Demenzialità venetiste ai tempi del coronavirus

Demenzialità venetiste ai tempi del coronavirus

Messaggioda Berto » mer lug 15, 2020 8:16 pm

Demenzialità venetiste ai tempi del coronavirus
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Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Demenzialità venetiste ai tempi del coronavirus

Messaggioda Berto » mer lug 15, 2020 8:17 pm

La struttura psicologica del complotto
Cosa si nasconde davvero nella mente di un complottista?


https://www.medicitalia.it/blog/psicolo ... lotto.html

"Ci stanno ingannando", "Svegliatevi!”, ”È tutta un’invenzione delle case farmaceutiche", "Stanno assumendo il controllo" e così via...

Sono queste le espressioni che abbiamo sentito e letto spesso sui social e che hanno avuto un certo incremento, soprattutto al tempo del coronavirus, il quale ha fatto emergere tutta la personalità dei più accaniti complottisti in circolazione.

Ma per comprendere meglio chi è un complottista, si dovrebbe comprendere cosa sia il "complotto" per il complottista e per tutti coloro che adoperano lo stesso tipo di ragionamento, ormai standardizzato e privo di filtri razionali.

Premettendo che alla base del complottismo vi è una totale mancanza di competenza degli argomenti che i cosiddetti complottisti affrontano e che essa è il cardine del loro apparato argomentativo, possiamo inquadrare 3 fondamentali dinamiche psicologiche che ne accompagnano la sua evoluzione.


Il complotto è innanzitutto uno status.

Chi aderisce e "denuncia" cospirazioni occulte e/o segrete non è colui che le ha scoperte causalmente dopo un’inchiesta giornalistica o dopo un’accurata ricerca, ma se le trova già pronte su qualche sito alternativo e, soprattutto, su alcuni video di youtube, preconfezionati a loro volta da fonti prive di ogni fondamento.

Chi vi aderisce non si pone la briga di verificarne l'autenticità semplicemente perché ne è, paradossalmente, soddisfatto, in quanto ciò che ha ascoltato gli darà la possibilità di avere qualcosa da dire, di "colpire" l'attenzione dei suoi conoscenti e di sentire, forse per la prima volta, di avere un ruolo all'interno del proprio gruppo di scambio.

L'eventuale emozione di sorpresa, di sgomento e di preoccupazione che susciterà con la condivisione della notizia cospirazionistica lo farà sentire il protagonista della situazione, come colui che è riuscito a catturare l'interesse di qualcuno e a colpire le sue emozioni.

Un’azione vissuta come gratificante per l'illusione del contributo che avrebbe offerto al suo gruppo! In tal caso il complotto gli fornisce lo status di “salvatore”, di colui che informa i poveri disinformati che si lascerebbero manipolare da chissà quali organi nascosti.

Il complottista sente la necessità di questa dimensione per uscire da uno status di anonimato e per ergersi a paladino della verità; davanti a inevitabili resistenze, percepirà se stesso come “superiore” perché è stato in grado di comprendere ciò che gli altri non avevano compreso.

Il complotto è quindi necessario al complottista perché gli permette di costruire l'impalcatura della sua autostima e di autoilludersi circa le proprie capacità di ragionamento, dimenticando che, in realtà, lui ha solo abbracciato la logica di chi si è divertito a caricare un video su internet.

Eliminando il complotto, egli eliminerebbe anche la condizione che lo fa sentire onnipotente. Si verrebbe a creare una vera e propria sensazione di lutto!


Il complotto è un sintomo psicologico.

Il più delle volte è possibile osservare dietro la logica del complottista una dinamica prettamente persecutoria, basata sul sospetto, su una sfiducia verso il prossimo dai tratti prettamente paranoici.

Il complottista può essere una persona ben adattata nel contesto sociale in cui vive e avere anche buone relazioni, ma si evincono, spesso, modalità di ragionamento simil-deliranti in cui un’idea, una volta radicata, non viene mai modificata, anche dinanzi alla logica più schiacciante o ai fatti.

Ogni realtà è reinterpretata alla luce di quella convinzione, secondo una logica di pensiero che il filosofo Popper definirebbe autoimmunizzante:

“Credo in qualcosa, non trovo le prove, ecco la prova che è vera e che vogliono nasconderla".

Oppure cerca la prova nell'affermazione dello youtuber di turno, a sua volta vittima della sua stessa logica: “Lo dice anche lui e questo mi basta!"

Quindi si ha a che fare con una personalità disfunzionale e, come è possibile osservare nello studio clinico dei disturbi di personalità, non vi è alcuna consapevolezza di questa dinamica patologica. Il complottista, infatti, prende le distanze dal complottismo, considerando la sua idea/convinzione come qualcosa di diverso e che nulla ha a che fare con certe logiche.

Tutto ciò che è persecutorio, tutto ciò che cela interessi di qualche potente, tutto ciò che è misteriosamente dannoso non solo è degno di attenzione, ma diventa una verità assoluta, incontrovertibile e, ovviamente, da combattere con le armi a disposizione: la tastiera di un pc!


Il complotto è un meccanismo di difesa.

Quando abbiamo paura di qualcosa cerchiamo il modo di controllare l'oggetto della nostra paura, soprattutto se questo oggetto ci appare sconosciuto e misterioso. La prima cosa che facciamo è dargli un nome, attribuirgli un’identità: questo è necessario perché ci dà la sensazione/illusione di avere qualcosa da combattere. O, addirittura, nel migliore dei casi, ne neghiamo l'esistenza, avendo così la magica percezione che, se io nego qualcosa, essa non esisterà più.

Un esempio eclatante che ha fatto emergere questo meccanismo di difesa è, oggi, la questione “coronavirus” che ha visto schierati i complottisti più accaniti impegnati nella ricerca dell’origine e della natura di questo virus.

"Non esiste" dice qualcuno, "Lo hanno costruito" dice qualche altro, ecc.

Affermazioni anche contraddittorie tra loro, ma che hanno in comune il fatto di aver identificato la cosa contro la quale dover combattere. "Se posso prendermela con qualcuno, ho l'illusione di poter fare qualcosa!"

E questo vale per altre questioni come, ad esempio, la falsa relazione tra vaccini e autismo, che fornisce il capro espiatorio illusorio di avere sotto controllo la paura della sindrome autistica.

Se è colpa di qualcuno, combattendo questo qualcuno, posso avere il controllo della situazione.

Il complottista cerca sempre il capro espiatorio di ogni male.

Si difende dagli effetti del caso, dagli eventi naturali e dalle malattie nel continuo tentativo di tenere a bada, magicamente, gli eventi perché, fondamentalmente, ne ha paura.

Tutto questo ci fa comprendere che il complottismo è un modo di essere disfunzionale, uno stile distorto di vita e, nello stesso tempo, un sentimento di onnipotenza orientato verso l'inganno di se stessi. Ed è proprio questo che lo rende particolarmente pericoloso per la comunità, perché può assumere connotazioni così suggestive da spingere a scelte pericolose chi ha lo stesso modo di approcciarsi alla vita.

Esempi di queste scelte sono:

il non rispetto delle norme di contenimento delle epidemie,
la scelte di non proteggere i piccoli con il vaccino,
il fatto di commettere atti vandalici verso oggetti (es. antenne ecc.) ritenuti magicamente responsabili della diffusione dei virus.

Non condividere le affermazioni cospirazionistiche è quindi un dovere verso la nostra società.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Demenzialità venetiste ai tempi del coronavirus

Messaggioda Berto » mer lug 15, 2020 8:19 pm

I demenziali venetisti accusano Zaia di essere responsabile della diffusione del coronavirus



In Veneto i ricercatori avevano messo a punto un tampone con screening che dava risultati entro le 3 ore,da fare a tutti i cinesi in rientro dalla Cina,anche se asintomatici.
La sanità italiana lo ha fermato perché non rimborsabile dal sistema sanitario nazionale.
IL VENETO HA 20 MILIARDI DI RESIDUO FISCALE E QUESTI DAVANTI AD UNA EMERGENZA SI INCHINANO COMUNQUE A ROMA PER L'ELEMOSINA METTENDO A RISCHIO LA SALUTE DEI VENETI!!!!???

Michele Favero
23 febbraio 2020

https://www.facebook.com/groups/2376236 ... 079735033/


Alberto Pento

L'articolo di Repubblica riportato da Favero è del tutto demenziale, una manipolazione tipica di questo giornalaccio che usa ogni pretesto vero o falso per dare contro alla Lega, a Salvini e a Zaia, come a suo tempo a fatto con Trump; anche i poveri venetisti sostenitori del PdV e altri, incapaci di leggere e di usare il buon senso si sono demenzialmente accodati a Repubblica contro Zaia.
Questo articolo usa pretestuosamente una polemica di giorni fa (di molti giorni prima che si manifestasse il primo caso di contagio in Veneto) sulla questione di un nuovo tampone per testare il virus, per far sembrare Zaia e la Lega responsabili della diffusione del virus in Veneto, i venetisti poveri di mente ci cascano come peri marci, cervello già ne hanno poco per cui anche le falsità e le demenzialità pretestuose vanno bene pur di dar contro al buon veneto Zaia che ha fatto soltanto il suo dovere; a far da apri pista nelle demenziali accuse all'amministrazione Zaia si è prodigato l'inaffidabile antiveneto Jacopo Berti dei 5stelle che invece avrebbe dovuto prendersela con i suoi capi a Roma che stanno al governo e che hanno ritardato giorni la decisione di mettere in quarantena quelli che arrivavano in Veneto dalla Cina.

Innanzi tutto se si è diffuso il virus è perché non sono state messe subito in quarantena le persone di ritorno dalla Cina, cinesi e non cinesi, ma sono state irresponsabilmente lasciate libere di girovagare per il Veneto e questa è una responsabilità del governo e non di Zaia e della Lega che avevano chiesto per tempo di adottare la nesessaria quarantena ma che sono stati inascoltati, derisi e demenzialmente accusati di razzismo.

La questione del tampone non c'entra nulla e solo un pretesto per dare contro a Zaia e alla Lega e gabbare i veneti poveri di mente, incapaci di leggere e di capire il testo che hanno davanti.
Infatti per le persone ricoverate per sintomi e malessere e quelle in quarantena che sono state testate con i tamponi di prelievo sarebbe cambiato poco o nulla nulla se il personale medico avesse usato i nuovi tamponi veloci anziché quelli tradizionali e più lenti poiché in ogni caso i giorni di quarantena li avrebbero dovuti fare e li debbono fare lo stesso e e alla fine del periodo di quarantena debbono rifare il test per la verifica finale che il virus sia scomparso.
Le cose potrebbero cambiare solo con le quarantene dei grandi numeri, delle popolazioni di paesi interi per cui prima si hanno i dati meglio è per contenere la diffusione e anche in questo caso la decisione è sempre del governo, Zaia potrebbe assumersi l'onere politico e il rischio penale di adoperare, a spese delle risorse regionali, i tamponi veloci qualora il governo non volesse usarli per risparmiare, sempre che siano già disponibili e non si debba aspettare che vengano prodotti, e comunque Zaia potrebbe sempre essere citato in giudizio per danno economico allo stato avendo usato impropriamente le risorse dei cittadini.



Ecco il demenziale articolo di Repubblica:

Coronavirus, pronto il test rapido. Cinesi in fila. Ma la Regione lo blocca
Polemica sullo stop all’iniziativa dell’università di Padova
di ANDREA TORNAGO
22 febbraio 2020

https://www.repubblica.it/cronaca/2020/ ... UTdKv6blXI


L'università di Padova è stata la prima nel nord Italia a elaborare un test in grado di individuare in meno di tre ore il coronavirus nei tamponi di saliva. Ma uno scontro interno alla sanità regionale potrebbe aver ritardato l'efficacia del dispositivo di contenimento del contagio che in queste ore ha colpito anche il Veneto, focolaio considerato "autonomo" rispetto a quello della Lombardia.

L'intenzione dei ricercatori padovani, all'inizio di febbraio, era di estendere i controlli alle persone tornate dalla Cina anche se non presentavano alcun sintomo, ipotizzando che vi potessero essere dei "portatori sani" del virus da individuare e isolare rapidamente per scongiurarne la diffusione. E l'idea avanzata dal dipartimento di medicina molecolare diretto dal professor Andrea Crisanti, un centro di eccellenza europeo, era condivisa dalla direzione dell'azienda ospedaliera. Ma il 12 febbraio scorso, come una doccia fredda, al direttore Luciano Flor e al virologo Crisanti è arrivata una lettera al vetriolo del direttore generale della sanità del Veneto, Domenico Mantoan (dal novembre scorso è anche presidente dell'Aifa, l'agenzia italiana del farmaco) che chiedeva di conoscere "sulla base di quali indicazioni ministeriali, o internazionali, si sia ipotizzata tale scelta di sanità pubblica". Il supermanager della sanità, contrariato per l'iniziativa, ordinava quindi di condividere ogni scelta "con la direzione prevenzione, sicurezza alimentare e veterinaria" della regione, ricordando che ogni analisi effettuata su "soggetti asintomatici non rientra tra le prestazioni coperte dal fondo del Ssn", il sistema sanitario nazionale. Una bocciatura totale anche solo dell'ipotesi di estendere i controlli.

Per il capogruppo dei 5 Stelle in Regione Veneto, Jacopo Berti, sarebbero stati così "impediti screening probabilmente fondamentali", al punto da chiedere al governatore Zaia di "rimuovere Mantoan e l'assessore alla sanità Manuela Lanzarin". Dopo l'elaborazione del test microbiologico ad opera del team di Crisanti era stata registrata la collaborazione della comunità cinese, tanto che al laboratorio di Padova si sarebbero presentati spontaneamente centinaia di cittadini cinesi e di persone che avevano avuto contatti con loro, invano.

Ora, in piena emergenza, Zaia ha annunciato che la Regione Veneto si appresta a effettuare controlli a tappeto sui cittadini dell'epicentro, Vo' Euganeo, più di 3300 persone.



Il documento sulla polemica del tampone veloce è del 11 di febbraio, mentre il primo contagio si è manifestato mi pare il giorno 21 di febbraio, quindi 10 gg dopo. Anche in Lombardia hanno usato solo i tamponi normali per testare la presenza del virus.
...

Ecco quando Zaia e Fontana governatori del Veneto e della Lombardia, della Lega hanno chiesto al governo di mettere in quarantena chi arrivava dalla Cina:

Coronavirus, 4 regioni del Nord: «Isolamento per alunni che tornano da Cina».
Lunedì 3 febbraio 2020

https://www.ilmessaggero.it/mondo/coron ... 9VkjaAJ2e8

L'aereo con i 56 italiani tra cui sei bambini provenitenti da Wuhan è atterrato stamani a Pratica di Mare, alle porte di Roma. Si tratta del Boing KC767A del 14esimo stormo dell'Aeronautica Militare. La febbre ha impedito l'imbarco a un ragazzo di 17 anni che è quindi rimasto in Cina. Altri 23 sono rimasti a Wuhan volontariamente. Gli italiani, una volta sottoposti a un primo screening medico anti-Coronavirus, sono stati trasferiti alla città militare della Cecchignola dove trascorreranno quattordici giorni in quarantena. Intanto il premier Giuseppe Conte è staato all'ospedale Spallanzani di Roma per incontrare il direttore sanitario e i ricercatori che hanno isolato il coronavirus, secondo quanto si apprende.

Quattro regioni scrivono al ministro. I governatori di Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige hanno scritto una lettera comune al Ministero della Sanità chiedendo che il periodo di isolamento previsto per chi rientra dalla Cina sia applicato anche ai bambini che frequentano le scuole. «Non c'è nessuna volontà di contrapposizioni politiche, nè tantomeno di ghettizzare: vogliamo solo dare una risposta all'ansia dei tanti genitori visto che la circolare non prevede misure in tal senso», dice il Presidente del Veneto, Luca Zaia.

Iss: nessun rischio. Le misure adottate rispetto al rischio legato al coronavirus «tutelano la salute dei bambini e della popolazione». Lo afferma l'Istituto superiore di sanità (Iss). Oggi i governatori di Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige che hanno chiesto al ministro della Salute che il periodo di isolamento previsto per chi rientra dalla Cina sia applicato anche ai bambini che frequentano le scuole. Al momento, rileva l'Iss, «l'Italia è tra i paesi che hanno adottato le misure più ampie ed articolate».
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Demenzialità venetiste ai tempi del coronavirus

Messaggioda Berto » mer lug 15, 2020 8:21 pm

Altre demenzialità sono quelle delle riunioni a Monte Berico o davanti ai municipi veneti promosse da Albert Gardin e compagni, tutte in violazione delle norme anticontagio, sanzionate dalle forze dell'ordine o abortite.


30
Il venetismo demenziale irresponsabile minimizzatore per cui l'epidemia è poco più di un'influenza.
Sia mai che il Veneto finisca nelle mani di questa gente demenziale che con loro in Veneto avremmo centinaia di migliaia di morti!

Il venetismo demenziale irresponsabile minimizzatore per cui l'epidemia è poco più di un'influenza e che manipola e falsifica i dati per sminuire la gravità dell'epidemia a cui la morte prematura di tanti anziani già affetti da altre malattie gravi e non gravi e non solo anziani tra cui medici e infermieri ma tutte persone che potrebbero ancora vivere per anni non fa gran difetto al confronto con la crisi economica conseguente alla paralisi delle attività produttive che le misure di prevenzione e contenimento della pandemia causano.
Costoro vorrebbero riaprire tutto bar, ristoranti, alberghi, stazioni sciistiche, palestre, piscine, teatri, discoteche... come se niente fosse e che vorrebbe raccontare al Mondo che non c'è alcun pericolo e che il turismo può tornare tranquillamente nel Veneto e a Venezia e che i veneti possono tornare ad ndare a far colazione al bar, a uscire la sera, ad andaresen in giro a musei, in montagna e al mare sabato e la domenica.
Tutti costoro non si rendono conto che è l'uomo responsabile di buona volontà e il Mondo intero ad essersi parzialmente fermato, a parte la Cina che ha causato irresponsabilmente e colpevolmente la pandemia e che racconta di aver fermato il contagio e di aver ripreso la produzione industriale; e che questo mondo riprenderà a muoversi solo dopo che la pandemia sarà finita.
Questo venetismo irresponsabile è lo stesso che falsifica la storia dei veneti e che racconta la menzogna che il Plebiscito di annessione all'Italia del 1866 fu una truffa.



Le demenzialità di Albert Gardin

https://www.facebook.com/groups/2376236 ... 350972639/

Questo il testo della notifica che l'Ufficio Dogale ha inviato oggi, 17.3.2020, alla Questura di Vicenza per segnalare una manifestazione al 21.3.2020 su questioni importanti:
- preparazione in atto di una guerra europea
– necessità di unire l'Europa senza esclusioni
– difesa delle attività produttive e commerciali strangolate dai provvedimenti incauti del Governo italiano.

...

Gino Quarelo
Da manicomio.


Albert Gardin
Hai messo il tricolore alla finestra?


Gino Quarelo
Speriamo che ti facciano divieto.


Gino Quarelo
Inno di Mameli
https://www.facebook.com/GdV.it/posts/1 ... cation=ufi
Questo canto è del tutto demenziale, non è mai esistita la fratellanza italiana, noi veneti è dal 1866 che siamo depredati dai "fratellastri italiani"; all'epoca i veneti hanno commesso l'errore di farsi illudere e ingannare dal mito risorgimentale e l'hanno pagata cara molto cara: prima con la miseria e l'emigrazione (quella veneta è la più ampia della penisola), poi con la prima guerra mondiale che ha distrutto il Veneto (con il Friuli), poi con l'emigrazione nella penisola (come servi nelle case del triangolo industriale cresciuto con la guerra e sulla nostra distruzione) e come braccianti per le bonifiche (in Libia, in Sardegna e nel Lazio) e dopo la II guerra mondiale con decenni di depredazione economica che continuano ignobilmente anche ai nostri giorni. Cantare l'orrido Inno di Mameli è proprio da incoscienti, si tratta di cantare delle assurdità storiche ed etiche esaltando chi ti fa del male e ciò è solo follia e sindrome di Stoccolma.


Gino Quarelo
Gardin
apprezza il dittatore russo, quello cinese, la dittatura iraniana nazimaomettana e quella venezuelana;
disprezza gli USA e Trump, disprezza l'ebraica Israele, disprezza la Lega e la maggioranza dei veneti che la votano.

I buoni veneti non hanno nulla a che fare con personaggi demenziali e irresponsabili come Gardin che in questo frangente epidemico tragico vorrebbe tenere tutto aperto e che i veneti potessero girare e infettarsi tutti e morire a migliaia.
Gardin no grazie!


Mazarol Veneto
Gino Quarelo credo che ancor più del coronavirus e dell'italia il più grande pericolo per i Veneti siano i venduti al nemico come tè,mi sembra di rivedere i giacobini veneti del fine 1700!WSM!!!

Gino Quarelo
Gli unici giacobini esistenti stanno nella tua testa malata.
Gente irresponsabile che vorrebbe che i veneti si infettassero tutti e morissero a migliaia.


Mazarol Veneto
Gino Quarelo sempre stato così,è il bue che dà del cornuto all'asino!


Nicola Veneto Gardin
Ma espellere , dopo una verifica democratica,sto imbecille critico fancazzista? Mi capisso tutto ma chi non porta rispetto e NON FA NULLA PER IL CAMBIAMENTO, merita di partecipare?


Gino Quarelo
Chi mette in pericolo la salute e la vita delle persone favorendo l'epidemia e il contagio va assolutamente arrestato.

Gino Quarelo
In Italia ad oggi 17 marzo 2020 la % dei morti sui contagiati è di circa il 7% (31.506 contagiati circa e 2.503 morti circa e 2.060 i malati in terapia intensiva).



Coronavirus, Zaia avverte: «State a casa o metto il coprifuoco». Il piano: 11 Covid-Hospital e 3.300 posti letto in più»
15 marzo 2020.

https://www.ilgazzettino.it/nordest/pri ... 12731.html

STATE IN CASA O SARA' COPRIFUOCO
«Le proiezione sul contagio da Coronavirus sono in crescita, se non si seguono le regole si rischia il crash sanitario e prima di questo il coprifuoco - avverte Zaia - I nostri modelli statistici ci dicono che bisogna stare in isolamento perché la prima cura contro il Coronavirus è curare sé stessi stando a casa evitando di avere contatti anche con i parenti e vicini di casa». Zaia, a fronte della troppa gente che continua ad uscire, ha ipotizzato un'ordinanza per chiudere parchi pubblici, giardini e spazi aperti di ritrovo. Inoltre ha invitato a non andare più volte al giorno a fare la spesa per poter uscire «se si dimentica qualche cosa - ha spiegato - lo si acquista con la spesa del giorno dopo».

IL PIANO D'EMERGENZA

«In Veneto verranno attivati centri Covid-19 in ogni provincia». Lo ha detto il governatore, nella sede della Protezione civile, nel spiegare le prossime azioni di contrasto al Coronavirus in Veneto. «Saranno attrezzati negli ospedali - ha spiegato - 1.300 posti, altri 212 in pneumatologia e 206 di terapia intensiva; a questi si aggiungono i 700 negli ex ospedali che stiamo riaprendo per circa 3mila nuovi posti letto». «È un piano di emergenza in essere - ha aggiunto - valutato negli ultimi 4 giorni e calibrato anche sull'ordinaria amministrazione».

«Le proiezione sul contagio da Coronavirus sono in crescita, se non si seguono le regole si rischia il crash sanitario e prima di questo il coprifuoco - prosegue Luca Zaia - perché la prima cura contro il Coronavirus è curare sé stessi stando a casa evitando di avere contatti anche con i parenti e vicini di casa». Zaia, a fronte della troppa gente che continua ad uscire, ha ipotizzato un'ordinanza per chiudere parchi pubblici, giardini e spazi aperti di ritrovo. Inoltre ha invitato a non andare più volte al giorno a fare la spesa per poter uscire «se si dimentica qualche cosa - ha spiegato - lo si acquista con la spesa del giorno dopo».

Il governatore del Veneto Luca Zaia annuncia anche: «Fra qualche giorno vi diremo se le restrizioni imposte avranno dato dei risultati» Per ora rinnova l'appello: «Rimanete in casa, so che è difficile, anche per i ragazzi, ma dovete farlo»

I CONTROLLI
«Lo Spisal avvierà controlli a tappeto, partendo dalle imprese a maggior rischio, per garantire la salute in azienda». Lo ha detto il Governatore del Veneto, Luca Zaia, dalla sala della Protezione civile. «Su imprese e scuole la Regione non ha competenza - ha aggiunto -, quello che è importate che tutti gli ambienti vengano sanificati, che ci sia la certezza che non siano luogo per nuove infezioni». «Bisogna stringere i denti - ha sottolineato Zaia - e stare a casa perché le misure restrittive sono giuste».


Alberto Pento
In questo frangente critico tragicamente ancora in atto, abbiamo avuto la possibilità di verificare la credibilità e l'affidabilità delle varie forze politiche sia italiane che lombarde e venete e dei gruppuscoli che in ambito veneto ambiscono a guidare i veneti nei territori oscuri e indefiniti dell'indipendentismo e questi ultimi hanno dimostrato di essere i peggiori, i più irresponsabili e incapaci, coloro a cui importa meno della vita degli altri e dei loro fratelli veneti.
Tra le forze politiche la più responsabile ha dimostrato di essere la Lega con i suoi governatori Zaia, Fontana e con il suo segretario Salvini.




Il demenziale Gardin che in piena pandemia e divieto di assembramento per contenere i contagi, invita i veneti a radunarsi in un conclave a Monte Berico.

https://www.facebook.com/groups/2376236 ... 660716108/
Ecco il foglio di convocazione al Maggior Consiglio che sarà inviato a chi vorrà essere presente
Alla convocazione sarà aggiunto un "foglio di viaggio" che ognuno si completerà in proprio, con la dichiarazione di non essere risultato positivo agli esami sul coronavirus.
Ricordiamo che la riunione servirà ad esprimere la posizione della Repubblica Veneta sui seguenti punti:
1) preparazione di guerra dell'organizzazione "atlantista" contro l'Europa ("Europe defender 20");
2) rilancio di una politica di Unione Europea dall'Atlantico allo Stretto di Bering, capace di sostenere le sfide mondiali attuali;
3) contrarietà al piano antiepidemia che strangola mortalmene l'economia veneta e italiana.
La riunione si rende necessaria e urgente perché i danni prodotti dalla politica italiana sulla società veneta diventano, se non contrastati, ogni giorno di più, giganteschi e tragici.
La logica veneta è decisamente diversa!

Ribadiamo che non si tratterà né di una "manifestazione" né di un assembramento, ma di un conclave, cioè di una riunione "a porte chiuse", riservata ai convocati. Questo distinguo dovrà essere chiarito ai possibili controlli di polizia.



Gino Quarelo I
l Veneto come regione italiana fa parte dell'Europa e come Stato italiano fa parte della NATO.
Europe defender 20 è una esercitazione militare della NATO che serve a coordinare gli eserciti europei a difesa dell'Europa programmata da tempo, ed è bene che si eserciti.

Gli USA che sono gli alleati europei nella NATO ci hanno salvato nelle due guerre mondiali, ci hanno salvato dal fascismo, dal nazismo e dal comunisno e oggi ci difendono dalla dittatura Russia, da quella Cinese e Coreana e da quella Iraniana, nonché dal nazismo maomettano.

Grazie USA e grazie USA!

L'Europa continentale si ferma agli Urali e la Russia antidemocratica e autocratica non fa parte della UE e non potrà mai farvi parte perché è un'entità euroasiatica che è un continente geopolitico a sé.
Anche la Turchia nazi maomettana che oggi è parte della NATO in quanto alleata dell'Europa antinazista, dovrebbe essere espulsa.
Ricordo che la Russia sostiene tutte le peggiori dittature della terra: Corea del Nord. Iran, Venezuela, ... .


Gino Quarelo
«Il fatto è che l’America è un paese speciale, caro mio. Un paese da invidiare, di cui esser gelosi, per cose che non hanno nulla a che fare con la ricchezza eccetera. Lo è perché è nato da un bisogno dell’anima, il bisogno d’avere una patria, e dall’idea più sublime che l’Uomo abbia mai concepito: l’idea della Libertà, anzi della libertà sposata all’idea di uguaglianza.[...]

(Oriana Fallaci)

https://www.facebook.com/groups/2097364 ... 158466634/


È un paese speciale, un paese da invidiare, inoltre, perché quell’idea venne capita da contadini spesso analfabeti o comunque ineducati. I contadini delle colonie americane. E perché venne materializzata da un piccolo gruppo di leader straordinari: da uomini di grande cultura, di gran qualità. The Founding Fathers, i Padri Fondatori. Ma hai idea di chi fossero i Padri Fondatori, i Benjamin Franklin e i Thomas Jefferson e i Thomas Paine e i John Adams e i George Washington eccetera? Altro che gli avvocaticchi (come giustamente li chiamava Vittorio Alfieri) della Rivoluzione Francese! Altro che i cupi e isterici boia del Terrore, i Marat e i Danton e i Saint Just e i Robespierre! Erano tipi, i Padri Fondatori, che il greco e il latino lo conoscevano come gli insegnanti italiani di greco e di latino (ammesso che ne esistano ancora) non lo conosceranno mai. [...]

E fu con questi leader straordinari, questi uomini di gran qualità, che nel 1776 i contadini spesso analfabeti e comunque ineducati si ribellarono all’Inghilterra.[...] Non la fecero con la ghigliottina e coi massacri della Vandea. La fecero con un foglio che insieme al bisogno dell’anima, il bisogno d’avere una patria, concretizzava la sublime idea della libertà anzi della libertà sposata all’uguaglianza. La Dichiarazione d’Indipendenza. «We hold these Truths to be self-evident... Noi riteniamo evidenti queste verità. Che tutti gli Uomini sono creati uguali. Che sono dotati dal Creatore di certi inalienabili Diritti. Che tra questi Diritti v’è il diritto alla Vita, alla Libertà, alla Ricerca della Felicità. Che per assicurare questi Diritti gli Uomini devono istituire i governi...». E quel foglio che dalla Rivoluzione Francese in poi tutti gli abbiamo bene o male copiato, o al quale ci siamo ispirati, costituisce ancora la spina dorsale dell’America. La linfa vitale di questa nazione. Sai perché? Perché trasforma i sudditi in cittadini. Perché trasforma la plebe in Popolo. Perché la invita anzi le ordina di governarsi, d’esprimere le proprie individualità, di cercare la propria felicità.

Tutto il contrario di ciò che il comunismo faceva proibendo alla gente di ribellarsi, governarsi, esprimersi, arricchirsi, e mettendo Sua Maestà lo Stato al posto dei soliti re. «Il comunismo è un regime monarchico, una monarchia di vecchio stampo. In quanto tale taglia le palle agli uomini. E quando a un uomo gli tagli le palle non è più un uomo» diceva mio padre. Diceva anche che invece di riscattare la plebe il comunismo trasformava tutti in plebe. Rendeva tutti morti di fame. Bè, secondo me l’America riscatta la plebe. Sono tutti plebei, in America. Bianchi, neri, gialli, marroni, viola, stupidi, intelligenti, poveri, ricchi. Anzi i più plebei sono proprio i ricchi. Nella maggioranza dei casi, certi pericoli! Rozzi, maleducati. Lo vedi subito che non hanno mai letto Monsignor della Casa, che non hanno mai avuto nulla a che fare con la raffinatezza e il buon gusto e la sophistication. Nonostante i soldi che sprecano nel vestirsi, ad esempio, son così ineleganti che in paragone la regina d’Inghilterra sembra chic. Però sono riscattati, perdio.

E a questo mondo non c’è nulla di più forte, di più potente, della plebe riscattata. Ti rompi sempre le corna con la Plebe Riscattata. E con l’America le corna se le sono sempre rotte tutti. Inglesi, tedeschi, messicani, russi, nazisti, fascisti, comunisti. Da ultimo se le son rotte perfino i vietnamiti che dopo la vittoria son dovuti scendere a patti con loro sicché quando un ex presidente degli Stati Uniti va a fargli una visitina toccano il cielo con un dito. «Bienvenu, Monsieur le President, bienvenu!».



Buon giorno! La notte dei giusti è serena e porta consiglio!
Albert Gardin
https://www.facebook.com/groups/2376236 ... 825542858/

Continua la preparazione del Maggio Consiglio di domani, venerdì 10.4.2020, a Vicenza santuario di Minte Berico, ore 15.30).
Aspettiamo in mattinata una comunicazione del Questore di Vicenza che ci è stata annunciata, ma che non abbiamo ancora potuto leggere; non credo che il messaggio sarà tale da farci cambiare idea sul valore giuridico e la necessità di riunire il Maggior Consiglio domani 10.4.2020 a Vicenza.
Siamo sereni e convinti di superare positivamente tutte le difficoltà che dovessimo incontrare.
In caso, respingeremmo civilmente ogni iniziativa che voglia impedire o sanzionare il nostro diritto inalienabile a riunirci in nome della Repubblica Veneta e non mancheremo di rispondere giudiziarmente nei confronti di chi volesse abusare del proprio potere per impedire l'esercizio del nostro dovere politico!
Sarà per noi anche una preparazione alla Pasqua, in questo spirito propongo che venga letto il passo evangelico sulla passione di Cristo.
Ringrazio anticipatamente chi vorrà testimoniare, con la sua partecipazione al Maggior Consiglio, la sovranità politica della Repubblica Veneta.
Albert Gardin – CXXI Doge

Suggerimento: in caso di necessità, nominare uno di questi tre avvocati che elenco in ordine alfabetico: Andrea Arman (Foro di Treviso), Renzo Fogliata (Foro di Venezia) e Alessio Morosin (Foro di Venezia).


Gino Quarelo
Chi avrà la demenza irresponsabile di seguire il povero Gardin e di andare a Monte Berico contravvenendo alle disposizioni in merito al contenimento dei contagi non solo verrà denunciato dall'autorità di pubblica sicurezza e sarà poi sicuramente condannato, ma dovrà pagare le spese processuali e con ogni probabilità anche gli avvocati difensori.
E avrà la riprovazione assoluta della maggior parte dei veneti di buona volontà e di buon senso, sicuramente la mia senza ombra di dubbio.


VICENZA: IL MAGGIOR CONSIGLIO IMPEDITO DALLA POLIZIA, IL DOGE SEQUESTRATO PER TRE ORE NELLA STAZIONE DI VICENZA PER IMPEDIRGLI DI AVVIARE I LAVORI.
https://www.facebook.com/groups/2376236 ... 798736794/

La polizia di Vicenza ha impedito al Doge Albert Gardin di partecipare alla riunione del Maggior Consiglio.
La riunione era stata programmata per oggi 10.4.2020, a Vicenza, sul sagrato del santuario di Monte Berico.
La Questura di Vicenza, facendo riferimento ai diversi decreti del Governo Conte ha inteso considerare la riunione chiusa del Maggior Consiglio come una manifestazione pubblica o un assembramento e dunque impedirla con la forza.
Alti membri del Maggior Consiglio, giunti a Monte Berico, sono stati identificati e sanzionati.
La riunione, non potendo effettuarsi senza il Doge, è stata sciolta.
L’Ufficio Dogale ribadisce che il Maggior Consiglio è una istituzione che potrebbe paragonarsi al Parlamento italiano, che continua la sua attività anche in tempo di coronavirus.

Avevamo chiesto espressamente il 4.10.2020 ai Presidenti Mattarella e Conte di vigilare perché le attività della Repubblica Veneta, benché in stato di occupazione, non venissero ostacolate, disturbate o sanzionate dalle polizie periferiche.
Riteniamo dunque che i fatti accaduti costituiscano l’ennesimo atto di prevaricazione verso la storia, la politica e l’indipendenza della Repubblica Veneta.
I patrioti che hanno aderito alla convocazione del Maggior Consiglio di oggi meritano un riconoscimento particolare.
La loro presenza e determinazione sono stati una preziosa testimonianza pubblica della volontà dei Veneti di spazzare via il potere mafioso occupante e ripristinare la totale sovranità della Repubblica Veneta.
Venezia, 10.4.2020
Sergio Rolle – Ufficio Dogale



Alberto Pento
Peccato che non l'abbiano arrestato, avrebbero fatto bene.
Questa è tutta gente invasata, irresponsabile e incivile che mette a repentaglio la vita dei cittadini veneti per le sue demenzialità.
Non esiste alcuna Repubblica veneta e la Serenissima è morta e sepolta da 223 anni.
Questi credono di poter impunemente violare le norme civili a tutela della sapute pubblica per portare avanti la loro demenziale propaganda politica sfruttando ogni occasione possibile senza alcun riguardo per la salute e i diritti dei veneti tutti.
Questi non rappresentano i veneti, questi sono solo una minoranza minimale di invasati demenziali a cui va assolutamente impedito di mettere a repentaglio il diritto alla salute e alla vita dei cittadini veneti.


Tom Guerra
Alberto Pento peccato che ci sia gente come lei che ignora la nostra storia e non capisca come funziona lindipendentismo.


Gino Quarelo
Ma lei a quale storia si riferisce, a quella vera o a quella manipolata, falsata e inventata da certo demenziale venetismo?

La storia vera è costituita da fatti veri:

1) La Serenissima è morta da 223 anni;
2) la Serenissima non era uno Stato veneto a sovranità di tutte i veneti; e non ha mai promosso uno stato nazionale dei veneti a sovranità di tutti i veneti

3) Venezia con la sua signoria aristocratica antidemocratica si era alienata l'amicizia e la fratellanza delle classi nobiliari e borghesi delle città venete;
4) Venezia ha lasciato che Napoleone invadesse e conquistasse la terra veneta senza combattere, anzi lo ha finanziato con milioni di ducati;
5) molti veneti hanno appoggiato Napoleone che esportava nei paesi a regime aristocratico la democrazia popolare a cui aspiravano tutti i popoli europei;
6) dopo la fine della Serenissima nessuno mai in terra veneta si è sollevato per la sua resturazione, e nel 1848 i veneti ribellatisi al dominio asutriaco volevano essere annessi all'allora nascente Stato italiano;
7) nel 1866 i veneti hanno votato a stragrande maggioranza per l'annessione allo Stato italiano;
8) la falsificazione della storia da parte di certo venetismo è un crimine contro i veneti.

NB:
le critiche alle mostruosità dello Stato italiano si possono fare senza falsificare la storia; come si può perseguire l'indipendenza dei veneti senza manipolare la storia ma raccontandola giusta, assumendosene tutte le responsabilità storiche senza far passare i veneti per vittime o poveretti imbelli senza dignità e sopratutto rispettando la volontà democratoca dei veneti di oggi.


Tom Guerra
Gino Quarelo ecco bravo non è vero che la Serenissima Repubblica Veneta sia morta dal momento che si è ricomposto il Maggior Consiglio e che poi si è rieletto il 121 Doge Albert Gardin eletto oltre tutto in palazzo Ducale davanti alla Digos.


Gino Quarelo
Non vi è alcuna ricomposizione di alcunché, trattasi solo di iniziative di minoranze minimali senza alcun valore politico e giuridico che contrastano con la volontà democratica della maggioranza dei veneti.


Tom Guerra
Di fatti anche il trattato di campo Formido non aveva valore visto che era fatto da una minoranza etnica senza diritto giuridico ma sopra tutto con la forza.


Gino Quarelo
La Serenissima non era uno stato etnico dei veneti ma solo l'Impero dei veneziani in buona parte ottenuto con la forza. In 223 anni dalla fine della Serenissima i veneti non si sono mai ribellati a nessun dei vari domini succedutisi per restaurare/resuscitare la morta e sepolta Serenissima.



REPUBBLICA VENETA – IL DOGE
Albert Gardin
IL SENSO DEL MAGGIOR CONSIGLIO VICENZA

Domani, con alto senso di responsabilità, saremo a Monte Berico per confermare ai Veneti la continuità ela determinazione della resistenza veneta contro la illegittima e insensata occupazione italiana.
Diremo ai Veneti che è ora di riprendere in mano la situazione, che dobbiamo servirci del nostro forte diritto, per delegittimare l’occupazione foresta e ristabilire la sovranità della Repubblica Veneta.
La Questura occupante, ha già annunciato che ricorrerà ai decreti “antiepidemici” per sanzionare i partecipanti alla riunione del Maggior Consiglio. Ne siamo felici perché, senza volerlo, faranno il nostro gioco: abbiamo necessità di evidenziare, di rendere palese l’ostilità e il disprezzo del regime italiano verso la storia, la cultura e l’indipendenza veneta e verso i Veneti. Abbiamo bisogno di far capire ai Veneti la natura politica del regime mafioso che si nasconde dietro il tricolore!
Dunque, domani, con la massima serenità e responsabilità, ci riuniremo sul sagrato del santuario di Monte Berico per far capire ai Veneti che la Repubblica Veneta è viva ed è in fase di riorganizzazione e che il tunnel dell’occupazione sta per finire.
Alle eventuali sanzioni conto il “virus veneto”, presenteremo puntuale impugnazione, convinti che queste angherie antivenete troveranno presto fine per la crisi mortale che colpisce l’Italia e perché i Veneti, guidati dal Maggior Consiglio, riusciranno a liberarsi presto, molto presto!
Domani a Monte Berico ci sarà un fronte patriotico responsabile, sereno e determinato!

Venezia, 15.5.2020
Albert Gardin – CXXI Doge




VIVENZA – SANTUARIO MONTE BERICO
Albert Gardin
SABATO 16 MAGGIO 2020 – ore 11.00

Impedito per la seconda volta ai patrioti di riunirsi in Maggior Consiglio al Santuario di Monte Berico.
La Digos con il supporto della Mobile della Questura di Vicenza ha effettuato un blocco, riservato esclusivamente a esponenti dell'Ufficio Dogale, Albert Gardin, Flavio Peron e Federico Scara con il fine d'impedire loro di presenziare alla riunione veneta.
Il Doge e Federico Scara sono stati denunciati per resistenza a pubblico ufficiale. Gardin e Scara, contestando le accuse, presenteranno denuncia per sequestro di persona e attentato alla libertà di riunione.



Gino Quarelo
Svegliati Gardin non esiste più da 223 anni quel mondo che hai mitizzato, sveglia!

Gino Quarelo
Ai demenziali, irresponsabili e inaffidabili venetisti minimizzatori e complottisti, secondo i quali la pandemia non esisterebbe e sarebbe solo una manipolazione dei governi e dei media asserviti per terrorizzare le popolazioni e ridurle ad accettare le dittature approntate con il pretesto del contenimento del contagio; oppure che l'epidemia reale non è più di una normale influenza stagionale e che i dati sulla mortalità e sui contagi sono manipolati e falsificati anche conteggiando i morti normali come morti da Covid-19:



Chi è morto di Covid-19 avrebbe vissuto in media altri 10 anni
Info Data
15 maggio 2020

https://www.infodata.ilsole24ore.com/2020/05/15/44638/

Gli uomini che sono morti di Covid-19-19 avrebbero vissuto in media altri 14 anni; le donne altri 12, suggerisce un’analisi preliminare realizzata da un gruppo di scienziati scozzesi dell’Università di Glasgow ed Edimburgo. Considerando anche la presenza di eventuali malattie precedenti i numeri diventano leggermente inferiori, mostrano le stime degli autori, e passano a 13 anni per gli uomini e 11 per le donne.

Nel complesso, secondo queste stime, ogni decesso avrebbe sottratto in media oltre dieci anni di vita a chi ne è stato colpito.

Gli autori dello studio hanno stimato gli anni potenziali di vita perduti di chi è deceduto per il COVID-19 combinando i dati italiani delle morti con informazioni su quanto tendono a vivere diverse combinazioni di età, sesso ed eventuali malattie pregresse in condizioni “normali” – cioè prima dell’arrivo dell’epidemia. I primi arrivano da informazioni rese note dall’istituto superiore di sanità (ISS) in uno dei suoi bollettini periodici.

A parte i casi più problematici (e rari), ovvero di persone che hanno contratto la malattia mentre avevano già di un ampio numero di problemi di salute precedenti, nella maggior parte di combinazioni di età, sesso e condizioni di salute gli anni di vita andati persi “sono rimasti sopra i cinque”.

Come notano gli autori dello studio “la mortalità da Covid-19 rappresenta un peso sostanziale per gli individui, comparabile con malattie a lungo termine ad elevato peso” come alcune croniche che colpiscono il cuore o altre che ostruiscono i polmoni. “Anche considerando il numero di malattie pregresse”, continuano, “la maggior parte degli individui ha perso ben più di uno o due anni di vita come suggerito da alcuni”. Per fare un paragone, sottolineano ancora, si può ricordare come nel Regno Unito gli anni di vista persi (sempre in media) per altre malattie molto gravi siano per esempio circa 8 per alcune malattie che ostruiscono i polmoni, 12-13 per alcune malattie del cuore o per le polmoniti, 21 e mezzo per l’asma. Anche in confronto a esse, si legge, la mortalità da COVID-19 rappresenta un peso notevole per le persone.

Un aspetto su cui ci si può confondere facilmente nel pensare a questo problema riguarda l’aspettativa di vita. Leggiamo dalle cronache che diversi decessi hanno riguardato persone anziane, per cui c’è chi potrebbe ipotizzare che comunque esse avrebbero vissuto poco. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità la speranza di vita in Italia nel 2016 era un filo meno sotto gli 83 anni, per cui se per esempio muore un 80enne c’è chi potrebbe pensare che in media ha perso 3 anni di vita. Eppure non è così: un conto è la speranza di vita generale alla nascita, un altro l’aspettativa di vita una volta raggiunta una certa età, e infatti le tavole dell’Istat mostrano che gli 80-84enni possono aspettarsi di vivere ancora (in media) per altri nove anni e mezzo.

Secondo l’ultimo aggiornamento della Protezione civile, al 29 aprile 2020 sono morte di COVID 27.682 persone. Anche assumendo un valore al ribasso nel numero di anni di vita persi intorno a 10 arriviamo a un totale che si aggira sui 277mila anni andati perduti. Naturalmente questa è una stima molto generale e con tutti i suoi limiti, perché in teoria bisognerebbe tenere in considerazione le condizioni concrete di tutte le persone coinvolte per avere un quadro migliore. Tuttavia al momento questi dati non sono resi disponibili al pubblico da chi li possiede, come l’istituto superiore di sanità, il che limita molto la possibilità di compiere analisi da parte degli esperti.

Si tratta comunque con tutta probabilità persino di una sottostima, perché sappiamo ormai che moltissimi decessi non sono stati rilevati; le persone coinvolte mai sottoposte al test per stabilire se effettivamente avevano contratto il virus. Ma se non le vediamo magari nei numeri forniti dalla protezione civile, esse comunque risultano dai dati generali di mortalità della popolazione. Valori che da marzo hanno cominciato a impennarsi per poi raggiungere un picco fuori scala a fine mese e infine calare di nuovo una volta che gli effetti delle misure di contenimento hanno cominciato a manifestarsi, nel giro di qualche settimana.

Il peso dell’epidemia, in termini di anni di vita perduti, sembra quindi probabilmente maggiore. Accanto ai morti ufficiali per Covid ci sono poi le persone che hanno perso la vita in conseguenza della crisi che ha colpito il sistema sanitario, sopratutto in alcune regioni. Parliamo di chi avrebbe per esempio dovuto subire operazioni poi rimandate perché una parte importante dell’attività ospedaliera è stata convertita a ospitare malati di coronavirus. O di chi non ha potuto ricevere cure perché non c’era più posto nei reparti di terapia intensiva. Non si tratta di danni causati direttamente dalla malattia, com’è ovvio, ma è evidente che i loro standard di cura sarebbero stati molto migliori se l’epidemia non fosse mai avvenuta.

A differenza degli studi pubblicati di solito sulle riviste scientifiche, diverse analisi relative al COVID-19 sono state pubblicate prima del processo di peer review per renderne più rapida la diffusione data la situazione di emergenza. Quella presentata in questo articolo, a partire da una collaborazione delle università di Glasgow ed Edinburgo, nonché di Public Health Scotland e Scottish Public Health Observatory, è una di esse.

Attraverso la peer review alcuni revisori esterni analizzano la qualità del lavoro, cercano di individuare eventuali problemi o suggeriscono miglioramenti prima che esso esca effettivamente su una rivista scientifica. Questo tende a rendere il processo più accurato ma anche più lento, tanto che fra il momento in cui un articolo viene sottoposto a una rivista e la sua pubblicazione a volte possono passare mesi se non (benché più di rado) persino anni.

Tuttavia nel momento in cui il mondo si trova ad affrontare la peggiore pandemia da un secolo a questa parte l’intero processo ha subito un’accelerazione, e moltissimi scienziati stanno pubblicando online i loro “pre-print”, cioè analisi appunto ancora prive della peer review. Questo significa un ulteriore margine di incertezza, per quanto inevitabile, in buona parte di quanto leggiamo e apprendiamo ogni giorno sul nuovo virus. Possiamo chiedere scienza buona o scienza veloce, ma per quanto ce ne sia disperato bisogno avere entrambe è estremamente difficile
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Re: Demenzialità venetiste ai tempi del coronavirus

Messaggioda Berto » mer lug 15, 2020 8:21 pm

Minimizzazione dell'epidemia.
Il venetismo demenziale irresponsabile minimizzatore per cui l'epidemia è poco più di un'influenza.
Sia mai che il Veneto finisca nelle mani di questa gente demenziale che con loro in Veneto avremmo centinaia di migliaia di morti!



Il corona virus o Covid-19 è una normalissima influenza stagionale che non causa affatto morti in più rispetto alle inluenze stagionali degli anni scorsi. I morti sono deceduti per altre cause e vi è una forte manipolazione in corso da parte dei poteri forti e occulti, dell'Europa, della Germania, ... per dominarci e schiavizzarci, per distruggere la nostra economia, per una speculazione delle case farmaceutiche


L’infettivologo Bassetti: «In Italia non è morto nessuno di coronavirus, basta bollettini di guerra»
26 febbraio 2020

https://www.riviera24.it/2020/02/linfet ... mKKmbTgjQE

Il primario del San Martino insiste con la linea anti allarmismo: «Ci stiamo facendo del male da soli, non si può fermare un paese»
Genova. «Dobbiamo essere tranquillizzanti, come sono stato fin dall’inizio. Il coronavirus è più simile all’influenza che alla pesta bubbonica». Nervi saldi e mente lucida, Matteo Bassetti ripete la stessa cosa da giorni. E lo fa a costo di contraddire molti suoi colleghi che utilizzano ben altri toni. Dall’ospedale San Martino, dove dirige la clinica di malattie infettive (carica che affianca a quella di presidente della Società italiana di terapia anti-infettiva), ha risposto in diretta alle domande dei lettori di Genova24.it.


Che personaggio insulso
Coronavirus, Ricciardi (Oms): «Ridimensionare l'allarme, il 95% delle persone guarisce»
https://www.facebook.com/Messaggero.it/ ... 077608082/



Questo è il dr Davide Lovat (ex del Partito dei Veneti), un giornalista teologo ( un arrogante e ignorante idolatra teocratico) che minimizza e falsifica e che vorrebbe aprire tutto come se niente fosse.

BOLLETTINO CONTAGIO IN VENETO - 20 MARZO
Davide Lovat
https://www.facebook.com/davide.lovat/p ... 0080297945
Positivi 3677, pari allo 0,07% della popolazione - 70 su 100.000
Terapia intensiva 236, pari allo 0,005% - 5 ogni 100.000
Morti 131, pari a meno dello 0,003% - 3 ogni 100.000
Ricordo che la popolazione del Veneto è di 4.905.000 abitanti
A fronte di questi numeri abbiamo una Regione paralizzata e una popolazione agli arresti domiciliari con regime duro. Avevano detto di aver bisogno di aumentare i posti letto per garantire le cure a chi eventualmente si fosse ammalato, adesso invece vogliono semplicemente tenerci rinchiusi.
A voi va bene così? A me no....


Questo è Michele Favero
L'IMPORTANZA DELLA COMUNICAZIONE NEL VENTUNESIMO SECOLO.
https://www.facebook.com/groups/2376236 ... 655169142/

Abbiamo visto tutti, più che visto si potrebbe dire che lo abbiamo constatato e lo stiamo vivendo di persona, quanto importante sia comunicare oggi e quanti danni possa provocare una comunicazione sbagliata, inopportuna e veicolata solo per meri fini personali.
Nel secolo dove dopo 2 secondi a Melbourne vengono a sapere cosa è avvenuto a Vo Euganeo, possiamo intuire di primo acchito, che siamo di fronte ad uno strumento con potenzialità enormi, sia positive se usate bene che negative, si potrebbe fare un paragone con molte scoperte che la scienza ha messo a disposizione dell'industria bellica per uccidere, ma che paradossalmente sono poi servite anche a generare benessere e ricchezza per la società moderna, vi sono molteplici esempi.
Ora concentriamoci sugli ultimi avvenimenti, o meglio sull'ultimo grande problema, quello del Corona virus.
Che cosa possiamo dire della sanità italiana?
Io penso, senza alcuna piaggeria di circostanza, che dovremmo alzarci tutti per una standing ovation.
Abbiamo fatto più tamponi noi che tutta l'Europa assieme, abbiamo isolato i focolai, abbiamo messo tende fuori dagli ospedali per i primi accertamenti per proteggere i malati più gravi ecc ecc.
Ma l' informazione cosa ha fatto?
Anziché trasmettere sia all'interno del Paese che soprattutto all'estero, la grande capacità organizzativa e l'altissima professionalità della sanità Lombardo/Veneta, si è concentrata sulle diatribe irresponsabili e infantili tra Stato e Regione.
Dichiarazione e filmati da politichetti di terza fascia, ma che non hanno capito, con la complicità dei media nazionali, di avere tra le mani una bomba atomica e l'hanno fatta esplodere nella nostra Terra.
Oggi il Mondo, anziché ringraziare il nostro personale medico, infermieristico e ospedaliero, ci sta isolando e trattando da untori.
I viaggi aerei, in nave, con bus, in treno dall' Italia e in modo particolare da Veneto e Lombardia, sono bloccati ovunque, disdette di prenotazioni alberghiere fino all' 80%, VENEZIA deserta e sola come non lo è stata nemmeno dopo l'alleanza della Lega di Cambrai.
La nostra economia ferma ( già eravamo ultimi come crescita del PIL), i nostri commercianti disperati e molte aziende destinate a chiudere.
Ho letto qualche articolo di giornalisti che probabilmente oltre a non sapere nulla di economia, non credo abbiano ben chiaro il concetto di utile, reddito, partita iva ecc.
Come si può pensare di scindere l'aspetto economico da quello della salute in un mondo globalizzato e sempre più interdipendente.
Carissimi esperti della carta stampata e politichetti, i macchinari prodotti per le camere di rianimazione pensate forse siano arrivati per opera dello spirito santo? I soldi per pagare medici e infermieri, per la loro formazione, per dotarli di macchinari e tecnologie sempre più avanzate, pensate le abbia fornite Babbo Natale?
Finito il corona virus ce ne sarà un altro o comunque altre malattie e con un economia a pezzi come pensate di risolvere i problemi?
Allora carissimi irresponsabili e incompetenti, visto che siete riusciti a fare in modo di trasmettere all'estero l'immagine che più tamponi = più infetti, senza mai chiamare in causa l'Unione Europea, utile solo per pagare altri politici inetti e tecnocrati, vi do una ricetta da mettere subito sul piatto.
Contattate i personaggi più noti a livello Mondiale, ( due nomi su tutti, Jennifer Lopez e George Clooney) fateli parlare con i nostri esperti sanitari ( non azzardate a parlarci voi) fate comprendere che questo è il paese più sicuro al Mondo oggi per il Corona virus, che la sanità Veneta e Lombarda, con o senza corona virus, da sempre è una tra le migliori al Mondo.
Convinceteli a girare uno spot, Clooney ha già una casa sul lago di Como, cercatene una ad Arquá Petrarca o dove volete per Jennifer Lopez e per altri personaggi amati.
Girate uno spot di acquisti a Venezia e Milano, fatele rivivere.
Solo una cosa, fate presto.
Dopo vi dico la parcella e cosa fare del vostro futuro come politici, ma adesso impegnatevi a non radere al suolo il più bel Paese del Mondo.
Michele Favero



Gino Quarelo

Bisogna avere pazienza, se si interveniva prima con le quarantene di chi arrivava dalla Cina il contagio poteva probabilmente essere ridotto.
In ogni caso l'economia veneta ne avrebbe sempre risentito poiché il Veneto come la Lombardia per responsabilità verso se stessi e il Mondo avrebbero comunque dovuto mettersi in autoquarantena anche con meno casi di contagio.
Invitare il Mondo a venire in Veneto in queste condizioni è demenziale e da irresponsabili, si perde ogni credibilità.

Hai criticato in parte giustamente (la comunicazione impropria ma non quella inizialmente e irresponsabilmente minimizzante) e in parte malamente per dare contro a Zaia (come nel caso dei tamponi veloci accusando il buon Zaia e la Lega in un altro post) e poi hai fatto proposte insensate in questo post, non capendo che non si può invitare il Mondo a tornare in Veneto se prima non si debella l'epidemia virale.

Io non ti do dell'asino perché non voglio offendere gli asini paragonandoli a te.

Gino Quarelo
Mi dispiace tanto ma non è colpa di Zaia e della Lega che sono votati e voluti dalla maggioranza dei veneti, Le cose non si cambiano quando si è minoranza politica e con le chiacchere.
I veneti non hanno mai dimostrato nemmeno lontanamente di essere compatti come i catalani e mai hanno dimostrato di essere in gran maggioranza contro l'Italia se non in parte con il seccesionismo padano al seguito di Bossi, poi la lega si è ridotta ai minimi termini, riprendendosi con Salvini e Zaia.

Gino Quarelo
Mi dispiace ma non è proprio così, anch'io tempo fa pensavo a qualcosa di simile (per 20 anni non ho votato dopo il 1998), però mi sono dovuto ricredere.
Certo venetismo indipendentista fanatico e demenziale è assai peggio della Lega, inconcludente, confusionario, tribalista-feticista-totemico, ignorantissimo, mitomaniacale, irresponsabile, pieno di caregari, di sinistrati, di antiamericani, di antisemiti, di filo russi e filo nazimaomettani, di dogmatici fideisti e teocratici antidemocratici, di gente che manca di rispetto agli altri veneti, pieno di presuntuosi e di arroganti, incapaci di riconoscere le responsabilità storiche dei veneti nel loro destino ... si credono in tanti e invece sono solo una minoranza minimale che non porta da nessuna parte.
Io dopo aver sperimentato per anni questo mondo, anche in prima fila per quanto riguarda i rischi, ad un certo punto ho ritenuto sensatamente di uscirne per rispetto di me stesso e dei veneti e restare sensato.


Gino Quarelo
Demenziale irresponsabilità antiveneta è chiedere che Zaia si faccia promotore di una campagna globale per invitare il Mondo a tornare in Veneto prima che sia stata debellata l'epidemia e che non vi sia più alcun pericolo per i turisti (provate ad immaginare se morisse qualche turista contagiato in Veneto cosa direbbe e farebbe il Mondo). Zaia dovrebbe invece chiedere la sospensione di tutte le tasse e un finanziamento adeguato a fondo perduto a sostegno dei veneti che soffrono per la crisi dovuta all'epidemia e la Lega si dovrebbe mobilitare in tal senso anche promuovendo se necessario la disobbedienza civile e fiscale... Salvini dovrebbe dare l'esempio e dimezzarsi il compenso da parlamentare. E quando sarà debellata l'epidemia si inviteranno l'OMS e gli ambasciatori di tutti i paesi a farsi un giro per il Veneto a verificare di persona che tutto è a posto e che non vi è più alcun pericolo.

Eppoi non bisogna dimenticare che con la pandemia globale anche i turisti sono un pericolo fino a che non sarà trovato un vaccino, ci vorrà una certificazione internazionale per chi esce dal suo paese.
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Re: Demenzialità venetiste ai tempi del coronavirus

Messaggioda Berto » mer lug 15, 2020 8:23 pm

Questo è il dr Giovanni Dalla Valle un veneto con cittadinanza inglese che vive in Gran Bretagna che la racconta come Lovat


Lettera del dr. Giovanni Dalla-Valle, medico italiano che opera in UK a un noto giornalista italiano che ha "criticato" con un poco gentile epiteto il primo ministro inglese.

https://www.facebook.com/groups/8991042 ... 574665982/


“Caro Signor Alessandro Sallusti, a volte ti leggo con piacere ma qui sbagli alla grande e COGLIONE sarai tu e tutti i giornalisti che giudicano senza essersi prima bene informati. E che spesso non sono nemmeno giornalisti, ma solo opinionisti, cioè né più né meno che avventori di un qualsiasi Bar Sport.

"Si chiama «immunità di gregge» e consiste nel non prendere alcuna precauzione in modo che la popolazione, dopo un numero imprecisato di morti, sviluppi per gli affari suoi gli anticorpi che renderanno immuni eventuali sopravvissuti", scrivi tu.

Sto cazzo, Johnson non ha mai detto nulla del genere. Le precauzioni le stiamo prendendo fin da gennaio, a cominciare dalle quarantene messe in atto per tutti gli arrivi da Wuhan, e che il vostro Governo invece non ha voluto fare, cosa, se ben ricordo, aspramente criticata anche da te.

Le precauzioni le stiamo prendendo tuttora e si fanno via via sempre più stringenti, te lo posso assicurare sia come cittadino che come medico, a seconda di come si sta evolvendo la diffusione del contagio, che qui è ancora in una fase diversa da quella che state passando voi e non ha ancora visto veri e propri focolai d'infezione, come è successo da voi (Codogno e Vo' Euganeo i primi).

Qui abbiamo (in parte) saltato la fase di contenimento semplicemente per questo: non c'è mai stato niente da contenere in termini di focolaio. E siamo passati direttamente alla fase di "ritardamento" (o anche dilazionamento, a seconda di come traducete "delay")
proprio per questo, avendo preso atto che la diffusione c'è stata lo stesso e che il virus è ormai incontrollabile in TUTTO il Mondo, fatto dichiarato dalla stessa OMS e senza il quale non si sarebbe potuta dichiarare la Pandemia (vai a rileggerti i loro protocolli, mona!).

Abbiamo anche preso atto che non solo il virus è incontrollabile ma ha GIÀ contagiato MILIONI di persone, non solo 180,000 come dice il bollettino di Wolrdometer, quello che probabilmente vai a leggerti tu ma che non ha alcun valore epidemiologico (chiunque può manipolarlo, solo la scorsa notte un burlone ci aveva scritto che c'erano stati quasi 600.000 casi in Città del Vaticano e quasi un milione di morti, dato subito notato dagli amministratori e velocemente cancellato).

Questo lo dicevano i ricercatori dell'Imperial College di Londra, stimando un contagio che arriverà a colpire 2/3 della popolazione mondiale ancora in gennaio. Gente magari anche più apocalittica di te ma che sicuramente si occupa di queste cose da decine di anni, mentre tu a scanso hai mai letto un testo di epidemiologia, da come scrivi.

È da qui che nasce la spiegazione dell'immunità di gregge. Siccome il virus ha bassissima letalità e ANCHE relativamente scarsa morbidita' (bisognerebbe introdurre anche questa parola, visto che buona parte dei contagiati non sviluppa sintomi), milioni di contagiati non svilupperanno NESSUNA malattia.

È qui la differenza di veduta sostanziale tra noi e le vostre autorità, cioè figure di star del momento come il professor Roberto Burioni ed esperti più familiari con i media come Alba Parietti e Barbara D'Urso, e soprattutto tra noi e voi "giornalisti" che prendete le cifre delle vostre autorità come fosse oro. Non è così.
Noi pensiamo (ma anche stimiamo da mesi con computi statistici molto laboriosi) che i numeri che vedete sono solo la PUNTA DELL'ICEBERG di un grande (pandemico) contagio e non solo il numero di infettati + ospedalizzati + morti + guariti che vedete voi. E quindi questo significa che non solo qui si può sviluppare un'immunità di gregge ma che si sta GIÀ SVILUPPANDO anche in Italia, dove sicuramente, secondo i nostri calcoli, avete GIÀ milioni di casi di contagiati ma perfettamente sani che NON sanno di aver GIÀ ricevuto il virus in bocca (o nel naso) nè di aver GIa sviluppato anticorpi, cioè di essere immunizzati.

Lo stesso OMS NON SA quanti contagiati ci siano effettivamente in giro e fornisce dati che gli passano le autorità dei vari governi coinvolti, dati a loro volta filtrati a seconda dell'orientamento politico di quel governo. Dati spesso falsi fin dall'inizio come erano quelli cinesi dove NON c'è né democrazia né libertà di stampa e quindi che necessitano di essere presi PER DIFETTO. A meno che tu non creda davvero che in Corea del Nord non esista NESSUN caso, o in India i casi siano cominciati solo adesso, o a Cuba il virus non riesca a passare perché non e' comunista!

"La domanda a cui Johnson non ha ancora risposto, ma sono affari degli inglesi, è se i moribondi in arresto respiratorio verranno lasciati agonizzanti senza assistenza, per strada o in casa, in modo da accelerare il contagio e quindi la formazione delle autodifese personali in chi è loro vicino, o se viceversa intende in qualche modo occuparsene", scrivi ancora tu.

Sicuramente Johnson non risponderà MAI a una domanda così cretina perché non leggerà mai quello che scrive uno scribacchino politicizzato come te, ma posso rispondere io, che, parlando ANCHE italiano, fino a ieri ti leggevo con piacere e non sono né politico né giornalista, ma semplicemente un medico britannico che vede i FATTI sotto i propri occhi ogni giorno.

No, nulla succederà dello scenario nazista che prospetti tu. Ti assicuro che i pochi casi di ospedalizzati finora avveratisi in UK sono sempre stati trattati con la massima cura e attenzione (e pure gratis, bene ricordarlo, perché il nostro sistema sanitario lo é ancora INTERAMENTE, a differenza del vostro). Non solo ma qui si richiede auto-isolamento di TUTTI quelli che hanno sopra i 70 anni d'età. Cosa che NON è stata fatta nemmeno in Italia quando eravate ancora in fase di contenimento. E si richiede che CHIUNQUE abbia solo e soltanto un semplice raffreddore stia a CASA e non vada nemmeno a lavorare, cosa che voi non fate neanche adesso, pur avendo trasformato il Paese in un LAZZARETTO.

Per il resto ti assicuro che tante altre misure di prevenzione igienico-sanitaria si fanno adesso anche qui come da voi: niente affollamenti pubblici, niente locali pubblici, niente stretta di mano (quello Johnson l'ha detto, te ne sei dimenticato), lavaggi delle mani sistematici e martellanti inviti a seguire le indicazioni igieniche (e come eseguirle) in tutti i mezzi di comunicazione (radio, TV ecc.).

Perché solo adesso? Perché solo adesso é cominciata anche qui una recrudescenza di casi che lo esige e siamo GIÀ partiti, là dove con lo stesso numero di morti il 21 di febbraio voi stavate ancora discutendo del sesso degli Angeli.

Perché ancora circolano le persone in questo paese? Perché appunto stimiamo che MILIONI di persone abbiano GIÀ il virus, non abbiano sviluppato alcuna malattia né la svilupperanno e quindi non ce la sentiamo di ASSASSINARE la DEMOCRAZIA E LA LIBERTA' di tutti i cittadini di una Nazione con questi dati ma, fino a prova contraria, preferiamo concentrarci a ISOLARE e CURARE gli infetti e i malati.

Perché siamo solo interessati ai soldi? NO, perché siamo ANCHE interessati a prevenire il collasso sociale e psicologico (cioé il morale) di una Nazione per un virus, che pure essendo molto contagioso, ha tuttavia una mortalità molto bassa.
In altre parole, intendiamo evitare una cura che AMMAZZI il paziente, cosa che farebbe qualsiasi medico decente.

E perché, soprattutto, evidentemente NON siamo COGLIONI come te. Ciao, caro.

Dr Giovanni Dalla-Valle”



Scambio commenti tra Alberto Pento e Giovanni Dalla Valle

Alberto Pento
Queste affermazioni di Dalla Valle mi paiono demenziali perché la stima (di milioni di contagiati non accertati e portatori sani) di cui scrive Dalla Valle non è basata su fatti scientifici come una campionatura statistica della popolazione ma su una presunzione (basata su non si sa cosa) e questo è del tutto insensato; come si fa a impostare una campagna sanitaria di prevenzione e di cura dell'ampiezza di un paese come la Gran Bretagna basandosi su una presunzione e non su dati scientifici nel caso di una pandemia mortale come questa?
E poi definire bassa la mortalità del coronavirus che in Italia ha raggiunto mediamente il 9% dei contagiati accertati, % confermata nella progressione temporale tra nuovi contagiati e nuove morti da molti giorni, cos'è se non demenzialità pura?

" ... Perché ancora circolano le persone in questo paese? Perché appunto stimiamo che MILIONI di persone abbiano GIÀ il virus, non abbiano sviluppato alcuna malattia né la svilupperanno e quindi non ce la sentiamo di ASSASSINARE la DEMOCRAZIA E LA LIBERTA' di tutti i cittadini di una Nazione con questi dati ma, fino a prova contraria, preferiamo concentrarci a ISOLARE e CURARE gli infetti e i malati.
Perché siamo solo interessati ai soldi? NO, perché siamo ANCHE interessati a prevenire il collasso sociale e psicologico (cioé il morale) di una Nazione per un virus, che pure essendo molto contagioso, ha tuttavia una mortalità molto bassa.
In altre parole, intendiamo evitare una cura che AMMAZZI il paziente, cosa che farebbe qualsiasi medico decente."

Giovanni Dalla-Valle
Alberto Pento ti spiace mandarmi il tuo cellulare in privato che vorrei scambiare un paio di parole con te? Grazie.,

Alberto Pento
Dialoghiamo difronte a tutti non vi è nulla da nascondere, io non non ho alcun timore delle buone critiche che mi aiutano a capire meglio e a migliorare la coscienza sulle cose e i fatti e la responsabilità.
Io da uomo di buona volontà e ragionevole non ho alcuna difficoltà a ricoscere eventuali errori se mi vengono fatti ragionevolmente notare con argomentazioni sensate.
Se devi criticare quello che ho scritto o precisare meglio il tuo punto di vista puoi farlo tranquillamente anche qua così ne traggono beneficio tutti.


Dalla Valle
ha risposto e poi cancellato il messaggio di cui ho lo screenshot e che riporto più sotto


Alberto Pento
Giovanni Dalla Valle ha scritto:

Giovanni Dalla-Valle Intanto tu non dialoghi ma schernisci. Comunque va bene. Allora diciamo pure davanti a tutti che questa non è una pandemia mortale e il virus ha una mortalità ridicola e tutta la cosa è’ stata esagerata fuori di misura, pertanto confermo gli articoli che ho scritto fino all’ultima virgola. Dopodiché, sempre davanti a tutti, come dici tu, dichiaro che sei una testa di cazzo formidabile, che evidentemente quella volta tuo padre avrebbe dovuto guardare la data di scadenza sulla scatola dei preservativi, e sopratutto non bere e scoparsi la prima mignotta del cavalcavia dell’autostrada. Mi auguro il Coronavirus ti sistemi in fretta ma è una magra speranza visto che la mortalità e’ inferiore al 1%. Pertanto, visto che hai paura di confrontarti con me al telefono, spero di aver occasione di spiegarti meglio certi concetti di epidemiologia e vaccinazione a casa tua, non appena rientro. Fra poco ci sarà un’immensa opera di pulizia per le strade di quel paese. Francamente non vedo l’ora di chiudere i conti anch’io con una lunga lista di Venetisti che m’hanno intossicato la vita a sufficienza. Non ho dubbi che questa pandemia sia vera ed è un’ottima occasione per disintossicarsi definitivamente.

Alberto Pento scrive:
Non serve alcun commento: l'uomo, il venetista, l'intellettuale, il dottore si è qualificato da solo.
E questo sarebbe un campione dell'intelligenzia venetista!
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Demenzialità venetiste ai tempi del coronavirus

Messaggioda Berto » mer lug 15, 2020 8:24 pm

Luciano Dalla Pozza ha condiviso un post.
30 marzo 2020

ATTENZIONE: POLITICI E MEDIA VI STANNO TRUFFANDO, QUESTI SONO I DATI 2019 E 2020 (potete verificarli direttamente su demo.istat.it e su italiaora.org). STANNO AMMAZZANDO L'ECONOMIA DEL PAESE E DISTRUGGENDO LE LIBERTA' INDIVIDUALI PER UN'EMERGENZA FALSA. FATE GIRARE!!!
https://www.facebook.com/groups/237623696395051/

Leonardo Santi
“La libertà deriva dalla consapevolezza, la consapevolezza deriva dalla conoscenza, la conoscenza deriva (anche) dall'informazione, dallo studio e dalla lettura senza pregiudizi.”
Leggiamo I NUMERI!
...

Alberto Pento
Post demenziale e irresponsabile, con dati manipolati e fuorvianti, fatto da personaggi estremamente ignoranti che minimizzano la gravità della pandemia, sperando che tutto possa essere riaperto come se niente fosse, personaggi demenziali e irresponabili che è meglio non abbiano mai responsabilità di governo.

Il confronto dei dati va fatto nelle aree ove vi sono stati i maggiori contagi e la maggiore mortalità e non mediamente a livello italico.

Se non fossero state prese drastiche misure di contenimento del contaggio, a tutt'oggi, questo sarebbe fortemente esteso a tutta italia e i morti sarebbero dieci volte tanti.

Il confronto tra i morti di questi primi tre mesi del 2020 e quelli dei primi tre mesi del 2019 va fatto in Lombardia e in Veneto e nelle aree di maggior contagio e solo così si possono cogliere i veri dati reali della mortalità.


Gino Quarelo Alberto Pento ha scritto giustamente e condivisibile al 1000%:

Post demenziale e irresponsabile, con dati manipolati e fuorvianti, fatto da personaggi estremamente ignoranti che minimizzano la gravità della pandemia, sperando che tutto possa essere riaperto come se niente fosse, personaggi demenziali e irresponabili che è meglio non abbiano mai responsabilità di governo.

Il confronto dei dati va fatto nelle aree ove vi sono stati i maggiori contagi e la maggiore mortalità e non mediamente a livello italico.

Se non fossero state prese drastiche misure di contenimento del contaggio, a tutt'oggi, questo sarebbe fortemente esteso a tutta italia e i morti sarebbero dieci volte tanti.

Il confronto tra i morti di questi primi tre mesi del 2020 e quelli dei primi tre mesi del 2019 va fatto in Lombardia e in Veneto e nelle aree di maggior contagio e solo così si possono cogliere i veri dati reali della mortalità.


Gino Quarelo
Ecco il confronto nel caso di Nembro in provincia di Bergamo:

Nembro: i decessi da coronavirus vanno moltiplicati per 4. A Bergamo per 10
26 Marzo 2020

https://www.blitzquotidiano.it/cronaca- ... o-3166656/

ROMA – E se fossero molti, ma molti di più i decessi in Italia attribuibili, direttamente o indirettamente, al coronavirus? Il sospetto è che troppe morti di queste dolorose settimane – solitarie in casa, nelle residenze per anziani in assenza di ricoveri o tamponi – non siano state conteggiate nei bollettini sanitari ufficiali. Una conferma empirica e angosciante giunge dal caso di Nembro, comune del bergamasco falcidiato dal virus (il più colpito in rapporto alla popolazione). 31 morti ufficiali da virus, per una media decessi di 35: come fanno i decessi totali a essere 158? Il numero di morti da covid sembra quattro volte più basso del suo reale impatto.

Due fisici, il sindaco e un imprenditore della sanità, hanno esaminato statisticamente il caso mettendolo in relazione al vertiginoso aumento dei decessi di questi giorni rispetto al periodo corrispondente dello scorso anno. I morti ufficiali da Covid-19 a Nembro non giustificano in alcun modo l’impennata di decessi.

158 morti totali, 31 da covid. Ma la media dei decessi è 35

“Abbiamo guardato la media dei morti nel comune degli anni precedenti, nel periodo gennaio-marzo – scrivono Claudio Cancelli e Luca Foresti in una lettera al Corriere della Sera -. In base a essa Nembro avrebbe dovuto avere – in condizioni normali – circa 35 decessi. Quelli registrati quest’anno dagli uffici comunali sono stati 158. Ovvero 123 in più della media. Non 31 in più. La differenza è enorme e non può essere una semplice deviazione statistica. Il numero di decessi anomali rispetto alla media è 4 volte quelli ufficialmente attribuiti al Covid-19. Se si guarda a quando sono avvenute queste morti l’anomalia è ancora più evidente: c’è un picco di decessi «altri» in corrispondenza di quello delle morti ufficiali da Covid-19”.

A Bergamo numero decessi anomalo 10 volte più alto

Il modello di indagine seguito per Nembro è stato applicato dai due fisici anche ad altri due comuni, a sostegno della teoria che la sottovalutazione dei decessi attribuibili al virus vale in tutti territori più colpiti.

“Abbiamo fatto esattamente lo stesso calcolo per i comuni di Cernusco sul Naviglio (Mi) e Pesaro. A Cernusco il numero di decessi anomali è 6,1 volte quelli ufficialmente attribuiti al Covid-19, anche a Pesaro 6,1 volte. Impressionanti i dati di Bergamo, in cui il rapporto arriva addirittura a 10,4”.

Lo studio dei due fisici fa l’ipotesi, tutt’altro che remota, che a Nembro siano stati contagiati tutti: il tasso di mortalità da covid-19, che è dell’1%, coincide con il totale di 158 morti. E il resto del Comune avrebbe raggiunto l’immunità di gregge. (fonte Corriere della Sera)

Nembro: i decessi da coronavirus vanno moltiplicati per 4. A Bergamo per 10
blitzquotidiano.it
Nembro: i decessi da coronavirus vanno moltiplicati per 4. A…
Nembro: i decessi da coronavirus vanno moltiplicati per 4. A Bergamo per 10


Gino Quarelo
Se il Mondo indipendentista veneto è costituito in maggioranza da questa gente demenziale e irresponsabile è meglio che resti minoranza minimale e che non abbia mai responsabilità di governo del Veneto e dei veneti perché ci porterebbe alla rovina e ci farebbe morire.


TANTO PER DIRE
https://www.facebook.com/davide.lovat/p ... 5451485741

C'è stata anche gente che ha avuto da ridire perché pubblico statistiche che dimostrano l'esagerazione del clima di panico generato dai media e dalla "medicalizzazione della politica" (cosa gravissima)....
Ma i numeri non sono opinioni. Sono dati di fatto.



Indipendentismo veneto al tempo del coronavirus
https://www.facebook.com/groups/5568991 ... 213038982/
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Re: Demenzialità venetiste ai tempi del coronavirus

Messaggioda Berto » mer lug 15, 2020 8:25 pm

Lettera aperta a Luca Zaia - Veneto Serenissimo Governo
10 aprile 2020
Luca Peroni

https://www.serenissimogoverno.eu/2020/ ... luca-zaia/

Luca Zaia, ti inviamo questa lettera per due ragioni, essenzialmente; la prima perché sei stato il principale ideatore del referendum dell’ottobre 2017 (che era il normale proseguimento della raccolta di firme per l’indipendenza del Veneto, promossa e materialmente raccolte dal Veneto Serenissimo Governo e dal comitato promotore, a seguito della liberazione di Piazza San Marco,) in cui il Popolo Veneto ha espresso senza alcuna riserva la volontà di riprendere nelle proprie mani il diritto all’autodeterminazione. Non dimentichiamo che proprio tu, Luca Zaia, hai affermato con determinazione che se non ci fosse stata una maggioranza di oltre il 50% tutto sarebbe finito. La risposta del Popolo Veneto è stata chiara e vincolante: il 60% ha votato e il 90% ha scelto di liberarsi dai neocolonialisti italici.

La seconda perché da sempre tu, Luca Zaia, hai affermato che il Popolo Veneto viene sempre al primo posto.

A questo punto per difendere il tuo onore e la parola che hai dato solennemente, devi proclamare l’indipendenza del Veneto e la ricostituzione della Veneta Serenissima Repubblica, senza se, senza ma.

Questo è ancora più urgente, dopo quanto è avvenuto con la pandemia, dove si è dimostrata la totale incapacità e negligenza della pseudo classe dirigente d’oltre po e d’oltreoglio ad affrontare le questioni anche marginali che si sono poste.

Il Popolo Veneto di fronte all’alternativa di assumere nelle sue mani il proprio destino, o farsi sottomettere dai vari Conte, Boccia, Di Maio, Emiliano, Toninelli, Zingaretti… ha già scelto!

Luca, sta a te dimostrare il tuo amore per il Veneto e per i Veneti; se sarai all’altezza dei compiti che la storia ci ha imposto, saremo tutti uniti e pronti a difendere le nostre famiglie, la nostra patria, la nostra libertà.

Il Veneto Serenissimo Governo sarà, come sempre, in prima linea.
VIVA IL VENETO LIBERO
Venezia-Longarone, 10 aprile 2020
Il Presidente del Veneto Serenissimo Governo
Luca Peroni



Gino Quarelo
La maggioranza dei veneti nel 2017 ha votato per l'autonomia e non per l'indipendenza. Indipendenza che non è assolutamente certo sia desiderata dalla maggior parte dei veneti, come non è affato certo che i veneti desiderino la restaurazione della Serenissima morta e sepolta da 223 per volontà degli stessi veneti e in particolare dei veneziani che la dominavano e che non hanno fatto nulla per difenderla dall'invasione e dalla conquista di Napoleone.
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Re: Demenzialità venetiste ai tempi del coronavirus

Messaggioda Berto » mer lug 15, 2020 8:26 pm

Aperture sconsiderate

Il venetismo demenziale irresponsabile minimizzatore per cui l'epidemia è poco più di un'influenza.
Sia mai che il Veneto finisca nelle mani di questa gente demenziale che con loro in Veneto avremmo centinaia di migliaia di morti!


Il venetismo demenziale irresponsabile minimizzatore per cui l'epidemia è poco più di un'influenza e che manipola e falsifica i dati per sminuire la gravità dell'epidemia a cui la morte prematura di tanti anziani già affetti da altre malattie gravi e non gravi e non solo anziani tra cui medici e infermieri ma tutte persone che potrebbero ancora vivere per anni non fa gran difetto al confronto con la crisi economica conseguente alla paralisi delle attività produttive che le misure di prevenzione e contenimento della pandemia causano.
Costoro vorrebbero riaprire tutto bar, ristoranti, alberghi, stazioni sciistiche, palestre, piscine, teatri, discoteche... come se niente fosse e che vorrebbe raccontare al Mondo che non c'è alcun pericolo e che il turismo può tornare tranquillamente nel Veneto e a Venezia e che i veneti possono tornare ad ndare a far colazione al bar, a uscire la sera, ad andaresen in giro a musei, in montagna e al mare sabato e la domenica.
Tutti costoro non si rendono conto che è l'uomo responsabile di buona volontà e il Mondo intero ad essersi parzialmente fermato, a parte la Cina che ha causato irresponsabilmente e colpevolmente la pandemia e che racconta di aver fermato il contagio e di aver ripreso la produzione industriale; e che questo mondo riprenderà a muoversi solo dopo che la pandemia sarà finita.
Questo venetismo irresponsabile è lo stesso che falsifica la storia dei veneti e che racconta la menzogna che il Plebiscito di annessione all'Italia del 1866 fu una truffa.




SBAGLIATO CONTINUARE A REPRIMERE
Davide Lovat
16 maggio 2020

Anche concedendo la buona fede, tanto il premier Conte quanto il Presidente regionale Zaia sbagliano gravemente a continuare nella repressione con misure restrittive prive di buon senso e gravemente lesive della dignità umana dei cittadini, nonché dannosissime per l'economia.
Entrambi sono abili a vendersi come uomini di responsabilità nella guida che agiscono per il bene comune, ognuno facendo passare l'idea che sta facendo il meglio che si può fare dal suo ruolo.
Ma sono due persone che sbagliano gravemente a danno dei cittadini, ciascuno al suo livello di comando.
La sola cosa veramente giusta da fare oggi sarebbe quella di chiudere il capitolo Covid-19 e consegnarlo ai libri di Storia, ma siccome entrambi hanno cavalcato ampiamente l'emergenza istigando il terrore tramite la propaganda, ora devono capitalizzare il consenso in chiave elettorale.
Li contesto entrambi, politicamente, e sono in opposizione completa tanto al primo quanto al secondo.
Bisognerebbe tornare subito alla totale normalità, ogni secondo perso è a danno del popolo.



Questo è ancora il demenziale Lovat
ZAIA, VUOI UN FIORINO?
Davide Lovat
17 maggio 2020

Solo il sig. Zaia ha imposto il limite dei 200 metri da casa nella "Fase 1", sottolineandolo con toni da psicopatico megalomane equiparandoli a "236 passi!", mentre in tutta Italia questa limitazione non c'è mai stata!
Solo il sig. Zaia adesso nella "Fase 2" impone l'uso delle mascherine da soli e all'aria aperta, mentre in tutta Italia questo limite non c'è!
Il Veneto non è affatto un modello da imitare, come dice il sig. Zaia, ma è la quart'ultima regione d'Italia come contagi e come morti per Covid-19, molto peggiore delle confinanti Austria e Slovenia nonché dell'altra parte della Venetia, il Friuli Venezia Giulia, anche facendo le proporzioni per numero d'abitanti.
Qual è dunque la ragione che spinge il sig. Zaia a introdurre misure vessatorie, in pieno delirio d'onnipotenza perché vive in un contesto dove i media sono zerbini schiacciati sotto i piedi e non ha pertanto vera opposizione?
Forse vuole consentire ai Comuni di fare cassa, secondo il più classico e volgare sistema italiano, quello dei gabellieri comunali che pretendevano "un fiorino" dai viandanti come nel film "Non ci resta che piangere"?
Occhio, che a esasperare la gente che non ha più niente da perdere ci si va a far del male.... In giro cominciano a esserci segni chiari d'insofferenza, questo era il momento di premiare la gente, non di punirla ancora.
Per quanto mi riguarda, continuerò con l'obiezione e inviterò a protestare in ogni forma tutti quelli che mi danno un minimo di retta, fossero anche poche centinaia, anche con l'astensione dai consumi per far rivoltare i commercianti.
Zaia è uno dei massimi responsabili della crisi economica che sta per travolgerci, a causa della sua gestione fanatica e terroristica della situazione presente.
Ecco i decreti del governo:
http://www.governo.it/it/iorestoacasa-misure-governo
https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id ... 0G00020/sg
Art. 1
Misure urgenti per evitare la diffusione del COVID-19
1. Allo scopo di evitare il diffondersi del COVID-19, nei comuni o nelle aree nei quali risulta positiva almeno una persona per la quale non si conosce la fonte di trasmissione o comunque nei quali vi e' un caso non riconducibile ad una persona proveniente da un'area gia' interessata dal contagio del menzionato virus, le autorita' competenti sono tenute ad adottare ogni misura di contenimento e gestione adeguata e proporzionata all'evolversi della situazione epidemiologica.
2. Tra le misure di cui al comma 1, possono essere adottate anche le seguenti:
a) divieto di allontanamento dal comune o dall'area interessata da parte di tutti gli individui comunque presenti nel comune o nell'area;
...

https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id ... 0A01522/sg
1. Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 nella regione Lombardia e nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell'Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria,
Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia, sono adottate le seguenti misure:
a) evitare ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dai territori di cui al presente articolo, nonche' all'interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessita' ovvero spostamenti per motivi di salute. E' consentito il rientro presso il
proprio domicilio, abitazione o residenza;
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Re: Demenzialità venetiste ai tempi del coronavirus

Messaggioda Berto » mer lug 15, 2020 8:27 pm

Demenzialità condivise dai complottari venetisti


Covid19: le cose che non ci dicono
29 Aprile 2020
Daniele Quaglia

https://www.life.it/1/covid19-le-cose-c ... ci-dicono/

L’AIFA contro l’uso del farmaco che guarisce da covid19; I tempi lunghi per tampone e reperimento del farmaco possono uccidere; Il lockdown non riduce i ricoveri in ospedale; Un farmaco efficace ma che costa poco … non può essere usato.
C’è un farmaco brevemente chiamato clorochina (Plaquenil, lo stesso citato dal nostro amico sindaco e medico Riccardo Szumski per curare i suoi pazienti) usato, per intuizione, da un sempre maggior numero di medici e di strutture, su pazienti positivi al covid19, con risultati strepitosi perché i pazienti vengono curati a casa e si riduce di oltre il 90% il numero degli ospedalizzati e dei morti.
Però c’è un ma!
La burocrazia, con le sue profonde radici in Roma, nel governo e nei ministeri che libera tutto il suo potenziale per dimostrare chi comanda.
Nella pratica, i risultati di questa terapia farmacologica sono straordinari, ma:
l’AIFA (Agenzia Italiana per il Farmaco) che non ha ancora sperimentato questa specifica applicazione di un farmaco conosciuto come anti reumatoide da oltre 70 anni, frena gli entusiasmi mettendo in guardia da “possibili” effetti collaterali;
poi ci sono i tempi biblici, tre giorni per un tampone e alcuni altri giorni per ottenere la clorichina dalla farmacia mentre il paziente aspetta e rischia l’aggravarsi del quadro clinico;
per ultimo, il calo del numero dei ricoveri viene attribuito (da governo &) al lockdown, smentito dal fatto che mentre in tutta l’Emilia Romagna si applicavano i protocolli ufficiali e gli ospedalizzati crescevano esponenzialmente, ad Imola si adottava la clorochina con diminuzione vertiginosa di ospedalizzati e morti.
Il grosso handicap della clorochina che procura si tanti nemici al suo utilizzo?
Il costo: poco più di 10 euro per un intero ciclo.
Ciò non permette a burocrati, politici e maneggioni di vario tipo la realizzazione dei loro mal celati sogni.



Coronavirus - Da Nord a Sud 1039 pazienti trattati a casa con idrossiclorochina. Il punto sulla sperimentazione: "Crollo dei ricoveri"
Peter D'Angelo
28 aprile 2020

https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/0 ... i/5783544/

Si tratta di uno dei trattamenti contro il Covid-19 in sperimentazione ed è approvato dall’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco). Non tutti i medici sono concordi. Per Massimo Galli "non è utile come profilassi contro questo virus". In Italia il primo a utilizzarlo è stato il direttore di Ematologia-Oncologia di Piacenza, Luigi Cavanna. Da Varese a Imola, da Napoli ad Alessandria fino ad Ascoli Piceno: le testimonianze dei medici che hanno utilizzato il farmaco

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“Io sono un medico e, positiva al Covid19, ho immediatamente preso idrossiclorochina: in 3-4 giorni è scomparsa la febbre e gli altri sintomi”. Così esordisce Paola Varese, primario di Medicina oncologica dell’Ospedale di Ovada, in Piemonte. “Ho applicato su me stessa lo stesso protocollo che ho previsto per 276 pazienti a casa”, continua la Varese, sottolineando che “è fondamentale un intervento tempestivo dei medici di famiglia nelle case dei pazienti, con idrossiclorochina associata ad eparina (e se necessario l’antibiotico). E’ presumibile – dice – che il crollo delle ospedalizzazioni sia dovuto all’uso immediato del farmaco: abbiamo avuto solamente 7 ricoveri: secondo le attese proiettive dell’ISS avremmo dovuto averne 55”.

L’idrossiclorochina è uno dei trattamenti contro il Coronavirus in sperimentazione, ed è approvata dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Il pioniere in questo campo è il Direttore di Ematologia-Oncologia di Piacenza, Luigi Cavanna. E’ stato il primo in Italia a utilizzarla, un’intuizione che si sta dimostrando significativa. “Dal 25 febbraio, ho trattato 209 pazienti e nel 90% dei casi la risposta è stata positiva. Sono crollati i ricoveri: dal 30% di ospedalizzati (casi gravi o moderati) si è passati a meno del 5%”. Il cambiamento, secondo Cavanna, è arrivato con la somministrazione dell’idrossiclorochina fin dalle prime fasi della malattia, quando i pazienti erano a casa, e ha avuto come conseguenza il ricovero di pochissimi casi in condizioni acute. Un trattamento che, stando ai dati preliminari raccolti e sistematizzati da 5 Asl diverse su 1.039 pazienti, sta funzionando in tutta Italia.

Una parte dalla comunità scientifica rimane però prudente. Secondo il direttore del reparto di Malattie infettive del “Sacco” di Milano, Massimo Galli,”questo farmaco (idrossiclorochina) viene utilizzato come profilassi antimalarica, ma non è utile come profilassi contro questo virus, e può comportare danni gravi per chi soffre di cuore e chi è affetto da favismo”. Non si tratta insomma di un farmaco “da banco”: solamente il medico può prescriverlo e – come per ogni altro farmaco – bisogna tener conto del quadro clinico del paziente. Le controindicazioni sono note: l’idrossiclorochina non può essere assunta dai fabici – che sono dallo 0,3% al 3% in Italia -, sebbene i fabici corrano rischi gravi anche assumendo farmaci comuni come tachipirina e aspirina. Anche i pazienti con cardiopatie pregresse possono registrare scompensi.

In Italia, prima del Covid19, ogni mese si acquistavano 134mila confezioni di idrossiclorochina per circa 65mila pazienti cronici, con Lupus e Artrite reumatoide. La clorochina si usa da più di 70 anni in ambito clinico, anche a dosaggi elevati per tempi prolungati (per Covid19, il trattamento dura 7 giorni, in media). Dopo decenni di studi accurati sul suo profilo di tossicità, tutti questi effetti avversi non sono apparsi con evidenze tanto da proporne una letteratura rilevante, eppure sono emersi nell’uso per Covid19. “Tra i 169 pazienti trattati non vi è stato nessun decesso. Il 7% dei trattati è stato ricoverato, ma nessuno ha sviluppato complicanze gravi, né ha avuto alcun effetto collaterale durante il trattamento”. Queste le parole di Moreno Ferrarese, Pneumologo della Asl di Alessandria, che insieme al Direttore Generale della Asl, Roberto Stura, hanno sistematizzato una mole enorme di informazioni cliniche. “Su griglie Excel abbiamo raccolto dati su tutti i pazienti trattati a casa. Abbiamo seguito l’evoluzione clinica giorno per giorno – aggiunge Ferrarese – e da tutti i colleghi è stato rilevato un cambio netto della gravità nelle ultime settimane. Verosimilmente il miglioramento è correlato all’introduzione del Plaquenil – idrossiclorochina – somministrata entro le 48 ore dalla comparsa dei sintomi. Se prima del trattamento si avevano alterazioni della temperatura fino a 10-12 giorni, dopo l’introduzione sistematica di idrossiclorochina, il 75% delle persone si è sfebbrata entro il 4° giorno e l’85% entro l’8° giorno”.

A mettersi di traverso c’è anche la burocrazia, che sta rallentando un approccio in cui la tempestività è fondamentale. Per essere efficace, infatti, il trattamento va avviato precocemente, meglio se entro 48-72 ore dalla comparsa dei sintomi nei sospetti Covid19 (quali: anosmia, ageusia, febbre, tosse, diarrea, dolori muscolari intensi). Antonio Marfella, oncologo e Dirigente responsabile Farmacologia clinica dell’Istituto Pascale di Napoli è molto diretto: “Da noi ci vogliono almeno 3 giorni per un tampone, se tutto va bene. Poi vanno aggiunti altri giorni per avere idrossiclorochina a casa dalla farmacia ospedaliera, e così si compromette il trattamento”. “All’imponente macchina organizzativa messa moto in Campania per contrastare Covid19 – aggiunge – mancano le terapie a domicilio, che in questo momento sono le uniche in grado di intervenire sulla malattia prima che sia troppo tardi, ed evitare i ricoveri e le acutizzazioni e – conclude – voglio anche dire che si tratta di un farmaco che costa, per tutto il ciclo terapeutico, poco più di 10 euro”.

Che si debba intervenire sin dall’inizio della sintomatologia, ne sono convinti anche a Imola. “Abbiamo iniziato a somministrare idrossiclorochina a domicilio il 27 marzo e da allora sono 231 i pazienti trattati in modo tempestivo”. A raccontarlo è Andrea Rossi, Commissario Straordinario dell’Azienda Usl di Imola. I risultati? “Abbiamo avuto una riduzione del 50% degli ingressi in intensiva e nei pronto soccorsi per ospedalizzazione”. Il Direttore del dipartimento di Oncologia, Antonio Maestri, ci racconta che “a due settimane dall’inizio dei trattamenti domiciliari siamo passati da 15 a 7 pazienti in intensiva, e da 70 a 35 pazienti in posti letto non-intensivi: un calo evidente”. La domanda, a questo punto, è se il calo delle ospedalizzazioni possa essere dovuto al lockdown. “È un’ipotesi da valutare” argomenta Rossi, secondo cui “quello che le posso dire è che ci sono crescenti evidenze sul ruolo della terapia antivirale precoce, che ha come base idrossiclorochina, associata a farmaci antivirali e/o antibiotici, ed eparina”. Certo è che dal 27 marzo al 12 aprile, mentre le curve dei “contagi” e dei “decessi” della Regione Emilia Romagna crescevano, le stesse avevano un’andamento opposto ad Imola: decrescevano. “Le ripeto, il trattamento domiciliare potrebbe aver drasticamente ridotto gli ingressi al Pronto Soccorso”, conclude Rossi, “e stiamo aspettando ulteriori conferme da una pubblicazione scientifica”. Il protocollo applicato ad Imola è stato messo a punto proprio dal Commissario Straordinario Rossi e da Pierluigi Viale, ordinario dell’università di Bologna e Direttore di Malattie Infettive del Sant’Orsola.

La regione che ha più tamponi positivi pro-capite, inaspettatamente, è la Valle D’Aosta: “Siamo la regione con più pazienti positivi pro-capite (in Valle d’Aosta c’è un paziente positivo ogni 113 abitanti, mentre in Lombardia 1 ogni 134, ndr). “In questo contesto – dice Luca Montagnani, Direttore del Dipartimento di emergenza, anestesia e rianimazione dell’Usl e coordinatore della Task Force regionale – abbiamo iniziato a somministrare idrossiclorochina a domicilio. Sono stati trattati 134 pazienti, tutti con tampone positivo, e nessuno è finito in intensiva. Solo 13 sono stati ricoverati, con un calo superiore al 50%, di cui 5 subito dimessi e 7 in miglioramento. Si è registrato solo un decesso: un uomo di 95 anni, con pluri-patologie”. E’ interessante notare come nel sottogruppo trattato con il farmaco, la mortalità sia allo 0,6%. In Italia, tutto ciò che riguarda gli interventi regolatori sui farmaci, spetta all’AIFA. A questo punto è necessario comprendere la posizione dell’Agenzia in merito a tutti questi dati. Va detto, innanzitutto, che il trattamento con idrossiclorochina è stato approvato dall’Agenzia, con determina del 17 marzo. La valutazione, da allora, è sempre la stessa: attendere ulteriori conferme. “Proprio in ragione di una potenziale efficacia, ma in mancanza di dati clinici adeguati, l’idrossiclorochina è attualmente oggetto di studio. Appena saranno disponibili i risultati degli studi avviati in Italia, come pure di quelli in corso a livello internazionale, sarà possibile dare una risposta definitiva al ruolo terapeutico dell’idrossiclorochina nei pazienti con Covid-19”.

L’unico studio italiano, già approvato, partirà nelle Marche: è l’Hydro-Stop-Covid-19 Trial, sulla somministrazione precoce di idrossiclorochina. Il “principal investigator” è Procolo Marchese, del dipartimento di cardiologia dell’ospedale “Mazzoni” di Ascoli Piceno. “Tutto è iniziato con 20 pazienti (età media 63 anni, 72% maschi) positivi con tampone. Sono stati tutti trattati con idrossiclorochina: 400 mg x 2 il primo giorno e 200 mg x 2 per 5 giorni, nel 40% dei casi con aggiunta di antibiotici. Il miglioramento clinico al primo contatto dopo circa 7 giorni riguardava l’80% dei pazienti”.


Gino Quarelo
Se il farmaco funzione è semplicemente demenziale e criminalmente calunnioso pensare che la sanità veneta e i responsabili politici regionali non lo usino perché non vi potrebbero speculare vantaggi personali ai danni dei cittadini.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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