Aiutiamo, critichiamo, contestiamo il nuovo governo

Re: Aiutiamo, critichiamo, contestiamo il nuovo governo

Messaggioda Berto » dom giu 03, 2018 7:33 pm

Ottavo taglio: fine del sostegno finanziario alle imprese fallimentari con l'Alitalia
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Aiutiamo, critichiamo, contestiamo il nuovo governo

Messaggioda Berto » dom giu 03, 2018 7:33 pm

Nono taglio: riduzione drastica e graduale alle pensioni d'oro, d'argento e doppie con eliminazione di quelle false.
In particolare alle pensioni d'oro a cui mancano del tutto o in parte le contribuzioni.
Riduzione del numero dei graduati e degli ufficiali nelle varie armi e divieto dell'avanzamento ai fini pensionistici la cui pensione va calcolata in modo da rendere inutili le furberie italiche.



Pensioni d'oro | Legge Fornero | Aumenti minimi
i09 febbraio 2018 i

http://www.today.it/economia/pensioni-l ... ovita.html

È possibile tagliare le pensioni d’oro? Quale sarebbe il risparmio per le casse dello Stato? E ancora: con il taglio degli assegni più alti si riuscirebbero a finanziare altre misure previdenziali, ad esempio l’abolizione/superamento della legge Fornero o l’aumento delle pensioni più basse? Cominciamo col dire che il taglio alle pensioni d’oro è una delle proposte elettorali del M5s, come ribadito anche nel loro programma.

Boeri blinda la Fornero: "Via la Riforma? Sarebbe alluvione di tasse"

Non molto tempo fa, in un’intervista a Radio Anch’io, Di Maio ha detto che l’abbassamento dell’età pensionabile sarebbe stato reso possibile anche grazie ai fondi ottenuti dai tagli alle pensioni d’oro. “Vogliamo superarla, a partire dai lavori usuranti e poi gradualmente allargarla a tutti e riportare l’età pensionabile all’epoca pre Fornero. Per farlo ci concentreremo sulle pensioni d’oro (che ci costano 12 miliardi) e sui 50 miliardi di sprechi dello stato”. Di Maio era stato poi smentito dai fatti: per raggiungere la cifra auspicata dal candidato pentastellato, servirebbe infatti tagliare le pensioni già sopra i 2300 euro. E neanche il M5s sembra aver intenzione di farlo.

Pensioni d'oro e legge Fornero

La proposta dei 5 Stelle è infatti mettere un tetto massimo a 5.000 euro netti al mese. Nei “20 punti per la qualità della vita degli italiani” si parla inoltre di abolizione di vitalizi, privilegi, sprechi della politica e opere inutili. E ancora: riorganizzazione delle partecipate, spending review della spesa improduttiva. Tutto ciò dovrebbe fruttare alle casse dello Stato ben 50 miliardi di euro. Non è chiaro però quanto i 5 Stelle contano di risparmiare sul taglio alle pensioni d’oro. Ma torniamo alla domanda iniziale: è fattibile tagliare gli assegni più alti? E quanto si potrebbe risparmiare?

Pensioni, bollo e bonus per le famiglie: tutte le promesse elettorali
Pensioni d’oro e diritti acquisiti

Cominciamo col dire che l’ostacolo principale sarà quasi sicuramente essere di natura giuridica. Già in passato la Corte Costituzionale si è espressa contro la legittimità di misure che andavano a toccare i così detti “diritti acquisiti”.

Nel aprile 2015 la Consulta bocciò ad esempio l'adeguamento degli assegni al costo della vita per i trattamenti superiori di tre volte il minimo (1.423 euro lordi al mese) : secondo i Supremi giudici quella sentenza valicava “i limiti della ragionevolezza e proporzionalità, con conseguente pregiudizio per il potere d’acquisto del trattamento stesso”. La Corte ha però più volte rimarcato che spetta al legislatore stabilire la misura dei trattamenti pensionistici ed eventuali variazioni, purché si rispetti il criterio della ragionevolezza. Fatto che sta che il sì al provvedimento proposto da Di Maio (per certi versi sacrosanto) è tutt’altro che scontato.

Focus pensioni: cosa prevedono Quota 41 e Quota 100 nel dettaglio
Quanto si risparmierebbe con i tagli

Non molto secondo i calcoli di Franco Mostacci su Lavoce.info. In sostanza, fissando un tetto massimo di 5mila euro lordi all’anno e “tagliando l’eccedenza ai pensionati che hanno un reddito complessivo superiore ai 100 mila euro, si otterrebbe un risparmio stimabile in 490 milioni di euro”. Non molto per la verità, considerando che il superamento della Legge Fornero costerebbe sicuramente svariati miliardi alle casse dello Stato. Inoltre, come spiega ancora Lavoce, da questa cifra andrebbero sottratti i mancati incassi del’Irpef, per cui il risparmio si assottiglierebbe ancora: 280 milioni. Ciò non toglie che quella proposta dal M5s sia una riforma che va in direzione dell’equitàe a vantaggio dei ceti più deboli.

Legge Fornero e aumenti alle minime

Va detto, per correttezza, che in un articolo comparso sul blog delle Stelle e relativo alle coperture del programma, il M5s non indica come fonte primaria di risparmio i tagli alle pensioni d’oro. Secondo i pentastellati, i 10,5 miliardi necessari per superare la Fornero e garantire la staffetta generazionale, saranno coperti “a regime, per 4 miliardi con la spending review e per circa 6,5 miliardi con le tax expenditures sul settore lavoro (disponibili fino a 10 miliardi annui). Si possono utilizzare pure le risorse legate a mancette poco influenti come l’ape social, che viene inglobata”. Non è chiaro invece in che modo il M5s intenderà finanziare gli aumenti alle pensioni minime che Di Maio vuole portare a 780 euro, in linea con il reddito di cittadinanza.



Oltre 400 mila pensioni sono pagate da più di 38 anni
03 giugno 2018

https://www.ilgazzettino.it/economia/pe ... 73821.html

Sono 406.942 le pensioni liquidate prima del 1980 e che sono quindi pagate da oltre 38 anni con un vantaggio significativo rispetto ai contributi versati. Il dato riferito all'inizio del 2018 arriva dagli Osservatori statistici dell'Inps che calcolano invece in oltre 1,7 milioni gli assegni che durano da oltre 30 anni (quindi liquidati dal 1988 o prima). Si includono naturalmente solo le pensioni di vecchiaia, anzianità e superstiti mentre sono escluse invalidità e assegni sociali.

Le pensioni private antecedenti il 1980 sono 355.335 i trattamenti pubblici 51.607. L'età alla decorrenza delle pensioni liquidate prima del 1980 per la gestione dei dipendenti pubblici era di 49 anni per la vecchiaia e di 45,7 per i trattamenti di anzianità contributiva. Per i superstiti “da assicurato” era di 41,1 anni mentre per i superstiti da pensionato era di 45 anni. Naturalmente la cifra media risente del fatto che sono passati moltissimi anni e quindi le persone rimanenti con pensioni così «vecchie» sono quelle che sono andate a riposo prima e dopo 38 anni sono ancora in vita.

Per i pensionati del settore privato l'età è un po' più alta per i trattamenti di vecchiaia (compresa l'anzianità) con 54,5 anni, mentre è più bassa per i superstiti con appena 40,2 anni al momento della liquidazione della pensione. Il dato dei pubblici risente chiaramente delle pensioni «baby» e quindi delle uscite dal lavoro con 20 anni di contributi o meno (14 anni sei mesi e un giorno per le donne con figli).

Se per le pensioni del settore privato l'importo medio degli assegni liquidati prima del 1980 è largamente inferiore a mille euro al mese (818 euro mensili i trattamenti di vecchiaia, 529 euro quelli ai superstiti) per le pensioni del settore pubblico l'importo medio supera i 1.650 euro mensili per i trattamenti di vecchiaia e i 1.466 euro per quelli di anzianità. Per le pensioni ai superstiti da assicurato risalenti a prima del 1980 la pensione media ammonta a 1.134 euro mentre gli assegni ai superstiti da pensionato valgono 1.200 euro al mese in media.
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Re: Aiutiamo, critichiamo, contestiamo il nuovo governo

Messaggioda Berto » dom giu 03, 2018 7:33 pm

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Messaggioda Berto » dom giu 03, 2018 7:34 pm

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Re: Aiutiamo, critichiamo, contestiamo il nuovo governo

Messaggioda Berto » dom giu 03, 2018 7:34 pm

«Pacchia finita per i clandestini Bello ripristinare il servizio militare»
02 giugno 2018

https://www.ilgazzettino.it/italia/poli ... 72292.html

«Per i clandestini è finita la pacchia, devono fare le valigie, con calma, ma se ne devono andare». Lo ha detto il ministro dell'interno, Matteo Salvini, a Vicenza, appoggiando in piazza il candidato sindaco Francesco Rucco. «Ora c'è poco da applaudire la bandiera d'Europa, lo farò quando l'Italia tornerà protagonista, ora applaudo gli alpini, i nostri soldati». «Sulle Ong stiamo lavorando e ho le mie idee: quello che è certo è che gli Stati devono tornare a fare gli Stati e nessun vice scafista deve attraccare nei porti italiani».

Più tardi parlando a Treviso ha aggiunto: «Per la prima volta oggi ho partecipato alla festa del 2 giugno e ho visto sfilare il meglio dei nostri ragazzi fra le forze militari. Penso a quanto sarebbe bello reintrodurre il servizio militare e il servizio civile per reinsegnare la convivenza civile».

E sulla famiglia dice: «Io personalmente ritengo che il nostro Paese debba ancora avere alcuni principi, come che la mamma si chiama mamma e il papà si chiama papà e il bambino viene al mondo se li ha e viene adottato se ci sono un papà e una mamma. L'amico Fontana ha detto oggi una cosa che mi sembra normale, ma sono cose fuori dal contratto di governo e non perderemo tempo su questo». «Gli unici che devono aver voce in capitolo su cura, educazione - ha aggiunto - devono essere solo il papà e la mamma».

E sull'autonomia in Lombardia e in Veneto: «Dipende tutto da Fontana e Zaia, tuttavia posso testimoniare con grande felicità che tante altre regioni del centro e del sud stanno chiedendo lo stesso: spendere meglio i propri soldi».

E sulla coalizione con Berlusconi: «Spero nel proseguo dell'attività di governo di arrivare ad inserire pezzi del programma del centrodestra, in tal senso mi piacerebbe dimostrare con i fatti anche a Berlusconi della bontà di questo governo e convincerlo lungo il percorso. Ad ogni modo lo dico in maniera chiara: il centrodestra che governa Regioni e Comuni unito, c'era, c'è e ci sarà».


Gino Quarelo
Ottimo, ottimisssimo, speriamo che sia vero! A parte la deriva del servizio militare obbligatorio che io come veneto indipendentista abborro con tutta la mente, tutta l'anima e tutto il cuore.
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Re: Aiutiamo, critichiamo, contestiamo il nuovo governo

Messaggioda Berto » dom giu 03, 2018 7:35 pm

Il ministro Stefani: "La priorità è l'autonomia Governo rischia di saltare"
Franco Grilli - Sab, 02/06/2018

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 35819.html

La neo ministra agli Affari Regionali, Erika Stefani ha le idee molto chiare sul suo mandato e sul programma della Lega da mettere in atto

La priorità principale è quella dell'Autonomia. E così la Stefani accende subito la miccia all'interno della maggioranza con uan presa di posizione forte che rivela al Corriere: "Se si affossa l’autonomia, salta il governo. Per noi è una partita fondamentale, ci abbiamo messo la faccia e abbiamo preteso fosse inserita nel “contratto”. Non vedo, però, per quale ragione dovrebbero mettersi di traverso: in Veneto e in Lombardia l’hanno sostenuta, perché non dovrebbero farlo in parlamento? E lo stesso si può dire di Forza Italia e di parte del Pd, spero non vogliano tradire i loro elettori".

Una messaggio chiaro all'alleato di governo grillino. Poi ribadisce in modo chiaro la sua posizione: "L'’autonomia è una rivoluzione e non mi aspetto piaccia a tutti. Il percorso, però, ormai è tracciato e non saranno i cavilli o le manovre di Palazzo a fermare la volontà del popolo". La Stefani dunque si farà portavoce di quelle regioni in cui il referendum sull'Autonomia ha segnato un passaggio importante verso un nuovo assetto nei rapporti tra amministrazioni territoriali e quella centrale dello Stato. Il ministro infine pone già una scadenza per il suo progetto: "Entro la legislatura, il più presto possibile, voglio portare in parlamento la legge con l’intesa tra lo Stato e la Regione. Non partiamo da zero, molto lavoro è stato fatto nella scorsa legislatura".



Gino Quarelo
Gli interessi di una buona nazione sono gli interessi della sua gente, delle sue comunità, delle sue etnie, delle sue "regioni", dei suoi cittadini e non altro. Io sono veneto e voglio essere rispettato e amato come veneto e non negato e depredato da chichessia magari in nome di un nazionalismo demenziale che nega le identità, le storie, le lingue e i diritti dei cittadini e dei popoli. Chi mi nega e non mi rispetta come veneto (perché io sono veneto anche se cittadino italiano) non è mio fratello o mio amico. Non esiste in natura l'italiano standaro che esiste solo come finzione ideologica. Ciò che esiste sono le diversità naturali e storiche delle genti italiche e la cittadinanza italiana a cui possono accedere anche altri non italici. Non esiste un padre mitico dei popoli italici se non quello primordiale e universale esemplificato dalla favola di Adamo ed Eva.
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Re: Aiutiamo, critichiamo, contestiamo il nuovo governo

Messaggioda Berto » dom giu 03, 2018 7:36 pm

Lotta al nazismo comunista e maomettista


Ecco come i nazi comunisti dei centri sociali trattavano Salvini

https://www.facebook.com/salviniofficia ... 3822323155


Guardate questo video.
I loro amichetti dei centri sociali erano tutti a far casino a Torino per il G7, oggi a Milano ne hanno lasciati quattro o cinque per lanciarmi insulti, UOVA e SPUTI.
Lascio a voi giudicare chi siano i "fascisti" di cui blaterano, ascoltateli bene.
E a una mamma che gli chiede di smetterla di fare casino "perché ci sono dei bambini", la sinistroide risponde "chi cazzo se ne frega". Cretina.
Un annetto di servizio civile o militare potrebbe essere una buona cura, magari imparerebbero ad avere un po' più di RISPETTO per gli altri, che ne dite?
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Re: Aiutiamo, critichiamo, contestiamo il nuovo governo

Messaggioda Berto » dom giu 03, 2018 7:36 pm

Di Maio: «Via quorum da referendum, non comanda chi va al mare. Ora taglio dei vitalizi subito»
Nicoletta Cottone
2018-06-03

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=AEfVaezE

«Toglieremo il quorum dal voto per il referendum. Non possiamo subire i condizionamenti dei partiti che quando non vogliono un referendum invitano i cittadini ad andar al mare. Nessuno deve essere in condizione di decidere se votare o andare al mare». La notizia arriva dal vicepremier e ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro Luigi Di Maio, a Marina di Ragusa, in Sicilia, per la campagna elettorale delle amministrative. «Togliere il quorum al referendum - ha aggiunto - è uno strumento indispensabile per i cittadini, per cui quando volete cambiare le cose in Italia non dovete andare per forza a pregare un politico. Potete farlo da soli col vostro voto».

Via subito i vitalizi
«Via i vitalizi. La delibera è già pronta ed è sul tavolo del presidente della Camera dei deputati Roberto Fico», ha riferito il vicepremier. Al comizio a sostegno della candidatura di Antonio Tringali a sindaco della città ha confermato la strategia sui tagli alla politica già imboccata da tempo. «Lo abbiamo promesso in campagna elettorale e lo faremo subito togliendo i privilegi agli ex parlamentari - ha aggiunto il vice premier - Poi loro facciano tutti i ricorsi che vogliono ma il provvedimento verrà fatto e Fico ci lavora già da due mesi».

Reddito e pensione di cittadinanza al più presto
«Faremo dei provvedimenti per aiutare i cittadini che sono in povertà e pertanto non possiamo prescindere dal reddito di cittadinanza e dalla pensione di cittadinanza. Saranno i due provvedimenti che porterò al più presto all'esame del Parlamento», ha sottolineato il vicepremier.

Di Maio, soldi per provvedimenti? Li prendiamo a tavoli Ue
«Vogliamo far tante cose, dal reddito di cittadinanza all'abolizione della legge Fornero e i soldi per far questi provvedimenti li prenderemo andando ai tavoli europei. Ce li prenderemo lì perché abbiamo gli uomini per essere trattati alla pari con gli altri Paesi europei», ha detto il vice premier. «Abbiamo messo su una bella squadra - ha aggiunto Di Maio - e il nostro governo non è il frutto di una spartizione di poltrone ma di un contratto che soddisferà le esigenze dei cittadini».
Grillo: «Euro o non euro, tutti hanno piani B. Roma diventi città-Stato»

M5S e Lega divisi alle amministrative
M5S e Lega sono uniti al governo, ma divisi alle amministrative. «Abbiamo fatto un contratto di governo con la Lega perché su molti punti programmatici siamo d'accordo ma siamo due forze politiche diverse. Non a caso andiamo divisi alle amministrative, ognuno ha il proprio candidato», ha precisato Di Maio. «Se Ragusa continuerà ad avere un sindaco pentastellato stavolta ha la possibilità di avere un filo diretto col Governo centrale - ha aggiunto - È questo sarà un vantaggio per la comunità ragusana».

Militanti M5S: vediamo come si comporterà Salvini

Conte saprà rappresentare l’Italia al G7 in Canada
«Nella squadra di governo non abbiamo deciso di giocare al ribasso. Abbiamo scelto un presidente del consiglio e un ministro dell'Economia che sui tavoli europei ci rappresenteranno adeguatamente e devono essere trattati con dignità. Il presidente del consiglio è del Sud, è un pugliese, è l'esempio del cittadino che si fa strada da solo», ha detto il vicepremier. «Lo avevamo scelto per la nostra squadra di governo - ha aggiunto Di Maio - ed è uno che sta dalla parte dei cittadini. E al prossimo G7 in Canada saprà rappresentare l'Italia».
Merkel: «Sì alla solidarietà fra partner Ue, ma non sfoci in unione di debiti»

Sì allo spoil system: cambierò i vertici dei ministeri
«Cambierò i vertici dei miei ministeri. È giusto che ci sia lo spoil system perché dopo 5 anni si creano delle incrostazioni. Magari qualcuno in qualche casella del ministero resterà ma il cambiamento parte anche dalla macchina burocratica», ha annunciato il capo politico del M5S. «C'è una grande voglia di far bene - ha aggiunto - e dopo il rinnovamento nella squadra di governo anche la macchina burocratica va adeguata».

Primo governo dal '94 senza indagati
Luigi Di Maio ha detto che dal 1994 a oggi è la «prima volta» che un governo si insedia «senza un ministro indagato o condannato. Con noi è stato possibile. Non è stato facile ma alla fine siamo riusciti a far partire questo governo», ha spiegato alla platea.


Contratti a termine, rispuntano le «causali»

«Abbiamo fatto una bella squadra per il governo - ha aggiunto - e abbiamo scelto ministri di alto spessore. Come il ministro Tria all'Economia o come Alfonso Bonafede alla Giustizia. Qualcuno ci dava degli illusi, ci deridevano perché dicevano che non saremmo andati mai al governo. Ora ci siamo e vogliamo restituire il potere ai cittadini. Non vogliamo sfruttare il governo per esercitare un potere spicciolo».
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Re: Aiutiamo, critichiamo, contestiamo il nuovo governo

Messaggioda Berto » dom giu 03, 2018 7:57 pm

Di Maio «assume» Bramini, l'imprenditore fallito a causa dello Stato
Luigi Di Maio chiamerà l’imprenditore Sergio Bramini come suo consulente al Mise
sabato 2 giugno 2018

https://www.diariodelweb.it/italia/arti ... 602-515428

Il leader del M5s Luigi Di Maio con Sergio Bramini, l'imprenditore fallito a causa dello Stato
Il leader del M5s Luigi Di Maio con Sergio Bramini, l'imprenditore fallito a causa dello Stato (Radaelli | ANSA)

ROMA - Luigi Di Maio chiamerà l’imprenditore Sergio Bramini come suo consulente al Mise. Lo ha annunciato lo stesso ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro in un video di 10 minuti girato proprio nel suo primo giorno di lavoro in via Molise. «Manterrò una promessa, quella di chiamare come consulente l’imprenditore Bramini. Siamo stati da lui qualche settimana fa, è l’imprenditore che aveva dei crediti con lo Stato, lo Stato non glieli ha pagati, lui ha fatto fallire l’azienda, ha portato i libri in tribunale, lo Stato gli ha pignorato anche la casa. Ho promesso di portarlo qui come consulente per darmi una mano a migliorare la vita degli imprenditori e lo farò», ha detto il leader M5s.

«Ora potrò aiutare anche gli altri»
«Sono felice oltre che che per me stesso perché potrò aiutare anche gli altri affinché non si trovino nella mia stessa situazione», comenta a caldo a Le Iene Sergio Bramini. «Voglio spingere per far applicare le leggi, che troppo spesso rimangono lettera morta, e questo è grandioso. Giusto ieri parlavo con un’altra persona finita nella mia situazione, con lo sgombero da casa, e diceva di voler tentare il suicidio. 'Non azzardarti a farlo', gli ho detto, 'bisogna lottare'. Sto cercando di fargli trovare un’abitazione, è rimasto pure senza macchina e campa con i viveri della Caritas. Condivido l'obiettivo di arrivare a una ‘legge Bramini’ per aiutare chi è in questa situazione. E devo dire grazie anche a voi de Le Iene».

La promessa durante lo sgombero
L’impegno Di Maio lo aveva preso visitando Sergio, l’imprenditore fallito nonostante vantasse 4 milioni di euro di crediti mai pagati dallo Stato, il giorno prima del suo sgombero da casa, avvenuto il 18 maggio (giorno in cui anche l'altro nuovo vicepremier, il ministro dell'Interno e segretario della Lega Matteo Salvini aveva visitato Bramini). Vi abbiamo raccontato quella giornata minuto per minuto, anche in diretta via Facebook.



Mostruosità italiane o italiche
viewtopic.php?f=196&t=2524

Sergio Brandini

https://www.facebook.com/rivogliobologn ... 2999666259

PAZZESCO!!! Lo Stato gli deve 4 MILIONI DI EURO. Non viene pagato, la ditta fallisce e la banca gli PORTA VIA LA CASA!!

Ma che Stato è uno Stato che non tutela i propri cittadini, ma che invece gli porta via tutto?!?


Caso Sergio Bramini, l'imprenditore di Monza fallito "per colpa dello Stato". Atteso lo sfratto a minuti. Cittadini si legano davanti la casa
https://www.facebook.com/localteamtv/vi ... 7218429222


https://www.facebook.com/leiene/videos/ ... 3624120530
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Re: Aiutiamo, critichiamo, contestiamo il nuovo governo

Messaggioda Berto » lun giu 04, 2018 7:34 am

A difesa dei diritti umani e civili dei cittadini italiani ed europei
Contro l'invasione che viola e calpesta i diritti umani e civili e la sovranità dei cittadini italiani ed europei
https://www.facebook.com/permalink.php? ... 7003387674


Mr COPIA/INCOLLA (Saviano il napoletano) replica a Salvini E lancia un appello alle donne e agli uomini delle istituzioni: "Disobbedite a questo ministro dell'Interno"
https://www.facebook.com/24609457889506 ... 8114201701


Un suggerimento a Salvini ministro dell'interno, probabilmente inutile perché già proprio della sua visione delle cose e prossima azione politica progettata da attuare.

Preparare un decreto legge per i respingimenti obbligatori in mare in nome dei superiori diritti umani e civili dei cittadini italiani ed europei:

1) Attraverso nuovi trattati/accordi con i paesi del Mediterraneo (Egitto, Libia, Algeria, Tunisia, Marocco, Turchia) e/o con dichiarazioni unilaterali che li responsabilizzi e li obblighi, trattando le partenze irregolari da quei paesi come atti criminali o di guerra provenienti da quel paese, per cui le carrette del mare vanno respinte, impedite e riaccompagnate direttamente al luogo di provenienza con l'ausilio di navi militari e dell'aviazione.

2) Considerare i salvataggi/soccorsi in mare come assoluti atti di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina che violerebbero gravemente i superiori diritti umani e civili dei cittadini italiani ed europei; modificando di fatto, in stato di grave ed urgente necessità, le leggi e le convenzioni internazionali ed europee nelle loro sedi naturali, promuovendone la loro modifica in tempi brevi, onde evitare i criminali e dannosissimi usi e abusi di queste leggi e convenzioni.

3) Dichiarare fermamente che la clandestinità, l'ingresso e l'invasione illegale sono un crimine gravissimo, data la sua consistenza numerica, contro i diritti umani e civili dei cittadini italiani ed europei e la loro sovranità;
violazioni che pregiudicano la sicurezza civile, la stabilità politica, la pace sociale, l'equilibrio economico, che mettono in pericolo la vita delle persone e che sono un attentato alla sovranità dei cittadini e degli stati.
Considerare come criminali pericolosi coloro che promuovono e favoriscono a qualsiasi titolo e in qualsiasi modo l'immigrazione clandestina e l'invasione del nostro paese, per la violazione dei diritti umani e civili dei cittadini italiani ed europei e come un attentato allo loro sovranità politica.

4) Trattare i clandestini come criminali e isolarli in appositi campi attrezzati, in nome dei superiori diritti umani e civili dei cittadini italiani ed europei, della loro sovranità e della sovranità degli stati.
In particolare quelli senza documenti, non certificati e non certificabili e considerare la loro condizione come estremamente criminale, esizialmente nociva e pericolosa per i nostri paesi europei e i loro cittadini.

5) Ribadire fermamente in tutte le sedi nazionali, europe ed internazionali che non esiste alcun dovere/obbligo all'accoglienza scriteriata ed assoluta di chi entra o tenta di entrare clandestinamente e nemmeno a soccorrere gli abusi in mare, in nome dei superiori diritti umani e civili dei cittadini italiani ed europei.
Diritti, violazioni e pericoli che vanno ben individuati e delineati nelle loro specificità giuridiche,politiche, sociali, umane.
Dichiarare fermamente che l'accoglienza ed il soccorso come finora li abbiamo sperimentati sono comportamenti irresponsabili e criminali e non comportamenti umani e civili apprezzabili, mettendo ben in risalto il fatto che il soccorso e l'accoglienza non vengono assunte in proprio dagli accoglitori/soccorritori ma scaricate sugli altri, sulla collettività, sullo stato.
La solidarietà è un valore solo quando è libera, volontaria, personale e pienamente responsabile; diversamente essa diventa il suo contrario una forma indiretta e obbrobriosa di schiavitù.

6) Modificare tutti i trattati, gli accordi, le convenzioni politico-giudiziari-commerciali con i vari paesi del mondo in relazione alla primaria difesa dei diritti umani, civili e politici dei cittadini italiani ed europei, della loro sovranità e di quella dei loro stati.

7) I conflitti giudiziari, costituzionali e politici che nasceranno in Italia, in Europa e nelle varie sedi internazionali (Onu, Strasburgo, Aja) andranno trattati e risolti facendo prevalere i superiori diritti umani e civili dei cittadini italiani ed europei, della loro sovranità e dell'interesse/sicurezza/integrità dello stato.

NOTA
Non si possono più violare i veri superiori e sacrosanti diritti umani, civili e politici dei cittadini italiani ed europei in nome e o con il pretesto di rispettare presunti diritti umani e civili universali di esseri umani di altri paesi che non hanno alcun titolo di validità nel nostro paese e in Europa e che danneggiano gravemente e irreparabilmente i cittadini italiani ed europei: dati gli abusi, i pericoli i rischi sociali, culturali e politici, la consistenza numerica insopportabile, i costi economici insostenibili.
Responsabilizzare e informare dei fatti, (dei costi, delle conseguenze sociali, economiche e politiche, e delle responsabilità che sostenere questa invasione comporta), tutta l'amministrazione pubblica e tutti cittadini affinché si rendano conto della questione, dei costi, della deprivazione, dei rischi, del pericolo che ne consegue.




No Salvini, no; niente fondi, mancano anche per i cittadini italiani, no Salvini non sprecare le poche risorse per operazioni insulse, noi non dobbiamo niente all'Africa.
Non è nostra la responsabilità della disperazione di qualcuno di loro che vuole introdursi clandestinamente in Europa.


Migranti, il piano Salvini: «Fondi ai Paesi di provenienza»


https://www.ilmessaggero.it/primopiano/ ... 74254.html

«Il problema non è soltanto bloccare le partenze dalla Libia, ma fermare i migranti ancor prima che arrivino a Tripoli». Matteo Salvini ripete come un mantra ai suoi collaboratori il suo piano per frenare i flussi migratori. Un progetto che dovrà necessariamente estendersi ai vari Paesi dell’Africa subsahariana, con un’attenzione particolare al Niger, uno degli snodi cruciali, al confine meridionale con la Libia, da dove transitano la maggior parte dei migranti. I disperati partono dai Paesi africani, passano dal Sahel e poi arrivano in Tripolitania per essere trattenuti nei centri governativi o nei compound dei trafficanti dove i migranti subiscono ogni genere di torture e molestie.

RAPPORTI

Il leader del Carroccio non ha intenzione di buttare all’aria il lavoro di Minniti, ma rafforzare il progetto del suo predecessore stringendo accordi anche con altri Stati africani, non più solo con la Libia. Un Paese che resta una bomba a orologeria per gli oltre 250mila migranti pronti a partire e le difficilissime condizioni di stabilità con milizie spesso in guerra l’una contro l’altra. Un piano, quello di Salvini, fortemente ambizioso e che punta a spostare nel lungo periodo i capitoli di spesa, inseriti nel bilancio dello Stato, dall’accoglienza dei migranti verso vari fondi da destinare ai Paesi terzi.

Il punto centrale del piano è riattivare i rapporti bilaterali con il Niger, lì dove attualmente si trovano 40 specialisti dell’esercito italiano, ancora non operativi, che dovevano svolgere compiti di addestramento ai militari nigerini per il controllo delle frontiere del Sahel.

La missione era stata approvata dal Parlamento lo scorso gennaio, ma è naufragata dopo il rifiuto delle autorità di Niamey di dar seguito agli accordi. Un peso non trascurabile sulla decisione lo ha avuto certamente la Francia che, da ex potenza coloniale, considera la presenza italiana nella zona una minaccia per i propri interessi geopolitici. Era tutto pronto, il piano prevedeva l’invio di 470 uomini e 150 mezzi in parte ricollocati dall’Iraq. I militari sarebbero stati inseriti nell’alveo della missione internazionale «Coalizione Sahel» per cui erano stati predisposti stanziamenti per 50 milioni di euro dall’Ue. L’obiettivo è di controllare la frontiera tra il Niger e la Libia, creare campi profughi sul posto ed esaminare le richieste d’asilo dei migranti direttamente in Niger. Un progetto che potrebbe poi portare alla creazione di canali umanitari via aerea verso l’Italia in modo da evitare che i migranti finiscano, dopo lunghi viaggi nel deserto, nelle mani dei trafficanti in Libia e successivamente rischino la vita sui barconi attraversando il Mediterraneo.

PUGNO DURO

Per vincere le resistenze francesi a dare il via alla missione in Niger, Salvini ha già valutato una contromossa. Un sorta di piano B: non consentire più alle Ong di altri Paesi di sbarcare nei porti italiani i migranti recuperati nel Mediterraneo. Una decisione che interesserebbe da vicino anche la Francia che con le ong «Medicins sans frontiéres» e «Sos Mediterranee» ha proprie associazioni umanitarie impegnate in mare, pur se con navi che battono rispettivamente bandiera italiana e di Gibilterra. Non solo, ma il protagonismo di Macron in Libia, con il vertice organizzato a Parigi con Serraj e il generale Haftar ha già fortemente indispettito le autorità italiane che hanno avvertito l’iniziativa di Macron come un’invasione di campo in un Paese che per l’Italia è cruciale per il controllo dei flussi migratori.

IL FRONTE

Se l’impegno in Niger e le restrizioni alle Ong serviranno per arginare nuovi sbarchi, il neoministro Salvini è consapevole che bisogna fare i conti anche con chi in Italia c’è già. In particolare quei circa 500mila clandestini che sembra impossibile rimpatriare in assenza di accordi bilaterali con tanti Stati africani che hanno tutto l’interesse affinché i propri cittadini restino nel nostro Paese.

«I governi precedenti – ha spiegato Salvini ai suoi citando degli esempi – non ci hanno nemmeno provato a stringere delle intese con la Nigeria, il Camerun o il Senegal». L’obiettivo è rendere economicamente appetibile per questi Paesi riprendersi chi è arrivato in Italia negli anni scorsi e impiegare i fondi attualmente spesi per l’accoglienza e la costruzione dei Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr), direttamente in quegli Stati da cui provengono i migranti. Ovviamente con la consapevolezza che non tutto potrà essere fatto in tempi rapidi, ma per il medio-lungo periodo il nuovo piano migranti è già pronto.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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