Il razzismo e la violenza predatoria degli zingari

Re: El rasixmo e ła viołensa dei singani

Messaggioda Berto » dom ott 02, 2016 7:28 pm

Rom «poveri» con 6 milioni di euro in banca, il rapporto all’Europol
Hanno ottenuto case popolari o sussidi, molti sono pregiudicati. Documento «confidenziale» della polizia croata sui nomadi bosniaci residenti Italia con conti correnti in Croazia
di Elisa Sola
http://www.corriere.it/cronache/16_sett ... 3420.shtml

Per il fisco sono quasi nullatenenti. Vivono nei campi rom di Torino, Chivasso, Massa Carrara. Alcuni hanno ottenuto una casa popolare, altri un sussidio. Molti sono pregiudicati. Ciò che li accomuna è una ricchezza considerata “spropositata”. Una famiglia di almeno 15 membri aveva accumulato quasi quattro milioni di euro. La cifra sale a quasi 6 milioni se si considerano tutti e 22 i soggetti elencati nel rapporto «confidenziale» inviato da un dirigente della polizia criminale croata, Mario Rosic, all’Europol.

Nomadi bosniaci

Il documento, finito negli uffici della procura di Torino, è frutto di un lavoro di intelligence iniziato nel 2004 su nomadi della Bosnia Erzegovina residenti in Italia con conti correnti aperti in Croazia. L’appello, al fondo delle undici pagine stampate a Zagabria, è stringato: «Dobbiamo aver provato il reato di riciclaggio di denaro, altrimenti le misure temporanee termineranno tra un anno. Quello di cui abbiamo bisogno è qualsiasi informazione relativa a queste persone e il loro passato criminale». L’ammontare del sequestro operato dal tribunale di Zagabria è di 5 milioni e 375 mila euro. Se non verranno fornite le prove dell’attività criminale degli indagati, i soldi torneranno a loro. «La maggior parte dei pagamenti è stata fatta nel periodo estivo», è un passaggio del report. «I soggetti non hanno fatto alcuna dichiarazione fiscale né hanno redditi leciti». Seguono nomi e cognomi, attività, date dei passaggi di frontiera.

Gli esempi

Tra le prime schedate compare Sena Halilovic, che aveva chiesto alla Société Générale Splitska Banka un prelievo di 222 mila euro. «Sorge il sospetto dell’associazione per delinquere e riciclaggio», scrive la polizia. Sena ha cambiato il suo nome in Amela Seferovic. Ha 60 anni, è di Mostar. Aveva portato all’estero almeno 322 mila euro. Possiederebbe terreni ad Asti. Poi c’è una delle donne rom più conosciute del campo di via Germagnano, una baraccopoli alle porte di Torino che la neo giunta guidata da Chiara Appendino vuole smantellare. Si chiama Raselma Halilovic, ha 66 anni. La somma che le è stata sequestrata ammonta a un milione e 35 mila euro. Era già segnalata all’autorità giudiziaria per frode e falso.

Il «venditore di rottami»

Anche Zuhdija Halilovic, di 59 anni, che viveva al campo rom di Avenza a Massa Carrara, poi chiuso, aveva un conto con 565 mila euro. Ma al fisco nel 2012 aveva dichiarato 1.700 euro. L’intelligence croata lo definisce un «venditore di rottami metallici». Per l’Agenzia delle entrate è un «evasore totale». Angela Halilovic, di 36 anni, proprietaria, ormai ex, di almeno 392 mila euro, colpita da un decreto di confisca del tribunale di Torino nel 2007, avrebbe trovato aiuto e lavoro nel 2011 presso la cooperativa sociale Animazione Valdocco. Dai servizi sociali avrebbe percepito un sussidio di 245 euro al mese. Anche Bisera Halilovic, di 51 anni, avrebbe ottenuto «redditi», questa volta «dal Comune di Torino», per 30.494 euro nel 2011. L’autorità croata le ha sequestrato 243.105 euro. E ancora a Vehbja, sua parente, è stato bloccato un deposito con quasi 100 mila euro. A un altro familiare che porta il suo cognome, Dani altri 296.353, a Bareta 268.438, a Bronzo poco meno di un milione. Quest’ultimo nel 2012 aveva dichiarato 6 mila euro di reddito.

Pregiudicato

Infine c’è Naim Halilovic, di 46 anni, pregiudicato per furto, che si è visto sottrarre quasi 60 mila euro. A Torino risulterebbe inquilino di una casa popolare in via Verga. Qui vivrebbe con la compagna Susanna Salkanovic. Anche lei aveva un conto con 108 mila euro. Dal 1997 al 2002 è stata segnalata all’autorità giudiziaria per danni e reati contro la persona. Dopo una settimana dal ricevimento del report, il procuratore aggiunto di Torino Alberto Perduca ha chiesto e ottenuto dal Tribunale delle misure di prevenzione un sequestro d’urgenza presso le banche croate di tutti e 22 i rom.
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Re: El rasixmo e ła viołensa dei singani

Messaggioda Berto » ven nov 04, 2016 7:26 am

???

Nazione Rom denuncia Formaggio per razzismo: violata legge Mancino
Sbrollini: Governo e Digos agiscano

http://www.ilgazzettino.it/vicenza_bass ... 60173.html
Giovedì 3 Novembre 2016

VICENZA - È stata presentata nella sede della Legione carabinieri Toscana, una denuncia per razzismo e violazione della legge Mancino, nei confronti di Joe Formaggio, sindaco di Albettone, da parte dell'Unar, Associazione nazione Rom, dopo le sue dichiarazioni nel corso della trasmissione "La zanzara" su Radio 24. Secondo i denuncianti le dichiarazioni rese il 28 ottobre da Formaggio «sono gravissime e rimandano direttamente a quanto teorizzato e praticato da nazismo, fascismo e Ku Klux Klan». Tra le frasi incriminate pronunciate da Formaggio quella «se un prefetto manda i profughi qui ad Albettone le barricate di Gorino passeranno in secondo piano, qui non vogliamo extracomunitari, negri e zingari, hanno un quoziente intellettivo più basso: lo dimostra la storia». Ed ancora, «abbiamo un poligono di tiro, il più alto numero di porto d'armi di tutta la Regione Veneto e non vogliamo nessuno che venga a rompere: da noi rischiano la pelle».

Marcello Zuinisi, legale rappresentante Associazione Nazione Rom, si è rivolto alla Procura della Repubblica di Vicenza chiedendo un giusto processo. La legge del 25 giugno 1993 n. 205, si legge nella nota dell'Unar, recita: "Discriminazione, odio, violenza per motivi razziali, etnici, nazionali, religiosi sono puniti con la reclusione fino a un anno e sei mesi per chi propaganda idee fondate sulla superiorità, sull’odio razziale ed etnico, per chi istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi. Con la reclusione da sei mesi a quattro anni chi, in qualsiasi modo, incita a commettere o commette violenza o atti di provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali, religiosi”. Formale diffida è stata inviata al Comune di Albettone. Il sindaco è invitato ad adempiere a quanto previsto dalla legge accogliendo, nell'ente locale da lui amministrato, tutti i cittadini e le cittadine, senza distinzione di sesso, razza e religione. Ulteriore diffida, continua il comunicato dell'Unar, è stata inviata al presidente della Regione Veneto Luca Zaia: attuare nel territorio la Strategia nazionale di inclusione di Rom, Sinti e Caminanti rispettando gli accordi e, un atto dovuto nel rispetto delle leggi.

Sta valutando un esposto anche il Partito Democratico di Vicenza: «Valuteremo concretamente nelle sedi opportune di avanzare un esposto alla Procura della Repubblica per denunciare questo atteggiamento insindacabilmente gravissimo e inammissibile da parte di un rappresentante dei cittadini e delle Istituzioni» si legge in unanota del Pd che definisce quelle di Formaggio «dichiarazioni vergognose che non fanno altro che creare confusione e facili populismi su un tema delicato – e che necessita di soluzioni concrete, non di parole “di pancia” - quale quello dell’accoglienza dei migranti, oltre ad arroventare un clima di odio e intolleranza che sta sempre più infervorendo la nostra società».

Dopo le dichiarazioni via radio hanno preso posizione anche la Rete studenti medi vicentina («È inaccettabile che di questi tempi un sindaco si dichiari fortemente razzista e xenofobo, chiudendo lui e la comunità che rappresenta nella sfera dell'odio» ha detto Anna Slaviero, coordinatrice provinciale, sottolineando che invece «occorre promuovere la cooperazione sociale per rendere l'umanità un valore della città in cui viviamo») e la Cgil di Vicenza che con il segretario generale della Camera del lavoro di Vicenza, Giampaolo Zanni, ha spiegato che «le affermazioni del sindaco di Albettone riferite alle popolazioni di colore ed agli zingari sono inaccettabili da un punto di vista etico e culturale, da respingere, sbagliate nel merito, pericolose per i possibili effetti sociali, irresponsabili perché arrivano da persona che ricopre un ruolo istituzionale e da verificare sotto il profilo della legittimità in riferimento al rispetto delle norme del nostro ordinamento giuridico».

L'onorevole del Pd Daniela Sbrollini ha presentato un'interrogazione parlamentare per chiedere al Governo di intervenire ed ammonire (ed eventualmente rimuovere) il sindaco Joe Formaggio autore di frasi razziste e xenofobe che incitano all'odio. «Come cittadina sono indignata ed offesa per le parole espresse dal sindaco di Albettone - spiega la deputata vicentina - , e come parlamentare mi sento in dovere di intervenire per segnalare che questi comportamenti possono risultare pericolosi per la sicurezza pubblica. L'incitamento all'odio razziale è una minaccia seria che può generare una tensione sociale ingiustificata; chiunque fa parte delle istituzioni pubbliche, nazionali o locali, non può adottare argomentazioni simili. Ritengo gravissime le parole pronunciate a Radio 24 da parte di un personaggio recidivo e pericoloso, mi auguro che la denuncia sia trasversale tra tutte le forze politiche e sono sicura che la Digos interverrà adeguatamente per avviare un'azione legale».


A xe i singani ke łi ga da esar denounçà!
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Re: El rasixmo e ła viołensa dei singani

Messaggioda Berto » mar nov 15, 2016 7:08 am

Il pugno di ferro del Questore, cacciate 4 famiglie di nomadi: "Dal loro arrivo boom di furti in tutta l'area"
Il Questore di Perugia Francesco Messina ha emesso il foglio di via obbligatorio ad un gruppo di rom che da alcune settimane aveva deciso di stabilirsi nel piazzale dell'ospedale
13 novembre 2016 13:11

http://www.perugiatoday.it/cronaca/peru ... furti.html

Non ci ha pensato due volte il Questore di Perugia Francesco Messina ad emettere il foglio di via obbligatorio da Perugia a quattro capofamiglia rom che, insieme a mogli e figli, da alcune settimane avevano deciso di stabilirsi nel piazzale dell’ospedale. La loro presenza non era passata inosservata: totale degrado per l’area occupata, imbrattata di rifiuti organici ed escrementi, con conseguente estremo disagio per gli utenti e gli automobilisti in cerca di postesso.

Inoltre, come scritto dalla Questura, "la loro presenza in quell’area coincideva con un incremento di casi di furti riscontrati sia nell’ospedale, in danno di pazienti e utenti, sia nella zona". A bordo dei tre camper, tutti con targa italiana, sono state ritracciate 12 persone tre dei quali con numerosi precedenti per furto. Da qui la decisione del Questore di emettere il Foglio di via obbligatorio (per tre anni) a carico dei 4 soggetti considerati pericolosi.
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Re: El rasixmo e ła viołensa dei singani

Messaggioda Berto » mer nov 30, 2016 9:46 am

???

Poliziotto spara a un nomade in fuga: gli chiedono un milione di danni
Secondo l’accusa l’assistente capo va condannato a un anno di carcere
2016/11/29
paolo coccorese

http://www.lastampa.it/2016/11/29/crona ... agina.html

Un anno di carcere al poliziotto per aver sparato a un nomade in fuga, sedici mesi per il giovane rimasto ferito, accusato di resistenza a pubblico ufficiale e furto. Sono le richieste del viceprocuratore onorario Ester Kappelmayr per Andrea C. (difeso dall’avvocato Gigliola Rubano), 42 anni, assistente capo di polizia, e Megaiver Sulejmanovic (difeso dall’avvocato Domenico Peila), 24 anni, ferito alla schiena la sera del 15 dicembre 2013, all’uscita dal distributore di benzina Tamoil in corso Unione Sovietica, poco distante dalla tangenziale. Il giudice Paola Odilia Meroni ha rinviato l’udienza al 14 dicembre, per le repliche della procura e per la sentenza.

Il difensore di Sulejmanovic ha consegnato al giudice Meroni la richiesta di risarcimento: 176 mila per il danno morale e 800 mila per il danno biologico, calcolato in base alle tabelle del tribunale di Milano (aggiornate al 2014), considerato il 65 per cento di invalidità permanente, che costringe il giovane ad andare in giro con le stampelle. «Una richiesta non pertinente, dato che l’imputato è disoccupato, non è regolare sul territorio e stava commettendo un reato», ha detto in aula l’avvocato dello Stato, che rappresenta il ministero dell’Interno.

Quella notte alla stazione di servizio

La sera del 15 dicembre 2013, l’assistente capo Andrea C. è arrivato assieme a collega di pattuglia e a un’altra Volante nel distributore Tamoil di corso Unione Sovietica, dove erano da poco arrivati anche Megaiver Sulejmanovic su una Fiat Uno Turbo rubata e altri complici su una Fiat Punto. Le due auto della polizia hanno cercato di bloccare le due auto. Senza successo. A quel punto, il poliziotto ha deciso di sparare sette volte contro le due auto in fuga.

«Il mio cliente ha fatto un uso legittimo dell’arma, ha mirato e voleva soltanto colpire gli pneumatici» ha sostenuto in aula l’avvocato Rubano. «L’agente ha sparato con negligenza, avrebbe dovuto valutare meglio la situazione. Aveva un dovere di diligenza, vista l’anzianità di servizio. Doveva sapere che non c’erano le condizioni per utilizzare l’arma, nessuno era in pericolo», è la tesi del vpo Kappelmayr, che ha sostenuto l’accusa di lesioni colpose contro il poliziotto. Il difensore di Sulejmanovic, però, è andato oltre: «L’imputato ha premuto il grilletto sette volte, contro un’auto in fuga a gran velocità, in condizioni di scarsa visibilità. Questa non è soltanto negligenza, questo è “dolo eventuale”. Il poliziotto ha accettato il rischio che qualcosa potesse andare storto, che qualche pallottola potesse attraversare il lunotto, il portellone, i sedili e colpire le persone nell’auto. Come poi è avvenuto», ha sostenuto l’avvocato Peila. Prima di consegnare al giudice la richiesta di danni milionaria. Soldi a parte, la tesi del difensore di Sulejmanovic porterebbe a rifare il processo con un’accusa diversa. E più grave.
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Re: El rasixmo e ła viołensa dei singani

Messaggioda Berto » gio dic 01, 2016 8:56 pm

"Io, imprenditore della Barona finito nella morsa degli usurai"
L’uomo si è rivolto a carabinieri e Sos Impresa. Ed è iniziata la risalita
di GIAMBATTISTA ANASTASIO
1 dicembre 2016
http://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/u ... -1.2718817

Milano, 1 dicembre 2016 - Voleva vedersela da solo, come spesso accade in questi casi. Questione di orgoglio e di pudore. Ma proprio l’ostinazione con la quale si è a lungo rifiutato di condividere il suo problema ha finito col ripercuotersi sulle vite di altri. A partire da quelle dei suoi cinque dipendenti: tutti licenziati. Quella di Mario (nome di fantasia), 55 anni, tre figli, è la storia di un piccolo imprenditore edile del quartiere Barona che dopo trent’anni di onorato lavoro cade nelle mani di una banda di usurai. Una storia che inizia un anno e mezzo fa, quando l’imprenditore accetta un prestito da 10mila euro, e che si può raccontare fino ad un certo punto perché Mario ha infine trovato il coraggio di denunciare i suoi aguzzini e di farsi aiutare dell’associazione «Sos Impresa Milano Metropolitana». Dal momento della denuncia la sua vita è cambiata. In meglio. È iniziata la risalita. Alcuni suoi strozzini sono stati individuati, si tratta di una banda di zingari, ma la vicenda non può dirsi chiusa.

A renderla nota ieri, sono stati Luigi Cuomo e Ferruccio Patti, nell’ordine presidente nazionale e milanese di «Sos Impresa». Il messaggio dell’associazione è chiaro: fare denuncia conviene. E per almeno due motivi: «Spesso non si fa denuncia per paura di ritorsioni – spiegano Cuomo e Patti – ma la verità è che nel momento in cui si denuncia le intimidazioni vengono meno perché a quel punto agli strozzini conviene diventare invisibili». Non solo: grazie all’assistenza dell’associazione, Mario ha ottenuto la riattivazione del conto corrente dalla sua banca e la sospensione di tutte le procedure esecutive dovute ai suoi debiti. Pignoramenti, sfratti, blocco delle linee di credito: tutto sospeso, se si denuncia e ci si fa assistere. «E pensare che questo incubo è iniziato con un prestito di soli 10mila euro». Già, la crisi che riduce le commesse, la piccola azienda edile che ne prende sempre meno, quelli che si fanno fare i lavori e poi non pagano o pagano in ritardo: a Mario ad un certo punto chiudono i rubinetti. Più nessun credito. È col passaparola che, un anno e mezzo fa, arriva a quelli che si riveleranno i suoi aguzzini. Nel giro di pochi mesi si trova a dover restituire non più 10mila ma 70mila euro. Non ce la fa, Mario. Non ce la può fare. E allora il prestito diventa schiavitù: gli strozzini gli portano via l’auto, una Mercedes. Dalle indagini emergerà che la banda di zingari ha un proficuo commercio in auto di lusso. Non solo: Mario dovrà fare lavori gratis in una villa in provincia di Bergamo. Continue le pressioni, le intimidazioni, le minacce. «Quelli lì» promettono di prendersela pure con la sua famiglia. Violenza psicologica. Mario sta per cedere. Pensieri cupi lo attraversano. Invece decide di chiedere aiuto, si presenta alla stazione Barona dei carabinieri che raccolgono la denuncia, attivano le indagini e, a loro volta, gli consigliano di farsi aiutare da «Sos Impresa».
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Re: El rasixmo e ła viołensa dei singani

Messaggioda Berto » gio dic 01, 2016 8:58 pm

“Basta con i campi nomadi ad Asti. Continueremo con le demolizioni delle costruzioni abusive”
ulvio lavina
2016/11/30

http://www.lastampa.it/2016/11/30/edizi ... agina.html

C’è la volontà, c’è un progetto, i soldi per ora sono promessi, ma dovrebbero arrivare: insomma le premesse sembrano esserci. Per i campi nomadi di Asti il destino sembra segnato: saranno chiusi. Resta da definire il quando e il come, ma la decisione è presa.

Il voto

A dare il via è stato il voto di lunedì sera del Consiglio comunale: dopo la seduta aperta di 20 giorni fa, i 26 consiglieri presenti hanno votato un ordine del giorno che impegna sindaco e giunta «affinché, nel rispetto della normativa vigente, anche attraverso la ricerca di finanziamenti europei, statali o regionali, verifichino la sussistenza di tutte le condizioni necessarie per il superamento e la chiusura dei campi nomadi presenti sul territorio comunale». Sotto la firma di tutte le forze politiche, maggioranza e opposizione. Il documento inoltre dà una serie di indicazioni sulle cose da fare nel frattempo, in particolare l’intensificazione dei controlli di polizia (anche sui roghi), il rispetto delle regole (il pagamento delle bollette) e il censimento della popolazione rom e sinti.

Il sindaco

«Un documento importante perché fa chiarezza, dice le cose da fare, in particolare precisa che i campi vanno superati e poi chiusi» dice Brignolo (Pd). Ma è un impegno che sarà mantenuto? E in che tempi? Risponde Brignolo: «Noi a una soluzione ci stiamo lavorando da tempo, sapendo che non è facile. Tutti siamo consapevoli che la chiusura non si fa dall’oggi al domani, ma è un obbiettivo realizzabile nel giro di almeno due-tre anni. Quello che deve però essere chiaro è che continueremmo e con maggiore rigore nell’azione di lotta all’illegalità e alle irregolarità: dopo la demolizione del campo della Boana e di una casa di zingari alle Trincere non abbiamo abbassato la guardia. Abbiamo fatto nuovi accertamenti a tappeto in tutti i campi con la vigilanza urbanistica e avviato le nuove procedure per arrivare a nuove demolizioni». Aggiunge il sindaco: «L’ordine del giorno prevede anche maggior rigore contro gli zingari (quasi tutti in verità) che non pagano acqua e luce. Il Comune ora dovrà anche limitare la fornitura dei servizi, come avviene ai condomini che non pagano l’acqua: in questi caso viene garantito solo un minimo vitale».

Le opposizioni

Soddisfatti Marcello Coppo (Fratelli d’Italia) e Gianfranco Imerito (Fratelli d’Italia) che erano stati tra i promotori del Consiglio comunale aperto. «Abbiamo portato avanti le istanze dei cittadini, siamo riusciti a fare un Consiglio sul tema e a convincere chi non era convinto sulla necessità di chiudere i campi nomadi - Fosse stato per me avrei fatto un ordine del giorno più deciso, ma l’importante è che si sia sancito un principio di chiarezza». «Abbiamo il merito di aver sollevato il problema - nota Imerito - Ho contribuito a stilare la traccia dell’ordine del giorno che ha visto tutte le forze collaborare, anche i 5 Stelle. E’ una decisione ormai necessaria, anche se ci rendiamo tutti conto che la strada sarà difficoltosa: così però non si può più andare avanti».
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Re: El rasixmo e ła viołensa dei singani

Messaggioda Berto » ven dic 23, 2016 9:21 pm

Le Nazioni Unite contro l'Italia: "Dovete dare una casa ai rom"
L'Onu intima all'Italia di dare una casa a tutti i nomadi che vivono ancora nei campi rom. "Garantire un alloggio adeguato e culturalmente appropriato"
Sergio Rame - Ven, 23/12/2016

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 45495.html

Una casa per tutti i rom. Gratis, ovviamente. Mentre gli italiani non riescono ad arrivare a fine mese, il Comitato per l'eliminazione della discriminazione razziale delle Nazioni Uniti si concentra sui nomadi e impone all'Italia di assegnare "alloggi sociali" ai 40mila che vivino nei campi rom.

In alternativa lo Stato italiano potrà concedere "sussidi" che che permettano loro di "uscire dalla segregazione". Un vero e proprio schiaffo a tutti quegli italiani che non hanno una casa e che attendono ancora un alloggio popolare.

Lo scorso 9 dicembre, come riporta oggi Libero, l'Onu ha scritto all'Italia facendo leva su un vecchio foglio di carta sottoscritto dall'allora premier Mario Monti. Si tratta della "Strategia nazionale di inclusione dei rom, dei sinti e dei camminanti 2012-2020". Il documento impegna il nostro Paese a superare il "disagio abitativo" e "favorire l'inclusione sociale ed economica delle comunità". E già oggi lo Stato italiano fa davvero molto: dall'"edilizia sociale in abitazioni ordinarie pubbliche" al "sostegno all'acquisto di abitazioni ordinarie private", dal "sostegno all'affitto di abitazioni ordinarie private" alle "autocostruzioni accompagnate da progetti di inserimento sociale". E ancora: l'"affitto di casolari/cascine di proprietà pubblica in disuso", l'individuazione di "aree di sosta per gruppi itineranti" e la "regolarizzazione della presenza di roulotte in aree agricole di proprietà" delle comunità nomadi.

A leggere la strategia sottoscritta da Monti si capisce subito che lo Stato italiano fa già moltissimo per i rom. Ma, evidentemente, per l'Onu non è abbastanza. Adesso fa pressioni per imporci una casa per tutti e i 40mila rom che vivono ancora all'interno dei campi nomadi. Secondo le Nazioni Uniti, infatti, l'Italia dovrebbe "arrestare eventuali piani per ulteriori sgomberi delle Comunità". E, una volta messo fine "all'uso di campi segreganti, garantire un alloggio adeguato e culturalmente appropriato" a tutti i rom.



A sti singani rasisti, parlopì ladri e farabuti no ghe dovemo gnente, łi xe łori ke łi ne deve tanto par verli sopotr par tanti secołi sensa mai coparli par tuto el mal ke łi ne ga fato.


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Re: El rasixmo e ła viołensa dei singani

Messaggioda Berto » mer dic 28, 2016 7:28 pm

Rom scoperta a rubare ferisce alla gola il padrone di casa
La donna voleva ripulire l'abitazione di un 52enne casertano durante la notte di Natale, approfittando dell'assenza della famiglia. Scoperta ha aggredito l'uomo con un vetro
Giovanni Vasso - Mar, 27/12/2016

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 46205.html

Natale di sangue ad Aversa in provincia di Caserta: ladra rom scoperta a rubare dal padrone di casa lo aggredisce alla gola con un vetro rotto.
La donna, arrestata dai carabinieri, è finita in carcere mentre l’uomo, un 52enne del posto, è stato salvato in ospedale.
L’episodio, come riporta Il Mattino, s’è verificato nella notte tra la vigilia e Natale. Approfittando dell’assenza della famiglia, la giovane rom – Jelena Dordeveci di 21 anni, risultata residente in un campo nomadi a Giugliano, in provincia di Napoli – s’è introdotta nell’abitazione per fare razzia di preziosi e oro. Però l’imprevisto per la giovane ladra era dietro l’angolo. Infatti, il padrone di casa s’è accorto che qualcuno s’era introdotto nella sua abitazione ed è intervenuto. Scopertala in flagranza, è stato aggredito con un pezzo di vetro. La donna l’ha colpito alla gola e solo per un vero e proprio miracolo non lo ha ucciso. Dopo l’aggressione, la Derdovici ha provato a far perdere ogni traccia di sè dandosi alla fuga.

Sul posto sono arrivati i carabinieri che dopo qualche giro di pattugliamento della zona dove era avvenuto il furto e poi s’era registrata la feroce violenza, hanno individuato e arrestato la 21enne. Il padrone di casa, un 52enne, è stato immediatamente portato in ospedale. I sanitari hanno subito verificato che la ferita da lui riportata, seppure seria, non gli sarebbe costata la vita. Per lui i medici hanno stilato una prognosi che parla di venticinque giorni di convalescenza.
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Re: El rasixmo e ła viołensa dei singani

Messaggioda Berto » ven gen 13, 2017 2:18 pm

Schio-San Vito. Arrestati ladri seriali. Inseguiti dopo l’ennesimo furto
10/01/2017

http://www.altovicentinonline.it/cronac ... simo-furto

Sarebbero loro, secondo i carabinieri della compagnia di Schio, i ladri seriali autori di almeno una trentina di furti e tentati raid nell’Altovicentino. I malviventi che hanno seminato il panico sul territorio, prendendo di mira autovetture in sosta in parcheggi di scuole, palestre, cimiteri e centri commerciali.
Nella serata di ieri, nel corso di un mirato servizio, a San Vito di Leguzzano, piazzale dell’Acqua, sono stati arrestati Key Caris, 28 anni e Andrea Innocenti , entrambi domiciliati a Schio, già noti alle forze dell’ordine. Sono stati acciuffati mentre asportavano l’ennesima borsetta da un’autovettura in sosta , dopo aver infranto con una tenaglia, il vetro laterale anteriore. I due a bordo di una Jaguar verde, sono stati bloccati mentre tentavano la fuga. La borsetta con il danaro rubato e tutti i documenti sono stati restituiti alla malcapitata e i due malviventi arrestati . Sequestrati gli “attrezzi da lavoro” nonché l’auto utilizzata per i “colpi”.
Domani, si terrà il rito direttissimo.


http://www.ilgazzettino.it/vicenza_bass ... 86768.html
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Re: El rasixmo e ła viołensa dei singani

Messaggioda Berto » mar gen 24, 2017 2:26 pm

CHE SCHIFO!!!
"Gli italiani sono MERDE". Così la "signora" ROM che chiede il pizzo ai senzatetto per dormire all'aeroporto di Linate. Chi già soffre e non ha casa né lavoro viene TAGLIEGGIATO da una banda di DELINQUENTI.
Spero che questa gentaglia venga cacciata dall'Italia a calci in c..o!

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Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Berto
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