Teoloja de i viventi

Re: Teoloja de i viventi: Rà'ze de kàn

Messaggioda Sixara » ven ago 19, 2016 10:41 am

Tragedia annunciata:

ISTITUIRE PATENTINO OBBLIGATORIO PER CANI POTENZIALMENTE PERICOLOSI. LO CHIEDIAMO DA ANNI, ISTITUZIONI NON CI ASCOLTANO

ELIMINAZIONE LISTA RAZZE PERICOLOSE E’ STATA SCELTA FOLLE

La questione dei cani aggressivi e potenzialmente pericolosi per la salute dell' uomo deve essere affrontata una volta per tutte. Lo afferma il Codacons, dopo l' ultima tragedia registrata a Mascalucia, dove un bimbo di un anno è morto sbranato da due doghi argentini.
"Sono assolutamente indifferenti le dinamiche che hanno causato l'aggressione, perché è indubbio che esistano razze di cani potenzialmente pericolosi per l' uomo - afferma il segretario nazionale Francesco Tanasi - Indipendentemente dall'educazione che si dà al proprio animale, è universalmente riconosciuto che esistono razze, come i pitbull o i rottweiler, che per le loro caratteristiche (potenza, robustezza, dentatura) possono provocare ferite letali in caso di morsicatura".
“Per tale motivo - prosegue Tanasi – da anni chiediamo un patentino obbligatorio per chi possiede cani particolarmente potenti e potenzialmente pericolosi. Il morso di un volpino, infatti, non causa certo le stesse ferite del morso di un rottweiler o di un dogo argentino. L' aver eliminato la lista delle 17 razze di cani a rischio introdotte dall' ex Ministro Sirchia ha di fatto cancellato qualsiasi obbligo per i loro proprietari, con conseguenze negative sul fronte della sicurezza. Ci chiediamo quanti altri bambini debbano morire prima che le istituzioni ci diano finalmente ascolto".
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Re: Teoloja de i viventi

Messaggioda Berto » mar mag 16, 2017 6:37 pm

Scienza, addio all'etologo Amotz Zahavi: ipotizzò la selezione delle specie basato sull'handicap
Martedì 16 Maggio 2017

http://www.ilmessaggero.it/tecnologia/s ... 43394.html

È scomparso a Tel Aviv all'età di 89 anni lo scienziato israeliano Amotz Zahavi, zoologo e biologo evoluzionista noto per i suoi studi di etologia e per le sue tesi rivoluzionarie. Professore emerito di zoologia all'Università di Tel Aviv, è autore con la moglie, la biologa Avishag Kadman, di un vasto numero di pubblicazioni scientifiche. Con lei Zahavi ha firmato il saggio divulgativo «Il principio dell'handicap. La logica della comunicazione animale» (tradotto in italiano da Einaudi, 1997). Si tratta di un'ipotesi formulata per la prima volta nel 1975 per cercare di chiarire in quale modo il processo evolutivo intervenga nella selezione di comportamenti o di tratti fisici di una data specie e per quale ragione molte specie presentino tratti o comportamenti che sembrerebbero contrari alla teoria darwiniana di evoluzione del più adatto.

Perché la selezione naturale, che secondo il darwinismo più ortodosso dovrebbe favorire solo gli organismi più funzionali, permette che alcune specie sviluppino organi, orpelli e comportamenti apparentemente inutili? La risposta di Zahavi è contenuta nella sua rivoluzionaria teoria della «selezione per handicap» che ha fatto scalpore negli ambienti scientifici. Grazie a una ventennale esperienza di osservazioni sul campo, Zahavi ha riscontrato in molte specie la presenza di handicap che in realtà sono manifestazioni di segno opposto: l'animale mostra ai nemici e a quelli della sua stessa specie che riesce a sopravvivere anche se il suo comportamento o la sua conformazione fisica non sono perfettamente funzionali all'ambiente.

Secondo la teoria di Zahavi, l'handicap (ovvero un comportamento o una caratteristica fisica che tendono ad abbassare la fitness dell'individuo e di conseguenza le sue probabilità di sopravvivenza) sarebbe un «segnale onesto» sia per il partner sessuale (che in questo modo può scegliere un compagno in ottima salute, in grado di sostenere il "costo" dell'handicap), sia per gli eventuali predatori, che tenderebbero a scegliere animali meno performanti, più deboli, contribuendo così alla selezione.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Teoloja de i viventi

Messaggioda Berto » ven nov 24, 2017 7:25 am

Questa è incultura e inciviltà

Parlamento britannico: animali incapaci di provare "dolore o emozioni"
La camera dei Comuni ha votato un provvedimento contro l'inclusione della sensibilità animale nello European Union Bill, il documento che stabilisce quali leggi resteranno in vigore dopo la Brexit: l'80% delle norme sul benessere animale provengono proprio dall'Europa e sono destinate a cadere dopo l'uscita della Gran Bretagna dall'Ue
ENRICO FRANCESCHINI
22 novembre 2017

http://www.repubblica.it/esteri/2017/11 ... -181792643

LONDRA Theresa May voleva ripristinare la caccia alla volpe e ci ha rinunciato solo dopo il suo deludente risultato alle elezioni del giugno scorso, che le ha fatto perdere la maggioranza assoluta in parlamento e l’ha costretta a un fragile governo di coalizione per restare al potere. Ma la premier britannica ha messo egualmente nel mirino gli animali, riuscendo a fare approvare dalla camera dei Comuni un provvedimento che nega loro la capacità di provare “dolore o emozioni”. La risoluzione è passata nell’ambito del dibattito sulla Brexit, in cui i deputati devono adottare, modificare o cancellare dall’ordinamento giudiziario nazionale 40 anni di leggi dell’Unione Europea.

La parlamentare dei verdi Caroline Lucas ha così proposto di inserire nella legislazione britannica la norma Ue secondo cui gli animali “sentono il dolore e le emozioni” in modo simile agli esseri umani. Ma l’iniziativa, su pressioni dei conservatori, il partito di maggioranza relativa, è stata respinta con 313 voti contrari e soltanto 295 favorevoli. Il governo ha sostenuto che gli animali sono già sufficientemente protetti dall’Animal Welfare Act del 2006.

La decisione sta tuttavia suscitando forti polemiche. “È un passo indietro scioccante per i diritti degli animali”, afferma David Bowles, direttore della Rspca, la Protezione Animali britannica. “Soltanto gli animali domestici sono protetti dalle nostre leggi nazionali, che escludono esplicitamente gli animali selvatici e gli animali da laboratorio. Gli animali non sono oggetti. Sono esseri con sensazioni ed emozioni. Occorre una legge che riconosca la loro capacità di soffrire”.

Critiche analoghe arrivano dalla British Veterinary Association: “È un fatto estremamente grave”, osserva Gudrun Ravtez, presidente dell’associazione veterinari del Regno Unito. “Riconoscere che gli animali possono soffrire è una pre-condizione per considerarli con rispetto, un principio fondamentale dell’etica scientifica per la protezione degli animali”.

La Gran Bretagna si vanta di essere una nazione che ama gli animali anche più delle altre. Anche per questo il governo si era impegnato a mantenere i più alti standard di protezione e considerazione verso gli animali dopo la Brexit, tenuto conto che l’80 per cento delle leggi britanniche in materia di animali sono attualmente norme europee, destinate dunque a cadere quando il Regno Unito avrà lasciato la Ue.

“Ebbene, i fatti contano più delle parole”, protesta la deputata dei verdi Caroline Lucas.
La regina Elisabetta amerà i suoi cagnolini corgies e i suoi cavalli, ma gli animali, quando questo paese uscirà dall’Europa, non saranno più intitolati a provare emozioni e sofferenze. Si annunciano tempi duri per le volpi e non solo per loro.


http://www.lastampa.it/2017/11/22/socie ... agina.html

http://www.globalist.it/world/articolo/ ... zioni.html


Questa è incultura e inciviltà
Cultura e civiltà - incultura e inciviltà
viewtopic.php?f=205&t=2675



Alberto Pento
Anche l'uomo è un animale per cui anch'egli non dovrebbe provare dolore, invece il dolore lo prova anche troppo, per cui anche tutti gli altri animali lo provano. Negare il dolore agli animali è negarlo anche all'uomo.


https://www.youtube.com/watch?v=kgf0Co8a0u4

https://www.focus.it/ambiente/animali/l ... li-animali

https://www.youtube.com/watch?v=c2zkJkvhV1c

https://www.informatica-libera.net/cont ... a-fattoria
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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