Magnar bai e e bisołi

Magnar bai e e bisołi

Messaggioda Berto » sab dic 21, 2013 6:42 pm

Magnar bai e e bisołi
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Coccinelle a colazione, storia dell’entomofagia in Europa

http://www.lindipendenza.com/coccinelle ... bernardini

di PAOLO L. BERNARDINI

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L’entomofagia – ovvero l’utilizzo degli insetti come cibo da parte dell’uomo – ha in verità una storia assai lunga. La Bibbia – nel Levitico – prevede espressamente che ci si possa cibare di locuste, cavallette, scarafaggi. “Ognuno secondo la propria specie…”, ovvero, si presume, ognuno cucinato nei modi che la specie richiede. O forse crudi. Quando San Giovanni, nel deserto, dovette nutristi, appunto, di miele e cavallette, le cucinò? Probabilmente no. Ma probabilmente neppur si trattata di cavallette, ma erano piante particolari, almeno così sostiene Isidoro di Pelusio, scrittore bizantino, monaco e santo vissuto tra IV e V secolo in Egitto, che così infatti traduce il greco akris, cavalletta appunto. Certamente, una ricognizione nel passato classico, oltre che nell’Oriente antico e moderno, ci mostrerebbe che il tabù – per dir così – relativo all’uso dell’insetto come cibo viene contraddetto, assai spesso, da un uso cauto ma autorizzato in questo senso. D’altra parte, dobbiamo domandarci donde derivi la repulsione, assai spesso condivisa, verso l’insetto inteso come cibo, se è vero che l’uomo si nutre di un prodotto eccellente dell’attività di insetti, il miele appunto, e se gli insetti vengono utilizzati in una miriade di “campi”: ad esempio, il baco da seta.

Forse, l’insetto non dà l’idea di “abbondanza”, e quindi di possibilità di trarne succhi vitali, dal sangue al grasso, propri di altri animali con meno zampe, o senza zampe affatto, come i pesci. L’insetto è generalmente magrolino, insomma. Non ispira. L’assenza di carnosità si unisce alla sua complessione articolata, che pare esaurirsi in un involucro senza contenuto. Qualcosa insomma non di facilmente commestibile. E gli insetti più comuni, ad esempio le api, o le vespe, vengono identificati con il loro pungiglione, qualcosa di idealmente indigesto; mentre le formiche, ad esempio, contengono succhi acidi disgustosi, e i ragni una buona quantità di veleno. Insomma, sono loro spesso a cibarsi da parassiti del nostro cibo – la “repellente” mosca, anzi tutto – piuttosto che poter divenire essi stessi cibo per umani.

A scuotere l’Occidente dalle sue riserve sugli insetti come cibo ci hanno provato in tanti. Nell’Inghilterra vittoriana, preda di una problematica crescita umana, al culmine della rivoluzione industriale, e capitale di un Impero da cui si potevano ben trarre gran parte delle specie di insetti commestibili del mondo, venne fuori un certo Vincent M. Holt, che fece molto clamore con il suo libretto: “Why Not Eat Insects?”, uscito nel 1885. Lo stesso hanno in cui la scienza afferma una volta di più la sua vittoria contro la natura, con il vaccino anti-rabbia sperimentato con successo da Pasteur. Holt sosteneva non solo la bontà e l’immensa varietà possibile di una dieta a base di insetti, ma anche la possibilità di utilizzare gli insetti cotti insieme ad altri cibi più tradizionali. Holt proponeva menù cinesi, francesi, ed inglesi. Certamente, una fricassea di pollo e farfalle, un cavolfiore guarnito di bruchi, o le carote novelle in salsa di verme, non sembrano molto invitanti. Una provocazione soltanto? Forse no. Holt sosteneva appassionatamente l’alto valore calorico di una dieta a base di insetti. La crescente massa operaia inglese non poteva certo essere nutrita con roastbeef e sirloin.

Così la scienza dell’alimentazione con gli insetti, ovvero l’entomofagia, ha fatto passi da gigante, e non da millepiedi, negli ultimi anni. Vi sono state celeberrime cene a base di insetti in America e in Inghilterra. Vi sono, secondo le statistiche, almeno 1000 specie di insetti commestibili, e l’80% della popolazione mondiale se ne nutre. I sostenitori dell’entomofagia lodano tutti gli aspetti di sostenibilità del prodotto, i valori proteici e vitaminici, le varietà per il gusto, la minore o nulla emissione di gas rispetto agli animali tradizionali. E poi la possibilità di allevamento non invasivo, la relativa assenza di malattie trasmissibili (non esisterebbero sindromi della “cicala pazza”, poniamo). Chiunque passeggi ad Hong Kong o Bangkok troverà i mercatini pieni di insetti fritti, o spiedini di bachi, deliziosi con un pochino di limone, anche se non si sa bene che specie siano (a meno di non conoscere i loro nomi in cinese).

In fondo, anche nella cultura greca e romana, solitamente ritenuta più raffinata, nel ristretto cerchio delle culture classiche occidentali, rispetto a quella ebraica, le larve, ad esempio, erano considerate cibo raffinatissimo. E niente meno che dagli Epicurei, i ghiottoni tra i ghiottoni, gli arci-edonisti. Il famoso “Cossus” di cui ci parla Plinio, insetto non facilmente identificabile. Ma certamente un insetto, come racconta tutto entusiasta proprio Holt.

*Ordinario di Storia moderna, Università dell’Insubria
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Re: Magnar bai

Messaggioda Sixara » sab dic 21, 2013 9:27 pm

Màriaverjne :shock:
mi no' magnarò MAI i inseti - i bai - mai. Pitosto mòro da fame.
( però el cavolo col so bao.. secondo mi cueo el se podaria anca magnare, vojo dire inveze de magnare bai a caxo, come ke i vièn i vièn, bixognaria magnare la pianta col so bao.. elora - al limite- podaria anca èsare) :)
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Re: Magnar bai

Messaggioda Berto » dom dic 22, 2013 8:53 pm

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Re: Magnar bai

Messaggioda Sixara » dom dic 22, 2013 10:47 pm

Si. Intendevo propio na roba cusì: on darghe 'senso' a l magnare bai. Vojo dire ke ( n teoria) se dovaria magnare l alimento co i so bai, senpre ke uno el gàpia corajo de farlo. Me vièn mente na roba ( anzi 2) : Levy-Strauss te uno de i so jri da no me ricordo ke popolo ( foresta amazonica? pigmei..) el ghea domandà ma xelo vero ca magnè i bai-vermi? e lori : ma sito-màto? e i ghe rideva drio. Podopo l à spetà fin ke i pigmei i se ga fidà e i lo gà portà te la foresta e là ghe jèra sti vermi, bèi groseti, bianki.. e i ghe li gà dà da magnare a l antropologo.. e lù gà tocà de magnarseli. El dixe ke i jèra bòni, ke i ghea on gusto burroso, ke i savea on fià da noxela. No' go capìo se i pigmei i li magnava solserio o se i ghi gà fati magnare aposta .
Roba n.2 : a mi i me fa magnare dee robe stranbe tipo i garùxoli o i péseti-neonati ( anca nantra roba : cuea la fa propio ingosa lè dentro te la sépa ma no' xe l nero - magari - a gò el sospeto ke la sia propio come ke i la ciama la m..a ( scuxame).. co cuea uno el dovaria condirse i spagheti). A li magno, ringrazio e sto anca zita. :)
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Re: Magnar bai e e bisoli

Messaggioda Berto » ven lug 31, 2015 11:52 am

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Re: Magnar bai e e bisołi

Messaggioda Berto » dom nov 01, 2015 10:37 am

Spaghetti con larve, scarafaggi e formaggio di Strasburgo, scarica la ricetta!
30 ottobre 2015
http://www.followolf.com/?p=202

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... mb_big.jpg

Siete pronti a cambiare la vostra alimentazione? Dal Formaggio fatto con la polvere agli insetti altamente proteici. La proposta della nuova alimentazione, parte proprio da Strasburgo.
Insetti, alghe, vermi, larve e scorpioni, ma anche nanomateriali, cibi costruiti in laboratorio, nuovi coloranti potranno finire sulle tavole degli europei. Arriva il “SI” dall’Agenzia europea della sicurezza alimentare (Efsa), la stessa che avalla la direttiva OMS, alla quale fa riferimento la censura nutrizionale per gli affettati e la carne rossa. La plenaria del Parlamento europeo ha definitivamente approvato l’accordo con il Consiglio per semplificare le procedure di autorizzazione dei ‘nuovi alimenti’ (il cosiddetto novel food). L’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, farà una valutazione nei casi in cui un alimento abbia un effetto sulla salute umana. “Magari tra venti anni esce che sono molto pericolosi, ma per ora va bene così?!” Protestano i Verdi, sconfitti di misura in una battaglia di emendamenti: “Il Parlamento non è stato all’altezza delle preoccupazioni degli europei”.

Suona anche molto brutto il; “Nessun divieto sugli Ogm” Sempre da Strasburgo arriva una sonora bocciatura alla Commissione europea sulla proposta di direttiva che mirava, teoricamente, a concedere agli Stati membro il diritto di vietare, a livello nazionale, l’uso di alimenti e mangimi geneticamente modificati (Ogm) già approvati a livello comunitario.

L’assemblea, seguendo il parere del relatore Giovanni La Via (ncd, ppe), presidente della commissione Ambiente, ha giudicato impossibile da attuare la direttiva, che avrebbe scaricato sugli stati membri la responsabilità di motivare gli eventuali “divieti o restrizioni d’uso” nazionali e di effettuare i controlli necessari a farli rispettare, senza violare i princìpi del mercato unico ue e gli accordi sul commercio internazionale, su cui vegliano rispettivamente la Corte di giustizia europea e l’organizzazione mondiale del commercio (Wto).
La Commissione ha rifiutato di ritirare la proposta, come gli chiedeva il Parlamento, e ha annunciato di mantenerla in attesa del pronunciamento del Consiglio Ue, nonostante il fatto che dai primi giri di tavola informali sia già emersa una fortissima opposizione anche da parte dei governi.

Quindi, approvati gli OGM, il formaggio con il latte in polvere e l’alimentazione con gli insetti, ma non dobbiamo mangiare carne perché ci fa male. Vi sembra normale? Non solo ci hanno fatto cambiare abitudini professionali, lavorative e sociali, mettendo in crisi interi settori, ma ora vogliono imporci la loro alimentazione che tanto sana, non ci sembra.

Non ci vogliamo scandalizzare, magari per “Bear Grylls” è normale mangiare insetti, ma noi siamo stati abituati ad altro. Appare molto divertente osservare che hanno iniziato con autorizzare l’utilizzo della polvere di latte per fare il formaggio, mettendo in ginocchio tutti i nostri settori tra i migliori al mondo per la qualità del prodotto, poi si sono inventati la bufala del batterio XYLELLA abbattendo migliaia di ulivi, visto che siamo tra i migliori e maggiori esportatori di olio extravergine di oliva, “un olio di qualità indiscutibile!”, mettendo in crisi anche questo settore, e per finire, i botti di fine anno con la distruzione del mercato delle carni, comprese quelle lavorate e tutti i loro derivati. Ora ci vengono a dire che dobbiamo rivedere la nostra alimentazione includendo anche gli insetti nella nostra dieta. Tra un po’ ci diranno che fanno bene e prevengono il tumore. Notizie del tipo: le larve fanno bene al cuore ed eliminano gli infarti, le formiche aumentano la forza e l’intelligenza, le cavallette sono altamente proteiche!? Per piacere, facciamo i seri e cerchiamo di comporre delle informazioni utili alle popolazioni e non ai mercati che si vogliono favorire e basta! 1159813368
L’Italia produce Carne? Allora bisogna distruggere il loro mercato infangandolo? Noi da sempre, come popolo, seguiamo la dieta Mediterranea e non ci sembra che l’incidenza di neoplasie al colon sia così elevata come vogliono farci credere. La domanda sorge naturale; o forse l’alimentazione di altri stati è meno sana della nostra e che certe statistiche inficino lo standard?
Avete notato con quanta leggerezza, giornali e media in genere e in particolare i tg, negli ultimi mesi, hanno pubblicizzato l’utilizzo del latte in polvere, l’abbattimento degli ulivi e infine recentemente l’arrivo di questo nuovo cibo?
Siamo sicuri che tutto quello che ci dicono è fonte di saggia verità?
Facciamoci maggiori domande e otterremo delle risposte diverse da come ci sono confezionate.

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Re: Magnar bai e e bisołi

Messaggioda Sixara » lun nov 02, 2015 12:10 pm

Siamo sicuri che tutto quello che ci dicono è fonte di saggia verità?

Ma-và? :lol:
E comuncue : la dieta mediterranea la ghe ne vede pokéta de carne, tanti cereali, legumi, verdure, olio vejetale, late e derivati, pése mejo de carne e dognimodo POCA carne n jenere.
Ke, lè vero, se sà da na ventìna de àni ormai, ke (el consumo exajerato de carne e derivati) fa vegnere el tumore a l intenstino e colon-retto. No lo digo mi e le àneme bèle de i vejetariani, el lo dixea Veronesi zà da mò.
L OMS i ga fato le so indajni n America parké ormai el stile de vita - e alimentare soradetuto - de i americani el ga tacà anca da naltri n Europa e te i paexi de la dieta mediterranea. Elora via co le grigliate, co sti barbecue senpre pieni de carne rostìa a l carbonio, e tuto el junk food americano ca ghe va drìo... Obexità infantile in aumento anca in Italia, fameje intière ca se copa drìo a l magnare. A la letara : coparse de/col magnare.
I se droga de televixion e de cueo ke i ghe dixe de conprare; conprare sarìa gnente ma dopo bixogna anca magnarsela tuta kela roba ca te ghè conprà... quanta infelicità.
Almanco i fùse contenti de magnare tuta kela carne e prima de incorzarse de 'verghe on brùto-male... e inve'ze nò, i è nervoxi, agresìvi, catìvi rabioxi. E se capìse el parké: i se ga alimentà co la soferen'za de la bestia e l male de la bestia soferente el ghè pasà anca lori asieme co tuti i antibiotici e manjmi ogm ke i la ga alimentà a sua volta.
Se capìmo? E si nò, ndè vardarve la Teoloja de i viventi.

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