Cinesi con febbre su nave,fermi in 6.000 Agenzia ANSA
30 gennaio 2020
http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews ... jz0vHQQfB8Due casi sospetti di Coronavirus sono in questo momento in isolamento nell'ospedale di bordo di una nave della Costa Crociere ferma al porto di Civitavecchia. Moglie e marito cinesi di Hong Kong con febbre e problemi respiratori, sono stati già raggiunti dai medici dello Spallanzani per realizzare i test. Secondo quanto si è appreso gli altri passeggeri, 6 mila circa, al momento non potrebbero scendere dalla nave. La coppia, salita a Savona alcuni giorni fa, era arrivata in Italia a Malpensa il 25 gennaio.
"Siamo in attesa di conoscere l'esito delle verifiche ancora in corso, ma tutto quello che andava fatto è stato fatto. La situazione è sotto controllo e al momento non risulta che vi siano motivi di preoccupazione a bordo", spiega il comandante della direzione marittima del Lazio della guardia Costiera Vincenzo Leone facendo il punto sulla nave bloccata.
Conte, primi due casi di coronavirus confermati in Italia Agenzia ANSA
30 gennaio 2020
http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca ... c666e.html È allarme coronavirus in Italia. Sono stati accertati due casi a Roma. "I due casi accertati sono due turisti cinesi che sono venuti nel nostro paese, i primi due casi accertati di Coronavirus". Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi. "Siamo vigili e molto attenti: non ci siamo fatti trovare impreparati" ha detto il presidente del consiglio. E' stato chiuso il traffico aereo da e per la Cina ha precisato il presidente del Consiglio.
"Lo Spallanzani è la Bibbia in questo settore. Non c'è nessun motivo di creare panico e allarme sociale". Sono in corso "attente verifiche per ricostruire il percorso" dei due turisti cinesi, primi casi accertati di Coronavirus in Italia, "per isolare i loro passaggi, per evitare assolutamente qualsiasi rischio ulteriore rispetto a quello già accertato". Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi con il ministro della Salute Roberto Speranza.
"L'insorgenza di casi di Coronavirus in Italia è "un fatto abbastanza normale se pensiamo alla statistica, visto che in Europa ci sono 10 casi. Lo dice il ministro della Salute Roberto Speranza, in conferenza stampa a Palazzo Chigi.ci sono già dieci casi. Era abbastanza probabile, lo dicevano già da tempo i nostri scienziati". Lo dice il ministro della Salute Roberto Speranza a Palazzo Chigi. "La situazione è seria ma non bisogna fare allarmismi, la situazione è totalmente sotto controllo" precisa il ministro.
"Sono fiducioso che la situazione rimarrà confinata" precisa il premier. "Il ministro Speranza ha già adottato un'ordinanza che chiude il traffico aereo da e per la Cina. Siamo il primo Paese dell'Ue ad adottare una misura cautelativa di questo genere".
I due turisti cinesi, primi casi accertati di Coronavirus in Italia sono "ricoverati in isolamento, sono in buone condizioni, ci fa pensare che non ci siano persone esposte". Lo ha detto il direttore scientifico dello Spallanzani di Roma Giuseppe Ippolito in conferenza stampa a Palazzo Chigi assicurando che "al momento sembra non ci siano rischi" di focolai. La coppia di cinesi ricoverata allo Spallanzani è originaria della provincia di Wuhan. Secondo quanto si è appreso erano arrivati dieci giorni fa, il 23 gennaio a Milano. Dopo alcune tappe per l'Italia sono arrivati a Roma. Ieri sera si sono sentiti male e, visti i sintomi che presentavano, sono stati presi in carico da personale del 118 e ricoverati allo Spallanzani.
"CONFERMATI i primi due casi di coronavirus in Italia (due turisti cinesi), CHIUSO il traffico aereo con la Cina, dichiarata l'EMERGENZA globale dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. E poi eravamo noi a essere "speculatori" e catastrofisti... Frontiere aperte, incapaci al governo". Lo scrive su Fb Matteo Salvini.
"Uno che si mette a speculare politicamente sul coronavirus è un poveraccio".
Lo scrive su Twitter il vicesegretario del Pd Andrea Orlando, commentando le parole di Matteo Salvini dopo i primi due casi di goronavirus in Italia.
Coronavirus, primo caso di contagio da persona a persona negli Usa30 gennaio 2020
http://www.rainews.it/dl/rainews/artico ... Tv8m2wBP-E I Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), l'organismo di controllo sulla sanità pubblica negli Stati Uniti, hanno confermato la presenza del primo caso di contagio tra esseri umani nel Paese. Durante un briefing con i giornalisti, i Cdc hanno reso noto che si è ammalato il marito della donna di Chicago che aveva contratto il virus a Wuhan, in Cina, prima di rientrare negli Stati Uniti. "Siamo consapevoli che sia preoccupante", ha detto il direttore dei Cdc, Robert Redfield, ma "i rischi immediati per gli americani sono bassi".
Intanto in Cina è di 7.830 casi confermati e 170 morti l'ultimo bilancio dell'epidemia di polmonite da coronavirus in Cina. Lo riferiscono i media statali cinesi, citando dati delle 19 di oggi, le 12 in Italia, aggiungendo che ci sono finora 139 casi di persone dimesse dalle strutture ospedaliere del Paese dopo la guarigione. Sono 12 mila i casi sospetti e, tra i malati, 1.370 sono in gravi condizioni.
Il governatore della provincia dell'Hubei, Wang Xiaodong, ha avvertito che c'è una grave carenza di forniture mediche, non solo a Wuhan, città epicentro dell'epidemia dal nuovo coronavirus della polmonite, ma anche nella città vicine. Il governatore ha aggiunto che mancano anche gli indumenti protettivi usa e getta. Secondo il governatore, la situazione è così grave che alcuni tra il personale medico indossano impermeabili e sacchetti di immondizia monouso come copriscarpe per proteggersi.
Slitta a domenica il rientro degli italiani da Wuhan
L'aereo militare destinato a riportare in patria gli italiani rimasti bloccati a Wuhan dall'epidemia di coronavirus partirà nella giornata di sabato. Lo riferiscono fonti diplomatiche. Se tutto verrà confermato, i connazionali giungerebbero a Roma domenica, considerati i tempi tempi tecnici per organizzare il rientro, la messa a punto delle complesse questioni logistiche e gli stringenti vincoli di carattere sanitario da rispettare. Se il volo dall'Italia dovesse partire sabato in serata, il rientro slitterebbe invece a lunedì. A essere riportati in patria saranno una settantina di persone che hanno scelto volontariamente di partire.
Farnesina: evitare i viaggi nella regione dell'Hubei
"A seguito della diffusione del 'nuovo coronavirus" 2019-ncov, originatasi dalla città di Wuhan, si raccomanda di evitare tutti i viaggi nella provincia dell'Hubei", in Cina. Lo sottolinea la Farnesina in un avviso, aggiornato oggi, sul sito 'Viaggiaresicuri' dell'unità di crisi del ministero degli Esteri. In ragione delle misure attuate dalle autorità locali per il contenimento del coronavirus "si consiglia" anche "di posticipare viaggi non necessari nel resto del paese".
Nave da crociera a Civitavecchia: primi esami escluderebbero virus
Una turista cinese è stata messa in isolamento nell'ospedale di bordo di una nave da crociera ferma al porto di Civitavecchia. I primi esami escludono che si tratti di coronavirus, si è in attesa della conferma ufficiale. La donna, con febbre e problemi respiratori, è stata raggiunta dai medici dello Spallanzani per realizzare i test. In isolamento anche il marito. Il Sindaco di Civitavecchia, Ernesto Tedesco, ha chiesto alle amministrazioni competenti che i passeggeri non vengano fatti scendere fino all'arrivo dei risultati dall'ospedale di Roma. "Devo tutelare la salute dei miei concittadini", spiega il sindaco.
Conte: vigili e prudenti, ma no allarmismi
"Ci manteniamo aggiornati per intensificare, se necessario, le nostre cautele. Già adesso, senza necessità di diffondere allarmismi e che si alimenti alcuna forma di panico, noi stiamo adottando tutte le iniziative per fronteggiare i rischi connessi al coronavirus", ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, rispondendo a una domanda dei cronisti, dopo l'incontro con il primo ministro bulgaro Borissov. "Non siamo preoccupati, ma assolutamente vigili e prudenti" per la nave bloccata al largo di Civitavecchia per casi sospetti di coronavirus, ha detto il premier.
Usa: manderemo i nostri migliori esperti
Gli Usa invieranno i loro "migliori esperti", su invito della Cina, per collaborare alle ricerche sul coronavirus, ha annunciato il consigliere economico della Casa Bianca, Larry Kudlow. "Stiamo inviando in aiuto i nostri migliori esperti del Centro di controllo per la prevenzione della malattie", ha dichiarato Kudlow ai giornalisti, precisando che gli esperti Usa sono stati invitati dalla Cina a lavorare insieme all'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) nella ricerca di una cura. Nei giorni scorsi il presidente, Donald Trump, aveva offerto alla Cina e all'omologo Xi Jinping "ogni aiuto necessario": "I nostri esperti sono straordinari", ha assicurato Trump in un tweet.
Nuova riunione dell'Oms
L'Organizzazione mondiale della sanitàtiene oggi una nuova riunione d'emergenza di esperti per stabilire se l'epidemia di coronavirus iniziata in Cina costituisca un'emergenza sanitaria internazionale. Il meeting è stato convocato dal direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus dell'organismo Onu basato a Ginevra.
"La decisione di riunire nuovamente il comitato d'emergenza è basata sull'evidenza di aumento del numero di casi e anche della trasmissione del coronavirus da uomo a uomo anche al di fuori dalla Cina. Questi sviluppi sono di grande preoccupazione", ha affermato ieri in conferenza stampa nella sede dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) a Ginevra Michael Ryan, Executive Director, Who Health Emergencies Programme, appena rientrato dalla missione in Cina.
"Fuori dalla Cina abbiamo avuto finora solo 68 casi" di coronavirus, "pari all'1% del totale, e nessuno morto". Questo "è merito degli sforzi straordinari fatti dal governo cinese per fermare la diffusione del virus". Così, in conferenza stampa a Ginevra, il direttore generale dell'Oms, Tedros, appena rientrato dalla Cina. Le 142 che persone decedute vivevano in Cina. La stragrande maggioranza dei contagiati era stato in Cina, e solo 3 non vi erano stati".
Ue: potenzialità per minaccia molto grande
Il contagio da coronavirus "evolve molto velocemente e c'è la potenzialità di una minaccia molto grande", ha detto Stella Kyriakidou, Commissario europeo perla salute, parlando alla plenaria del Parlamento europeo. "La mia priorità - ha sottolineato - è assicurare tutto il sostegno agli Stati membri. Abbiamo già preso una serie di provvedimenti per sostenere le misure nazionali e siamo in costante contatto. Abbiamo bisogno di uno scambio immediato di informazioni e di coordinare la risposta europea".
5 casi in Francia, 4 in Germania, uno in Finlandia
Cinque casi in Francia, quattro in Germania, un caso in Finlandia. Questo il punto sul contagio di cittadini Ue in Europa al Parlamento europeo riunito in sessione plenaria. Alla Commissione risulta che attualmente circa 600 europei vorrebbero lasciare la Cina, ma al momento solo la Francia ha chiesto assistenza Ue per i rimpatri. Il Meccanismo Ue di protezione civile può coprire fino al 75% dei costi di viaggio. Risulta che i paesi che hanno segnalato cittadini nazionali che vogliono rientrare dalla Cina sono Italia, Austria, Belgio, Bulgaria, Germania, Spagna, Finlandia, Francia, Lettonia, Olanda, Polonia, Portogallo, Romania e Regno Unito.
Primo caso in Tibet
Anche il Tibet ha riportato il suo primo caso, rende noto la Commissione sanitaria nazionale(Nhc) cinese. Le 38 nuove morti segnano il più alto aumento di decessi giornalieri dall'inizio dell'epidemia e arrivano mentre è incorso un massiccio sforzo di contenimento che sta tenendo bloccate decine di milioni di persone nello Hubei. La maggior parte delle ultime infezioni segnalate si è verificata proprio nella provincia focolaio del virus, che ne ha registrate 1.032.
Il Presidente cinese: situazione "cupa e complicata"
La situazione nel contrasto all'epidemia di polmonite da coronavirus è ancora "cupa e complicata", ha dichiarato il presidente cinese, Xi Jinping, ripreso dai media statali cinesi, in un messaggio in cui ha sottolineato l'allineamento al Partito Comunista Cinese delle Forze Armate cinesi "per combattere duramente e sostenere attivamente la prevenzione e il controllo" dell'epidemia. Nel messaggio, Xi ha chiesto agli ospedali militari di fare del loro meglio per accogliere tutti i pazienti e ha sollecitato l'intensificazione della ricerca scientifica contro il nuovo coronavirus.
L'impatto sui voli
American Airlines taglia i voli con la Cina a causa dell'emergenza coronavirus. Tutti i collegamenti da Los Angeles a Shangai e Pechino saranno sospesi dal 9 febbraio fino al 27 marzo. Proseguiranno per ora regolarmente invece i voli da Dallas e Los Angeles a Hong Kong. American Airlines è la seconda compagnia aerea statunitense a sospendere alcuni voli con la Cina dopo United Airlines.
Anche British Airways ha annunciato la sospensione immediata di tutti i suoi voli verso la Cina. Anche Lion Air, la più importante compagnia aerea del sudest asiatico, ha deciso di interrompere tutti i voli a partire dal 1 febbraio.
La compagnia aerea francese Air France ha annunciato la sospensione di tutti i voli verso la Cina fino al 9 febbraio. In precedenza la società aveva già annunciato la sospensione dei voli per Wuhan "fino a nuovo avviso.
Voli sospesi anche per la tedesca a Lufthansa. Lo ha confermato la compagnia aerea tedesca. La compagnia aerea tedesca ha deciso di annullare tutti i voli da e per la Cina continentale. La sospensione, ha fatto sapere la società, sarà in vigore fino a 9 febbraio e riguarda anche le compagnie controllate Swiss e Australian Airlines.
Anche l'olandese Klm e la spagnola Iberia hanno annunciato la cancellazione di voli per la Cina. A partire da venerdì, i voli Klm diretti per le città di Chengdu e Hangzhou saranno sospesi, mentre i numeri di voli per Shanghai saranno ridotti da 11 a 7 alla settimana. La tratta di Pechino, invece, non subirà modifiche, ha fatto sapere Klm in una comunicato. Le misure saranno in vigore fino al 29 febbraio.
Quanto a Iberia, la sospensione riguarda tutti i voli verso la città di Shanghai, l'unica destinazione che opera in Cina. La sospensione sarà effettiva da venerdì, quando era previsto il prossimo volo, e durante il mese di febbraio.
Dal 31 gennaio domani e fino al 25 marzo l'El Al, la compagnia di bandiera israeliana, non volerà più in Cina. Lo ha annunciato la stessa compagnia questa mattina "dopo una valutazione della situazione" in corso. I voli in programma oggi - ha spiegato ancora - partiranno invece regolarmente.
Msc e Costa crociere annullano partenze da porti cinesi
Msc e Costa crociere hanno cancellato tutte le partenze dai porti cinesi in seguito all'andamento dell'epidemia da coronavirus. Msc ha cancellato tre partenze previste della nave Splendida, che ha una capienza di 6.880 persone e avrebbe dovuto lasciare il porto i primi giorni di febbraio alla volta del Giappone. Costa ha sospeso le partenze previste tra oggi e il prossimo 4 febbraio.
Rinviati anche i Mondiali indoor di atletica
Il coronavirus ferma anche i Mondiali indoor di atletica leggera, che erano in programma a Nanchino nel marzo prossimo. World Athletic, la federazione internazionale di atletica leggera, ha reso noto di aver deciso insieme con gli organizzatori cinesi di rinviare di un anno, a marzo 2021, l'evento che si doveva tenere nella città cinese dal 13 al 15 marzo prossimi. "Sappiamo che la Cina sta facendo tutto il possibile per contenere il nuovo coronavirus - dichiara in una nota - ma è necessario fornire agli atleti, alle federazioni e ai partner indicazioni chiare in una situazione complessa e in rapida evoluzione".
Anche le prove di Coppa del mondo di sci, previste in Cina a febbraio, sono state annullate per via del nuovo coronavirus. Lo riferiscono le autorità di Pechino.
Effetti su commercio e produzione industriale
Intanto, per i timori che l'infezione da coronavirus si diffonda ancora più rapidamente Toyota ha interrotto la produzione in Cina fino al 9 febbraio.
Starbucks ha annunciato la chiusura temporanea di metà dei propri punti vendita in Cina. La catena di negozi di caffè non è la prima a chiudere negozi nel Paese: pochi giorni fa anche McDonald's aveva annunciato una decisione simile.
Ikea ha chiuso tutti i suoi negozi in Cina, a causa dell'epidemia da coronavirus. Lo ha annunciato l'azienda svedese, sottolineando che la misura è stata decisa per proteggere clienti e personale dal rischio di contagio. I negozi resteranno chiusi sino a nuovo ordine, dopo esserlo già stati per una settimana a causa dei festeggiamenti per il capodanno lunare.
Coronavirus, l'Oms dichiara l'emergenza sanitaria globaleGiovanna Pavesi - Gio, 30/01/2020
https://www.ilgiornale.it/news/cronache ... SoAd4mc6uc A qualche settimana dalla diffusione dei primi casi, ora l'agenzia speciale Onu mette in guardia (soprattutto) i Paesi con un sistema sanitario più debole: "Necessario agire ora"
Il coronavirus è "emergenza sanitaria internazionale" e a farlo sapere, nelle ultime ore, nel corso di una conferenza stampa è stato il direttore dell'Organizzazione mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus.
La motivazione di questa denominazione sarebbe legata alle preoccupazioni correlate al continuo diffondersi della malattia che, finora, ha ucciso 171 persone e ne ha contagiate, soltanto in Cina, più di mille nella sola giornata di ieri.
I casi di contagio
In base alle ultime informazioni, l'infezione si sarebbe diffusa in 18 Paesi e, finora, i casi accertati sarebbero circa 8mila. Il ceppo è stato scoperto per la prima volta lo scorso dicembre nella città di Wuhan, isolata da diversi giorni per evitare che la malattia si diffonda. In Europa, al momento, i contagi si sarebbero registrati in Francia, Germania e in Finlandia. I casi di diffusione accertati sono 7.834, di cui 7.736 si trovano nel Paese asiatico da dove è partito il virus (e rappresentano circa il 99%). In questo momento, in Cina, 1.370 pazienti sarebbero ricoverati in gravi condizioni.
"Attenzione ai Paesi più deboli"
"Ora ci sono 98 casi di contagio da coronavirus in 18 Paesi fuori dalla Cina, tra cui otto casi di trasmissione da uomo a uomo in quattro stati: Germania, Giappone, Vietnam e Stati Uniti", ha spiegato il direttore dell'Oms, al termine della riunione del comitato di emergenza sull'epidemia partita dalla provincia cinese dell'Hubei. "Non sappiamo che tipo di danno questo virus potrebbe fare se si diffondesse in un Paese con un sistema sanitario più debole", ha chiarito Ghebreyesus. Che ha poi aggiunto: "Dobbiamo agire ora per aiutare i Paesi a prepararsi a questa possibilità". Intanto, l'Oms ha fatto sapere di aver riconosciuto gli sforzi che Pechino ha messo in atto per contrastare la malattia.
Perché alzare l'allerta
Le dichiarazioni dei veritici dell'agenzia speciale Onu arrivano dopo che il comitato di emergenza dell'organizzazione si è riunito nuovamente a Ginevra, nella giornata di oggi, per una nuova valutazione della situazione. La decisione di innalzare il livello di allarme è arrivata dopo la conferma dei primi casi di trasmissione di coronavirus tra persone all'esterno della Cina. Al momento, si tratterebbe di otto casi, tra Germania, Giappone, Vietname e Stati Uniti, anche se il numero di ammalati si alza, superando anche l'epidemia di Sars, che nel 2003 provocò la morte di decine di persone.
"Un evento straordinario"
L'Oms parla di "emergenza di salute pubblica di preoccupazione internazionale" quando ci si trova di fronte a un "evento straordinario" che costituisce "un rischio per la salute pubblica per altri stati attraverso la diffusione internazionale della malattia" e che "richieda potenzialmente una risposta internazionale coordinata". Percedenti emergenze di questo tipo sono state dichiarate per i virus Ebola, Zika e H1N1.
CORONAVIRUS/ Gli italiani a Wuhan svelano ciò che la Cina nasconde al mondohttps://www.ilsussidiario.net/autori/souad-sbai/ 31 gennaio 2020
https://www.ilsussidiario.net/news/coro ... o7AjoRZLsg Mentre la pandemia di coronavirus scoppiata in Cina continua ad avanzare inarrestabile, generando ansia e preoccupazione nel mondo intero, una domanda sorge spontanea: le informazioni relative al contagio fornite dalle autorità di Pechino sono attendibili? Come ai tempi della Sars nel 2003, sta infatti emergendo più di qualche dubbio sulla trasparenza del governo cinese nel condividere dettagli e particolari sulla reale situazione domestica, che sono quanto mai d’interesse per tutta la comunità internazionale.
Gli ultimi aggiornamenti ufficiali parlano di oltre 170 morti e 7.700 infetti. Da Wuhan, invece, fonti riconducibili a cittadini italiani venutisi malauguratamente a trovare nella città epicentro della pandemia, parlano di un bilancio di gran lunga più spaventoso. I morti sarebbero finora ben 9mila, mentre i contagiati più di 70mila: se questi numeri, che circolano tra la stessa popolazione locale, sono veri solo in minima parte, quella effettuata dal governo cinese non sarebbe disinformazione? Non si tratterebbe di un comportamento a dir poco irresponsabile, visto che in gioco c’è la vita del resto degli abitanti del pianeta?
“La capacità di diffusione del coronavirus sembra diventare più forte”, si è limitato a dichiarare il ministro della Sanità, Ma Xiaowei, in una conferenza stampa. Ma cosa intende quando sostiene che “non sono ancora chiari i rischi della sua mutazione”? Il virus potrà trasformarsi in un incubo ancora peggiore? Le autorità del regime sanno qualcosa che non vogliono dire?
Di scarsa credibilità è la versione che vuole sia stato un animale, nello specifico un serpente, a fungere da mezzo di diffusione dell’infezione. Non sarebbe forse opportuna una maggiore chiarezza da parte del governo cinese sulle origini della pandemia? Soprattutto per smentire l’ipotesi che sta prendendo sempre più piede, secondo cui il virus sarebbe stato creato appositamente in un laboratorio militare basato a Wuhan, quale potenziamento del virus della Sars.
Il lungo periodo d’incubazione del virus, che va dai 10 ai 14 giorni, non rende possibile rilevarne in tempi brevi la sintomatologia (febbre, tosse, problemi respiratori). Per questo motivo, lo scienziato a cui andrebbe attribuita la paternità del virus sarebbe risultato negativo ai primi test, tanto da diffondere l’infezione una volta uscito dal laboratorio. Fantasie? Probabile, ma alimentate dall’atteggiamento di ambiguo “riserbo” mantenuto da Pechino.
Quel che è certo, secondo un’analisi del “Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie”, pubblicata sul New England Journal of Medicine, è che la trasmissione del virus da uomo a uomo è cominciata già alla metà di dicembre, ovvero precedentemente alla notifica ufficiale dei primi casi di contagio. Pechino ha quindi temporeggiato prima di svelare al mondo la minaccia che si è venuta a creare all’interno del suo stesso territorio.
Poco o nulla, inoltre, trapela su quel che accade davvero nelle località maggiormente colpite dal flagello. A Wuhan sembra di stare in un film, dicono le fonti italiane. Le vie di uscita e d’ingresso sono presidiate da posti di blocco composti da militari che hanno l’ordine di sparare a chiunque tenti di entrare e uscire dalla città.
Le strutture sanitarie sono collassate e per far fronte all’emergenza è in via di costruzione, a tempi di record, un nuovo ospedale con capacità di mille letti. L’avvio della costruzione di un secondo ospedale con un numero di letti ancora maggiore dovrebbe essere imminente.
Al di fuori di Wuhan, nella provincia di Hunei, risultano completamente paralizzate anche altre città, dove vivono 70 milioni di persone, più della popolazione italiana. Qui lo stato d’allerta è passato da 3 a 1 e vige il coprifuoco, insieme al divieto di utilizzare qualsiasi tipo di trasporto a motore.
Sulla situazione a Pechino e Shangai, è possibile reperire un maggior numero d’informazione da fonti ufficiali, sia cinesi che internazionali. In ambo le megalopoli, morti e contagiati sono in crescita, anche se le cifre comunicate restano nell’ordine delle decine e delle centinaia, e la riapertura di scuole e asili è stata posticipata.
Al contempo, qualsiasi forma di trasporto pubblico sarebbe stata bloccata, ma di ciò non viene fatta menzione in comunicati stampa e dichiarazioni pubbliche. Forse per non confermare l’impressione di una Cina completamente paralizzata, fornita dalla sospensione delle celebrazioni del capodanno e dello svolgimento di varie competizioni sportive, tra cui il campionato di calcio.
Dalla Cina al resto del mondo il passo è breve. In Europa, sono 10 i casi d’infezione sin qui accertati: 5 persone in Francia, 4 in Germania e uno in Finlandia. l’Italia è stata finora risparmiata, ma montano sia tensione che confusione. Smentiti dalle verifiche epidemiologiche i presunti casi di Pistoia, Napoli, Parma e Roma, a tenere banco è la vicenda della nave da crociera con oltre 7mila passeggeri ferma al porto di Civitavecchia per volontà del sindaco, oppostosi al via libero allo sbarco giunto dalla capitaneria.
I primi test su due passeggeri di nazionalità cinese sono risultati negativi, ma il sindaco vorrebbe attendere l’esito degli esami definitivi prima che tutti coloro che si trovano sull’imbarcazione possano scendere a terra. Un periodo di quarantena di circa 2 settimane attende invece sicuramente la cinquantina di cittadini italiani che si trovano tuttora a Wuhan e torneranno in patria “entro 48/72 ore […] con un aereo civile sotto l’egida militare”, ha affermato il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri.
Come deve reagire l’Italia di fronte a una simile emergenza? In primo luogo, mantenendo la calma. A tal fine, i viaggi in Cina andrebbero altamente sconsigliati, ma non proibiti come hanno fatto Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti, con la sospensione dei voli da parte Lufthansa, British Airlines e American Airlines. Soprattutto, il governo italiano deve garantire ai cittadini un’informazione costante e corretta, in modo da contrastare le fake news incombenti, che stanno generando solo panico tra la popolazione. Esattamente il contrario di quanto fatto finora dalle autorità di Pechino.