I dementi no pandemia no mask no vax e no green pass

Re: I dementi no pandemia no mask no vax e no green pass

Messaggioda Berto » mar gen 18, 2022 8:39 pm

???

Verso un lockdown di fatto per un "raffreddore", grazie alle regole folli del governo
Atlantico Quotidiano
10 Gen 2022

https://www.atlanticoquotidiano.it/quot ... l-governo/

Molte aziende costrette a fermarsi, servizi pubblici essenziali come trasporti, sanità e scuola a rischio paralisi. Questo per il combinato disposto di una variante del China virus molto contagiosa – ma molto meno pericolosa – e delle assurde regole ancora in vigore sull’isolamento dei positivi e le quarantene da contatto, ormai sorpassate dagli eventi. Invece di alleggerirle, come hanno cominciato a fare con pragmatismo diversi governi occidentali, i quali hanno compreso che con la variante Omicron si può e si deve convivere, proprio per evitare il blocco di un intero Paese per poco più di un raffreddore, il governo Draghi persevera nel suo approccio ideologico: esclusione dei non vaccinati dalla vita sociale e dal lavoro, obbligo vaccinale e chiusure, all’inseguimento del miraggio Covid-zero e, forse, anche di altro… In Italia l’intero armamentario delle misure anti-Covid, dalle quarantene alla Dad, è rimasto congelato a due anni fa, quando i vaccinati erano lo 0 per cento e il China virus era 10 volte più letale di oggi.

Il risultato, dicevamo, è che molte aziende sono già oggi costrette a fermarsi e servizi pubblici essenziali come trasporti, sanità e scuola sono a rischio paralisi, solo perché si pretende ancora che i positivi, anche se asintomatici, restino in isolamento da un minimo di 10 giorni (se si negativizzano) ad un massimo di 21, e che i contatti stretti, anche se negativi, restino in quarantena dai 5 giorni (se boosterizzati) ai 10. Regole insostenibili nel nuovo contesto della Omicron, una variante che fa non più 20-30 mila, ma 200 mila contagi quotidiani (ad oggi in Italia 2 milioni di positivi bloccati in casa, più i contatti), a fronte però di sintomi nella stragrande maggioranza dei casi molto lievi, poco più di un raffreddore, in una popolazione over 12 vaccinata quasi al 90 per cento.

L’elevatissimo numero di “raffreddati” reclusi e relativi contatti in quarantena non può non avere un impatto su attività economiche e servizi pubblici. Sono 180 i treni regionali, pari al 3 per cento dell’offerta locale, che Trenitalia ha deciso di cancellare a partire da oggi, 10 gennaio, per la riorganizzazione del servizio resa necessaria dall’aumento dei contagi e delle relative quarantene, mentre complessivamente – tra cancellazioni e sostituzioni con autobus – saranno 550 le corse interessate, pari al 9 per cento del trasporto regionale. Qualche cancellazione anche tra le Frecce e nei giorni scorsi anche Italo aveva annunciato soppressioni: dal 7 gennaio tagliati 6 servizi, dal 14 gennaio 27 (di cui 21 tutti i giorni e ulteriori 6 il martedì, mercoledì e giovedì).

Ma il rischio paralisi coinvolge anche altri servizi pubblici essenziali, come sanità e scuola. E il paradosso è che in questi comparti troviamo le due categorie in assoluto più vaccinate (96 per cento) e sottoposte ad obbligo vaccinale da mesi: operatori sanitari e personale scolastico.

Se molti ospedali sono effettivamente in affanno non è per il numero di pazienti Covid, ma per il numero di operatori risultati positivi, nonostante il booster, o contatti di un positivo, o che sono stati sospesi per non essersi vaccinati o distaccati a somministrare vaccini e certificare tamponi. Sabato scorso l’ISS ha reso noto che da due settimane è in costante aumento la percentuale di positivi tra gli operatori sanitari rispetto al resto della popolazione, pur con una percentuale di vaccinati superiore di circa 10 punti (96 contro 86). Nell’ultima settimana sono stati oltre 6 mila in più, passando dall’1,8 al 2,1 per cento del totale dei casi.

Gli stessi problemi rischiano di bloccare le scuole, nonostante una percentuale di vaccinati anche qui del 96 per cento. L’associazione dei presidi stima che a partire da oggi il 10 per cento del personale sarà assente per motivi legati al Covid, positività e quarantene da contatto. La soluzione avanzata dai presidi e da molti presidenti di Regione e sindaci è indecente, dopo due anni di pandemia: la chiusura e la prosecuzione delle lezioni in Dad.

Ma tirare dritto e far finta di nulla, come fa il governo Draghi, pensando di vantare un merito nel tenere formalmente aperte le scuole anche se metà delle classi dovessero comunque andare in quarantena e in Dad, è assai ipocrita: bisogna prendere atto infatti che con il numero di contagi del “raffreddore” Omicron e le attuali regole, la ripresa in presenza rischia di rivelarsi una finzione, utile al governo Draghi per sbandierare una normalità che però è tale solo sulla carta.

La soluzione non è, ovviamente, la resa, mandando tutti in Dad fino alla fine di gennaio e oltre, ma abolire quarantene da contatto e liberare anzitempo gli asintomatici. Al personale e agli studenti positivi dovrebbe essere permesso tornare a scuola quando asintomatici, se stanno bene, senza test e burocrazia, come dopo ogni normale influenza. Dato che i rischi sono minimi per tutti i soggetti interessati: per i ragazzi il Covid è sempre stato al massimo una influenza, a maggior ragione oggi con Omicron; il personale è vaccinato al 100 per cento e i genitori al 90.

Ma vi ricordate, a dicembre, quando ci dicevano che i focolai erano le scuole e i nuovi vettori del virus i bambini? Ebbene, i contagi sono aumentati esponenzialmente a scuole chiuse per le festività natalizie…

Dunque, cosa ci sta dicendo la realtà sul campo? Primo, che i vaccini sono un’arma di protezione personale dalla malattia grave, ma non fermano né rallentano – soprattutto oggi con Omicron – la trasmissione del virus. Quindi super Green Pass e obbligo vaccinale, tra l’altro con un tasso di vaccinazione già prossimo al 90 per cento, non hanno senso. E sono illegittimi, dal momento che la attuale giurisprudenza della Consulta ritiene l’obbligo compatibile con la nostra Costituzione solo a condizione che il vaccino protegga gli altri dal contagio, non basta che tuteli la salute di chi è assoggettato al trattamento. Secondo, che il rischio blocco delle attività e dei servizi essenziali del Paese non deriva più dal virus, che colpisce in forma molto più lieve, ma dalle regole ancora in vigore sull’isolamento dei positivi anche se asintomatici e sulla quarantena dei contatti, ormai desuete, sorpassate dagli eventi.

Perché rischiare di bloccare il Paese intero per un raffreddore? Solo per tenere in piedi regole concepite quando non avevamo i vaccini e imperversavano varianti del virus molto più letali? Solo per puntiglio, per orgoglio?

Si susseguono, nei Paesi dove la Omicron è da tempo dominante – Sudafrica, Israele, Regno Unito – dati che mostrano come la nuova variante potrebbe essere meno letale di un’influenza. Gli scienziati e i consulenti governativi stanno ancora ragionando e valutando: poco più o poco meno letale, ma lì siamo, un’influenza.

Come già in Sudafrica, anche nel Regno Unito, dove l’ondata Omicron è già in fase discendente, all’impennata dei contagi non è corrisposta una impennata di ricoveri e decessi. E questo senza chiudere le scuole, senza restrizioni, senza pass sanitari (se non per grandi eventi) e senza obblighi. Il numero dei nuovi casi è in calo da cinque giorni, il numero dei pazienti in terapia intensiva è ai minimi da ottobre (dopo due settimane con 150-250 mila positivi al giorno) e il numero di decessi giornalieri non è nemmeno un sesto di quello dell’ondata di un anno fa.

Come detto, diversi governi – Usa e Uk, ma in Europa continentale anche quello spagnolo – stanno cogliendo l’opportunità offerta da una variante più contagiosa ma molto meno letale per incamminarsi verso una vera normalità, mentre il nostro è tenacemente inchiodato al suo approccio ideologico. E il colmo è che sembra che al governo ci siano i no-vax: tenere il Paese blindato e in piena psicosi come due anni fa, nonostante l’elevato tasso di vaccinazioni e una variante “raffreddore”, significa non credere nell’efficacia dei vaccini.

Il premier Draghi ha mancato di leadership nel far uscire il Paese dall’emergenza, come avrebbe potuto proprio grazie alle vaccinazioni e all’arrivo della variante Omicron, più lieve sia per i vaccinati che per i non vaccinati. Ha invece preferito accontentare i partiti, assecondandone gli appetiti chiusuristi e illiberali, e non si può escludere che lo abbia fatto con il retropensiero (o “fronte-pensiero”) di ricevere il loro sostegno per arrivare al Quirinale.

Il vicolo cieco in cui si dimena oggi il governo Draghi, per quanto attiene sia alla pandemia che ad altri campi, come quello energetico, ci pare fotografato in questa frase del libertario americano Ron Paul:

“La vita umana è infinitamente complessa. Tentare di pianificarla centralmente finisce sempre in fallimento. I pianificatori inevitabilmente si chiudono in un angolo, dove ogni mossa che fanno è la mossa sbagliata”.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: I dementi no pandemia no mask no vax e no green pass

Messaggioda Berto » mar gen 18, 2022 8:39 pm

Il demenziale e ignorantissimo novax in farmacia
https://www.facebook.com/SerraAndrea199 ... 5618045576
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Re: I dementi no pandemia no mask no vax e no green pass

Messaggioda Berto » mer gen 19, 2022 5:23 am

"Ho il Covid, sono felice". Morta la cantante ceca no-vax
Marco Leardi
18 Gennaio 2022

https://www.ilgiornale.it/news/cronache ... 1642504111


L'artista folk Hana Horká aveva confidato sui social di aver contratto intenzionalmente il virus per non fare il vaccino e tornare alla vita. Ma è morta. Lo sfogo del figlio contro i no-vax: "L'avete plagiata"

"Ho il Covid, sono felice". Morta la cantante ceca no-vax

Aveva cercato volontariamente il contagio per tornare alla vita. Ma ha trovato la morte. La cantante ceca Hana Horká è deceduta a causa del Covid, che in pochi giorni non le ha dato scampo. L'artista 57enne, su Facebook, aveva confidato di aver contratto la malattia in modo consapevole così da non dover fare il vaccino. "La vita è qui per me e anche per te", aveva scritto in un post, invitando i suoi seguaci a fare lo stesso. La sua illusione no-vax, tuttavia, le è stata fatale.

Sul sito degli Asonance, il gruppo folk ceco di cui Hana Horká faceva parte, ora compare un laconico messaggio di addio. Un semplice necrologio che non specifica le cause dell'improvvisa morte della cantante. A rompere il silenzio sui motivi di quell'assurda scomparsa è stato tuttavia il figlio dell'artista, Jan Rek, che sui social si è lasciato andare a un vero e proprio sfogo rivelatore, scagliandosi contro alcuni esponenti dei movimenti no-vax. "Avete plagiato mia madre, che ha basato tutte le sue argomentazioni sulle vostre teorie. Vi disprezzo, siete uno spreco assoluto", ha scritto Rek in un commento poi eliminato. Parole di rabbia rivolte agli anti-scienza che avevano messo in dubbio la pericolosità del virus, spingendo la donna a sfidare la morte, sopraggiunta il 16 gennaio.

Nei giorni scorsi, come accennato, era stata la stessa Horká a comunicare di aver contratto intenzionalmente l'aggressiva variante Delta, ma coi toni illusori e compiaciuti di chi pensava di averla fatta franca. Senza vaccino. Ora di quel folle gesto restano solo il rimpianto e le lacrime di chi conosceva la cantante 57enne. "È terribilmente triste vedere come anche le persone allegre e positive possano soccombere a una totale sciocchezza per avere una propria versione della scienza. Lei era felice della positività dei suoi familiari, era felice di essersi contagiata e stava dipingendo un futuro roseo", ha commentato su Facebook il musicista Miroslav Hlavička.

"Il Covid ha mostrato di nuovo cosa può fare e come sono fatte le complicanze del post-covid", ha aggiunto l'artista, utilizzando la scomparsa della collega come monito per quanti, ancora, si lasciano ammaliare dalle pericolose sirene antiscientifiche.
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Re: I dementi no pandemia no mask no vax e no green pass

Messaggioda Berto » gio gen 20, 2022 3:39 am

Ugo Fuoco, No vax che esultò per la morte di Sassoli, ora è in ospedale per Covid
Mercoledì 19 Gennaio 2022

https://www.ilmessaggero.it/salute/stor ... 48905.html

Esultò in rete per la morte di David Sassoli, adesso è ricoverato in ospedale per Covid. È la storia di Ugo Fuoco, convinto No vax che nelle ore successive alla scomparsa del presidente dell'Europarlamento scrisse su Facebook: «Ogni tanto una buonissima notizia. Se ne va mr. "Il Green pass non è discriminatorio" Sassoli. Adesso venitevi a prendere gli altri, grazie». Oltre al ricovero, documentato sulle sue pagine social - in cui continua l'attacco a chi lo ha criticato - è arrivata anche la denuncia dalla Polizia Postale della Campania, coordinata dalla Procura di Napoli Nord, con l'accusa di essere l'autore di uno dei messaggi lesivi della memoria dell'ex presidente del Parlamento Europeo. Gli agenti della Postale hanno anche eseguito una perquisizione informatica nel corso della quale sono state rinvenute tracce del messaggio d'odio. L'uomo in passato era stato già stato denunciato per inosservanza delle misure sanitarie in materia di Covid.

Ugo Fuoco è tra i promotori della «Rete nazionale Basta dittatura» e tra gli organizzatori di diverse manifestazioni No vax e No Green pass svolte a Napoli e in altre città. «Il poveretto è stato fottuto pure lui, lui le punturine se le è fatte vere a differenza degli altri suoi compagni di merende», «Ha guidato il gregge fino al baratro e ci è caduto pure lui», «Se l'aguzzino della tua vita muore, se l'assassino dei tuoi figli muore è sempre una buona cosa. Dio lo vuole Dio è in noi e con noi», questi alcuni dei commenti al post pubblicati da altri utenti. Sullo stesso tono i messaggi pubblicati nel canale Telegram «No green pass» che conta oltre 3.700 membri: «È morto Sassoli, bene anzi benissimo, anche se fosse successo per mani altrui», si legge in un messaggio e un altro utente incalza: «Ricordiamo che è stato male dopo la punturina ma non lo dicono». La controrisposta è: «Non ne moriranno mai abbastanza per vendicare tutte le persone assassinate per mano di quelli come lui che hanno partecipato al truffacovid».

Il canale Telegram con 30.000 iscritti

Ugo Fuoco è risultato essere amministratore di un canale Telegram con più di 30.000 iscritti, sul quale ha pubblicato numerosi messaggi di incitamento alla violazione delle disposizioni sulla gestione dell'emergenza pandemica da Covid-19. Numerosi messaggi d'odio, inspirati da teorie complottiste «no-vax» secondo le quali Sassoli sarebbe morto a causa del vaccino sono stati individuati nell'ambito del monitoraggio informativo della rete internet effettuato dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni a seguito della notizia della scomparsa del Presidente dell'Europarlamento; monitoraggi eseguiti su diversi canali Telegram, profili Facebook e Twitter (con l'hashtag #nessunacorrelazione). Tra i vari messaggi che hanno acquisito il carattere della «viralità» per il contenuto particolarmente sprezzante e lesivo della memoria del defunto Presidente del Parlamento Europeo, ripreso anche dai principali organi di stampa, era emerso quello pubblicato dall'account «Ugo Fuoco», che testualmente affermava «ogni tanto una buonissima notizia. Se ne va mr. 'il green pass non è discriminatoriò Sassoli. Adesso venitevi a prendere gli altri, grazie». Gli accertamenti hanno permesso di identificare l'autore del post in un quarantenne residente nella provincia di Napoli, già denunciato per inosservanza delle misure sanitarie in materia di Covid.
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Re: I dementi no pandemia no mask no vax e no green pass

Messaggioda Berto » sab gen 22, 2022 10:45 pm

Covid, il report Iss: «Rischio di morte 33 volte più alto tra i No Vax»
22 gennaio 2022

https://www.open.online/2022/01/22/covi ... te-no-vax/

Il tasso di mortalità a causa del Covid è 33 volte più alto tra i No vax rispetto ai pazienti vaccinati. Il dato emerge dal rapporto esteso dell’Iss pubblicato oggi, 22 gennaio.

Nel dettaglio l’Iss parla di 52,9 decessi per 100.000 abitanti tra i non vaccinati over 12 contro l’1,6 per i vaccinati con booster.

Quanto al tasso di ricoveri, è di 31,3 casi ogni 100.000 per i non vaccinati, circa 39 volte più alto rispetto ai vaccinati con dose booster che registrano un tasso di 0,8 ogni 100.000.

«Il tasso di ospedalizzazione standardizzato – spiega il report dell’Istituto superiore di sanità – è di 248,5 ricoveri per 100.000 abitanti per i non vaccinati contro il 20,8 ricoveri dei vaccinati», circa 12 volte più alto.
Sempre dal report dell’Iss emerge che nell’ultima settimana è cresciuta la percentuale dei casi segnalati nella popolazione di età scolare: si passa dal 20 per cento della scorsa settimana al 24 per cento «verosimilmente per la riapertura delle scuole e la maggiore attività di screening effettuata all’interno delle strutture scolastiche». Dall’inizio della pandemia al 12 gennaio scorso, sono stati segnalati 1.698.273 casi nella popolazione 0-19 anni, di cui 11.573 ospedalizzazioni, 291 ricoveri in terapia intensiva e 38 morti.

Nell’ultima settimana – e questo è un dato da non sottovalutare – il 13 per cento dei casi in età scolare è stato diagnosticato nei bambini al di sotto dei 5 anni, il 38 per cento invece nella fascia 5-11 anni, il 48 per cento in quella 12-19. Frena la crescita del tasso di incidenza nelle fasce d’età 12-15 e 16-19 mentre aumentano i casi diagnosticati per 100.000 abitanti nella fascia 5-11 e nei bambini sotto i 5 anni. Per l’Istituto superiore di sanità, «sebbene il dato non sia ancora da considerarsi come consolidato», nell’ultima settimana «sembra rilevabile una diminuzione del tasso di ospedalizzazione in tutte le fasce di età 0-19». Il più alto tasso di incidenza a 14 giorni lo registra, infine, la fascia 20-29 anni: si parla di 5.541 casi per 100.000 abitanti, mentre la fascia d’età con un incremento maggiore nel periodo di riferimento è stata quella 10-19.
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Re: I dementi no pandemia no mask no vax e no green pass

Messaggioda Berto » dom gen 23, 2022 10:49 pm

Djokovic espulso da Australia, la sentenza: ecco le motivazioni
20 gennaio 2022

https://www.adnkronos.com/djokovic-espu ... kto3MAsAzC


I giudici spiegano la decisione: "Una star può influenzare tutti"

"Un'iconica star del tennis" come Novak Djokovic "può influenzare persone di tutte le età, ma soprattutto i giovani e più suggestionabili, e spingerli ad emularlo. Questa non è una fantasia, non servono prove". È uno dei passaggi chiave nelle motivazioni della sentenza che James Allsop, capo del collegio di tre giudici della Federal Court, ha emesso per spiegare le ragioni della sua decisione di confermare l'espulsione di Djokovic dall'Australia.

Vinto un primo ricorso contro la revoca del visto per un vizio di procedura, Djokovic ha subito la stessa misura una seconda volta, stavolta per decisione del ministro per l'immigrazione Alex Hawke che ha esercitato un potere personale come previsto dal Migration Act del 1958. La legge infatti consente un tale, vasto, potere discrezionale in caso di minacce effettive o anche solo percepite come potenziali, su questioni legate all'ordine pubblico, alla salute, alla sicurezza dei cittadini.

I giudici hanno spiegato chiaramente che "la Corte non analizza i meriti o la saggezza della decisione, il compito è di valutare se la decisione (del ministro) rientra nei limiti di legge", per quanto riguarda i tre aspetti su cui si è basata la difesa di Djokovic. I legali del serbo hanno contestato: il fatto che si siano dedotte le sue opinioni sui vaccini da un articolo della BBC del 2020; che la sua presenza in Australia potesse essere un rischio per l'ordine e la salute pubblica; che decidere su queste basi di revocargli il visto fosse illogico, irrazionale, irragionevole.

Per quanto riguarda il primo punto, i giudici sottolineano che non ci sono soltanto le sue perplessità di due anni fa a motivare la decisione del ministro e della Corte. "A gennaio 2022, Djokovic non è vaccinato. Il ministro ha tutte le possibilità di concludere che per un anno abbia scelto di non vaccinarsi. Il fatto che avesse una ragione per non vaccinarsi ora, avendo contratto il Covid intorno al 16 dicembre 2021 (data del tampone positivo, ndr) non dice nulla sulla sua posizione nei molti mesi precedenti".

Inoltre, aggiunge il giudice Allsop, quando è stato fermato in aeroporto dalla Australian Border Force, Djokovic non ha fornito informazioni che potessero far pensare a un cambiamento delle sue convinzioni in materia. In termini di ordine pubblico, la Corte spiega che la presenza di Djokovic, anche se non avesse vinto l'Australian Open, "avrebbe potuto incrementare il sentimento anti-vaccini" tra i cittadini e incoraggiare chi vuole emularlo o essere come lui. La preoccupazione del ministro Hawke, si legge nelle motivazioni della sentenza, "non riguarda soltanto i gruppi anti-vaccini, alcuni dei quali hanno posizioni estreme e possono rappresentare un rischio per il buon ordine o l'ordine pubblico nella comunità, ma anche chi semplicemente è indeciso se vaccinarsi o meno".

Inoltre, i giudici sottolineano come l'aver confermato l'intervista con L'Equipe del 18 dicembre e aver effettuato il successivo servizio fotografico senza protezioni pur sapendo di essere positivo, dimostra una "scarsa considerazione delle misure di prevenzione (da parte di Djokovic) che, se emulata, potrebbe incoraggiare una violazione delle regole in Australia". Infine, i giudici respingono la tesi difensiva secondo cui il ministro non avrebbe tenuto in debita considerazione le conseguenze per la reputazione dell'Australia e soprattutto quanto il sentimento anti-vaccini possa essere incrementato dall'espulsione di Djokovic. La legge, scrive la Corte, affida al ministro il potere di revoca del visto se ritiene che "la presenza del possessore possa costituire una minaccia alla salute, la sicurezza, l'ordine della comunità australiana". Solo gli effetti, anche potenziali, della presenza contano, non si richiede un'analisi contro-fattuale. Dunque, secondo i giudici, la decisione di revocare il visto da parte del ministro Hawke non è, nei limiti di legge, "irragionevole o illogica".
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Re: I dementi no pandemia no mask no vax e no green pass

Messaggioda Berto » dom gen 23, 2022 10:49 pm

Luigi Cossellu, chi era il 27enne no vax morto perché si è strappato il casco dell'ossigeno in ospedale. Anche il padre è grave
Domenica 23 Gennaio 2022,

https://www.ilmessaggero.it/italia/no_v ... 57295.html

Sul suo profilo Facebook scorrono i messaggi degli amici: «Eri sempre sorridente, nessuno mai è riuscito a toglierti il sorriso e spero che anche lassù sarai sempre così». Luigi Cossellu, aveva 27 anni e non pensava davvero che sarebbe morto di Covid. Quel virus per cui non era vaccinato e di cui aveva sempre negato la pericolosità. Fino alla fine. Tanto da strapparsi il casco in ospedale quando per lui ormai la situazione era disperata. E' morto così all'ospedale Goretti di Latina nel reparto di Terapia Intensiva Covid. «Quando il paziente, convinto no vax, è arrivato all’ospedale di Terracina aveva già bisogno del casco ed era in condizioni critiche. Se lo era strappato via ma i medici ci hanno parlato e lo hanno convinto a rimetterlo — racconta il direttore generale della Asl di Latina, Silvia Cavalli —. Quando i no vax giungono in ospedale non sono mai ai primi sintomi. Sono già gravi perché c’è da parte loro la negazione della malattia».

Variante Delta uccide ancora, vittime anziani e no vax (anche 40enni). L'Iss: per loro letalità 33 volte più alta

Condizioni disperate

Il 16 gennaio era arrivato al pronto soccorso di Terracina, dove gli era stata diagnosticata infezione SarsCov2 e insufficienza respiratoria grave. Il giorno successivo era stato trasferito all'ospedale Goretti di Latina nel reparto di Terapia Intensiva Covid, ma le sue condizioni si erano ulteriormente aggravate, fino ad arrivare al decesso avvenuto ieri. Secondo quanto afferma l'Unità di crisi Covid della Regione Lazio, «anche il padre del giovane di Terracina deceduto, è attualmente ricoverato in gravi condizioni ed è intubato. L’uomo di 55 anni, come il figlio, non è vaccinato».

Luigi era un appassionato di pesca. Sui social scorrono le foto di lui mentre mostra orgoglioso il suo bottino appena pescato. E proprio su quelle pagine continuano ad arrivare messaggi di cordoglio alla famiglia del ragazzo di Latina. «Ad oggi c'è ancora chi dice che il Covid non esiste, che è solo un influenza, che spero che mi venga così prendo il Greenpass, intanto persone nel mondo muoiono, gli amici muoiono, nonni, papà, ragazzi e amici portati via dal Covid. Ditelo alle famiglie che hanno perso un parente caro»
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I dementi no pandemia no mask no vax e no green pass

Messaggioda Berto » lun gen 24, 2022 8:01 pm

Lo studio sui no vax: infettano 10 volte di più dei vaccinati
Alessandro Ferro
24 Gennaio 2022

https://www.ilgiornale.it/news/cronache ... 1643016287

Lo abbiamo sempre saputo ma adesso c'è la conferma definitiva: i no vax infettano dieci volte di più rispetto ai vaccinati perché hanno una carica virale molto più alta. È vero, tutti si possono contagiare con Omicron ma con differenze abissali rispetto alla quantità virale e replicativa del virus.

Cosa dice lo studio

I risultati arrivano da un gruppo di virologi svizzeri che hanno scoperto che, con esperimenti in vitro, le particelle di Sars-Cov-2 dei vaccinati sono ben 10 volte meno infettive rispetto a quelle prelevate in chi non ha mai ricevuto una dose di vaccino anti-Covid. Lo studio, pubblicato su Medrxiv, è il primo in assoluto che misura in maniera quantitativa questo fenomeno. Tutte le ricerche fatte finora, invece, si erano concentrate soltanto sulla presenza o meno del virus ma senza quantificare quanta carica virale ci fosse nei campioni.

L'importanza della carica virale

Più virus c'è, più è facile trasmetterlo: è una semplice ovvietà matematica. Ecco perché non ha mai retto la tesi no vax secondo la quale anche i vaccinati, andando in giro con il green pass, fossero oggetto di contagio. Certo, è vero ma 10 volte in meno, ossia con una quantità virale molto difficile da trasmettere (bisogna impegnarsi). Discorso diverso per i non vaccinati che, senza anticorpi, hanno una quantità di virus tale da essere i veri diffusori. E poi, le varianti Alfa e Delta, secondo lo studio, hanno di per sè una carica virale più elevata rispetto alle altre varianti. Ecco perché è fondamentale, grazie a questo studio, mettere la parola fine sulla capacità di chi diffonde veramente il Covid conoscendo la carica virale dei soggetti immunizzati, pressocché nulla o comunque molto scarsa.

"I test molecolari - spiega a Repubblica Mario Picozza, ricercatore del Laboratorio di Neuroimmunologia presso la Fondazione Santa Lucia Irccs di Roma - sono ottimi strumenti di diagnosi, estremamente sensibili e specifici, capaci di identificare e quantificare con precisione gli acidi nucleici virali nelle vie respiratorie superiori. Possono, infatti, rilevare quantità terribilmente esigue del materiale genetico di Sars-CoV-2, e hanno buon gioco a non confonderlo con quello di altri coronavirus simili, ma ci dicono poco riguardo la capacità di infettare le persone che ci circondano".

I risultati della ricerca

Su quest'ultimo punto, infatti, si sono concentrati i ricercatori svizzeri che hanno quantificato i tamponi effettuati in 384 pazienti infettati dal virus e non vaccinati per poi confrontarne la carica virale con le cellule in vitro. Quello che è emerso è una sentenza: le particelle virali dei vaccinati sono 10 volte meno infettive (e quindi contagiose) rispetto a quelle prese da chi non lo è. "Purtroppo, soltanto gli studi epidemiologici, siano essi basati sull'andamento del numero di casi nella popolazione generale o sull'analisi diretta della trasmissione in ambiti ristretti come le famiglie ci danno informazioni utili per stabilire l'effettiva trasmissibilità di un ceppo virale", sottolinea il ricercatore.

Gli esperimenti in vitro, quindi, determinano un'ottima "indicazione dell'infettività" grazie ai campioni presi su naso e bocca e messi a contatto con le cellule coltivate in laboratorio e sensibili al virus. I risultati si ottengono dopo un'ora soltanto: "le cellule vengono marcate con reagenti fluorescenti in grado di identificare le componenti virali eventualmente presenti al loro interno. Si può così contare, osservandole al microscopio, il numero di cellule che si sono infettate", conclude Picozza.



https://www.facebook.com/salvatore.vita ... &ref=notif

Gino Quarelo
Io non sono comunista però sono a favore del greenpass.

Salvatore Vitale
Gino Quarelo quindi se per l'obbligo, come un qualunque fascionazicomunista, di conseguenza sei un socialista autentico.


Gino Quarelo
Certo come per la patente e il libretto di circolazione e di revisione, la carta d'identità e il passaporto, la tessera sanitaria, la carta di credito e mille altri documenti.



Gino Quarelo
I fascisti, i nazisti, i comunisti e i maomettisti non sono paragonabili agli ebrei. E la giusta persecuzione contro questi criminali non è paragonabile alla ingiusta persecuzione contro gli innocenti e buoni ebrei la cui massima espressione è lo sterminio della Shoà e oggi si continua come antisraelismo e antisionismo.


Franco Soliani
Salvatore Vitale piantala con queste stupidaggini, offendi chi quel tatuaggio lo ha avuto.


Salvatore Vitale
Gino Quarelo di fatto sono i fascionazicomunisti, i maomettisti e tutti gli altri socialisti, a perseguitare, in modi più o meno cruenti, in nome della loro faziosa visione di giustizia.
Per essere più chiaro, visto che evidentemente non lo sai, il socialismo è tutto ciò che si ispira alla fregatura del bene comune, in nome di cui si estorce il bene individuale.


Salvatore Vitale
Franco Soliani è giusto appunto il contrario, come ho spiegato a Gino.


Gino Quarelo
Accostamento assolutamente fuori luogo, l'attestato del greenpass è come la certificazione vaccinale quando si va e si torna dai paese a rischio infezioni virali e batteriche o come quello sulla assicurazione obbligatoria (più che giusta) o come quello sulla revisione dei veicoli o come il certificato antimafia negli appalti pubblici,
Si tratta solo di attestazioni civili più che legittime e giuste che nulla hanno a che fare con le ideologie socialiste e con il nazismo maomettano.


Salvatore Vitale
Gino Quarelo ti arrampichi sugli specchi. Ce l'hai l'attestazione di sana e robusta costituzione per fare sesso? E per andare in bici? E per mangiare dolci? E per andare tu e lo statalismo a ...?


Nicola Argeo Mastropietro
Salvatore Vitale Semplicemente è uno che non l'ha ancora capito


Gino Quarelo
Le attestazioni personali servono a garanzia degli altri. A nessuno fa piacere che vi siano in circolazione auto con persone senza patente e senza assicurazione che in caso di incidente non possono risarcire i danni da loro provocati. Io sono un cittadino civile e mi fa piacere che gli altri sappiano attraverso il greenpass che sono una persona rispettosa, nulla o poco contagioso e una potenziale fonte non grave di pericolo infettivo per loro. Chi non ha lo stesso riguardo per me, non merita alcun rispetto.



Franco Soliani
Salvatore Vitale ma perché continui con questi paragoni assurdi! Una società si da delle regole, non rispettarle crea anarchia che è nemica della democrazia, oesci da questa società e vai vivere nel deserto o stai nella civiltà e ne rispetti le leggi.non puoi continuare con questi paragoni assurdi stupidi e offensivi verso quelle situazioni le ha subite, se ci fosse un briciolo di concretezza in quello che duci, D'essai stavi in Siberia o ad Auschwitz, se proprio scrivi qui perché non hai niente da fare, dopo aver detto tante stupidaggini, fa una cosa intelligente, vatti a vaccinare


Salvatore Vitale
Gino Quarelo cosa c'è di civile nel fatto che tu vuoi la sottomissione negli altri a ciò che tu ritieni giusto? Vuoi il rispetto di chi? Di chi comprende il sopruso di uno Stato totalitario e cerca di sottrarsi?
La mia personale attenzione è di essere libero da ideologie, pregiudizi e superstizioni.
La tua te la dà lo Stato con optional il buonsenso?
Vuoi la garanzia? Comprati un tostapane.



Salvatore Vitale
Franco Soliani tu si che sei intelligente...



Gino Quarelo
Lo studio sui no vax: infettano 10 volte di più dei vaccinati
Alessandro Ferro
24 Gennaio 2022

https://www.ilgiornale.it/news/cronache ... 4301628724 Gennaio 2022… Altro...


Salvatore Vitale
Gino Quarelo a prescindere gli studi che dicono il contrario, ma la mia vita non può essere sottomessa alla tua paura. Tu hai paura, Tu resti a casa, tu ti inoculi, tu ti metti sotto una campana di vetro, tu, se sei una persona civile.


Gino Quarelo
Il 90% degli italiani è sivax e sìgreenpass e quindi sei tu e quelli come te che si debbono adeguare alla volontà della maggioranza e non viceversa.
Sei tu novax pericoloso che puoi fare del male e uccidere il prossimo con una carica virale (demenziale e irresponsabile) dieci volte maggiore, quindi sei tu che devi isolarti e che devi essere isolato per legittima difesa.


Salvatore Vitale
Gino Quarelo Il 90% dei tedeschi era nazista, il 90% degli italiani era fascista ecc con i comunisti. Democrazia significa solo potere al popolo, non certo giustizia. Quindi tu e i tuoi compagni-camerati-collaborazionisti meschini che non sanno più come imporre la propria ideologia, isolatevi in casa vostra e vergognatevi, per torturare il vostro proprio intelletto, nel credere alla propaganda di regime.

Alberto Pento
In merito alla pandemia virale non vi è alcun regime e alcuna propaganda
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Re: I dementi no pandemia no mask no vax e no green pass

Messaggioda Berto » gio gen 27, 2022 9:14 pm

Codogno, no vax 52enne morta di Covid: aveva rifiutato il ricovero. Sui social: «Non sono una cavia»
Francesco Gastaldi
27 gennaio 2022

https://milano.corriere.it/notizie/lomb ... d483.shtml

Barbara Fisichella era a casa in malattia da una decina di giorni. Ieri i familiari hanno chiamato l’ambulanza dopo aver visto che faceva una gran fatica a respirare. Poche ore dopo è avvenuto il decesso

«Non sono una cavia». Era una No Vax convinta, Barbara Fisichella, 52enne lodigiana, operatrice giudiziaria al casellario della Procura di Lodi e originaria di Codogno. La Fisichella è morta nella notte fra mercoledì e giovedì. Era nella sua casa di Lodi, positiva, da almeno dieci giorni. E a casa è morta. I famigliari hanno chiamato il numero di emergenza quando la donna nella tarda serata di mercoledì aveva iniziato a respirare affannosamente. Non aveva voluto ricoverarsi quando le sue condizioni avevano iniziato a peggiorare. Quando l’ambulanza è arrivata, la donna era già in arresto cardiaco. I sanitari hanno tentato di rianimarla per svariati minuti, ma la Fisichella è morta poco dopo.

Il post su Facebook

Barbara Fisichella lavorava in tribunale a Lodi da anni. In Procura giovedì mattina la notizia della sua morte ha lasciato sgomenti i colleghi. Nessuno aveva voglia di parlare. Le sue posizioni «no vax» erano molto conosciute e la stessa Fisichella spesso pubblicava le sue posizioni sul suo profilo Facebook. Come il 28 novembre scorso quando aveva postato la sua foto profilo al centro, e con la scritta «Io non mi vaccino, non sono una cavia».

All’interno l’immagine di un pugno che rompe una siringa.

Molto probabilmente la donna aveva contratto il Covid nei giorni scorsi, e non essendo coperta dal ciclo vaccinale, la malattia ha alla fine avuto la meglio. La donna era originaria di Codogno, primo baluardo occidentale contro il Covid. Era anche nipote di monsignor Rino Fisichella, arcivescovo e presidente del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, originario di Codogno. Anche se i parenti codognesi, hanno affermato, non avevano sue notizie da anni. «Era la nostra unica dipendente no vax - conferma il procuratore di Lodi Domenico Chiaro, il quale a sua volta aveva contratto il Covid nella prima ondata della pandemia -. La gente deve sapere che se si rifiuta di sottoporsi alle cure rischia di morire».

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Re: I dementi no pandemia no mask no vax e no green pass

Messaggioda Berto » gio gen 27, 2022 10:03 pm

Eric Clapton fuori controllo: "I vaccinati? Vittime di ipnosi di massa"
Il chitarrista inglese ha rilasciato dichiarazioni controverse sulle vaccinazioni e sulla gestione della pandemia da parte delle autorità
Novella Toloni
25 Gennaio 2022

https://www.ilgiornale.it/news/spettaco ... 1643119084

"Ho visto delle cose su YouTube che mi parevano messaggi subliminali e ho iniziato a mettere insieme i pezzi del puzzle". Le ultime dichiarazioni rilasciate da Eric Clapton nel corso di un'intervista a Real Music Observer stanno facendo molto discutere.

Il musicista, 76 anni, è tornato a parlare della sua posizione critica nei confronti delle vaccinazioni e delle restrizioni imposte dai governi per contenere i contagi da Covid-19. Vaccinato con doppia dose di AstraZeneca, Eric Clapton aveva rivelato di avere subito seri effetti collaterali dopo la somministrazione tanto da temere di non riuscire più a suonare. Durante l'intervista il chitarrista ha spiegato di essersi vaccinato non per sua scelta, ma sotto il bombardamento mediatico portato avanti da istituzioni e case farmaceutiche.

"Ho pensato: ma cosa sta succedendo? Poi Mattias Desmet (psicologo, ndr) ne ha parlato e mi ha illuminato: è la teoria dell'ipnosi di formazione di massa. Una volta che l'ho scoperta, l'ho rivista ovunque. Ho visto delle cose su YouTube che mi parevano messaggi subliminali, e ho iniziato a mettere insieme i pezzi del puzzle", ha dichiarato Clapton all'emittente radiofonica. Una "scoperta" che lo avrebbe convinto a consolidare la sua posizione critica e avversa alla vaccinazione: "In Inghilterra abbiamo la BBC per una visione imparziale di quello che succede in patria e nel mondo. All’improvviso, però, i notiziari sono diventati una narrazione a senso unico verso l'obbedienza alle disposizioni. E ha risvegliato un istinto che stava dormendo. Poi i tizi al governo hanno iniziato a farmi incazzare davvero. Così mi sono rimesso al lavoro e ho ricominciato a scrivere".

L'artista inglese ha iniziato così una collaborazione con il cantautore Van Morrison, anche lui apertamente contro il vaccino e le restrizioni, pubblicando il singolo anti-lockdown "Stand & Deliver". Le surreali teorie di Clapton lo hanno portato, però, all'isolamento. Lo ha confermato lui stesso nell'intervista: "I miei familiari pensano che sia uno svitato. Nell'ultimo anno è scomparsa un sacco di gente, così ho potuto rivedere le mie amicizie. Sono rimasti quelli a cui voglio molto bene e di cui ho davvero bisogno". Anche gli artisti, con i quali ha collaborato negli anni, hanno preso le distanze dalla sua nuova vena musicale dichiaratamente polemica: "Mi piacerebbe entrare in contatto con altri musicisti ma il mio telefono non squilla più come prima". Eric Clapton ha anche affermato - a luglio - di non voler suonare in club e forum dove l'ingresso non sarà garantito a tutti, vaccinati e non. Difficile capire, a questo punto, cosa succedere a maggio e giugno quando l'artista dovrebbe arrivare in Italia per alcune date live.
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