Re: Salmi ( e altre preghiere) : Salmo primo
Inviato: lun ago 18, 2014 8:47 am
CANTO DELLE DUE VIE
Alef.. Apri, Signore, la mia bocca
la mia lingua apprenda a lodarti:
di lettera in lettera dell'intero alfabeto
canti dispiega, mio cuore, al Santo:
nel nome di ogni creatura.
1 Beato l'uomo che dei perversi non batte le vie
né dei maldicenti i ritrovi frequenta
né siede nelle assemblee degli empi,
2 ma sua gioia è la Legge di Dio,
la Legge sua, che giorno e notte
mormora in cuore.
3 Egli sarà come un albero alto
piantato sulle rive del fiume,
che il frutto matura ad ogni stagione
e foglie non vede avvizzite:
a compimento egli porta ogni cosa.
4 Non così, non così degli empi:
pula dispersa dal vento!
5 Malvagi e perversi mai
siederanno a giudizio coi giusti, mai
avran parte all'assemblea dei santi:
6 è il Signore l'approdo degli uomini pii,
mentre gli empi svaniscon nel nulla.
Aperta nell'originale ebraico da una parola che inizia con la prima lettera dell'alfabeto, 'alef, questa composizione sapienziale è quasi la chiave di lettura di tutta la collezione dei Salmi. Due vie, due destini, due umanità si confrontano: il giusto che canta i Salmi è come un albero alto che non vede avvizzire le sue foglie, l'ingiusto è arido come pula dispersa dal vento. L'ultima lettera con cui si chiude la lirica è la tau, l'ultima dell'alfabeto ebraico: il salmo è, quindi, l'alfabeto della morale e delle scelte dell'uomo nella storia.
Alef.. Apri, Signore, la mia bocca
la mia lingua apprenda a lodarti:
di lettera in lettera dell'intero alfabeto
canti dispiega, mio cuore, al Santo:
nel nome di ogni creatura.
1 Beato l'uomo che dei perversi non batte le vie
né dei maldicenti i ritrovi frequenta
né siede nelle assemblee degli empi,
2 ma sua gioia è la Legge di Dio,
la Legge sua, che giorno e notte
mormora in cuore.
3 Egli sarà come un albero alto
piantato sulle rive del fiume,
che il frutto matura ad ogni stagione
e foglie non vede avvizzite:
a compimento egli porta ogni cosa.
4 Non così, non così degli empi:
pula dispersa dal vento!
5 Malvagi e perversi mai
siederanno a giudizio coi giusti, mai
avran parte all'assemblea dei santi:
6 è il Signore l'approdo degli uomini pii,
mentre gli empi svaniscon nel nulla.
Aperta nell'originale ebraico da una parola che inizia con la prima lettera dell'alfabeto, 'alef, questa composizione sapienziale è quasi la chiave di lettura di tutta la collezione dei Salmi. Due vie, due destini, due umanità si confrontano: il giusto che canta i Salmi è come un albero alto che non vede avvizzire le sue foglie, l'ingiusto è arido come pula dispersa dal vento. L'ultima lettera con cui si chiude la lirica è la tau, l'ultima dell'alfabeto ebraico: il salmo è, quindi, l'alfabeto della morale e delle scelte dell'uomo nella storia.