Il razzismo e la violenza predatoria degli zingari

Re: El rasixmo e ła viołensa dei singani

Messaggioda Berto » lun mar 13, 2017 11:37 am

"Tanto si va a rubare tutti i giorni": quei rom diventati milionari con i furti
Alcuni nomadi che vivono tra la Liguria e il Piemonte erano diventati milionari grazie ad una serie di attività criminali, principalmente i furti. Ora, però, gli hanno sequestrato tutto
Francesco Vozza
11 Marzo 2017

http://www.ilpopulista.it/news/11-Marzo ... 4.facebook

"Dài, tanto si va a rubare tutti i giorni": con queste parole un rom "consolava" suo fratello per telefono. Ed in effetti i membri di quelle 13 famiglie nomadi, che vivono tra la Liguria e il Piemonte, rubavano davvero spesso, talmente tanto spesso che a furia di rapine, furti ed altre attività criminali erano diventati milionari, anche se per lo Stato continuavano ad essere dei nullatenenti. Alla fine sono stati fortunatamente scoperti e la magistratura ha disposto il sequestro di tutti i loro beni che sono stati stimati in un valore complessivo di circa 9 milioni di euro. Tra le tante cose sequestrate a queste famiglie rom si registrano in particolare camper, auto di lusso, proprietà immobiliari e una grandissima quantità di oro.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: El rasixmo e ła viołensa dei singani

Messaggioda Berto » mar mar 14, 2017 7:28 pm

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Re: El rasixmo e ła viołensa dei singani

Messaggioda Berto » mer mar 29, 2017 9:21 pm

Campi rom, l'Onu richiama l'Italia. E per la Raggi la bocciatura è più severa
Presidente Associazione 21 luglio
2017/03/29

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/03 ... ra/3483919


In una Nazione riconosciuta in Europa come il “Paese dei campi”, dove l’alternativa alla costruzione di “campi nomadi” sono stati per anni ruspe e censimenti etnici, la discriminazione e lo stato di segregazione imposti dallo Stato nei confronti dei rom rappresenta una grave violazione dei diritti umani fondamentali. A dirlo senza giri di parole non sono attivisti o le solite organizzazioni per i diritti umani – da sempre accusate di buonismo e scarso senso della realtà – ma le Nazioni Unite nel Sesto Rapporto periodico redatto dal Comitato per i Diritti Umani che dal 6 al 10 marzo 2017 ha giudicato il grado di implementazione dei diritti umani fondamentali nel nostro Paese; al suo interno il capitolo dedicato alla violazione dei diritti delle comunità rom appare come il più ampio e dibattuto.

Il Comitato per i Diritti Umani delle Nazioni Unite è un organo composto da esperti indipendenti che periodicamente controlla in profondità lo stato di attuazione del Patto internazionale sui diritti civili e politici di ogni singolo Stato. Lo fa attraverso un rigoroso lavoro di osservazione e analisi a partire dalle relazioni inviate da organi istituzionali e organizzazioni indipendenti per poi redigere delle “osservazioni conclusive” alle quali, nel periodo successivo, lo Stato interessato è tenuto a tenerne conto.

Nel Rapporto reso pubblico ieri, 28 marzo, le Nazioni Unite hanno intimato all’Italia di «intensificare gli sforzi per sradicare la persistente discriminazione e la segregazione nei confronti delle comunità rom» che riguarda circa 28.000 persone presenti sul territorio nazionale in grave emergenza abitativa. Per farlo indica alle autorità nazionali e locali tre percorsi definiti: «fornire mezzi effettivi e strumenti risarcitori per quanti hanno subito violazioni dei diritti umani conseguenti al decreto della “Emergenza Nomadi”», terminato nel 2012, i cui effetti devastanti sono sotto gli occhi di tutti; «adottare tutte le misure possibili al fine di evitare sgomberi forzati a danno delle comunità rom e garantire alle stesse, in caso di sgombero, protezione legale e un’alternativa alloggiativa adeguata», «sospendere qualsiasi Piano sociale che possa tradursi nella realizzazione di nuovi campi o aree residenziali nelle quali le comunità rom risultino segregate».

Il messaggio è chiaro e non lascia ombra di dubbi. Esso è rivolto a tutte quelle amministrazioni che invece di allargare il campo dei diritti a quanti vivono la marginalità e l’esclusione, hanno deciso di comprimerli sempre di più. E’ rivolto in primis alla Giunta De Magistris che in queste settimane sta completando, ad un costo superiore al mezzo milione di euro, la costruzione di un nuovo “campo” in via del Riposo e che, prima di Pasqua, dovrebbe avviare la sgombero forzato del più grande insediamento informale italiano, quello di Gianturco dove da anni vivono 1.300 rom di nazionalità rumena. Ma riguarda direttamente anche la sindaca Raggi che a breve approverà il suo sciagurato “Piano di inclusione rom” che, oltre a lasciare per strada migliaia di rom, di fatto si inaugura con la costruzione di un nuovo insediamento – rigorosamente per soli rom – nel XV Municipio.

Nel duro rapporto del Comitato troviamo anche uno specifico riferimento alla Capitale. Il Comitato delle Nazioni Unite incoraggia l’adozione di «azioni necessarie per revocare tutte le misure di sicurezza restrittive imposte all’interno degli insediamenti segreganti per soli rom» e per questo riporta come esempio virtuoso la decisione dei mesi scorsi del Comune di Roma di congelare il bando per la costruzione del nuovo campo realizzato su approcci fortemente sicuritari e limitanti i diritti fondamentali. Ma neanche il tempo di ricevere un apprezzamento che la Giunta Raggi ha pensato bene di cambiare idea ed il 7 marzo scorso ha revocato la misura: il campo segregante e discriminatorio si farà e già nei prossimi giorni la Commissione giudicante procederà all’apertura delle offerte di quelle organizzazioni chiamate a contendersi il milione e mezzo di euro previsto. Tanto costa a Roma segregare e concentrare 500 rom. Alla faccia dell’Onu e di Mafia Capitale, i cui ricordi si fanno sempre più sbiaditi.

Rispedita quindi al mittente la “medaglia” appena consegnata ed ancora una volta quello della “legalità” appare un concetto dall’astrattezza assoluta e dall’applicazione totalmente arbitraria. Una legalità che è facile urlare dentro i Palazzi ma che poi è terribilmente complicato declinare in diritti nelle periferie più estreme delle nostre città.
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Re: El rasixmo e ła viołensa dei singani

Messaggioda Berto » gio mar 30, 2017 9:13 pm

Milano, rom arrestate tra gli applausi dei residenti
Due donne rom, condannate ai domiciliari nel loro camper per furto, evadevano continuamente per commettere altri furti nel quartiere Corvetto di Milano
Franco Grande - Gio, 30/03/2017

http://www.ilgiornale.it/news/milano/mi ... 80923.html

Continuavano indisturbate a rubare anche se erano agli arresti domiciliari. Due rom, una 21enne italiana e una bosniaca 26enne, sono state arrestate nel quartiere Corvetto di Milano, dove vivevano insieme ai loro figli.

La loro abitazione era un camper parcheggiato in via Piazzetta ma da lì evadevano spesso per derubare i negozianti della zona e i residenti del quartiere avevano segnalato questa situazione alle forze dell'ordine finché ieri non sono state arrestate dai poliziotti tra gli applausi. Ora , si legge su Fanpage, le due donne si trovano nel carcere di San Vittore insieme a tre dei loro bambini, mentre gli altri tre sono stati affidati a un parente. L'italiana è madre di due bambini, mentre la ragazza di origini bosniache ha 4 figli e uno in arrivo. Dopo il blitz della polizia, è arrivato anche quello del presidente del Municipio 4, il leghista Paolo Guido Bassi, che ha ringraziato gli agenti: "per aver ‘liberato' via Ravenna/via Piazzetta dalla carovana di rom che per mesi ha creato disturbo e degrado al quartiere". Si tratta di un intervento che il Municipio, insieme ai comitati dei cittadini e agli utenti della scuola Filzi, avevano fortemente richiesto. Ora bisogna vigilare affinché non si riproponga", ha proseguito Bassi. "Questa di via Ravenna, Piazzetta, San Dionigi, era una situazione grave, prolungata nel corso del tempo, che oltre al degrado e alla paura, aveva reso di fatto reso letteralmente inutilizzabili marciapiedi e giardinetti, con tutti i disagi che è facile immaginare, sia per i residenti sia per gli alunni e i genitori della scuola" ha affermato l'esponente leghista.
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Re: El rasixmo e ła viołensa dei singani

Messaggioda Berto » lun apr 03, 2017 7:23 pm

I rom gli occupano la masseria. E Luigi viene abbandonato dallo Stato
"Quella è casa mia, io ci pago le tasse, ma da mesi i rom l'hanno occupata". La masseria di 13 ettari del signor Luigi Marzo, 74enne di San Pietro in Lama, è stata occupata da tre famiglie di nomadi
Luisa De Montis - Lun, 03/04/2017

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 82152.html

Quella è casa mia, io ci pago le tasse, ma da mesi i rom l'hanno occupata".

La masseria di 13 ettari del signor Luigi Marzo, 74enne di San Pietro in Lama, è stata occupata da tre famiglie di nomadi. Che non hanno alcuna intenzione di andare via. La storia, raccontata nel servizio de Le Iene, getta una luce sull'incapacità dello Stato di tutelare i cittadini e di far rispettare la legge. È da sei mesi che va avanti questa situazione.

"Ho sporto denuncia in questura. Ho scritto all’amministrazione comunale di Lecce, alla polizia municipale, alla prefettura, ma nessuno ha risposto", ha raccontato alla Iena Veronica Ruggeri. Che ha provato a parlare con gli occupanti ma, oltre a rischiare di essere linciata, ha ricevuto delle risposte incredibili. "Se il Comune ci trova un'altra sistemazione, ce ne andiamo". Oppure: "Se Luigi ci dà dei soldi, gli ridiamo la casa".

Il sindaco di Lecce Paolo Perrone ha dichiarato alle Iene che "non rientra tra i suoi compiti quello di far sgomberare un’immobile appartenente ad un privato". La palla passa alla prefettura, che però tergiversa e assicura che il caso di Luigi verrà discusso. Intanto, lui però continua a pagare le tasse e ad aspettare. I rom invece sono liberi di vivere nella masseria occupata.


Rom occupano masseria e minacciano il padrone. "Vieni e ti sparo in testa"
Luigi Marzo è stato minacciato durante un collegamento con radio 24 da un rom che occupa insieme ad altri 20 la sua masseria
Gabriele Bertocchi - Mar, 11/04/2017
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 84890.html

“Luigi, se tu rompi le palle quando vieni qua ti tiro un proiettile in testa”: così Ion, uno dei rom che ha preso possesso di una masseria di Lecce, prova a difendere la proprietà occupata illegalmente.

L'Illegittima difesa degli occupanti

Luigi Marzo ha dovuto subire anche questo. Non bastava l'occupazione della masseria da parte occupata da tre famiglie rom con venti bambini. Il pensionato di oltre settant'anni dopo aver ereditato la proprietà dalla proprietà non è ancora riuscito a far sgomberare gli occupanti, anche per il problema della presenza dei minori.

Uno dei rom, durante il collegamento con La Zanzara su Radio 24 ha anche aggiunto: "Vogliamo rimanere altri sei mesi e rinunciamo alla richiesta di soldi per i lavori che abbiamo fatto. Siamo quattro famiglie con venti bambini. Anche tanti italiani qui a Lecce occupano le case sfondando la porta". Il rom si difende, e punta il dito contro l'anziano proprietario: "Sei un razzista e ci stai minacciando", colpevole poco prima di aver detto che non avrebbe trattato con loro, intimando: "Dovete andarvene subito fuori dai coglioni. Vi denuncio uno per uno. La masseria non sono c..vostri, siete solo dei delinquenti".


Masseria occupata in Salento, i rom vanno via e la distruggono
Da mesi lo stabile, di proprietà di un uomo di 76 anni, era abusivamente occupato dai nomadi
12 aprile 201716

http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/ ... 702a.shtml

Da mesi decine di rom, comprese donne e una ventina di bambini, occupavano abusivamente una masseria privata sulla Lecce Novoli. Ma ora il proprietario dell'immobile, Luigi Marzo, di 76 anni, è riuscito, dopo numerose battaglie fatte tramite legali e mass-media, a riprendersi lo stabile ricevuto in eredità da una sorella.

I rom hanno quindi lasciato la masseria, ma subito dopo si sono recati a "Torre Chiancà", Marina di Lecce, ed hanno occupato abusivamente la villetta di un privato. Su quest'ultimo episodio sono in corso accertamenti da parte del Comune e dei vigili urbani per risalire ai proprietari dell'abitazione.

Si è conclusa l'odissea di Luigi Marzo, pensionato salentino, che da mesi cercava di entrare in possesso della masseria. I nomadi sono andati via spontaneamente, mentre la Procura di Lecce aveva già messo a punto un decreto di sequestro dell'area. "Me l'hanno lasciata", ha commentato Luigi Marzo, "in un totale stato di devastazione e di elevato rischio igienico-sanitario. Ed ora mi chiedo chi mi pagherà i danni che sono tanti e ingenti, perché mi hanno demolito parte della struttura". Della vicenda si erano occupati anche i rappresentanti del movimento politico Noi con Salvini che avevano anche effettuato davanti alla masseria un sit in di sensibilizzazione.


Mostruosità disumane, molto peggio dei nazisti.
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Re: El rasixmo e ła viołensa dei singani

Messaggioda Berto » mer apr 05, 2017 5:46 pm

Nella ressa dei clienti rubarono giocattoli per 8mila euro: 4 denunciate
Mercoledì 5 Aprile 2017

http://www.ilgazzettino.it/vicenza_bass ... 62120.html

THIENE – Con un’operazione congiunta tra la polizia locale Nordest Vicentino e i carabinieri di Treviso, coordinata dal pm Paolo Fietta, sono stati individuati quattro dei dodici componenti la banda di nomadi che nei pomeriggi del 3 e 4 dicembre ha razziato, sfruttando la ressa di clienti, la Munari Giocattoli e Casalinghi di via Europa 34, rubando giocattoli per circa 8 mila euro.

I titolari dell’attività scoperto il doppio furto hanno preso visione dei filmati della videosorveglianza interna per individuare dodici persone impegnate a nascondere sotto gli abiti confezioni di giocattoli. Consegnati i filmati al comando della polizia locale sono iniziate le indagini, per risalire dopo una complicata ricerca a un gruppo di nomadi che vivono nel Trevigiano. Come riporta il Giornale di Vicenza i carabinieri di Treviso al momento hanno individuato e denunciato quattro componenti la banda, tutte donne: Pamela Major, 34 anni; Daiana Mastini 33 e Genny Gabrieli 39 di Istrana e Manolita Gabrieli 43 di Asolo. Con una perquisizione nei campi nomadi delle donne le forze dell'ordine hanno recuperato parte dei giocattoli trafugati, restituiti alla Munari Giocattoli e Casalinghi. Le indagini proseguono per individuare il resto dalla banda.
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Re: El rasixmo e ła viołensa dei singani

Messaggioda Berto » sab apr 29, 2017 1:47 pm

Follonica, il caso delle rom chiuse nel gabbiotto dei rifiuti: licenziati i due dipendenti della Lidl
29 Aprile 2017

http://tv.liberoquotidiano.it/video/ita ... video.html

I due dipendenti della Lidl che lo scorso febbraio, stanchi dei continui furti, avevano rinchiuso delle rom in un gabbiotto dei rifiuti, filmando la scena e postando il video in rete, sono stati licenziati. Il caso era accaduto su un piazzale davanti a un supermercato di Follonica, in provincia di Grosseto, e la notizia aveva suscitato non poche polemiche. Per i lavoratori, assistiti dall'avvocato Roberto Cerboni, era inizialmente stato emesso un provvedimento disciplinare, con la sospensione temporanea dal servizio, ma adesso la decisione è ufficiale: il 35enne assunto a tempo indeterminato è stato licenziato, mentre al 25enne l'azienda non ha rinnovato il contratto. Nei loro confronti anche una denuncia con l'accusa di sequestro di persona.


Lo sfogo dei dipendenti Lidl licenziati: "Le ladre rom rubavano ogni giorno e importunavano i clienti, ma nessuno ha fatto nulla..."

http://www.norazzismoversoitaliani.it/2 ... suno-nulla

Adesso parla uno dei dipendendi della Lidl di Follonica.Dopo il caso delle due rom “rinchiuse” nella gabbia dei rifiuti del noto supermercato, i due dipendendi che hanno realizzato il video diventato virale in rete sono stati licenziati dall’azienda. Loro non ci stanno e ora Ramon Zurita, uno dei due ragazzi, ha deciso di fare chiarezza con un messaggio su Facebook.

“Per rispetto dell’azienda e per la speranza di rientrare non ho mai voluto (potuto) parlare in questi due mesi – scrive – ma chi meglio di me può sapere le cose?”. Poi elenca la sua verità: “La merce che buttiamo è roba buona e vi garantisco che ne buttiamo molta ma molta! E non va a nessuna associazione per i poveri, va dritta alla discarica del Coseca!” Secondo: “Chiunque butti le cosiddette rotture in presenza di estranei viene licenziato secco e duro, questo è quello che ci è sempre stato detto da capi-area, responsabili e capi-filiale”. Terzo: “Margherita, la Popova, due rumene, due uomini italiani, un anziano zoppo in macchina e un signore che veniva con il furgone a caricare per poi rivendere la roba buona a gente più povera di loro: queste sono le persone che realmente dalle 6 del mattino (perchè noi entriamo alle 6 del mattino) sono già li ad aspettare”. Quarto: “I lucchetti credo di aver perso il conto di quanti venivano rotti due minuti dopo essere stati messi”. E ancora: “Appena io e Andrea uscivamo a buttare la roba (le colleghe femmine avevano paura con quella gente attorno e si rifiutavano sempre), partivano le spinte, i colpi, le minacce e la roba da mangiare spariva nemmeno fatti due passi dall’uscita del negozio. Per darvi un idea? Buttate una bistecca a due leoni affamati…ma poi scappate però…”

Le accuse di Zurita sono rivolte anche alla Lidl: “I capi-area lo sapevano da anni, Lidl lo sa da anni: i Carabinieri venivano spesso e quando arrivavano avevano già finito di fare quello che stavano facendo, li allontanavano e dopo 10 minuti erano di nuovo lì ad importunare i clienti”. Secondo quanto racconta l’ex dipendente, la Lidl gli avrebbe proposto di fare lui la denuncia contro le nomadi. “Scusa, come io?” – si chiede l’ex dipendente – disturbano i clienti, rubano in negozio più volte al giorno, e te azienda te ne lavi le mani e lasci fare la denuncia a un tuo dipendente da privato cittadino?”

Infine la verità sul filmato. “Il video era uno scherzo, nonostante Margherita mi ha rigato tutta la fiancata della mia macchina sul posto di lavoro. Andrea gli fa il verso di urlare e di toccarsi la mano. Stupido certo, ma pur sempre uno scherzo. La porta si apriva, sono due porte non una. La sua amica rideva e continuava a prendere la roba: passati 49 secondi vi dovreste far dare i video del negozio che erano dentro a scherzare con noi e a chiedere se era uscita bene nel video”. Peraltro, Zurita non era nemmeno di servzio perché in quel momento era in pausa. “Il video – continua – è stato messo da me nella chat di whatsapp composta dai soli 24 dipendenti Lidl Follonica e il video non l’ha fatto uscire Andrea come detto all’inizio, ma da qualche altro collega (per questo è in corso una denuncia presso la Polizia Postale)”. L’ex dipendente conclude respingendo ogni accusa di razzismo: “Sono per metà sardo e metà peruviano per di più nero anzi mulatto come direbbero i miei amici, quindi figuriamoci se sono razzista, però vi dico: non confondiamo la tolleranza col razzismo”.
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Re: El rasixmo e ła viołensa dei singani

Messaggioda Berto » mar mag 02, 2017 10:22 am

"La testa infilata sullo spiedo": minacce alla guardia giurata che ha ucciso il ladro
di Redazione- 30 Aprile 2017

http://www.ilpopulista.it/news/30-April ... ladro.html

La guardia giurata che una settimana fa ha ucciso ucciso il giostraio Manuel Major dopo una rapina, ha ricevuto delle pesantissime minacce di morte: "Vi porteremo la testa di Massimo Zen infilata in un ferro da spiedo, pagherete anche voi per il bastardo del vostro compagno che ha ucciso Manuel" si legge in una mail inviata alla Battistolli, l'azienda presso la quale l'uomo lavora. L'inquietante episodio è stato reso noto sabato da Robertino Zancan, titolare della gioielleria di Nanto vittima di un agguato dei banditi nel 2015, durante un convegno sulla legittima difesa al quale partecipava insieme al benzinaio Graziano Stacchio a Martellago, nel Veneziano.

Zen, all'indomani della sparatoria avvenuta a Barcon di Vedelago, l'aveva detto subito: "Ora temo per la mia incolumità e per quella della mia famiglia". Il timore era quello di ritorsioni da parte della famiglia di criminali alla quale apparteneva il giostraio, che era in fuga dopo una notte di assalti a bancomat del Trevigiano quando lui l'ha fermato con un colpo di pistola. Ora, dopo questa rivelazione, quel timore prende sostanza. "Ho paura. Potrebbero vendicarsi con la mia famiglia. Nessuno di noi è al sicuro", così aveva detto Massimo Zen al suo avvocato. Il testo della mail di minaccia è stato consegnato da Zancan al sottosegretario alla giustizia Cosimo Maria Ferri.
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Re: El rasixmo e ła viołensa dei singani

Messaggioda Berto » mar mag 02, 2017 12:04 pm

Gli zingari e i loro difensori credono che la persecuzione subita durante il nazismo faccia scomparire i loro crimini storici, attenui e giustifichi a ritroso il loro secolare razzismo predatorio e assassino, che è tra i più persistenti e odiosi, e dia loro il diritto di continuare a perpetrarli contro le genti "indifese" di tutta Europa.

Gli zingari, questi nomadi o seminomadi, di varia etnia, cittadinanza e provenienza,
che vivono prevalentemente nei campi abusvi o regolari e attrezzati, nelle baracche, nei prefabbricati, nelle rulotte, nelle carovane, ... a volte anche in appartamenti, case e casolari di proprietà,
e che da sempre, in Europa si sostengono sfruttando e depredando il prossimo,
prevalentemente con l'abuso dell'assistenza pubblica e della carità cristiana e umana,
con gli espedienti criminali a danno delle nostre comunità tra cui il furto, la ricettazione, la truffa, il raggiro, l'estorsione, il sequestro di persona, lo sfruttamento dei loro minori, la rapina, l'omicidio, il ricatto, il traffico degli stupefacenti, lo smercio di cartamoneta falsa, anche in forme di criminalità organizzata di stampo mafioso ... con integrazioni lavorative regolari e semiregolari nel settore circense e delle giostre;

costoro che si fanno passare e vengono fatti passare falsamente per vittime di un secolare razzismo nei loro confronti, da parte delle nostre genti stanziali, in quanto "sempre e ovunque diversi come etnia proprio perché nomadi"; ma che in realtà, da secoli, si può dire da sempre si sono fatti avversare e odiare profondamente per la loro disumanità, il loro spaventoso razzismo e per i danni che hanno sempre procurato a tutti con la loro feroce, impietosa e crudele disumanità.

È vergognoso e da perseguire penalmente che vi siano degli irresponsabili che si prestano a sostenere e a giustificare i comportamenti criminali di questa gentaglia razzista, carnefici fatti passare per vittime.

Anche gli ebrei sono stati perseguitati e sterminati dai nazisti, molto ma molto più degli zingari, eppure gli ebrei non rubano, non rapinano, non ammazzano la gente, non vivono da parassiti e da delinquenti e lavorano e contribuiscono grandemente al benessere dell'umanità. Hanno trasformato la loro terra semidesertica d'Israele in un paradiso terrestre pieno di fiori, di erba e di frutti; i campi degli zingari invece sono immondezzai a cielo aperto senza alcun rispetto per l'ambiente e per il prossimo.
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Re: El rasixmo e ła viołensa dei singani

Messaggioda Berto » mar mag 02, 2017 2:25 pm

Derubato un negozio di Marostica
Arrestate per furto, vengono subito rilasciate dal magistrato
Si tratta di due nomadi molto esperte nei furti di capi d'abbigliamento che erano state prontamente catturate dai Militari dell'Arma
di Ismaele Rognoni
1 Maggio 2017

http://www.ilpopulista.it/news/1-Maggio ... trato.html

Sabato scorso, due nomadi rispettivamente di 44 e 23 anni avevano derubato un negozio di Marostica portando via due borse piene di capi d'abbigliamento, ma dopo essere state sorpresa da alcuni impiegati hanno provato a fuggire a piedi.

Dopo un breve inseguimento sono state arrestate dai Carabinieri di Bassano. Tuttavia il magistrato ha deciso di rilasciarle nonostante esse siano delle ladre esperte nel taccheggio.
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