Il razzismo e la violenza predatoria degli zingari

Re: El rasixmo e ła viołensa dei singani

Messaggioda Berto » mer gen 25, 2017 10:07 pm

Milano, perse il bambino e accusò agente di averla colpita con una manganellata: condannata a due anni
La donna aveva denunciato di essere stata picchiata durante uno sgombero di occupanti abusivi. Ma gli accertamenti medici smentirono la sua versione e scattò la denuncia per calunnia
24 gennaio 2017

http://milano.repubblica.it/cronaca/201 ... -156769766

È stata condannata a 2 anni e 2 mesi di reclusione Nela Ionica Drosu, la donna di etnia rom accusata di avere detto ai medici, nel novembre 2014, di avere perso il bambino che aspettava (era al sesto mese di gravidanza) a causa di una manganellata inferta qualche giorno prima da un agente di polizia durante i tafferugli scoppiati nel corso di una manifestazione contro gli sgomberi di case occupate a Milano. Lo ha deciso la X sezione penale del Tribunale di Milano, che ha riqualificato, però, il reato da "calunnia" a "simulazione di reato".

Adi Drosu, sorella della donna, a cui sono state concesse le attenuanti generiche, è stata condannata, invece, a 8 mesi di reclusione, con pena sospesa. Il pm Gianluca Prisco, che ha coordinato le indagini, aveva chiesto una condanna a 3 anni e 9 mesi per Nela Ionica Drosu e a 2 anni per Adi Drosu. Nella sua requisitoria, il pm aveva spiegato che solo gli accertamenti effettuati durante la visita medica su Drosu, arrivata alla clinica Mangiagalli la sera del 20 novembre 2014, hanno impedito che "rovinasse la vita a un poliziotto". Nela Ionica Drosu, poi, ha sostenuto il pm nella requisitoria, avrebbe anche "offerto dei soldi" ad alcuni testimoni per confermare la sua versione dei fatti. E la sorella, secondo l'accusa, avrebbe reso "false" dichiarazioni parlando addirittura di "tre manganellate".

L'avvocato Gianluca Presutto, legale della 37enne e che subito dopo la lettura del dispositivo ha annunciato ricorso in appello, nell'arringa aveva replicato al pm dicendo che "è possibile che non tutti i momenti e le situazioni della manifestazione siano stati filmati" dalle forze dell'ordine e che quindi "non è possibile escludere che ci sia stato un contatto" tra la donna e gli agenti durante i tafferugli.
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Re: El rasixmo e ła viołensa dei singani

Messaggioda Berto » mar gen 31, 2017 2:33 pm

Roma, 20 anni di borseggi sui bus: arrestata la regina dei furti
Martedì 31 Gennaio 2017

http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca ... 29597.html

Era considerata la regina dei furti. A 36 anni, una nomade di origine bosniaca, senza fissa dimora, specializzata in furti a bordo dei mezzi pubblici, aveva alle spalle oltre 20 anni di “carriera” e pagine e pagine di precedenti nella banca dati delle forze dell’ordine. Ieri sera, i Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo hanno rintracciato e bloccato la donna nei pressi di via Baldo degli Ubaldi, notificandole un ordine di esecuzione per la carcerazione”, emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Roma, per i molteplici reati contro il patrimonio commessi nella Capitale. La donna è stata portata in carcere a Rebibbia, dovrà scontare una condanna di 8 anni e 3 mesi.



A jera ora ke sta skifoxa rasista ła finise en prexon, sperem ke ła ghe reste par on bel toco e kel diavoło el se la toga vanti ke ła torne fora.
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Re: El rasixmo e ła viołensa dei singani

Messaggioda Berto » mar feb 07, 2017 8:06 pm

Spartivano con i rom il bottino dei furti in stazione: due poliziotti condannati a 7 anni
Martedì 7 Febbraio 2017

http://www.ilmessaggero.it/primopiano/c ... 44321.html

Sono stati condannati a 7 anni di carcere Cosimo Tropeano e Donato Melella, due poliziotti arrestati nel dicembre 2015 per aver spartito con una banda di rom il bottino di una serie di furti ai danni di passeggeri alla stazione Centrale di Milano. Lo ha deciso il Tribunale milanese che ha dichiarato «estinto il loro rapporto con la pubblica amministrazione di riferimento». I due, accusati di concussione e ricettazione, secondo l'accusa, avrebbero anche chiesto denaro a donne nomadi con la minaccia di togliere loro i figli.
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Re: El rasixmo e ła viołensa dei singani

Messaggioda Berto » gio feb 09, 2017 9:16 am

Anche i nomadi ora chiedono asilo politico
08.02.2017
Matteo Bernardini

http://www.ilgiornaledivicenza.it/terri ... -1.5476630

VICENZA. Tra quelle presentate dai migranti africani, l'altro giorno in prefettura, è spuntata anche una pratica di richiesta di asilo politico per motivi umanitari presentata da una famiglia di nomadi: gli Halilovic, stanziati in un terreno di strada Nicolosi.

Di origine bosniaca gli Halilovic non hanno la cittadinanza italiana e quindi devono avere pensato che il metodo più rapido per ottenerla avrebbe potuto essere quello di chiedere un permesso di soggiorno come quello rilasciato in favore dei rifugiati politici che consente di rimanere in Italia a prescindere da un eventuale visto. A seguire la pratica della famiglia nomade, ben conosciuta anche dalle forze dell'ordine, è stato l'avvocato Igor Brunello, incaricato dalla Caritas.

La domanda, sollevando non poche perplessità e un acceso dibattito tra gli esponenti della Commissione territoriale per il riconoscimento dello status di rifugiato, è stata al momento sospesa. «Abbiamo deciso di prenderci del tempo per esaminare meglio la questione», sottolinea il prefetto ad interim Massimo Marchesiello.
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Re: El rasixmo e ła viołensa dei singani

Messaggioda Berto » gio feb 09, 2017 8:20 pm

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Re: El rasixmo e ła viołensa dei singani

Messaggioda Berto » ven feb 10, 2017 7:26 am

Roma, sequestrato tesoro da 30 milioni a 5 famiglie sinti
Giovedì 9 Febbraio 2017

http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca ... 48338.html

Dalle prime ore di questa mattina, personale della Dia di Roma e del Gruppo Carabinieri di Ostia, con l'ausilio di quello della Guardia di Finanza, stanno eseguendo nel territorio di Ladispoli (RM) e Cerveteri (RM), un sequestro di beni nei confronti di 5 famiglie di etnia Sinti, accomunate da stretti vincoli familiari e gravate da numerosi precedenti penali, che avevano dato vita ad un'associazione per delinquere attiva sia nel Lazio che in note località turistiche del territorio nazionale e estero.

La misura è stata emessa dal Tribunale di Roma - Sezione Misure di Prevenzione - Presidente Guglielmo Muntoni, su proposta del Direttore della Direzione Investigativa Antimafia, Nunzio Antonio Ferla, nei confronti dei capifamiglia Mosè Cavazza (cl. 88), Massimo Fè (cl. 88), Daniele Bacicalupi (cl. 73), Antonio Fusser (cl. 67), Remo Fusser (cl. 77), i quali risultano tutti sconosciuti al fisco. Si tratta in sostanza di tre ceppi familiari di origine Sinti che si sono successivamente fusi in un unico gruppo familiare stanziatosi definitivamente a Cerveteri (RM) fin dagli anni '80.

Il provvedimento scaturisce dagli esiti di un'attività investigativa avviata nel 2016 dal Centro Operativo Dia di Roma e diretta ad individuare possibili infiltrazioni della criminalità organizzata nell'hinterland capitolino, che ha consentito di accertare, oltre alla pericolosità sociale dei citati soggetti, anche evidenti profili di sperequazione tra il patrimonio posseduto e i redditi dichiarati dagli stessi. Il valore dei beni oggetto di sequestro ammonta a oltre 30 milioni di euro, che riguarda, in particolare, 23 immobili, tra cui 9 ville di lusso (alcune con piscina e campo di calcetto annessi), terreni agricoli, ditte individuali, società, numerosi veicoli e conti correnti.
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Re: El rasixmo e ła viołensa dei singani

Messaggioda Berto » ven feb 17, 2017 6:43 pm

“Curateci subito. Non vogliamo fare la fila”

di agostino •
http://www.ilgiornale.it

http://www.news-italys.com/blog/2017/02 ... re-la-fila

Rom distruggono l’ospedale perché vogliono essere visitati senza dover aspettare: “Volevano passare davanti a tutti, ma avevano soltanto un codice verde”.

Sono arrivati all’ospedale Sandro Pertini di Roma in due e dopo aver compilato i moduli sono stati raggiunti da altri quattro connazionali. Due rom, visibilmente ubriachi, hanno chiesto agli infermieri di essere assistiti a seguito di un incidente stradale. Ma le ferite riportare erano lievi e quindi gli operatori della struttura hanno assegnato ai due uomini un semplice codice verde.

Infastiditi dalla decisione e dalla lunga attesa, hanno scatenato la loro ira sulla vetrata di’ingresso dell’ospedale. Hanno preso a calci il vetro fino a distruggerlo. Alcuni pazienti che hanno assistito alla scena sono rimasti traumatizzati, mentre alcuni sono rimasti feriti dalle schegge di vetro. Immediatamente, sono stati chiamati i carabinieri, ma al loro arrivo i sei rom erano già scappati.

Subito sono state avviate le ricerche delle due macchine e grazie alla testimonianza di un uomo, che al momento dell’atto vandalico era in ospedale, gli agenti hanno trovato un’auto. Dopo alcuni accertamenti, i militari hanno scoperto che poco prima di andare in ospedale due dei sei rom erano stati fermati da una volante perché indossavano vestiti sporchi di sangue. Nonostante questo particolare, i carabinieri li avevano lasciati andare.

Ma avendo segnato i loro nomi, sono riusciti a rintracciarli e li hanno denunciati a piede libero per danneggiamento. Gli altri quattro, però, sono ancora irreperibili. Ora, al vaglio dei carabinieri ci sono i filmati delle telecamere di videosorveglianza dell’ospedale, grazie ai quali si proverà a risalire agli altri responsabili.


Alberto Pento
Io gli lascerei morire senza alcun rimorso
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Re: El rasixmo e ła viołensa dei singani

Messaggioda Berto » sab feb 18, 2017 2:57 am

ROM: “rubiamo e abbiamo le case di lusso, fate come noi”
Un viaggio nelle mega-ville dei Rom.

http://adessobasta.org/2017/02/17/rom-r ... ia-salvini

Durante la trasmissione Dalla vostra parte, va in onda un servizio sulle lussuose dimore dei rom qui in Italia.
Sono 23 gli immobili, tra cui 9 ville di lusso.
I Carabinieri hanno posto sotto sequestro tutto il tesoretto dal valore di 30 milioni di euro.
I capofamiglie sono 4, tutti indagati per associazione a delinquere.
Di questi, uno è stato già posto agli arresti domiciliari, dichiarato e definito dagli inquirenti un soggetto pericoloso.
È proprio lui ad essere intervistato e a confessare di aver costruito le loro abitazioni con materiali rubati.
E infine l’esortazione agli italiani: “fate come noi, COSTRUITE ANCHE VOI COSI'”.
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Re: El rasixmo e ła viołensa dei singani

Messaggioda Berto » lun feb 20, 2017 7:52 am

Palermo, i rom deridono gli agenti cantando le canzoni di Bello Figo
Le forze dell'ordine impegnate in un'operazione di controllo in un campo rom di Palermo sono state derise e schernite da un gruppeto di zingari che a squarciagola cantava un brano di Bello Figo
Gabriele Bertocchi - Dom, 19/02/2017

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 66012.html

Settantatré persone identificate e quarantacinque perquisizioni domiciliari, è questo il risultato di un controllo dei carabinieri nel campo rom del parco della Favorita a Palermo.

L'azione si è svolta in totale sicurezza, gli zingari si sono "limitati" a deridere gli agenti impegnati nell'operazione cantando diverse strofe del rapper Bello Figo.
L'inno di Bello Figo

Bello Figo docet. E i rom pare imparano la lezione. Durante l'intervento dei carabinieri della compagnia San Lorenzo, che ha assicurato alla legge il latitante 43enne Sebastian Dibrani, su cui pendeva un ordine di carcerazione emesso dalla procura di Messina ben 7 anni fa, un gruppetto di zingari, per lo più ragazzini, si è messo in mostra alla telecamere di PalermoToday http://www.palermotoday.it/cronaca/arre ... omadi.html cantando la celebre canzone di Bello Figo: Non pago affitto http://www.ilgiornale.it/video/spettaco ... 40439.html . Nel filmato che documenta l'azione delle forze dell'ordine, 3 rom ballano e cantano a sguarciagola "Matteo Renzi mi ha detto che posso stare in Italia". E ancora: "Non pago affitto". Una scena tragicamente comica che non ha toccato minimamente gli agenti impegnati nei controlli. (Clicca qui per il video http://www.palermotoday.it/cronaca/arre ... omadi.html )

Dopo l'arresto del latitante infatti quattro donne sono risultate clandestine sul territorio e per questa ragione sono già state avviate le pratiche per il rimpatrio. Inoltre dodici auto sono state sequestrate perché risultate prive di assicurazione. I "versi" degli zingari non hanno avuto successo, magarinon pagheranno affito, come dicono, ma ora dovranno rispondere alla legge. (Qui il video http://www.palermotoday.it/cronaca/arre ... omadi.html )




Orlando si schiera con i rom: “Sono degli innocenti, il Comune li difenderà”
20 febbraio 2017

http://francescovozza.net/2017/02/20/or ... -difendera

“Le leggi italiane permettono la deportazione di innocenti“: è questo il titolo del comunicato del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, in riferimento alle recenti perquisizioni effettuate dalle forze dell’ordine dentro il campo rom della Favorita. I controlli hanno portato all’arresto di un latitante e all’avvio delle procedure di espulsione per quattro clandestine, ma per il primo cittadino tutto questo è ingiusto: “Quanto avvenuto al campo ROM di Palermo dimostra la inadeguatezza della normativa italiana che, di fatto, autorizza, anzi incentiva, la deportazione di cittadini che non hanno compiuto alcun reato, ma sono soltanto “colpevoli” di non avere diritti di cittadinanza.”.

Orlando ha anche annunciato che il Comune intende difendere le quattro nomadi che rischiano l’espulsione: “Avendo saputo che tutti avevano già in corso le procedure per il rinnovo del permesso di soggiorno, l’Amministrazione comunale prenderà contatto con i loro legali e sosterrà ogni iniziativa istituzionale che permetta a questi cittadini, che consideriamo Palermitani, di tornare presto nella nostra e nella loro città.”.

Francesco Vozza, referente provinciale di Noi con Salvini, ha commentato così la posizione del sindaco di Palermo: “Se Orlando ci tiene tanto a difendere e a sostenere dei clandestini, lo faccia a spese sue e non usando i soldi dei cittadini. I fondi del Comune vanno utilizzati per i palermitani.”.
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Re: El rasixmo e ła viołensa dei singani

Messaggioda Berto » gio feb 23, 2017 8:57 pm

Condannato Seferovic, il rom che la Kyenge aveva difeso
Condannato a quattro anni di carcere Senad Seferovic. La Kyenge si era battuta per far sì che uscisse dal Cie di Modena
Fonte: Il Giornale

http://norazzismoversoitaliani.altervis ... rom-difeso

Condannato il rom difeso dalla Kyenge. L’ex ministro, ormai cinque anni fa, si batteva per lo ius soli, quella visione giuridica per cui basta essere nati in Italia anche da genitori stranieri per ottenere la cittadinanza. Nel contorno mediatico della proposta della Kyenge, finì la vicenda della liberazione dal Cie di Modena di Senad Seferovic, un giovane giostraio di origine rom per cui la Kyenge si battè fortemente affinchè venisse, appunto, liberato. Non tanto per dello ius soli, quanto, diceva la Kyenge, per i suoi diritti prescindenti dalle pendenze. La questione venne condita da una burrascosa polemica con il senatore Giovanardi, il quale, invece, si opponeva alla libertà di Senad Seferovic ed anzi spingeva fortemente per la sua espulsione. All’epoca, Il giudice di pace di Modena, diede ragione all’ex ministro Kyenge, avvalendosi del fatto che, non essendo mai stato naturalizzato in Bosnia Erzegovina, il ragazzo non avesse alcun documento. Le pendenze giudiziarie, però, avevano spinto la Questura a chiederne l’espulsione dall’Italia. La Kyenge, allora, vinse la sua battaglia, ma ieri il giovane è tornato a far parlare si dè, visto che è stato condannato a 4 anni e 4 mesi di reclusione.

Senad Seferovic, infatti, scrive il quotidiano L’Arena, finì in carcere, quando, il 14 novembre 2016 era su un’auto che, dopo un inseguimento con una Gazzella dei carabinieri, imboccò contromano la Serenissima. Dei quattro presenti sul veicolo fu l’unico ad essere arrestato e ieri, appunto, è stato condannato per la vicenda. Il ragazzo di cui la Kyenge invocavava la liberazione dal Cie di Modena, insomma, pare sia tutto fuorchè un modello d’integrazione. Quando venne mandato nella struttura, peraltro, era stato fermato per un’accusa di furto. Già nel 2015 i carabinieri di Anzola, cittadina in provincia di Bologna, lo avevano arrestato assieme ad una banda composta da cinque nomadi, colti a Fiorano mentre erano intenti a trasportare un carico di rame dal valore di circa 40 mila euro.

Sono passati cinque anni, la proposta della Kyenge sullo ius soli si è arenata, ma Senad Seferovic pare non abbia apprezzato molto lo sforzo dell’ex ministro quando si battè per tirarlo fuori dal Cie di Modena. Almeno pare non abbia avuto alcuna intenzione di modificare il suo quadro comportamentale.
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