Il razzismo e la violenza predatoria degli zingari

Re: El rasixmo e ła viołensa dei singani

Messaggioda Berto » ven mar 04, 2016 1:46 pm

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Fabio Manara
Come i Rom, gli ebrei da millenni son sempre stati letteralmente sulle palle a chiunque avesse la sfortuna di stare loro vicino. Chiaramente la colpa è sempre ed esclusivamente degli altri

Fabio Sermoneta
Forse lo sono le persone invidiose e mediocri . Non penso che una persona realizzata e felice pensi ad odiare il prossimo

Fabio Manara
Può darsi, ma quando tutti, e dico tutti i popoli che si sono imbattuti in ebrei e rom non si sono mai trovati bene con loro, pensare che siano tutti ignoranti e mediocri mi sembra riduttivo e piuttosto fuorviante

Pento Alberto
No, non è un paragone felice: i cosidetti zingari (quella minoranza nomade e seminomade che tutti conosciamo e non la parte di loro che nei secoli si è stanzializzata e integrata e che vive del suo onesto lavoro) si sono fatti odiare e si fanno odiare per le loro efferatezze criminali: accattonaggio, sfruttamento dei minori, furti, estorsioni, rapine, truffe, sequestri di persona, violenza personale, omicidi, mafiosità, caporalato e imbrogli a non finire. La giusta avversione per questi razzisti criminali non va confusa con il razzismo. Per questi razzisti i "gagè" ossia noi non zingari, saremmo una razza inferiore che loro hanno il "diritto naturale" di sfruttare secondo la logica preistorica delle caste indiane, area geografica e culturale da cui provengono.

Fabio Manara
Ottimo intervento, Alberto Pento. Spiegato con dovizia di particolari le ragioni concrete ed i comportamenti per i quali nomadi di etnia rom e sinti non sono affatto benvoluti, da sempre, ora mi aspetto una spiegazione plausibile sulle ragioni per le quali anche gli ebrei, da sempre, non sono benvoluti

Alberto Pento
Nel mondo i popoli si sono trovati sempre bene con gli ebrei, molto meno con gli zingari ladri ... . L'avversione per gli ebrei è dovuta prevalentemente all'antagonismo religioso mussulmano e cristiano con accentuazione per la setta cattolico romana che con la sua malevolenza ha generato l'antisemitismo diffuso in particolare con l'accusa di essere gli assassini di Cristo quando in realtà a uccidere l'ebreo eretico Cristo sono stati i romani, invasori d'Israele e che poi hanno assunto il cristianismo o eresia ebraico cristiana come religione del loro stato imperiale da cui il cattolicesimo romano.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: El rasixmo e ła viołensa dei singani

Messaggioda Berto » gio mar 10, 2016 10:14 am

Il Veneto cancella la legge a tutela della cultura Rom e Sinti
09/03/2016

http://www.oggitreviso.it/veneto-cancel ... nti-130333

VENEZIA - Con 34 voti a favore e 12 contrari il Consiglio regionale ha approvato il Progetto di Legge per l'abrogazione della Legge regionale n.54/1989 "Interventi a tutela della cultura dei Rom e dei Sinti". A favore del Pdl, proposto dal consigliere Nicola Finco, hanno votato a favore i consiglieri della Lega Nord, Zaia Presidente, Forza Italia, Fratelli d'Italia, Lista Tosi, Area Popolare e quattro consiglieri del M5S, mentre voto contrario è stato espresso dai consiglieri del PD, Moretti Presidente e da Patrizia Bartelle del M5S

"Con questo PdL - ha spiegato Finco - andiamo ad abrogare un legge che si è dimostrata del tutto inadeguata a risolvere il problema del nomadismo".

"Abbiamo quindi inteso - ha precisato Finco - dare un segnale politico molto forte nei confronti di questa popolazione, i cui componenti devono sapere che se hanno bisogno di un aiuto da parte del pubblico si devono mettere in fila, esattamente come fanno i cittadini italiani e veneti, attraverso graduatorie presso i Comuni. In un periodo di ristrettezza economica - ha concluso - riteniamo non doveroso avere una legge che va nella direzione di tutelare persone che hanno dimostrato di non volersi integrare all'interno della nostra società, continuando a creare problemi di criminalità nei nostri territori".

Il consigliere democratico Francesca Zottis, motivando il voto contrario del suo gruppo, ha sottolineato che il Pd è andato oltre alla semplice opposizione. "Consci che quella legge non funzionava e che i problemi di sicurezza, salute, formazione e di lavoro esistono comunque, - ha spiegato - abbiamo presentato un emendamento, che raccogliendo la richiesta di molti Comuni, chiedeva che fossero mantenuti gli articoli della legge relativi alla consulta regionale per la tutela dei Rom e dei Sinti, alla formazione, al lavoro. Ci sono normative nazionali ed internazionali - ha ricordato Zottis - che determinano il mantenimento dei campi Rom sul nostro territorio, quindi non è che con l'abrogazione della Legge 54 noi eliminiamo il problema, eliminiamo le persone o i campi. Questi rimangono, ma non c'è nessuna norma regionale che interviene dando indicazioni tra il livello nazionale e quello dei Comuni".
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Re: El rasixmo e ła viołensa dei singani

Messaggioda Berto » lun mar 14, 2016 10:50 pm

Cosenza, il boss del clan degli zingari Bruzzese decide di diventare collaboratore di giustizia
di MARCO CRIBARI
http://www.ilquotidianoweb.it/news/cron ... -clan.html

Mercoledì 09 Marzo 2016 13:02

Il caso

Già agli atti un verbale con le sue prime dichiarazioni nelle quali accuserebbe anche un quinto uomo per l'omicidio del boss rivale Luca Bruni

CATANZARO - Il boss del clan dei nomadi Franco Bruzzese ha iniziato a collaborare con la giustizia. La notizia del suo pentimento è rimbalzata poco fa da Catanzaro dove è in corso il processo contro il clan cosentino di cui lo stesso Bruzzese è ritenuto essere uno dei capi.

Un verbale con le sue prime dichiarazioni da pentito è stato già allegato agli atti dell'inchiesta.

Nell'interrogatorio Bruzzese rivela nuovi particolari sull'omicidio di Luca Bruni del quale tra l'altro lui stesso è ritenuto uno dei mandanti. A quanto pare il neo pentito ha confermato le proprie responsabilità nell'eliminazione del giovane Bella Bella avvenuta il 3 gennaio 2012 tirando in ballo oltre agli indagati già noti (Maurizio Rango, Adolfo Foggetti, Daniele La Manna) anche un quinto uomo, Ettore Sottile, inizialmente sfiorato dai sospetti ma poi archiviato per mancanza di prove.

A seguito delle rivelazini di Bruzzese un'ordinanza di custodia cautelare è stata confenzionata proprio per Sottile, che si trova già detenuto per il reato di associazione mafiosa
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Re: El rasixmo e ła viołensa dei singani

Messaggioda Berto » lun mar 14, 2016 10:52 pm

Latina, il funerale del capo degli zingari "Papù": permesso speciale per i rom detenuti
Sabato 20 Febbraio 2016
di Bianca Francavilla

http://www.leggo.it/news/italia/latina_ ... 64039.html

Niente cavalli, carrozze e petali di rosa per il funerale di Antonio Di Silvio, detto Papù, il capo degli zingari di Latina morto a 75 anni nella sua casa al quartiere Gionchetto.

Dopo una lunga trattativa tra forze dell'ordine e parenti della vittima, i rom hanno dovuto cedere: niente rito in stile Casamonica. Il funerale di Antonio, figlio di Costantino Di Silvio e Velia Casamonica, era previsto alle 11.30 di questa mattina nella Chiesa Santa Maria Goretti di Latina, ma il carro funebre è arrivato con almeno un'ora di ritardo. Ad accogliere il defunto, considerato un vero e proprio capofamiglia dell'intera comunità rom pontina, una banda che ha suonato e due enormi corone di rose rosse. Al rito hanno preso parte circa 250 persone, senza contare la folla di curiosi. PERMESSO SPECIALE PER I DETENUTI L'intera piazza è stata presidiata da Polizia Locale e da Polizia Penitenziaria: hanno potuto prendere parte alla messa quattro detenuti in carcere, tra cui i due figli del deceduto, ed altri appartenenti all'etnia che sono ristretti agli arresti domiciliari. Mentre questi ultimi hanno potuto raggiungere la Chiesa autonomamente, gli altri sono stati accompagnati dagli agenti, previa richiesta di permesso speciale, e dopo la messa hanno potuto salutare per l'ultima volta Antonio al cimitero. I REATI DEL CAPO DEGLI ZINGARI La fedina penale sporca è per Antonio quasi un'eredità. La madre era parente dei Casamonica, il padre fu ucciso da un'autobomba a Capoportiere nel 2003 ed il nipote, conosciuto come Patatone, è stato condannato per l'omicidio di Fabio Buonamano. Per i Di Silvio, noti a Latina per svariati reati tra cui il recente coinvolgimento nell'operazione Don't Touch, Antonio era il capo supremo. Vari i reati di cui si è macchiato nei suoi 75 anni di vita: invasione di terreni, furto, violazioni in materia edilizia, traffico e produzione di stupefacenti, porto abusivo di armi, sequestro di persona ed estorsione. Poi la malattia che ha lentamente spento Antonio fino alla morte. Per tutte queste ragioni la decisione da parte della Questura di Latina di vietare cavalli, carrozze e petali di rosa. Dopo il funerale-show dei Casamonica, le regole sono chiare per tutti: niente rito solenne per chi si è macchiato di gravi reati nel corso della sua vita.
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Re: El rasixmo e ła viołensa dei singani

Messaggioda Berto » mar mar 15, 2016 10:03 am

Ladra rom in carrozzina: “Io continuo a rubare!”
24 febbraio 2016
http://www.venetianpost.com/veneto-ladr ... o-a-rubare

Una storia incredibile da Vicenza. Una ladra nomade in carrozzina vive in ospedale e costa alla Regione Veneto 400 euro al giorno, cioè circa 10mila euro al mese. E anche se in ospedale non ha più niente da fare, continua a vivere per le corsie (dove però continua anche a rubare, visto che è già stata segnalata per due furti). Oggi è arrivata la notizia che la donna, dopo il clamore mediatico scatenato dai due ultimi furti perpetrati ai danni di altrettanti degenti, è stata trasferita in una casa di riposo cittadina.

Sulla vicenda -scrive il Gazzettino- il consigliere regionale Antonio Guadagnini ha rivolto alla Giunta regionale una interrogazione per sapere «quali urgenti iniziative intenda intraprendere al fine di risolvere una situazione così delicata» riferendosi appunto alla «situazione di una signora di 47 anni, paralizzata, che ha finito le terapie, che è pronta per essere dimessa ma per la quale non si riesce a trovare una struttura che la possa ospitare». «Il tutto costa alla Ulss 6 di Vicenza 400 euro al giorno, oltre 10 mila euro al mese – aggiunge Guadagnini -, e oltre a questo la donna occupa un posto che dovrebbe essere destinato a chi ne ha effettivamente bisogno; va altresì detto che l’ospite, dovendo pur passare il tempo, è stata due volte denunciata per furto». La donna all’ospedale è stata sottoposta ad alcuni interventi. Non ha l’uso delle gambe. Ha rimediato finora due denunce, la prima l’anno scorso per il furto di un giaccone, la seconda di recente per aver portato via una borsa ed averla poi alleggerita dei 50 euro che conteneva. In un’occasione avrebbe rivolto agli agenti insulti grevi, mentre dopo essere stata messa alle strette avrebbe detto «Tanto io continuo a rubare».
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Re: El rasixmo e ła viołensa dei singani

Messaggioda Berto » sab mar 19, 2016 10:59 pm

Vedova del nomade ucciso da Stacchio occupa abusivamente casa
Anna Rossi - Sab, 19/03/2016

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 37165.html

La vedova di Albano Cassol, il rapinatore ucciso un anno fa dal benzinaio Graziano Stacchio, ha occupato abusivamente una casa: "Da qui io non me ne vado".

Lo scorso febbraio cinque banditi hanno tentato di rapinare la gioielleria Nanto di Vicenza. Ma la prontezza della commessa e lo spirito di difesa del benzinaio Stacchio hanno impedito ai nomadi di entrare nel locale. Dal tentato furto, è rimasto ucciso Albano Cassol e, dopo una serie di procedimenti legali, la moglie rivendica "un futuro migliore" per i suoi figli.

I comportamenti e le azioni della donna, però, non sembrano voler dare una svolta alla vita senza regole che la famiglia Cassol ha sempre condotto. Cristina Albini, infatti, da mercoledì occupa abusivamente un'abitazione completamente inagibile che era destinata ad una famiglia in graduatoria per l'assegnazione delle case popolari. La donna è entrata nell'appartamento di nascosto: approfittando di una finestra rotta sul retro, si è introdotta nella struttura, ha aperto la porta d'ingresso e ha fatto entrare i quattro figli.

Una volta che la famiglia era tutta all'interno della casa, Cristina si è barricata dentro e quando i vicini hanno chiamato la polizia, lei ha gridato: "Io da qui non mi muovo". Il sindaco Ezio Dan è andato immediatamente sul posto, ma i suoi interventi sono risultati inutili perché tre figli della nomade sono minorenni. La vedova, alla vista del primo cittadino, ha subito giustificato la sua occpuazione abusiva: "Ho figli minorenni e non potete farmi uscire da qui. Per legge dovete darmi anche luce, acqua e assistenti sociali". I cittadini sono indignati e sperano che Ezio Dan riesca a "strappare la casa" alla donna perché la famiglia italiana entrata in graduatoria è in mezzo alla strada che attende di entrare nel suo appartamento.


Mi a ghe portaria via i fiołi e ghe cavaria ła podesta materna (paterna) e ghe afidaria i fiołi e xente pì racomanda (se se tratase de na fameja veneta łi ghe gavaria xa tolti i fiołi da on toco); sta dona ła tira su i fiołi come so pare on dàno par tute łe nostre comounedà.
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Re: El rasixmo e ła viołensa dei singani

Messaggioda Berto » dom apr 03, 2016 11:56 am

Russia, zingari non pagano luce e gas: Putin manda i soldati e sono manganellate (video)
Scritto il marzo 20, 2016


http://blog.pianetadonna.it/essenzialme ... late-video
Pare che anche in Russia, gli zingari non vogliano pagare luce e gas e si attacchino alle forniture pubbliche. Ma c’è una differenza, è tutta in questo video:
Fonte:
http://www.giornalenews.com

https://youtu.be/967q0MpRq3Y


Cusì a se fà, xo pakè a sti parasidi rasisti e criminałi, sensa creansa!
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Re: El rasixmo e ła viołensa dei singani

Messaggioda Berto » gio apr 07, 2016 7:54 pm

'Ndrangheta: clan "Rango-Zingari", stangata in abbreviato: raffica di condanne
07/04/2016

http://www.zoom24.it/2016/04/07/ndrangh ... anne-14331

Ergastolo per Maurizio Rango. Dai 16 ai 2 anni e mezzo per gli altri imputati. Soltanto due le assoluzioni. Sentenza storica che riconosce per la prima volta il clan degli zingari

Una sentenza storica. E che dimostra la validità delle tesi accusatorie formulate dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Il clan “Rango-Zingari” esiste. E non soltanto nella percezione della collettività. Per la prima volta, una sentenza che vedeva imputate 35 persone per i reati – contestati a vario titolo – di associazione mafiosa, traffico di droga, estorsioni e omicidi tende a dimostrare che nell’area urbana esisteva – e in parte esiste ancora attraverso singolari ramificazioni – una “famiglia” di ’ndrangheta capace di dettare legge e imporre le proprie regole a ogni altra organizzazione criminale presente sul territorio.

Maurizio Rango, nella sua veste di promotore e capo della malavita bruzia alleata al clan degli zingari, è stato infatti condannato con rito abbreviato all’ergastolo. Sulle sue spalle, così, è ricaduto il peso soprattutto del delitto di Luca Bruni, fratello di Michele Bruni “Bella Bella” ultimo padrino della città bruzia, morto per cause naturali. Rango e i suoi uomini – tali possono essere definiti alla luce della pronuncia di ieri sera – sono stati riconosciuti colpevoli di una serie di reati attraverso i quali è stato possibile piegare alla proprie volontà parti sane dell’economia e, secondo gli sviluppi di altre e più recenti indagini, anche uomini della politica e delle istituzioni. Dei 35 imputati, 33 sono stati condannati con rito abbreviato e soltanto due assolti: Mario Mignolo e Roberto Pastore. Per tutti gli altri, le pene comminate vanno (tolto l’ergastolo di Rango) dai 16 ai due anni e mezzo. Condannato anche il collaboratore di giustizia Adolfo Foggetti, l’uomo che ha consentito agli uomini dell’Arma di ritrovare i resti del corpo di Luca Bruni.

Ecco, nel dettaglio, tutte le condanne: 16 anni per Antonio Abbruzzese; 16 anni per Ettore Sottile, 10 per Antonio Imbroinise, 14 anni per Antonio Intrieri e Domenico Mignolo; 10 anni per Luca Maddalena; 8 anni per Giuseppe Curioso, Alfonso Raimondo, Francesco Vivacqua, Alberto Ruffolo, Gianluca Barone; 10 anni per Francesco Ciancio; 8 anni per Fabio Calabria e Gianluca Arlia; 7 anni per Luciano Impieri; 12 anni per Celestino Bevilacqua e Rocco Bevacqua; 12 anni per Gennaro Presta, 10 anni per Attilio Chianello e Danilo Bevilacqua; 5 anni per Leonardo Bevilacqua e Cosimo Bevilacqua; 6 anni per Adolfo Foggetti, 5 anni per Mario Perri, Andrea Greco, Domenico Cafiero, Giuseppe Esposito; 6 anni per Giovanni Iannuzzi; 2 anni e sei mesi per il collaboratore di giustizia Giuseppe Montemurro; 4 anni e sei mesi anni per Simone Santoro; 2 anni e 8 mesi per Antonio Abbruzzese e Francesca Abbruzzese.


La sentenza di ieri sera è decisamente importante anche ai fini di altri processi in corso. In particolare, quello che si sta celebrando al Tribunale di Cosenza con rito ordinario e che vede imputati altri esponenti di spicco del clan. Proprio nei giorni scorsi, infatti, è stato ascoltato in aula il maggiore Michele Borrelli, capo del Nucleo investigativo dell’Arma, il quale ha ricostruito la genesi della cosca. Nelle prossime settimane, invece, sarà la volta di altri testi chiamati a deporre dalla pubblica accusa rappresentata dal sostituto procuratore distrettuale Pierpaolo Bruni, lo stesso pm che ha sostenuto l’accusa ieri nel corso del processo in abbreviato. Il riconoscimento dell’esistenza di un vincolo associativo tra gli uomini della cosca “Rango Zingari”, che conta un altro pentito eccellente (e cioè il capo Franco Bruzzese) costituisce un elemento di novità assoluta sul piano giuridico. E dimostra, se ce ne fosse stato bisogno, che i sospetti degli inquirenti non erano affatto campati in aria: le nuove alleanze stipulate tra italiani e “zingari”, con una bacinella unica e interessi comuni, ha costituito l’elemento di forza del nuovo cartello criminale di fronte al quale, però, la Dda ha saputo porre da subito un muro imponente.

Pier Paolo Cambareri
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Re: El rasixmo e ła viołensa dei singani

Messaggioda Berto » lun apr 11, 2016 7:04 pm

Rom distruggono ospedale: "Curateci subito. Non vogliamo fare la fila"
L'ospedale Sandro Pertini è stato danneggiato gravemente da sei rom che volevano essere medicati, ma senza fare la fila
Anna Rossi - Lun, 11/04/2016
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 44780.html

Rom distruggono l'ospedale perché vogliono essere visitati senza dover aspettare: "Volevano passare davanti a tutti, ma avevano soltanto un codice verde".

Sono arrivati all'ospedale Sandro Pertini di Roma in due e dopo aver compilato i moduli sono stati raggiunti da altri quattro connazionali. Due rom, visibilmente ubriachi, hanno chiesto agli infermieri di essere assistiti a seguito di un incidente stradale. Ma le ferite riportare erano lievi e quindi gli operatori della struttura hanno assegnato ai due uomini un semplice codice verde.

Infastiditi dalla decisione e dalla lunga attesa, hanno scatenato la loro ira sulla vetrata di'ingresso dell'ospedale. Hanno preso a calci il vetro fino a distruggerlo. Alcuni pazienti che hanno assistito alla scena sono rimasti traumatizzati, mentre alcuni sono rimasti feriti dalle schegge di vetro. Immediatamente, sono stati chiamati i carabinieri, ma al loro arrivo i sei rom erano già scappati.

Subito sono state avviate le ricerche delle due macchine e grazie alla testimonianza di un uomo, che al momento dell'atto vandalico era in ospedale, gli agenti hanno trovato un'auto. Dopo alcuni accertamenti, i militari hanno scoperto che poco prima di andare in ospedale due dei sei rom erano stati fermati da una volante perché indossavano vestiti sporchi di sangue. Nonostante questo particolare, i carabinieri li avevano lasciati andare.

Ma avendo segnato i loro nomi, sono riusciti a rintracciarli e li hanno denunciati a piede libero per danneggiamento. Gli altri quattro, però, sono ancora irreperibili. Ora, al vaglio dei carabinieri ci sono i filmati delle telecamere di videosorveglianza dell’ospedale, grazie ai quali si proverà a risalire agli altri responsabili.
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Re: El rasixmo e ła viołensa dei singani

Messaggioda Berto » mer apr 13, 2016 6:25 am

Furti ai bimbi ricoverati al Gaslini, scoperti i ladri: erano i genitori di altri pazienti
12 aprile 2016

http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2016 ... erti.shtml

Genova - Dalle corsie dell’ospedale pediatrico Gaslini sparivano cellulari e tablet in uso ai piccoli ricoverati o ai loro genitori o a medici e infermieri: a rubarli, secondo la polizia, erano genitori di altri piccoli degenti. Gli agenti hanno denunciato per ricettazione e furto aggravato otto rom «camminanti» residenti a Noto (Siracusa), che si erano impossessati anche delle fedi nuziali che le mamme o i papà o il personale medico si erano tolte per accudire i figli o svolgere il lavoro. La presenza dei rom al Gaslini, è stato accertato, era dovuta al fatto, che il figlio di uno degli indagati è costretto a frequenti degenze in ospedale a causa di una grave patologia di cui è affetto dalla nascita.

La banda è sospettata di almeno venti furti e di avere rubato l’Ipad in cui sono custodite le ultime fotografie scattate da una bambina di Lecce poi diventata cieca. Per trovare l’Ipad, non ancora rinvenuto, l’estate scorsa è stato anche lanciato un appello dalle pagine di un giornale. Per questo l’operazione è stata denominata Santa Lucia, protettrice dei ciechi. Fra i furti addebitati alla gang quello di cellulare rubato ad un padre di Savona al seguito della figlia in coma. Uno della gang non si è fatto scrupolo ad impossessarsi del cellulare di un medico impegnato a visitare la figlia. L’inchiesta era partita a metà dell’anno scorso: è stato scoperto che nei giorni dei furti, c’erano sempre i rom al capezzale dei figli.

Nelle loro abitazioni sono stati ritrovati alcuni oggetti rubati. Nell’inchiesta sono finiti indagati anche due genovesi, dipendenti di un’impresa di pulizie che lavora nell’ospedale, estranei alla banda, a cui vengono addebitati due furti.
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