La deriva demenziale del venetismo al tempo del covid19

Re: La deriva demenziale del venetismo al tempo del covid19

Messaggioda Berto » gio dic 23, 2021 8:46 am

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Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: La deriva demenziale del venetismo al tempo del covid19

Messaggioda Berto » gio dic 23, 2021 8:47 am

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Ilaria Brunelli. Szumski e Lovat fanno il paio con la demenziale poliziotta Nunzia Alessandra Schilirò


https://www.facebook.com/Pilpotis/posts ... 4001707:38
«Quando ho detto a una mia amica che oggi sarei venuta qui, mi ha detto di non farlo. Pensa alla tua carriera, tanto il male ha già vinto: guarda cosa è successo a Falcone e Borsellino. Io le ho risposto che il male nella storia non ha mai vinto. Se il male avesse vinto, noi oggi non saremmo qui».
E poi, ancora: «Noi poliziotti abbiamo giurato sulla Costituzione, per questo è mio dovere essere qui. Il green pass italiano è illegittimo. La cosa più importante che voglio dirvi è che serve unità: dobbiamo unire le nostre energie e le nostre forze per indicare a tutti una via migliore».
Parole di Nunzia Alessandra Schilirò, vice questore Polizia di Stato (Roma), durante la manifestazione “Contro il green pass, per la libertà e il futuro“ - 25/09/21, Piazza San Giovanni (Roma).


Poliziotta contro il green pass: vado avanti con o senza divisa
Azione disciplinare dopo la partecipazione alla manifestazione a Roma
Domenica 26 settembre 2021

https://www.askanews.it/cronaca/2021/09 ... 926_00061/

Roma, 26 set. (askanews) – “Andrò avanti con o senza divisa”, così sul proprio profilo Facebook, il vicequestore Nunzia Alessandra Schilirò, risponde all’avvio di una procedura disciplinare dopo la sua partecipazione alla manifestazione contro il green pass di ieri a Roma, in piazza San Giovanni. La poliziotta – che anche sui social e su siti on line non fa mistero delle sue posizioni – è salita e ha arringato i manifestanti, definendo il Green pass una “tessera di discriminazione”, invitando alla “disobbedienza civile”.


“È bello apprendere dai giornali – scrive su Fb – anzichè dalla propria amministrazione, di essere già sotto procedimento disciplinare, sono molto serena. Ieri mi è capitata l’occasione di esercitare i miei diritti previsti dalla Costituzione e l’ho fatto. Il mestiere che ho scelto è pubblico, ho ricevuto – rivendica – quattro premi dalla società civile per i miei risultati professionali, sono stata in moltissime trasmissioni televisive rappresentando l’amministrazione, Google dedica alla professione che svolgo molte pagine”. E “ieri ero solo una libera cittadina che esercita i propri diritti”. “Ho scelto – continua – il mio mestiere perché credevo non ci fosse niente di più nobile del garantire la sicurezza di un cittadino, in modo che chiunque fosse libero di esprimere il proprio vero sé”. “Se questo mi viene negato, il mio mestiere non ha più senso. Andrò avanti – conclude – sempre, con o senza divisa, per amore del mio Paese”.



Gino Quarelo

Questa donna non ha parlato come cittadina ma come poliziotta e va lincenziata in tronco, irresponsabile, ignorante e invasata, molto pericolosa e inaffidabile, licenziarla è il minimo e dopo inquisirla per istigazione ad una demenziale disobbedienza civile che denota esclusivamente la sua demenziale inciviltà.
Questa poliziotta non conosce nemmeno la costituzione italiana.


Articolo 32
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana
https://www.senato.it/istituzione/la-co ... rticolo-32

Il vaccino rientra a pieno titolo nelle legittimità dell'articolo 32 come disposizione di legge per garantire la tutela della salute dell'individuo e della collettività.


Articolo 16
Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche [cfr. art. 120 c. 2, XIII c. 2].
Ogni cittadino è libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrarvi, salvo gli obblighi di legge [cfr. art. 35 c.4].




Lettere al Direttore
Essere contrari al green pass è legittimo, non lo è incitare alla disobbedienza e invocare il Terzo Reich
Martedì 28 Settembre 2021

https://www.ilgazzettino.it/lettere_al_ ... 23889.html

Egregio Direttore,
mi sorprende che lei non veda la deriva autoritaria che ha preso questo paese, a me fa paura. Comincio a capire cosa provavano i non schierati nel periodo buio del Terzo Reich. Una poliziotta in borghese non può più nemmeno affermare che è in atto una violazione di una normativa Europea, perché questo ha sostanzialmente detto il vicequestore Nunzia Schilirò, che viene minacciata e probabilmente verrà punita con severità, perché... bisogna colpirne uno per educarne 1000. Vaccino e green pass, sono due cose profondamente diverse, come impatto sanitario ma soprattutto sociale! Ecco perché i giornalisti italiani stanno perdendo tutta la considerazione e la stima che godono nei paesi liberi e democratici, perché il monocolore della loro narrazione è talmente chiaro oramai che è impossibile non rendersene conto. Questo grande paese che fu deve cambiare nome, non più Repubblica Italiana ma Draghistan.
Claudio Scandola


Caro lettore,
non so se verranno presi provvedimenti nei confronti del vicequestore Nunzia Schilirò. Spero che capisca da sola il suo errore e non si riveli quindi necessaria alcuna punizione né lieve né severa. Penso però che ciascuno debba essere consapevole del ruolo che ha e delle responsabilità che gli derivano dal lavoro che ha scelto di fare. Il vice questore è libero di pensarla come vuole. Nessuno glielo impedisce, prova ne sia che su Telegram può da tempo professare le sue idee eretiche in materia di vaccini e certificati verdi. Ma quando sale sul palco e non si limita ad esprimere il suo dissenso, ma incita alla «disobbedienza civile» contro il green pass, cioè contro una legge di quello Stato che la paga per garantire l'ordine e il rispetto delle leggi, allora c'è qualcosa che non torna. E non perché siamo uno Stato autoritario, ma proprio perché siamo una democrazia che vive quindi di regole. Evocare il Terzo Reich per questo non è solo assurdo ma anche oltraggioso verso il passato e il presente. Le pare che scivoli inesorabilmente verso il nazismo un paese in cui per il decimo sabato consecutivo a Padova no pass e no vax sono sfilati per le vie della città, protetti dalle forze dell'ordine? Dove anche in Senato si è tenuto un convegno sulle cosiddette cure alternative? Dove c'è un signore che può insegnare sui social come fabbricare slogan contro il presidente della Regione Veneto definendolo, tra l'altro, un assassino? Lei può ritenere il green pass un oltraggio inaccettabile e anche scrivere che i giornalisti che non la pensano come lei sono lacchè del regime indegni di un paese libero. Ma, per favore, abbia rispetto per la storia e per il significato che hanno le parole.




«Ma voi sapete di cosa parlate?» Studentessa di medicina insultata e cacciata dai manifestanti no vax a Treviso

Maria Elena Pattaro
19 settembre 2021

https://www.ilmessaggero.it/salute/stor ... 05579.html

Studentessa di medicina allontanata e insultata dalla schiera No vax- No Green pass. Il motivo? Aver chiesto se i manifestanti conoscevano davvero le nozioni mediche sbandierate sui cartelli. «Non sanno neanche di che cosa parlano - afferma la giovane, indignata sotto la mascherina - è anche colpa loro se il virus continua a circolare e a mutare». Ieri pomeriggio a Treviso è andata in scena l’ennesima protesta organizzata dal variegato fronte dei “ribelli”. Circa 200 persone si sono radunate sul bastione di San Marco, lungo le mura, lontano dalle piazze dopo il malcontento degli esercenti. Niente mascherine, poca attenzione al distanziamento e i soliti cartelli. Mancava la scritta minacciosa contro il governatore Luca Zaia che nelle ultime due settimane era comparsa a San Vendemiano prima e sul bastione poi. In compenso c’era l’accostamento, ormai diventato un must, tra la svastica e la siringa: «No a nazisieri. Io uccido più di 100 guerrieri».

Alan Steel, morto il guro della finanza: era un No-vax

Senigallia, un 13enne in lacrime dal medico: «I miei genitori non vogliono farmi vaccinare»

Un altro cartello elencava i presunti effetti collaterali del preparato anti Covid, tra cui la miocardite. Ed è proprio di questo che la studentessa ha chiesto conto. Perché passino le farneticazioni complottiste sul nuovo ordine mondiale, su una fantomatica dittatura sanitaria, sulla «ingiusta discriminazione» di chi essendo sprovvisto di Green pass non potrà accedere al posto di lavoro. Ma di fronte alla medicina strumentalizzata dai No vax non poteva fare finta di niente. «Mi hanno aggredita a parole» - racconta subito dopo. Qualcuno le ha detto di andarsene, qualcun altro le ha dato della «stupida».

«Mi sono avvicinata per chiedere a chi reggeva il cartello se davvero sapeva cos’è una miocardite - spiega -. Non ha saputo dirmelo e ha reagito male». In barba alle raccomandazioni che uno degli speaker aveva fatto poco prima sull’importanza di essere presenti sulle strade e piazze con dei cartelli, disponibili al dialogo per «convincere gli amici indecisi».











"Incitamenti alla violenza": Telegram chiude i canali No Vax
Samuele Finetti
28 Settembre 2021

https://www.ilgiornale.it/news/cronache ... 1632821440

Oscurata la chat "Basta dittatura", utilizzata per organizzare le manifestazioni contro il Green Pass e diffondere i contatti di politici, medici e giornalisti. La piattaforma: "È contrario alla nostra politica"

"Incitamenti alla violenza": Telegram chiude i canali No Vax

"Questo canale non può essere visualizzato perché ha violato i termini di servizio di Telegram". È la frase che compare sullo schermo di chiunque cerchi di accedere al canale "Basta dittatura", la chat No Vax con oltre 50mila iscritti utilizzata anche per organizzare e coordinare le manifestazioni contro il Green Pass andate in scena in tutta Italia nelle ultime settimane, dalle azioni di boicottaggio a bar e ristoranti che chiedono di esibire il certificato vaccinale al blocco ferroviario dell'1 settembre, poi rivelatosi un flop.

In quest'ultimo caso, gli assaltatori si erano scambiati consigli su come attuare il blocco: "Forse non tutti sanno - scriveva un utente - ma collegare i due binari tramite un cavo, chiude il circuito e fa scattare il rosso per sezione occupata". Scorrendo la chat, ci si può imbattere anche in informazioni false sui vaccini, insulti a politici - tra cui Matteo Salvini e Giorgia Meloni, bollati come "merde della finta opposizione" - e minacce a medici e giornalisti "leccaculo", sul tono di "mi auguro vivamente di vederli alla gogna in piazza a ricevere sputi in faccia con la forca lì accanto".

È stata la procura di Torino a chiedere, con un decreto, la collaborazione degli amministratori di Telegram, società con sede a Dubai. Nei messaggi della chat, gli inquirenti hanno ravvisato gli estremi per ipotizzare i reati di istigazione a delinquere e violazione della privacy, dopo che nel canale erano stati diffusi indirizzi e numeri di telefono di politici, giornalisti e medici, poi minacciati da diversi membri del gruppo. Anche la pagina "Basta dittatura chat" (7mila utenti) è stata oscurata. Secondo Telegram, l'incitazione alla violenza costituirebbe una violazione dei termini di servizio della piattaforma.

A finire nel mirino dei No Green Pass era stata la stessa pm che si sta occupando del caso, Valentina Sellaroli: i suoi dati e la sua mail erano stati condivisi e sfruttati per inondarla di mail e messaggi, anche intimidatori. Tra i presi di mira, anche il virologi Fabrizio Pregliasco - che aveva deciso di limitare le uscite di casa dopo le minacce - e il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio. Telegram ha stabilito che "questi gruppi incitano alla violenza contro i medici che si occupano di vaccinazioni". E nel messaggio aggiunge che "Hanno pubblicato i nomi di specifici medici chiedendone il linciaggio. Tutto questo è contrario alla politica di Telegram. Prima di bloccarlo avevamo avvisato i moderatori del canale di fermare queste violazioni ma non lo hanno fatto".


Alberto Pento
Mi sembra più che giusto!
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Re: La deriva demenziale del venetismo al tempo del covid19

Messaggioda Berto » gio dic 23, 2021 8:47 am

Davide Lovat in rianimazione per 20 giorni, il no-pass torna a casa: «È stato terribile, ma non mi vaccino»
Alda Vanzan
30 dicembre 2021

https://www.ilmessaggero.it/salute/stor ... 11546.html

Davide Lovat, 50 anni, nato a Feltre e residente a Creazzo nel Vicentino, indipendentista, convinto no-pass, è stato dimesso ieri, 29 dicembre, dall'ospedale San Bortolo dopo quaranta giorni di ricovero di cui venti intubato in Terapia intensiva. La malattia: Covid-19.
Davide Lovat, niente vaccino
«Pensavo fosse una indigestione perché avevo problemi allo stomaco, poi il male è passato ai polmoni e la situazione è precipitata». Lovat non era vaccinato e non intende vaccinarsi. Anzi, ha annunciato che continuerà a combattere la certificazione verde: «Sono pronto a riprendere le battaglie contro il Green pass, in difesa della democrazia e della libertà», ha scritto sul suo profilo Facebook prima di essere dimesso.
Contattato telefonicamente nel pomeriggio, David Lovat ha risposto dalla sua abitazione: «Sono appena tornato a casa. Tengo a precisare che io non sono un no-vax, ma sono contro il modello sanitario italiano, sostengo il modello svedese».
Però si è ammalato ed è stato intubato. «Quando sono andato in ospedale ho avuto un confronto con il primario, che ha rispettato le mie idee, ma mi ha detto che l'unica terapia possibile era l'intubazione. Ho accettato, io mi fido dei medici. Anzi, ne approfitto per fare i complimenti ai sanitari e ai sottopagati infermieri carichi di umanità che stanno tenendo in piedi il sistema fallimentare e antidemocratico del Governo Draghi».
Se fosse stato vaccinato magari non si sarebbe ammalato. «Il vaccino è una libera scelta, molti dei miei compagni di stanza erano vaccinati, alcuni anche con la seconda e la terza dose, eppure si sono presi il Covid lo stesso. Se avevano altre patologie? Alcuni erano anziani, altri no».
Cosa pensa dell'ipotesi di far pagare le cure mediche alle persone malate di Covid che finiscono in rianimazione e che non sono vaccinate? «Prima di farmi pagare devono restituirmi tutte le tasse che ho versato come imprenditore. E dico che è più grave curare gratis i delinquenti».
La sua famiglia cosa dice della sua scelta? «Ognuno pensa con la propria testa. Siamo persone di fede. Io ritengo questa esperienza una grazia, sono certo che da quello che mi è successo riceverò una forza maggiore».
Com'è essere intubato? «Non lo auguro al mio peggiore nemico, è una cosa terribile».
Col senno di poi si vaccinerebbe? «Neanche per sogno. Un conto sono i soggetti fragili, ma i giovani e sani no, hanno rarissime possibilità di sviluppare la malattia».
Lei però si è ammalato, ha compiuto i 50 anni in ospedale: come se lo spiega? «È statistica, diciamo che è stata sfortuna».


Le demenzialità dei no pandemia, no mask, no vax e dei no green pass.
Le demenzialità dei minimizzatori negazionisti complottisti del virus e della pandemia, del tenere tutto aperto e della libera circolazione, dei no vax e dei no greenpass
viewtopic.php?f=208&t=2974
https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 7969116621
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Re: La deriva demenziale del venetismo al tempo del covid19

Messaggioda Berto » gio dic 23, 2021 8:48 am

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Re: La deriva demenziale del venetismo al tempo del covid19

Messaggioda Berto » mar gen 04, 2022 9:04 pm

CARI AMICI NON VACCINATI
di Marino Poerio

se doveste finire in ospedale a causa del covid (evento peraltro altamente improbabile: sembra ovvio dirlo, ma in questi tempi folli ripetere l'ovvio diventa, come diceva Orwell, un atto rivoluzionario), se finiste addirittura in terapia intensiva, nella "costosissima" terapia intensiva, sarei molto contento che le vostre cure fossero pagate anche con i miei soldi di vaccinato.
Sapere che una piccola parte di tutte le tasse che ho versato in 23 anni di lavoro viene usata per curare le persone, è uno dei miei pochi sollievi di contribuente.
Quando sono finito in ospedale, tanti anni fa, perché durante una partita di pallone ho tentato una velleitaria rovesciata alla Van Basten, le tasse che hanno pagato gli altri, anche chi odia il calcio, anche chi non ci gioca, mi sono servite.
E sono state indispensabili anche quelle versate dai non patentati, quella volta che una macchina ha svoltato all'improvviso dentro la mia moto, facendomi piroettare in aria.
Le tasse di chi non ha figli hanno contribuito a tutti e tre i parti di mia moglie, e quelle versate dai giovani lavoratori ai ricoveri di mio padre, vecchio, che cadeva in casa.
Le tasse degli astemi servono a curare le cirrosi epatiche, quelle dei non fumatori i malati di tumori ai polmoni; i sedentari aiutano con i loro tributi le degenze ortopediche di chi si fa male praticando sport.
Le tasse dei cittadini onesti servono a curare ladri e assassini malati, persino i politici - ah no, quelli vanno in clinica. Ma anche grazie ai soldi di chi non vota.
Con le tasse dei pacifisti curiamo i feriti in guerra.
Tutto questo è normale, e sacrosanto, e sta alla base - lì, proprio in basso, come fondamenta necessarie - della nostra democrazia moderna.
Cari amici non vaccinati che contraete il covid, a chi vi dicesse che non dovreste essere curati, che occupate ingiustamente il posto di altri in ospedale, voi dovete sputare in faccia.
Ma prima di essere guariti.




Lettera aperta a chi è contrario al vaccino
Carlo Pento
Vicenza, 03 gennaio 2022

Caro NO VAX, hai assolutamente il diritto di essere contrario al vaccino, per motivi etici o per paura di reazioni avverse o di fantascientifiche inoculazioni manipolatorie (controllo della persona, sterilità, riduzione della speranza di vita, …). Hai il diritto di non fidarti della comunità scientifica, puoi anche sospettare dei numeri ufficiali. Ma non puoi chiudere gli occhi! Ti prego di osservare attentamente il tuo intorno di vita, magari un po’ più allargato rispetto alla prima cerchia.
Il principio di prudenza che invochi per i vaccini, applicalo anche per le conseguenze del virus e rispetta idee, paure e ansie degli altri. Non puoi credere di essere solo tu a conoscere la verità e che gli altri siano solo una massa di pecoroni. Personalmente faccio molta fatica ad immaginare complotti cosmici, protratti nel tempo e che coinvolgono milioni di persone; è impensabile che governanti e operatori sanitari di tutto il mondo siano loschi speculatori criminali.
Dici che paghi le tasse e perciò pretendi che il Sistema Sanitario ti curi! Hai mai provato a metterti nei panni di chi, maggioranza assoluta, ha corso quei rischi ‐ che tu non vuoi correre ‐ e si è vaccinato? I malati di tumore,
cardiopatie, diabete e altre patologie per le quali non esistono vaccini, sono forse figli di un Dio minore? Pagano anche loro le tasse e si vedono rinviare esami diagnostici e interventi chirurgici non urgenti, con danni immediati e nel tempo. Chi misurerà questi danni? Qualcuno si rivolge alla sanità privata, e chi non può permetterselo?
Non pensi di rubare pezzi di vita ad altri malati (extra COVID 19) visto il cambio di priorità sanitaria messo in atto per fronteggiare le ospedalizzazioni da COVID principalmente dei non vaccinati? Allora urli che la sanità pubblica è stata rovinata, ma dov’eri tu in quei momenti? Proclami che dovrebbe essere potenziata. Io credo che tanto sia stato fatto in questo senso, sicuramente c’è margine di miglioramento. Ma non è certo pensabile che tutte le risorse della comunità vadano ancora dirottate nella lotta al virus, come iustamente fatto nei primi mesi della pandemia, quando del virus si conosceva poco o nulla. La scienza ha trovato alcune soluzioni, tra cui i vaccini, che nella primavera 2020 sarebbero state accettate senza riserve;
anzi, qualche vergognoso, per paura della morte, ha fatto carte false per saltare la fila. Ti ricordo poi che, in nome del contenimento del virus, abbiamo sopportato a denti stretti: obbligo di mascherine, distanziamenti, sanificazioni, drammatiche chiusure di attività, … , mesi di pesante confinamento e un fastidioso coprifuoco inimmaginabili a 75 anni dall’ultima guerra sul nostro territorio.
Non chiederti solo cosa deve fare lo Stato per te, ma anche cosa puoi fare tu per lo Stato, cosa puoi fare tu per la Comunità? Non dimenticarti mai che lo Stato siamo tutti noi, e se non sempre è così è perché siamo distratti,
indifferenti e forse anche un po’ egoisti.
Siamo sulla stessa barca, ma tu piagnucoli e batti i piedi per terra come un bambino capriccioso, esigi le cure anche se non ti vaccini o un rimborso nel caso di danni da vaccino. Praticamente non vuoi assumerti nessun rischio e pretendi l’impossibile dallo Stato genitore. Però un Genitore non fa preferenze tra i suoi figli; spiega con chiarezza, consiglia, esorta, insiste, ma alla fine può imporre determinati comportamenti; e se non ti garba, “quella è la porta!”. Così funzionano le comunità. In emergenza si possono, si devono sacrificare pochi per il bene di tanti, non certo il contrario!
Il non vaccinarsi è una scelta volontaria! Se vogliamo tenere insieme questa libertà e rispettare chi invece vaccinandosi contribuisce alla prevenzione del contagio e alla riduzione degli effetti gravi della malattia, oltre agli attuali (rafforzabili) vincoli diversificati (distanze, mascherine, trasporti), si potrebbe istituire per i contrari al vaccino, l’obbligo di dotarsi di un’apposita assicurazione, come previsto per gli sport estremi, nella circolazione stradale, sulle piste da sci. In caso di positività al COVID del soggetto contrario al vaccino, la sua assicurazione versa al Servizio Sanitario Nazionale una determinata cifra per far fronte ai potenziali danni a terzi e copre parte dei costi dell’eventuale ospedalizzazione. Un’alternativa dura, ma equa, potrebbe essere un accesso diversificato ai servizi sanitari (in particolare l’ospedalizzazione ordinaria e intensiva) in base a precisi rapporti tra numero di vaccinati e contrari al vaccino, per esempio 80% posti/risorse riservati ai vaccinati e 20% posti/risorse per i contrari al vaccino; una volta raggiunta la quota ai servizi stabiliti per ciascuna categoria (vaccinati e contrari), bisognerà decidere con appositi protocolli chi lasciare a terra. Caro indeciso, perché aspetti di ammalarti, con conseguenze imprevedibili per te e il tuo intorno di vita? Caro NO VAX, perchè aspetti l’obbligo che ti vedrà vaccinato facendo la parte del martire? Ti sei messo con le spalle al muro, magari vorresti vaccinarti, ma hai paura di fare brutta figura; si dice che solo i morti e gli stupidi non cambiano mai idea. Forse, qualche sciocco ingeneroso infierirà sul tuo cambio di atteggiamento, ma tu fregatene e vaccinati!
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Messaggioda Berto » mer gen 05, 2022 10:30 pm

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Messaggioda Berto » mer gen 05, 2022 10:30 pm

Il video choc del leader “No Green pass” veneto. «Ho il Covid e mi curo con l’Ivermectina»
Andrea de Polo
5 gennaio 2022

https://mattinopadova.gelocal.it/region ... ?ref=fbfmp

Fabio Padovan: «Guarirò a casa». I medici: «Quel farmaco è un antiparassitario per animali e si usa per la scabbia, non usatelo contro il virus»
TREVISO. Nel video di nove minuti parla con la voce affannata, segnale che il Covid sta picchiando duro. I destinatari sono i quasi cinquemila iscritti del gruppo Telegram “Comitato Riccardo Szumski” di cui lui, l’imprenditore Fabio Padovan (Otlav, Santa Lucia di Piave), è presidente.
Il messaggio? «Il Covid esiste ma si cura a domicilio, io sto usando l’Ivermectina, e molti di quelli che sono morti erano stati abbandonati a se stessi».


Covid, assume farmaci per cavalli: «Sto guarendo grazie a Szumski»

Silvia Madiotto
22 gennaio 2022

https://corrieredelveneto.corriere.it/v ... 8e9e.shtml

«Sono positivo al Covid, mi sto curando a casa grazie al dottor Szumski e all’ivermectina». Un antiparassitario usato in ambito veterinario per curare i cavalli, terapia fra le preferite dalla galassia no vax, sconsigliato dalla comunità medica e scientifica perché non efficace e dai potenziali effetti collaterali. Fabio Padovan, presidente del comitato Riccardo Szumski (il sindaco-medico bandiera dei no vax e no pass), parla della sua esperienza attraverso un video social. Undici membri della sua famiglia sono stati contagiati, moglie, figli e nonni. Da una settimana ha la febbre alta e spiega la terapia domiciliare suggerita dai medici “ribelli” delle linee sanitarie. «Sono sulla strada della guarigione – continua -, nella mia casa, grazie alle ricette di Riccardo e di un altro grande medico che mi ha detto di prendere ivermectina dal primo giorno. Non dovete avere paura del Covid. Il virus esiste ma può essere vinto». I sostenitori delle terapie domiciliari continuano a sottovalutare l’infezione, scelgono strade alternative e non si fidano della comunità scientifica. Ma dicono anche che sul territorio i pazienti non vengono curati.

Il presidente dello Snami

Non è così e lo spiega bene Bruno Di Daniel, medico di base a Maserada e presidente del sindacato Snami. «Io consiglio sempre la vaccinazione, poi ognuno è libero e curo tutti i miei pazienti – dice -. Ho circa sette, otto nuovi contagi al giorno. Alcuni sono stati molto male dopo il contagio, alcuni hanno iniziato la terapia monoclonale e mi hanno ringraziato, altri non hanno voluto e sono risultati gravi, anche in terapia intensiva». Di Daniel è sorpreso: «Ivermectina? Mai sentita - scherza -. I miei pazienti sono tutti umani. Stanno funzionando molto bene le terapie monoclonali. Se attivate velocemente, come succede qui, i sintomi spariscono in 24 ore. Uso anche tachipirina, antinfiammatori, antivirali, cortisone a basso dosaggio, antibiotici. E oggi abbiamo un nuovo farmaco antivirale che riduce l’ospedalizzazione dell’80%».

I protocolli

I protocolli ci sono, e i medici di base li seguono. «Il caso di un solo paziente non dimostra niente, la scienza si basa su grandi numeri e linee guida internazionali– evidenzia il medico -. C’è gente che sta meglio e gente che non riesce a guarire. Gli uomini non sono tutti uguali, reagiscono in modo diverso. Ma il modo migliore per stare bene è vaccinarsi: fra i miei pazienti sono stati ricoverati in terapia intensiva solo non vaccinati. La scienza e la medicina sono una cosa seria, non ne discuto con gli stregoni».



Il video choc di Fabio Padovan, imprenditore di Treviso, che ringrazia Szumski

Il leader no Pass ha il Covid e si cura con l'antiparassitario per animali
Ketty Areddia
5 gennaio 2022

https://www.polesine24.it/24/2022/01/05 ... li-135186/

Un video di nove minuti in cui parla con voce affannata e destinato ai 5mila iscritti al gruppo Telegram "Comitato Riccardo Szumski” di cui lui, l’imprenditore Fabio Padovan (Otlav, Santa Lucia di Piave), è presidente. Fabio Padovan - scrive il Mattino di Padova - annuncia di curarsi con "l’Ivermectina, e molti di quelli che sono morti erano stati abbandonati a se stessi".

Una serie di messaggi che hanno fatto rabbrividire il direttore generale dell’Usl 2 di Treviso, Francesco Benazzi, preoccupato per l’effetto che le parole di Padovan potrebbero avere tra i seguaci del gruppo in cui circola il video: "Non ascoltatelo - raccomanda Benazzi - non ha alcun senso usare l’Ivermectina, è un antiparassitario dato agli animali o nei casi di scabbia. Chi sta male per il Covid chiami il medico di base o, se le condizioni peggiorano, il 118. E noi non abbiamo abbandonato proprio nessuno".

Padovan ha fatto parlare di sé durante l’emergenza Covid soprattutto per la creazione del Comitato Riccardo Szumski. Non un gruppo “No vax”, ma un movimento contrario al Green pass e ad altri aspetti di gestione della pandemia. Un movimento che ha protestato a Trieste con il leader dei portuali Stefano Puzzer, e che ha organizzato diverse iniziative anche a Santa Lucia di Piave.

Padovan - racconta lui stesso nel video - si è contagiato durante le feste, un focolaio di undici persone che ha colpito i suoi familiari. «Sono stato subito seguito da Riccardo Szumski, medico straordinario che non mi ha mai lasciato solo» racconta l’imprenditore nel video, «un altro grande medico mi aveva consigliato l’Ivermectina, che io ho preso fin dal primo giorno».



Il presidente del comitato Szumski positivo al Covid. Il video da casa: “Ho preso Ivermectina dal primo giorno, ora sto meglio”. La replica dello Snami
Alice Zaccaron
mercoledì, 5 Gennaio 2022

https://www.qdpnews.it/comuni/santa-luc ... llo-snami/

“Sono diventato positivo al Covid il 28 dicembre”: lo dice Fabio Padovan, presidente del comitato Riccardo Szumski, in un video postato sui social questo lunedì. Anche il resto della sua famiglia ha dovuto fare i conti con il virus: dapprima la moglie, ora negativa, e poi anche il resto della famiglia, con 11 contagiati in totale.

“Per poter parlare di una cosa bisogna farne esperienza e adesso è toccato a me, ho voluto viverla per essere anche io credibile. Ho però visto amici e conoscenti ammalarsi, venire curati da Riccardo e guarire” afferma fiducioso.

Padovan racconta il decorso del suo contagio, con un picco di febbre il 31 dicembre, mostrando le ricette mediche e sostenendo di seguire la cura che gli ha prescritto il dottor Szumski: “Oggi va meglio, la febbre è scesa. Come mi ha consigliato anche un altro grande medico qualche mesi fa, ho assunto Ivermectina dal primo giorno. Il Covid, ripeto, è una malattia che può essere guarita senza intasare gli ospedali”.

Il presidente del comitato si espone elogiando quindi i medici che da due anni si trovano negli ospedali a curare i contagiati chiamandoli eroi: “Non è facile né ripagante”.

Padovan afferma che il Covid, una volta entrato nell’organismo, aiuta a guarire dalle prossime infezioni, e accusa chi ha insistito nel proporre “Tachipirina e vigile attesa”: “Quanti morti hanno sulla coscienza? Li hanno fatti morire a casa e a loro che sono morti soli voglio dedicare la mia piccola sofferenza”.

Padovan conclude con i ringraziamenti al medico Szumski, sostenendo che “solo col cuore si potrà vincere contro questi tecnocrati che vogliono portarci alla rovina”.

Ben diversa la posizione al riguardo del dottor Salvatore Cauchi, presidente regionale dello Snami (Sindacato nazionale autonomo medici italiani), che afferma: “L’Ivermectina è un farmaco che queste persone assumono a pieno rischio e pericolo loro. Mi risulta che si tratti di un antiparassitario per i cavalli, non c’è nessuna valenza scientifica sull’uomo”.

Cauchi sottolinea che non c’è stata nessuna sperimentazione e nemmeno tutti i classici passaggi che determinano l’assunzione sicura da parte dell’uomo, cosa che avviene solo come ultima fase, dopo un iter preciso, proprio per assicurare la sicurezza umana.

Per quanto riguarda la gestione del Covid, il presidente veneto dello Snami afferma che ogni caso è differente e che la cura dipende dai sintomi, anche se di base è fondamentale rivolgersi al proprio medico monitorando l’andamento dei sintomi e soprattutto valutare le eventuali patologie concomitanti: se ci sono sintomi più seri si inizia una cura antibiotica.

“Nel caso di complicanze sono i colleghi dell’Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) che vanno ad auscultare i polmoni dei pazienti direttamente a domicilio: non è vero che sono lasciati soli”.




Gino Quarelo

Povero Fabio ... peccato che tu sia stato:
no pandemia grave perché è solo una semplice e ordinaria influenza,
no inutile mascherina che non serve a nulla,
no chiusure, no restrizioni, no distanziamenti che non servono a niente se non a dissociare la socialità e a danneggiare l'economia,
no vax perché non serve e danneggia
e
no green pass perché serve solo alla dittatura sanitaria!
No no, sempre no e sempre contro, mi dispiace caro Fabio ma sei in grave errore.

Poi sull'ivermectina, usata positivamente anche sull'uomo per certe infezioni parassitarie e virali, che possa funzionare anche contro il covid19 in taluni soggetti non significa che sia un toccasana miracoloso per tutti, vi è da dire che il vaccino è assai migliore, previene di più il contagio, la gravità dell'infezione e ha meno effetti collaterali di breve e di lunga durata, come pure sono più che utili tutte le altre misure preventive come la mascherina, la pulizia e il distanziamento.
Peccato Fabio, hai dato un cattivo esempio assieme al tuo amico Szumski, avete esagerato e siete usciti dal seminato, dal sensato e a volte dal lecito.
Non credo che tuo padre possa essere fiero di te in questo caso.
Come uomini politici del venetismo e del Partito dei Veneti avete dimostrato inaffidabilità totale, irresponsabilità e incoscienza, io da veneto non voterei mai per dare un mandato politico a te Fabio e a Szumski.







Che cos'è l'Ivermectina?

https://www.humanitas.it/enciclopedia/p ... ermectina/

L'Ivermectina è un farmaco antielmintico. Uccide o promuove l'espulsione di vermi parassiti intestinali. In caso di strongiloidosi uccide il parassita, mentre in caso di oncocercosi uccide solo i vermi in fase di sviluppo, ma non quelli adulti.
A cosa serve l'Ivermectina?

L'Ivermectina è utilizzata per trattare la strongiloidosi causata dal nematode Strongyloides stercoralis e per tenere sotto controllo l'oncocercosi causata dal nematode Onchocerca volvulus.
A volte trova impiego anche per trattare altre parassitosi, incluse pediculosi e scabbia.

Come si assume l'Ivermectina?

L'Ivermectina si assume per via orale, in genere sotto forma di unica compressa da deglutire con acqua a stomaco vuoto. In caso di oncocercosi può però essere prescritta l'assunzione di nuove dosi 3, 6 o 12 mesi dopo il primo trattamento.

Effetti collaterali riconosciuti

Fra i possibili effetti avversi dell'Ivermectina sono inclusi:

capogiri
perdita dell'appetito
nausea
vomito
gonfiore o dolore allo stomaco
diarrea
costipazione
debolezza
sonnolenza
tremori incontrollabili
fastidi al torace
gonfiore di occhi, volto, braccia, mani, piedi, caviglie o polpacci
dolore alle articolazioni
gonfiore alle articolazioni
gonfiore e dolore alle ghiandole a livello si collo, ascelle o inguine
battito cardiaco accelerato
arrossamenti, lacrimazioni o dolori oculari
gonfiore delle palpebre o dell'occhio
strane sensazioni all'occhio

È bene contattare subito un medico in caso di:

febbre
vesciche o desquamazioni
rash cutaneo
orticaria
prurito

Avvertenze

Il trattamento della strongiloidosi con Ivermectina prevede almeno tre esami delle feci nei tre mesi successivi all'assunzione del farmaco per verificare l'efficacia della cura.

In caso di oncocercosi, il trattamento può causare capogiri e svenimenti quando ci si alza rapidamente. È bene fare particolare attenzione a questo aspetto.
Prima di iniziare ad assumere Ivermectina è necessario informare il medico:

di allergie al principio attivo o a qualunque altro farmaco
di medicinali, dei fitoterapici e degli integratori assunti, citando in particolare ansiolitici, psicofarmaci, anticonvulsivanti, miorilassanti, sedativi, farmaci per dormire o tranquillanti
se si soffre (o si è sofferto) di meningite, tripanosomiasi o disturbi che alterano il funzionamento del sistema immunitario
in caso di gravidanza o allattamento



Network Bibliotecario Sanitario Toscano
https://www.nbst.it/989-coronavirus-nuo ... covid.html

Ivermectina nei pazienti con infezione da SARS-CoV2
Ivermectina, effetti tossici
20 ottobre. NEJM. Toxic Effects from Ivermectin Use Associated with Prevention and Treatment of Covid-19
#NOVITÁ L'Oregon Poison Center ha ricevuto chiamate a un tasso di 0,25 al mese in tutto il 2020, fino alle 21 nel solo agosto 2021, sugli effetti tossici dell'ivermectina nelle persone che hanno usato il farmaco per la prevenzione o il trattamento di Covid-19. I sintomi includevano disturbi gastrointestinali, confusione, atassia e convulsioni e 6 delle 21 persone sono state ricoverate in ospedale.
28 luglio 2021. Cochrane library Ivermectin for preventing and treating COVID-19
Attualmente le prove sull'efficacia e la sicurezza dell'ivermectina per la prevenzione dell'infezione da SARS-CoV-2 e il trattamento di COVID-19 sono contrastanti.Lo studio Randomized, Double-blind, Multi Centre Phase II, Proof of Concept, Dose Finding Clinical Trial on Ivermectin for the early Treatment of COVID-19. COVER (COVid iVERmectin), di cui il promotere è IRCCS Sacro Cuore Don Calabria, Negrar di Valpolicella (Verona), ha come obiettivo valutare se l'ivermectina, somministrata alla dose di 600 mcg/kg o 1200 mcg/kg una volta al giorno per cinque giorni consecutivi è sicura nei pazienti con infezione SARS-CoV2 iniziale, asintomatica o paucisintomatica e se, somministrata al dosaggio trovato sicuro, riduce la carica virale di SARS-CoV2 al 7 ° giorno. L'ivermectina, un vecchio farmaco utilizzato per una vasta gamma di infezioni parassitarie e, in anni più recenti, con più ampie potenziali indicazioni, si è dimostrata efficace nel ridurre la carica virale del 99,98% in 48 ore in cellule coltivate in vitro infettate da SARS-CoV2.


L'ivermectina è un farmaco antielmintico ad ampio spettro costituito da una miscela di 22,23-diidroavermectina B1a + 22,23-diidroavermectina B1b
.
https://it.wikipedia.org/wiki/Ivermectina
È ampiamente utilizzato anche in campo veterinario per il trattamento di parassitosi negli animali.[6]
L'ivermectina è stata scoperta nel 1975 ed è entrata nella pratica medica nel 1981.[7]
Può essere assunto per bocca oppure applicato direttamente alla pelle, mentre si deve evitare il contatto con gli occhi. In campo dermatologico, sotto forma di crema cutanea, si usa per la cura della rosacea.
Durante la pandemia di COVID-19 il farmaco è stato al centro di diversi episodi di disinformazione in merito alla presunta efficacia dell'ivermectina nel trattamento della COVID-19: tali affermazioni sono, tuttavia, del tutto prive di fondamento scientifico ed al momento non esistono evidenze sufficienti a supporto dell'impiego del farmaco nel trattamento e nella prevenzione dell'infezione.
La scoperta a metà degli anni Settanta della famiglia delle avermectine (insetticidi usati principalmente nelle esche per formiche a uso domestico), da cui deriva l'ivermectina, si deve a Satoshi Ōmura dell'Università Kitasato di Tokyo e a William Cecil Campbell del Merck Institute for Therapeutic Research.
Ōmura identificò l'avermectina dal batterio Streptomyces avermitilis. Campbell purificò l'avermectina da colture ottenute da Ōmura e guidò gli sforzi che portarono alla scoperta del derivato più efficiente e di ridotta tossicità che prese il nome di ivermectina. Ivermectina fu messa in commercio nel 1981.
Metà del Premio Nobel per la medicina del 2015 è stato assegnato congiuntamente a Ōmura e Campbell per la scoperta dell'avermectina, «i derivati del quale hanno radicalmente abbassato l'incidenza della cecità fluviale e della filariosi linfatica, come pure per l'efficacia dimostrata contro un numero crescente di altre malattie causate da parassiti».
L'ivermectina è un antielmintico ad ampio spettro. Negli esseri umani viene utilizzata principalmente per trattare l'oncocercosi, ma è efficace anche contro altre infestazioni da vermi, come la strongiloidosi, l'ascaridiasi, la tricocefalosi, la filariosi e l'enterobiasi, e contro alcune malattie della pelle causate da parassiti, tra cui pidocchi del capo e scabbia, e per il trattamento della rosacea.
L'ivermectina uccide rapidamente le microfilarie, ma non i parassiti adulti. Di conseguenza per proteggere un individuo dall'oncocercosi è necessario che assuma una singola dose orale del farmaco ogni anno per tutta la durata della vita dei parassiti adulti (10-15 anni).


Ricerca

L'ivermectina è stata anche studiata come potenziale agente antivirale contro il virus chikungunya e la febbre gialla.

Un numero della rivista Cochrane ha trovato delle deboli prove del fatto che l'ivermectina possa ridurre le lesioni corioretinali e prevenire la perdita di vista in persone con oncocercosi.

Nel 2013, uno studio ha dimostrato che l'ivermectina è un nuovo ligando del recettore nucleare Farnesoide X, un target terapeutico per la steatosi epatica non alcolica.
Impiego nella COVID-19

A partire dal 2020 sono stati svolti alcuni studi per analizzare l'efficacia del farmaco contro il virus SARS-CoV-2, responsabile della pandemia di COVID-19.

L'ivermectina ha dimostrato capacità in vitro di poter contrastare alcuni virus, tra cui il virus Zika, il West Nile, il poliomavirus BK, i virus Dengue e della febbre gialla e, per l'appunto, il SARS-CoV-2. Contro quest'ultimo, in particolare, agirebbe inibendo i trasportatori a livello della membrana del nucleo cellulare che importano le proteine virali all'interno del nucleo stesso. Le dosi impiegate per ottenere tali effetti sulle linee cellulari in vitro tuttavia risultano assai maggiori rispetto a quelle ritenute sicure per l'impiego nell'uomo. Secondo una revisione sistematica della Cochrane Collaboration, attualmente non vi sono prove sufficienti per suggerire l'impiego dell'ivermectina nel trattamento della COVID-19.

Nonostante gli stessi autori avessero indicato che si trattasse solo di studi preliminari e che l'efficacia nel trattare la malattia nell'uomo fosse ancora da valutare, tali ricerche hanno generato un ampio clamore mediatico: sono sorte varie associazioni dedite alla promozione dell'impiego dell'ivermectina per trattare la patologia, e si sono verificati numerosi casi di automedicazione che hanno portato ad episodi di intossicazione e morte. Il forte aumento delle prescrizioni in Australia ha indotto il governo a vietarne l'impiego off-label.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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