Il caso Szumski, no grazie, preferisco il buon Zaia!

Re: Il caso Szumski, no grazie, preferisco il buon Zaia!

Messaggioda Berto » lun nov 08, 2021 7:55 pm

Il raduno a Santa Lucia di Piave il paese del medico santone politico Riccardo Szumski.
Riccardo Szumski no grazie!

Riccardo Szumski
13 ottobre 2021
https://www.facebook.com/riccardo.szums ... 8309051449

Oggi...a mente fredda, dopo una notte di poco sonno per il tardivo coricarsi , posso solo ringraziare simbolicamente, ma sinceramente, ad una a una ,tutte le persone che erano presenti ieri sera Santa Lucia,sia locali che venute da lontano,dagli angoli del Veneto ,ma anche dal Friuli..
Stiamo combattendo insieme la giusta battaglia contro i soprusi governativi infarciti di falsità, ma l'aver visto e sentito che siamo molti di più di quello che si potesse immaginare,vaccinati e non, deve rendere ognuno di noi più determinato e certo delle SCELTE FATTE E CHE SAREMO CHIAMATI A FARE a fronte del disegno disgregativo del nostro essere comunità...
RESISTERE..E RESISTEREMO!!!



https://www.oggitreviso.it/santa-lucia- ... %9D-264940

Santa Lucia di Piave, migliaia di persone all'evento “Pandemia: delirio o strategia?”
L'evento è stato organizzato dal Comitato Riccardo Szumski
Roberto Silvestrin |
13/10/2021
Santa Lucia di Piave, migliaia di persone all'evento “Pandemia: delirio o strategia?”
https://www.oggitreviso.it/santa-lucia- ... %9D-264940

SANTA LUCIA DI PIAVE - Ieri sera migliaia di persone hanno partecipato all’incontro “Pandemia: delirio o strategia?”, organizzato dal Comitato Riccardo Szumski.
L’evento ha attirato partecipanti da tutto il Veneto: la serata si è tenuta presso il parcheggio di un'area produttiva di via Foresto sud, a Santa Lucia di Piave. Tra i relatori c’era anche Riccardo Szumski.



Alberto Pento
Il non vaccinato pur essendo abile al vaccino trasmette una carica virale maggiore e più infettiva;
il non vaccinato ha maggiori probabilità di trasmettere varianti più infettive e pericolose del virus;
il non vaccinato ha maggiori probabilità di infettare i fragili non vaccinabili;
il non vaccinato si può infettare e ammalare gravemente occupando posti all'ospedale e assorbendo risorse che potrebbero essere adoperate per altri ammalati;
il non vaccinato abile al vaccino contribuisce a mantenere viva l'epidemia;
il non vaccinato abile al vaccino dimostra una mancanza di rispetto civile che merita l'ostracismo.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Il caso Szumski, no grazie, preferisco il buon Zaia!

Messaggioda Berto » lun nov 08, 2021 7:57 pm

Szumski insiste


In medicina sul campo si fa esperienza ogni giorno...
Fino a due mesi fa mi trovavo a curare covid positivi...ora invece sempre più covid positivi sintomatici vaccinati (senza contare i non banali effetti avversi)...e non è che facciamo il tifo perché la gente si ammali ma ci incavoliamo perché vi hanno promesso mirabolanti risultati vaccinatori mentendo....e additando alla gogna chi aveva espresso dubbi sin dall'inizio!!
Riccardo Szumski
30 ottobre 2021
https://www.facebook.com/riccardo.szums ... 1970943416

Certo Szumsky
ma i vaccini non coprono al 100%,quindi è possibile che vi siano dei vaccinati che contraggono il virus e che alcuni di questi già debilitati per altre malattie possano anche morire.


La copertura e l'efficacia dei vaccini:

Ecco tutte le cifre dei vaccini: quanto proteggono (e da cosa)
I vaccini prevengono l'ospedalizzazione al 92%, il ricovero in terapia intensiva al 95% e il decesso al 91%
Valentina Dardari
30 Ottobre 2021

https://www.ilgiornale.it/news/cronache ... 1635597519

Come si legge nel Report integrale del monitoraggio settimanale dell'andamento dell'epidemia da Covid-19 dell'Istituto superiore di sanità, l’Iss, resta alta l'efficacia dei vaccini anti-Covid. Nel prevenire l’ospedalizzazione, questa si attesta al 92%, il ricovero in terapia intensiva al 95% e il decesso al 91% nella fase epidemica con variante Delta prevalente. Per quanto riguarda l'efficacia vaccinale nel prevenire qualsiasi diagnosi sintomatica o asintomatica di Covid-19 nelle persone che hanno completato l’intero iter vaccinale, l’Istituto superiore di sanità parla di una diminuzione che oscilla tra l’89%, se ci troviamo in presenza della variante Alfa, ormai scomparsa in Italia, e il 76% in presenza della variante Delta prevalente.

I dati sull'efficacia dei vaccini

Si legge nel report:"L'efficacia complessiva della vaccinazione completa nel prevenire l'infezione nel periodo con circolazione dominante della variante alfa è pari all’88,6%, mentre, in linea con la letteratura nazionale e internazionale, si osserva una riduzione dell'efficacia complessiva nel periodo con circolazione prevalente della variante delta (75,8%)". In generale, "sebbene si osserva una diminuzione dell'efficacia nella fase epidemica delta, l'efficacia preventiva nei confronti di ricoveri (92% fase delta vs 95% fase alfa), terapie intensive (95% fase delta vs 97% fase alfa) e decessi (91% fase delta vs 96%) rimane alta". Inoltre, "calcolando il tasso di ospedalizzazione, si evidenzia come questo sia circa sette volte più alto per i non vaccinati rispetto ai vaccinati con ciclo completo (156,7 vs 21,2 ricoveri per 100.000 abitanti)".

Quando poi si va ad analizzare il numero dei ricoveri in terapia intensiva e dei decessi nei soggetti over 80, si osserva “che il tasso di ricoveri in terapia intensiva, dei non vaccinati è ben sette volte più alto di quello dei vaccinati con ciclo completo (8,1 vs 1,1 per 100.000 abitanti) mentre il tasso di decesso, nel periodo 03/09/2021 - 03/10/2021, è circa undici volte più alto nei non vaccinati rispetto ai vaccinati con ciclo completo (86,0 vs 8,0 per 100.000 abitanti)".

Ancora 7 milioni di non vaccinati

Secondo quanto riportato nel report l'indice di contagio, rimasto per molto tempo sotto lo zero, si starebbe adesso avvicinando alla soglia epidemica. Secondo gli esperti il numero dei contagi aumenterà, sia a causa dei 7 milioni di soggetti ancora non vaccinati, che per le misure allentate. La situazione dovrà essere continuamente monitorata ma, grazie alla copertura delle vaccinazioni, non dovremmo assistere a scenari simili a quelli vissuti in passato.


Alberto Pento
Il green pass è solo un documento come la carta d'identità, il passaporto, la tessera sanitaria, la patente, l'id PA, ecc. , non viola alcuna libertà, certamente non esiste la libertà di circolare liberamente infettando il prossimo magari uccidendolo, come non esiste la libertà di guidare ubriachi o drogati e senza patente.


“Efficacia del 95% dei vaccini contro il Covid-19 con punte del 100% già con la prima dose di AstraZeneca”.
Il primo studio Italiano sui dati real-world condotto dall’Università di Ferrara
di Camilla de Fazio
https://www.quotidianosanita.it/scienza ... o_id=95553
Lo studio conferma l'elevata efficacia (del 95% circa) dei vaccini contro il Covid-19. Tutti i vaccini si sono rivelati molto efficaci, anche contro la variante inglese. Gli autori riportano il 95% di contagi in meno, 99% di malati con sintomi in meno tra i vaccinati rispetto ai non vaccinati. Il vaccino AstraZeneca sembra avere un'efficacia che sfiora il 100%, anche dopo una singola dose. Ne abbiamo parlato con il professor Lamberto Manzoli dell'ateneo ferrarese che ha diretto la ricerca


Nella fascia di età 80 anni e più, le persone non vaccinate rispetto a quelle vaccinate quanto rischiano in termini di ospedalizzazioni, ricoveri in terapia intensiva e decessi?
https://www.salute.gov.it/portale/p5_1_ ... ano&id=255
L’analisi dell’Istituto superiore di sanità relativa all’impatto della vaccinazione nel prevenire ospedalizzazioni, ricoveri in terapia intensiva e decessi, aggiornata al 20 ottobre 2021, evidenzia che, nella fascia di età 80 anni e più, dove la copertura vaccinale è superiore al 90%:
il tasso di ospedalizzazione è circa otto volte più alto per i non vaccinati rispetto ai vaccinati con ciclo completo (174,6 vs 22,7 ricoveri per 100.000 abitanti) - periodo 10 settembre -10 ottobre 2021
il tasso di ricovero in terapia intensiva dei non vaccinati è ben otto volte più alto dei vaccinati con ciclo completo (8,6 vs 1,0 per 100.000 abitanti) - periodo 10 settembre -10 ottobre 2021
il tasso di decesso è dodici volte più alto nei non vaccinati rispetto ai vaccinati con ciclo completo (102,6 vs 8,7 per 100.000 abitanti) - periodo 27 agosto - 26 settembre 2021.



Differenze fra i vaccini Covid: cosa cambia fra loro
22 MARZO 2021
https://lamadonnina.grupposandonato.it/ ... differenze


Grado di protezione del vaccino contro la COVID-19
https://www.infovac.ch/it/vaccinationi/ ... p-covid-19
Secondo i dati dell’Istituto svizzero per gli agenti terapeutici, la protezione vaccinale è superiore al 90% due settimane dopo la seconda vaccinazione con i vaccini a RNA messaggero. Con il vaccino Janssen, già 4 settimane dopo la vaccinazione di adulti (18 - 74 anni), l'efficacia del vaccino ha raggiunto il 66,9% (CI95%: 59-73) contro l'infezione e 85,4% (CI95% 54-97) contro una forma grave della malatia. Non è ancora possibile farsi un'idea della durata della protezione di questi vaccini (probabilmente > 12 mesi). Non si può ancora escludere che la vaccinazione periodica sia necessaria per le persone a rischio, come nel caso dell'influenza.
Sono necessarie due dosi di vaccini a RNA messaggero contro alcune varianti (Delta e Kappa) per mantenere una buona efficacia del vaccino.
Protezione delle persone vaccinate contro una forma grave della malattia o un'ospedalizzazione (studi condotti quando la variante Delta era già predominante, com'è il caso attualmente in Svizzera)
96% (IC à 95%, 86-99) (Effectiveness of COVID-19 vaccines against hospital admission with the Delta (B.1.617.2) variant. Public Heal Engl 2021; 37)
Sei mesi dopo la vaccinazione: 93% (IC à 95%, 84-96) (Effectiveness of mRNA BNT162b2 COVID-19 vaccine up to 6 months in a large integrated health system in the USA: a retrospective cohort study (The Lancet, 4.10.2021))



La variazione giornaliera dei casi dall'inizio delle vaccinazioni in Veneto
https://lab.gedidigital.it/gedi-visual/ ... veneto.php

Coronavirus, boom del tasso di letalità: è salito al 6,2%
Francesca Bernasconi - Mer, 11/03/2020
https://www.ilgiornale.it/news/cronache ... 1583922597

Ieri sono starti superati i 10mila contagi da coronavirus. E i morti sono il 6,2% del totale. Ma nel primo focolaio dell'epidemia si registra una frenata
I numeri del contagio da coronavirus continuano a salire. Ieri, il capo della protezione civile, Angelo Borrelli, ha annunciato il superamento della soglia dei 10mila positivi.
Sono 8.514 i malati in tutta Italia e i morti sono 631, con un tasso di letalità che avrebbe raggiunto il 6,2%.


...
In Italia ad oggi 18 marzo 2020 la % dei morti sui contagiati è di oltre il 10% (28.710 contagiati circa e 2.978 morti circa secondo la protezione civile).



In Italia mediamente il 15% di mortalità!
Il bollettino del 9 maggio
Coronavirus in Italia, 218.268 contagiati accertati e 30.395 morti, 15% circa di mortalità
http://www.salute.gov.it/portale/nuovoc ... menu=vuoto
https://news.google.com/covid19/map?hl= ... ceid=IT:it
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Re: Il caso Szumski, no grazie, preferisco il buon Zaia!

Messaggioda Berto » lun nov 08, 2021 8:00 pm

Riccardo Szumski
7 novembre 2021

Passeggiavo per Treviso con famiglia stamane...moltissima gente all'aperto con mascherina..premesso che per me uno può andarsene i giro anche scafandrato se gli aggrada,sappiate però che all"aperto quella museruola non serve a nulla se non a testimoniare quanto la propaganda terroristica faccia breccia.
Infatti i contagi sono all'80% in famiglia come documentato da prestigiosi studiosi e pure da me, campagnuncolo medico e sindaco. Ad esempio oggi a Santa Lucia di Piave, 9200 abitanti,abbiamo 5 positivi, tutti tranquillamente a domicilio, tre di un nucleo familiare e due di un altro. Cosa che si osserva peraltro da mesi.
Quanto all'anatema di quel bugiardo di Draghi che chi non si vaccina si ammala e muore, riporto la mortalità totale comparata per ogni causa degli ultimi 4 anni,sempre a Santa Lucia,al 31 ottobre
2018: 70
2019:83
2020:69
2021:70
Non servono commenti...
Per dire che c'è di sicuro un virus ,ma che viene usato come mezzo per arrivare a qualcosa altro.
Sarà per questo che chi cerca di curare senza tachipirina viene considerato uno da eliminare.


Alberto Pento
Il caso di Santa Lucia fa testo solo per questo paese è non è emblematico di tutti gli altri paesi del Veneto e d'Italia dove i dati sono altri.


Demenzialità venetiste ai tempi del coronavirus
viewtopic.php?f=208&t=2919



La deriva demenziale e irresponsabile del venetismo al tempo del covid.
Questo venetismo demenziale non rappresenta più un possibile futuro di indipendenza per i veneti.
https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 5375351891


Benedetto vaccino, finalmente sei arrivato!
Vaccinarsi è meglio che pregare!
viewtopic.php?f=208&t=2955
https://www.facebook.com/permalink.php? ... 7003387674

Questo è il vero miracolo, l'unico miracolo che può esistere e che può farlo solo l'uomo di buona volontà che scopre i segreti della natura, i segreti con cui Dio ha creato il mondo a sua immagine e somiglianza che si rispecchiano e brillano nella scienza umana che fa propria la scienza di Dio il quale ce la regala volentieri.


Le demenzialità dei no pandemia, dei no vax e dei no green pass.
Le demenzialità dei minimizzatori negazionisti complottisti del virus e della pandemia, del tenere tutto aperto e della libera circolazione, dei no vax e dei no greenpass
viewtopic.php?f=208&t=2974
https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 7969116621


Gino Quarelo
Ai demenziali, irresponsabili e inaffidabili venetisti minimizzatori e complottisti, secondo i quali la pandemia non esisterebbe e sarebbe solo una manipolazione dei governi e dei media asserviti per terrorizzare le popolazioni e ridurle ad accettare le dittature approntate con il pretesto del contenimento del contagio; oppure che l'epidemia reale non è più di una normale influenza stagionale e che i dati sulla mortalità e sui contagi sono manipolati e falsificati anche conteggiando i morti normali come morti da Covid-19:


Chi è morto di Covid-19 avrebbe vissuto in media altri 10 anni
Info Data
15 maggio 2020

https://www.infodata.ilsole24ore.com/2020/05/15/44638/

Gli uomini che sono morti di Covid-19-19 avrebbero vissuto in media altri 14 anni; le donne altri 12, suggerisce un’analisi preliminare realizzata da un gruppo di scienziati scozzesi dell’Università di Glasgow ed Edimburgo. Considerando anche la presenza di eventuali malattie precedenti i numeri diventano leggermente inferiori, mostrano le stime degli autori, e passano a 13 anni per gli uomini e 11 per le donne.

Nel complesso, secondo queste stime, ogni decesso avrebbe sottratto in media oltre dieci anni di vita a chi ne è stato colpito.

Gli autori dello studio hanno stimato gli anni potenziali di vita perduti di chi è deceduto per il COVID-19 combinando i dati italiani delle morti con informazioni su quanto tendono a vivere diverse combinazioni di età, sesso ed eventuali malattie pregresse in condizioni “normali” – cioè prima dell’arrivo dell’epidemia. I primi arrivano da informazioni rese note dall’istituto superiore di sanità (ISS) in uno dei suoi bollettini periodici.

A parte i casi più problematici (e rari), ovvero di persone che hanno contratto la malattia mentre avevano già di un ampio numero di problemi di salute precedenti, nella maggior parte di combinazioni di età, sesso e condizioni di salute gli anni di vita andati persi “sono rimasti sopra i cinque”.


Il covid ha aumentato la mortalità in Italia del 49 per cento
Pierre Haski
4 maggio 2020

https://www.internazionale.it/liveblog/ ... dati-istat

L’Istituto nazionale di statistica (Istat) e l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) hanno pubblicato un nuovo rapporto sulla mortalità in Italia, prendendo in esame i dati della mortalità totale, cioè per qualsiasi causa, nei primi tre mesi del 2020 in 6.866 comuni, pari all’87 per cento dei 7.904 comuni italiani. È la prima volta che l’Istat fornisce questi dati riferiti a un numero così elevato di comuni.

Considerando il mese di marzo è stato registrato un aumento medio nazionale del 49,4 per cento dei decessi per tutte le cause. Prendendo il periodo che va dal primo decesso covid-19 segnalato al sistema di sorveglianza, il 20 febbraio, fino al 31 marzo, le morti sono passate da 65.592 (media del periodo tra il 2015 e il 2019) a 90.946, nel 2020. L’eccesso dei decessi è di 25.354 unità, di questi il 54 per cento erano persone con diagnosi accertata di covid-19.

Nel primo trimestre dell’anno, la mortalità direttamente attribuibile al covid-19 è stata di circa 13.700 decessi. Ci sono poi altri 11.600 morti per le quali al momento si possono ipotizzare tre possibili cause:

L’aumento dei decessi non è distribuito in modo uniforme, ma è concentrato nelle aree più colpite dall’epidemia. Il 91 per cento dell’eccesso di mortalità riscontrato a livello nazionale a marzo si concentra in 37 province dell’Italia del nord più Pesaro e Urbino. Nell’insieme di queste province, i decessi per tutte le cause sono più che raddoppiati rispetto alla media 2015-2019 del mese di marzo. Ma in alcune province la mortalità in eccesso è stata ancora più elevata: Bergamo (568 per cento), Cremona (391 per cento), Lodi (371 per cento), Brescia (291 per cento), Piacenza (264 per cento), Parma (208 per cento), Lecco (174 per cento), Pavia (133 per cento), Mantova (122 per cento), Pesaro e Urbino (120 per cento).

Nelle aree a media diffusione dell’epidemia (35 province concentrate soprattutto nel centro-nord) l’aumento delle morti per tutte le cause, sempre tra il 20 febbraio e il 31 marzo, è molto più contenuto, passa da 17.317 a 19.743 (2.426 in più rispetto alla media 2015-2019). Nelle aree a bassa diffusione del virus (per lo più del centro e del sud) i decessi del mese di marzo sono mediamente inferiori dell’1,8 per cento rispetto alla media dei cinque anni precedenti. A Roma il calo dei decessi è stato ancora più pronunciato, pari a -9,4 per cento.

La letalità più elevata, conferma l’Istat, si riscontra tra gli uomini in tutte le fasce di età, a eccezione della fascia 0-19 anni. Nel 34,7 per cento dei casi segnalati è presente almeno un’altra malattia tra quelle cardiovascolari e respiratorie, diabete, deficit immunitari, patologie metaboliche e oncologiche, obesità, malattie renali o altre patologie croniche.


A marzo in Italia il 49,4% di decessi in più. Record a Bergamo: +568%, a Roma -9,4%
Nicoletta Cottone
4 maggio 2020

https://www.ilsole24ore.com/art/le-tre- ... ni-ADRZaGO

I casi Covid-19: ecco di quanto aumenta la letalità
Se si assume come riferimento il periodo che va dal primo decesso Covid-19 riportato al Sistema di Sorveglianza integrata (20 febbraio) fino al 31 marzo, i decessi passano da 65.592 (media periodo 2015-2019) a 90.946, nel 2020. L'eccesso dei decessi è di 25.354 unità, di questi il 54% è costituito dai morti diagnosticati Covid-19 (13.710). A causa della forte concentrazione del fenomeno in alcune aree del Paese, i dati riferiti a livello medio nazionale “appiattiscono” la dimensione dell'impatto della epidemia di Covid-19 sulla mortalità totale.

DECESSI PRIMO TRIMESTRE 2020 E CONFRONTO MEDIA 2015-2019

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Colpito il Nord in oltre 3mila comuni
Il 91% dell'eccesso di mortalità riscontrato a livello medio nazionale nel mese di marzo 2020 si concentra nelle aree ad alta diffusione dell'epidemia: 3.271 comuni, 37 province del Nord più Pesaro e Urbino. Nell'insieme di queste province, i decessi per il complesso delle cause sono più che raddoppiati rispetto alla media 2015-2019 del mese di marzo. Se si considera il periodo dal 20 febbraio al 31 marzo, i decessi sono passati da 26.218 a 49.351 (+ 23.133 ); poco più della metà di questo aumento (52%) è costituita dai morti riportati al Sistema di Sorveglianza Integrata Covid-19 (12.156).

Il prezzo altissimo pagato dalle province di Bergamo, Cremona e Lodi
Le province più colpite dall’epidemia che hanno pagato un prezzo altissimo in vite umane, con incrementi percentuali dei decessi nel mese di marzo 2020, rispetto al marzo 2015-2019, a tre cifre, sono: Bergamo (568%), Cremona (391%), Lodi (371%), Brescia (291%), Piacenza (264%), Parma (208%), Lecco (174%), Pavia (133%), Mantova (122%), Pesaro
e Urbino (120%).

DECESSI 20 FEBBRAIO - 31 MARZO PER AREE DEL PAESE

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Più contenuto l’incremento dei decessi al Centro e al Nord
Nelle aree a media diffusione dell'epidemia (1.778 comuni, 35 province prevalentemente del Centro-Nord) l'incremento dei decessi per il complesso delle cause nel periodo 20 febbraio-31 marzo è molto più contenuto, da 17.317 a 19.743 (2.426 in più rispetto alla media 2015-2019); il 47% è attribuibile ai morti risultati positivi al Covid-19 (1.151). Nelle aree a bassa diffusione (1.817 comuni, 34 province per lo più del Centro e del Mezzogiorno) i decessi del mese di marzo 2020 sono mediamente inferiori dell'1,8% alla media del quinquennio precedente.

I più colpiti gli uomini settantenni
L'eccesso di mortalità più consistente si riscontra per gli uomini di 70-79 anni: i decessi aumentano di circa 2,3 volte tra il 20 febbraio e il 31 marzo; segue la classe di età 80-89 (quasi 2,2 volte di aumento). L'incremento della mortalità nelle donne è invece più contenuto per tutte le classi di età. Raggiunge il 20% in più della media degli anni 2015-2019 alla fine di marzo, tanto per la classe di età 70-79 che per la 90 e più.L'analisi combinata dei dati di mortalità giornaliera Istat con i dati della Sorveglianza integrata dell'Iss ha evidenziato che la mortalità “diretta” attribuibile a Covid-19 in individui con diagnosi confermata, nel primo trimestre 2020 è stata di circa 13.700 decessi. Per una quota ulteriore di circa altri 11.600 decessi si ipotizzano tre possibili cause: una ulteriore mortalità associata a Covid-19 (decessi in cui non è stato eseguito il tampone), una mortalità indiretta correlata a Covid-19 (decessi da disfunzioni di organi quali cuore o reni, probabili conseguenze della malattia scatenata dal virus in persone non testate, come accade per analogia con l'aumento della mortalità da cause cardiorespiratorie in corso di influenza) e una quota di mortalità indiretta non correlata al virus ma causata dalla crisi del sistema ospedaliero e dal timore di recarsi in ospedale nelle aree maggiormente affette.


IMPATTO DELL’EPIDEMIA COVID-19 SULLA MORTALITÀ TOTALE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE PRIMO TRIMESTRE 2020
4 maggio 2020
https://www.epicentro.iss.it/coronaviru ... at_ISS.pdf



???
MEDICO E PURE SINDACO CHE NON INFINOCCHIA I SUOI CITTADINI RACCONTANDO STORIELLE O DISTRIBUENDO PILLOLE MEDIATICHE SU FB, censurando commenti critici, e nemmeno telefona a Il Gazzettino o ai suoi giornalisti invitando a non parlare di tale fatto, di tacere su tale altro ...
-------------------------
"Ultimo report odierno della epocale pandemia di Coronavirus.
Santa Luthia de la Piave. 9300 abitanti
22 contagiati complessivi dall’inizio della chiusura
2 deceduti
1 attualmente ricoverato
1 in isolamento domiciliare
18 guariti di cui la maggior parte asintomatici
Da giorni nessun nuovo positivo accertato nonostante i tamponi effettuati in più.
Sicuramente alcuni curati almeno da me precocemente ma senza aver effettuato il tampone perché sarebbe stato parecchi giorni dopo ed io ho preferito la cura precoce.
Comunque numeri non eclatanti ...
Fare le vostre considerazioni senza voler dire che era una banalità ma anche valutando una certa rappresentazione terroristica ed unilaterale fatta ..."
(R. Szumski)

Gino Quarelo
Santa Lucia di Piave non è Vo' euganeo e nemmeno Codogno o Lodi o la Val Seriana. L'epidemia non si è distribuita uniformemente ovunque e non ha infettato che una minima parte della popolazione italiana, probabilmente meno del 3%, grazie sopratutto alle misure di contenimento del contagio che se fossero state prese prima (un mese prima se non di più) avrebbero contagiato molto meno e non vi sarebbero stati tutti questi morti e avremmo già riaperto tutto. Che ci serva di lezione!
Se non fossero state prese queste misure di contenimento del contagio sia pur in ritardo, Santa Lucia di Piave come ogni altro paese veneto avrebbe avuto centinaia di infetti se non migliaia e decine se non centinaia di morti.


Il 30% dei contagiati ammalatisi da Covid-19 e poi guariti avrà comunque problemi ai polmoni, al cuore, ai reni e ad altri organi che richiederanno un periodo più o meno lungo di riabilitazione poiché la guarigione non è al 100% per tutti.
Giuseppe Remuzzi, Direttore dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS
https://www.facebook.com/RADIO24.ilsole ... 664987216/



Coronavirus, il direttore Irccs Giuseppe Remuzzi: «Ora provoca sintomi più leggeri»
13 maggio 2020

https://www.ilmessaggero.it/salute/focu ... 23537.html

Partiamo dalla buona notizia: chi si ammala oggi in Italia di coronavirus riscontra sintomi meno gravi rispetto a quelli dei contagiati di due mesi fa. Lo afferma Giuseppe Remuzzi, Direttore dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS. Come mai la malattia sia diventata più leggera non è chiaro. “Le cause sono diverse, ma non so esattamente perché. Di certo, posso dire che oggi è cambiato il rapporto tra ambiente, ospite e virus”, ci spiega.

Coronavirus Italia, altri 195 morti ma oltre 3.500 guariti. Calano i malati in tutte le regioni
Coronavirus, in Lombardia solo 394 nuovi casi. Pronta ordinanza: riapre lunedì chi ha i requisiti

Il Governatore del Veneto Zaia ha dischiarato che "Se il covid-19 perde forza vuol dire che è artificiale". Cosa gli risponde?
Che sono state fatte delle ricerche in merito e che in letteratura scientifica non c’è nessuna evidenza di quanto afferma. Quello che sappiamo è che il virus è vissuto prima nei pipistrelli, poi è arrivato al pangolino (una sorta di formichiere, ndr.) e infine, prima di contagiare l’uomo, ha vissuto all’interno di un altro animale che ancora non conosciamo. Un’altra certezza è che si sia diffuso già a inizio ottobre 2019 e che sia partito dai mercati umidi cinesi, dove gli animali sono uccisi davanti al cliente e ammassati uno sopra l’altro, tra sporcizia, sangue ed escrementi.

Visto che la malattia è diventata più leggera non possiamo sperare di tornare presto alla normalità?
È presto per parlare di ritorno alla normalità. Dovremo sempre mantenere una certa prudenza e attenzione. Detto questo, il primo bilancio lo potremo fare intorno al 18 maggio, due settimane dopo la fine del lockdown. Una misura che di certo è stata utile per contenere l’emergenza, ma che non si può pensare di portare avanti anche se il numero di contagi dovesse salire.

E che cosa propone?
Da una parte, sarebbe necessario rivedere l’organizzazione degli ospedali per poter rispondere con prontezza a eventuali altre ondate di contagi. Dovremmo avere tre diverse strutture a disposizione: alcune destinate solo ai pazienti negativi al covid-19 di cui in questi mesi ci siamo occupati poco, altri ospedali dedicati ai malati di covid-19 (e quindi con reparti e strumenti specializzati in malattie dei polmoni, del sangue e dei reni che possono essere provocate dal coronavirus) e infine alcuni centri di riabilitazione per i pazienti più gravi che, a causa del covid-19, una volta guariti dal virus si ritrovano a fare i conti con altre patologie, a volte croniche. Dall’altra vanno perpetuati certi comportamenti: è fondamentale lavarsi le mani spesso e ogni volta che si entra in contatto con oggetti potenzialmente contagiosi, mantenere la distanza di un metro ed evitare assembramenti. Infine, occorrerebbe proteggere davvero le categorie a rischio. Che sono, al di là delle persone con patologie pregresse, gli anziani. È pericoloso fare tornare la gente a lavorare senza aprire le scuole, perché molte famiglie saranno costrette ad affidare i bimbi ai nonni.

Se il virus risulta oggi meno forte, perché indossare la mascherina anche camminando o girando in motorino o in auto da soli quando non ci sono abbastanza mascherine da poterle cambiare ogni 8 ore?
Non ci sarebbero rischi a camminare o guidare da soli senza mascherina. Sono misure dettate da un eccesso di prudenza che comunque in situazioni di emergenza non fa mai male. Certamente è vero però che una misura del genere è efficace se attuata con i dispostivi corretti, usati in modo giusto. Ma del tema dovrebbe parlare con quelli della Protezione Civile.

Ma le mascherine chirurgiche quanto proteggono davvero gli altri, se usate correttamente?
Non si sa. C’è chi dice il 25%, chi il 90%...


Decessi e cause di morte: cosa produce l’Istat
https://www.istat.it/it/archivio/240401
L’Istat produce e diffonde statistiche di mortalità sulla base di fonti diverse, ognuna con peculiarità e finalità proprie.
Riguardo alle statistiche demografiche relative ai decessi, vengono prodotti e diffusi dati sia da fonte stato civile sia da fonte anagrafica, con cadenza mensile ed annuale.
I decessi di fonte anagrafica fanno riferimento alla popolazione iscritta in Anagrafe, cioè alla ‘popolazione residente’, indipendentemente da dove il decesso sia avvenuto (Italia o estero). I decessi di fonte stato civile si riferiscono invece alla ‘popolazione presente’, quindi ai decessi avvenuti in Italia di qualsiasi cittadino italiano o straniero, residente e non.
Le statistiche di mortalità per causa derivano dalla “Indagine su decessi e cause di morte” e si basano sulle certificazioni delle cause di morte effettuate dai medici (DPR 285 del 1990), che devono essere fatte pervenire agli Uffici di Stato Civile dei Comuni.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Il caso Szumski, no grazie, preferisco il buon Zaia!

Messaggioda Berto » lun nov 08, 2021 9:56 pm

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Re: Il caso Szumski, no grazie, preferisco il buon Zaia!

Messaggioda Berto » ven nov 12, 2021 12:54 pm

«Un traditore della Costituzione»: il sindaco Szumski attacca Mattarella
12 novembre 2021

https://www.trevisotoday.it/politica/tr ... -2021.html

"Quasi ogni anno questo personaggio va alla annuale assemblea dei comuni a demagocicamente ribadire l'insostituibile ruolo dei Comuni e dei sindaci, salvo poi avallare regolarmente le prese per il culo che i vari Governi negli ultimi decenni hanno realizzato contro i Comuni ed i cittadini con tagli di risorse e burocrazia estesa nonostante l'informatizzazione...Questa volta ci infila nel discorso pure regole e vaccini che serviranno per il futuro...un traditore, altro che un garante della Costituzione...". Con questo post affidato a Facebook mercoledì sera il sindaco di Santa Lucia di Piave, Riccardo Szumski, ha pubblicamente attaccato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, reo di aver difeso i sindaci all'ultima assemblea Anci di due giorni fa e di continuare a puntare sulla vaccinazione di massa.

Una scelta di parole oggettivamente infelice quella del "mariga" di Santa Lucia, tanto da esporlo ad una possibile denuncia con conseguenze penali per aver reso "offesa all'onore e al prestigio del Presidente". Il fatto è comunque stato subito attenzionato sia dalla Prefettura che dalla Questura, oltre che dai carabinieri. Szumki ne ha ha però anche per un primario di Trieste che aveva dichiarato di aver fatto il vaccino in quanto credente nella scienza e non nello sciamanesimo: "Questo primario dovrebbe aver più rispetto per chi da marzo 2020 se ne va per le case a curare i malati di Covid, anche gravi, con più che discreti risultati...usando scienza e coscienza ovviamente...quattro sciamani scalmanati lo dica a qualcun altro...vorrei vederlo, con stetoscopio e saturimetro solo, fare quello che ho fatto e faccio io...".

Infine, dopo le lamentele da parte dell'Ulss 2 sul suo operato, Szumski ha così risposto: "Onde evitare una mediatica caccia al sottoscritto messa in campo dalla Ulss 2, comunico anticipatamente alla moltitudine di persone che si rivolgono a me, non mie assistite, che se vogliono una consulenza la fanno a loro rischio e pericolo! Se poi andate in ospedale (rarissimamente ma capita), se non volete essere trattati male, non dovete fare il mio nome...".
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Re: Il caso Szumski, no grazie, preferisco il buon Zaia!

Messaggioda Berto » mar nov 16, 2021 2:56 am

Szumski il nuovo salvatore dell'umanità dal covid e di certo venetismo nocovid, novax e no greenpass
Presunzione e demenzialità del Mariga santificato.




Io sto con Riccardo Szumski senza se e senza ma. El me mariga
https://www.facebook.com/andrea.maroso. ... 6419082046



Interdetto dalla professione medica, può presentare ricorso. Gli vengono contestate cure domiciliari contro il Covid e certificati di esenzione al vaccino per i suoi pazienti

L’Ordine dei medici radia Riccardo Szumski, il sindaco dottore paladino dei No-vax
Valentina Calzavara
15 novembre 2021

https://mattinopadova.gelocal.it/region ... 1.40923847


La scure dell’Ordine dei medici scatta contro il dottor Riccardo Szumski, medico di famiglia di Santa Lucia di Piave da quarant’anni, sulla soglia della pensione. La procedura avviata dall’ente ordinistico trevigiano arriva a conclusione con la sanzione più grave. Il dottor Szumski viene interdetto dall’esercizio della professione medica, fermo restando la sua possibilità di ricorrere in appello.
A determinare il provvedimento il suo comportamento in palese violazione delle norme deontologiche, tra i comportamenti che sarebbero stati oggetto di valutazione il ricorso alla prescrizione di cure domiciliari contro il Covid, una serie di certificati di esenzione alla vaccinazione da lui redatti per alcuni insegnanti in Friuli.



No vax, l'Ordine ha radiato il medico-sindaco Szumski, ma il ricorso gli permette di esercitare ancora
15 novembre 2021

https://www.ilgazzettino.it/nordest/tre ... 23477.html

L’Ordine dei medici di Treviso ha radiato Riccardo Szumski, 69 anni, dottore di famiglia e sindaco di Santa Lucia di Piave (Treviso), paladino della galassia No-Vax, già alla guida di diverse manifestazioni contro il Green Pass. Il consiglio dell'Ordine ha preso in esame tutti i suoi distinguo e le sue posizioni a dir poco critiche rispetto ai vaccini anti-Covid. Gli stessi vertici dell’Usl trevigiana lo avevano segnalato più volte. E ora il procedimento disciplinare aperto a suo carico si è concluso con la radiazione. Si tratta della sanzione più pesante possibile.
Lo stop, però, non è ancora esecutivo. Szumski potrà continuare a lavorare nel proprio ambulatorio presentando ricorso alla Commissione centrale del ministero della Salute per gli esercenti le professioni sanitarie. La radiazione, infatti, diventerebbe effettiva solo nel momento in cui quest’ultima dovesse confermarla. Generalmente l’iter dura alcuni anni. E tra poco più di sei mesi il dottore andrà in pensione. In tutto ciò, la posizione di Szumski resta anche al vaglio della commissione dell’Usl trevigiana chiamata a vigilare sull’obbligo vaccinale per il personale sanitario. Il medico di Santa Lucia di Piave non si è vaccinato contro il Covid. Se non emergerà un valido motivo per evitare l’iniezione, scatterà la sospensione dal servizio, con relativo taglio dello stipendio, almeno fino alla fine dell'anno. E questa sì sarebbe sarebbe immediatamente esecutiva.
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Re: Il caso Szumski, no grazie, preferisco il buon Zaia!

Messaggioda Berto » mer nov 17, 2021 7:13 am

Coronavirus Veneto, Zaia: ''È diventata la pandemia dei non vaccinati''
Giovanni Stefani
12 nov 2021

https://www.rainews.it/tgr/veneto/artic ... 8a0b8.html

"È la pandemia dei non vaccinati", dice il presidente della regione Veneto Luca Zaia commentando i nuovi dati del bollettino sanitario. L'80 per cento dei ricoverati in terapia intensiva, e sono 60 persone, non ha fatto nemmeno una dose di vaccino anti-covid, e la stragrande maggioranza dei nuovi contagi, oggi 1125, riguarda persone non vaccinate. Molto colpite, in particolare, le donne fra i 25 e i 50 anni, informa la Regione.

Il bollettino delle ultime 24 ore
Le due nuove vittime portano il bilancio di questa tragedia a 11.872 morti in un anno e mezzo. Forte crescita degli attualmente positivi: oggi sono 15.461 ovvero 589 più di venerdì. Aumentano ancora i ricoveri in ospedale: altri 14 pazienti, ora sono 299, più in 60 in rianimazione; 15 le persone dimesse, 534 quelle negativizzate.

Nuovi focolai in regione
Dalle varie province spuntano nuovi focolai. Contagiati 13 ragazzi di una squadra di calcio di Follina, nel Trevigiano. Numeri raddoppiati nella Pedemontana di Vicenza. Buone notizie, invece, dalla casa di riposo di Conselve, nel Padovano: 63 anziani si sono negativizzati e grazie al vaccino il Covid questa volta è passato senza altri lutti.

La campagna vaccinale
Quasi 15 mila le dosi somministrate nelle ultime 24 ore: 1300 le prime dosi, 4800 i richiami, 8800 le terze dosi addizionali. La copertura della popolazione vaccinabile, sopra i 12 anni, sale così all'82,5 per cento, con punte superiori al 90 per cento nelle fasce d'età sopra ai 70 anni.

Covid-19: i dati del Veneto delle ore 8 di sabato 13 novembre 2021. Il confronto è con le 24 ore precedenti. La grafica è a cura di Massimo Serena
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Re: Il caso Szumski, no grazie, preferisco il buon Zaia!

Messaggioda Berto » mer nov 17, 2021 8:37 pm

Santa Lucia di Piave, il Pd chiede le dimissioni di Szumski e si appella al prefetto: "Vigili con la massima attenzione sulla fiaccolata di solidarietà"

https://www.qdpnews.it/comuni/treviso/s ... lidarieta/

“Chiedo al prefetto di vigilare con la massima attenzione affinché la fiaccolata annunciata non dia luogo a situazioni di rischio per la sicurezza della comunità di Santa Lucia di Piave. Oggi la Marca, per numero di positivi, risulta la provincia veneta più esposta al virus: non vogliamo che succeda come a Trieste, considerati i sacrifici fatti da commercianti, artigiani e lavoratori in questi mesi per riprendere a lavorare e a produrre”.

A dirlo è Giovanni Zorzi, segretario provinciale del Partito Democratico a Treviso, commentando la possibilità di una fiaccolata nella località trevigiana a sostegno del sindaco Riccardo Szumski, a cui è stata comunicata nei giorni la possibilità di radiazione dall’Ordine dei Medici per le sue posizioni sui vaccini. “L’offesa che il sindaco Szumski ha rivolto alla più alta carica dello Stato è di una gravità assoluta – afferma ancora Zorzi, riferendosi alle recente esternazioni del “Mariga” sul Presidente della Repubblica -. A nulla valgono le sue giustificazioni: se fosse stato coerente con le sue posizioni, Szumski avrebbe già dovuto dimettersi da sindaco”.

La segreteria del circolo del Partito Democratico di Santa Lucia di Piave si dice “in totale disaccordo con le posizioni assunte dal sindaco in merito alla pandemia che hanno portato alla farsa del gazebo in piazza”. “Siamo solidali con il Capo dello Stato per la grave offesa istituzionale ricevuta da un sindaco della Repubblica – puntualizzano i Dem di Santa Lucia -. È ora di fare chiarezza: persone con incarichi istituzionali devono avere il senso della misura anche nel manifestare le proprie opinioni, perché non rappresentano solo se stessi”.

I consiglieri di minoranza Paola Bornia ed Alessandro Marsura della lista “Cambiare Santa Lucia” ricordano che “fin da inizio pandemia il sindaco definiva le mascherine ‘museruole’, con dubbio senso dell’ironia rispetto ad un problema sanitario che ha creato migliaia di vittime”.

“In consiglio comunale – dicono ancora – ci siamo espressi a favore del Green pass, che invece dal sindaco è stato definito addirittura ‘un ricatto nei confronti delle persone’. Ci riteniamo infine offesi dal fatto che un sindaco che rappresenta lo Stato a livello locale, ne insulti invece il suo Presidente dandogli del traditore, e per questo ne chiediamo le immediate dimissioni”.



Riccardo Szumski


Il PD una garanzia di democrazia........costoro che chiedono le mie dimissioni da sindaco sono coloro che mai avrebbero fatto causa allo Stato per riavere soldi illegittimamente sottratti al comune,cause che abbiamo vinto...che mai avrebbero denunciato un presidente del consiglio in quanto lo stato ci impediva di utilizzare con il patto di stabilità le risorse x opere pubbliche che il comune aveva ottenendo poi un cambio del patto stesso...il senso delle istituzioni per me è difendere la propria comunita prima di tutto e contro tutto...
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Re: Il caso Szumski, no grazie, preferisco il buon Zaia!

Messaggioda Berto » mar nov 23, 2021 3:50 am

Il povero Szumski ha tirato troppo la corda.
La mia situazione è divenuta insostenibile.Chiamate telefoniche,WhatsApp, messeger a tutte le ore e tutti i giorni...io cerco di aiutare quanti più riesco,ma non posso andare fuori di testa e sentire pure che c'è chi si lamenta. Prima di chiamarmi d'ora in poi chiamate innanzitutto il vostro medico,poi la ulss,la regione,il ministero della salute,il presidente del consiglio,il presidente della repubblica e l'ordine dei medici ....perché il radiato sono io,non loro!!
Riccardo Szumski
22 novembre 2021
https://www.facebook.com/riccardo.szums ... 1592433787
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Re: Il caso Szumski, no grazie, preferisco il buon Zaia!

Messaggioda Berto » mar nov 23, 2021 9:34 pm

Il povero Szumski affonda sempre di più nella miseria umana.

Di nuovo museruola all'aperto? Una misura di umiliazione sociale senza alcuna validità sanitaria....andate a fan culo tutti!!!!
Riccardo Szumski
23 novembre 2021
https://www.facebook.com/riccardo.szums ... 0642247882
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