Missionarismo: debolezza spirituale e imperialismo religioso

Missionarismo: debolezza spirituale e imperialismo religioso

Messaggioda Berto » dom ott 24, 2021 9:29 pm

INDIA Leader nazionalista indù: 'Tagliate la testa a chi viene per convertivi'
In un video girato nello Stato del Chhattisgarh lo swami Parmatmanand, alla presenza dei leader locali del Bjp, dichiara: “Nei nostri villaggi teniamo in casa le accette”. Il verbita p. Jospeh: “Superato ogni limite”.
AsiaNews.it
Nirmala Carvalho
23/10/2021

http://www.asianews.it/notizie-it/-Lead ... 54347.html

Raipur (AsiaNews) - “Tagliate la testa a quelli che vengono per convertirvi”. In un video shock che circola sui social network lo swami Parmatmanand, un leader religioso indù dello Stato del Chhattisgarh, non esita a invitare all'uso della spada per fronteggiare la presunta “ondata” di conversioni al cristianesimo. Ad accendere i riflettori sulla vicenda è il sito indiano The Wire secondo cui il discorso in cui si incita apertamente alla violenza è stato pronunciato durante una manifestazione “contro le conversioni” svoltasi nel distretto di Surguja. All'evento sul palco erano presenti anche figure di spicco del Bjp, il partito nazionalista indù del premier indiano Narendra Modi. Nel video si vede ad esempio l'ex presidente della Commissione nazionale per le caste svantaggiate, Nand Kumar Sai, applaudire alle parole dello swami Parmatmanand.

Nel suo sconcertante discorso l'esponente dell'Hindutva dice: “Tenete i bastoni in casa. La gente nelle città non lo fa, ma nei nostri villaggi tiene anche le accette. Decapitateli quando vengono per operare conversioni religiose”. E poi aggiunge: “Vi chiederete perché un santo come me parli di violenza. Direte: come può essere un santo se accende il fuoco? A volte il fuoco deve essere acceso, anche Hanuman (una divinità indu ndr) lo ha fatto. Vi dico - continua ancora - chiunque viene a convertire nella vostra casa, nella vostra strada, nel vostro quartiere, nel vostro villaggio, non deve essere perdonato”.

Dopo questa manifestazione - ricostruisce ancora The Wire - il sovrintendente della polizia della vicina città di Sukma ha inviato una lettera a tutte le stazioni di polizia chiedendo di sorvegliare i missionari cristiani e i tribali da poco convertiti per fermare queste attività “illegali”.

Il verbita p. Babu Joseph, già portavoce della Conferenza episcopale indiana (Cbci) commenta: “Le parole dello swami Paramartanand hanno superato tutti i limiti. Sta chiamando apertamente alla violenza contro una parte della popolazione indiana per la loro appartenenza religiosa. Ed è ancora più grave che a farlo sia un religioso indù. Le autorità locali devono prendere provvedimenti contro chi diffonde l'odio. L'India è sempre stata un Paese multireligioso e lo resterà nonostante gli appelli di questi bigotti a minarne le fondamenta”.



Madhya Pradesh, nazionalisti intimano a scuola cristiana di esporre una statua indù

di Nirmala Carvalho
26/10/2021

http://www.asianews.it/notizie-it/Madhy ... 54364.html

Presentato un "ultimatum" al direttore della Christ Jyoti Secondary School: "Mi hanno dato 15 giorni per collocare una statua della dea Saraswati nel campus". La reazione del segretario della Conferenza episcopale, mons. Machado: "Le garanzie costituzionali delle minoranze non devono essere messe in discussione".

New Delhi (AsiaNews) - La Christ Jyoti Senior Secondary School, una scuola cattolica del distretto di Satna nel Madhya Pradesh (Nord dell’India) è stata presa di mira da attivisti nazionalisti indù che il 25 ottobre hanno presentato un ultimatum affinché venga al più presto posizionato all’interno del campus un altare a Saraswati, dea indù della conoscenza.

Il direttore della scuola, padre Augustine Chittuparambil, racconta ad AsiaNews: "Un gruppo di giovani del Bajrang Dal (organizzazione militante nazionalista, ndr) mi ha consegnato un memorandum in cui viene chiesto di collocare una statua della dea Saraswati. Secondo le false accuse che ci vengono mosse, la statua sarebbe stata rimossa da noi nei mesi scorsi e ora è nostro compito rimediare. Sono affermazioni totalmente false, questa è una scuola cristiana cattolica gestita dalla diocesi di Satna: non ci sono mai stati altari o foto di Saraswati qui” ha affermato padre Augustine, sostenendo che questa è una vicenda montata ad arte per favorire interessi politici. “Mi hanno dato 15 giorni di tempo per installare la statua – ha aggiunto -. Dopo di che, ci hanno minacciato di creare agitazioni e scioperi tra la popolazione".

Padre Chittuparambil ha inoltre dichiarato che la scuola ha sempre servito la comunità senza discriminazione di casta o credo: “Abbiamo oltre 3mila studenti iscritti, la maggior parte di loro appartengono alla maggioranza indù e solo una 50ina di ragazzi sono cristiani”.

La chiesa cattolica indiana si è schierata a difesa di padre Chittuparambil e della libertà religiosa all’interno dell’istituto: “Questo tipo di azioni sono volte a intimidire le minoranze e a fare pressioni a livello politico – ha dichiarato ad AsiaNews mons. Leo Cornelio, S.V.D., arcivescovo emerito di Bhopal -. Dobbiamo prendere una posizione chiara e fare appello alle autorità del Paese affinché vengano rispettati i diritti costituzionali delle minoranze”.

Dello stesso avviso anche mons. Felix Machado, segretario generale della Conferenza episcopale cattolica dell'India (CBCI) e arcivescovo di Vasai: “L'immagine del nostro Paese non deve essere macchiata sulla scena globale da rivendicazioni religiose di questo tipo – ha rivelato ad AsiaNews -. Viviamo nel terzo millennio e queste sono garanzie costituzionali che non dovrebbero essere messe in discussione. La Chiesa cattolica sta facendo un servizio esemplare nel campo dell'educazione e dell'assistenza sanitaria servendo la comunità, indipendentemente dalla casta o dal credo”.

Mons. Machado è un grande studioso di induismo e, in quanto tale, prova “un profondo rispetto verso questa religione. Proprio per questo sono rattristato dal comportamento di certi militanti che, con il loro comportamento, risultano fuorvianti nella comprensione dell’Induismo. Questo tempo ha bisogno di dialogo: dobbiamo ascoltarci l’un l’altro per poter camminare insieme”.



Alberto Pento
Non vorrei mai che gli indù siano indotti all'odio verso i cristiani per il fatto che i cristiani stanno dalla parte dei nazi maomettani che sono contro gli indù.
Se fosse vero gli indù aavrebbero ragione perché i nazi maomettani sono il male assoluto e schierarsi dalla lro parte è demenzialmente e irresponsabilimente criminale.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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