Ensemense, falsi boni, screansà, descremenasion etnorasixmo

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Messaggioda Berto » mer set 30, 2015 6:40 am

Ensemense, ensemenii, falsi boni, screansà, descremenasion e etnorasixmo
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Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Messaggioda Berto » mer set 30, 2015 7:12 am

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"Lo stile di vita dei migranti sia il nostro".
Francesco Curridori - Lun, 31/08/2015
http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 64836.html

"I migranti oggi sono l'elemento umano, l'avanguardia di questa globalizzazione e ci offrono uno stile di vita che presto sarà molto diffuso per tutti noi".

L'autore di questo pensiero non può che essere lei, la presidente della Camera Laura Boldrini, ma la cosa curiosa è che risale a un anno fa (guarda qui).

Boldrini: "Lo stile di vita dei migranti sia il nostro"
http://www.ilgiornale.it/video/politica ... 64805.html
<iframe class="ilg_video_embed" src="http://www.ilgiornale.it/video_embed/1164805.html?ratio=320" width="320" height="320" frameborder="0" scrolling="no"></iframe>

Si tratta di un sermone sull'accoglienza che è stato immortalato con un video che ora, a distanza di così tanto tempo, è tornato ad essere virale sul web e tra i social network. "Dobbiamo dare - spiegava la Boldrini - l'esempio concreto di una cultura dell'accoglienza come un nostro valore a 360 gradi che sappia misurarsi con la sfida della globalizzazione. Una sfida che porta anche una maggiore opportunità di circolazione delle persone perché nell'era globale tutto si muove". Chissà come potrebbe commentare un simile ragionamento se lo sentisse il primo ministro ungherese Viktor Orban o il ministro degli Interni inglese?

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Messaggioda Berto » mer set 30, 2015 7:31 am

???

Francesco: «I muri per fermare i migranti alla fine crollano, non sono la soluzione»
28 settembre 2015
http://www.ilsecoloxix.it/p/mondo/2015/ ... lano.shtml
Philadelphia - C’erano una settantina di giornalisti sull’aereo che ha riportato Papa Francesco dagli Stati Uniti a Roma. Inutile dire che le domande sono state parecchie e hanno toccato moltissimi temi: dalla politica estera ai migranti, dal futuro della Chiesa all’obiezione di coscienza.

In dieci punti, ecco le dichiarazioni più significative di Bergoglio.

1. «I muri per fermare i migranti alla fine crollano, non sono la soluzione»
Per Papa Francesco non ci sono alternative all’accoglienza dei migranti e l’unico modo per contenere in parte le proporzioni del fenomeno è quello di aiutarli in modo efficace nelle loro patrie. «Si sa - ha detto ai giornalisti nel volo di ritorno da Philadelphia - come finiscono i muri, tutti. Tutti i muri crollano: oggi, domani o dopo cent’anni. Il muro non è una soluzione. In questo momento l’Europa è in difficoltà, dobbiamo essere intelligenti, non è facile trovare soluzioni. Ma con i dialoghi fra Paesi bisogna trovarle. I muri mai sono la soluzione, i ponti sì. Le barriere durano poco o molto tempo, ma non sono una soluzione. Il problema rimane e rimane con più odio».

2. «No ai bombardamenti sulla Siria »
«Quando sento la parola bombardamento, morte, sangue, ripeto quello che ho detto al Congresso americano: bisogna evitare queste cose».


Me despiaxe Françesco ma coalke 'olta i muri łi serve:
ciàpa łe dighe, łi arxeni, łi terapieni, łi terasamenti, łi volparoni, łe mura de łe çità, łe pałisade, ... anca lomè come segnal.
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Messaggioda Berto » mer set 30, 2015 7:37 am

???

Papa Francesco sui migranti: "Respingerli è un atto di guerra"

Il Pontefice ai ragazzi del Movimento Eucaristico Giovanile: "Soltanto col rispetto dell'identità dell'altro si risolve il conflitto". Poi ha ammonito: "Una famiglia e una società senza conflitto sarebbero un cimitero" e ha spronato i presenti: "Un giovane senza coraggio è un giovane vecchio"
07 agosto 2015

http://www.repubblica.it/vaticano/2015/ ... -120574065

CITTA' DEL VATICANO - Respingere i migranti che arrivano dal mare, come avviene ai Rohingya, popolazione musulmana in fuga dal Myanmar nell'Oceano Indiano, è "guerra", "violenza", "uccidere". Non usa mezzi termini Papa Francesco per rinnovare l'invito all'accoglienza di chi fugge dal proprio Paese e contrastare la scelta di chi pensa di risolvere il problema respingendoli: "E' un atto di guerra", sottolinea Bergoglio, parlando a braccio con i ragazzi del Movimento Eucaristico Giovanile in occasione del centenario della sua fondazione.

"Se ti uccido è finito il conflitto. Ma non è il cammino", ha detto ai 1500 ragazzi che lo ascoltavano nell'aula Paolo VI. Per il Pontefice "quando identità diverse vivono insieme, sempre ci saranno i conflitti, ma - ha scandito - soltanto col rispetto dell'identità dell'altro si risolve il conflitto. Le tensioni si risolvono nel dialogo, i veri conflitti sociali e culturali si risolvono col dialogo ma prima con il rispetto dell'identità dell'altra persona".

Non è la prima volta che Bergoglio insiste sul tema dell'accoglienza ai migranti: il 17 giugno, nel corso di un'udienza generale a San Pietro, aveva invitato a "chiedere perdono per le istituzioni e le persone che chiudono le loro porte a gente che cerca aiuto e cerca di essere custodita" mentre il 30 maggio aveva sottolineato come sia "un attentato alla vita" lasciar morire i migranti sui barconi. Una posizione, quella del Papa, ancora una volta osteggiata dal leader della Lega Matteo Salvini che definisce "un dovere" respingere i clandestini.

Francesco ha parlato del problema degli immigrati rispondendo alla domanda di Gregorius, un ragazzo indonesiano che, ha riassunto il Papa, "ha parlato dei conflitti in una società come l'Indonesia, dove si respira una grande diversità interna di culture". "E' un conflitto sociale. Ma anche i conflitti - ha osservato - possono farci bene, perchè ci fanno capire le differenze, come sono le cose diverse. E ci fanno capire che se non troveremo la soluzione che risolve questo conflitto ci sarà una vita di guerra".

Il Papa ha fatto cenno anche all'integralismo cattolico, "un male da evitare". L'atteggiamento verso chi non ha la nostra stessa fede deve essere di apertura. "Non è cattolico, non crede, ma tu - ha suggerito - rispettalo, cerca che cosa di buono ha, i valori che ha. Così i conflitti si risolvono con il rispetto delle identità e le tensioni con il dialogo". Proprio al tal proposito Bergoglio ha posto l'accento sulle persecuzioni dei cristiani in Medio oriente, nel giorno in cui decine di cristiani sono stati sequestrati in Siria dallo Stato islamico: "In Medio Oriente stiamo vedendo che tanta gente non è rispettata, le minoranze religiose, i cristiani, ma non solo non sono rispettati, ma tante volte sono uccisi, perseguitati. Perché? perché non si rispetta la loro identità", sottolinea il Pontefice.

Tuttavia la visione di Bergoglio non è quella di un mondo senza tensioni: "Soltanto in Paradiso non ci saranno i conflitti" - afferma il Papa, che aggiunge: "Cosa sarebbe una famiglia, una società senza conflitti? Sarebbe un cimitero, perché soltanto nelle cose morte non ci sono conflitti e tensioni".

Poi insiste e allarga il suo ragionamento al nucleo familiare: "La famiglia e la società senza tensioni e senza conflitti sarebbero un cimitero: quando c'è vita, ci sono anche tensioni e conflitti. La tensione serve - afferma il Papa - l'importante è risolverla con il dialogo e il rispetto reciproco. Quando in famiglia c'è dialogo, c'è la capacità di dire spontaneamente cosa si pensa, le tensioni poi si risolvono bene. Non bisogna avere paura delle tensioni, però - avverte Francesco - la tensione solo per amore della tensione fa male e alla fine distrugge".

L'incontro è l'occasione per ammonire i giovani: "Un giovane senza coraggio è un giovane annacquato, è un giovane vecchio". Poi ha proseguito: "Alcune volte mi viene di dire ai giovani: 'Per favore, non andare in pensione!', perché ci sono giovani che se ne vanno in pensione a 20 anni: hanno tutto sicuro, nella vita, tutto tranquillo e non hanno la tensione".

Ai giovani presenti in sala Bergoglio ha anche regalato un aneddoto sulla longevità il cui segreto sarebbe nei ravioli: "Vi dico un aneddoto: l'altro giorno in piazza durante l'udienza del mercoledì giravo con la papamobile e ho visto una nonnina, anziana. Aveva gli occhi brillanti di gioia, ho fatto fermare la papamobile, sono sceso e sono andato a salutarla. Sorrideva. 'Mi dica nonna, quanti anni ha?', '92', 'Ma brava, com'è gioiosa, ma mi dia la ricetta di come arrivare a 92...'. E lei mi ha detto: 'Mangio i ravioli...' E poi ha aggiunto: 'E li faccio io'". Il Papa ha sottolineato come i nonni siano "i grandi dimenticati di questo tempo" e ha esortato i giovani a parlare con loro: "Sono la memoria della famiglia, del Paese, della fede, della vita. Parlate con i vostri nonni perchè sono bravi e sono una fonte di saggezza utile anche per risolvere le tensioni in famiglia"


No Françesco, no se pol rancurar su tuti, parké no ghè ła posebełtà e parké lè pericołoxo e riscioxo portarse caxa xente cofà i musulmani ke no łi ga creansa e ke łi pol coparte.
No Françesco, a 'olte lè n'ato de bon senso e de defexa de ła purpia tera e de ła purpia xente e de paxe del mondo.


Ti no te pol despor de łi omani, de łe xenti cofà n'enperador del spirto.
No a te si ti ke ga da deçidar ma łi omani, ła xente. i çitadini ke łi xe paroni de ła so tera, de ła so caxa. del so paexe, del so stado e soratuto de ła soranedà połedega.
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Messaggioda Berto » ven ott 09, 2015 7:13 am

No no, caro Françesco, a te sovegno ke i muri łi xe asè enportanti, parké sensa i muri no ghe saria łe caxe, gnanca łe cexe ei ospedałi, pensa po' a i castełi e a łe bełe çità murà. Caro Françesco sensa i mureti no ghe saria i terasamenti de łe rive dei monti, no ghe saria i canpeti, i orti, i vignałi de vixełe par el bon vien e par łe rixare de l'oriente, no ghe saria i arxeni dei fiumi ke doma l'acoa, no ghe saria łe dighe ke łe tien sù i laghi artefati ke ne dà enerxia eletrega; no ghe saria łe tere bonefegà dal mar, no ghe saria i mołi dei porti e łe fondamenta de Venesia, no ghe saria gnanca łe strade su par i monti.

No no caro Françesco i muri łi serve par tegner sù el bon e defendarse dal cativo.

Muri, termini e confini
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Messaggioda Berto » lun ott 26, 2015 7:55 am

El rasixmo e ła xdemograsia de i połedegamente coreti
Come ke i funsionari ouropei edeolojixà del połedeganente coreto łi falba ła realtà:



Rapporto del Consiglio d’Europa: “Immigrati, rom e musulmani come capri espiatori. Crescono i partiti xenofobi. Aumenta l’incitazione all’odio sul web, e si trasforma in violenza”
http://www.stranieriinitalia.it/attuali ... raleq.html

Roma -25 ottobre 2013 - Per combattere razzismo e intolleranza, “i paesi europei devono fare i conti con la loro identità multiculturale e riconoscere il ruolo importante dell’immigrazione nell’economia”. ???

Lo scrive l’ European Commission against Racism and Intolerance (ECRI), organismo indipendente del Consiglio d’Europa che oggi ha pubblicato il suo Rapporto Annuale. Un bilancio tutt’altro che incoraggiante sulla situazione delle minoranze nel Vecchio Continente.

La grave instabilità finanziaria, segnala l’ECRI, spinge la gente a cercare facili capri espiatori e la rende più aperta a ideologie estremiste. “Vengono a galla retoriche nazionaliste, risentimenti e pregiudizi”. Bersagli principali sono immigrati e rom. I musulmani vengono visti come una minaccia all’identità nazionale.
In questo contesto, “i partiti xenofobi hanno attratto un supporto crescente e sono entrati nei Parlamenti di diversi Paesi europei. Alcuni hanno un programma apertamente neonazista, che promuove azioni o violenze razziste, in particolare contro immigrati, rom ed ebrei”. L’ECRI richiama esplicitamente il caso della Grecia, con la minaccia rappresentata da Alba Dorata.
Nel rapporto si parla anche degli sbarchi di migranti e richiedenti asilo e delle tragedie del mare. “In alcuni Paesi l’accesso all’asilo è ancora difficoltoso e limitato, in altri condizioni di accoglienza inaccettabili e tagli all’assistenza hanno portato allo scoppio di disordini”. Altro fronte caldo è quello degli apolidi, 700 mila persona in Europa, vittime di discriminazioni sulla base della cittadinanza.
C’è poi un aumento preoccupante dei casi di incitamento all’odio (hate speech) online e i messaggi razzisti si spargono ulteriormente man mano che sui siti web diventano disponibili piattaforme per inserire commenti. Il problema è che non ci si ferma alle parole: “Si può tracciare un parallelo – denuncia il rapporto - tra un uso intensivo di internet da parte di gruppi estremisti e l’aumento di violenze razziste”.
L’Ecri è “profondamente preoccupata” per l’estremismo dell’’ultradestra, compresi quello dei movimenti che si autoproclamano antimusulmani. Allo stesso tempo ci sono segnali che sta crescendo il radicalismo islamico. A ciò si aggiungono un aumento delle violenze antisemite e una “persistente venerazione dei simboli e dell’ideologia fascista”.
I rom, accusa ancora il rapporto, subiscono una pervasiva intolleranza e discriminazione in tutti gli aspetti della vita. Ci sono ostacoli per l’accesso all’istruzione dei bambini, in alcuni casi c’è segregazione nelle scuole. Bisogna rafforzare le misure di inclusione previste dall’Ue, ma l’ECRI è realista: “Solo un adeguato finanziamento dai bilanci nazionale e dai fondi europei porterà a risultati positivi”.
La paura dell’Islam “continua ad essere alimentata e manipolata: per esempio è cresciuto l’allarme che l’aumento della popolazione musulmana possa portare all’introduzione della Sharia”. L’ECRI chiede agli Stati di dialogare con i rappresentanti delle comunità musulmane, di incoraggiare un dibattito sulle responsabilità dei media per evitare il perpetuarsi dei pregiudizi e di favorire il dialogo interreligioso.
Nel rapporto si parla anche del razzismo nello sport, che continua a manifestarsi “nonostante gli sforzi di governi, istituzioni sportive e terzi settore”. È una piaga che colpisce soprattutto il calcio. L’ECRI incoraggia federazioni, squadre e associazioni dei tifosi “a sviluppare un’ autoregolamentazione contro razzismo e xenofobia e codici di condotta che colpiscano anche il comportamento dei fan”.


Combating racism and intolerance can only be effective if the message filters down to society in general. Awareness-raising and a communication strategy are, therefore, essential”, said ECRI Chair Eva Smith.
Scarica
ANNUAL REPORT ON ECRI’S ACTIVITIES covering the period from 1 January to 31 December 2012
Elvio Pasca
http://www.coe.int/t/dghl/monitoring/ec ... 202012.pdf



https://www.facebook.com/MovimentoTutel ... ?pnref=lhc

Non mi trovo assolutamente d'accordo con questo rapporto fatto da funzionari europei "ideologizzati e politicamente corretti", del tutto ademocratici e senza rispetto per i diritti umani naturali, civili e politici delle genti endigene europee. Non è assolutamente vero che gli zingari e gli islamici siano capri espiatori e siano discriminati caso mai è il contrario:

mi limito a trattare soltanto due questioni: zingari e islamici


Zingari (nomadi non integrati e non più nomadi e integrati)

se vi è un comportamento razzista questo è quello tenuto dai nomadi, gli altri, le vittime cercano soltanto di difendersi:
El rasixmo dei singani - etnorasixmo singagno
viewtopic.php?f=150&t=459

Islamici (senza distinzione tra integralisti fondamentalisti e moderati o laici o ...)

Alla luce di quanto è capitato e capita ai cristiani nel mondo dei paesi prevalentemente islamici e di quello che gli islamici o parte di loro dicono, fanno e predicano in Europa, gli europei autoctoni non mussulmani (cristiani e non) hanno tutto i diritto di preoccuparsi e di cautelarsi preventivamente limitando l'espansione o diffusione di questa "dottrina politico-religiosa" teocratica e totalitaria, controllandola e organizzandosi politicamente e socialmente a tal fine.

Ixlam (e creistianfobia co persecousion e stermegno dei creistiani)
viewtopic.php?f=181&t=1356

Jihad o goera "santa" xlamega on cremene contro l'omanedà
viewtopic.php?f=141&t=1381

I crimini de l’Ixlam
viewtopic.php?f=24&t=1325


Nota di chiusura: la prova che gli europei non discriminano razzisticamente per etnia e religione sta nella macanza di tali comportamenti nei confronti dei cinesi, degli indiani, dei giapponesi, dei sud americani, dei buddisti, dei taoisti, dei confuciani, degli animisti sciamanisti, degli indù e dei sikh ... se vi è "avversione" verso altri probabilmente le ragioni stanno nei "comportamenti o azioni" di questi "altri di diversa etnia e diversamente religiosi".

Carta ogneversal dei diriti rełijoxi e spirituałi
viewtopic.php?f=24&t=1788
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Messaggioda Berto » lun nov 16, 2015 1:28 pm

No se falba ła realtà canbiando łe parołe:

Politicamente corretto / L’associazione Carta di Roma: “Scrivere strage dell’islam è fuorviante e non deontologico”. Meleca: “Invece va scritto senza se e senza ma”
16 Nov 2015

http://www.lindipendenzanuova.com/polit ... non-capire

di REDAZIONE – Botta e risposta tra l’Associazione Carta di Roma e il giornalista e scrittore Vincenzo Meleca, riproposta dal sito dell’ex presidente dell’Ordine lombardo, Franco Abruzzo (http://www.francoabruzzo.it).
In un’Ansa, ricorda Abruzzo, l’Associazione presenta la sua lettura dei fatti.
E l’Ansa titola così: L’ASSOCIAZIONE CARTA DI ROMA: “I GIORNALISTI SEGUANO LE REGOLE DEL CODICE DEONTOLOGICO E SI CHIEDANO SE RIENTRA NELLA LIBERA MANIFESTAZIONE DEL PENSIERO ASSOCIARE L’ECCIDIO ALL’ISLAM”.
FIRENZE, 14 novembre 2015. “E’ il momento della responsabilità e del rigore:la strage di Parigi impone ai giornalisti italiani di seguire ancora con maggior scrupolo le regole del codice deontologico che si sono dati nel 2008. Lo ha detto Giovanni Maria Bellu, presidente dell’Associazione Carta di Roma durante un incontro di formazione professionale organizzato dall’Ordine dei giornalisti della Toscana in collaborazione con la Regione. Bellu ha rilevato che, su alcuni quotidiani, appaiono a caratteri cubitali titoli che associano l’islam, senza specificazioni , all’eccidio di Parigi.
“Noi giornalisti italiani – ha detto – dobbiamo decidere se affermazioni di questo genere possano essere considerate libere manifestazione del pensiero o se, invece, non si tratti banalmente di informazioni fuorvianti. Questo al di là di una considerazione di semplice buon senso: se, cioè, associare a tutto l’islam questa feroce violenza non sia un modo, certamente inconsapevole, di aderire alla visione di chi promuove le guerre di religione”. L’iniziativa di formazione si è chiusa in anticipo rispetto al programma, per recarsi tutti, relatori e partecipaneti, al presidio di solidarietà davanti al consolato francese. (ANSA).

Ed ecco, riproposto da Abruzzo, il dissenso di Vincezo Meleca: “Non dobbiamo essere né ipocriti né vili. Tutti -e sottolineo tutti- gli episodi degli ultimi tempi di criminale terrorismo sono stati commessi da islamici: dalle decapitazioni di ostaggi alle stragi del Bardo a Tunisi, del mercato a Beirut, di Baghdad, di Charlie Hebdo a Parigi ed a quelle multiple di giovedì ancora a Parigi, sono stati commessi da militanti islamici. E questo va detto a chiare lettere, senza se e senza ma”. –
Milano, 15 novembre 2015. Buongiorno Franco Abruzzo, nel tuo notiziario riporti testualmente che Giovanni Maria Bellu, rilevando che su alcuni quotidiani appaiono a caratteri cubitali titolo che associano all’Islam l’eccidio di Parigi, avrebbe pronunciato questa frase: “NOI GIORNALISTI ITALIANI DOBBIAMO DECIDERE SE AFFERMAZIONI DI QUESTO GENERE POSSANO ESSERE CONSIDERATE LIBERE MANIFESTAZIONI DEL PENSIERO O SE, INVECE, NON SI TRATTI BANALMENTE DI INFORMAZIONI FUORVIANTI. QUESTO AL DI LÀ DI UNA CONSIDERAZIONE DI SEMPLICE BUON SENSO”.
Fuorviante – e mi limito a questo aggettivo – è la sua frase, non i titoli dei giornali. Se possiamo ammettere che non dobbiamo cadere nel sillogismo aristotelico, al tempo stesso non dobbiamo essere nè ipocriti nè vili: tutti -e sottolineo tutti- gli episodi degli ultimi tempi di criminale terrorismo sono stati commessi da islamici: dalle decapitazioni di ostaggi alle stragi del Bardo a Tunisi, del mercato a Beirut, di Baghdad, di Charlie Hebdo a Parigi ed a quelle multiple di giovedì ancora a Parigi, sono stati commessi da militanti islamici. E questo va detto a chiare lettere, senza se e senza ma.
Il Papa va dicendo senza mezzi termini da mesi che siamo in guerra, una “terza guerra mondiale a pezzi”. E chi ha scatenato la guerra in Africa (per esempio, in Nigeria, con Boko Haram o in Egitto, con i Fratelli Mussulmani), in Medio Oriente (per esempio, in Siria, con Al Nusra o in Irak con l’IS), in Asia (per esempio, nelle Filippine con Abu Sayyaf o in Indonesia con Jemaah Islamiyah) in Europa (Francia, Spagna, Gran Bretagna), negli Stati Uniti sono TUTTE organizzazioni islamiche.
Marx disse che “La storia si ripete sempre due volte: la prima volta come tragedia, la seconda come farsa”. Errore clamoroso! Ottanta anni fa la politica di Chamberlain e del suo appeasement (ricordi la sua frase “pace per la nostra epoca”????) portò alla Seconda Guerra Mondiale, tragedia ancora maggiore della Prima Guerra Mondiale. Churchill commentò l’accordo di Monaco “Dovevate scegliere tra la guerra ed il disonore. Avete scelto il disonore e avrete la guerra”. Vincenzo Meleca
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Messaggioda Berto » lun feb 08, 2016 11:14 pm

Diriti e doveri omani naturałi e ogniversałi

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La solidarietà se non è libera è una forma di schiavitù, lo stesso vale per l'accoglienza e l'ospitalità. Il nostro diritto, come indigeni, ad accogliere o non accogliere viene prima del diritto degli altri, dei foresti, ad essere accolti se veramente bisognosi. Se fossimo comunque obbligati ad accogliere saremmo soltanto degli schiavi. Oltretutto accogliere e ospitare gli islamici che poi cercheranno di imporci con la violenza il loro Dio del terrore e la sua legge disumana è da irresponsabili e da dementi. Gli uomini di stato che si prestano a tale operazione violano la legge fondamentale della nazione, della solidarietà nazionale indigena e sono imputabili di alto tradimento: vanno arrestati, imprigionati, condannati e se il caso fucilati come in tempo di guerra.

Chiudere ai migranti irregolari e selezionare con attenzione chi può entrare e chi no, come si fa in ogni casa di tutto il mondo. Far entare assassini, stupratori, ladri e parassiti è da irresponsabili e da dementi. Aiutare se si può e soltanto la buona gente che ti rispetta e ti è riconoscente; gli altri niente e via.
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Messaggioda Berto » ven dic 01, 2017 8:51 am

I falsi buoni che fanno del male - I falsi salvatori del mondo
viewtopic.php?f=141&t=2574
https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 0904548886


Non portarti la morte in casa, non hai colpe né responsabilità
viewtopic.php?f=194&t=2624


Europa e i diritti negati e calpestati dei cittadini nativi europei
viewtopic.php?f=92&t=2682
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