La donna nel mondo arabo e non, islamico, mussulmano
Inviato: lun dic 12, 2016 3:11 pm
Picchia la moglie e si giustifica: "Avvocato guardi, lo dice Allah"
Un marocchino 48enne a processo a Belluno per molestie in famiglia. Ma lui è incredulo: "Perché sono in Tribunale? Per Allah il diritto di picchiare mia moglie"
Claudio Cartaldo - Lun, 12/12/2016
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 41440.html
Un marocchino 48enne a processo a Belluno per molestie in famiglia. Ma lui è incredulo: "Perché sono in Tribunale? Per Allah il diritto di picchiare mia moglie"
"Avvocato, perché sono sotto processo? Ho diritto di picchiare ia moglie se mi disobbedisce, guardi: lo dice il Corano".
Si è difeso, o meglio giustificato così, un marocchino di 48 anni residente nella Valbelluna finito in Tribunale perché per anni dopo il suo arrivo in Italia ha segregato e picchiato violentemente la moglie. Come era solito fare al suo Paese e secondo le indicazioni date da Allah.
Il volere di Allah: pestare le donne
Non c'è stato modo di convincerlo che nel Belpaese non si può fare. Come racconta il Gazzettino, infatti, il marocchino si è presentato nello studio dell'avvocato Mina Ombretta Ponticello portando una copia del Corano per dimostrare di essere innocente. E infatti secondo il 48enne quello che è scritto nelle Sure del Corano dovrebbe essere legge pure in Italia. "Guardi avvocato - ha detto - alla Sura 34 si dice che posso batterla: mi spiega, allora, perché sono finito a processo?".
Il problema, se così vogliamo chiamarlo, è che l'uomo non è arrivato pochi giorni fa nel Belpaese. Ma è qui da 9 lunghi anni. In Marocco faceva il poliziotto, ma venne licenziato perché - in barba alle indicazioni di Allah - era solito ubriacarsi. Così ha fatto le valige ed è arrivato nella Valbelluna. Dove oltre a far crescere i 4 figli picchiava selvaggiamente la moglie.
Alberto Pento
Sarebbe di molto interesse sentire cosa risponde il giudice. Io risponderei che da noi vigono altre leggi più giuste di quelle di Allah (del Corano e di Maometto) che ovviamente e implicitamente non può essere D-o ma un idolo. Non vedo che altro potrebbe sensatamente rispondere un giudice italiano. La legge umana se non è conforme alla legge divina significa che o la legge umana è sbagliata o che è sbagliata la legge ritenuta a torto divina e che quindi o il D-o che ha emesso questa legge non è D-o ma un idolo o che chi ha dato voce a D-o ha male interpretato la legge divina. Diversamente il giudice dovrebbe ammettere che il mussulmano ha ragione e che quindi non può essere processato che picchiare una moglie è buono e giusto e legge divina. Chissà come farà il giudice a non pronunciarsi in merito ad Allah, al Corano e a Maometto e a trarsi d'impaccio. Per condannare il mussulmano deve affermare che la legge di Allah, del Corano e di Maometto è sbagliata e che quindi Allah non può essere D-o né il Corano la voce di D-o, né Maometto portavoce di D-o.
Un marocchino 48enne a processo a Belluno per molestie in famiglia. Ma lui è incredulo: "Perché sono in Tribunale? Per Allah il diritto di picchiare mia moglie"
Claudio Cartaldo - Lun, 12/12/2016
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 41440.html
Un marocchino 48enne a processo a Belluno per molestie in famiglia. Ma lui è incredulo: "Perché sono in Tribunale? Per Allah il diritto di picchiare mia moglie"
"Avvocato, perché sono sotto processo? Ho diritto di picchiare ia moglie se mi disobbedisce, guardi: lo dice il Corano".
Si è difeso, o meglio giustificato così, un marocchino di 48 anni residente nella Valbelluna finito in Tribunale perché per anni dopo il suo arrivo in Italia ha segregato e picchiato violentemente la moglie. Come era solito fare al suo Paese e secondo le indicazioni date da Allah.
Il volere di Allah: pestare le donne
Non c'è stato modo di convincerlo che nel Belpaese non si può fare. Come racconta il Gazzettino, infatti, il marocchino si è presentato nello studio dell'avvocato Mina Ombretta Ponticello portando una copia del Corano per dimostrare di essere innocente. E infatti secondo il 48enne quello che è scritto nelle Sure del Corano dovrebbe essere legge pure in Italia. "Guardi avvocato - ha detto - alla Sura 34 si dice che posso batterla: mi spiega, allora, perché sono finito a processo?".
Il problema, se così vogliamo chiamarlo, è che l'uomo non è arrivato pochi giorni fa nel Belpaese. Ma è qui da 9 lunghi anni. In Marocco faceva il poliziotto, ma venne licenziato perché - in barba alle indicazioni di Allah - era solito ubriacarsi. Così ha fatto le valige ed è arrivato nella Valbelluna. Dove oltre a far crescere i 4 figli picchiava selvaggiamente la moglie.
Alberto Pento
Sarebbe di molto interesse sentire cosa risponde il giudice. Io risponderei che da noi vigono altre leggi più giuste di quelle di Allah (del Corano e di Maometto) che ovviamente e implicitamente non può essere D-o ma un idolo. Non vedo che altro potrebbe sensatamente rispondere un giudice italiano. La legge umana se non è conforme alla legge divina significa che o la legge umana è sbagliata o che è sbagliata la legge ritenuta a torto divina e che quindi o il D-o che ha emesso questa legge non è D-o ma un idolo o che chi ha dato voce a D-o ha male interpretato la legge divina. Diversamente il giudice dovrebbe ammettere che il mussulmano ha ragione e che quindi non può essere processato che picchiare una moglie è buono e giusto e legge divina. Chissà come farà il giudice a non pronunciarsi in merito ad Allah, al Corano e a Maometto e a trarsi d'impaccio. Per condannare il mussulmano deve affermare che la legge di Allah, del Corano e di Maometto è sbagliata e che quindi Allah non può essere D-o né il Corano la voce di D-o, né Maometto portavoce di D-o.