Altre demenzialità sono quelle delle riunioni a Monte Berico o davanti ai municipi veneti promosse da Albert Gardin e compagni, tutte in violazione delle norme anticontagio, sanzionate dalle forze dell'ordine o abortite.30
Il venetismo demenziale irresponsabile minimizzatore per cui l'epidemia è poco più di un'influenza.
Sia mai che il Veneto finisca nelle mani di questa gente demenziale che con loro in Veneto avremmo centinaia di migliaia di morti!
Il venetismo demenziale irresponsabile minimizzatore per cui l'epidemia è poco più di un'influenza e che manipola e falsifica i dati per sminuire la gravità dell'epidemia a cui la morte prematura di tanti anziani già affetti da altre malattie gravi e non gravi e non solo anziani tra cui medici e infermieri ma tutte persone che potrebbero ancora vivere per anni non fa gran difetto al confronto con la crisi economica conseguente alla paralisi delle attività produttive che le misure di prevenzione e contenimento della pandemia causano.
Costoro vorrebbero riaprire tutto bar, ristoranti, alberghi, stazioni sciistiche, palestre, piscine, teatri, discoteche... come se niente fosse e che vorrebbe raccontare al Mondo che non c'è alcun pericolo e che il turismo può tornare tranquillamente nel Veneto e a Venezia e che i veneti possono tornare ad ndare a far colazione al bar, a uscire la sera, ad andaresen in giro a musei, in montagna e al mare sabato e la domenica.
Tutti costoro non si rendono conto che è l'uomo responsabile di buona volontà e il Mondo intero ad essersi parzialmente fermato, a parte la Cina che ha causato irresponsabilmente e colpevolmente la pandemia e che racconta di aver fermato il contagio e di aver ripreso la produzione industriale; e che questo mondo riprenderà a muoversi solo dopo che la pandemia sarà finita.
Questo venetismo irresponsabile è lo stesso che falsifica la storia dei veneti e che racconta la menzogna che il Plebiscito di annessione all'Italia del 1866 fu una truffa.
Le demenzialità di Albert Gardinhttps://www.facebook.com/groups/2376236 ... 350972639/Questo il testo della notifica che l'Ufficio Dogale ha inviato oggi, 17.3.2020, alla Questura di Vicenza per segnalare una manifestazione al 21.3.2020 su questioni importanti:
- preparazione in atto di una guerra europea
– necessità di unire l'Europa senza esclusioni
– difesa delle attività produttive e commerciali strangolate dai provvedimenti incauti del Governo italiano.
...
Gino Quarelo
Da manicomio.
Albert Gardin
Hai messo il tricolore alla finestra?
Gino Quarelo
Speriamo che ti facciano divieto.
Gino Quarelo
Inno di Mameli
https://www.facebook.com/GdV.it/posts/1 ... cation=ufiQuesto canto è del tutto demenziale, non è mai esistita la fratellanza italiana, noi veneti è dal 1866 che siamo depredati dai "fratellastri italiani"; all'epoca i veneti hanno commesso l'errore di farsi illudere e ingannare dal mito risorgimentale e l'hanno pagata cara molto cara: prima con la miseria e l'emigrazione (quella veneta è la più ampia della penisola), poi con la prima guerra mondiale che ha distrutto il Veneto (con il Friuli), poi con l'emigrazione nella penisola (come servi nelle case del triangolo industriale cresciuto con la guerra e sulla nostra distruzione) e come braccianti per le bonifiche (in Libia, in Sardegna e nel Lazio) e dopo la II guerra mondiale con decenni di depredazione economica che continuano ignobilmente anche ai nostri giorni. Cantare l'orrido Inno di Mameli è proprio da incoscienti, si tratta di cantare delle assurdità storiche ed etiche esaltando chi ti fa del male e ciò è solo follia e sindrome di Stoccolma.
Gino Quarelo
Gardin
apprezza il dittatore russo, quello cinese, la dittatura iraniana nazimaomettana e quella venezuelana;
disprezza gli USA e Trump, disprezza l'ebraica Israele, disprezza la Lega e la maggioranza dei veneti che la votano.
I buoni veneti non hanno nulla a che fare con personaggi demenziali e irresponsabili come Gardin che in questo frangente epidemico tragico vorrebbe tenere tutto aperto e che i veneti potessero girare e infettarsi tutti e morire a migliaia.
Gardin no grazie!
Mazarol Veneto
Gino Quarelo credo che ancor più del coronavirus e dell'italia il più grande pericolo per i Veneti siano i venduti al nemico come tè,mi sembra di rivedere i giacobini veneti del fine 1700!WSM!!!
Gino Quarelo
Gli unici giacobini esistenti stanno nella tua testa malata.
Gente irresponsabile che vorrebbe che i veneti si infettassero tutti e morissero a migliaia.
Mazarol Veneto
Gino Quarelo sempre stato così,è il bue che dà del cornuto all'asino!
Nicola Veneto Gardin
Ma espellere , dopo una verifica democratica,sto imbecille critico fancazzista? Mi capisso tutto ma chi non porta rispetto e NON FA NULLA PER IL CAMBIAMENTO, merita di partecipare?
Gino Quarelo
Chi mette in pericolo la salute e la vita delle persone favorendo l'epidemia e il contagio va assolutamente arrestato.
Gino Quarelo
In Italia ad oggi 17 marzo 2020 la % dei morti sui contagiati è di circa il 7% (31.506 contagiati circa e 2.503 morti circa e 2.060 i malati in terapia intensiva).
Coronavirus, Zaia avverte: «State a casa o metto il coprifuoco». Il piano: 11 Covid-Hospital e 3.300 posti letto in più»
15 marzo 2020.
https://www.ilgazzettino.it/nordest/pri ... 12731.html STATE IN CASA O SARA' COPRIFUOCO
«Le proiezione sul contagio da Coronavirus sono in crescita, se non si seguono le regole si rischia il crash sanitario e prima di questo il coprifuoco - avverte Zaia - I nostri modelli statistici ci dicono che bisogna stare in isolamento perché la prima cura contro il Coronavirus è curare sé stessi stando a casa evitando di avere contatti anche con i parenti e vicini di casa». Zaia, a fronte della troppa gente che continua ad uscire, ha ipotizzato un'ordinanza per chiudere parchi pubblici, giardini e spazi aperti di ritrovo. Inoltre ha invitato a non andare più volte al giorno a fare la spesa per poter uscire «se si dimentica qualche cosa - ha spiegato - lo si acquista con la spesa del giorno dopo».
IL PIANO D'EMERGENZA
«In Veneto verranno attivati centri Covid-19 in ogni provincia». Lo ha detto il governatore, nella sede della Protezione civile, nel spiegare le prossime azioni di contrasto al Coronavirus in Veneto. «Saranno attrezzati negli ospedali - ha spiegato - 1.300 posti, altri 212 in pneumatologia e 206 di terapia intensiva; a questi si aggiungono i 700 negli ex ospedali che stiamo riaprendo per circa 3mila nuovi posti letto». «È un piano di emergenza in essere - ha aggiunto - valutato negli ultimi 4 giorni e calibrato anche sull'ordinaria amministrazione».
«Le proiezione sul contagio da Coronavirus sono in crescita, se non si seguono le regole si rischia il crash sanitario e prima di questo il coprifuoco - prosegue Luca Zaia - perché la prima cura contro il Coronavirus è curare sé stessi stando a casa evitando di avere contatti anche con i parenti e vicini di casa». Zaia, a fronte della troppa gente che continua ad uscire, ha ipotizzato un'ordinanza per chiudere parchi pubblici, giardini e spazi aperti di ritrovo. Inoltre ha invitato a non andare più volte al giorno a fare la spesa per poter uscire «se si dimentica qualche cosa - ha spiegato - lo si acquista con la spesa del giorno dopo».
Il governatore del Veneto Luca Zaia annuncia anche: «Fra qualche giorno vi diremo se le restrizioni imposte avranno dato dei risultati» Per ora rinnova l'appello: «Rimanete in casa, so che è difficile, anche per i ragazzi, ma dovete farlo»
I CONTROLLI
«Lo Spisal avvierà controlli a tappeto, partendo dalle imprese a maggior rischio, per garantire la salute in azienda». Lo ha detto il Governatore del Veneto, Luca Zaia, dalla sala della Protezione civile. «Su imprese e scuole la Regione non ha competenza - ha aggiunto -, quello che è importate che tutti gli ambienti vengano sanificati, che ci sia la certezza che non siano luogo per nuove infezioni». «Bisogna stringere i denti - ha sottolineato Zaia - e stare a casa perché le misure restrittive sono giuste».
Alberto Pento
In questo frangente critico tragicamente ancora in atto, abbiamo avuto la possibilità di verificare la credibilità e l'affidabilità delle varie forze politiche sia italiane che lombarde e venete e dei gruppuscoli che in ambito veneto ambiscono a guidare i veneti nei territori oscuri e indefiniti dell'indipendentismo e questi ultimi hanno dimostrato di essere i peggiori, i più irresponsabili e incapaci, coloro a cui importa meno della vita degli altri e dei loro fratelli veneti.
Tra le forze politiche la più responsabile ha dimostrato di essere la Lega con i suoi governatori Zaia, Fontana e con il suo segretario Salvini.
Il demenziale Gardin che in piena pandemia e divieto di assembramento per contenere i contagi, invita i veneti a radunarsi in un conclave a Monte Berico.
https://www.facebook.com/groups/2376236 ... 660716108/Ecco il foglio di convocazione al Maggior Consiglio che sarà inviato a chi vorrà essere presente
Alla convocazione sarà aggiunto un "foglio di viaggio" che ognuno si completerà in proprio, con la dichiarazione di non essere risultato positivo agli esami sul coronavirus.
Ricordiamo che la riunione servirà ad esprimere la posizione della Repubblica Veneta sui seguenti punti:
1) preparazione di guerra dell'organizzazione "atlantista" contro l'Europa ("Europe defender 20");
2) rilancio di una politica di Unione Europea dall'Atlantico allo Stretto di Bering, capace di sostenere le sfide mondiali attuali;
3) contrarietà al piano antiepidemia che strangola mortalmene l'economia veneta e italiana.
La riunione si rende necessaria e urgente perché i danni prodotti dalla politica italiana sulla società veneta diventano, se non contrastati, ogni giorno di più, giganteschi e tragici.
La logica veneta è decisamente diversa!
Ribadiamo che non si tratterà né di una "manifestazione" né di un assembramento, ma di un conclave, cioè di una riunione "a porte chiuse", riservata ai convocati. Questo distinguo dovrà essere chiarito ai possibili controlli di polizia.
Gino Quarelo I
l Veneto come regione italiana fa parte dell'Europa e come Stato italiano fa parte della NATO.
Europe defender 20 è una esercitazione militare della NATO che serve a coordinare gli eserciti europei a difesa dell'Europa programmata da tempo, ed è bene che si eserciti.
Gli USA che sono gli alleati europei nella NATO ci hanno salvato nelle due guerre mondiali, ci hanno salvato dal fascismo, dal nazismo e dal comunisno e oggi ci difendono dalla dittatura Russia, da quella Cinese e Coreana e da quella Iraniana, nonché dal nazismo maomettano.
Grazie USA e grazie USA!
L'Europa continentale si ferma agli Urali e la Russia antidemocratica e autocratica non fa parte della UE e non potrà mai farvi parte perché è un'entità euroasiatica che è un continente geopolitico a sé.
Anche la Turchia nazi maomettana che oggi è parte della NATO in quanto alleata dell'Europa antinazista, dovrebbe essere espulsa.
Ricordo che la Russia sostiene tutte le peggiori dittature della terra: Corea del Nord. Iran, Venezuela, ... .
Gino Quarelo
«Il fatto è che l’America è un paese speciale, caro mio. Un paese da invidiare, di cui esser gelosi, per cose che non hanno nulla a che fare con la ricchezza eccetera. Lo è perché è nato da un bisogno dell’anima, il bisogno d’avere una patria, e dall’idea più sublime che l’Uomo abbia mai concepito: l’idea della Libertà, anzi della libertà sposata all’idea di uguaglianza.[...]
(Oriana Fallaci)
https://www.facebook.com/groups/2097364 ... 158466634/ È un paese speciale, un paese da invidiare, inoltre, perché quell’idea venne capita da contadini spesso analfabeti o comunque ineducati. I contadini delle colonie americane. E perché venne materializzata da un piccolo gruppo di leader straordinari: da uomini di grande cultura, di gran qualità. The Founding Fathers, i Padri Fondatori. Ma hai idea di chi fossero i Padri Fondatori, i Benjamin Franklin e i Thomas Jefferson e i Thomas Paine e i John Adams e i George Washington eccetera? Altro che gli avvocaticchi (come giustamente li chiamava Vittorio Alfieri) della Rivoluzione Francese! Altro che i cupi e isterici boia del Terrore, i Marat e i Danton e i Saint Just e i Robespierre! Erano tipi, i Padri Fondatori, che il greco e il latino lo conoscevano come gli insegnanti italiani di greco e di latino (ammesso che ne esistano ancora) non lo conosceranno mai. [...]
E fu con questi leader straordinari, questi uomini di gran qualità, che nel 1776 i contadini spesso analfabeti e comunque ineducati si ribellarono all’Inghilterra.[...] Non la fecero con la ghigliottina e coi massacri della Vandea. La fecero con un foglio che insieme al bisogno dell’anima, il bisogno d’avere una patria, concretizzava la sublime idea della libertà anzi della libertà sposata all’uguaglianza. La Dichiarazione d’Indipendenza. «We hold these Truths to be self-evident... Noi riteniamo evidenti queste verità. Che tutti gli Uomini sono creati uguali. Che sono dotati dal Creatore di certi inalienabili Diritti. Che tra questi Diritti v’è il diritto alla Vita, alla Libertà, alla Ricerca della Felicità. Che per assicurare questi Diritti gli Uomini devono istituire i governi...». E quel foglio che dalla Rivoluzione Francese in poi tutti gli abbiamo bene o male copiato, o al quale ci siamo ispirati, costituisce ancora la spina dorsale dell’America. La linfa vitale di questa nazione. Sai perché? Perché trasforma i sudditi in cittadini. Perché trasforma la plebe in Popolo. Perché la invita anzi le ordina di governarsi, d’esprimere le proprie individualità, di cercare la propria felicità.
Tutto il contrario di ciò che il comunismo faceva proibendo alla gente di ribellarsi, governarsi, esprimersi, arricchirsi, e mettendo Sua Maestà lo Stato al posto dei soliti re. «Il comunismo è un regime monarchico, una monarchia di vecchio stampo. In quanto tale taglia le palle agli uomini. E quando a un uomo gli tagli le palle non è più un uomo» diceva mio padre. Diceva anche che invece di riscattare la plebe il comunismo trasformava tutti in plebe. Rendeva tutti morti di fame. Bè, secondo me l’America riscatta la plebe. Sono tutti plebei, in America. Bianchi, neri, gialli, marroni, viola, stupidi, intelligenti, poveri, ricchi. Anzi i più plebei sono proprio i ricchi. Nella maggioranza dei casi, certi pericoli! Rozzi, maleducati. Lo vedi subito che non hanno mai letto Monsignor della Casa, che non hanno mai avuto nulla a che fare con la raffinatezza e il buon gusto e la sophistication. Nonostante i soldi che sprecano nel vestirsi, ad esempio, son così ineleganti che in paragone la regina d’Inghilterra sembra chic. Però sono riscattati, perdio.
E a questo mondo non c’è nulla di più forte, di più potente, della plebe riscattata. Ti rompi sempre le corna con la Plebe Riscattata. E con l’America le corna se le sono sempre rotte tutti. Inglesi, tedeschi, messicani, russi, nazisti, fascisti, comunisti. Da ultimo se le son rotte perfino i vietnamiti che dopo la vittoria son dovuti scendere a patti con loro sicché quando un ex presidente degli Stati Uniti va a fargli una visitina toccano il cielo con un dito. «Bienvenu, Monsieur le President, bienvenu!».
Buon giorno! La notte dei giusti è serena e porta consiglio!
Albert Gardin
https://www.facebook.com/groups/2376236 ... 825542858/Continua la preparazione del Maggio Consiglio di domani, venerdì 10.4.2020, a Vicenza santuario di Minte Berico, ore 15.30).
Aspettiamo in mattinata una comunicazione del Questore di Vicenza che ci è stata annunciata, ma che non abbiamo ancora potuto leggere; non credo che il messaggio sarà tale da farci cambiare idea sul valore giuridico e la necessità di riunire il Maggior Consiglio domani 10.4.2020 a Vicenza.
Siamo sereni e convinti di superare positivamente tutte le difficoltà che dovessimo incontrare.
In caso, respingeremmo civilmente ogni iniziativa che voglia impedire o sanzionare il nostro diritto inalienabile a riunirci in nome della Repubblica Veneta e non mancheremo di rispondere giudiziarmente nei confronti di chi volesse abusare del proprio potere per impedire l'esercizio del nostro dovere politico!
Sarà per noi anche una preparazione alla Pasqua, in questo spirito propongo che venga letto il passo evangelico sulla passione di Cristo.
Ringrazio anticipatamente chi vorrà testimoniare, con la sua partecipazione al Maggior Consiglio, la sovranità politica della Repubblica Veneta.
Albert Gardin – CXXI Doge
Suggerimento: in caso di necessità, nominare uno di questi tre avvocati che elenco in ordine alfabetico: Andrea Arman (Foro di Treviso), Renzo Fogliata (Foro di Venezia) e Alessio Morosin (Foro di Venezia).
Gino Quarelo
Chi avrà la demenza irresponsabile di seguire il povero Gardin e di andare a Monte Berico contravvenendo alle disposizioni in merito al contenimento dei contagi non solo verrà denunciato dall'autorità di pubblica sicurezza e sarà poi sicuramente condannato, ma dovrà pagare le spese processuali e con ogni probabilità anche gli avvocati difensori.
E avrà la riprovazione assoluta della maggior parte dei veneti di buona volontà e di buon senso, sicuramente la mia senza ombra di dubbio.
VICENZA: IL MAGGIOR CONSIGLIO IMPEDITO DALLA POLIZIA, IL DOGE SEQUESTRATO PER TRE ORE NELLA STAZIONE DI VICENZA PER IMPEDIRGLI DI AVVIARE I LAVORI.
https://www.facebook.com/groups/2376236 ... 798736794/La polizia di Vicenza ha impedito al Doge Albert Gardin di partecipare alla riunione del Maggior Consiglio.
La riunione era stata programmata per oggi 10.4.2020, a Vicenza, sul sagrato del santuario di Monte Berico.
La Questura di Vicenza, facendo riferimento ai diversi decreti del Governo Conte ha inteso considerare la riunione chiusa del Maggior Consiglio come una manifestazione pubblica o un assembramento e dunque impedirla con la forza.
Alti membri del Maggior Consiglio, giunti a Monte Berico, sono stati identificati e sanzionati.
La riunione, non potendo effettuarsi senza il Doge, è stata sciolta.
L’Ufficio Dogale ribadisce che il Maggior Consiglio è una istituzione che potrebbe paragonarsi al Parlamento italiano, che continua la sua attività anche in tempo di coronavirus.
Avevamo chiesto espressamente il 4.10.2020 ai Presidenti Mattarella e Conte di vigilare perché le attività della Repubblica Veneta, benché in stato di occupazione, non venissero ostacolate, disturbate o sanzionate dalle polizie periferiche.
Riteniamo dunque che i fatti accaduti costituiscano l’ennesimo atto di prevaricazione verso la storia, la politica e l’indipendenza della Repubblica Veneta.
I patrioti che hanno aderito alla convocazione del Maggior Consiglio di oggi meritano un riconoscimento particolare.
La loro presenza e determinazione sono stati una preziosa testimonianza pubblica della volontà dei Veneti di spazzare via il potere mafioso occupante e ripristinare la totale sovranità della Repubblica Veneta.
Venezia, 10.4.2020
Sergio Rolle – Ufficio Dogale
Alberto Pento
Peccato che non l'abbiano arrestato, avrebbero fatto bene.
Questa è tutta gente invasata, irresponsabile e incivile che mette a repentaglio la vita dei cittadini veneti per le sue demenzialità.
Non esiste alcuna Repubblica veneta e la Serenissima è morta e sepolta da 223 anni.
Questi credono di poter impunemente violare le norme civili a tutela della sapute pubblica per portare avanti la loro demenziale propaganda politica sfruttando ogni occasione possibile senza alcun riguardo per la salute e i diritti dei veneti tutti.
Questi non rappresentano i veneti, questi sono solo una minoranza minimale di invasati demenziali a cui va assolutamente impedito di mettere a repentaglio il diritto alla salute e alla vita dei cittadini veneti.
Tom Guerra
Alberto Pento peccato che ci sia gente come lei che ignora la nostra storia e non capisca come funziona lindipendentismo.
Gino Quarelo
Ma lei a quale storia si riferisce, a quella vera o a quella manipolata, falsata e inventata da certo demenziale venetismo?
La storia vera è costituita da fatti veri:
1) La Serenissima è morta da 223 anni;
2) la Serenissima non era uno Stato veneto a sovranità di tutte i veneti; e non ha mai promosso uno stato nazionale dei veneti a sovranità di tutti i veneti
3) Venezia con la sua signoria aristocratica antidemocratica si era alienata l'amicizia e la fratellanza delle classi nobiliari e borghesi delle città venete;
4) Venezia ha lasciato che Napoleone invadesse e conquistasse la terra veneta senza combattere, anzi lo ha finanziato con milioni di ducati;
5) molti veneti hanno appoggiato Napoleone che esportava nei paesi a regime aristocratico la democrazia popolare a cui aspiravano tutti i popoli europei;
6) dopo la fine della Serenissima nessuno mai in terra veneta si è sollevato per la sua resturazione, e nel 1848 i veneti ribellatisi al dominio asutriaco volevano essere annessi all'allora nascente Stato italiano;
7) nel 1866 i veneti hanno votato a stragrande maggioranza per l'annessione allo Stato italiano;
8) la falsificazione della storia da parte di certo venetismo è un crimine contro i veneti.
NB:
le critiche alle mostruosità dello Stato italiano si possono fare senza falsificare la storia; come si può perseguire l'indipendenza dei veneti senza manipolare la storia ma raccontandola giusta, assumendosene tutte le responsabilità storiche senza far passare i veneti per vittime o poveretti imbelli senza dignità e sopratutto rispettando la volontà democratoca dei veneti di oggi.
Tom Guerra
Gino Quarelo ecco bravo non è vero che la Serenissima Repubblica Veneta sia morta dal momento che si è ricomposto il Maggior Consiglio e che poi si è rieletto il 121 Doge Albert Gardin eletto oltre tutto in palazzo Ducale davanti alla Digos.
Gino Quarelo
Non vi è alcuna ricomposizione di alcunché, trattasi solo di iniziative di minoranze minimali senza alcun valore politico e giuridico che contrastano con la volontà democratica della maggioranza dei veneti.
Tom Guerra
Di fatti anche il trattato di campo Formido non aveva valore visto che era fatto da una minoranza etnica senza diritto giuridico ma sopra tutto con la forza.
Gino Quarelo
La Serenissima non era uno stato etnico dei veneti ma solo l'Impero dei veneziani in buona parte ottenuto con la forza. In 223 anni dalla fine della Serenissima i veneti non si sono mai ribellati a nessun dei vari domini succedutisi per restaurare/resuscitare la morta e sepolta Serenissima.
REPUBBLICA VENETA – IL DOGE
Albert Gardin
IL SENSO DEL MAGGIOR CONSIGLIO VICENZA
Domani, con alto senso di responsabilità, saremo a Monte Berico per confermare ai Veneti la continuità ela determinazione della resistenza veneta contro la illegittima e insensata occupazione italiana.
Diremo ai Veneti che è ora di riprendere in mano la situazione, che dobbiamo servirci del nostro forte diritto, per delegittimare l’occupazione foresta e ristabilire la sovranità della Repubblica Veneta.
La Questura occupante, ha già annunciato che ricorrerà ai decreti “antiepidemici” per sanzionare i partecipanti alla riunione del Maggior Consiglio. Ne siamo felici perché, senza volerlo, faranno il nostro gioco: abbiamo necessità di evidenziare, di rendere palese l’ostilità e il disprezzo del regime italiano verso la storia, la cultura e l’indipendenza veneta e verso i Veneti. Abbiamo bisogno di far capire ai Veneti la natura politica del regime mafioso che si nasconde dietro il tricolore!
Dunque, domani, con la massima serenità e responsabilità, ci riuniremo sul sagrato del santuario di Monte Berico per far capire ai Veneti che la Repubblica Veneta è viva ed è in fase di riorganizzazione e che il tunnel dell’occupazione sta per finire.
Alle eventuali sanzioni conto il “virus veneto”, presenteremo puntuale impugnazione, convinti che queste angherie antivenete troveranno presto fine per la crisi mortale che colpisce l’Italia e perché i Veneti, guidati dal Maggior Consiglio, riusciranno a liberarsi presto, molto presto!
Domani a Monte Berico ci sarà un fronte patriotico responsabile, sereno e determinato!
Venezia, 15.5.2020
Albert Gardin – CXXI Doge
VIVENZA – SANTUARIO MONTE BERICO
Albert Gardin
SABATO 16 MAGGIO 2020 – ore 11.00
Impedito per la seconda volta ai patrioti di riunirsi in Maggior Consiglio al Santuario di Monte Berico.
La Digos con il supporto della Mobile della Questura di Vicenza ha effettuato un blocco, riservato esclusivamente a esponenti dell'Ufficio Dogale, Albert Gardin, Flavio Peron e Federico Scara con il fine d'impedire loro di presenziare alla riunione veneta.
Il Doge e Federico Scara sono stati denunciati per resistenza a pubblico ufficiale. Gardin e Scara, contestando le accuse, presenteranno denuncia per sequestro di persona e attentato alla libertà di riunione.
Gino Quarelo
Svegliati Gardin non esiste più da 223 anni quel mondo che hai mitizzato, sveglia!
Gino Quarelo
Ai demenziali, irresponsabili e inaffidabili venetisti minimizzatori e complottisti, secondo i quali la pandemia non esisterebbe e sarebbe solo una manipolazione dei governi e dei media asserviti per terrorizzare le popolazioni e ridurle ad accettare le dittature approntate con il pretesto del contenimento del contagio; oppure che l'epidemia reale non è più di una normale influenza stagionale e che i dati sulla mortalità e sui contagi sono manipolati e falsificati anche conteggiando i morti normali come morti da Covid-19:
Chi è morto di Covid-19 avrebbe vissuto in media altri 10 anni
Info Data
15 maggio 2020
https://www.infodata.ilsole24ore.com/2020/05/15/44638/ Gli uomini che sono morti di Covid-19-19 avrebbero vissuto in media altri 14 anni; le donne altri 12, suggerisce un’analisi preliminare realizzata da un gruppo di scienziati scozzesi dell’Università di Glasgow ed Edimburgo. Considerando anche la presenza di eventuali malattie precedenti i numeri diventano leggermente inferiori, mostrano le stime degli autori, e passano a 13 anni per gli uomini e 11 per le donne.
Nel complesso, secondo queste stime, ogni decesso avrebbe sottratto in media oltre dieci anni di vita a chi ne è stato colpito.
Gli autori dello studio hanno stimato gli anni potenziali di vita perduti di chi è deceduto per il COVID-19 combinando i dati italiani delle morti con informazioni su quanto tendono a vivere diverse combinazioni di età, sesso ed eventuali malattie pregresse in condizioni “normali” – cioè prima dell’arrivo dell’epidemia. I primi arrivano da informazioni rese note dall’istituto superiore di sanità (ISS) in uno dei suoi bollettini periodici.
A parte i casi più problematici (e rari), ovvero di persone che hanno contratto la malattia mentre avevano già di un ampio numero di problemi di salute precedenti, nella maggior parte di combinazioni di età, sesso e condizioni di salute gli anni di vita andati persi “sono rimasti sopra i cinque”.
Come notano gli autori dello studio “la mortalità da Covid-19 rappresenta un peso sostanziale per gli individui, comparabile con malattie a lungo termine ad elevato peso” come alcune croniche che colpiscono il cuore o altre che ostruiscono i polmoni. “Anche considerando il numero di malattie pregresse”, continuano, “la maggior parte degli individui ha perso ben più di uno o due anni di vita come suggerito da alcuni”. Per fare un paragone, sottolineano ancora, si può ricordare come nel Regno Unito gli anni di vista persi (sempre in media) per altre malattie molto gravi siano per esempio circa 8 per alcune malattie che ostruiscono i polmoni, 12-13 per alcune malattie del cuore o per le polmoniti, 21 e mezzo per l’asma. Anche in confronto a esse, si legge, la mortalità da COVID-19 rappresenta un peso notevole per le persone.
Un aspetto su cui ci si può confondere facilmente nel pensare a questo problema riguarda l’aspettativa di vita. Leggiamo dalle cronache che diversi decessi hanno riguardato persone anziane, per cui c’è chi potrebbe ipotizzare che comunque esse avrebbero vissuto poco. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità la speranza di vita in Italia nel 2016 era un filo meno sotto gli 83 anni, per cui se per esempio muore un 80enne c’è chi potrebbe pensare che in media ha perso 3 anni di vita. Eppure non è così: un conto è la speranza di vita generale alla nascita, un altro l’aspettativa di vita una volta raggiunta una certa età, e infatti le tavole dell’Istat mostrano che gli 80-84enni possono aspettarsi di vivere ancora (in media) per altri nove anni e mezzo.
Secondo l’ultimo aggiornamento della Protezione civile, al 29 aprile 2020 sono morte di COVID 27.682 persone. Anche assumendo un valore al ribasso nel numero di anni di vita persi intorno a 10 arriviamo a un totale che si aggira sui 277mila anni andati perduti. Naturalmente questa è una stima molto generale e con tutti i suoi limiti, perché in teoria bisognerebbe tenere in considerazione le condizioni concrete di tutte le persone coinvolte per avere un quadro migliore. Tuttavia al momento questi dati non sono resi disponibili al pubblico da chi li possiede, come l’istituto superiore di sanità, il che limita molto la possibilità di compiere analisi da parte degli esperti.
Si tratta comunque con tutta probabilità persino di una sottostima, perché sappiamo ormai che moltissimi decessi non sono stati rilevati; le persone coinvolte mai sottoposte al test per stabilire se effettivamente avevano contratto il virus. Ma se non le vediamo magari nei numeri forniti dalla protezione civile, esse comunque risultano dai dati generali di mortalità della popolazione. Valori che da marzo hanno cominciato a impennarsi per poi raggiungere un picco fuori scala a fine mese e infine calare di nuovo una volta che gli effetti delle misure di contenimento hanno cominciato a manifestarsi, nel giro di qualche settimana.
Il peso dell’epidemia, in termini di anni di vita perduti, sembra quindi probabilmente maggiore. Accanto ai morti ufficiali per Covid ci sono poi le persone che hanno perso la vita in conseguenza della crisi che ha colpito il sistema sanitario, sopratutto in alcune regioni. Parliamo di chi avrebbe per esempio dovuto subire operazioni poi rimandate perché una parte importante dell’attività ospedaliera è stata convertita a ospitare malati di coronavirus. O di chi non ha potuto ricevere cure perché non c’era più posto nei reparti di terapia intensiva. Non si tratta di danni causati direttamente dalla malattia, com’è ovvio, ma è evidente che i loro standard di cura sarebbero stati molto migliori se l’epidemia non fosse mai avvenuta.
A differenza degli studi pubblicati di solito sulle riviste scientifiche, diverse analisi relative al COVID-19 sono state pubblicate prima del processo di peer review per renderne più rapida la diffusione data la situazione di emergenza. Quella presentata in questo articolo, a partire da una collaborazione delle università di Glasgow ed Edinburgo, nonché di Public Health Scotland e Scottish Public Health Observatory, è una di esse.
Attraverso la peer review alcuni revisori esterni analizzano la qualità del lavoro, cercano di individuare eventuali problemi o suggeriscono miglioramenti prima che esso esca effettivamente su una rivista scientifica. Questo tende a rendere il processo più accurato ma anche più lento, tanto che fra il momento in cui un articolo viene sottoposto a una rivista e la sua pubblicazione a volte possono passare mesi se non (benché più di rado) persino anni.
Tuttavia nel momento in cui il mondo si trova ad affrontare la peggiore pandemia da un secolo a questa parte l’intero processo ha subito un’accelerazione, e moltissimi scienziati stanno pubblicando online i loro “pre-print”, cioè analisi appunto ancora prive della peer review. Questo significa un ulteriore margine di incertezza, per quanto inevitabile, in buona parte di quanto leggiamo e apprendiamo ogni giorno sul nuovo virus. Possiamo chiedere scienza buona o scienza veloce, ma per quanto ce ne sia disperato bisogno avere entrambe è estremamente difficile