La spesa del reddito di cittadinanza a Napoli sfiora quella dell’intero NordOsservatorio Inps
In totale le famiglie che hanno goduto di almeno una mensilità del sostegno tra gennaio e marzo di quest’anno sono state 1.484.444
27 aprile 2021
https://www.ilsole24ore.com/art/la-spes ... rd-AEfnAHE La spesa per il reddito di cittadinanza a marzo a Napoli si avvicina a quella dell'intero Nord. È quanto emerge dalle tabelle dell'Inps sul reddito di cittadinanza. A Napoli a marzo 157.000 famiglie percepivano il reddito o la pensione di cittadinanza per 459.000 persone coinvolte nel complesso. Nello stesso periodo nell'intero Nord 224.872 famiglie percepivano il reddito o la pensione di cittadinanza per poco più di 452.000 famiglie coinvolte. Poiché l'importo medio è più basso al Nord che al Sud a marzo sono stati spesi per il sussidio 109,7 milioni nell'intero Nord e 102,2 solo a Napoli.
Nel primo trimestre a 1,48 milioni di famiglie
Le famiglie che hanno avuto almeno una mensilità del reddito o della pensione di cittadinanza tra gennaio e marzo 2021 sono state 1.484.444 per quasi 3,4 milioni di persone coinvolte. Si legge nell'Osservatorio Inps dedicato, dal quale si evince che l'importo medio è stato di 553 euro a famiglia. I beneficiari del reddito di cittadinanza sono 1.343.624 nuclei per 3.238.931 persone coinvolte e un importo medio di 582 euro. Hanno ricevuto almeno una mensilità della pensione di cittadinanza 140.820 famiglie per 159.672 persone coinvolte e un importo medio di 269 euro. A marzo, i nuclei percettori di reddito sono stati poco più di un milione, mentre i percettori di pensione 92 mila, per un totale di 1,1 milioni di nuclei pari a 2,6 milioni di persone coinvolte (662 mila minorenni).
La distribuzione per macro-aree geografiche vede 1,8 milioni di percettori nelle regioni del Sud, 452 mila al Nord e 334 mila al Centro: la regione in testa è la Campania con il 22% delle prestazioni erogate, seguita dalla Sicilia con il 20%, dal Lazio con il 10% e dalla Puglia con il 9%, in queste regioni risiede il 61% dei nuclei beneficiari. Prevalgono i nuclei composti da una o due persone (62%), il numero medio di persone per nucleo è 2,3 e l'età media di 35,8 anni. I nuclei con minori sono 386 mila, e costituiscono il 34% dei nuclei beneficiari, il 56% delle persone interessate, mentre i nuclei con disabili sono 194 mila, il 17% del totale pari al 18% delle persone interessate. L'importo medio erogato a livello nazionale è di 559 euro (584 euro per il reddito e 273 per la pensione), con il 60% dei nuclei che percepisce un importo inferiore a 600 euro e l'1% un importo superiore a 1.200 euro. L'importo medio varia sensibilmente con il numero dei componenti il nucleo familiare, e passa da un minimo di 453 euro per i monocomponenti a un massimo di 721 euro per cinque componenti. L'86% delle prestazioni è erogato a cittadini italiani, il 9% a extra comunitari con permesso di soggiorno, il 4% a cittadini europei e l'1% a familiari di tutti i casi precedenti.
In due anni spesi quasi 13 miliardi
Tra aprile 2019 e marzo 2021 sono stati spesi per il reddito e la pensione di cittadinanza quasi 13 miliardi di euro (12.947 milioni). Per l'Inps nel mese di marzo 2021 sono stati spesi oltre 633 milioni. Il mese nel quale si è speso di più per il sussidio è gennaio 2021 con quasi 700 milioni (692.878.066 euro).
Nel Salernitano perdono il reddito di cittadinanza quasi 4mila persone 21 aprile 2020
https://www.ilgiornaledisalerno.it/nel- ... a-persone/ Quasi 4mila persone (3992) a Salerno e provincia perdono il sussidio al reddito di cittadinanza. E’ quanto emerge dall’ultima pubblicazione dell’osservatorio statistico dell’Inps che traccia un bilancio delle erogazioni delle misure di sostegno al reddito tra aprile dello scorso anno e marzo di quest’anno. Complessivamente sono 28mila e 342 le famiglie salernitane, pari a 71.568 persone, che al 31 marzo scorso, percepiscono il reddito o la pensione di cittadinanza con un importo medio di 522,09 euro. L’anno scorso erano oltre 32mila.
I dati aggiornati sul Reddito di Cittadinanza20 novembre 2019
https://www.agi.it/blog-italia/youtrend ... 019-11-20/Il 6 novembre 2019 l’INPS ha pubblicato nuovi dati relativi al reddito di cittadinanza, la misura proposta dal M5S, che alle elezioni politiche del 4 marzo 2018 aveva contribuito a fargli raggiungere il 32,7% dei voti. In un precedente articolo avevamo mostrato come nel Mezzogiorno, dove i tassi di disoccupazione (e di consenso verso i 5 Stelle) sono più elevati rispetto al resto d’Italia, ci fosse stato anche il boom delle richieste del reddito di cittadinanza.
Nel suo comunicato l’INPS ha annunciato il raggiungimento di un milione di richieste accolte al 31 ottobre, considerando sia il reddito che le pensioni di cittadinanza, per un totale di 1.027.412 richieste accolte su 1.558.898 presentate, con un tasso di approvazione del 65,9%. Le regioni del Sud si aggiudicano le prime tre posizioni per richieste accolte, con la Campania (RdC 177.194, PdC 17.731), la Sicilia (RdC 158.675, PdC 17.997) e la Puglia (RdC 84.315, PdC 9.474).
Reddito di cittadinanza: le richieste in termini assoluti
Come era già emerso precedentemente, le province più popolose sono quelle in cui risulta anche più elevato il numero di richieste, con quelle ad alto tasso di disoccupazione che scalano la classifica. In testa troviamo Napoli (162.519), Roma (97.698) e Palermo (70.492), seguite da Milano (59.637), Catania (57.063), Torino (53.994) e Caserta (47.895).
Invece, le province meno abitate e situate in zone montuose, soprattutto al Nord, si confermano essere quelli con minori richieste. Scendendo verso il fondo della classifica troviamo Gorizia (2.873), Verbano-Cusio-Ossola (2.214), Isernia (2.027), Aosta (2.018), Sondrio (1.657), Belluno (1.520), fino a Bolzano (795).
Guardando all'evoluzione nell'arco dell'anno, si nota una lieve tendenza del Nord a recuperare rispetto al numero di richieste del Sud. Rispetto ai dati di aprile, infatti, l’aumento maggiore si riscontra proprio nelle province settentrionali, dove le richieste degli ultimi 6 mesi sono state il 52,7% di quelle totali, significativamente di più che al Centro (48,7%) e al Sud (46,2%).
Le province con la maggiore accelerazione rispetto all’inizio dell’anno sono state Trento (il 62,4% negli ultimi 6 mesi), Lodi (57,7%), Imperia (57,1%) e Verona (56,9%). Al contrario, una frenata rispetto a inizio anno c’è stata a Cagliari (solo il 37% delle richieste totali è arrivato dopo aprile), Nuoro (37,7%), Potenza (37,8%) e Massa Carrara (37,8%).
Le richieste comune per comune
Se tali dati confermano sostanzialmente quanto già si sapeva, diventa ora più interessante un’osservazione più nel dettaglio. La tabella pubblicata sul nostro sito mostra la lista di tutti i comuni, con il numero delle domande presentate (il reddito e le pensioni di cittadinanza sono qui considerati aggregati), quelle accettate e la proporzione tra le due.
Un caveat importante: dai dati dell’INPS sono emerse delle incongruenze. Per alcuni comuni (206 comuni su 7787 dove è stata presentata almeno una domanda), infatti, le domande accolte risultano essere in numero maggiore rispetto a quelle presentate. Questo dato risulta particolarmente rilevante in Piemonte (85 comuni), Lombardia (39) e Trentino-Alto Adige (21). Nella nostra analisi successiva, comunque, il dato comunale non è stato utilizzato nei calcoli.
Come già nel precedente articolo, abbiamo cercato di spiegare le richieste di reddito di cittadinanza con il voto al M5S e la disoccupazione. Replichiamo l’analisi con i dati più aggiornati, inserendo all’interno del modello di regressione multivariata il numero di richieste ogni 100 abitanti, il tasso di disoccupazione e il voto al M5S alle elezioni europee 2019 per provincia. Anche in questo caso, per rendere più robusti i risultati, abbiamo controllato gli effetti fissi regionali e il modello è stato calcolato con errori standard robusti.
Reddito di cittadinanza: le previsioni del nostro modello
A seguito dei nuovi dati pubblicati dall’INPS, possiamo confermare il trend già emerso. Anche in questo modello il voto al M5S e la disoccupazione sono significativi, quindi hanno un ruolo nella spiegazione delle domande del reddito di cittadinanza. Inoltre, l’R2 del modello è di 0,97, indice che il modello riesce a spiegare quasi totalmente il fenomeno. Infatti, come si evince dal grafico, la scarsa dispersione dei punti rispetto alla linea indica che il modello predice molto bene il fenomeno. In parole semplici, più aumentano la disoccupazione e il voto al Movimento 5 stelle, più crescono le richieste del reddito e della pensione di cittadinanza.
Quanto vale il reddito di cittadinanza?
Come anticipato nelle prime righe, quello sulle domande accolte non è l'unico dato interessante pubblicato dall’INPS: il 7 novembre ha anche reso disponibile il documento con l’importo medio mensile sia del reddito che della pensione di cittadinanza per provincia.
Per quanto concerne il reddito di cittadinanza, l’importo medio è 519,12 euro mensili. Al di sopra di questo valore troviamo esclusivamente province del Sud, e in particolare della Sicilia (8 province su 9 sopra la media, con Ragusa subito sotto), della Campania (3 su 5) e della Puglia (4 su 6), con l’unica eccezione di Imperia (€525,06). Il primato assoluto va a Palermo (€613,06) e Napoli (€610,00) con a seguire Caserta (570,41€) e Catania (€565,69).
Il fenomeno di importi maggiori al Sud si rileva anche tra i dati riguardanti la pensione di cittadinanza. Infatti, le province sopra la media (€216,38) sono concentrate dal Lazio in giù, con l’aggiunta di Genova (€226,13), Perugia (€218,22), Imperia (€218,18), Massa Carrara (€217,89) e Reggio Emilia (217,58€). Addirittura, sono sopra la media tutte le province di Puglia, Campania e Calabria. Le province del Sud sono anche quelle dove viene percepita la PdC media mensile più alta, in primis Lecce (€258,45) e Napoli (€257,85), con più indietro Cosenza (€239,72) e Isernia (€235,14). Vicina alla testa della classifica anche Roma, con oltre 232 euro. Ad eccezione di Napoli, dunque, le province aventi il reddito e pensione di cittadinanza medi mensili più alti non sono le stesse.
Reddito e pensione di cittadinanza: importi medi mensili per province
Ma insomma, quanto valgono in tutto il reddito di cittadinanza e la pensione di cittadinanza? Moltiplicando il numero di richieste accolte per l'importo medio in ogni provincia, possiamo arrivare a una stima dell'importo complessivo mensile. Stando ai dati aggiornati al 7 novembre, quindi ancora passibili di crescita, la pensione di cittadinanza vale circa 26,1 milioni di euro al mese, mentre il reddito di cittadinanza arriva a 444,3 milioni di euro mensili.
Nuovi dati sul Reddito di Cittadinanza: i nuclei beneficiari sono più di 1 milioneCelestina Valeria De Tommaso
20 marzo 2021
https://www.secondowelfare.it/povert-e- ... lione.htmlL’INPS ha diffuso i numeri di febbraio 2021 sull’erogazione del Reddito di Cittadinanza, della Pensione di Cittadinanza e del Reddito di Emergenza. Le nuove richieste fanno presumere un ulteriore aumento dei percettori.
L’Osservatorio Reddito e Pensione di Cittadinanza dell’INPS ha pubblicato i dati aggiornati sui beneficiari del Reddito di Cittadinanza (RdC), della Pensione di Cittadinanza (PdC) e del Reddito di Emergenza (REM). Di seguito riportiamo brevemente i dati principali.
Oltre 1 milione di nuclei beneficiari, nel 2021 già 379 mila nuove richieste
A febbraio 2021 In Italia si contano 1.009.958 nuclei familiari beneficiari di PdC o RdC, per un totale di 2.314.854 individui.
Con riferimento al solo Reddito di Cittadinanza, l’importo medio mensile erogato nel mese di febbraio è stato pari a 591,01 euro, e ha registrato un incremento del 3% rispetto al mese precedente. I nuclei percettori del RdC sono stati 924.421 - il 18,9% in meno rispetto a gennaio - per un totale di 2.216.625 individui coinvolti - anch’essi in calo del 20% rispetto al mese precedente. Tale flessione si è verificata anche lo scorso anno, ed è dovuta al mancato o tardivo aggiornamento della Dichiarazione Sostitutiva Unica, indispensabile per poter rinnovare o proseguire con l’erogazione del beneficio. Gli andamenti sono analoghi per la Pensione di Cittadinanza. In questo caso, a febbraio 2021 i nuclei beneficiari della PdC sono stati 85.537, contro i 114.599 di gennaio.
A fronte del calo degli attuali beneficiari, si registra un numero consistente di richieste effettuate tra gennaio e febbraio 2021: le domande per l’erogazione del Reddito di Cittadinanza o della Pensione di Cittadinanza sono state infatti 379.081.
Il Mezzogiorno riconferma il primato
I percettori di RdC o di PdC, come per le rilevazioni precedenti, si concentrano maggiormente al Sud e nelle Isole, dove a febbraio i nuclei beneficiari di almeno una mensilità di una delle due misure sono stati 624.423 e hanno ricevuto mediamente 618,34 euro. A tal proposito, si osserva un decremento del 14% dei beneficiari rispetto al mese di gennaio 2021, quando i nuclei percettori dei benefici in queste zone erano 725.257.
Napoli si conferma la provincia con il maggior numero di nuclei percettori di RdC (133.085) e PdC (9.774) e con l'importo medio mensile più alto per il RdC, pari a 679,95 euro. Al contrario, la provincia di Lecce registra il dato più alto sull’importo medio mensile della PdC, pari a 314,67 euro. Le province di Roma e Palermo si piazzano al secondo e terzo posto per numero di beneficiari, per un totale di 68 mila e 63 mila nuclei percettori di PdC o RdC.
Al Nord e al Centro i nuclei percettori di RdC invece erano, rispettivamente 170.445 e 129.553. Entrambi i dati registrano un decremento - del 32,4% e del 26% - rispetto ai valori relativi a gennaio 2021.
Il profilo dei nuclei percettori
A febbraio i nuclei beneficiari con minori a carico erano il 34% (343.870) del totale dei percettori (1.009.958) di RdC e PdC; le famiglie con un disabile a carico erano circa il 17,4% (175.717) del totale. L’importo medio mensile era, rispettivamente, 679,87 euro per i primi e 562,78 euro per i secondi. Per quanto riguarda la cittadinanza dei richiedenti del RdC e PdC, a febbraio gli italiani beneficiari erano circa l’86,3% del totale dei percettori (1.009.958), con una importo medio mensile pari a 570,61 euro. Tra i beneficiari circa un terzo erano stranieri: 42.358 di essi europei e 87.641 extracomunitari con permesso di soggiorno UE.
Reddito di Emergenza: qual è la situazione
Il Reddito di Emergenza è stato introdotto nel maggio 2020 con il Decreto Rilancio (dl 34/2020), al fine di contenere le conseguenze economiche della crisi da Covid-19. La misura è stata poi prorogata grazie al Decreto Agosto (dl 104/2020 ) e al Decreto Ristori (dl 137/2020). A seguito del Decreto Rilancio (maggio 2020) 292.134 nuclei hanno beneficiato di almeno una mensilità della prestazione, ricevendo mediamente 559 euro al mese. In seguito, con il Decreto Agosto e il Decreto Ristori (ottobre 2020), 254.688 famiglie hanno percepito il REM, ricevendo mediamente 550 euro mensili.
Il Decreto Ristori ha previsto l’erogazione delle due mensilità di novembre e dicembre anche ai nuclei che – causa mancata presentazione della domanda o per mancato riconoscimento dei requisiti minimi - non avevano mai beneficiato del REM. I nuclei coinvolti in quest’ultimo intervento sono stati circa 81 mila e hanno ricevuto mediamente 520 euro al mese. L'importo medio mensile previsto per quest’ultima categoria di beneficiari ha subito un calo del 6,4% rispetto agli importi medi mensili erogati nelle mensilità precedenti.
Con riferimento alla distribuzione geografica, anche il REM è più diffuso al Sud e nelle Isole, con un totale di 341.753 nuclei beneficiari dall’introduzione della misura contro 161.076 nuclei al Nord e 125.413 al Centro.