I dementi no pandemia no mask no vax e no green pass

Re: I dementi no pandemia no mask no vax e no green pass

Messaggioda Berto » sab gen 29, 2022 8:22 am

Le demenzialità novax: farsi il vaccino no ma infettarsi con il covid sì!


Gli irriducibili che vogliono infettarsi tra untori a pagamento e baci proibiti
Fausto Biloslavo
25 Gennaio 2022

https://www.ilgiornale.it/news/politica ... 1643099359

A una settimana dal super green pass sono 1 milione e 800mila gli over 50 senza una dose. "Ma preferisco morire che fare il vaccino"
Gli irriducibili che vogliono infettarsi tra untori a pagamento e baci proibiti

«La saliva degli infetti la faccio versare in un contenitore, come quello del test delle urine. Poi uso un cotton fioc imbevendolo e lo infilo su per il naso. Sono disposto a tutto pur di non fare il vaccino». Il racconto rivela la scelta estrema degli irriducibili, con più di 50 anni, che fra una settimana rischiano di rimanere a casa o perdere il lavoro se non rispettano l'obbligo vaccinale. La punta dell'iceberg della ricerca ad ogni costo dell'infezione da Covid, delle truffe per ottenere il green pass e del contagio a pagamento. Ieri i carabinieri dei Nas hanno perquisito a Udine le abitazioni di quattro persone, che ottenevano il lasciapassare verde tramite tamponi in realtà mai effettuati. Gli indagati sono tre insegnanti di scuole di vario grado e un farmacista compiacente. L'inchiesta è scattata a novembre e i reati contestati sono di falso in certificazioni e truffa ai danni dello Stato.

In molti, però, puntano ad infettarsi «prendendo ad ogni costo il Covid. Non ho paura - racconta una persona di mezza età, che sembra disperata - Vado a casa di conoscenti positivi e passo del tempo con loro. Mi siedo, bevo qualcosa, mangiamo assieme, mi fermo a cena. Utilizzo le stesse posate per trovare il modo di infettarmi. Sono disposto a tutto» spiega il no vax. Il paradosso è che non riusciva a prendere il Covid: «Ci provo da più di 15 giorni Mi impesto il naso e la bocca con la saliva dei contagiati, ma niente. Sono sfortunato» si sfoga l'irriducibile. «Ho più paura del sistema che mi impone a forza un vaccino sperimentale - aggiunge - che di contrarre il virus». Assolutamente convinto che i vaccini siano pericolosi elenca casi che conosce di trombosi, paralisi parziale e addirittura un decesso a causa del siero anti covid. «Non temo di finire in terapia intensiva. Rischio il tutto per tutto - sostiene convinto - Preferisco morire di mio, che morire con il dubbio che qualcuno mi abbia fatto qualcosa». Da qualche giorno ha raggiunto l'obiettivo ed è casa con la febbre.

Ad una settimana dal super green pass obbligatorio sono ancora 1 milione e 800mila gli over 50 senza una dose. Nella fascia di età dai 50 ai 59 anni si conta il numero maggiore (848.871). L'introduzione dell'obbligo ha registrato un aumento del 28,1% della prima dose, ma per vaccinare tutti i recalcitranti bisognerebbe andare avanti fino a primavera. In tanti non sceglieranno strade alternative come le truffe dei tamponi o l'opzione di contagiarsi andando a caccia di positivi.

Un servizio di Controcorrente prima serata in onda domenica sera su Rete 4 ha scovato le chat su Telegram dove si «offre» la positività in cambio di soldi. «Facciamo 350 (euro) - dice un untore al telefono - Ti lascio il cotton fioc in una bustina chiusa. E tu i soldi direttamente al portone e basta». Qualcuno si offre gratis per la causa e il 13 gennaio c'è chi chiedeva: «In nord Italia dove c'è un corona party?». Ad Ancona un no vax voleva la mascherina infetta di una vicina di casa per prendere il virus. Sempre su Telegram girano offerte, vere o presunte, di green pass falsi da 250 a 500 euro preferibilmente in bitcoin.

A Trieste, ex capitale dei no vax, uno dei leader della protesta, Fabio Tuiach, conferma: «Molti cercano di infettarsi pur di non sottostare al diktat vaccinale». Quando ha preso il Covid «una signora voleva baciarmi per contagiarsi, ma mia moglie non era contenta».
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: I dementi no pandemia no mask no vax e no green pass

Messaggioda Berto » dom gen 30, 2022 10:55 am

Certamente non sono decine ma centinaia e forse migliaia.
In Italia vi sono oltre un milione di camionisti, probabilmente negli USA e in Canada sono vari milioni e quindi qualche migliaio o decina di migliaia fanno effetto ma restano una minoranza.




Covid: protesta dei camionisti al confine tra Canada e Usa
Nord America
Agenzia ANSA
24 gennaio 2022

https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/ ... ded0a.html

Decine di camionisti canadesi hanno iniziato un lungo viaggio verso Ottawa per protestare contro l'obbligo di vaccinarsi contro il Covid-19, imposto da Canada e Stati Uniti a chiunque voglia attraversare il confine, il più lungo al mondo con quasi 9.000 chilometri.

Questa misura è entrata in vigore il 15 gennaio in Canada e sabato scorso negli Stati Uniti.

Le autorità statunitensi minacciano i potenziali trasgressori di un divieto permanente di operare sul territorio, mentre il Canada impone una quarantena di 14 giorni ai conducenti non vaccinati di ritorno dagli Stati Uniti.
Per protestare contro queste misure, diverse decine di camionisti canadesi sono partiti da Vancouver, sulla costa del Pacifico, diretti verso la capitale federale, circa 4.400 chilometri più a est, secondo quanto riportato dai media canadesi.
Il "Freedom Convoy", come è stato battezzato dai camionisti, prevede di aggregare altri manifestanti lungo la strada e unirsi, il 29 gennaio ad Ottawa, ad altri convogli provenienti dal Quebec e dalle province atlantiche.
La Canadian Trucking Alliance, una delle principali associazioni del settore, ha "fortemente disapprovato" l'iniziativa, sottolineando che la stragrande maggioranza dei camionisti canadesi è già vaccinata.


La copio così come è.
Testimonianza da un italiano che vive in Canada. (Grazie a Mary Trotta)
Ragazzi, dovete sapere cosa sta succedendo! Il mondo si sta svegliando più che mai ed è stato tutto ad un tratto! Lasciatemi spiegare:
Vivo in Canada. Il Canada importa molto dagli Stati Uniti, molto del nostro cibo qui arriva anche da lì. Dato che siamo vicini, tutto arriva per mezzo dei camion. All'inizio di gennaio, il primo ministro canadese ha deciso che i camionisti canadesi avrebbero dovuto avere un passaporto sanitario per entrare e lasciare il paese oltre il confine degli Stati Uniti. Beh, non è stato molto ben accolto. 18.000 camionisti sono stati licenziati perché non volevano essere vaccinati. Quindi, questi camionisti si sono riuniti per fare una marcia da un'estremità del paese (la Columbia Britannica) alla capitale, Ottawa, dove si trova il primo ministro). Tuttavia... molte persone hanno iniziato a supportare i conducenti di camion. I camionisti hanno iniziato a ricevere molte donazioni in denaro per cibo e benzina fino a lì (un viaggio di 6 giorni). Una cosa tira l'altra, sta accadendo un effetto gregge finché, all'improvviso, i camionisti hanno deciso che non avrebbero più combattuto solo per loro, ma per tutti! Hanno deciso di marciare verso il presidente del Consiglio e da lì non si sposteranno finché il presidente del Consiglio non avrà ritirato il passaporto sanitario, le mascherine, tutte le restrizioni, tutto!! Hanno detto: finché non ripristineremo la nostra libertà, non andremo via di qui. Ma il meglio viene ora. Il movimento è cresciuto così tanto che lunedì si sono incamminati da una estremità all’altra del paese, in ogni città che poteva, altri camionisti e automobili di gente comune, famiglie, si sono uniti. Le persone sono tutte a loro favore. I ristoranti stanno regalando cibo gratis alle persone in marcia. Hotel che ti fanno dormire gratis. Stazioni di servizio gratuite. L'intero paese si è riunito e ha accumulato 5 MILIONI DI DOLLARI per il viaggio (cibo, benzina, ecc.). Ora ci sono 100.000 camionisti canadesi e ieri sera 13.000 camionisti americani sono entrati nel Paese per partecipare. Non c'è quasi nessuno contro! Il paese si è completamente svegliato! Sabato mattina arriveranno nella capitale e chiuderanno i dintorni della zona del ministero fino a quando non sarà ristabilita la libertà nel Paese. È così incredibile che ora l'Australia sta già organizzando la sua marcia!



Canada: sale protesta, migliaia in piazza contro misure Covid
Monta in Canada la protesta contro le restrizioni anti Covid. Migliaia di manifestanti sono scesi in piazza a Ottawa, Toronto, Quebec City e Winnipeg. KEYSTONE/AP/Nathan Denette sda-ats
06 febbraio 2022

https://www.swissinfo.ch/ita/tutte-le-n ... d/47324630

Monta in Canada la protesta contro le restrizioni anti Covid. Migliaia di manifestanti sono scesi in piazza a Ottawa, Toronto, Quebec City e Winnipeg.

Rafforzano la protesta "Freedom Convoy" iniziata una settimana fa dai camionisti canadesi contro l'obbligo di vaccino se si attraversa la frontiera con gli Usa.

Nella capitale i dimostranti hanno acceso falò e creato saune portatili contro temperature polari, costruendo castelli gonfiabili per i bambini davanti al parlamento, sventolando bandiere canadesi e urlando slogan contro il governo. Presente anche un più piccolo gruppo di anti manifestanti stanchi delle proteste che invitano la folla a tornare a casa. La polizia è presente in forze e ha installato barriere per limitare ai veicoli l'accesso alla città.

Nei giorni scorsi il premier Justin Trudeau ha scartato l'ipotesi di ricorrere all'esercito per sgomberare i manifestanti. L'atmosfera di questo secondo weekend di protesta appare comunque meno tesa di quella di una settimana fa, quando diversi attivisti avevano esibito bandiere confederate e simboli nazisti, scontrandosi con i residenti.

Intanto il sito di crowfunding GoFundMe ha annunciato che bloccherà i soldi donati per i camionisti canadesi che protestano contro l'obbligo di vaccino, citando rapporti di polizia su episodi di violenza. Il sito restituirà il denaro ai donatori. Finora era stata raccolta una cifra pari a 5,8 milioni di euro.
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Re: I dementi no pandemia no mask no vax e no green pass

Messaggioda Berto » gio feb 03, 2022 9:54 pm

«Temeva il vaccino». Il Covid stronca Paolo Picco, si era curato a casa seguendo un leader No vax veneto
Paolo Calia
1 febbraio 2022

https://www.ilmessaggero.it/salute/stor ... 75541.html

CONEGLIANO - Ha provato a curare il Covid a casa, senza essersi mai vaccinato, seguendo le indicazioni del sindaco di Santa Lucia di Piave e medico Riccardo Szumski, punto di riferimento per schiere di no vax. Quando le sue condizioni sono però peggiorate non ha potuto evitare il ricovero all’ospedale di Vittorio Veneto, dove nella notte di domenica è morto. Se n’è andato così Paolo Picco, 81 anni, volto notissimo di Conegliano. Era il presidente del Club Serenissima auto e moto storiche fondato nel 1988.

Paolo Picco morto, si era curato a casa da solo

Uno dei club più prestigiosi in Italia e il più grande del Veneto con gli oltre 1600 iscritti. Di recente si era anche occupato del salvataggio della Lancia Fulvia rimasta parcheggiata sempre nello stesso parcheggio di Conegliano per oltre 40 anni. Vicenda rimbalzata in tutta Italia.


LA MALATTIA
Il primo gennaio Picco ha cominciato ad avvertire dei sintomi che lo hanno spinto a fare un tampone. Il test lo ha fatto il giorno 5, risultando però positivo. Senza essere vaccinato, la sua scelta è stata di provare a curarsi a casa. Ha quindi chiesto l’aiuto di Szumski per le terapie a domicilio. Ma la situazione è velocemente peggiorata. L’11 gennaio è entrato nell’ospedale vittoriese, espressamente dedicato al Covid, in condizioni gravi. E di miglioramenti non ce ne sono stati: «Purtroppo con il Covid è andato tutto storto - racconta il figlio Alberto - le medicine monoclonali per le cure a casa sono arrivate tardi. E poi la situazione si è aggravata». Alberto ammette che il padre non era vaccinato: «Mio padre non era contro il vaccino - racconta - era solo incerto se farlo o meno, aveva una certa paura. Circa dieci anni fa aveva subito l’asportazione di un rene e questo gli aveva consigliato una certa prudenza. Lui non è mai stato contro nulla, ha sempre cercato di fare di tutto e di più. Difficile dire dove abbia preso il Covid, era sempre attivissimo e frequentava tante persone. Una vita sociale molto intensa. Sempre attivo e sempre pronto a trasmettere la sua positività che instancabilmente e lucidamente metteva in tutto quello che faceva. Non avresti detto che avesse 81 anni. Un vero vulcano».

LA VITA
Paolo Picco ha sempre avuto la passione per le auto e ha partecipato con successo a numerosi rally. Anche se risiedeva da tempo a Santa Lucia di Piave, comune di Szumski, era stato anche consigliere comunale di Forza Conegliano all’epoca del sindaco Floriano Zambon ed era socio del Lions Club Conegliano. Con il Club Serenissima Storico si era fatto carico dell’organizzazione dell’ultima edizione del Natale a Conegliano. «Purtroppo questo è un saluto che non avrei mai voluto fare - dice il sindaco Fabio Chies - ma ci tengo a dirti una cosa che ho nel cuore: grazie Paolo. Grazie per la tua gentilezza e per la cordialità, per la tua capacità di coinvolgere e di rendere tutti allegri, grazie per essere stato un punto di riferimento ed una persona al servizio della comunità e degli altri». «Era una bella persona, sempre disponibile e generosa - ha aggiunto l’ex primo cittadino Floriano Zambon - che sapeva trovare soluzioni e risolvere i problemi di chi si rivolgeva a lui». Picco lascia i figli Alberto, Donatella e Luisa e i fratelli Roberto e Carlo. Per sua espressa volontà, la cerimonia funebre si svolgerà in forma strettamente privata.
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Re: I dementi no pandemia no mask no vax e no green pass

Messaggioda Berto » sab feb 05, 2022 1:28 pm

Maurizio Bonanni, No vax stroncato dal Covid a 62 anni. Diceva: «Sono l'ultimo pellerossa»
Tito Di Persio
Sabato 5 Febbraio 2022

https://www.ilmessaggero.it/abruzzo/mau ... 84835.html

Due decessi, ieri, dovuti al coronavirus nella città di Teramo: morto un 62enne non vaccinato e una donna novantenne immunizzata. Il più giovane, Maurizio Bonanni, si è spento nella nottata di ieri nel reparto di rianimazione del Mazzini dove era ricoverato da tempo. Chi lo conosceva bene lo descrive come «un compagnone, una persona sempre allegra che amava stare tra la gente».

Franco Trinca, morto di Covid il biologo No vax che ha rifiutato di essere intubato: sosteneva le terapie domiciliari

Era molto noto e anche attivo sui social, soprattutto contro il vaccino. «Il mondo non verrà distrutto da quelli che fanno del male, ma da quelli che li osservano senza far nulla», una citazione di Albert Einstein, si legge in uno dei suoi ultimi post. Ce ne sono tante di citazioni, anche del premi Nobel Montagnier dove spiega i suoi dubbi sulla vaccinazione di massa. In uno dei suoi messaggi si nota la foto di un indiano a cavallo verso il tramonto con la scritta sopra: «Mi sento l'ultimo pellerossa».

Bonanni era separato da 25 anni con una donna texana che ora vive in America. Lascia la mamma, con la quale conviveva, e due figlie, una residente all'Aquila e l'altra in Texas. I funerali non si faranno perché seguace del movimento Hare Krishna.
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Re: I dementi no pandemia no mask no vax e no green pass

Messaggioda Berto » dom feb 06, 2022 9:06 pm

I No Vax rischiano 27 volte di più la rianimazione. Dubbi sul siero anti Omicron: può non servire
6 Febbraio 2022

https://www.ilgiornale.it/news/politica ... 1644126706

Dopo il boom a gennaio, stop alle immunizzazioni: mancano in 4 milioni
I No Vax rischiano 27 volte di più la rianimazione. Dubbi sul siero anti Omicron: può non servire

Con buona pace dei No Vax, che si ostinano a contestare i numeri delle ospedalizzazioni di chi non ha ricevuto alcuna dose, i dati del report settimanale dell'Istituto superiore di sanità esteso su sorveglianza, impatto delle infezioni ed efficacia vaccinale confermano che non vaccinarsi espone maggiormente al pericolo di finire ricoverato o peggio in terapia intensiva.

Eppure, nonostante gennaio sia stato un mese record per le vaccinazioni e più di 48,2 milioni di italiani (l'81,5%) hanno completato il ciclo di vaccinazione primario, c'è uno zoccolo duro di circa 4 milioni di cittadini sopra ai 20 anni che non ne vuole ancora sapere di immunizzarsi. Non li tocca il fatto che il tasso di ricoveri ordinari sia dieci volte più alto tra i No Vax rispetto a chi ha avuto anche la dose booster. O che per i casi più gravi il rischio di finire in terapia intensiva sia addirittura 27 volte più alto tra chi non ha alcuna copertura. Per quanto riguarda la mortalità è 25 volte più alta tra chi non è vaccinato.

Il report dell'Iss ribadisce anche l'efficacia del vaccino nel prevenire la diagnosi di infezione, che diminuisce quanto più tempo passa dalla somministrazione delle dosi: è pari al 63% entro 90 giorni dal completamento del ciclo vaccinale, al 51% tra i 91 e 120 giorni, al 40% oltre 120 giorni dal completamento del ciclo, mentre sale al 67% nei soggetti vaccinati con il booster. L'efficacia nel prevenire casi di malattia severa è pari a 90% nei vaccinati con ciclo completo da meno di 90 giorni, 91% nei vaccinati con ciclo completo da 91 e 120 giorni, 85% nei vaccinati che hanno completato il ciclo vaccinale da oltre 120 giorni e 95% nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva.

Nonostante le aziende farmaceutiche stiano lavorando per aggiornare i vaccini contro la variante Omicron, ormai prevalente quasi ovunque, cominciano a farsi avanti i primi dubbi sull'effettiva utilità di un farmaco specifico. Secondo uno studio americano, svolto al momento su un numero limitato di primati, il nuovo vaccino di Pfizer e Moderna non proteggerebbe di più rispetto a quello in uso ora. Non sarebbe stato rilevato un maggiore livello di protezione dalla malattia negli animali che hanno ricevuto il richiamo con il siero aggiornato rispetto a quelli che avevano invece ricevuto il booster tradizionale. In pratica il livello di anticorpi neutralizzanti generati dai due vaccini sarebbe simile. Se i risultati delle studio fossero confermati anche sugli uomini, potrebbe non essere necessario aggiornare i vaccini in commercio che si stanno dimostrando efficaci contro le varie varianti se somministrati con tre dosi, rischiando al contrario che un prodotto studiato specificatamente su Omicron protegga meno dal ceppo virale originario, che continua a circolare.

Secondo la rivista Nature la variante Omicron sta facendo aumentare in molti Paesi i ricoveri dei bambini, i meno protetti dai vaccini, anche se fortunatamente non si osservano forme gravi della malattia.
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Re: I dementi no pandemia no mask no vax e no green pass

Messaggioda Berto » dom feb 06, 2022 9:43 pm

Muore per il Covid il biologo No Vax Franco Trinca
HuffPost Italia
4 febbraio 2022

https://www.huffingtonpost.it/covid/202 ... /?ref=fbph

Qualcuno lo ricorderà per la lite accesa con Selvaggia Lucarelli negli studi di Piazza Pulita. Ricoverato due settimane fa in ospedale a Perugia per una polmonite bilaterale, il biologo No Vax Franco Trinca non ce l'ha fatta. È morto a 70 anni a causa delle complicazioni provocate dal Covid.

Trinca, famoso per le sue convinzioni contro il vaccino e a favore delle terapie domiciliari e alternative era diventato famoso in questi ultimi due anni, grazie anche trasmissioni come Dritto e Rovescio o Piazza Pulita dove era stato invitato come ospite più volte e dove aveva sostenuto posizioni contrarie alla vaccinazione.


Curava i virus con la "forza degli integratori". Morto di Covid il biologo negazionista Trinca
6 Febbraio 2022

https://www.ilgiornale.it/news/politica ... 1644126704

A Roma il prefetto blocca il "campo Hobbit" ideato dagli anti vaccinisti
Curava i virus con la "forza degli integratori". Morto di Covid il biologo negazionista Trinca

Aveva espresso, in televisione e nelle piazze, le sue posizioni no vax e a favore delle terapie domiciliari contro il Covid. Sosteneva di aver studiato degli integratori per una farmacia perugina facendo intendere una presunta «capacità contro il virus». Ma ieri il biologo Franco Trinca, 70 anni, è morto proprio al causa di quel Coronavirus che credeva di poter combattere facendo a meno del vaccino. A quanto riporta «Perugia Today», «il biologo e nutrizionista perugino era stato ricoverato per Covid, con una polmonite bilaterale, a Città di Castello in condizioni non preoccupanti, poi la situazione si era aggravata, fino la decesso avvenuto ieri. Trinca avrebbe rifiutato l'intubazione».

Dando notizia della morte dell'amico biologo, l'avvocato Alessandro Fusillo, animatore del gruppo telegram e del sito «Difendersi Ora» e in prima linea nella lotta a green pass e vaccini anti-covid, ha parlato di «perdita incalcolabile»: «Non conoscevo Franco Trinca da molto, da poco più di un anno, ma abbiamo trovato subito un'assonanza istintiva: con Franco bastava uno sguardo per capirsi. La triste stagione che stiamo vivendo ha avuto anche questo effetto. Abbiamo perso tanti amici con i quali non vi è più terreno comune ma ne abbiamo guadagnati moltissimi cui ci siamo legati in pochissimo tempo in modo molto più profondo e duraturo».

«Franco aveva una sensibilità istintiva, naturale direi, per le questioni giuridiche che riusciva a dominare con la sicurezza che spesso manca anche a giuristi esperti. Ed era naturalmente un maestro, un insegnante; porto nel cuore come un ricordo prezioso le moltissime conversazioni che abbiamo avuto. Sono moltissime le cose che ho imparato da Franco e gliene sarò grato per sempre». E poi: «Per lui la scienza era, come dovrebbe essere, una ricerca continua, la necessità di leggere, di studiare, di approfondire, di non dare niente per scontato. Tutti conoscono le battaglie che abbiamo combattuto insieme e che sento il dovere morale di condurre a termine, anche per raccogliere il testimone che idealmente mi ha passato».

E sempre in tema di «negazionisti», è notizia di ieri che il maxi raduno dei No Vax previsto ai pratoni del Vivaro, alle porte di Roma, dal 10 al 13 febbraio, non si terrà. Il prefetto Matteo Piantedosi, nell'ultima riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza, ha infatti deciso la linea del massimo rigore.

Il «campo Hobbit» che il Fronte di Liberazione Nazionale avrebbe voluto allestire a Rocca di Papa, nonostante il divieto del sindaco Veronica Cimino, è formalmente vietato. In sostanza, l'area dei pratoni del Vivaro non potrà essere in alcun modo occupata, anche temporaneamente. Nell'ultimo incontro del comitato per l'ordine e la sicurezza tenuto a palazzo Valentini, oltre ai vertici della prefettura e della questura, c'era anche il sindaco di Rocca di Papa, i carabinieri e l'ente parco che ha anche sottolineato la serie di rischia ambientali possibili.



Enna, la famiglia Mancoso (No vax) sterminata dal virus: in un mese sei morti. «Avevano paura del vaccino»
Antonio Calitri
5 febbraio 2022

https://www.ilmessaggero.it/salute/stor ... 83034.html

Con l'ultima vittima spirata giovedì all'ospedale Umberto I di Enna, sei componenti e due generazioni di una famiglia siciliana sono state completamente sterminate dal Covid-19. Si tratta dei Mancuso di Pietraperzia, un comune di poco più di seimila abitanti nel cuore della Sicilia meridionale, nessuno dei quali era vaccinato. Abitavano tutti in un raggio di pochi metri, nel centro di Pietraperzia, nell'Ennese. Si incontravano ogni giorno: pranzo e cena a casa di mamma e papà, che ora non ci sono più, morti insieme ai tre figli (un uomo e due donne).


L'incubo inizia a dicembre

Una tragedia comincia lo scorso dicembre pochi giorni prima di Natale. Il primo a contrarre il virus in maniera sintomatica è il capofamiglia Michele Mancuso di 81 anni. A pochi giorni dalle festività e con la diffidenza nei confronti della sanità siciliana, il Mancuso sceglie di restare a casa sperando che il suo corpo riesca a debellare il Covid, speranza suffragata dalle notizie che gli arrivavano dalle guarigioni di altri compaesani. Non è andata così e quando il 23 dicembre la situazione precipita, i parenti chiamato il 118 ma all'arrivo dell'ambulanza, l'equipe medica non può che constatare il decesso. A quel punto gli altri componenti della famiglia che nel frattempo si sono contagiati e la cui condizione sanitaria comincia gradualmente ad aggravarsi, scelgono di farsi ricoverare all'ospedale Umberto I di Enna.

Ma la situazione non migliora, anzi. Da metà gennaio inizia quello che si rivelerà un vero e proprio stillicidio. Il 17 gennaio muore la consuocera del Mancuso, Concetta Guarnaccia di 91 anni, madre dei due fratelli che avevano spostato le sue due figlie. Il 22 dello stesso mese muore una di queste, Maria Mancuso di 55 anni. Tre giorni dopo se ne va anche il figlio Vincenzo Mancuso di 50 anni. Giovedì scorso avvengono gli altri due decessi, la moglie della prima vittima, Vincenza Fontanella di 78 anni e la terza figlia della coppia, Concetta, di 51 anni.

«Ci hanno etichettati come No vax - dice Noemi, 25 anni figlia di Maria e nipote delle due anziane decedute ieri, anche lei non vaccinata - Ma la verità è che avevano una paura pazzesca: temevamo gli effetti che poteva produrre il vaccino, perché un nostro conoscente era morto proprio a seguito della somministrazione di una dose del farmaco e per questa ragione avevamo scelto di non farlo». Nessuna prova, ovviamente, di un nesso tra il decesso del parante e il vaccino. La famiglia era emigrata in Belgio negli anni Sessanta. La mamma e il papà facevano gli operai in una fabbrica nell'hinterland di Charleroi, la cittadina industriale meta di tantissimi emigrati dalla provincia ennese. Le prime a far rientro al paese erano state le sorelle, che si erano innamorate di due fratelli del paese. Dopo qualche anno le avevano raggiunte i genitori e l'altro figlio. «Mia nonna era attaccatissima a noi nipoti - dice Noemi - Sono tornata per voi e non venite a trovarmi, ci diceva. Se per caso un giorno non andavamo a farle visita, ci restava male».


Paese sotto choc

«Questa tragedia familiare - ha commentato Emanuele Cassarà, direttore sanitario dell'Ospedale Umberto I di Enna - dimostra che l'unica arma per evitare conseguenze così nefaste è il vaccino». Per il sindaco della cittadina, Salvuccio Messina si tratta di «un evento che ha scosso l'intera comunità pietrina. Un'intera famiglia sterminata da questo maledetto virus che, purtroppo, si è accanito su questa famiglia, tanto è vero che ci sono state sei perdite e a distanza di poco tempo l'una dall'altra». E continuando sulla sua pagina Facebook, dopo essersi associato «al profondo dolore di tutti i familiari e di quanti, purtroppo, hanno perso la vita stroncati da questo virus Covid 19» si è augurato «di uscire il più presto possibile da questa grave situazione e che si possa tornare alla normalità e a sorridere nella vita che ci ha dato Nostro Signore». I funerali delle due donne si terranno domani alle 15 nella chiesa Madre di Pietraperzia.
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Re: I dementi no pandemia no mask no vax e no green pass

Messaggioda Berto » lun feb 07, 2022 9:14 pm

No vax, lettera ai medici che lo hanno salvato ad Arezzo: «Temevo di morire solo, siete stati una famiglia»
L'uomo era stato ricoverato all'ospedale San Donato con gravissime difficoltà respiratorie
Lunedì 7 Febbraio 2022

https://www.ilmessaggero.it/salute/stor ... 88935.html

Covid,la lettera del novax salvato dai medici ad Arezzo «temevo di morire solo, siete stati una famiglia»

«Sono arrivato in questo reparto con gravissime difficoltà respiratorie, unite a una grande sensazione di paura e sconforto in cui la vita e la morte sono un'unica cosa» inizia così la lunga lettera di ringraziamento che Andrea, no vax, ha scritto ai medici di dell'ospedale San Donato di Arezzo che le hanno salvato la vita dopo che aveva contratto il Covid.

«Avevo paura di morire solo, i medici sono stati la mia famiglia»

Nella missiva, pubblicata su Facebook dalla Asl Toscana Sud Est, il paziente descrive la paura provata durante i giorni della malattia e il sostegno ricevuti dal team medico del reparto Malattie Infettive guidato dal dottor Danilo Tacconi «Paura di poter morire da un minuto all'altro, perchè quando ti manca l'aria, non respiri, ma sei cosciente e vedi la morte accanto al tuo letto» scrive Andrea «In preda allo sconforto, solo, senza gli affetti più cari, senza la mia famiglia, senza la forza per chiamare, senza un volto amico vicino a me. momenti terribili che restano indelebili nellam memoria».

Poi racconta l'aiuto ricevuto dai sanitari: «Vedi le persone accanto a te che non conosci - prosegue -, chiuse nei loro scafandri impegnate a sconfiggere il virus ma anche vicine per aiutarti e per incoraggiarti a non mollare, a darti la speranza». «Queste persone diventano la tua famiglia, i tuoi amici. Non sono più volti sconosciuti ma persone che non vedi l'ora di rivedere, che aspetti ogni mattina, a cui ti aggrappi a cui ti affidi perché rivederli significa essere ancora vivi. Grazie di cuore Andrea».


Il post della Asl Toscana Sud Est: "messaggio di speranza"

La Asl Toscana Sud Est ha pubblicato il testo ringraziando il paziente di aver voluto condividere queste parole con tutti: «Certe emozioni, private ed intime, quando desiderano essere condivise è giusto che siano veicolate perché appartengano a tutti e diano un messaggio di speranza» scrivono sul post «Quando dopo la tempesta torna la quiete e poi il sereno, diventa bellissimo e prezioso il bosco che ci ha riparato durante il temporale. Grazie ad Andrea, paziente Covid, oggi guarito, che ci ha dato il permesso di pubblicare i suoi ringraziamenti al reparto e agli operatori sanitari del reparto Covid del San Donato di Arezzo»

La lettera ha particolarmente toccato i sanitari del San Donato che, fino ad ora, non avevano mai ricevuto offese particolari dai no vax ma neanche ringraziamenti per aver salvato loro la vita. Ora Andrea, confermano dalla Asl, è guarito, e può tornare alla sua vita.
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Re: I dementi no pandemia no mask no vax e no green pass

Messaggioda Berto » gio feb 10, 2022 6:51 pm

Il piccolo di due anni potrà essere operato al cuore e ricevere regolarmente le trasfusioni. Ma nelle chat è caccia alle liste di donatori non vaccinati. I medici: "Follia senza alcuna logica"
"Sangue No Vax in sala operatoria". Il giudice si rifiuta e salva il bambino
Maria Sorbi
9 Febbraio 2022

https://www.ilgiornale.it/news/politica ... 1644390528

Il bambino verrà operato al cuore e, nel caso sia necessario, riceverà sacche di sangue come tutti gli altri pazienti. Che siano donate da persone vaccinate o meno non è rilevante. Con questa decisione il giudice tutelare di Modena ha accolto il ricorso dell'ospedale Sant'Orsola di Bologna, dove il piccolo è ricoverato. E ha chiuso la vicenda del bimbo di due anni, cardiopatico e bisognoso di un intervento urgente, ma figlio di due genitori no vax che hanno vietato ai medici trasfusioni temendo che il piccolo ricevesse sangue di persone vaccinate. Un timore infondato (poichè in ogni caso il vaccino non viene trasmesso assieme al sangue donato) ma che ha rischiato di mettere in pericolo la vita del piccolo in nome di una convinzione del tutto personale.

La coppia modenese, pensando di fare il bene del figlio, ha anche avviato un tam tam sulle chat no vax per reclutare donatori senza vaccino in corpo. Ora, assieme al suo avvocato, sta valutando se impugnare o meno la decisione del giudice. «La salute viene al primo posto e ci sono le garanzie di assoluta sicurezza nel sangue» recita la sentenza.

La vicenda del bimbo è l'occasione per fare chiarezza sulle regole per le donazioni di sangue e per stoppare sul nascere un fenomeno preoccupante. L'ultima frontiera no vax è la creazione di liste spontanee di volontari non vaccinati per donare il sangue ad altri non vaccinati. Fenomeno che manderebbe all'aria anni di lavoro per creare un sistema di donazione del sangue gratuito, sicuro e solidale, che va al di là delle differenze tra le persone e che investe mille euro a sacca per rendere totalmente pulito il percorso del sangue dal braccio del donatore a quello del ricevente. Partendo da un presupposto: la banca del sangue è di tutti, un giorno ognuno di noi ne potrebbe avere bisogno. «È preoccupante - commenta in una lettera aperta il presidente Avis Toscana Claudia Firenze - È il sistema stesso che viene a essere compromesso con questa sbagliata visione. Oggi potrebbe essere il vaccino, domani chissà. L'universalità del dono è il valore più grande». E ripete il mantra dei donatori: «Io dono, non so per chi, ma perchè, io dono perchè posso farlo e dono per tutti. Non comprendere tutto questo significa tentare di spazzare via anni di lotte e di progressi. E far passare queste idee rappresenterebbe una delle peggiori sconfitte che ci potrebbe portare il Covid». Va considerato anche che durante la pandemia le donazioni sono calate e, in base ai dati del Centro nazionale sangue, sono state raccolte 140mila unità in meno. Tam tam basati su false ideologie non farebbero certo bene alla raccolta.

Anche i pediatri restano molto colpiti da questa vicenda, soprattutto perché a bloccare la situazione sono stati i giudici e non la coscienza dei genitori. «Non consentire una trasfusione al proprio figlio che ne ha bisogno è assurdo, è davvero impossibile pensare che possa accadere una cosa del genere. Anteporre i propri ideali alla salute del proprio figlio è davvero improponibile» commenta il presidente della Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps), Giuseppe Di Mauro. «Se il piccolo fosse morto per il mancato intervento - continua - sarebbe stato un dramma nel dramma e si sarebbe creato un pericolosissimo precedente, anche per altre patologie. In questo caso, però, si è superato il limite e la scelta di questi genitori è al di fuori di ogni logica: fare questa trasfusione non equivale a far stare bene il loro bambino, significa salvargli la vita».



Famiglia chiede sangue No vax per il figlio operato: sospesa la potestà genitoriale
Redazione Web
3-4 minuti

Famiglia chiede sangue No vax per il figlio operato: sospesa la potestà genitoriale

Giovedì 10 Febbraio 2022, 11:34 - Ultimo aggiornamento: 15:40

Il tribunale per i minorenni di Bologna ha sospeso provvisoriamente la potestà genitoriale ai genitori del bimbo del Modenese che per motivi religiosi vogliono che il sangue delle trasfusioni necessarie a un intervento chirurgico, per curarlo da una cardiopatia, non venga prelevato da vaccinati contro Covid-19.

Pazienti no vax, intimidazioni ai medici di famiglia: esposto in Procura

Il 2 febbraio la Procura per i minorenni aveva presentato ricorso. A quanto si apprende, è stato nominato tutore il servizio sociale competente per territorio. Nei giorni scorsi il giudice tutelare di Modena aveva accolto le ragioni del policlinico Sant'Orsola sulla necessità dell'intervento e sulla sicurezza del sangue.

Intubati già nella culla, il Covid morde i neonati. Viaggio nei reparti del Bambino Gesù di Roma

Il giudice tutelare di Modena ha accolto il ricorso dell'ufficio legale del Policlinico Sant'Orsola di Bologna, nominando il direttore generale dell'azienda ospedaliera, Chiara Gibertoni, curatore speciale del bambino relativamente a questa vicenda: nel momento in cui ci sarà da firmare il consenso informato per l'operazione, potrà farlo lei. Secondo il giudice: Il sangue fornito dal centro trasfusionale regionale dell'Emilia-Romagna dà garanzie di assoluta sicurezza. È quindi superabile e non si pone il problema di obiezione di coscienza dei genitori del bimbo del Modenese che per motivi religiosi vogliono che il sangue delle trasfusioni necessarie a un intervento chirurgico, per curarlo da una cardiopatia, non venga prelevato da vaccinati contro il Covid-19. L'interesse del minore, inoltre, è che venga operato al più presto, a tutela della sua salute.

La famiglia, assistita dall'avvocato Ugo Bertaglia, valuta se fare ricorso. L'avvocato ha spiegato che i suoi assistiti non hanno «mai negato il consenso all'intervento e lo hanno ribadito al giudice» che li ha sentiti ieri in udienza. Ma hanno chiesto «per motivi di carattere religioso» che il sangue della trasfusione venisse da soggetti non vaccinati. Sulla vicenda intanto pende anche il ricorso della Procura per i minorenni che si è attivata con il tribunale minorile, con un provvedimento che chiede di valutare anche un'eventuale limitazione della responsabilità genitoriale. «Non esistono evidenze scientifiche secondo cui il sangue dei donatori vaccinati contro il Covid non sia sicuro e affidabile», ha detto in un video sui social il presidente di Avis Gianpietro Briola stigmatizzando le fake news che circolano sull'argomento e annunciando che Avis depositerà denunce alle autorità giudiziarie poiché «minano non solo la reputazione dell'Associazione ma quella di tutto il sistema sanitario e della comunità scientifica italiana e internazionale». «Le notizie arrivate da Bologna - ha detto ancora - rappresentano il triste epilogo della disinformazione e del pregiudizio».


L'esperto smonta la bufala dei genitori No vax
Roberta Damiata
12 febbraio 2022

https://www.ilgiornale.it/news/cronache ... 1644616777

Ha suscitato molto sconcerto la vicenda del bambino di due anni affetto da una grave cardiopatia i cui genitori, per motivi religiosi, hanno chiesto che venisse usato per l’intervento chirurgico, sangue di donatori no vax. La vicenda è finita in tribunale, dopo che i medici dell’ospedale Sant'Orsola di Bologna, hanno denunciato la cosa. Il giudice tutelare di Modena nei giorni scorsi, aveva accolto le ragioni dell’ospedale, sulla necessità dell’intervento e sulla sicurezza del sangue, e dopo pochi giorni, tribunale per i minori di Bologna ha tolto in via provvisoria la potestà genitoriale alla coppia, nominando come tutore il servizio sociale competente per territorio. Una storia assurda che vede al centro la vita di un bambino, e intorno molta poca conoscenza di come la medicina agisca per salvare vite, basandosi su certezze scientifiche. Per fare chiarezza su come funzionano le trafusioni di sangue e quanto in casi specifici siano importanti, abbiamo intervistato il professor Angelo M. Carella Direttore U.O.C. Ematologia e Centro Trapianti di Midollo del Policlinico San Martino Genova.

Professore, prima di addentrarci nel discorso da ematologo che le appartiene, vorrei un suo parere sulla sentenza giudice che ha autorizzato l’operazione salvavita del bambino, nonostante il rifiuto dei genitori.

“In casi del genere, l'assegnazione della patria potestà nella decisione dell' erogazione delle cure mediche a vantaggio di un soggetto di minore età, spetta proprio all’ambito giuridico. A supporto di queste valutazioni è però scontato che vi siano considerazioni scientifiche basate sul principio medico di garantire le migliori cure a favore di qualsiasi soggetto, in un contesto nel quale l'urgenza condiziona strettamente la vita stessa del paziente”.

La richiesta dei genitori era fondata?

“Non c’è nessuna differenza di qualità e sicurezza del sangue ottenuto da soggetti vaccinati e non vaccinati per Covid. Nelle ultime settimane si sono diffuse fake news, che riferivano di una tendenza alla ipercoagulazione del sangue di soggetti sottoposti a vaccinazione. Queste informazioni sono totalmente false. La valutazione dell'assetto coagulativo dei soggetti vaccinati, non si discosta nella maniera più assoluta rispetto ai soggetti non vaccinati. L'unica significativa differenza è rappresentata dal fatto che i soggetti vaccinati, al pari di quelli che hanno sviluppato l'infezione da Covid, presentano nel loro sangue anticorpi specifici per il virus”.

Quando viene fatta una trasfusione, le sacche di sangue del donatore come vengono lavorate?

“La preparazione dei prodotti derivati dalla lavorazione del sangue, emocomponenti, avviene in ambienti dedicati, presso strutture ospedaliere specificamente autorizzate e accreditate dalle regioni italiane. Il processo richiede un complesso iter di controlli di laboratorio. Questo per garantire che il donatore non sia portatore di malattie infettive trasmissibili con la trasfusione, e portano, nel caso della donazione di sangue intero, all'ottenimento finale di tre prodotti (globuli rossi, plasma e piastrine) disponibili, una volta superati tutti i test, ad essere destinati alla trasfusione di pazienti. Nel caso del plasma, ci sono poi ulteriori lavorazioni per ottenerne farmaci derivati come fattori della coagulazioni. Tra gli esami, vengono svolte caratterizzazioni di gruppo sanguigno, in alcuni casi anche particolarmente complesse, per definire la compatibilità ideale tra il donatore ed i pazienti, che riceveranno il sangue. Per semplificare, il sangue di un donatore subisce delle modifiche e dei controlli sostanziali prima di essere trasfuso ad un paziente. Non avviene in automatico”.

È possibile che in queste sangue di sacche ci sia ancora presenza della proteina spike?

“L’infezione non viene trasmessa con il sangue, né in esso può essere reperita la presenza di componenti virali in corso di infezione. Inoltre, nel caso della donazione di sangue, un'accurata valutazione clinica e di laboratorio, come spiegavo sopra, impedisce di arruolare donatori con infezioni acute in corso. Su questo e altri argomenti tra pochi giorno a Genova ci sarà il Post-Ash Meeting coordinato da me e da PierLuigi Zinzani, dove verranno discussi proprio i più recenti risultati ottenuti nella biologia e terapia delle malattie del sangue dove parteciperanno i più importanti esperti italiani e stranieri. Questo per dire che la medicina è in continua evoluzione per raggiungere il massimo della sicurezza e salvare più vite possibili”.

Nella sua lunga esperienza clinica, quante volte il sangue trasfuso ha salvato vite?

“La trasfusione di sangue è una procedura salvavita per definizione. Va ricordato poi che negli ultimi anni, in ambito medico, si è sviluppata la progressiva capacità di sopperire alla trasfusione degli emocomponenti con tutta una serie di presidi tecnici, procedurali e farmacologici. Questo approccio prende il nome di Patient Blood Management e permette oggi, di effettuare procedure sanitarie complesse con un uso estremamente limitato di emocomponenti, a volte escludendolo del tutto. Proprio in virtù di questo, bisogna capire che esistono patologie o urgenze di particolare complessità per la vita umana, per cui la trasfusione di sangue è un atto fondamentale e capace di condizionare fortemente la probabilità del paziente di superare la fase critica e quindi di sopravvivere”.

Le è capitato di incontrare persone che per motivi religiosi non hanno voluto fare trasfusioni?

“Mi è successo più volte. Come ho detto, abbiamo la conoscenza di strategie che riducono al minimo la possibilità di dover trasfondere sangue, ma in tutti i contesti nei quali questo sia un'evenienza necessaria, è fondamentale che il medico spieghi al paziente quali sono i potenziali rischi del mancato supporto trasfusionale. Perché al contrario la trasfusione può salvare la vita”.

Per far comprendere meglio e sfatare fake news, ci spiega come funziona la rigenerazione del nostro sangue? Ha come si dice in nella medicina omeopatica, la memoria dell'acqua?

“Il midollo osseo, il tessuto deputato alla quotidiana rigenerazione del nostro sangue, ha potenzialità di rigenerazione assolutamente straordinarie, come dimostrato dal fatto che una persona sana può tranquillamente donarne anche una parte significativa, per effettuare un trapianto di midollo osseo in un paziente affetto da leucemia, senza avere alcuna limitazione nella sua capacità di rigenerazione del sangue”.






"Reazioni avverse nei bimbi". Ma i dati smentiscono i no vax
Valentina Dardari
9 Febbraio 2022


https://www.ilgiornale.it/news/cronache ... 1644432545

Locatelli, coordinatore del Cts, ha spiegato quali possono essere eventuali effetti collaterali nella fascia di età pediatrica. Ecco i numero che fanno riflettere

I no vax vanno avanti imperterriti: questo vaccino non lo vogliono. E se non lo vogliono per loro, figuriamoci per i loro figli. "Provocano reazioni avverse", "Non sappiamo cosa c'è dentro", "Lasciate in pace i nostri figli" e via dicendo. Sono giorni di fuoco, dove gli animi si accendono per mezza parola detta di troppo. E se nelle piazze si respira questa aria, anche in politica il tema "vaccini per i più piccoli" divide. Nel giro di 24 ore anche Giorgia Meloni e Matteo Salvini - ovviamente con tutto altro tono e giustificazioni - hanno spiegato perché non vaccineranno i loro figli. "Mia figlia non è vaccinata. Sono scelte che riguardano mamme, papà e pediatri. Non sono oggetto di dibattito politico", ha spiegato il leader della Lega.

Ma come scritto nella edizione odierna de IlGiornale da Maria Sorbi, è vero che sono i genitori a dover scegliere e sono liberissimi di fare ciò che ritengono giusto. Ma con le sue parole la Meloni formula un'opinione personale basata su logiche nient'affatto scientifiche. I ricoveri tra i bimbi con meno di sei mesi, infatti, sono aumentati del 34% a gennaio in una sola settimana e i pediatri continuano a mettere in guardia dalle conseguenze del Covid che, nei piccoli, causa spesso sindromi infiammatorie multisistemiche. Ecco che quindi si innesca il solito dibattito pro e contro vaccini sui più piccoli.

Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico scientifico e presidente del Consiglio Superiore di Sanità, intervenuto alla presentazione del rapporto annuale sulla sicurezza dei vaccini anti-Covid, ha voluto rassicurare i genitori riguardo l'inoculazione del vaccino anti-Covid ai bambini. L'esperto ha spiegato che la vaccinazione è consigliata da tutte le associazioni pediatriche e che i benefici sono la tutela della salute dei più piccoli. In questo modo Locatelli ha voluto sollecitare i padri e le madri ancora titubanti sul sottoporre o meno i propri figli alla vaccinazione. Il coordinatore del Comitato tecnico scientifico ha spiegato che in larghissima parte gli effetti collaterali registrati in età pediatrica consistono in reazioni locali o reazioni sistemiche che si risolvono in pochi giorni di malessere.

Possibili reazioni avverse

Locatelli ha quindi portato l'esempio degli Stati Uniti dove con 9 milioni di dosi somministrate in età pediatrica, sono stati riportati solo 12 casi di miocarditi certamente riconducibili alla inoculazione del vaccino. Il presidente ha ammesso che indubbiamente i bambini in età pediatrica soffrono di meno patologie con frequenza minore, ma anche che ci sono stati bimbi morti per Covid, anche apparentemente sani. Locatelli ha parlato dei possibili effetti collaterali e dei numeri delle dosi inoculate a seconda delle fasce di età:"Sono 173mila le dosi somministrate nella fascia 5-11 anni, e 4 milioni tra 12-16 anni. Nella fascia 5-11 anni ci sono state 1170 segnalazioni di eventi avversi, pari all'1% di tutte le segnalazioni dell'età pediatrica. Per altro più dei tre quarti di queste segnalazioni sono riferibili a eventi non gravi. Nella fascia 5-16 anni ci sono state 28 segnalazioni di eventi avversi su 100mila dosi somministrate a fronte di 109 nella popolazione generale. Ciò dimostra il profilo di sicurezza dei vaccini in età pediatrica".

La sicurezza nei vaccini anti-Covid

Locatelli ha poi anche aggiunto che nella fascia di età compresa tra i 5 e gli 11 anni il tasso di segnalazione degli eventi avversi gravi è di 1.74 a fronte del 6.52 per il vaccino Comirnaty nella fascia 12-16 anni e 9.16 per Spikevax nella stessa fascia di età. “Tutto questo indica dunque in maniera molto chiara quello che è il profilo di sicurezza dei vaccini che abbiamo oggi a disposizione e personalmente vorrei ancora rassicurare i genitori", ha concluso l’esperto. Ricordiamo che la campagna vaccinale nella fascia 5-11 anni è iniziata lo scorso 16 dicembre.


Renzo Zanusso, l'imprenditore stroncato dal Covid a Treviso: non si era vaccinato per paura

https://www.ilmessaggero.it/salute/stor ... 88638.html

FONTANELLE (TREVISO) -Cordoglio in tutto l'opitergino per la morte dell'imprenditore Renzo Zanusso, 61 anni, titolare della nota attività di vendita di macchinari per l'agricoltura e il giardinaggio. L'imprenditore si era ammalato di Covid circa un mese fa ed era rimasto a lungo in terapia intensiva all'ospedale di Vittorio Veneto. Era uscito ormai da alcuni giorni e aveva intrapreso il percorso della riabilitazione. Tutto stava procedendo bene; il decorso sia pur lentamente stava andando avanti in modo positivo.

All'improvviso, domenica, il crollo e la morte sopraggiunta all'ospedale di Vittorio Veneto. Una notizia che ha creato viva emozione in tutto il comprensorio. «Mio marito - spiega la moglie Elsa - non era un No vax. Semplicemente aveva paura. Non si era vaccinato per timore. Era sempre stato molto attento. Mi diceva: vediamo come evolve questa cosa, aspetto un altro po'. Da una parte si era anche quasi convinto a vaccinarsi, da un'altra sperava che con il passare del tempo le cose migliorassero». Purtroppo il Covid lo ha colpito in modo molto aggressivo. Quando pareva che tutto fosse superato, è avvenuto il tracollo.

Morto l'imprenditore Zanusso

L'azienda Zanusso, che si trova a Fontanelle Chiesa, proprio di fronte alla provinciale Cadore-Mare, è stata fondata nel 1956 da Angelo Zanusso con la moglie Eleonora, appena rientrati dalla decennale esperienza di lavoro alla General Motor in Zambia, nell'Africa del Sud. L'attività comincia con la costruzione di attrezzature agricole, nel corso degli anni si sviluppa nell'ambito commerciale, con il successivo ingresso dei figli Renzo e Ferdinando.

Qualche anno fa Renzo Zanusso si era impegnato affinchè le tariffe dei rifiuti non venissero calcolate anche sulle superfici di esposizione dei prodotti. Il suo grande orgoglio era poi l'appartenenza agli Alpini, andava fierissimo del suo cappello con la penna nera e non mancava mai alle adunate. «Siamo molto vicini alla famiglia in questo triste momento» è il commento del sindaco Ezio Dan. Il funerale avrà luogo mercoledì alle 10.30 nella chiesa arcipretale di Fontanelle; rosario martedì alle 20.
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Re: I dementi no pandemia no mask no vax e no green pass

Messaggioda Berto » ven feb 11, 2022 9:39 pm

Il medico no vax pentito: "Tanti morti sulla coscienza..."
Alessandro Ferro
11 febbraio 2022

https://www.ilgiornale.it/news/cronache ... 1644573220

Meglio tardi che mai: c'è qualcuno che strada facendo si è convinto e ravveduto, chiedendo scusa per il male che le sue parole possono aver causato. È il caso di Pasquale Bacco, convinto medico no vax, che per due anni ha alimentato teorie complottiste su piazze e palchi aizzando la minoranza che si sentiva rappresentata. Oggi, invece, ha capito che il Covid uccide e i vaccini siano la vera soluzione alla pandemia. Intervistato dal Corriere della Sera, ha raccontato il momento in cui toccando con mano la realtà, ha fatto un esame di coscienza e invertito la rotta delle sue convinzioni. "Quando ho visto morire un ragazzo di 29 anni di Covid. Aveva nel telefonino i video dei miei comizi sui palchi no vax. La famiglia mi disse che era un mio fan. Non me lo dicevano con rabbia anzi, e questo mi ha fatto ancora più male", afferma, sottolineando che quella morte "me la sento come una mia colpa. E la cosa ancora oggi mi stravolge. Per me non era una questione di tifo, non era un credo. Quando ho visto con i miei occhi la realtà, ho capito che mi ero sbagliato".

"Noi no vax? Dei codardi"

Fu uno dei primi medici leader dei no vax, le sue parole venivano prese per oro colato da chi era impaurito e non pensava che nel mondo potesse capitare una pandemia e che il Covid uccidesse anche senza patologie pregresse. Bacco ha parlato in 300 piazze, nemmeno fosse un politico in piena campagna elettorale. Per fortuna, la Divina Provvidenza lo ha "ripreso": facendo mea culpa, ha sottolineato che le persone come lui che sono saliti sui palchi "qualche morto sulla coscienza" ce l'abbiano. "Siamo stati dei grandi codardi tutti noi no-vax. Andavamo nelle piazze e quando parlavamo sapevamo che le persone volevano sentire cose forti": ecco la leva, le cose forti, tipo che "nei vaccini c’è acqua di fogna, le bare di Bergamo erano tutte vuote, con il Covid non è morto nessuno. Siamo stati veramente dei grandissimi bastardi, non mi nascondo, questa è la verità. Un giorno dovremmo rendere conto di queste cose. Purtroppo. Per questo ho chiesto perdono a tutti ma quel perdono non serve a nulla". Ogni commento, in questo caso, è superfluo.

"Così si perde la razionalità"

Il giornalista ha chiesto come si possa perdere la testa a tal punto da alimentare teorie infondate, specie per una persona che ha studiato medicina ed è diventato medico. Come ammesso da Bacco, non è possibile rendersene conto, si perde la testa. "Quella no vax è una fede e tu diventi un dio", ha spiegato, entrando in un loop da cui non si riesce più a uscire. Lo sappiamo tutti: i no vax sono "persone fortemente impaurite e trovano in te una sicurezza": a quel punto, i suoi clienti si erano moltiplicati e poteva chiedere qualsiasi cifra pur di raccontare quello che volevano sentirsi dire. In due anni, il medico pentito afferma che "c’è stata una mente economica dietro tutto questo. Per due anni era come se ci fosse un marchio no vax. Ristoranti, medici, avvocati, ingegneri geometri, insegnanti, un mondo di fornitori no vax pronti a ricevere clienti no vax".

L'infiltrazione politica

Per chi non lo sapesse, Bacco racconta che le associazioni anti-vaccino hanno conti in banca anche di 400mila euro con enormi donazioni. E svuota il vaso di pandora: "tutti professionisti a fine carriera che hanno messo in piedi un giocattolo per la vecchiaia, per soddisfare le loro perversioni", riferendosi a categorie lavorative che spaziano dai magistrati ai primari ai consulenti. È chiaro che, per tenere comizi in piena regola, una persona da sola non poteva farcela, non c'erano i mezzi. Ma ecco la soluzione: "l’infiltrazione politica nei no vax è presente. Eravamo un bacino elettorale enorme. Io ero presente quando i politici ci pagavano i palchi e ci chiedevano di dire qualcosa sugli argomenti locali in ogni piazza". Ovviamente, c'era anche una regia occulta dietro ai discorsi folli che venivano pronunciati per aizzare i propri "tifosi". "Noi venivamo formati su cosa dire, e non da l’ultimo arrivato, ma da chi aveva diretto telegiornali nazionali. Poi si generava un processo spontaneo".

Oggi, come detto, Pasquale Bacco è una persona diversa, lucida e razionale. Per rimediare ai suoi tanti errori racconta e svela i retroscena provando a far aprire gli occhi alle persone. "Mi sono vaccinato, sono sospeso dall’ordine dei medici per sei mesi e non ho fatto ricorso perché sento di aver sbagliato e accetto questa cosa. Ma ci sono tanti colleghi che invece si fanno tutte le piazze no vax e non sono stati sospesi perché, in realtà, si sono vaccinati, d’altronde essere no vax può essere un business e l’occasione rende l’uomo ladro", conclude.
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Re: I dementi no pandemia no mask no vax e no green pass

Messaggioda Berto » dom feb 20, 2022 10:23 am

Anche la testata indipendentista Miglio Verde tra i demenziali novax


Scompensi e malori: da marzo 2021 a gennaio 2022 sono morti 417 atleti
Miglioverde
By Leonardo
di LUIGI CORTINOVIS

https://www.miglioverde.eu/scompensi-e- ... 17-atleti/

Secondo i Fact-Checkers (che sono quelli che hanno negato persino la correlazione tra vaccino e morte di Camilla Canepa, inventandosi malattie pregresse inesistenti) si tratta solo di bufale. Per chi, invece, non è prono alla narrazione dei giornalisti di regime (quelli che hanno applaudito Draghi prima che entrasse in conferenza stampa), sempre attenti a fare da ligi addetti stampa del padroncino politico virale, qualcosa di strano sta accadendo.

Che nel 2021, in Italia, vi sia stato un eccesso di mortalità, non causata dal Covid, è appurato (Vedi qui). Che anche nel mondo dello sport vi sia qualche incongruenza, lo si evince dalle stesse notizie di cronaca, che hanno coinvolto non solo il calcio, ma discipline diverse.

A tal proposito, poi ciascuno tragga le sue conclusioni, alleghiamo qua sotto un file pdf con l’elenco delle morti, eccolo: ATLETI / SPORTIVI MORTI / CON GRAVI SCOMPENSI POST VAX / MALORI IN CAMPO (DAL MARZO 2021 AL 23 GENNAIO 2022. Eventi-avversi-sport-clicca qui).



Non è vero che secondo la Fifa nel 2021 c’è stato «un aumento di 5 volte delle morti cardiache improvvise di calciatori»
Facta
By Andrea Zitelli
2 dicembre 2021

https://facta.news/antibufale/2021/12/0 ... alciatori/

Il 28 novembre 2021 su Facebook è stato pubblicato un post in cui si legge che «vi sarebbe stato un “aumento di 5 volte delle morti cardiache improvvise dei giocatori FIFA nel 2021”». L’autore del post specifica che questi numeri «non sono dati miei, ma della FIFA».

Si tratta di una notizia falsa, basata su un dato privo di fondamento. Andiamo con ordine.

Contattata dai colleghi di Reuters, la Federazione internazionale di calcio (Fifa) ha dichiarato di «non essere a conoscenza di un aumento degli episodi di arresti cardiaci tra i giocatori di calcio», aggiungendo inoltre che «nessun caso è stato segnalato in relazione a persone che hanno ricevuto un vaccino anti Covid».

Passiamo al dato citato nel post, che come abbiamo visto non è mai stato comunicato dalla Fifa. La notizia priva di riscontri secondo cui nel 2021 ci sarebbe stato «un aumento di 5 volte delle morti cardiache improvvise dei giocatori FIFA» proviene in realtà da un articolo pubblicato il 13 novembre 2021 dal sito israeliano RTnews. Per sapere quanti decessi si sono verificati negli ultimi due decenni (2001-2020) tra i calciatori Fifa, è stata utilizzata la voce di Wikipedia List of association footballers who died while playing (consultabile qui). Questa lista, stando all’articolo, riporterebbe una media di 4,2 decessi all’anno tra i calciatori Fifa attribuiti a malattie cardiache fatali. Questo dato è stato poi confrontato con i decessi, raccolti da Rt News, che si sono verificati fino a metà novembre del 2021. Secondo l’indagine del sito israeliano, quest’anno sono stati riscontrati 21 casi di decessi legati a malattie cardiache fatali tra i giocatori Fifa, cioè, conclude l’articolo, «circa 5 volte di più rispetto alla media annuale» precedente.

Contattato da Afp, Jean-Marie Vailloud – cardiologo presso una clinica di riabilitazione di Marsiglia (Francia) – ha assicurato che la conclusione raggiunta da RTnews «si basa sul nulla», precisando che l’utilizzo di pubblicazioni online diverse tra loro per costruire un campione di base va contro la pratica scientifica.

Per chiarire ulteriormente l’argomento, l’Afp ha sentito anche il comitato che cura il «registro delle morti cardiache improvvise» nel calcio, lanciato nel 2014 dalla Fifa. Il comitato è guidato dal medico sportivo Florian Egger che in uno studio pubblicato sul British Journal of Sports Medicine (Bmj) aveva individuato, tra il 2014 e il 2018, 617 casi di decesso improvviso tra i calciatori in tutto il mondo, più di un centinaio all’anno e non 4,2 come erroneamente sostenuto da RTnews. Il comitato ha spiegato al sito di fact-checking che sono ancora in fase di analisi i dati ufficiali sui decessi cardiaci improvvisi per il 2021, ma di non riscontrare ad oggi «dinamiche particolari» rispetto agli anni precedenti.



https://www.bfs.admin.ch/bfs/it/home/st ... morte.html
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