Io sto con Ermes Mattielli e con quelli che si difendono!
Inviato: dom ott 11, 2015 7:51 am
???
Arrestato il conducente che uccise i due baby rapinatori a Posillipo. Procura non crede alla fatalità dell’incidente e ipotizza accusa di omicidio.
26 agosto 2013
http://www.retenews24.it/rtn24/archivio ... i-omicidio
A cura di Adriana Costanzo
Investe i rapinatori, ora agli arresti domiciliari per omicidio preterintenzionale. Non è ancora conclusa la vicenda che ha come protagonista Leonardo Mirti, 29 anni, che la notte dello scorso 10 agosto, dopo avere subìto una rapina nel quartiere Posillipo di Napoli, con la sua compagna, ha provocato la morte dei due responsabili del colpo, investendo con la sua Smart lo scooter sul quale viaggiavano. A perdere la vita sono stati Emanuele Scarallo e Alessandro Riccio. L’impatto, secondo la Procura, e stando alle immagini girate grazie a una telecamera di sorveglianza, non sarebbe avvenuto accidentalmente. L’esatta dinamica dell’accaduto, in effetti, è ancora da ricostruire. La vicenda ha inizio alle 2,40 della notte di San Lorenzo. A bordo di una Smart al parco Virgiliano c’è una giovane coppia residente in provincia. La ragazza è al posto di guida, il suo fidanzato accanto. All’improvviso dal buio spuntano in quattro. Armi in pugno intimano alla coppia di consegnare il telefono, un I-phone. La rapina si consuma in una manciata di secondi. I malviventi spariscono nel nulla. La ragazza impaurita lascia la guida della macchina al suo fidanzato Leonardo, che si dirige verso Mergellina, centro città. I due sono scossi. Percorrono solo qualche chilometro quando lungo la corsia opposta incrociano due scooter. I fidanzati credono siano gli stessi che poco prima li hanno rapinati. Dopo qualche secondo, i quattro in sella alle moto, secondo il racconto del conducente, fanno inversione di marcia e si lanciano all’inseguimento della city car. Così inizia una corsa nel cuore della notte: la coppia teme che i giovani malviventi vogliano impossessarsi anche della macchina. All’altezza dell’Ospizio Marino avviene però la collisione con la Smart. Una delle due moto va fuori strada e finisce la sua corsa contro il muro di un palazzo. I due giovani che erano in sella sbalzano ad una decina di metri. La macchina con la coppia travolge dei paletti antisosta, squarcia le ruote ma percorre ancora qualche chilometro dove incrocia una pattuglia dei carabinieri. Il conducente della macchina racconta l’accaduto ai militari e scattano i soccorsi, ma per i due ragazzi non c’è nulla da fare. L’impatto contro il selciato è fatale. Del secondo scooter nessuna traccia. Si è dileguato velocemente. Per capire bene l’accaduto si esaminano le immagini del sistema di videosorveglianza di alcuni esercizi commerciali della zona. I due giovani morti non avevano con sé né la pistola né il telefono: potrebbero averli passati ai due complici fuggiti sul secondo scooter, ma anche questo aspetto sarà tutto da accertare.
Arrestato il conducente che uccise i due baby rapinatori a Posillipo. Procura non crede alla fatalità dell’incidente e ipotizza accusa di omicidio.
26 agosto 2013
http://www.retenews24.it/rtn24/archivio ... i-omicidio
A cura di Adriana Costanzo
Investe i rapinatori, ora agli arresti domiciliari per omicidio preterintenzionale. Non è ancora conclusa la vicenda che ha come protagonista Leonardo Mirti, 29 anni, che la notte dello scorso 10 agosto, dopo avere subìto una rapina nel quartiere Posillipo di Napoli, con la sua compagna, ha provocato la morte dei due responsabili del colpo, investendo con la sua Smart lo scooter sul quale viaggiavano. A perdere la vita sono stati Emanuele Scarallo e Alessandro Riccio. L’impatto, secondo la Procura, e stando alle immagini girate grazie a una telecamera di sorveglianza, non sarebbe avvenuto accidentalmente. L’esatta dinamica dell’accaduto, in effetti, è ancora da ricostruire. La vicenda ha inizio alle 2,40 della notte di San Lorenzo. A bordo di una Smart al parco Virgiliano c’è una giovane coppia residente in provincia. La ragazza è al posto di guida, il suo fidanzato accanto. All’improvviso dal buio spuntano in quattro. Armi in pugno intimano alla coppia di consegnare il telefono, un I-phone. La rapina si consuma in una manciata di secondi. I malviventi spariscono nel nulla. La ragazza impaurita lascia la guida della macchina al suo fidanzato Leonardo, che si dirige verso Mergellina, centro città. I due sono scossi. Percorrono solo qualche chilometro quando lungo la corsia opposta incrociano due scooter. I fidanzati credono siano gli stessi che poco prima li hanno rapinati. Dopo qualche secondo, i quattro in sella alle moto, secondo il racconto del conducente, fanno inversione di marcia e si lanciano all’inseguimento della city car. Così inizia una corsa nel cuore della notte: la coppia teme che i giovani malviventi vogliano impossessarsi anche della macchina. All’altezza dell’Ospizio Marino avviene però la collisione con la Smart. Una delle due moto va fuori strada e finisce la sua corsa contro il muro di un palazzo. I due giovani che erano in sella sbalzano ad una decina di metri. La macchina con la coppia travolge dei paletti antisosta, squarcia le ruote ma percorre ancora qualche chilometro dove incrocia una pattuglia dei carabinieri. Il conducente della macchina racconta l’accaduto ai militari e scattano i soccorsi, ma per i due ragazzi non c’è nulla da fare. L’impatto contro il selciato è fatale. Del secondo scooter nessuna traccia. Si è dileguato velocemente. Per capire bene l’accaduto si esaminano le immagini del sistema di videosorveglianza di alcuni esercizi commerciali della zona. I due giovani morti non avevano con sé né la pistola né il telefono: potrebbero averli passati ai due complici fuggiti sul secondo scooter, ma anche questo aspetto sarà tutto da accertare.