A difesa dei diritti umani dei cittadini italiani ed europei

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Messaggioda Berto » sab ago 04, 2018 5:21 am

I peggiori negatori, violatori e manipolatori dei diritti umani dei nativi italiani-europei


Migranti: parte l'offensiva degli amministratori locali contro la deriva xenofoba e razzista del Governo
2018/08/03

http://www.repubblica.it/solidarieta/im ... -203311501

ROMA. Trentatré episodi di aggressioni a sfondo razzista da quando il governo Salvini - Di Maio si è insediato, tre solo nelle ultime ore; porti chiusi e criminalizzazione delle Ong; ruspe sui campi rom e una narrazione costante e diffusa che parla di invasione, sostituzione etnica, pericolo immigrazione: qualcuno ha deciso di non restare in silenzio e mostrare che esiste anche un'Italia che rifiuta tutto questo, rivendica lo stato di diritto e sostiene l'inclusione sociale come valore assoluto.

Per questo oggi stato lanciato - e ha già raccolto più di 200 adesioni in tutta Italia - il manifesto "Inclusione per una società aperta", ideato e promosso dai consiglieri regionali del Lazio Alessandro Capriccioli, Marta Bonafoni, Paolo Ciani, Mauro Buschini e Daniele Ognibene e rivolto a tutti gli amministratori locali che rifiutino "la retorica dell'invasione e della sostituzione etnica, messa in campo demagogicamente al solo scopo di ottenere consenso elettorale, dagli imprenditori della paura e dell'odio sociale; rifiutino il discorso pubblico di denigrazione e disprezzo del prossimo e l'incitamento all'odio, che nutrono una narrazione della disuguaglianza, giustificano e fanno aumentare episodi di intolleranza ed esplicito razzismo", col fine di costruire "una rete permanente che, dato l'attuale contesto politico, affronti il tema delle migrazioni e dell'accoglienza su scala nazionale a partire dalle esperienze e dalle politiche locali, con l'obiettivo di opporsi fattivamente alla deriva sovranista e xenofoba che sta investendo il nostro paese", come si legge nell'appello diffuso quest'oggi.

"In Italia viviamo una situazione senza precedenti", ha spiegato Alessandro Capriccioli, capogruppo di +Europa Radicali durante la conferenza stampa di lancio dell'appello insieme ai colleghi Paolo Ciani, Marta Bonaforni e Marietta Tidei. "Attraverso una strategia quasi scientifica è stato imposto un racconto sull'immigrazione che alimenta l'odio e lo sfrutta per ottenere consensi. Questo manifesto si rivolge agli amministratori locali che affrontano sul campo il tema dell'immigrazione con risultati virtuosi che spesso smentiscono quel racconto, ed è uno strumento per formare una rete istituzionale che potrà diventare un interlocutore autorevole e credibile in primo luogo di questo Governo, dettando indicazioni, strategie e proposte".

Paolo Ciani, capogruppo di Centro Solidale, ha sottolineato come "questa narrazione distorta sta portando a un imbarbarimento della nostra società. Gli episodi di questi giorni rappresentano solo la punta dell'iceberg di un atteggiamento diffuso: sappiamo tutti che esistono degli istinti bassi che appartengono a tutti gli esseri umani e che, se trovano una loro legittimazione nelle istituzioni, diventano un problema". Marietta Tidei, consigliera regionale del Pd ha posto l'attenzione sul fatto che "oggi viene raccontato solo il brutto dell'immigrazione, ma noi siamo qui per dire che c'è anche molto che ha funzionato: il programma Sprar è un esempio virutoso", mentre la capogruppo della Lista Civica Zingaretti Marta Bonafoni ha sottolineato come ciò che conta sia "la quantità e la pronta risposta che stiamo avendo: la distribuzione geografica ci dice che c'è un'altra italia, che con questo appello diventa una rete istituzionale che si pone come interlocutrice del Governo".

Oltre al Presidente della regione Lazio hanno già sottoscritto l'appello Beppe Sala, sindaco di Milano, Federico Pizzarotti, sindaco di Parma, Luigi De Magistris, sindaco di Napoli e più di 200 tra assessori e consiglieri regionali, sindaci, presidenti di municipi e consiglieri comunali e municipali da ogni parte d'Italia.



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Messaggioda Berto » dom ago 05, 2018 4:50 am

Chi sono i più importanti politici europei, di Daniel Pipes

http://www.linformale.eu/chi-sono-i-piu ... niel-pipes

“Chi è il più importante europeo vivente?” Chiedevo all’inizio del 2010. Il politico olandese Geert Wilders, è stata la mia risposta, perché “più di tutti è in grado di occuparsi della sfida islamica che il Vecchio Continente si trova ad affrontare”. E ho prospettato anche la possibilità che emergesse come “figura di importanza storica mondiale”.

In altre parole, non mi sono concentrato sui comunissimi leader politici – la premier britannica, il presidente francese, la cancelliera tedesca o anche il Papa – ma sui politici perturbatori che guidano la rivolta dell’Europa contro l’immigrazione e l’islamizzazione. I politici convenzionali presumono in modo ottimistico che il continente se la caverà, che qualche forma di convivencia (che in spagnolo sta per “convivenza”, un termine che risale all’Andalusia medievale) emergerà, che il multiculturalismo in qualche modo domerà la bestia del suprematismo islamico.

Ma mentre l’Europa, che ha una popolazione di 741 milioni di abitanti, si dirige verso la crisi culturale, i tassi di natalità delle popolazioni autoctone sprofondano, le aggressioni islamiste aumentano e mentre l’élite costituita dalle cosiddette 6P (polizia, politici, preti, stampa [press], procuratori e professori universitari) insiste in modo miope a sostenere che non c’è niente di cui preoccuparsi, queste belle parole hanno pochi fondamenti nella realtà.

Nel 2010, Wilders guidava ovviamente quegli individui e quei partiti che difendono la tradizionale civiltà occidentale – e che i media diffamano tacciandoli di essere di estrema destra, definendoli per l’esattezza civilizzazionisti. Wilders rimane un importante portavoce del civilizzazionismo, ma non esercita il potere dal 2012 e i sondaggi mostrano che un altro civilizzazionista, Thierry Baudet, ora attira più elettori. A posteriori, sembra che Wilders si sia soffermato eccessivamente sulla natura dell’Islam piuttosto che sui pericoli della migrazione.

Al suo posto, è emerso un certo numero di civilizzazionisti europei che detengono il potere attuale, specie nel formulare le politiche dei loro paesi nei confronti dei migranti e dell’Islam. L’evento chiave della loro comparsa è stata la grande follia di Angela Merkel del 2015-2016, quando, su suo invito, più di un milione di migranti per lo più musulmani arrivarono in Germania e altrove. E poi, come se non bastasse, la Merkel ha insistito affinché altri paesi membri dell’Unione europea accogliessero una parte dei migranti, suscitando un diffuso risentimento.

A mio avviso, sono dieci i leader civilizzazionisti di spicco del momento, qui di seguito elencati in ordine ascendente di importanza (per intenderci, questa è una mia valutazione e non un placet).

10. Siv Jensen, ministro delle Finanze norvegese, che guida un partito che si batte per limitare l’immigrazione

9. Christoph Blocher, ex capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia svizzero e ancora una figura chiave nella politica anti-immigrazione del paese.

8. Robert Fico, ex primo ministro della Slovacchia e ancora un uomo forte dietro le quinte, che afferma che “non c’è posto per l’Islam” in Slovacchia e ha preso dei provvedimenti per evitare l’apertura delle moschee.

7. Miloš Zeman, presidente della Repubblica ceca, che mette in guardia contro l’immigrazione dei musulmani perché la loro integrazione in Europa è “praticamente impossibile”.

6. Markus Söder, premier bavarese, che chiede una maggiore sicurezza lungo il confine con l’Austria.

5. Heinz-Christian Strache, vice-cancelliere austriaco, che vuole porre fine alla “politica dell’islamizzazione” (ossia ad accogliere i migranti) e avviare invece una “politica rigida nei confronti dell’immigrazione”.

4. Horst Seehofer, ministro dell’Interno tedesco, che sta contrastando la cancelliera Merkel per tenere fuori dal paese i migranti illegali.

3. Matteo Salvini, ministro dell’Interno italiano, che ha fatto dello stop all’immigrazione incontrollata la sua massima priorità, a cui deve far seguito il compito ben più impegnativo di espellere 500 mila immigrati clandestini.

2. Jarosław Kaczyński, ex primo ministro polacco, ora eminenza grigia del paese, che ha formato un governo concentrandosi sulle questioni dell’immigrazione e dell’islamizzazione.

1. Viktor Orbán, il primo ministro visionario e autocratico ungherese che dal 2010 ha acquisito il controllo del parlamento dibattendo contro l’immigrazione incontrollata musulmana, per poi contrastare la Merkel e offrire una visione per una Europa cristiana tradizionale.

Alcune osservazioni su questo elenco di nomi: Jimmie Åkesson, leader dei Democratici svedesi potrebbe essere inserito in questa lista dopo le elezioni legislative in programma per settembre in Svezia. Non sono inclusi politici emergenti come il ministro della Salute tedesco Jens Spahn o il danese Morten Messerschmidt. A parte Blocher, Zeman e Kaczyński, questi uomini politici sono relativamente giovani, con delle carriere potenzialmente lunghe davanti a loro. La Jensen si differenzia dagli altri perché è l’unica politica donna della lista e non di un paese dell’Europa centrale.

Dopo molti anni di brancolamento nel buio, l’opposizione ai controlli lassisti sull’immigrazione e al multiculturalismo è ora diventata una forza significativa in nove paesi, sette dei quali sono membri dell’Unione europea. Prevedo che questo numero aumenterà sostanzialmente in breve tempo, forse diventando la metà dei 27 membri dell’Ue e cambiando la direzione dell’Europa nel suo complesso. E uno dei personaggi qui nominati potrebbe persino diventare una figura di importanza storica mondiale.

Traduzione dall’inglese di Angelita La Spada

Apparso in originale sul Washington Times, del 2 agosto 2018
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Messaggioda Berto » dom ago 05, 2018 4:52 am

Salvini replica a Bono
04/08/2018

http://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/ ... Y0eHO.html

"Bono dice che gli italiani devono avere compassione. Il principio è giusto, ma ricordo che mentre stiamo parlando ci sono 5 milioni di italiani che vivono in condizioni di povertà, che non faranno vacanze, che non stanno scegliendo se andare a Riccione, in Salento, in Sardegna o a Cortina". Lo ha dichiarato il ministro dell'Interno Matteo Salvini, replicando, in un'intervista a Rtl 102.5, alle parole del leader degli U2 che, sempre alla stessa emittente, ha esortato l'Italia a essere più umana e solidale con i profughi e i richiedenti asilo.

"E' difficile capire lo stato di queste persone che lasciano le loro terre - ha sostenuto Bono - Nel mondo c'è molto odio, basta vedere quello che è successo tra America e Messico con bambini isolati dai propri genitori". Ma "noi non siamo così. Noi irlandesi come voi italiani possiamo capire cosa voglia dire migrare - ha sottolineato il cantante - Credo negli italiani e nello spirito compassionevole e l'Italia non deve essere lasciata da sola. Sono un essere umano anche se posso sembrare un ricco viziato e fortunato. Ho il diritto di dire queste cose".


Alberto Pento
Che imbecille questo Bono!
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Messaggioda Berto » ven ago 10, 2018 6:52 am

Migranti, Salvini taglia ancora: "I 35 euro? Adesso li dimezzo"
Claudio Cartaldo - Lun, 06/08/2018

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 62558.html

Il ministro dell'Interno taglia (ancora) le spese per l'accoglienza dei migranti: "Risparmieremo 500 milioni da destinare alle forze dell'ordine"

Non solo 10 euro in meno. Sono di più i milioni che Matteo Salvini intende tagliare ai costi per l’accoglienza.

Se nei giorni scorsi il ministro dell’Interno aveva detto di voler abbassare da 35 a 25 euro la quota giornaliera per l’accoglienza dei richiedenti asilo, ora il leghista decide di andare oltre abbassando ulteriormente il prezzo, dimezzandolo.

“Entro fine anno – ha detto ieri Salvini da Alessandria dove ha tenuto un comizio - vogliamo abbassare la quota giorno per i migranti dai 35 euro alla metà perché si vive bene anche con quello”. L’obiettivo è quello di reinvestire i soldi risparmiati per versarli nel calderone della sicurezza: “Mandando in porto entro fine anno il progetto – ha aggiunto il capo del Viminale - risparmieremmo 500 milioni di euro da reinvestire in sicurezza, carabinieri, polizia e vigili del fuoco".

L’annuncio di Salvini si tratta di una novità assoluta. Riavvolgendo il nastro delle dichiarazioni, infatti, si evince che i tecnici del Viminale sono al lavoro per trovare un modo per abbassare la quota migrante da 35 a 25 euro. Ora però il leghista sembra puntare ancora più in altro, dimezzando i costi. A conti fatti, significa che lo Stato potrebbe arrivare a dare alle coop non più di 17,50 euro.

Nei giorni scorsi il Viminale ha anche firmato un accordo con l’Anac guidata da Cantone per mettere a punto un nuovo bando da far applicare alle prefetture. L'obiettivo? Contenere le spese per i centri di accoglienza straordinari (Cas). Non solo. Perché l’idea di Salvini è quella di tagliare i servizi ai richiedenti asilo: chi è in attesa del verdetto della commissione sul diritto d’asilo avrà il minimo indispensabile per vivere degnamente; i servizi aggiuntivi di integrazione e formazione, invece, saranno riservati esclusivamente a chi è già stato dichiarato “rifugiato” o ha ottenuto la protezione internazionale.

“Vi ricordate i tg delle scorse estati? - ha detto Salvini ieri sera ai suoi fan come riporta La Stampa - Barconi, barconi e barconi. La sinistra diceva di non poter fare niente, che era un fenomeno globale e abbiamo dimostrato che qualcosa si poteva fare. Il 14 agosto e a Ferragosto sarò in Sicilia e Calabria: mafia ’ndrangheta e camorra devono capire che spariranno, mafia e scafisti sono la stessa merda e non voglio più vederli”.
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Messaggioda Berto » ven ago 10, 2018 6:53 am

"Anche noi migranti nel mondo": scontro tra Moavero e la Lega
Luca Romano - Mer, 08/08/2018

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 63258.html

Il ministro degli Esteri, Enzo Moavero fa discutere per le sue parole pronunciate nel giorno dell'anniversario della tragedia di Marcinelle

Il ministro degli Esteri, Enzo Moavero fa discutere per le sue parole pronunciate nel giorno dell'anniversario della tragedia di Marcinelle in cui, nel 1956 persero la vita 132 minatori italiani.

Il titolare della Farnesina ha fatto un paragone tra i migranti italiani in Belgio e i migranti che oggi sbarcano in Italia provenendo dall'Africa: "Oggi che siamo nei postumi della crisi economica, e che siamo di fronte alle sfide della migrazione, non dobbiamo dimenticare queste tragedie del passato che fanno parte di noi stessi, di quello che siamo stati e di quello che siamo". Poi sempre il ministro Moavero ha aggiunto: "Non dimentichiamo che Marcinelle è una tragedia dell’immigrazione".

Le sue parole hanno però innescato un'aspra polemica politica con Fratelli d'Italia che va all'attacco del titolare della Farnesina: "Il richiamo di Moavero o è inutile o è fuorviante rispetto alla necessaria azione per impedire una invasione di clandestini che con gli emigranti italiani non c'entra nulla. Il ministro degli Esteri eviti paragoni impropri e offensivi", ha affermato il capogruppo di FdI alla Camera, Francesco Lollobrigida. La linea sull'immigrazione portata avanti dal Viminale di fatto crea delle spaccature nella maggioranza. Se da un lato il premier Conte appoggia Salvini, dall'altro lato Fico marca le distanze: "Siamo diversi dal leader della Lega". E non è difficile immaginare anche uno scontro sulle parole di Moavero. E al ministro degli Esteri ha risposto il Carroccio con i capigruppo Molinari e Romeo: "Paragonare gli italiani che sono emigrati nel mondo, a cui nessuno regalava niente nè pagava pranzi e cene in albergo, ai clandestini che arrivano oggi in Italia è poco rispettoso della verità, della storia e del buon senso". Lo scontro è aperto.
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Messaggioda Berto » ven ago 10, 2018 6:54 am

Migranti, la Germania insiste per rimandarceli tutti indietro
Claudio Cartaldo - Dom, 05/08/2018

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 62403.html

Il ministro Seehofer spinge per raggiungere un accordo sui respingimenti verso Italia e Grecia. Ma le trattative vanno a rilento

Horst Sehofer e Matteo Salvini non sono molto distanti nelle loro politiche. Entrambi contrari all’immigrazione, entrambi decisi sulle posizioni da prendere.

Peccato, però, che governino due Paesi diversi e che sul tema migranti ovviamente vedono scontrarsi i rispettivi interessi. Se né l’Italia né la Germania vogliono accogliere più clandestini, allora lo scontro è inevitabile: “Li prendo io o li prendi tu?”

Come noto durante l’ultimo Consiglio Ue sulle migrazioni le posizioni di Italia e Germania si sono divise sui respingimenti dei migranti che hanno attraversato la frontiera dopo essere stati già registrati in Italia (o in Grecia). Secondo la regola di Dublino, Roma e Atene dovrebbero riprenderseli in carico ed è quello che auspica Seehofer. Di fronte ai colleghi al vertice europeo, la Merkel per la prima volta apparve in difficoltà. L’Italia ottenne, almeno a parole, maggiore solidarietà dagli altri Paesi europei. Mentre la Cancelliera annunciò il via ai dialoghi bilaterali con i Paesi di primo accesso per attuare i respingimenti. Il primo ministro Conte smentì subito che l’Italia avesse dato il suo benestare ("Alla Merkel non ho promesso nulla") e tuttora gli accordi sono in stallo.

In questo clima politico infiammato, Merkel ha dovuto far fronte anche alle dimissioni (annunciate e poi ritirate) del suo ministro dell’Interno che sulla questione migranti vuole il pugno duro. Per questo in Baviera ha fatto aprire i nuovi “centri di ancoraggio” per valutare le domande di asilo. Ora però Seehofer intende risolvere la spina respingimenti. Qualche settimana fa arrivò ad ammettere che accordi con Roma e Atene sarebbero stati “duri” da raggiungere, ma che era “possibile” riuscirci. Da quel giorno, però, non sono stati fatti passi avanti. E così il ministro dell’Interno ha già detto che, se non si troverà la quadra entro la fine di agosto, avvierà in maniera unilaterale il suo piano di respingimenti.

Il fatto è che il suo omologo italiano, Matteo Salvini, non ne vuole sapere di riprendere altri immigrati. L’Italia ne ha già accolti a sufficienza, è il ragionamento, e quello che chiede è di redistribuirli, non di essere costretta ad aprire le porte. “Se i tedeschi e gli austriaci invece di pensare solo a rispedirci i migranti, ci aiutassero a chiudere le frontiere esterne sarebbe un passo in avanti", disse a inizio luglio il leghista.

Oggi però Seehofer è tornato alla carica. "I colloqui procedono in un buon clima", ha affermato parlando all'emittente Ard, "ma alla fine, i capi di governo potrebbero dover parlarsi tra loro ancora, per la complessità" dell'argomento. Già, perché se la Grecia ha aperto alla possibilità ad accogliere alcuni migranti, l'Italia continua a opporre maggior resistenza. Roma e Atene chiedono che in cambio la Germania si faccia carico di altre persone arrivate in questi anni. Ma Seehofer non ne vuol sapere: "Non possiamo accettarlo, i tedeschi non capirebbero, se accogliessimo più rifugiati di quanti ne rimandiamo indietro".
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Messaggioda Berto » ven ago 10, 2018 6:55 am

Immigrazione, il trionfo di Matteo Salvini: i dati ufficiali sugli sbarchi, demolito pure Marco Minniti
9 Agosto 2018

https://www.liberoquotidiano.it/news/po ... g.facebook

Quando Matteo Salvini ha cominciato la sua avventura nel governo in alleanza con il Movimento Cinque Stelle, le priorità nella sua agenda sono state innanzitutto due. La prima era dare segnali immediati circa il fatto che il suo lavoro da ministro dell'Interno avrebbe inciso davvero sull'operato dell'esecutivo. La seconda, tenere a freno l'ascesa dei grillini nei sondaggi, facendo crescere nel possibile il suo partito.

A Salvini sono riuscite entrambe le cose. E a dirlo non sono i suoi tifosi, ma i crudi numeri. Basta mettere a confronti i dati ufficiali sugli sbarchi tra quelli del 2017, sotto il governo Gentiloni e ministro Marco Minniti, e quelli del periodo da ministro di Salvini. A giugno 2017 gli sbarchi sulle coste italiane hanno portato 23.526 persone, un anno dopo con Salvini gli sbarchi sono stati 3.147. A Luglio 2017 sono sbarcati in 11.461, un anno dopo sono stati appena 1.969. A completare i 70 giorni da ministro di Salvini c'è poi agosto con appena 344 immigrati sbarcati, contro i 3920 sbarcati l'anno precedente con Minniti al Viminale.

Con gli sbarchi in calo, è cresciuto il consenso attorno alla Lega a livelli esponenziali. In 70 giorni Salvini ha portato il Carroccio dal 17,6% del 4 marzo a oltre il 31%, mangiandosi mezza Forza Italia e un quarto di Fratelli d'Italia.
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Messaggioda Berto » dom ago 12, 2018 1:22 am

Sicurezza, stretta sui rifugiati. Salvini: "Chi delinque perde lo status"
Luca Romano - Sab, 11/08/2018

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 64081.html

Il ministro degli Interni spiega le prossime mosse del Viminale con il Dl Sicurezza: "Dopo la pena via dall'Italia"
Matteo Salvini si prepara a dare un'ulteriore stretta sul fronte sicurezza.
Il ministro degli Interni spiega quali saranno le prossime mosse del Viminale. Salvini commentando la notizia di alcuni richiedenti asilo arrestati per spaccio a Genova, ha voluto ricordare quali saranno le novità che intende inserire nel dl sicurezza. Tra i cambiamenti che verranno apportati dal Viminale, come aveva ricordato Il Giornale, c'è quello di revocare il diritto di asilo agli immigrati che commettono reati.

Nel caso citato da Salvini, i pusher arrestati ha rifiutato uno scontro di pena. Il motivo? Come riporta il Secolo XIX, i 21 arrestati in caso di condanna perderebbero la possibilità di ottenere lo status di rifugiato. I legali dei pusher invece hanno motivato così il rifiuto di un iter più veloce nel processo che avrebbe certamente portato ad una pena più mite: "Non è palese che lo spaccio sia avvenuto in prossimità di luoghi di aggregazione giovanile e questo cambia nel conteggio della pena", spiegano. La decisione ha però scatenato le protesta della Lega con l'assessore alla sicurezza di Genova, Stefano Grassino: "Chi è in attesa di ottenere lo status di rifugiato e commette un reato deve essere subito allontanato dal nostro paese. Non dobbiamo concedere una seconda opportunità a chi delinque". Tesi questa rilanciata anche da Salvini: "Nel Decreto Sicurezza che ho in mente, un profugo che delinque, spaccia o stupra perde immediatamente il diritto allo status di rifugiato e sconta la pena come tutti gli altri, dopodiché in Italia non dovrà più mettere piede. Mi sembra buonsenso".
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