Io sto con Ermes Mattielli e con quelli che si difendono!

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Messaggioda Berto » ven apr 22, 2016 11:25 am

Graziano Stacchio, il benzinaio che uccise il bandito «Sparò per difendersi, è legittimo»
Vicenza
21 aprile 2016


http://www.corriere.it/cronache/16_apri ... 64e5.shtml

La procura di Vicenza ha chiesto l’archiviazione per Graziano Stacchio, il benzinaio vicentino indagato per eccesso colposo di legittima difesa. Aveva sparato a un malvivente che stava assaltando la vicina gioielleria

Fu legittima e non eccessiva la difesa di Graziano Stacchio, il benzinaio di Ponte di Nanto (Vicenza) che la sera del 3 febbraio 2015 aveva ucciso un bandito, Albano Cassol, mentre assaltava la vicina gioielleria con altri quattro. La Procura berica ha depositato la richiesta di archiviazione del procedimento aperto nei suoi confronti con l’ accusa di eccesso colposo di legittima difesa.

La difesa di Genny

Il gestore dell’area di servizio, nel tentativo di difendere la commessa della gioielleria, Genny, aveva imbracciato il suo fucile da caccia e aveva affrontato i malviventi. Il pm ha accertato che effettivamente , come raccontò Stacchio, i rapinatori gli spararono ad altezza d’uomo con un mitra e intenzionati a uccidere. Per gli inquirenti Stacchio ha dunque risposto ad una minaccia mortale rispondendo con un mezzo proporzionato, cercando però di non colpire parti vitali del rapinatori. Dei tre colpi sparati dal benzinaio, due hanno colpito la carrozzeria dell’auto dei banditi e uno raggiunse la parte posteriore della coscia di Cassol, giostraio di 41 anni che, ferito, fuggì.

La morte

Lo trovarono morto dissanguato duecento metri più in là, a bordo della sua macchina. Per la gente del posto era inconcepibile l’indagine su Stacchio. «Siamo tutti con te». «Hai fatto la cosa giusta». «Eroe». Una gara di solidarietà culminata con una raccolta di firme e la solenne promessa di Joe Formaggio, il sindaco di Albettone noto per dormire con il fucile accanto al letto: «Faccio le t-shirt e ci scrivo “Io sto con Stacchio”». Il benzinaio era molto combattuto: «Un uomo che uccide un altro uomo non possa essere considerato un eroe... ma non volevo uccidere».

Il Vecchio West

Il suo racconto era da Vecchio West: «Sono scesi da due macchine verso le sette di sera con i passamontagna. Erano armati e hanno iniziato a picchiare sulla porta della gioielleria come barbari. Le macchine suonavano i clacson “è una rapina”, dicevano ma nessuno poteva fare nulla e ai banditi non importava: spaccavano tutto. Io a pensato a Genny che è per me come una figlia. Ho detto: starà morendo di paura. Allora sono intervenuto e ho urlato “andate via che arrivano i carabinieri”. Ma loro continuavano. Sono entrato in casa, ho preso la chiave dell’armadietto dove tengo il fucile e sono uscito. Erano ancora lì. Ho sparato un colpo in aria. L’uomo che faceva da palo ha risposto al fuoco e io ho tirato altre due volte sulla macchina vuota. Poi lui si è avvicinato a me, puntandomi con l’arma e gli ho tirato alle gambe e sono andati via». Il giostraio morì e anche Stacchio non era felice. Ora arriva la magra consolazione della Procura: il colpo letale era legittimo.


Archiviate accuse per Stacchio
Era indagato per eccesso colposo di legittima difesa
07 giugno 201619:29

http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews ... 5f9fa.html

(ANSA) - VICENZA, 7 GIU - Il giudice di Vicenza Stefano Furlani ha firmato il decreto di archiviazione dell'accusa di eccesso colposo di legittima difesa nei confronti di Graziano Stacchio. Il benzinaio di Ponte di Nanto il 3 febbraio 2015 uccise un bandito, Albano Cassol, ma non avrebbe avuto nessuna colpa, si sarebbe semplicemente difeso. La richiesta di archiviazione era arrivata qualche settimana fa dal pubblico ministero Cristina Gava che aveva aperto l'indagine all'indomani dell'assalto al negozio di oreficeria Luxo di Roberto Zancan.



Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... Stakio.jpg
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Re: Mi sto co Ermes Mattiełi e co coełi ke łi se defende!

Messaggioda Berto » sab apr 30, 2016 11:18 am

Legittima difesa, metà Paese a favore (pure a sinistra)
Renato Mannheimer - Sab, 30/04/2016

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 52758.html

Fino a che punto è accettabile il comportamento di legittima difesa a fronte di una intrusione nella propria abitazione o nel proprio esercizio commerciale di ladri o comunque di malviventi? È giusto, in queste circostanze, reagire impiegando le armi eventualmente in proprio possesso? Se ne è discusso molto, anche di recente, sulle colonne del Giornale.

E, come i lettori ricorderanno, negli ultimi tempi si sono succeduti alcuni episodi che hanno reso attuali questi quesiti. È accaduto ad esempio diverse volte che dei cittadini si opponessero ai ladri che si erano introdotti nella propria villetta o abitazione, sparando loro addosso. In alcuni casi del passato, sono stati condannati dalla magistratura, in altri assolti per legittima difesa. La vicenda forse più nota è quella del gestore di una pompa di benzina della provincia di Vicenza che ha sparato ai rapinatori che stavano assalendo una vicina gioielleria per difendere la commessa di quest'ultima. La procura lo ha indagato, ipotizzando il reato di eccesso colposo di legittima difesa, ma la popolazione del paese in cui abita, nella maggioranza, gli ha manifestato il suo sostegno.

Cosa pensano gli italiani di episodi del genere? Come emerge da un recente sondaggio (condotto dall'istituto Eumetra Monterosa su di un ampio campione rappresentativo della popolazione al di sopra dei 17 anni di età), ci troviamo di fronte ad una netta frattura di opinioni: gli intervistati si dividono infatti in due parti opposte tra loro ed entrambe consistenti, ove la maggioranza tende però ad approvare il comportamento di chi si difende sparando.

Il quesito (vedremo fra breve che, come accade sempre nelle ricerche di opinione, la formulazione precisa della domanda ha grande rilievo per valutare i risultati) diceva: «Un uomo ha sentito dei ladri entrare nella sua abitazione e, quando li ha visti, ha sparato. Secondo lei ha fatto bene o è stata una reazione eccessiva?». Il 52% degli interpellati, dunque poco più della metà, mostra di approvare il comportamento di difesa con l'uso delle armi, affermando che «in questo caso è giusto sparare». Lo dicono, con una frequenza relativamente maggiore, le persone più anziane (specie quelle che posseggono un titolo di studio meno elevato), i residenti nel Nord-Est (dove si è verificato l'episodio del benzinaio) e soprattutto i cittadini dei comuni di dimensione minore, fino ai 5.000 abitanti, ove, forse, ci si sente più isolati e meno sicuri dalle intrusioni dei malintenzionati.

Ma, specialmente, l'opinione sembra dipendere dall'orientamento politico. Risultano infatti molto più convinti dell'opportunità della reazione con le armi i sostenitori del centrodestra: coloro che esprimono l'intenzione di voto per Forza Italia (ove l'approvazione del comportamento dell'uomo descritto nel quesito supera il 70%) e, in misura ancora maggiore, gli elettori della Lega Nord (73%) e di Fratelli d'Italia (75%).

Sul fronte opposto, però, il 43% degli intervistati nel loro insieme (il restante 5% non vuole o non sa esprimere una opinione) ritiene che la risposta armata sia eccessiva e che l'uomo in questione «avrebbe dovuto chiamare la polizia e non sparare». Sono di questo parere in particolare i più giovani (specie i giovanissimi sotto i 24 anni di età, ove quest'ultima opinione è fatta propria dalla maggioranza, il 53%) e quanti posseggono una laurea. Sul piano delle scelte elettorali si rileva in questo caso una accentuazione tra i votanti per il Pd, ove è il 51% a deprecare la reazione armata. Benché sia significativo rilevare come, anche tra gli elettori di questo partito, una minoranza assai consistente, il 44%, approva invece il comportamento descritto nel quesito.

Insomma, riguardo a questa questione, gli italiani si dividono in due opposti tronconi. E i fattori che spingono a porsi da una parte o dall'altra sono principalmente due: l'età (gli anziani, forse perché talvolta si sentono meno sicuri, sono più favorevoli all'impiego delle armi per difendersi) e, ancor più, la posizione politica, con gli elettori di centrodestra più inclini a giustificare chi risponde con un'arma ai tentativi di intrusione.

In una domanda successiva si è provato a specificare esplicitamente che il ladro è poi deceduto a seguito dei colpi di arma da fuoco, in modo da rilevare se e in che misura l'indicazione di questa circostanza spostasse le opinioni già espresse. E, come era prevedibile, questa variazione al quesito posto agli intervistati ha modificato un poco le loro risposte, incrementando (dal 43% al 49%) la schiera di coloro che si dichiarano contrari all'uso delle armi da fuoco per difendersi. Il mutamento di opinione ha riguardato soprattutto gli intervistati più anziani di età.

Resta il fatto che almeno metà (ma in realtà un poco di più) della popolazione del nostro Paese si schiera per la reazione con l'utilizzo delle armi e approva dunque il comportamento di chi le impiega. È una opinione anche molto legata all'emotività del momento. Quando, l'anno scorso, abbiamo posto la medesima domanda nei giorni successivi all'episodio del gestore della pompa di benzina che aveva sparato ai rapinatori, i consensi al comportamento di quest'ultimo erano ancora più elevati e superavano il 65%.

È chiaro come questo orientamento della pubblica opinione dipenda in larga misura dal senso di insicurezza che caratterizza molti cittadini, specie, come si è detto, nei centri più piccoli. Non a caso, tra le priorità indicate dagli intervistati nei sondaggi effettuati in questi giorni in vista delle prossime elezioni amministrative, la sicurezza del contesto in cui si vive si colloca sempre tra i temi più citati.
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Re: Mi sto co Ermes Mattiełi e co coełi ke łi se defende!

Messaggioda Berto » dom mag 01, 2016 9:54 am

Spara in aria e allontana i ladri - Viene prosciolto
01.05.2016

http://www.ilgiornaledivicenza.it/terri ... -1.4827416

Sparare in aria, fra l’altro con una cartuccia a pallettoni di plastica, per mettere in fuga i ladri non è un reato. È legittima difesa. È quanto ha stabilito la magistratura vicentina che con il procuratore aggiunto Orietta Canova ha chiesto e ottenuto che il giudice Massimo Gerace archiviasse l’inchiesta a carico di Michele Pavan, 48 anni, artigiano residente a Montegaldella in via Lampertico. I carabinieri del comando provinciale di Vicenza lo avevano denunciato per esplosioni pericolose e gli avevano sequestrato tutti i fucili e le munizioni regolarmente detenute; ora tutto gli è stato restituito, perché Pavan non aveva fatto nulla di male. Anzi. Oltre al tribunale, anche la questura e la prefettura hanno accolto in pieno le valutazioni e le richieste della difesa, con l’avv. Matteo Marcolin.

LA FUCILATA. L’episodio contestato era avvenuto la sera del 14 novembre scorso. Pavan era in casa e sapeva che il suo vicino Claudio Totti, invece, era uscito. (...)
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Re: Mi sto co Ermes Mattiełi e co coełi ke łi se defende!

Messaggioda Berto » mer giu 08, 2016 5:58 am

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Re: Mi sto co Ermes Mattiełi e co coełi ke łi se defende!

Messaggioda Berto » mar set 13, 2016 9:10 pm

Milano, orafo uccise ladro in casa - La Procura chiede l’archiviazione
Rodolfo Corazzo aveva sparato e ucciso un rapinatore albanese, entrato a rubare con due complici. Il pm: «Fu legittima difesa»
13 settembre 2016

http://milano.corriere.it/notizie/crona ... 3b6d.shtml

Per la procura di Milano è stata legittima difesa. Per questo il pm Grazia Colacicco ha chiesto l’archiviazione per Rodolfo Corazzo, il gioielliere che la sera dello scorso 24 novembre a Rodano nel Milanese, ha ucciso, sparando alcuni colpi pistola, un rapinatore albanese entrato nella sua casa insieme a due complici, ancora latitanti, i quali avevano anche minacciato la figlia di 10 anni. L’uomo, con un regolare porto d’armi, era stato indagato come atto dovuto per eccesso colposo in legittima difesa.

«Finito un incubo»

«È la fine di un incubo». È il commento a caldo di Rodolfo Corazzo, dopo la notizia della richiesta di archiviazione da parte del pm. «Ringrazio la magistratura per la sensibilità - ha detto l’orefice al telefono - e i carabinieri di Pioltello e Monza che dopo quella sera sono passati innumerevoli volte sotto casa mia». «Mia figlia è ancora un po’ scossa e spaventata nelle ore serali», ha poi aggiunto. Rodolfo Corazzo quella sera era appena tornato dal lavoro. Dopo aver parcheggiato la moto nel garage della sua villetta venne assalito da tre banditi con il volto coperto da passamontagna. Venne picchiato e trascinato in casa dove c’erano moglie e figlia.

Il tragica sparatoria

I banditi, dopo essere saliti nelle camere da letto e aver preso dei soldi, trovarono in un’altra stanza dei gioielli che il commerciante aveva negato di possedere. A quel punto si accanirono, minacciando di uccidere tutta la famiglia. Inoltre durante la rapina la figlioletta di 10 anni venne minacciata e portata all’ultimo piano da uno dei malviventi per cercare i gioielli. Furono due ore di terrore al termine delle quali l’orefice reagì sparando un colpo in aria con la sua Glock per intimidire i malviventi. I tre scapparono ma risposero subito al fuoco con due pistole appena rubate. In tutto vennero esplosi 10 colpi, tre sparati dal gioielliere e sette dai banditi. Valentin Frrokaj, albanese ergastolano e latitante, rimase ucciso. Le indagini condotte dai carabinieri, sono state coordinate dal pm Alberto Nobili e Grazia Colacicco, che hanno ritenuto «compatibile» le versione resa dall’uomo con i fatti accertati e hanno dunque ravvisato che sia stata «legittima difesa». «Finalmente - ha commentato Piero Prociani, legale dell’orefice - si restituisce dignità a una persona che ha tentato di difendere sé e la propria famiglia». Prociani ha ricordato che gli altri due rapinatori sono ancora ricercati.


Tabaccaio sparò e uccise il ladro moldavo: assolto in Appello
di Angela Pederiva
VENEZIA
Lunedì 13 Marzo 2017

http://www.ilgazzettino.it/nordest/pado ... 15155.html

Assolto perché il fatto non costituisce reato. Questa la sentenza pronunciata alle 19.15 dalla Corte d'Appello di Venezia, che ha così scagionato dall'accusa di eccesso colposo di legittima difesa Franco Birolo, il tabaccaio di Cive' di Correzzola (Padova) che nella notte fra 25 e 26 aprile 2012 aveva sparato ad un ladro entrato nel suo negozio, uccidendolo con un colpo di pistola. In primo grado il 51enne era stato condannato a 2 anni e 8 mesi e a risarcire la famiglia del moldavo Igor Ursu con 325.000 euro.
Era stato lo stesso sostituto procuratore Paolo Luca a chiedere l’assoluzione.


In primo grado: Birolo, tabaccaio condannato a Correzzola, parla il giudice Bergamasco
Caso Birolo, parla il giudice Bergamasco: "Ecco i motivi della condanna"
A seguito della sentenza emessa nei confronti del tabaccaio di Civè, che nell'aprile 2012 sparò al ladro in fuga, il magistrato raccoglie in un fascicolo tutti i perché del suo responso in tribunale
10 febbraio 2016

http://www.padovaoggi.it/cronaca/tabacc ... masco.html

A due settimane dalla sentenza emessa dal giudice nei confronti di Franco Birolo, il tabaccaio di Civè di Correzzola che, il 26 aprile del 2012, uccise con un colpo di pistola un ladro che si era introdotto nel suo negozio, come riportano i quotidiani locali, il magistrato Beatrice Bergamasco, martedì mattina, avrebbe depositato un fascicolo fitto di ricostruzioni per spiegare la duplice condanna (due anni e otto mesi di reclusione per eccesso colposo di legittima difesa e 325mila euro di risarcimento alla famiglia della vittima) inferta in primo grado.

LEGITTIMA DIFESA. Per il giudice Bergamasco, sotto scorta a seguito delle minacce di morte ricevute proprio a seguito di quella contestata condanna, andrebbe esclusa la legittima difesa. Quando il ladro è stato colpito era vicino all'uscita della tabaccheria, stava lasciando l'esercizio commerciale. La consulenza balistica avrebbe pesato molto sulla sentenza. Birolo avrebbe potuto e dovuto evitare l’utilizzo dell’arma, spiega il giudice Bergamaschi.

MAXI RISARCIMENTO. Il tabaccaio non è stato aggedito, avrebbe spiegato il legale, non ci sarebbe alcun riscontro su questo dettaglio. Infine, nel fascicolo, Bergamasco spiegherebbe il perché dei 325mila euro chiesti come risarcimento. Deriverebbero dalle tabelle numeriche in base all’età della vittima, alla situazione della madre disoccupata e a quella della sorella.
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Re: Mi sto co Ermes Mattiełi e co coełi ke łi se defende!

Messaggioda Berto » lun mar 13, 2017 10:15 pm

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Re: Mi sto co Ermes Mattiełi e co coełi ke łi se defende!

Messaggioda Berto » mar mar 14, 2017 7:53 am

Ladro ucciso a Lodi, tutto esaurito nell’osteria di Mario Cattaneo. Lui mostra i lividi poi va a cucinare
2017/03/12

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/03 ... re/3446812

“Ecco guardate, questi sono i lividi”. Mario Cattaneo, il ristoratore 67enne che ha ucciso un ladro entrato a rubare nella sua osteria, ha raccontato quello che è successo nella notte tra giovedì e venerdì e poi ha mostrato i lividi al braccio destro. “Uno di loro mi ha afferrato con forza il braccio – ha aggiunto spiegando di essere ancora dolorante ala schiena e ad una gamba – e cercato di strapparmi il fucile”.
L’osteria Dei Amis ha riaperto oggi e si è subito riempita di giornalisti e curiosi, ma anche di tanti che volevano esprimere solidarietà alla famiglia Cattaneo. Il ristoratore, dopo aver parlato a più riprese con i cronisti, attorno a mezzogiorno se ne è andato nel retro del locale a cucinare, proprio come se fosse una domenica qualsiasi, per i 70 clienti che hanno scelto oggi di pranzare qui. Attualmente sia il bar sia le sue salette laterali del locale sono piene di gente.



Ladro ucciso: la famiglia "Non vogliamo vendetta ma giustizia". Raccolta firme per il ristoratore
Salvini a cena all'Osteria dei Amis e twitta: 'Io sto con chi si difende, sempre'
13 marzo 2017
http://www.ansa.it/lombardia/notizie/20 ... 0d7e8.html

"Io e la mia famiglia perdoniamo Mario Cattaneo davanti a Dio: non vogliamo vendetta ma solo giustizia". Così si è espresso Victor Ungureanu, fratello di Petru, il romeno di 28 anni ucciso nella notte tra giovedì e venerdì dopo aver consumato un furto nell'osteria Dei Amis di Casaletto Lodigiano. Il fratello delle vittima ha parlato ai microfoni della Rai fuori dall'istituto di medicina legale di Pavia dove era in corso l'autopsia sul corpo del fratello.

Intanto sono state trovate tracce di sangue sulla cancellata che ha dovuto scavalcare il ladro prima di morire, un centinaio di metri dopo. È uno dei dettagli emersi e che potrebbero aiutare a ricostruire la dinamica di quanto è accaduto. Bisognerà accertare, anzitutto, se si tratti di sangue della vittima o di uno dei complici per identificare i quali i carabinieri stanno lavorando senza sosta. Altra circostanza da verificare è la testimonianza di una persona che ha riferito di aver sentito due colpi d'arma da fuoco (potrebbe però essere stata un'impressione, dal momento che è la sola che ne parla) mentre Mario Cattaneo, il ristoratore ora indagato per omicidio volontario, ha parlato di un solo colpo partito accidentalmente mentre un ladro cercava di strappargli in fucile.

E si è aperta una raccolta firme con lo scopo di manifestare sostegno a Mario Cattaneo, titolare l'Osteria Dei Amis di Gugnano di Casaletto Lodigiano che ha ucciso l'uomo entrato a rubare ed è ora indagato per omicidio volontario. La raccolta firme ha come base il Carpe diem, un locale di Caselle Lurani, un paese vicino Spiega Angelo Ungherini, uno degli amici del ristoratore: "Si tratta di un gesto in più. Chiunque voglia sottoscrivere quei fogli significa che vuole dire che sta con Mario, che crede nella sua versione dei fatti e lo sostiene". L'iniziativa è stata chiamata "Io sto con Mario".

Si è tenuta all'Istituto di Medicina legale di Pavia, l'autopsia sul corpo del ladro. L'avvocato Vincenzo Stochino, che assiste il ristoratore Mario Cattaneo, indagato per omicidio volontario, ha nominato un suo consulente.

Anche il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, è stato a cena all'Osteria dei Amis, dove la notte tra giovedì e venerdì scorsi il titolare, Mario Cattaneo, ha ucciso, dopo una colluttazione, un ladro che si era introdotto nel locale con alcuni complici.

"A cena a Casaletto Lodigiano all'Osteria dei Amis del signor Mario, brava persona aggredita - scrive su Twitter Salvini -. Ha difeso se stesso, la sua famiglia, i suoi nipotini: non merita un processo ma comprensione e solidarietà". "Venite a trovarlo - conclude Salvini - sono una bellissima famiglia e la cucina è fantastica. Io sto con Mario, io sto con chi si difende, sempre". Ieri erano stati numerosi, alla riapertura del ristorante, quelli che avevano portato solidarietà a Cattaneo.

"Spero che nessuno si trovi davanti ad uno a volto coperto e armato - ha detto il leader della Lega Matteo Salvini durante la registrazione di Porta a Porta -. Il Parlamento comunque tiene ferma da 4 anni la proposta sul principio del rafforzamento della legittima difesa e il 25 aprile noi saremo a Verona per chiamare a raccolta gli italiani per bene che non vogliono fare i pistoleri ma che se aggrediti pretendono di potersi difendere. Un Paese è libero se può difendersi. Il mio modello non sono gli Usa ma gli svizzeri".


La marcia dei sindaci per Mario: "La casa non dev'essere violata"
Lodi, una ventina di sindaci e altre duecento persone hanno marciato nel lodigiano per esprimere solidarietà a Mario Cattaneo, il ristoratore che ha ucciso un ladro durante un tentativo di furto
Alessia Albertin - Sab, 18/03/2017

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 76571.html

"Io sto con Mario": è in corso nel lodigiano la manifestazione dei sindaci in solidarietà per Mario Cattaneo, il ristoratore che ha ucciso un ladro.

Era un corteo silenzioso quello che ha percorso le vie della frazione di Gugnano. Ad aprire la marcia c'era una ventina di primi cittadini, tutti in fascia tricolore. Seguivano all'incirca altre duecento persone, alcune con addosso una t-shirt che recita "Io sto con Mario", lo slogan della manifestazione.

La solidarietà è tutta per Mario Cattaneo, il ristoratore dell'Osteria dei Amis accusato di omicidio volontario per aver ucciso un ladro durante un tentativo di furto nel suo locale la settimana scorsa. Il corteo si è fermato proprio davanti al suo ristorante e lì Giorgio Marazzina, il sindaco di Casaletto Lodigiano che ha organizzato l'evento, ha preso la parola: "Oggi siamo qui a manifestare solidarietà umana a Mario Cattaneo e per ribadire la sacralità della famiglia e l'inviolabilità delle case, nel rispetto delle indagini in corso".

Marazzina, che è del Pd, ha chiesto di non esibire bandiere o simboli di partito. Rivolgendosi alla ventina di amministratori della zona che hanno partecipato al corteo, ha aggiunto: "Ringrazio i sindaci e gli amministratori che hanno voluto esprimere vicinanza a Mario e alla nostra comunità da tutto il territorio. Grazie anche ai cittadini e anche alle segreterie politiche che hanno evitato di strumentalizzare l'occasione, anche se è necessaria una riflessione sul tema della sicurezza".

"Siamo qui a rappresentare e dar voce al disagio e alle necessità dei cittadini. Occorre aprire riflessione politica seria per dare risposte ai bisogni della gente. Non siamo noi sindaci a dover individuare le risposte, è la politica che è chiamata a farlo" ha concluso il primo cittadino di Casaletto Lodigiano.

Anche Umberto Bossi è nel Lodigiano per manifestare sostegno a Mario Cattaneo, e ai microfoni di SkyTg24 ha ribadito la necessità di fare una legge sulla legittima difesa. Il fondatore della Lega Nord è arrivato accompagnato dal deputato lodigiano Guido Guidesi. Presente anche il responsabile organizzativo del partito, Roberto Calderoli, che si è fatto fotografare con Cattaneo a Gugnano, al termine del pranzo all'Osteria dei amis, con in mano una maglietta "Io sto con Mario".

"Oggi sono venuto a Casaletto Lodigiano, a pranzare all'Osteria dei Amis, per conoscere Mario Cattaneo ed esprimergli di persona tutta la mia vicinanza e solidarietà", ha scritto su Facebook Roberto Calderoli. "Sarò sempre al suo fianco, e gli darò ogni possibile tipo di sostegno se ne avrà bisogno, perchè io sto sempre dalla parte di chi si difende, di chi difende la propria vita, la propria famiglia e la propria casa", ha concluso il vice presidente del Senato.

Il procuratore capo della Repubblica di Lodi, Domenico Chiaro, interpellato sulla manifestazione dei sindaci organizzata oggi a Casaletto Lodigiano, ha dichiarato che considera "giusta" la solidarietà espressa da molti concittadini al ristoratore Mario Cattaneo. "Il signor Cattaneo sta vivendo un'esposizione non gradevole - ha spiegato il procuratore. È giusto manifestare solidarietà, anche perché le conseguenze che ha subito dai fatti giustificano che la gente gli sia vicina". "È sbagliato, però - ha aggiunto Chiaro - dire 'Se vedo un ladro gli sparo'. Ci deve essere il pericolo di aggressione per parlare di legittima difesa".

Nel frattempo, la Procura e i carabinieri stanno portando avanti le indagini per ricostruire esattamente come si sono svolti i fatti. In particolare, gli inquirenti vogliono accertare per quale motivo le telecamere di sorveglianza dell'osteria, come asserisce la famiglia di Cattaneo, quella sera non funzionassero. Nella versione fornita dal ristoratore di 67 anni ci sono alcune contraddizioni che dovranno essere chiarite. Nell'interrogatorio di giovedì l'indagato ha confermato ai pm di aver sparato un solo colpo. Un vicino, invece, aveva riferito di aver sentito due colpi, per poi spiegare che aveva sentito due rumori forti, tra i quali uno era certamente un colpo di fucile.

"Siamo in presenza di un incidente, un colpo partito accidentalmente", ha detto ieri Vincenzo Stochino, il legale del ristoratore, ai microfoni di 'Sky Tg24', aggiungendo che il suo assistito "è distrutto umanamente per quanto è successo". "Secondo Cattaneo - ha precisato l'avvocato - quando è riuscito ad aprire la porta d'ingresso dell'abitazione, si è trovato davanti mobili e cartoni che gli impedivano ogni visuale e gli impedivano di uscire. Cattaneo dunque ha cercato di forzare per uscire e in quel frangente ha perso l'equilibrio e si è sentito afferrare l'arma, quindi è caduto. Ha cercato comunque di tenere l'arma, perché era carica. È partito un colpo, ma l'arma non è stata lasciata neanche dall'aggressore, che anzi ha trascinato Cattaneo in terra strattonando l'arma".
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Re: Mi sto co Ermes Mattiełi e co coełi ke łi se defende!

Messaggioda Berto » dom mar 19, 2017 8:34 pm

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Re: Mi sto co Ermes Mattiełi e co coełi ke łi se defende!

Messaggioda Berto » mar apr 25, 2017 9:46 am

Il caso del macellaio veneto Walter Onichini è per certi versi simile a questi due altri casi.


Carabiniere sparò a un ladro in fuga e lo uccise: condannato anche in Appello
Ancona, 22 marzo 2018

https://www.ilrestodelcarlino.it/ancona ... -1.3802690

Nuova condanna, stavolta in Appello per Mirco Basconi, l’appuntato dei carabinieri che il 1 febbraio 2015 esplose nelle campagne di Ostra Vetere quattro colpi di pistola verso una Mercedes con la quale stavano scappando tre albanesi dopo furti in alcune abitazioni. Uno dei proiettili rimbalzò sull’asfalto e sfondò il lunotto posteriore, conficcandosi alla base della nuca del 24enne albanese Korak Xheta. L’uomo morì 4 giorni dopo in ospedale. Oggi la Corte d’Appello di Ancona ha ridotto la pena a 7 mesi e 10 giorni.

In primo grado, il 7 novembre 2016 l’appuntato venne condannato a un anno per omicidio colposo. La difesa, rappresentata dagli avvocati Mario e Alessandro Scaloni ha sempre puntato sulla legittima difesa dell’appuntato dei carabinieri in una situazione altamente pericolosa. Palpabile lo scoramento dell’imputato in aula e dei suoi legali che si aspettavano un’assoluzione piena. Molto probabile il ricorso in Cassazione.



Aveva fermato la rapina in banca, guardia giurata condannata e deve risarcire il ladro
Mario Nascimbeni
23/10/2014

http://www.lavocedivenezia.it/aveva-fer ... e-il-ladro

Lui una guardia giurata, Marco D. L’altro un rapinatore, Giorgio A., preso mentre fuggiva con il bottino dalla banca Unicredit di Cavallino Treporti che aveva appena assaltato con alcuni complici.
Una storia che va avanti da 10 anni nei corridoi e nelle aule di tribunale.
Era giugno del 2004, però ora si arriva alla resa dei conti con la giustizia: condanna del tribunale di Venezia per tentato omicidio alla guardia giurata.
Ma come, non era l’altro il bandito?

Si, ma la guardia giurata aveva sparato ferendo il rapinatore arrecandogli un danno, per questo è stato condannato a 3 anni, un mese e 1o giorni di reclusione. E dovrà anche risarcire il bandito, ferito cagionandogli danni permanenti all’orecchio: 15mila euro subito, di provvisionale, poi il resto verrà stabilito in sede civile.

Il giudice del tribunale di Venezia ha ritenuto il vigilante responsabile del reato di tentato omicidio, così, mentre il rapinatore di banche fermato patteggiò due anni, la guardia che lo ha fermato ne prende tre e rotti.


Il caso Onichini

"Sparò per colpire": a Padova rese note le motivazioni della condanna di Walter Onichini Sono state rese note le motivazioni della sentenza che ha condannato Walter Onichini, il macellaio di Legnaro, che aveva sparato, colpendolo, ad un ladro in fuga dalla sua abitazione. L'accusa era di tentato omicidio. È stato condannato a 4 anni e 11 mesi oltre ad un risarcimento di quasi 25 mila euro alla vittima.

https://www.rainews.it/dl/rainews/TGR/m ... 83375.html

CONDANNA ONICHINI, LE MOTIVAZIONI: «NON ERA IN PERICOLO, SPARO' PER UCCIDERE» | 22/09/2021
https://www.youtube.com/watch?v=s4wM_6bRs0A


La Cassazione su Walter Onichini: "Reazione indiscriminata, non c'era pericolo
Sconfessata nelle motivazioni della sentenza anche l'ipotesi della legittima difesa putativa: reazione sproporzionata all'azione.
Le motivazioni che hanno reso definitiva la condanna del macellaio padovano non lasciano spazio a dubbi.


https://primapadova.it/cronaca/la-cassa ... -pericolo/

L'accorato appello della moglie di Walter Onichini, Sara Scolaro, che ha chiesto al presidente della Repubblica la grazia per suo marito, ora in carcere a Padova (dove è stato trasferito da Venezia a seguito delle minacce di morte che avevano fatto temere per la sua incolumità), si scontra con le motivazioni della Cassazione pubblicate nel settembre scorso, con cui è stato respinto il ricorso presentato dal difensore del macellaio padovano.

In sostanza la Suprema Corte ha messo nero su bianco che, quando sparò al ladro quella notte, Onichini non era realmente in pericolo di vita, né stava pensando al figlio in eventuale pericolo. La vicenda è nota: la notte del 22 luglio 2013, con altri complici, il ladro albanese Elson Ndreca, si era introdotto in casa del 41enne sottraendo dei soldi e aveva infine tentato di rubargli l'auto parcheggiata in cortile.

Poi quello sparo, che ferì il malvivente lasciandolo esanime a terra. A quel punto Onichini, anziché denunciare l'incresciosa vicenda alle autorità competenti, caricò proprio in auto l'albanese abbandonandolo per strada in un luogo isolato.


"Reazione indiscriminata"

Nelle 17 pagine della sentenza, che ha messo una pietra tombale sulla condanna (ora definitiva) a quattro anni e 11 mesi per tentato omicidio inflitta al macellaio padovano, viene sconfessata anche la tesi della legittima difesa putativa (di recente introduzione), che rende non punibile chi si difenda da un attacco deliberato a sé, ai propri affetti e alle proprie cose. Non è applicabile al caso Onichini, ha sostenuto la Corte, giudicando la reazione dello stesso "indiscriminata". È mancata comunque, tradotto, una proporzione tra azione e reazione.

Stesso discorso per il figlio: il pericolo non c'era. Il ladro, dopo il primo colpo sparato dal 41enne, era praticamente in fuga e non c'era il concreto rischio di un rapimento del piccolo di pochi mesi. Resta, certo, l'amarezza per la sorte del ladro, condannato ma latitante. Non abbastanza per una revisione della pena per chi gli sparò.


Onichini, sentenza della Cassazione: Non difese la famiglia

22 dicembre 2021

https://tgpadova.telenuovo.it/cronaca/2 ... a-famiglia

Walter Onichini e la sua famiglia non sono mai stati in pericolo, quando lui ha sparato al ladro questi stava fuggendo e la nuova legge sulla legittima difesa non giustifica qualsiasi tipo di aggressione sproporzionata all’estraneo che si presenta in casa o nella proprietà altrui.
Sono questi, in sintesi, gli elementi sulla base dei quali la Corte di Cassazione ha respinto il ricorso del macellaio di Legnaro che il 22 luglio del 2013 sparò al ladro che stava scappando da casa sua, ferendolo gravemente.
Onichini (difeso dall’avvocato Ernesto De Toni) è stato condannato a quattro anni e undici mesi, la sentenza è diventata definitiva lo scorso settembre, con il rigetto da parte della Suprema Corte: ora sono state pubblicate le motivazioni di quella decisione. Era stato condannato in primo grado e secondo grado, e tra il primo e il secondo giudizio è entrata in vigore una modifica alla legge sulla legittima difesa che tutela con più ampio raggio chi si difende da una incursione nella proprietà privata, giudicata pericolosa per persone o cose. Secondo gli Ermellini quando Onichini ha sparato in direzione del ladro, che stava scappando e che gli aveva chiesto di non sparargli, non temeva affatto il rapimento del figlio più piccolo, e non era in pericolo.
Recentemente la moglie di Onchini, Sara Scolaro, ha chiesto la grazia al presidente della Repubblica per conto del marito, detenuto al carcere Due Palazzi di Padova. Il ladro, condannato anch’egli a tre anni e otto mesi per l’effrazione a casa del macellaio, è un 30enne albanese, tutt’oggi latitante.



Commenti vari:
https://www.facebook.com/corrado.calleg ... 4918167133

Alberto Montagner
Sentenza squisitamente e italianamente politica!

Gino Quarelo
Alberto Montagner Sentenza non politica ma conforme all'ordinamento giudiziario e giurisprudenziale italiano. Andrebbero cambiate le leggi e l'orientamento culturale che le determina. Onichini ha commesso vari errori e deve servire di esempio a non fare gli stessi sbagli; Onichini ha agito stupidamente con scarsa intelligenza e scarsa consapevolezza della realtà.
Se dopo aver sparato e ferito il malvivente (a mio avviso giustamente), avesse chiamato le forze dell'ordine, anziché caricare in macchina e abbandonare in mezzo i campi il delinquente ferito, la sentenza sarebbe stata probabilmente molto diversa, anche con questa mala giustizia italiana che sta più dalla parte dei malvagi e dei carnefici che dei buoni e delle vittime.

Enzo Maso
Le leggi idagliane favoriscono i criminali

Gino Quarelo
Enzo Maso In molti casi sì.


Pippo Lucca
Alla faccia della costituzione che sancisce che la proprietà privata è sacra ed inviolabile!!!!!
Trovo più che giusta la legge americana dove, se un ladro prova ad entrare in una abitazione molto facilmente si trova di fronte una persona armata che gli spara, senza nessuna conseguenza.
E, guarda caso, difatti, negli Stati Uniti il furto in appartamento è un reato quasi inesistente!

Alessio Rossi
Pippo Lucca se per Voi per un furto uno si deve prendere una pallottola siete dei malati mentali pericolosi...ma magari ce vai in America...non ne posso più di commenti idioti e superficiali..

Alessio Rossi
Pippo Lucca se era per paura o per difesa era un altro paio di maniche...ma voi siete tutti giuristi esperti...anche se pistoleri ahahahaha

Corrado Callegari
Alessio Rossi il ladro poteva stare a casa sua non in quella degli altri

Pippo Lucca
Alessio Rossi, al di là del fatto che idiota e superficiale sarai tu, il fatto che la costituzione sancisca la proprietà come sacra ed inviolabile dovrebbe essere un elemento ed un concetto comprensibile anche agli idioti imbecilli buonisti come te.
Oltretutto è anche logico che una persona si assuma la responsabilità delle proprie azioni e quindi se hai deciso di fare il ladro dovrebbe esserti chiaro che come rischio del mestiere, oltre a finire in carcere, ci sia anche quello di prendersi una pallottola in corpo e senza avere diritto a nessun risarcimento!
Certo alcuni idioti pretendono di tutelare i delinquenti, i ladri, chi occupa le case abusivamente e poco importa se a subirne le spese siano persone oneste che invece che delinquere si sono spaccate la schiena per comprarsela onestamente una casa!

Alessio Rossi
Corrado Callegari nooo...ma dai??sei un genio!

Pippo Lucca
Alessio Rossi il fare del sarcasmo da quattro soldi evidenzia che qui il vero genio sei tu!!!!!

Alessio Rossi
Pippo Lucca ahahahah mo sentivo male che non usavate il termine buonista...certo io sono buonista se non voglio le pallottole...avete proprio la merda in testa non c'è niente da fare....evita di nominarla proprio tu la costituzione che vuoi sparare alla gente....se il ladro deve mettere in conto qualcosa non vuol dire che e giusto che accada..se uno sta scappando non è che devi fare il pistolero....poi parli di costituzione...

Alessio Rossi
Pippo Lucca Hai detto che è giusto che uno che spara per fare il giustiziere di sto cazzo non deve subire conseguenze....bene...avete ragione voi tranquilli...

Alessio Rossi
Pippo Lucca e poi non si fanno guerre tra chi occupa le case perché si e rotto i coglioni di una società che non gliela garantisce o che lo vuole sfruttato in fabbrica per fargliela compare e chi invece lha comprata...continua a dividere gli ultimi così fai comodo al sistema che tanto disprezzi...io a parlare educatamente con uno che vuole sparare non ce la faccio...sono umano e civile...ma non buonista e benpensante...come te...

Pippo Lucca
Alessio Rossi, emerita testa di ca...., non si fanno guerre tra chi occupa case perché si è rotto i coglioni e chi se l'è comprata lavorando?????
Ma testa di ca..... all'ennesima potenza, come puoi anche solo lontanamente giustificare chi occupa abusivamente la casa di una persona che magari ha fatto sacrifici tutta la vita per comprarsela???????
Non si fanno guerre?????
Prova a venire ad occupare casa mia e ti garantisco che ci esci in fretta!!!!!!

Pippo Lucca
Alessio Rossi, siamo alle solite, difendiamo Caino!
E così l'assassino diventa vittima, il ladro va risarcito e chi non ha voglia di fare un cazzo occupa abusivamente la casa di qualcun'altro che si ritrova a vivere per strada!!!!!
Allora a questo punto sposiamo tutti l'anarchia, lavoriamo quando ci pare, e per mangiare e vestirci andiamo nei negozi e prendiamoci quel che ci serve.
Bello vero?
Piccolo problema, ma se ci mettiamo a fare tutti così che succede?????
E quindi la gente onesta dovrebbe alzarsi magari alle quattro per andare a lavorare in fabbrica per mantenere chi non ha voglia di fare un cazzo?????
Ehi Ciccio, sveglia, il mondo, per fortuna, non è come lo vorresti tu!


Alessio Rossi
Vorrei spiegarvi che se non è per difesa non si può sparare a una persona semplicemente per un furto....però poverini non ci arrivate e più forte di voi...vi sentite i giudici di sto cazzo e quindi per un furto uno deve essere punito con le pallottole....mamma mia chi siete oh....

Gino Quarelo
Alessio Rossi Se i beni materiali non fossero difendibili con la violenza chiunque potrebbe prenderseli e il proprietario non potrebbe opporre alcuna resistenza; così sarebbe per la violazione del domicilio e della proprietà, chiunque potrebbe entrare in casa degli altri e stabilirvisi a suo piacimento e nessunopotrebbe opporvi resistenza.

Gino Quarelo
La legittima difesa con uso della violenza dovrebbe riferirsi non solo ai casi di aggressione violenta e di pericolo per l'integrità fisica personale o dei famigliari ma anche nei casi di aggressione alla proprietà, al domicilio e ai beni materiali.

Alessio Rossi
Gino Quarelo e quindi uno che fa un furto nel 2021deve prendersi una pallottola mentre scappa?

Alfredo Zembo
Alessio Rossi certamente. ..Tu dagli una medaglia!!!che vengano tutti a casa tua

Gino Quarelo
Alessio Rossi
Il furto e la violazione del domicilio e della proprietà sono delitti anche nel 2021.
Certo se il malvivente o delinquente scappa con la refurtiva o i beni sottratti con la violenza del furto o anche come conseguenza della sola violazione del domicilio o degli spazi di proprietà finalizzata alla violenza del furto o di altro tipo di crimine.
La proprietà non è un furto e rubare non è un bene ma un male
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 141&t=2495
La proprietà è ciò che distingue l'uomo libero e sovrano dallo schiavo
viewtopic.php?f=205&t=2936
https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 2247064892
I falsi buoni che fanno del male - I falsi salvatori del mondo
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 141&t=2574
https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 0904548886

Gino Quarelo
Difendersi è un diritto e un dovere sacrosanti (anche con la violenza e anche da un ladro, chiunque esso sia bianco o nero, clandestino o meno, zingaro o no, donne incinta o bambini che praticano per sistema criminale quotidiano la predazione del prossimo, animali predatori come lupi e orsi quando esagerano e non vi si sono adeguati risarcimenti comunitari, invasori militari, criminali o clandestini).
viewtopic.php?f=196&t=2964
https://www.facebook.com/Pilpotis/posts/926444071265697



Gino Quarelo

Alessio Rossi ha scritto:
Pippo Lucca e poi non si fanno guerre tra chi occupa le case perché si e rotto i coglioni di una società che non gliela garantisce o che lo vuole sfruttato in fabbrica per fargliela compare e chi invece lha comprata...continua a dividere gli ultimi così fai comodo al sistema che tanto disprezzi...io a parlare educatamente con uno che vuole sparare non ce la faccio...sono umano e civile...ma non buonista e benpensante...come te...


Gino Quarelo scrive:
Il diritto alla vita, alla casa, al cibo, alla salute, alla libertà, al rispetto, all'umanità, alla civiltà e alla sovranità politica, bisogna conquistarselo e meritarselo fin dal primo vagito in ogni momento della propria vita, con la fatica, il sacrifico, il rischio, l'impegno, il sudore, le lacrime, il sangue e la buona volontà, a proprie spese e non a spese degli altri, altri che non sono assolutamente al nostro servizio come schiavi.
Non c'è nessun sfruttamento in fabbrica, dove giustamente si lavora per quadagnarsi il pane come in tutte le altre imprese economiche umane famigliari, artigianali, commerciali, industriali, manifatturiere, agricole, banco-finanziarie, dei servizi, con la loro organizzazione e gerarchia, proprietà, responsabilità e meriti.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Io sto con Ermes Mattielli e con quelli che si difendono

Messaggioda Berto » sab dic 25, 2021 9:12 am

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Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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