Benedetto vaccino, finalmente sei arrivato!

Re: Benedetto vaccino, finalmente sei arrivato!

Messaggioda Berto » mar ott 12, 2021 6:35 am

Anticorpi monoclonali, Claudia è la prima italiana curata: «È bastata una flebo»
Mauro Evangelisti
3 febbraio 2021

https://www.ilmessaggero.it/salute/stor ... 41205.html

Claudia Disi è un’insegnante di 54 anni ed è la prima italiana curata dagli anticorpi monoclonali. Nella seconda parte del 2020 ha lottato contro il Covid, ricoverata allo Spallanzani con una febbre che sembrava eterna. Un giorno, era la vigilia di Natale, le hanno fatto una flebo. Per lei è stata quasi una pozione miracolosa o, per usare un paragone contemporaneo, come la ricarica delle batterie. La guarigione è stata talmente rapida che ha potuto trascorrere il Capodanno a casa con la famiglia.

Allo Spallanzani di Roma le hanno dato un cocktail di anticorpi monoclonali, quello di Regeneron, lo stesso che guarì Donald Trump. E il 30 dicembre, prima di tornare a casa dopo 45 giorni di ricovero, ha scritto una e-mail al direttore sanitario dello Spallanzani, Francesco Vaia, al direttore dell’Unità operativa complessa Malattie Infettive, il professor Emanuele Nicastri, alla dottoressa Alessandra Abramo. Li ha ringraziati per le cure ricevute.
«Ho avuto paura, non lo nascondo: questo virus maledetto incute terrore nonostante voi, uomini e donne di scienza, lo abbiate sufficientemente identificato e parzialmente snidato». Ancora: «Non potrò dimenticare Andrea, l’operatore che per primo si prese cura di me quando, in lacrime, la sera del 13 novembre, salutai mio marito e mio figlio e presi possesso del mio letto, il numero 14 (poi diventato 5). E come non citare tutte le infermiere: instancabili, professionali e sempre con il sorriso. Sapete quale è stato, per giorni, il mio cruccio più grande? Quello di temere che, una volta uscita da qui, nel caso avessi incontrato uno di voi, non avrei mai potuto riconoscerne le fattezze. Fa venire questi pensieri la bestia Covid. Perché ci costringe a vivere mascherati, come astronauti». Vaia, direttore dello Spallanzani, ricorda quei giorni: «L’effetto dei monoclonali fu straordinario, ora spero che si faccia presto con l’autorizzazione all’uso generalizzato».


Anticorpi monoclonali, i giorni

Claudia Disi ripercorre i giorni della sua battaglia: «Io ho la sclerosi multipla e per le cure prendo un farmaco che mi abbassa le difese immunitarie. Per questo, il mio medico curante, ha tentato di curarmi a casa, temeva che in un pronto soccorso potessi prendere anche altre malattie. La febbre però era sempre attorno a 39,5. Dopo tre settimane, il ricovero allo Spallanzani. Per una settimana ho avuto la respirazione assistita, ma non sono finita in terapia intensiva. Anche allo Spallanzani ho avuto la febbre per 40 giorni, scemava solo quando mi davano il cortisone, ma poi tornava, sempre sopra 38,5. I medici mi hanno rivoltato come un pedalino, come si dice a Roma. Ho fatto la broncoscopia, la Tac, non si riusciva a capire perché continuasse la febbre. Alla seconda broncoscopia hanno capito che c’era ancora del coronavirus nei polmoni, benché risultassi negativa. L’unica speranza: gli anticorpi monoclonali». Ma né allora né oggi sono autorizzati dall’agenzia del farmaco. I vertici dello Spallanzani hanno chiesto una fornitura, per uso compassionevole, ai produttori americani e il farmaco Regeneron è stato inviato dagli Usa.

«In realtà sono due farmaci che vengono uniti e poi viene fatta una flebo, per due ore. In un’unica soluzione. Tutto è successo il 24 dicembre, per me è stato un regalo di Natale. Ho dovuto firmare una liberatoria, perché si trattava di un farmaco sperimentale, ma non ho avuto dubbi. E non ho avuto paura. Mi avevano spiegato tutto il professor Nicastri e la dottoressa Abramo. “Malgrado il tuo problema delle difese immunitarie, questo potrebbe risolvere la situazione. Bisogna vedere se le compagnie farmaceutiche ce lo forniranno” mi avevano detto. In quattro-cinque giorni c’è stato un continuo scambio di mail tra la compagnia farmaceutica di Regeneron e i medici dello Spallanzani. Ricordo un lunedì mattina che il professor Nicastri è entrato nella mia stanza e mi ha annunciato sorridente: “ce l’hanno concesso, ce l’hanno concesso”. Sono stata felicissima, mi sentivo che avrebbe funzionato. Non ho avuto paura. Ricordo ancora tutto: il mercoledì il farmaco parte dagli Stati Uniti, arriva prima a Londra, infine il giovedì mattina, vigilia di Natale, allo Spallanzani mi viene messa in vena la flebo. Non ho avuto alcun effetto collaterale, ma ho cominciato, subito ad avere sempre più in forza. Già all’indomani mi sentivo bene. Alla fine Nicastri mi diceva sorridendo: “ma ormai sei qui in villeggiatura”. Ovviamente mi hanno monitorato per una settimana, ma io stavo davvero bene. E il 31 dicembre, dopo una settimana, la bella notizia: sono uscita, ho trascorso il Capodanno con mio marito e mio figlio di 18 anni. E ho sentito subito il desiderio di ringraziare medici e infermieri, straordinari, non possiamo dimenticarli, danno davvero l’anima».



Alberto Pento
Se l'avessero usato subito da quando è apparso sulla scena quanti morti in meno vi sarebbero stati?

Clorochina e idrossiclorochina: quali gli effetti avversi?
Farmacia News
Valentina Isgrò
1 settembre 2020

https://www.farmacianews.it/clorochina- ... i-avversi/

L’attenzione della stampa e del pubblico sulla scia dell’entusiasmo rispetto alle potenzialità della terapia antivirale con clorochina e idrossiclorochina hanno determinato carenze estese di disponibilità, episodi di auto-trattamento e overdose fatali in alcune aree geografiche. Il farmacista ha il ruolo importante di monitorare il corretto utilizzo di tali farmaci da parte dei pazienti

La clorochina e l’idrossiclorochina sono farmaci approvati per il trattamento della malaria e di alcune patologie autoimmuni, quali ad esempio il lupus eritematosus e l’artrite reumatoide. Introdotte in commercio da molti anni, recentemente tali molecole sono tornate al centro della scena come possibili agenti terapeutici antivirali utili nel trattamento dell’infezione da SARSCOV-2, essendosi dimostrate efficaci in modelli sperimentali in vitro.

clorochina

L’azione antivirale di questi prodotti è riconducibile all’aumento del pH endosomiale, indispensabile per la fusione virus-cellula, come anche all’interferenza sulla glicosilazione dei recettori cellulari del virus. Studi recenti hanno riportato la potenziale efficacia di queste molecole nel blocco della replicazione virale anche nell’uomo, anche se l’utilizzo nella pratica clinica per il trattamento dell’infezione da SARS-COV-2 è ancora oggetto di dibattito nel mondo scientifico.

I recenti provvedimenti regolatori di Aifa

A marzo 2020 l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) aveva inizialmente autorizzato la rimborsabilità di clorochina e idrossiclorochina nel trattamento (ma non nella profilassi) anche domiciliare in pazienti con infezione da SARS-COV-2, a determinati dosaggi. Tuttavia, alla luce di emergenti evidenze sull’aumentato rischio di reazioni avverse e di una valutazione negativa sul rapporto rischio-beneficio dell’uso off-label di questi farmaci nei pazienti infetti, a maggio 2020 la stessa Agenzia ha sospeso l’autorizzazione all’utilizzo off-label per il trattamento dell’infezione da SARS-CoV-2, al di fuori degli studi clinici, sia in ambito ospedaliero che in ambito domiciliare. Nel contesto internazionale, l’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) come anche il Ministero della Salute canadese, hanno raccomandato l’uso di clorochina e idrossiclorochina come antivirali solo in ambito di studi clinici controllati o nei programmi di utilizzo in emergenza per il trattamento dei pazienti infetti da SARS-COV-2, proprio in considerazione dei potenziali effetti avversi gravi associati all’utilizzo di questi medicinali.
Controindicazioni ed effetti avversi

Come tutti i farmaci, sia clorochina che idrossiclorochina hanno delle controindicazioni di utilizzo. L’idrossiclorochina ad esempio è controindicata in caso di pazienti con maculopatie preesistenti. La clorochina non deve essere somministrata a pazienti affetti da:
• retinopatia o alterazioni del campo visivo;
• patologie degli organi ematopoietici;
• carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi (favismo);
• miastenia grave;
• psoriasi;
• porfiria (anomalia metabolica);
• epilessia;
• gravi nefropatie ed epatopatie.

Inoltre, poiché la clorochina attraversa la barriera placentare e può indurre dei danni organici al feto (es. perdita visiva, ototossicità e disfunzione cocleare-vestibolare), non deve essere somministrata alle donne in corso di gravidanza (eccetto che per la profilassi e il trattamento della malaria) e durante l’allattamento. Anche l’idrossiclorochina deve essere evitata in gravidanza, a meno che, a giudizio del medico, i potenziali benefici individuali superino i possibili rischi. Clorochina e idrossiclorochina sono farmaci in genere ben tollerati, anche dopo uso prolungato; il loro utilizzo è tuttavia associato a vari effetti indesiderati, anche gravi. Reazioni avverse che si manifestano comunemente sono nausea, vomito, dolori addominali, perdita dell’appetito, cefalea, offuscamento della vista. Altre reazioni meno comuni, note nel riassunto delle caratteristiche del prodotto di questi farmaci, sono le alterazioni della funzionalità epatica, l’ipoglicemia (inclusa perdita di coscienza che può mettere in pericolo di vita i pazienti) e i disturbi psichiatrici, tra cui psicosi, tendenze suicide, irritabilità. Desta particolare preoccupazione la potenziale tossicità cardiaca, tra cui la cardiomiopatia e le alterazioni del ritmo cardiaco, che possono anche essere fatali. L’assunzione di clorochina o idrossiclorochina deve pertanto essere attenzionata e ben valutata in pazienti con preesistenti patologie cardiache o che assumono medicinali che prolungano l’intervallo QT (es. amiodarone), poiché questi fattori possono rendere i pazienti più inclini a disturbi del ritmo cardiaco, in particolare a dosi elevate o se combinate con alcuni antibiotici come l’azitromicina (è stato documentato un aumento del rischio di mortalità cardiovascolare con la co-somministrazione di idrossiclorochina e azitromicina). La letteratura scientifica riporta casi clinici di effetti cardiovascolari in rapido sviluppo a seguito di assunzione di clorochina/idrossiclorochina, da bradicardia e ipotensione fino ad arresto cardiaco.
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Re: Benedetto vaccino, finalmente sei arrivato!

Messaggioda Berto » mar ott 12, 2021 6:35 am

"Immuni per tutta la vita". Ecco lo studio che cambia tutto
Alessandro Ferro
30 Maggio 2021

https://www.ilgiornale.it/news/cronache ... 1622414260


È la domanda del momento: quanto dura l’immunità dopo aver avuto il Covid o dopo essersi vaccinati? Sei mesi, otto mesi, un anno o più di un anno? Un gruppo di ricercatori della Washington University School of Medicine di St. Louis ha appena annunciato su Nature la notizia che tutti speravamo: le difese immunitarie indotte dall’infezione (e con molta probabilità anche dai vaccini) durano molto a lungo, forse anche per tutta la vita.

Cosa dice lo studio

La cosa importante, da sottolineare, è che vale anche per le persone che hanno contratto il Covid in forma lieve o asintomatica, quindi la stragrande maggioranza della gente. Questo nuovo studio smentisce, quindi, la teoria di inizio pandemia secondo la quale gli anticorpi scomparivano rapidamente una volta superato il virus. "Lo scorso autunno ci sono state segnalazioni secondo cui gli anticorpi diminuivano rapidamente dopo l'infezione ... e i media hanno interpretato ciò nel senso che l'immunità non fosse di lunga durata", ha detto l'autore dello studio, Ali Ellebedy, Professore associato di patologia e immunologia, medicina e microbiologia molecolare alla Washington University. Come detto, la ricerca appena pubblicata su Nature (qui il link) fa ben sperare: lo studio ha esaminato 77 partecipanti che avevano casi lievi di Covid-19, sei dei quali sono stati ricoverati in ospedale. I volontari hanno fornito campioni di sangue ogni tre mesi, escluso il primo prelievo effettuato un mese dopo il primo test positivo.

Gli anticorpi non scendono a zero, "si stabilizzano"

Secondo il quotidiano inglese Daily Mail che ha raccolto maggiori informazioni, i ricercatori hanno anche affermato che se le persone con casi medi di Covid-19 possano avere una protezione per tutta la vita, è possibile che quelle con casi gravi abbiano una protezione inferiore. "Potrebbe andare bene in entrambi i casi", ha dichiarato il primo autore dello studio, il Dott. Jackson Turner, istruttore di patologia e immunologia presso la Washington University, specificando come sia normale che i livelli di anticorpi scendano dopo un'infezione acuta "ma non scendono a zero, si stabilizzano. Qui, abbiamo trovato cellule che producono anticorpi 11 mesi dopo i primi sintomi. Queste cellule vivranno e produrranno anticorpi per il resto della vita delle persone. Questa è una prova forte per un'immunità di lunga durata". Dopo l'infezione, le cellule immunitarie di breve durata vengono generate rapidamente per produrre un'ondata precoce di anticorpi protettivi e quando le cellule immunitarie muoiono, i livelli di anticorpi diminuiscono. Il nostro corpo, però, tiene in vita un insieme di queste cellule, chiamate plasmacellule a lunga vita, anche dopo l’infezione. La maggior parte migra nel midollo osseo, ed è lì che gli scienziati le hanno trovate nei pazienti esaminati.

Il ruolo fondamentale del midollo osseo

In sostanza, la risposta immunitaria al Covid-19 potrebbe somigliare a quella di altre infezioni che procurano un’immunità prolungata. Non era affatto strano pensare che l'infezione da Sars-CoV-2, come quasi tutte le altre infezioni virali, innescasse lo sviluppo delle plasmacellule del midollo osseo. Alcuni studi precedenti avevano però suggerito che le infezioni di Covid con sintomi gravi interrompevano la produzione di queste cellule mentre altre ricerche avevano lanciato il sospetto che il livello di anticorpi scendesse velocemente fino a scomparire del tutto dopo la guarigione. "L'infiammazione gioca un ruolo importante nel Covid-19 grave e un'infiammazione eccessiva può portare a risposte immunitarie difettose. Ma d'altra parte, il motivo per cui le persone si ammalano spesso è perché hanno molti virus nel loro corpo e avere molti virus in giro può portare a una buona risposta immunitaria. Quindi non è chiaro".

Guai a cantare vittoria, però: se è vero che quest'ultimo studio fornisce ottime speranze per la scomparsa, nel lungo periodo, del Covid, va precisato che la ricerca americana è stata pubblicata in una versione non ancora sottoposta a revisione ed è stata condotta su un numero ristretto di individui, soltanto 77 persone. Il risultato, quindi, dovrà essere confermato da ulteriori studi su un campione più ampio anche se il sospetto di una protezione duratura è fondato su una nuova e piacevole scoperta.




Covid, farmaco Exo-Cd24 guarisce dal virus in 5 giorni. Test in Israele: «Efficace al 96%»
Giuseppe Scarpa

https://www.ilmessaggero.it/salute/medi ... 55267.html

Arriva da Israele e si chiama EXO-CD24 ed è il primo farmaco che, in fase sperimentale, sta dando risultati eccellenti contro il Covid-19. Testato su 30 pazienti positivi ha riportato un tasso di successo pari al 96 per cento. L'EXO-CD24 potrebbe persino passare alla storia come il primo vero farmaco contro il Coronavirus.

L'Ichilov Medical Center di Tel Aviv ha completato gli studi della fase uno del progetto di ricerca su questo nuovo medicinale. Il farmaco ha aiutato numerosi pazienti di Covid, da moderati a gravi, a riprendersi rapidamente dalla malattia. Dei 30 a cui è stato somministrato 29 hanno mostrato un netto miglioramento nell'arco di 48 ore e sono stati dimessi dall'ospedale pochi giorni dopo. Anche l'ultimo paziente si è ripreso, ma la sua guarigione ha richiesto più tempo. L'ideatore del medicinale, è il professore Nadir Arber del Centro integrato di prevenzione del cancro dell'ospedale. Arber ha definito il farmaco EXO-CD24 come "efficace e poco costoso".

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Come agisce il farmaco

Il medicinale combatte la tempesta di citochine, una reazione immunitaria potenzialmente letale all'infezione da coronavirus che si ritiene essere responsabile di gran parte dei decessi associati alla malattia. EXO-CD24 sarebbe in grado di arginare e sconfiggere la tanto temuta tempesta di citochine, sindrome infiammatoria sistemica potenzialmente letale in cui il sistema immunitario va fuori controllo e inizia ad attaccare le cellule sane, colpendo i polmoni nel 5-7% dei pazienti con Covid-19 e causando moltissime morti. EXO-CD24 Usa gli esosomi, minuscole particelle a forma di sacche che trasportano i materiali tra le cellule, per fornire una proteina chiamata CD24 ai polmoni. "Questa proteina - ha spiegato alla stampa Shiran Shapira del laboratorio di Arber - si trova sulla superficie delle cellule e ha un ruolo noto e importante nella regolazione del sistema immunitario, aiutando a calmare il sistema e frenare la tempesta". Il farmaco passerà ora a ulteriori fasi di sperimentazione, ma i medici parlano di un possibile punto di svolta nella lotta contro il Covid-19.
La somministrazione

"Il medicinale viene somministrato per inalazione, una volta al giorno, in una procedura che richiede solo pochi minuti. Si deve poi proseguire per cinque giorni", ha specificato Arber. Arber ha spiegato che il preparato raggiunge direttamente ai polmoni. In questo modo, a differenza di altri preparati, il cocktail israeliano viene somministrato localmente e non comporta effetti collaterali, anche perché non opera ad ampio spettro.

Il direttore del centro di ricerca Ichilov, Roni Gamzu che è stato anche a capo del team governativo sul coronavirus, ha accolto la svolta come "eccellente", dicendo che avrebbe assistito personalmente il porfessore Arber per ottenere il via libera del Ministero della Salute per testare il farmaco su un pool più ampio di pazienti. "A Ichilov siamo tra i leader mondiali nella ricerca della cura per l'orribile epidemia", ha detto Gamzu. "I risultati della sperimentazione di fase 1 - ha aggiunto Gamzu - sono eccellenti e ci danno fiducia". Tuttavia non è ancora chiaro se il farmaco abbia la stessa efficacia contro i ceppi recenti e più virulenti del virus, compresi quelli di Gran Bretagna, Sud Africa e Brasile.

EXO-CD24, el fármaco israelí que asegura curar el coronavirus en pacientes graves en 5 días https://t.co/Jnkjd4JSJj a través de @larazon_es

— Saturnino Mendoza (@Satmepa) February 9, 2021

Martedì 9 Febbraio 2021, 09:51 - Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 16:00
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Re: Benedetto vaccino, finalmente sei arrivato!

Messaggioda Berto » mar ott 12, 2021 6:36 am

UNA DOMANDA
Lo ho detto e scritto più di una volta, anche in polemica con persone di cui per il resto condivido molte idee. Sono favorevole ai vaccini e mi sono vaccinato, prima e seconda dose col pfizer.

Giovanni Bernardini
13 giugno 2021

https://www.facebook.com/giovanni.berna ... 9963358545

Sono per la scienza anche se so, come dovrebbe sapere ogni persona non totalmente ignorante, che la scienza non dà MAI, risposte definitive. Le verità scientifiche sono tali sempre fino a prova contraria. Con tutto ciò la scienza resta lo strumento conoscitivo migliore a nostra disposizione, a condizione che non ci si lasci andare ad atteggiamenti di intollerabile arroganza, come quelli che ogni tanto ci forniscono certi divi della pandemia dagli schermi televisivi.
Fatta questa indispensabile premessa mi permetto di dire chiaro e tondo che proprio non capisco la volontà di vaccinare giovani e giovanissimi. Se di una cosa possiamo dirci ragionevolmente certi questa è che il covid colpisce in maniera grave le persone che hanno superato un certo limite di età. I casi di ragazzi, o addirittura adolescenti e bambini, morti per covid sono rarissimi e non mi sembra giustifichino una simile scelta.
Si può dire che vaccinando giovani e giovanissimi si elimina la possibilità che questi possano contagiare gli anziani, ma, se gli anziani sono a loro volta vaccinati mi sembra che il rischio per loro sia comunque ridottissimo. È vero che il vaccino non copre al 100%, ma garantisce comunque (fino a prova contraria) chi lo contrae da conseguenze mortali o gravi, quindi, lo ripeto, perché estendere a ventenni o quindicenni la vaccinazione?
Aspetto risposte serie, pronto a prendere in considerazione argomenti razionali. Ovviamente non strilli ed insulti.
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Re: Benedetto vaccino, finalmente sei arrivato!

Messaggioda Berto » mar ott 12, 2021 6:38 am

La demenziale poliziotta non vax e no greenpass:

Nunzia Schilirò, la poliziotta che infiamma i no vax: “L’unico virus che esiste è la paura”
Ciro Cuozzo — 26 Settembre 2021
https://www.ilriformista.it/chi-e-nunzi ... ra-249918/


Questa donna non ha parlato come cittadina ma come poliziotta e va lincenziata in tronco, irresponsabile, ignorante e invasata, molto pericolosa e inaffidabile, licenziarla è il minimo e dopo inquisirla per istigazione ad una demenziale disobbedienza civile che denota esclusivamente la sua demenziale inciviltà.
Questa poliziotta non conosce nemmeno la costituzione italiana.

Articolo 32
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana
https://www.senato.it/.../parte-i/titolo-ii/articolo-32
Il vaccino rientra a pieno titolo nelle legittimità dell'articolo 32 come disposizione di legge per garantire la tutela della salute dell'individuo e della collettività.
Articolo 16
Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche [cfr. art. 120 c. 2, XIII c. 2].
Ogni cittadino è libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrarvi, salvo gli obblighi di legge [cfr. art. 35 c.4].


La Costituzione italiana dice che:


Visto l’art. 32 della Costituzione per il quale “la Repubblica tutela la salute come fondamentale
diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno
può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La
legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”;
...
Nella medesima pronuncia si dice anche la legge impositiva di un trattamento sanitario non è
incompatibile con l'art. 32 della Costituzione "se il trattamento sia diretto non solo a migliorare o a
preservare lo stato di salute di chi vi è assoggettato, ma anche a preservare lo stato di salute degli
altri, giacché è proprio tale ulteriore scopo, attinente alla salute come interesse della collettività, a
giustificare la compressione di quella autodeterminazione dell'uomo che inerisce al diritto di
ciascuno alla salute in quanto diritto fondamentale (cfr. sentenza 1990 n. 307)”;

https://www.quotidianosanita.it/allegat ... 279912.pdf
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Re: Benedetto vaccino, finalmente sei arrivato!

Messaggioda Berto » mar ott 12, 2021 6:39 am

La resa degli italiani al paternalismo di Stato: assuefazione alle misure illiberali e urne vuote
Atlantico Quotidiano
Lorenzo Gioli
11 Ott 2021

https://www.atlanticoquotidiano.it/quot ... rne-vuote/

È fisiologico che, in democrazia, una piccola fetta di elettori non voglia recarsi alle urne ed esprimere il proprio voto. Si tratta di un fenomeno largamente diffuso in Italia che si ripresenta periodicamente dall’inizio della Seconda Repubblica. Prima di Mani Pulite, l’inchiesta giudiziaria che stravolse il sistema politico, i partiti erano capaci di mobilitare masse e individui. Dalla Democrazia cristiana al Partito comunista, promuovevano visioni opposte della società, ma allo stesso tempo chiare e definite. Al giorno d’oggi, i partiti non sono più in grado di suscitare passione e tanto meno senso di appartenenza.

Tuttavia, l’astensionismo registrato nelle ultime elezioni amministrative rappresenta un dato politico tanto inedito quanto allarmante. L’insofferenza per i partiti “tradizionali”, manifestatasi più volte nel corso della nostra storia recente attraverso il voto di protesta per Movimento 5 Stelle e Lega, ha subito un’evoluzione repentina negli ultimi mesi. È come se, dopo un anno e mezzo di limitazioni delle libertà individuali, i cittadini avessero smarrito ogni interesse per la cosa pubblica. All’indignazione iniziale di alcuni, anzi, di pochi per la compressione dei diritti fondamentali, è subentrata l’indifferenza dei più.

Dall’inizio della pandemia, il dissenso viene criminalizzato ricorrendo ad ogni mezzo politico e mediatico. Con le dovute eccezioni, giornali e trasmissioni televisive hanno assecondato le misure illiberali attuate in nome dell’emergenza sanitaria anziché sottoporle al vaglio di un’opinione pubblica responsabile. Chiunque abbia criticato lockdown e Dpcm è stato tacciato di “negazionismo”. Perfino Sabino Cassese, giurista di chiara fama, è stato apostrofato con questo epiteto per aver messo in dubbio la costituzionalità dei decreti varati dal governo Conte 2. Lo stesso trattamento viene riservato oggi a chi contesta il Green Pass, uno strumento contraddittorio di cui Atlantico Quotidiano ha più volte evidenziato le criticità.

Ad alimentare l’insofferenza verso la politica, culminata nell’astensionismo dell’ultima tornata elettorale, ha contribuito in modo determinante il clima magmatico e deforme in cui ci troviamo: da un lato un partito di opposizione, Fratelli d’Italia, con un forte consenso nel Paese, ma con una debole rappresentanza parlamentare; dall’altro un governo di unità nazionale sostenuto dalla stragrande maggioranza dei partiti. Una situazione che, pur essendo dettata dalla contingenza storica, rischia sul lungo periodo di scoraggiare gli elettori, instillando il dubbio che alla fine il voto non sia poi così importante e che la rappresentanza popolare, alla base di ogni democrazia, possa essere sacrificata per un fine superiore.

Come ha spiegato molto lucidamente il filosofo Giorgio Agamben, “la nostra società non crede più in nulla se non nella nuda vita. È evidente che gli italiani sono disposti a sacrificare praticamente tutto, le condizioni normali di vita, i rapporti sociali, il lavoro, perfino le amicizie, gli affetti e le convinzioni religiose e politiche al pericolo di ammalarsi”. Ormai ci sembra tutto normale: la proroga dello stato d’emergenza al 31 dicembre, il Green Pass per andare al lavoro, i Dpcm che si susseguono a intervalli più o meno regolari. Anziché inorridirci, il paternalismo di Stato ci rassicura. E quando abbiamo la possibilità di esprimere il nostro dissenso nelle urne, non cogliamo l’opportunità. Anzi, la ignoriamo.

Come abbiamo detto all’inizio, la gestione schizofrenica della pandemia ha rinnovato la sfiducia di molti italiani verso l’importanza del voto, di far valere cioè la propria opinione nell’arena democratica. Con buona pace di Winston Churchill che, in un discorso alla Camera dei Comuni del novembre 1947, affermava: “È stato detto che la democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle forme che si sono sperimentate fino ad ora”. E noi siamo d’accordo con lui.


Alberto Pento
Che articolo demenziale, insensato, irragionevole e pro NOVAX, in nulla condivisibile.



Le demenzialità del filosofo Agamben

Come ha spiegato molto lucidamente il filosofo Giorgio Agamben, “la nostra società non crede più in nulla se non nella nuda vita. È evidente che gli italiani sono disposti a sacrificare praticamente tutto, le condizioni normali di vita, i rapporti sociali, il lavoro, perfino le amicizie, gli affetti e le convinzioni religiose e politiche al pericolo di ammalarsi”. Ormai ci sembra tutto normale: la proroga dello stato d’emergenza al 31 dicembre, il Green Pass per andare al lavoro, i Dpcm che si susseguono a intervalli più o meno regolari. Anziché inorridirci, il paternalismo di Stato ci rassicura. E quando abbiamo la possibilità di esprimere il nostro dissenso nelle urne, non cogliamo l’opportunità. Anzi, la ignoriamo.


Il discorso fuorviante di Giorgio Agamben sui «vaccini anti Covid sperimentali» (che non lo sono)
9 Ottobre 2021
David Puente
https://www.open.online/2021/10/09/covi ... rimentali/

Alberto Pento
A questo filosofo che filosofa malissimo ricordiamo che da ammalati disabilitati e da morti non vi è più libertà e tutto ciò che riguarda la vita, il vivere quotidiano viene alterato, diminuito/limitato oppure reso impossibile e nel caso peggiore vi è la morte.


Il discorso fuorviante di Giorgio Agamben sui «vaccini anti Covid sperimentali» (che non lo sono)
9 Ottobre 2021
David Puente
https://www.open.online/2021/10/09/covi ... rimentali/

Durante la seduta della Commissione Affari costituzionali di giovedì 7 ottobre 2021 al Senato, si sono tenute le audizioni in videoconferenza sul Ddl 2394 per la conversione del decreto legge relativo al Green pass. Uno degli interventi più discussi è stato quello del filosofo e scrittore Giorgio Agamben, il quale ha basato le sue premesse su delle informazioni fuorvianti e ingannevoli sui vaccini anti Covid. Ecco la trascrizione dell’intervento iniziale del Prof. Agamben:

Voi sapete che il Governo, con un apposito decreto legge, il numero 44 del 2021 detto “Scudo penale” ora convertito in legge, si è esentato da ogni responsabilità per i danni prodotti dal vaccino. E quanto gravi possano essere questi danni, risulta dal fatto che l’articolo 3 del decreto in questione, menziona esplicitamente gli articoli 589 e 590 del codice penale che si riferiscono all’omicidio colposo e ai decreti… e alle lesioni colpose. Come autorevoli giuristi hanno notato, questo significa che lo Stato non si sente di assumere la responsabilità per un vaccino che non ha terminato la sua fase di sperimentazione.

L’omicidio colposo e lo Scudo penale

Partiamo dall’articolo 3 del decreto legge 44 del primo aprile 2021 intitolato Responsabilità penale da somministrazione del vaccino anti SARS-CoV-2. In esso vengono citati entrambi gli articoli del codice penale di cui parla Agamben nel suo intervento citando giustamente lo “Scudo penale”. Quest’ultimo, però, non riguarda in alcun modo lo Stato, ma i medici e gli infermieri a determinate condizioni:

La punibilità è esclusa quando l’uso del vaccino è conforme alle indicazioni contenute nel provvedimento di autorizzazione all’immissione in commercio emesso dalle competenti autorità e alle circolari pubblicate sul sito istituzionale del Ministero della salute relative alle attività di vaccinazione.

I doveri dello Stato in caso di danno da vaccino accertato

Secondo Agamben, che riporta il parere di non precisati autorevoli giuristi, «lo Stato non si sente di assumere la responsabilità per un vaccino». Come abbiamo spiegato più volte a Open, lo “Scudo penale” riguarda esclusivamente i medici e gli operatori sanitari incaricati alla somministrazione dei vaccini, un intervento giunto dopo numerose discussioni avvenute nel mese di marzo 2021. All’epoca, ad esempio, anche lo stop di AstraZeneca venne erroneamente visto come un tentativo di evitare cause.

Come spiegato a Open dall’avvocato Michele Maria Gambini, penalista ed esperto nel campo della responsabilità penale in campo medico, «nel campo della responsabilità sanitaria si deve sempre dimostrare il profilo di colpa – afferma Gambini -. Esiste infatti un criterio di responsabilità, che con la riforma Gelli del 2017 è stato addirittura rafforzato. Se intento un procedimento penale o civile, quel che devo dimostrare è la sussistenza di un rapporto di causa-effetto, tra l’atto medico e il danno che ha subito il paziente».

Il risarcimento anche per i vaccini “fortemente raccomandati”

In Italia esiste una legge, la n.210 del 1992, che prevede un “risarcimento” per danno accertato da vaccino obbligatorio. Ad oggi i vaccini anti Covid-19 non sono obbligatori, ma dalla sentenza n.118/2020 della Corte Costituzionale – e la successiva sentenza n. 7354 del 2 dicembre 2020 della Suprema Corte di cassazione – l’eventuale risarcimento potrebbe essere comunque riconosciuto anche per quei vaccini “fortemente raccomandati”.

Un’altra informazione ingannevole nel discorso del Prof. Agamben riguarda l’affermazione sui vaccini: «Come autorevoli giuristi hanno notato, questo significa che lo Stato non si sente di assumere la responsabilità per un vaccino che non ha terminato la sua fase di sperimentazione». A parte il fatto che non esiste soltanto un vaccino, ma ben quattro, quelli attualmente in uso in Italia hanno già superato la fase di sperimentazione, un passo necessario al fine di ottenere il via libera da parte di enti come l’europea EMA e la FDA americana.

La situazione sui vaccini anti Covid-19

Ad oggi, sabato 9 ottobre 2021, in Italia oltre 45 milioni di persone hanno ricevuto almeno una dose di uno dei vaccini anti Covid-19. Ben oltre 43 milioni di cittadini, il 79,9% della popolazione over 12, hanno completato il ciclo vaccinale. Nel mondo, considerando anche gli altri vaccini utilizzati oltre a quelli autorizzati negli Stati Uniti e in Europa, oltre il 46% della popolazione ha ricevuto almeno una dose, per un totale di oltre 6,46 miliardi di somministrazioni singole.

Contrariamente a quanto affermato da bufalari e No vax, non si riscontra alcuna strage nella popolazione umana dovuta a dei vaccini che risultano approvati dalle agenzie del farmaco nazionali a seguito delle tre fasi di sperimentazioni necessarie per garantirne efficacia e sicurezza. L’unica strage accertata è quella della Covid-19, contrastata proprio grazie alle vaccinazioni di massa.


La “censura di Facebook”

Il discorso del Prof. Agamben al Senato sarebbe stato “censurato” dal social network Facebook. A prova di tale affermazione viene mostrato uno screenshot dove risulterebbe contestata una violazione all’interno del social.

Effettuando una semplice verifica nel motore di ricerca di Facebook, il video dell’intervento al Senato è presente in diversi post pubblicati sia il 7 ottobre 2021 (qui, qui e qui) che nei giorni successivi (qui, qui e qui). Risulta evidente che il problema sia stato riscontrato in un unico account o pagina Facebook segnalato per qualche ragione dagli utenti.










"I cospirazionisti sono una minaccia. E le frange eversive vanno represse"
Andrea Muratore
11 Ottobre 2021

https://www.ilgiornale.it/news/politica ... 1633987402

Dal febbraio 2020 ad oggi la pandemia di Covid-19 ha portato con sé un'ascesa di fenomeni di complottismo, sdoganati soprattutto sul web, riguardanti le origini della pandemia, i presunti fini di élite e gruppi di potere dietro la diffusione del virus e, soprattutto, i vaccini, attorno a cui si è negli ultimi mesi diffuso in tutto l'Occidente il movimento No-Vax. Questi movimenti sono ben radicati in una cultura online molto incline al complottismo e che ha avuto un suo zoccolo duro negli Stati Uniti con la diffusione del complotto di QAnon e delle voci su presunti brogli alle ultime elezioni presidenziali promosse dai sostenitori più radicali di Donald Trump. E come un virus, anche il complottismo dilaga sfruttando un vero e proprio effetto-contagio. In che modo il complottismo viaggia sui canali web e in che misura tocca e influenza il mondo reale? Quali sono i profili di sicurezza nazionale e pubblica che fenomeni come il movimento No-Vax possono implicare? La questione è meritevole di approfondimento, e per farlo ci siamo confrontati con il professor Andrea Molle, docente di Scienze Politiche alla Chapman University di Orange, California, ricercatore presso START InSight, tra i massimi esperti del complotto di QAnon nel panorama internazionale e recentemente tra gli autori di una pubblicazione sulle minacce economico-industriali legate al movimento No-Vax per l'Osservatorio per la Sicurezza del Sistema Industriale Strategico Nazionale (OSSISNa), branca del Centro Italiano Strategia e Intelligence (Cisint).

Lei ha studiato approfonditamente il problema del cospirazionismo militante organizzato sui social e online. In che modo oggigiorno i complotti si diffondono in forma virale?

“Parlerei proprio di contagio, ma distinguerei tra la fruizione di contenuti e l’aspetto della militanza. La diffusione dei contenuti cospirazionisti, o complottisti, avviene principalmente tramite canali online tradizionali e in particolare sui social media. Come accadeva in passato, esistono dei produttori di contenuti che vengono poi trasmessi su diversi canali e poi ritrasmessi a livello individuale tramite network di tipo affettivo come familiari e amici. L’aspetto del militanza, che oggi rispetto al passato si è diffusa enormemente, subentra in un secondo momento, quando cioè i fruitori di questi messaggi decidono da un lato di impegnarsi personalmente nel loro sviluppo e dall’altro di usarli per determinare le proprie scelte di vita. Questo è un aspetto fondamentale del cospirazionismo contemporaneo. Vorrei precisare che le moderne teorie cospirazioniste sono, rispetto al passato, molto più interattive. Oggi il cospirazionismo non si presenta più come un prodotto da “prendere o lasciare”, ma come un insieme modulare di contenuti che possono essere scelti, abbandonati e riadattati a seconda delle esigenze dei suoi fruitori. Il loro successo dipende soprattutto dal fascino esercitato da questa possibilità, per il singolo individuo, di diventare un soggetto agente del movimento; diventare insomma una sorta di ricercatore che scopre il mistero della cospirazione e lotta per combatterla, magari unendosi ad altri e formando delle vere e proprie cellule autonome che però si ricollegano al più ampio movimento cospirazionista. Si crea dunque una situazione che è almeno nominalmente open-source, simile a quella dei videogiochi o dei giochi di ruolo, che ha il vantaggio di essere estremamente accattivante e di riuscire a riprodursi molto velocemente adattandosi più rapidamente e con capacità di reazione maggiori rispetto al cospirazionismo classico. Il cospirazionista di oggi non è più solo un ricettore passivo, ma un vero e proprio attivista”.

Da QAnon ai No-Vax, molte forme di complottismo sembrano aver seguito i tracciati delle stesse comunità online o modalità di sviluppo simili. Come sono stati possibili questi trend?

“È assolutamente possibile, perché esiste tra di loro un minimo comune denominatore. Mi spiego meglio. QAnon è un grande contenitore di elaborate teorie cospirazioniste che però si basano su un assunto molto semplice, che diventa un paradigma attraverso il quale chi si avvicina al movimento tende, prima o poi, a leggere la propria realtà: l’esistenza di una cospirazione governativa, o comunque di un’élite mondialista, che opera ai danni degli individui ed è volta a creare un nuovo ordine mondiale dittatoriale. Chi segue questo fenomeno sa che la narrazione comprende anche elementi specifici come alieni, alchimia e strani rituali satanici, che sono tradizionali del fenomeno americano. Ma non è necessario che questi elementi siano recepiti o accettati da tutti e allo stesso modo. Esistono, infatti, differenze sostanziali tra il movimento in America rispetto ai movimenti di Germania, Francia e Italia. Ma queste differenze non impediscono loro di unificarsi verso l’obiettivo comune di opporsi ai cosiddetti “poteri forti”. Inoltre, la relativa semplicità e adattabilità di questo paradigma interpretativo, fa si che l’idea di base sia condivisa, o almeno condivisibile, da altri movimenti come i No-Vax (AntiVax in America), da vari gruppi di survivalists o preppers, fino ad arrivare anche a movimenti politici di estrema destra o estrema sinistra. Il ventaglio dei potenziali aderenti a uno o più di queste espressioni del cospirazionismo è molto ampio, transnazionale, e sorprendentemente non definibile da un punto di vista politico o demografico”.

In America il complottismo ha preso una piega politicamente preoccupante dopo la contesa elettorale del 3 novembre 2020 e i fatti del Campidoglio del 6 gennaio 2021. Sull’antivaccinismo ritiene possibile in Europa un "Campidoglio", ovvero un fenomeno di matrice simile?

“Come si è visto, è assolutamente possibile. Da un lato è necessario però notare che vi sono sostanziali differenze tra la cultura americana e quelle europee rispetto al ruolo e al valore simbolico dell’autorità governativa. L’America nasce, come nazione, a seguito di una ribellione contro l’autorita’ politica allora rappresentata dalla Corona inglese. Per questo la diffidenza nei confronti delle istituzioni, soprattutto federali, è un sentimento latente molto diffuso tra la popolazione. Nel caso del 6 Gennaio, oltre naturalmente all’azione del presidente uscente Donald Trump che ha direttamente fomentato la rivolta, il Campidoglio è diventato pertanto l’obiettivo naturale di questi movimenti. In Italia, e in Europa, come si è visto, è senz’altro possibile che succeda. Vedo però più rischioso che il cospirazionismo si evolva come una minaccia per il sistema industriale e produttivo del paese. Ma vorrei anche precisare che con questo non intendo suggerire che tutto il mondo No-Vax o legato a QAnon in Italia sia una minaccia di tipo terroristico. Si tratta di una minoranza esigua, almeno in questo momento, mentre la gran parte dei No-Vax li definirei innocui. Quello che invece vedo più probabile, seguendo l’esempio americano, è oltre ad un aumento di casi di manifestazioni violente come quello di Roma e il crearsi delle condizioni ottimali per una penetrazioni del cospirazionismo nella politica. In America abbiamo gia’ esempi di politici “complottisti” e cioè espressione diretta di questo mondo. Il rischio è che anche in Italia, vista l’instabilita’ del sistema politico, si crei uno spazio di normalizzazione per movimenti di questo tipo. Tutto dipenderà dalla risposta dei partiti a quanto è accaduto”.

In che modo l’estrema destra e la galassia a essa collegata sono disposte a mettere il cappello su queste forme di complottismo?

“Come dimostrato dai fatti di sabato, a questi processi l’estrema Partecipa attivamente. Come dicevo prima, in parte perché ne condividono i temi fondamentali come ad esempio la lotta contro il capitalismo, il neoliberismo, la dovuta reazione ai cambiamenti del mondo produtivo e via dicendo. Ma in parte è anche perchè l’estrema destra, ma anche il mondo anarchico-insurezionalista e post-comunista, vede in questo fenomeno un grande potenziale bacino di utenza nel quale se non reclutare nuovi membri trovare almeno un sostegno ideale. In questo senso non mi sorprende che certi movimenti dell’estrema destra storica italiana si siano schierati a supporto dei No-Vax e abbiano per esempio partecipato alle recentei proteste. Sono bastati loro pochi semplici adattamenti al messaggio per rendersi appetibili e in cambio hanno è guadagnata una grande visibilità e un supporto diretto alle proprie piattaforme ideologiche”.

Da sempre il mondo “antisistema” si è nutrito di forme di mitologia culturale esoterica o comunque esterna a una cultura ritenuta nemica. Possiamo definire QAnon e forme simili di complottismo, dalle bufale sulla sostituzione etnica e il Piano Kalergi a quelle connesse alla presunta cospirazione globale di massonerie e società segrete, come la versione odierna e postmoderna di forme di esoterismo quali quelle che hanno connotato il nazionalsocialismo?

“Sì e no. Da un lato è certamente vero che esiste una continuità tematica e ideologica tra i movimenti moderni e quelli di fine Ottocento e del primo dopoguerra che sono poi confluiti, ad esempio, nel nazionalsocialismo. L’idea di sostituzione etnica, di un complotto pluto-giudaico-massonico, i Protocolli dei Savi di Sion, la pericolosità dei vaccini, etc., sono tutti temi già visti in passato in forme diverse e che si ritrovano oggi nel cospirazionismo. Per questo è anche facile per i movimenti neonazisti avvicinarvisi. Dall’altra però non va dimenticato che la dimensione esoterica del nazismo nasceva ed esisteva all’interno delle élite borghesi e aristocratiche europee. Mentre oggi siamo di fronte ad un movimento che si autodefinisce popolare e che, almeno a parole, non vuole avere nulla a che fare con quelle stesse élite. Non a caso l’esperienza nazista è associata dai cospiratori ai “poteri forti”, visti come una sua continuazione, e non certo a loro stessi o ai propri alleati. Insomma, se i contenuti sono simili, la base dei fruitori e attivisti sono molto diverse dalle esperienze passate. Ma non dobbiamo dimenticare anche che i movimenti neo- e post- fascisti e nazisti sono cambiati molto rispetto alle loro controparti storiche”.

In una recente pubblicazione lei ha analizzato i profili di rischio alla sicurezza nazionale legati ai movimenti No-Vax. Ritiene la minaccia un rischio da monitorare con strumenti di polizia e intelligence?

“Assolutamente sì, e speriamo che non sia già troppo tardi. Oltre alle manifestazioni violente esiste un problema di radicalizzazione di massa legato alla facilità con la quale questi contenuti sono prodotti e diffusi. Il problema però è capire quali strumenti sono più efficaci nel monitorare e prevenire i rischi per la sicurezza nazionale, garantendo allo stesso tempo il rispetto della libertà di opinione e senza cadere nella trappola di una profezia che si autoavvera. Parlando di gruppi che basano la propria ideologia e azione politica sull’idea di una cospirazione governativa, ogni tipo di intervento che venga percepito come una conferma dell’esistenza dei “poteri forti” avrebbe ovviamente l’effetto di radicalizzarne ulteriormente i membri. La strada maestra, a mio avviso, è invece quella che passa per una comunicazione più efficace e per la trasparenza, utilizzando gli strumenti di deradicalizzazione di cui già disponiamo nella lotta contro altri fenomeni deviati”.

Che ruolo hanno avuto i media nel non disincentivare l’ondata di panico e preoccupazione di cui si è nutrito il movimento No-Vax e come possono la stampa e l’informazione in generale giocare un ruolo nel diffondere maggiore consapevolezza sul tema?

“I media hanno avuto un ruolo determinante. Da un lato, forse, alcuni hanno consapevolmente gettato benzina sul fuoco cercando di capitalizzare sull’interesse e le preoccupazioni dei cittadini. Dall’altro, senza attribuire colpe al mondo giornalistico, l’esigenza di informare continuamente le persone di ogni cambiamento nello studio dell’epidemia non ha certo giovato alla comprensione. Detto questo, temo che tra le cause principali del successo di questo movimento non vi siano tanto i media di per se, quanto piuttosto una grossa incapacità decisionale della politica e certa mania di protagonismo e sensazionalismo della scienza che non è sempre stata accompagnata dalla necessaria abilità comunicativa”.

Quanto avvenuto sabato ci insegna che i problemi sono legati alle infiltrazioni. Come ha letto i fatti di quel pomeriggio?

“Ritengo che i fatti di sabato vadano nella direzione della definizione di un profilo di rischio non tanto legato al No-Vax in sé, ma alla presenza di movimenti eversivi, violenti e estremisti in seno alle proteste. Il fatto è comunque molto grave, ed è senz’altro indice di una profonda esasperazione della società italiana che hanno in parte, ma non solo, a che fare con la pandemia e che nel Covid hanno trovato un effetto scatenante”.

Come dovrebbero rispondere le autorità?

“Di fronte a fenomeni del genere l’ordine pubblico va mantenuto e sul breve periodo la repressione è una risposta inevitabile, ma sul lungo periodo sarà necessario un discorso più ampio sulla gestione delle tensioni sociali e sul ruolo che giocano nell’alimentazione di proteste e problematiche ad esse associate. Una sfida che riguarderà sia le istituzioni che la società italiana nel suo complesso.
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Re: Benedetto vaccino, finalmente sei arrivato!

Messaggioda Berto » gio ott 14, 2021 9:46 pm

"La libertà difesa dai No Vax? Quella di finire in ospedale"
Alberto Giannoni
14 Ottobre 2021

https://www.ilgiornale.it/news/milano/l ... 1634194259

L'imprenditore pavese Angelo Gandini, ricoverato da marzo 2020 per 8 mesi, ha ripreso ora a camminare e dice: "Io non li capisco"

«Io mi emoziono quando vedo fare un passo. Non ci rendiamo conto della gioia di poter fare un passo». Angelo Gandini sta facendo un passo dopo l'altro, faticosamente, da quel giorno che ha irrimediabilmente cambiato la sua vita. Per due mesi è stato fra la vita e la morte, altri sei li ha passati in riabilitazione. Per 4 mesi non ha visto sua moglie, poi solo per un'ora alla settimana. Finora ha usato la sedia a rotelle, ora ha cominciato a camminare con un girello ed è tornato a mangiare a tavola, ma non ha ancora recuperato l'uso della mano destra. Il Covid gli ha lasciato calcificazioni alle ginocchia e all'anca, il piede equino e neuropatie serissime. «Ho bisogno dell'aiuto di mia moglie per tutto, anche per mettermi i calzini».

Angelo ha 66 anni ed è un imprenditore, per 28 anni ha viaggiato ogni giorno dalla sua Pavia a Brescia e per oltre 20 ha guidato la seconda squadra di calcio della città, la «Frigirola». L'anno scorso, improvvisamente, si è fermato tutto. L'ultimo ricordo che ha risale alla sera del 15 marzo 2020, quando è stato caricato sull'ambulanza diretta al Policlinico. Ha perso coscienza ma ha saputo che al Pronto soccorso c'erano altre 20 ambulanze ad aspettare, tutte piene di pazienti Covid. Mentre l'Italia chiudeva per Coronavirus, è calato il buio. «Sono stato contagiato forse l'8 marzo, poi in quella settimana ho avuto un po' di febbre e affanno, niente di più, ma il 15 la febbre si è alzata, non respiravo. Mi hanno portato al Pronto soccorso. Mi sono svegliato il 5 maggio».

Per 55 giorni è stato fra la vita e la morte nella terapia intensiva del San Matteo. «Nel periodo in cui sono stato ricoverato in rianimazione - racconta - il virus mi ha attaccato ovunque, mi curavano da una parte e lui si spostava: fegato, milza, ho avuto tre arresti cardiaci, tre dialisi. Altri 6 mesi li ha trascorsi in riabilitazione. «Di quando mi sono svegliato - racconta - ricordo il dolore. Non potevano toccarmi per il dolore disumano, poi piano piano sono riusciti a sbloccarmi, ma da maggio a luglio dovevano imboccarmi». Dalla clinica è uscito il 22 ottobre. «Lì dentro, l'unica cosa che vedevo era la cima di un albero e un pezzo di cielo». La riabilitazione fisica prosegue ancora. E chissà per quanto proseguirà. L'azienda è andata avanti grazie ai collaboratori e alle telefonate, e così la società di calcio: «Devo dire grazie a tante persone meravigliose». L'anno prossimo andrà in pensione ma ora è rientrato, per quanto possibile. La domenica è tornato finalmente al campo per la partita della sua «Frigi» in Prima categoria. «Non ci speravo più». La prima squadra ha vinto e il capitano, dopo aver segnato il gol, gli è corso incontro, ha allungato la mano attraverso la rete. Lui l'ha toccata con un dito. «È stata una grande emozione». Adesso ricominciano i campionati giovanili, la cosa più bella. «Da un lato sono stato fortunato a essere qui a raccontarlo - riflette - dall'altro sono qui con tutti questi problemi. Ma sono qui».

Angelo Gandini oggi è razionale, lucidissimo. Ha la voce di un uomo provato ma motivatissimo. «Sono credente, se il Signore ha deciso che non era il mio momento, vorrà pur dire qualcosa». L'estate scorsa stava guardando in tv un servizio sui «No vax» a Lodi. «Parlava il figlio di un medico morto di Covid e portava la testimonianza di quel sacrificio. Alla fine un manifestante se n'è uscito con questa frase: Fai l'autopsia, sarà morto di tutt'altro. Ho sentito una gran rabbia. Neanche di fronte a questo la gente ha un po' di umanità? I media dovrebbero dar spazio non a chi contesta senza la minima idea di quel che è successo, ma a chi ha vissuto quel dramma». «Forse - riflette - la causa dei problemi di oggi sta nella confusione che si è vista allora, ma faccio fatica a capire qual è l'alternativa al vaccino, e perché non ci si dovrebbe vaccinare. Sono tutti professori su internet, tutti specialisti. Ma non hanno avuto un amico o un parente ammalato di Covid? La gente vuole turarsi le orecchie e parlare. Ma di quale libertà parlano? Vogliono decidere per sé, ma se superi la libertà dell'altro sei un egoista. Non può essere questa la strada. C'è una pandemia, ci sono le risposte. Dobbiamo remare nella stessa direzione. Altrimenti l'unica libertà che difendono è la libertà del virus di uccidere ancora».
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Re: Benedetto vaccino, finalmente sei arrivato!

Messaggioda Berto » gio ott 14, 2021 9:47 pm

Raffronto tra covidati e vaccinati, ottobre 2021:
Rapporto: 5milioni/36.
Morti per vaccino 1 ogni 5milioni di vaccinazioni (84milioni di vaccinazioni/16morti);
morti per covid 1 ogni 36 contagiati (4,7 milioni di contagiati/131.000 morti).

A tutt'oggi in Italia vi sono stati 4,7 milioni di contagiati da covid con 131mila morti
e
vaccinati 84.010.605 dosi somministrate (circa 42milioni di vaccinati con due dosi) le segnalazioni di reazioni avverse sospette sono state 101.110, vale a dire 120 ogni 100mila dosi, e i decessi correlabili alla vaccinazione sono stati 16.

Morti per vaccino 1 ogni 5milioni di vaccinazioni (84milioni di vaccinazioni/16morti);
morti per covid 1 ogni 36 contagiati (4,7 milioni di contagiati/131.000 morti).


https://www.governo.it/it/cscovid19/report-vaccini/

Dosi totali somministrate 86,7 Mln
Persone con vaccinazione completa 41,9 Mln
% con vaccinazione completa 70,3%



Vaccini Covid, i dati dell'Aifa su reazioni avverse e morti
12 0ttobre 2021

https://www.quotidiano.net/cronaca/vacc ... -1.6910383

Roma, 12 ottobre 2021 - L'Aifa, Agenzia italiana del farmaco, ha pubblicato il rapporto numero 9 di farmacosorveglianza sui vaccini anti-Covid: nel periodo tra il 27 dicembre 2020 e il 26 settembre 2021, su 84.010.605 dosi somministrate le segnalazioni di reazioni avverse sospette sono state 101.110, vale a dire 120 ogni 100mila dosi, e i decessi correlabili alla vaccinazione sono stati 16.

Covid Italia: il bollettino del 13 ottobre

Sommario

Reazioni avverse
Morti
Vaccini

Reazioni avverse

I dati possono essere ulteriormente approfonditi. Nei primi 9 mesi del 2021, delle segnalazioni di reazioni avverse registrate l'85,4% sono state classificate come poco gravi a fronte del 14,4% molto critico: si parla, in quest'ultimo caso, di 17 casi ogni 100mila dosi somministrate. La gran parte delle volte, quindi, le persone hanno semplicemente sentito dolore durante l'inzieizione, o hanno avuto un po' di frebbre, asetenia, stanchezza e dolori muscolari nelle ore successive all'inoculazione: nulla che non fosse previsto. La reazione avversa, grave o meno grave e indipendentemente dal tipo di vaccino vaccino ricevuto, è comparsa il 76% delle volte nella stessa giornata in cui è avvenuta la vaccinazione o, al massimo, il giorno dopo. Molto raramente le persone sono state male a distanza di 48 ore.

Effetti collaterali vaccino: da AstraZeneca a Pfizer

Morti

Sul fronte decessi, la frequenza è di due morti ogni 10 milioni di dosi, 16 in totale da gennaio a settembre 2021. Il report Aifa spiega meglio anche questo dato. Sono 608 le segnalazioni gravi che riportano in coda l'esito "decesso", con un tasso di 0,72 su 100.000 dosi somministrate indipendentemente dalla tipologia di vaccino, dal numero di dose e dal nesso di causalità. Di questi 608, 293 sono donne e 309 uomini, mentre 6 schede non riporta il dato di genere specificato: l'età media è di 76 anni. In 397 casi il decesso è stato registrato dopo la prima dose e in 211 dopo la seconda, ma continuano a non essere registrati morti dovute a shock anafilattico o reazioni allergiche importanti. Capita più frequentemente che le persone siano morte a seguito di complicazioni di malattie pregresse rispetto alla vaccinazione. Molti dei decessi, secondo le linee guida dell'Aifa, non sono correlabili ai vaccini: per questo, alla fine, solo 16 vittime sono state effettivamente legate alla vaccinazione.
Vaccini

Infine, la classifica dei sieri più utilizzati in Italia vede il Pfizer-Comirnaty al primo posto (71,2%), seguito al secondo posto da Vaxzevria-Astrazeneca (14,5%), al terzo da Moderna-Spikevax (12,5%) e ultimo Janssen (1,8%).
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Re: Benedetto vaccino, finalmente sei arrivato!

Messaggioda Berto » ven ott 15, 2021 12:39 pm

Il non vaccinato pur essendo abile al vaccino trasmette una carica virale maggiore e più infettiva;
il non vaccinato ha maggiori probabilità di trasmettere varianti più infettive e pericolose del virus;
il non vaccinato ha maggiori probabilità di infettare i fragili non vaccinabili;
il non vaccinato si può infettare e ammalare gravemente occupando posti all'ospedale e assorbendo risorse che potrebbero essere adoperate per altri ammalati;
il non vaccinato abile al vaccino contribuisce a mantenere viva l'epidemia;
il non vaccinato abile al vaccino dimostra una mancanza di rispetto civile che merita l'ostracismo.
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Re: Benedetto vaccino, finalmente sei arrivato!

Messaggioda Berto » ven ott 15, 2021 12:41 pm

"La libertà difesa dai No Vax? Quella di finire in ospedale"
Alberto Giannoni
14 Ottobre 2021

https://www.ilgiornale.it/news/milano/l ... 1634194259

L'imprenditore pavese Angelo Gandini, ricoverato da marzo 2020 per 8 mesi, ha ripreso ora a camminare e dice: "Io non li capisco"

«Io mi emoziono quando vedo fare un passo. Non ci rendiamo conto della gioia di poter fare un passo». Angelo Gandini sta facendo un passo dopo l'altro, faticosamente, da quel giorno che ha irrimediabilmente cambiato la sua vita. Per due mesi è stato fra la vita e la morte, altri sei li ha passati in riabilitazione. Per 4 mesi non ha visto sua moglie, poi solo per un'ora alla settimana. Finora ha usato la sedia a rotelle, ora ha cominciato a camminare con un girello ed è tornato a mangiare a tavola, ma non ha ancora recuperato l'uso della mano destra. Il Covid gli ha lasciato calcificazioni alle ginocchia e all'anca, il piede equino e neuropatie serissime. «Ho bisogno dell'aiuto di mia moglie per tutto, anche per mettermi i calzini».

Angelo ha 66 anni ed è un imprenditore, per 28 anni ha viaggiato ogni giorno dalla sua Pavia a Brescia e per oltre 20 ha guidato la seconda squadra di calcio della città, la «Frigirola». L'anno scorso, improvvisamente, si è fermato tutto. L'ultimo ricordo che ha risale alla sera del 15 marzo 2020, quando è stato caricato sull'ambulanza diretta al Policlinico. Ha perso coscienza ma ha saputo che al Pronto soccorso c'erano altre 20 ambulanze ad aspettare, tutte piene di pazienti Covid. Mentre l'Italia chiudeva per Coronavirus, è calato il buio. «Sono stato contagiato forse l'8 marzo, poi in quella settimana ho avuto un po' di febbre e affanno, niente di più, ma il 15 la febbre si è alzata, non respiravo. Mi hanno portato al Pronto soccorso. Mi sono svegliato il 5 maggio».

Per 55 giorni è stato fra la vita e la morte nella terapia intensiva del San Matteo. «Nel periodo in cui sono stato ricoverato in rianimazione - racconta - il virus mi ha attaccato ovunque, mi curavano da una parte e lui si spostava: fegato, milza, ho avuto tre arresti cardiaci, tre dialisi. Altri 6 mesi li ha trascorsi in riabilitazione. «Di quando mi sono svegliato - racconta - ricordo il dolore. Non potevano toccarmi per il dolore disumano, poi piano piano sono riusciti a sbloccarmi, ma da maggio a luglio dovevano imboccarmi». Dalla clinica è uscito il 22 ottobre. «Lì dentro, l'unica cosa che vedevo era la cima di un albero e un pezzo di cielo». La riabilitazione fisica prosegue ancora. E chissà per quanto proseguirà. L'azienda è andata avanti grazie ai collaboratori e alle telefonate, e così la società di calcio: «Devo dire grazie a tante persone meravigliose». L'anno prossimo andrà in pensione ma ora è rientrato, per quanto possibile. La domenica è tornato finalmente al campo per la partita della sua «Frigi» in Prima categoria. «Non ci speravo più». La prima squadra ha vinto e il capitano, dopo aver segnato il gol, gli è corso incontro, ha allungato la mano attraverso la rete. Lui l'ha toccata con un dito. «È stata una grande emozione». Adesso ricominciano i campionati giovanili, la cosa più bella. «Da un lato sono stato fortunato a essere qui a raccontarlo - riflette - dall'altro sono qui con tutti questi problemi. Ma sono qui».

Angelo Gandini oggi è razionale, lucidissimo. Ha la voce di un uomo provato ma motivatissimo. «Sono credente, se il Signore ha deciso che non era il mio momento, vorrà pur dire qualcosa». L'estate scorsa stava guardando in tv un servizio sui «No vax» a Lodi. «Parlava il figlio di un medico morto di Covid e portava la testimonianza di quel sacrificio. Alla fine un manifestante se n'è uscito con questa frase: Fai l'autopsia, sarà morto di tutt'altro. Ho sentito una gran rabbia. Neanche di fronte a questo la gente ha un po' di umanità? I media dovrebbero dar spazio non a chi contesta senza la minima idea di quel che è successo, ma a chi ha vissuto quel dramma». «Forse - riflette - la causa dei problemi di oggi sta nella confusione che si è vista allora, ma faccio fatica a capire qual è l'alternativa al vaccino, e perché non ci si dovrebbe vaccinare. Sono tutti professori su internet, tutti specialisti. Ma non hanno avuto un amico o un parente ammalato di Covid? La gente vuole turarsi le orecchie e parlare. Ma di quale libertà parlano? Vogliono decidere per sé, ma se superi la libertà dell'altro sei un egoista. Non può essere questa la strada. C'è una pandemia, ci sono le risposte. Dobbiamo remare nella stessa direzione. Altrimenti l'unica libertà che difendono è la libertà del virus di uccidere ancora».
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Benedetto vaccino, finalmente sei arrivato!

Messaggioda Berto » ven ott 15, 2021 12:41 pm

Gran Bretagna, senza misure di contenimento (né Green pass) 50mila casi al giorno e boom di morti
Diodato Pirone
15 ottobre 2021

https://www.ilmessaggero.it/mondo/gran_ ... 58782.html

La gestione del Covid in Gran Bretagna sta tornando ad essere un caso di studio. Il Paese ormai da tempo ha abbandonato ogni precauzione (e il Green pass) potendo contare su una percentuale di vaccinati alta ma non altissima. A ieri infatti il Regno Unito risultava aver somministrato 138 dosi di vaccino per ogni 100 abitanti contro i 143 dell'Italia che ha protetto l'80,5% della popolazione oltre i 12 anni. La percentuale inglese è leggermente più bassa.


Gran Bretagna, 50mila casi al giorno e boom di morti

Il risultato della liberalizzazione britannica sul fronte delle precauzioni è controverso. La pandemia non riempie più gli ospedali ma i casi di contagio sono esplosi. Ieri sono tornati a superare la stratosferica quota di 45.000 casi quotidiani contro i poco più di 3.000 registrati in Italia. E' vero che nel Regno Unito vengono effettuati ogni giorno un milione di tamponi contro i nostri 300/350 mila e dunque si cerca di bloccare il virus in ogni modo ma i risultati concreti non sembrano efficaci.


Niente misure

La strada dell'abbandono delle precauzioni e del green pass scelta dalla Gran Bretagna sta avendo poi un risvolto particolarmente pesante sul fronte della mortalità. Ogni giorno infatti negli ospedali britannici muoiono circa 150 persone contro la media di 40 decessi dell'Italia. Il sito "Our World in Data" ha elaborato un grafico che mostra con chiarezza l'andamento della mortalità da Covid nel mondo. Ebbene se negli Usa, paese indietro con le vaccinazioni, si registrano 5 morti da Coronavirus per milione di abitanti, in Gran Bretagna la mortalità è a quota 1,66 (sempre per milione di abitanti) circa tre volte in più di Francia e Germania che registrano circa 0,60 decessi per milione dicittadini. L'Italia è sul livello della Francia.



Covid, i super-immuni dalle varianti sono i vaccinati (dopo aver superato l'infezione). I risultati dello studio
Mauro Evangelisti
17 ottobre 2021

https://www.ilmessaggero.it/salute/focu ... 63142.html

Qual è la protezione più forte contro Covid-19 e le future varianti? Quella ibrida, vale a dire l’immunità raggiunta da coloro che hanno superato l’infezione, ma sono anche stati vaccinati. Questo emerge da uno studio di cui parla la rivista scientifica Nature. Fa questa sintesi: «Le persone che si sono in precedenza riprese da Covid-19 hanno una risposta immunitaria più forte dopo essere state vaccinate rispetto a quelle vaccinate senza essere mai state infettate».


Chi sono i super-immuni al virus

Tutto parte da una ricerca iniziata un anno fa dai virologi Theodora Hatziioannou e Paul Bieniasz (Rockefeller University di New York) che, si proponevano di creare una versione di una proteina chiave SARS-CoV-2 con la capacità di schivare tutti gli anticorpi che bloccano le infezioni che il nostro corpo produce.

Lo studio

A settembre su Nature è stato spiegato che un mutante spike contenente 20 cambiamenti era «completamente resistente agli anticorpi neutralizzanti prodotti dalla maggior parte delle persone testate che erano state infettate o vaccinate», ma non a tutte.

Le varianti

Chi meglio sapeva rispondere alle varianti? Erano proprio i soggetti che avevano questa doppia caratteristica: superamento dell’infezione naturale e successiva vaccinazione. Secondo gli scienziati, è molto probabile che gli anticorpi prodotti da queste persone siano efficaci anche contro qualsiasi variante possa svilupparsi in futuro. Ora questa super-immunità è oggetto di studio perché ovviamente capire i meccanismi che la originano può servire a migliorare la risposta contro la pandemia.

I risultati

Si ipotizza che questa immunità ibrida sia in parte dovuta alle cellule B di memoria e che una eventuale “terza dose” ai vaccinati possa aiutare questo tipo di risposta. Gli studiosi dell’immunità ibrida lanciano però un avvertimento: l’infezione va comunque evitata. Dice il professor Andrés Finzi, virologo dell’Università di Montreal, nell’articolo pubblicato da Nature: «È sbagliato pensare di farsi infettare per poi vaccinarsi, perché alcune persone potrebbero non farcela».
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