/italia/it/turismo- ... Ffo05R0zMU
Immagine



Cfr. co:

Marzari e Marzaro

http://www.gens.info/italia/it/turismo- ... Ffpe5R0zMU
Immagine

http://www.gens.info/italia/it/turismo- ... FfpGZR0zMU
Immagine

Marzario
http://www.gens.info/italia/it/turismo- ... FfpxJR0zMU
Immagine
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Re: Masaro (Massaro), Maxiero, *Mansiaro/Mansiero, Maxo, ...

Messaggioda Berto » sab nov 01, 2014 10:51 pm

???

Cfr. co:

http://www.cognomiitaliani.org/cognomi/ ... 0011az.htm

MAZELLA MAZELLI MAZZELLA MAZZELLI MAZZELLO
Mazella e Mazzello sembrerebbero unici e sono probabilmente dovuti ad errori di trascrizione, Mazelli, estremamente raro, sembrerebbe modenese, Mazzella ha un nucleo tra romano e latinense, soprattutto a Ponza ed uno tra napoletano e salernitano, soprattutto ad Ischia, ma presenta ceppi anche tra livornese e grossetano, in Sardegna e nel genovese, Mazzelli ha un ceppo tra romano ed aquilano ed un piccolo ceppo nel bresciano, nel modenese e nel barese, dovrebbero tutti derivare dall'aferesi di ipocoristici dialettali del nome Tommaso, anche se non si può escludere in alcuni casi una derivazione da soprannomi originati da diminutivi del termine mazza, forse relativamente alla sua presenza nel blasone familiare o al mestiere del capostipite. Si trovano tracce del casato Mazzella almeno dal 1600, in un atto del 1648 Donna Anna Maria Villano,principessa di Colubrano e di Cesa, vende la proprietà di Cesa nel casertano a Don Carlo Mazzella Capece, nel 1700 a Carpi troviamo tracce di queste cognominizzazioni con tal Flaminio Mazelli incaricato della Confraternita di San Rocco di Carpi presso il Marchese Frosini di Sassuolo.

MAZOTTI MAZZOTTA MAZZOTTI MAZZOTTO
Mazotti è quasi unico, Mazzotta è molto diffuso al sud, in Campania, Calabria, Puglia e Sicilia, con ceppi anche nel romano e latinense, Mazzotti ha un ceppo nell'area bresciana ed uno in Romagna tra ravennate, forlivese e riminese, Mazzotto, estremamente raro, parrebbe veneto, dovrebbero derivare da forme ipocoristiche del nome medioevale di origine germanica Mazo, o Mazzo (vedi MAZZI), di quest'uso abbiamo un esempio in questo documento del 1203: "Notum sit omnibus .. ..Testes vocati ad testimonium sunt isti: Berardus, canonicus; ... P. Busca; Jacobus, frater ejus; Mazotus; Andreas Morons; R. Anfos; Iterius; Jacobus Radulfus, et multi alii. ..", ma è anche possibile, se non addirittura più probabile una derivazione dal nome medioevale Mazotus di cui abbiamo un esempio in quest'atto del 1203: "..Hoc autem factum est in domo domine Guitborch, anno ab incarnatione Domini M CCIII, Innocentio papa in suma sede residente, domino R[aimundo] Ebrebredunensi archiepiscopo.. ..Testes vocati ad testimonium sunt isti: Berardus, canonicus; Bon...., miles; Ugo Romanus; Ugo de Verdu; P. Agni; L. Agni; P. Moreti; Po. de Monte Lauro; R. Andreas, miles; P. Lumbardi, judex; Agni Brugensis; W. Chabazoli; Guigo Maeuhz; Ugo Ariez; W. Ugo; Albertus et filius ejus; P. W. Johannes; P. Montel; W. Rispauz; P. Busca; Jacobus, frater ejus; Mazotus; Andreas Morons; R. Anfos; Iterius; Jacobus Radulfus, et multi alii. ...".

MAZUCCATO MAZZOCATO MAZZOCCATO MAZZUCCATI MAZZUCCATO
Mazzocato è caratteristico del trevigiano, di Montebelluna, Caerano di San Marco, Vedelago, Crocetta del Montello e Maser, Mazzoccato, meno comune, è anch'esso del trevigiano, in particolare di Vedelago, Mazzuccati, quasi unico e Mazuccato, praticamente unico sono dovuti ad errori di trascrizione di Mazzuccato che è specifico del veneziano e padovano, dovrebbe derivare da una forma patronimica dialettale del nome medioevale Mazzocco o Mazzucco (vedi Mazucco), il suffisso -ato sta per figlio di, quindi si riferisce alla famiglia del figlio di un certo Mazzucco, tracce di queste cognominizzazioni le troviamo a Vicenza fin dagli inizi del 1700 quando opera un tal Giovan Battista Mazzuccato Nodaro Publico.

MAZUCCO MAZZUCA MAZZUCCA MAZZUCCHI MAZZUCCO

Mazucco è praticamente unico ed è probabilmente dovuto ad errori di trascrizione, Mazzuca è tipico di Cosenza e del cosentino, Mazzucca, più raro, è specifico della zona di Melfi e Rionero In Vulture (PZ), Mazzucchi ha un ceppo nella zona subalpina lombarda e nel trentino, uno tra le province di Modena e di Massa ed uno tra quelle di Roma e Frosinone, Mazzucco ha 3 nuclei, uno lombardo pèiemontese, uno veneto ed uno laziale, con un ceppo tra le province di Caserta e Benevento, dovrebbero tutti derivare dal nome medioevale Mazuchus o Mazuccus di cui abbiamo un esempio anche nel Codice Diplomatico della Lombardia Medioevale in un atto del 30 novembre 1194 a Lodi dove si può leggere: "...Affuerunt ibi Petrus et Mazuccus et item Petrus, rogati testes...", può anche derivare dal nome unno Mundjuk (il nome del padre di Attila) che i latini traducevano con Mazuchus come si legge nel De Republica, Seu Relectionis Politicae, di Arnisaeus Henning: "...mortuo Mazucho rege unnorum, relictis Attila et Bleda filiis...", tracce di queste cognominizzazioni le troviamo in Piemonte nelle Langhe nella seconda metà del 1400 con il pittore Jannes Mazuchus.
integrazioni fornite da A. Mazzuca
Diffuso in Calabria e soprattutto nella provincia di Cosenza, è di origine greca (ancor oggi, in Grecia, esiste il cognome Matsouka che significa bastonare). E' ipocoristico come il cognome Mazza, che però è apocopato di soprannome medioevale di tono polemico formato con "mazza" deverbale di (am)mazzare, ma che deriva anche da soprannome di mestieri determinati dalla "mazza" quale attrezzo od arma da guerra. Dal greco: masson (makros) = grande e xulon = bastone o mazza (quindi: grande bastone o grande mazza). Dal latino medioevale: maxuca (derivato da "mactare" = distruggere).
integrazioni fornite da Edoardo Mario Mazzuca
questi cognomi, aventi tutti uguale assonanza hanno a stessa radice etimologica (dal greco: Matsouka = grande mazza). Nell'antica Grecia deteneva il "matsouka" (una tipica arma) chi distribuiva giustizia e provvedeva all'esecuzione delle pene; infatti, Ludovico Antonio Muratori, così riferisce: <<...i Greci appellavano quest'arma militare mazuca o mazzuca. Truovasi appresso Herone in Parecbol. matzuca e matzuchion, siccome ancora presso Leone in Tacticis, presso Niceta ed altri, citati dal Rigalzio e dal Du-Cange. Però abbiamo nel libro VIII della Storia d'Orderico Vitale maxucam, e nel lib. IV della Cronica Casauriense mazucam.>> (cfr. Dissertazioni sopra le antichità italiane, Società tipografica dei classici italiani, 5 vol.l., Milano, 1837, II , dissertazione XXXIII). Mentre i cognomi MAZZUCCO e MAZZUCCHI sono tipici del Centro/Nord Italia, i cognomi MAZZUCA e MAZZUCCA sono tipici del meridione: MAZZUCA in tutto il cosentino e MAZZUCCA in Melfi e Rionero in Vulture. Più in particolare, MAZZUCA è cognome che appartiene ad antica casata greco-albanese stabilitasi inizialmente nella provincia di Cosenza e proveniente da Corone, nel Peloponneso; è una delle principali famiglie Arbëreshë e discende da uno dei sette valorosi nobili che accompagnarono Giorgio Castriota Skanderbeg dall'Epiro nel reame di Napoli nel XV secolo.

MAZURCO MAZZURCO
Mazurco, quasi unico, è dovuto ad errori di trascrizione di Mazzurco, che è tipicamente siciliano, di Palermo e Partinico nel palermitano, di Mascalucia e Motta Sant`Anastasia nel catanese, di Mistretta e Tortorici nel messinese, di Siracusa e di Leonforte e Centuripe nell'ennese, dovrebbe derivare dal nome arabo Marzurq, o da un soprannome originato dal termine arabo marzurq che significa il fortunato o il benedetto.

MAZZA
Molto diffuso in tutt'Italia, può derivare da uno dei vari toponimi contenenti il gruppo ...mazza, come può derivare da un soprannome o, in molti casi dal nome medioevale di origine germanica Matzo o Mazzo di cui abbiamo un esempio in questo dispositivo del 1286: "...Nos Heinricus dei gracia Ratisponensis episcopus presentibus profitemur, quod ad instanciam dilecte fidelis nostre Richgardis, relicte quondam fidelis nostri Chunradi dicti Matzo pie memorie,...".

MAZZACANE MAZZACANI
Mazzacane ha un ceppo campano tra Napoli, Torre del Greco (NA) e Cerreto Sannita (AV) ed un ceppo a Bari, Mazzacani ha un ceppo tra bresciano e mantovano ed uno tra Casalgrande (RE) e Sassuolo (MO), derivano da soprannomi scherzosi.

MAZZACAVALLO
Specifico di Cogollo del Cengio (VI), potrebbe derivare da un soprannome originato dal mestiere di approvvigionatore d'acqua, il mazzacavallo era un'attrezzo usato per attingere l'acqua ai pozzi, era una sorta di pertica posta a bilancere su di un perno per facilitare il sollevamento dei secchi d'acqua.

MAZZACURATI
Tipico della zona fra Bologna e Ferrara, dovrebbe derivare da un soprannome scherzoso.
integrazioni fornite da Angela Bonora
Nel libro delle anime di San Giorgio di Piano, anno 1630, peste, esisteva la famiglia Mazzacurati o Mazzacuratti, viene riportata con la maiuscola, contrariamente ad altri cognomi come frabi o frabbi o montanari. Sembra essere una famiglia nobile. A Bologna esiste anche una villa con quel nome e nel libro dei decessi risultano le donne a volte con l'attributo mad.ma (madama?).

MAZZADI MAZZADRI MAZZADRO
Mazzadi, rarissimo, è presente solo al nord, non è possibile identificare un'area originaria, anche se parrebbe emiliano, Mazzadri, altrettanto raro, sembrerebbe toscano, Mazzadro, praticamente unico, parrebbe del meridione d'Italia, probabilmente siciliano, potrebbe trattarsi di errori di trascrizione del cognome Mezzadri (vedi MEZZADRA).
integrazioni fornite da Dr. Sergio Angel Mazzadi Hamilton, Ontario, Canada
La zona originaria del cognome Mazzadi è Compiano nel parmense.

MAZZAGARDI
Mazzagardi, assolutamente rarissimo, sembrerebbe emiliano, potrebbe derivare da soprannomi scherzosi dialettali attribuiti al capostipite, originati forse da episodi particolari o dalla spacconeria del capostipite, che forse si raccontava essere in grado di ammazzare le guardie.

MAZZAGLIA
Mazzaglia è tipico del catanese, di Nicolosi, Biancavilla e Catania in particolare, ma anche di Adrano, Santa Maria di Licodia, Belpasso, Paternò,Aci Sant'Antonio e Ragalna, sempre nel catanese, e di Messina, dovrebbe derivare da un soprannome originato dal termine tardo latino mateola (randello, mazza da combattimento), forse ad indicare nei capostipiti dei militari di epoca medioevale.

MAZZAIA
Rarissimo dovrebbe essere specifico del vicentino, potrebbe derivare dal nome della Val Mazzaia in trentino, probabile luogo d'origine del capostipite.

MAZZALI
Originario dell'area compresa tra Mantova, Reggio Emilia e Modena.

MAZZAMUTO
Tipico di Palermo e di Biancavilla (CT) dovrebbe derivare dal nome arabo Mashmud o Mashmuth, "...Ponatur quod velit scribere Massamuto vel filio Saladini, non salutat eos sed credo quod ita posset scribere illis: " C(elestinus) episcopus sicut supra et apostolicam benedictionem ", quondam Saladini filiis sarracenorum inclitis regibus salutationis vobis alloquium non impendimus....", ma potrebbe pure derivare da un soprannome originato dal vocabolo medioevale massamuto (massamutino) di origine araba identificante una moneta d'oro puro del peso di 3,5 grammi, in questo caso si potrebbe riferire alle condizioni economiche floride del capostipite.

MAZZANTE MAZZANTI MAZZANTINI
Mazzante, molto molto raro, ha un piccolo ceppo in provincia di Latina ed uno tra Monte San Giusto (MC) e Porto Sant'Elpidio (AP), Mazzanti è tipico della fascia che comprende la Toscana settentrionale, l'Emilia orientale e la Romagna e le Marche centro settentrionali, con un nucleo importante anche nella provincia di Roma, Mazzantini ha un nucleo nella fascia tra Firenze, Pisa e Livorno ed un ceppo nell'anconetano, dovrebbero derivare da soprannomi legati al vocabolo mazza o a mestieri come il maniscalco, il falegname o il fabbro, tracce di un principio di queste cognominizzazioni le troviamo in un atto del 1305 dove un certo frà Albertino detto Mazzante, figlio di Cambio è indicato come rappresentante del convento domenicano di San Casciano.
integrazioni fornite da Giovanni Vezzelli
Mazzanti è cognome derivato da nome di mestiere, d'area veneta, ed indica «fra i mattatori del porco, colui che l'uccide». Fonte: F. Violi, Cognomi a Modena e nel Modenese, 1996.

MAZZAPICA
Mazzapica, decisamente siciliano, ha un ceppo a Messina ed uno a Mazzarino nel nisseno, dovrebbe derivare da un antico nome degli abitanti di Mazzarino che in epoca romana venivano indicati con lo stemma della città, allora Makarina appena ricostruita, che riportava il mazzo e la picca littori.

MAZZARA MAZZARESE MAZZARESI
Mazzara è originario della Sicilia occidentale, Mazzarese, molto raro, è della stessa zona, Mazzaresi è quasi unico, dovrebbero derivare dal toponimo Mazzara del Vallo (TP) o dal suo etnico.

MAZZARELLA MAZZARELLI MAZZARELLO
Mazzarella è presente a macchia di leopardo in Sicilia e Puglia, con un grosso nucleo nella provincia romana ed in Campania nel casertano e nel napoletano soprattutto, Mazzarelli ha ceppi nel beneventano, nel potentino e nel barese, Mazzarello è specifico dell'alessandrino e del genovese, dovrebbero derivare da toponimi come Mazzarella di Lauria (PZ), Mazzarella di Villamaina (AV), ma è pure possibile in molti casi una derivazione dall'aferesi del nome medioevale Tomazo, portato ad esempio dal Podestà di Pisa nell'anno 1251 Messere lo Conte Tomazo della Cierra, o dal capitano di ventura e condottiero bolognese Mazarello da Cuzzano (1295 - 1345) Signore di Monteveglio.

MAZZARIELLO Tipico del napoletano, dovrebbe derivare dal nome composto Tommaso Aniello.

MAZZATORTA
Molto raro sembra specifico del nord milanese.
integrazioni fornite da S. Mazzatorta
Il più antico riferimento è un atto di vendita stipulato nel 1405 ad Abbiategrasso dove Anselmolo Mazzatorta e suo figlio Antoniolo vendono un investitura livellaria in favore di Cristoforo da Vedano; (pergamene del Pio Luogo di Santa Corona - Archivio di Stato di Milano).

MAZZEI
Molto diffuso in tutt'Italia, deriva quasi sempre dal nome latino Mattheus, ma in alcuni casi può derivare dall'avere dei riferimenti con la mazza ferrata, com'è il caso ad esempio dei Mazzei di Firenze. Troviamo tracce di questa cognominizzazione già nel 1400 in un atto redatto a Cortona (AR) dove troviamo un Marianus Matthaei de Perusio, e nel 1500 in una lettera scritta in Roma si legge: "...Et questa chiesa non è più in essere da più di 40 anni in qua, ma è in una vigna rincontro quella dell' Illustr. Cardinal Farnese, et quella del S. Paolo Matthei gentilhuomo Romano...".".

MAZZEO
Tipico dell'Italia meridionale, dovrebbe derivare da toponimi come Mazzeo (ME) o San Mazzeo (CZ).

MAZZERANGHI
Mazzeranghi è specifico di Livorno, un'ipotesi è che il capostipite provenisse da Masseranga, una frazione di Pertula nel biellese, o da uno degli altri centri identificabili anch'essi come Massuum-land, cioè un casale abitato dal popolo gallico dei Massui, a Firenze nel 1700 troviamo Gaspero Mazzeranghi, un artigiano esperto nell'arte di lavorare il ferro.

MAZZI MAZZO LO MAZZO
Mazzi è presente nel centro nord, dovrebbe avere più di un nucleo originario, se ne può ipotizzare uno a cavallo tra veronese e mantovano, uno nel milanese, uno nel modenese e probabilmente uno in Toscana, Mazzo ha un ceppo veneto soprattutto a Verona ed uno salentino a Lecce, Lo Mazzo ha un ceppo in Campania ad Avellino ed uno a Mottola nel tarentino, la loro derivazione è abbastanza diversificata, potendo discendere da un soprannome legato ad un mestiere o all'appartenenza ad un corpo militare, ma è anche probabile il collegamento con il nome medioevale di origine germanica Mazo, Mazzi o Mazzo di cui abbiamo un esempio nell'Ordinamentum, laudamentum et decretum parium curiae episcopalis del 1178 a Lodi: "...et Boldo de Salarano et Alliotto Brina et Mazo Piroldus et Orestande de Vignate et Guillielmus de Sorexina et Martinus de Palatino et Dottus de Corniliano et Guazino de Monzano ...", o la derivazione da un toponimo contenente la radice mazz.., come Mazzo (MI) o simili.

MAZZIERI
Sicuro un ceppo originario dell'area compresa tra le province di Ancona e Macerata, probabile uno nel grossetano ed uno nel parmense e reggiano, derivazione abbastanza diversificata, potendo discendere da un soprannome legato ad un mestiere o all'appartenenza ad un corpo militare, ma è anche probabile il collegamento con il nome medioevale germanico Mazzi o Mazzo.

MAZZILLI MAZZILLO
Mazzilli ha un nucleo nella Puglia centro settentrionale ed in Basilicata ed un ceppo, probabilmente secondario, nella provincia romana, Mazzillo, rarissimo, sembra del salernitano, dovrebbe derivare da una modificazione del nome medioevale Mazzeo, derivato da Mattheus, forma arcaica di Matteo. (vedi Mazzei)

MAZZITELLI
Parrebbe originario della provincia di Vibo Valenza, con un radicamento non recente nella provincia di MIlano, derivazione abbastanza diversificata, potendo discendere da un soprannome legato ad un mestiere o all'appartenenza ad un corpo militare, ma è anche probabile il collegamento con il nome medioevale germanico Mazzi o Mazzo.

MAZZOBEL
Mazzobel è specifico di Paese nel trevisano, dovrebbe derivare dal nome composto dal nome medioevale di origine germanica Mazzo e dal nome Bello, nome probabilmente portato dal capostipite.

MAZZOCHIN MAZZOCCHIN
Assolutamente rarissimo Mazzochin, un pò meno raro Mazzocchin, sembrerebbero vicentini, dovrebbero derivare dal nome medioevale Mazochus, un esempio di questa cognominizzazione si ha nel Codice Diplomatico Bresciano dove in una attestationes testium datata 29 dicembre 1163 si può leggere: "...Lanfrancus Mazocho iuratus testatur se esse ministrum Sancte Iulie et habere in vila Lurcine per Sanctam Iuliam duas falces..." e a San Giovanni d'Albi (CZ) tra la fine del 1200 e gli inizi del 1300 con Johannes Mazochus.

MAZZOCCA MAZZOCCHI MAZZOCCO
Mazzocca ha un ceppo nel trevisano, uno nel pescarese, uno campano ed uno calabrese, Mazzocchi ha un nucleo tra Bergamo, Milano, Pavia e Piacenza, un possibile ceppo in Campania, derivazione abbastanza diversificata, Mazzocco ha un nucleo importante nel Veneto ed un ceppo nel Sannio, a Cerro Al Volturno (IS) in particolare, dovrebbero discendere dal nome medioevale Mazoccus, riscontrabile ad esempio nel Codice Diplomatico Bresciano in un instrumentum confessionis del 1176: "...Mazoccus iuratus testatur talis usantia est in curte Valli quod si aliquis homo de curte illa cazat capriolum quod debet spallam et rofiam domino suo dare in cuius districto ipse manet, et dicit se semel cazasse unum capriolum cum illis de Bernatho...", ma possono anche discendere da un soprannome legato ad un mestiere o all'appartenenza ad un corpo militare, è bene a questo punto ricordare che la mazzocha era un'arma in uso presso i soldati stradiotti della Repubblica Veneta, è pure probabile il collegamento con il nome medioevale germanico Mazzi o Mazzo. Tracce di queste cognominizzazioni le troviamo a Roma tra la seconda metà del 1400 e gli inizi del 1500 con lo stampatore Iacopo Mazzocchi.
integrazioni fornite da Giovanni Vezzelli
Mazzocca è cognome lucano presente a Maratea, anche calabrese ed a Napoli; cfr. abruzzese 'mazzocca' = randello con capocchia. Fonte: Rohlfs, Cognomi lucani.

MAZZOCCONE MAZZOCCONI
Mazzoccone è molto raro ed è tipico del teatino di Ortona in particolare, Mazzocconi, ancora più raro, è invece marchigiano, del Piceno, potrebbero derivare da forme accrescitive del nome medioevale Mazoccus (vedi MAZZOCCA), è altamente improbabile una connessione con la località verbanese del Monte Mazzoccone, soprattutto per la grande distanza dei due areali.

MAZZOLA MAZZOLI MAZZOLO MAZZULLO MAZZUOLO
Mazzola è un cognome panitaliano, con un nucleo importante in Sicilia, uno in Campania ed uno in Lombardia, Mazzoli è molto diffuso in tutta l'Italia centrosettentrionale, Mazzolo, molto molto raro, è specifico del Friuli, con un probabile ceppo nel genovese, Mazzullo sembrerebbe specifico dellal Sicilia orientale, del messinese e del catanese, Mazzuolo, assolutamente rarissimo, potrebbe essere salernitano. dovrebbero derivare dal nome di origine longobarda Matzolo. In un atto del gennaio dell'anno 773, sotto il regno del longobardo Desiderio, si legge: "...de alium capite tenentem Grimualdo filio quondam Matzolo...", nel 1500 a Bianzano (BG) possiamo leggere in un atto: "..Nobilis dominus Theutaldus filius quondam nobilis viri domini Alouisi de Suardis habitator predicti comunis de Bienzanohabet infrascripta bona videlicet: Tres pedes domorum cum suis cameris prosuousu in CastrodeBienzanocui choeret a mane nobilis domini Mazzoli de Suardis a serodomini Gualterijde Suardis ..", tracce di queste cognominizzazioni le troviamo in Valtellina, dove in un atto si legge il nome di Bernardo de Mazzolis di Piazza Brembana come affittuario.
integrazioni fornite da Giovanni Vezzelli
Mazzola: in Sicilia questo cognome viene dal termine 'mazzola' = grosso bastone. Rohlfs 126.

MAZZOLARI
Originario della zona tra Brescia e Cremona, dovrebbe derivare dal nome di origine longobarda Matzolo. (vedi Mazzola)

MAZZOLDI
Mazzoldi è specifico dell'area trentino, bresciana, di Marcheno, Lumezzane, Travagliato, San Felice del Benaco e Brescia nel bresciano e di Nago Torbole ed Arco nel trentino, dovrebbe derivare dal nome medioevale Mazoldus, la latinizzazione del nome germanico Matzhold.

MAZZOLENI
Tipico bergamasco dovrebbe derivare dal toponimo Mazzoleni (BG) in Valle Imagna. Esempio di questa cognominizzazione si trova in Valle Imagna già nel 1300, da qui si sarebbero poi distribuiti prima nel bergamasco e poi nel milanese; a Bergamo nel 1700 Fortunato Mazzoleni fu Giovanni Battista è notaio dell'ufficio dei giudici delle vettovaglie di Bergamo.

MAZZOLETTI
Abbastanza raro, dovrebbe essere specifico dell'area tra Brescia e Cremona, potrebbe derivare dal nome di origine longobarda Matzolo, ma è riconducibile anche ad un soprannome legato al toponimo Mazzoleni (BG)

MAZZOLINI MAZZOLINO
Mazzolini sembra avere più ceppi, nell'udinese, nel bresciano e milanese, nel bolognese e forlivese e nelle Marche, Mazzolino rarissimo sembrerebbe originario dell'Italia nordoccidentale, dovrebbero entrambi derivare da diminutivi del nome germanico Mazzi o Mazzo, ma potrebbero anche derivare da un soprannome originato dal vocabolo mazza sia nel senso proprio di clava che in quello di ammazza. Esempio dell'uso di questo nome lo si ha nel 1000 a Tivoli con un Dux Mazzolinus. Personaggio famoso fu il pittore ferrarese Ludovico Mazzolino (1480 - 1530.).

MAZZON MAZZONE MAZZONI
Mazzon è tipicamente veneto, dell'area che comprende padovano, trevisano e veneziano in particolare, Mazzone è assolutamente panitaliano, si individuano parecchi ceppi, nelle Puglie, in Basilicata, in Calabria, in Sicilia, nella Sardegna nord orientale e in provincia di Roma, Mazzoni è più specifico del centronord, possono derivare sia da un soprannome originato dal vocabolo mazza (legato a capacità guerriere), sia dal vocabolo ammazza (in senso lato o proprio), possono anche discendere dal nome medioevale germanico Mazzi o Mazzo e, in alcuni casi da errori di trascrizione relativi al nome Masone (aferesi di Tommasone). Tracce di questa cognominizzazione le troviamo nella seconda metà del 1400 ad Alessandria con il pittore Giovanni Mazzone e ad Imola: "...Vita functo Antonio Matzoni eligitur ad Imolensem Cathedram a Paulo II..." (vedi anche MASSON).
integrazioni di Luciano Pazzola
il cognome Mazzone in Sardegna è riferito ed è sinonimo di volpe (in sardo chiamata appunto mazzone), potrebbe perciò trattarsi di un soprannome legato alla furbizia dell'animale.

MAZZUIA
Assolutamente rarissimo, sembrerebbe di origini veneziane, dovrebbe derivare da modificazioni dialettali del nome Matteo.

MAZZUCCHELLI
Specifico della fascia che comprende il comasco, il milanese, il bergamasco ed il bresciano. Deriva dal nome medioevale Mazuchellus che potrebbe discendere a sua volta da Mazuchis indicativo familiare medioevale. Si hanno tracce di questo cognome già in atti notarili risalenti al 1100, nella biblioteca comunale di Bergamo si trova un atto del notaio Mazuchellus Simone fu Aliprando, di borgo Trezzo risalente al 1272. Un famoso pittore rinascimentale fu: «Mazuchellus Morazonus pictor suis temporibus excellentissimus omnium».
integrazioni fornite da Giovanni Vezzelli
Mazzucchelli è cognome d'origine soprannominale, movente da mazzucca, voce dialettale settentrionale, designante «mazza» ma anche «testa grossa», cfr. il ven. mazuco «testa» e il moden. mazòca «testa grossa» e mazucòun «testone, caparbio» detto di persona. Nelle carte modenesi è ben attestato, fìn dal 1182, il personale Mazuchellus, Mazukellus. Il nome proprio Mazuclus, donde il cognome Mazzucchi, è presente a Modena dal 1165. Discreta la diffusione di tutti questi cognomi nell'area modenese. Fonte: F. Violi, Cognomi a Modena e nel Modenese, 1996.

MAZZUFERI MAZZUFERO MAZZUFERRI
Mazzuferi sembrerebbe marchigiano, Mazzuferri e Mazzufero, assolutamente rarissimi, sono probabilmente solamente diverse forme del primo, dovrebbero derivare dal soprannome e poi nome medioevale Mazzuferus (portatore di mazza ferrata), nel 1301 troviamo un certo Mazzuferus Rinieri in qualità di Priore di Firenze.
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Re: Masaro (Massaro), Maxiero, *Mansiaro/Mansiero, Maxo, ...

Messaggioda Berto » sab nov 01, 2014 10:51 pm

???

Mason (Masson)

MAZZON MAZZONE MAZZONI

Mazzon è tipicamente veneto, dell'area che comprende padovano, trevisano e veneziano in particolare, Mazzone è assolutamente panitaliano, si individuano parecchi ceppi, nelle Puglie, in Basilicata, in Calabria, in Sicilia, nella Sardegna nord orientale e in provincia di Roma, Mazzoni è più specifico del centronord, possono derivare sia da un soprannome originato dal vocabolo mazza (legato a capacità guerriere) ???, sia dal vocabolo ammazza (in senso lato o proprio) ???, possono anche discendere dal nome medioevale germanico Mazzi o Mazzo e, in alcuni casi da errori di trascrizione relativi al nome Masone (aferesi di Tommasone ???). Tracce di questa cognominizzazione le troviamo nella seconda metà del 1400 ad Alessandria con il pittore Giovanni Mazzone e ad Imola: "...Vita functo Antonio Matzoni eligitur ad Imolensem Cathedram a Paulo II..." (vedi anche MASSON).
integrazioni di Luciano Pazzola
il cognome Mazzone in Sardegna è riferito ed è sinonimo di volpe (in sardo chiamata appunto mazzone), potrebbe perciò trattarsi di un soprannome legato alla furbizia dell'animale. ???


Cfr. co: Massoni (murari, murer, mureri, muratori) - maçon

http://it.wikipedia.org/wiki/Massoneria
http://fr.wikipedia.org/wiki/Franc-ma%C3%A7onnerie


Immagine

maçon (1) s. m.
1 muratore: maître maçon, capomastro
2 massone, frammassone
aide-maçon; apprenti-maçon; franc-maçon.

maçon (2)
agg. [f. maçonne ]
muratore, muraiolo: abeille maçonne, ape muraiola.

maçonnage s. m. muratura (f.).

maçonner
v. tr. ( coniug. 3 aimer)
1 murare, costruire o riparare in muratura
2 rivestire, ricoprire con opera muraria.

maçonnerie
s. f.
1 muratura: maçonnerie de briques, de moellons, muratura di mattoni, di pietra; ouvrage de maçonnerie, opera muraria
2 massoneria
franc-maçonnerie.
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Re: Masaro (Massaro), Maxiero, *Mansiaro/Mansiero, Maxo, ...

Messaggioda Berto » sab nov 01, 2014 11:15 pm

Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Masaro (Massaro), Maxiero, *Mansiaro/Mansiero, Maxo, Max

Messaggioda Berto » dom nov 02, 2014 9:30 am

Jeografia storega del lesego ‘ministrativo entel Veneto
viewtopic.php?f=172&t=1002

Ani veneto xermani:

Medhoevo/Mexoevo
https://docs.google.com/file/d/0B_VoBnR ... NHNWM/edit

Xermani, Germani
https://docs.google.com/file/d/0B_VoBnR ... RIY0E/edit

Arimanni e cołonixasion xermana
http://www.rm.unina.it/biblioteca/volum ... imanni.pdf



Goti:

??? voxe gota o longobarda o sasone o rivà co i franki ???
Godego, Godega, Goito, Goido, Godo e Gottolengo
viewtopic.php?f=45&t=976


...

Longobardi:

Soçetà longobarda
http://it.wikipedia.org/wiki/Societ%C3%A0_longobarda

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 11/120.jpg

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 11/122.jpg

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 11/133.jpg

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 11/143.jpg

Corti xerman-venete, venete e mantoane
https://docs.google.com/file/d/0B_VoBnR ... 9JS28/edit

Caxałi, masarie e borghi xerman-veneti e veneti
https://docs.google.com/file/d/0B_VoBnR ... 94M1E/edit

Bra, Breda, Braida, Brajo, Braglio
viewtopic.php?f=45&t=563

Castelroto/Caxalroto/Viłarota
viewtopic.php?f=45&t=183


Çexete e canpisanto longobardi, xerman-venete e venete
https://docs.google.com/file/d/0B_VoBnR ... JNMm8/edit

Canpisanti o çimiteri longobardi e xermani ente ła tera veneto-furlana
viewtopic.php?f=43&t=959
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Berto
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