L'invasione clandestina è un crimine contro l'umanità

L'invasione clandestina è un crimine contro l'umanità

Messaggioda Berto » lun ott 11, 2021 7:50 am

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Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Berto
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Re: L'invasione clandestina è un crimine contro l'umanità

Messaggioda Berto » ven dic 17, 2021 7:58 pm

I muri, le porte e i confini o frontiere sono cosa naturale e universale, sensata, buona e giusta, sopratutto necessaria e vitale.


"Le frontiere aperte non sono sostenibili"
Giulio Meotti
30 settembre 2021

https://meotti.substack.com/p/le-fronti ... ostenibili

"L'immigrazione è dura. Lo è sempre stata perché, da un lato, penso che siamo naturalmente un popolo che vuole aiutare gli altri. Allo stesso tempo, siamo uno stato nazionale. Abbiamo confini. L'idea che possiamo semplicemente avere confini aperti è qualcosa che ... in pratica, è insostenibile”.

A parlare così non è solo Viktor Orbán, che ha appena organizzato a Budapest una conferenza internazionale su immigrazione e demografia, ma Barack Obama in una intervista alla ABC, la quale ha pensato bene di tagliare le parole di Obama contro i confini aperti nella messa in onda.

La Casa Bianca di Joe Biden ha dovuto dichiarare di essere d’accordo con Obama, “le frontiere aperte non sono sostenibili”, dopo che 30.000 migranti sono entrati dal Messico in appena dieci giorni. La sinistra del Partito Democratico attacca Biden, paragonandolo a Trump (ma non ci sono i giornali mainstream a gridare alle sue “gabbie”).

In Francia sull’immigrazione si decideranno le prossime presidenziali.

Il nuovo libro di Eric Zemmour, di cui nella newsletter per primo in Italia ho pubblicato un lungo estratto, vende 10.000 copie al giorno. Nessun saggio ha mai riscosso lo stesso successo. Stampate già 400.000 copie di La France n'a pas dit son dernier mot e 150.000 quelle vendute in due settimane. “Con il Corano della Mecca ti brucerò”. Questa l’ultima minaccia di morte per strada rivolta a Zemmour, racconta Le Figaro. La sua scorta è intervenuta. Il polemista era già stato vittima di un'aggressione un anno fa a Parigi.

Senza ancora annunciare la propria candidatura, Zemmour è molto in alto nell'ultimo sondaggio in vista delle presidenziali e minaccia di scalzare Marine Le Pen come principale candidato contro Emmanuel Macron, racconta il Financial Times. Zemmour sarebbe al 13 per cento delle intenzioni di voto per il primo turno di aprile, con Le Pen crollata al 16. E per fermare Zemmour, Macron si sposta ogni giorno più a destra. Il suo governo ha annunciato una forte riduzione del numero di visti che la Francia concederà a Tunisia, Algeria e Marocco. Zemmour ha risposto beffardamente sulla tempistica a sette mesi dalle elezioni. “Improvvisamente il governo moderato di Emmanuel Macron adotta i metodi degli estremisti”, ha detto Zemmour. Ma è il grande bagno di realtà dei globalisti.

Zemmour ha superato nei sondaggi tutti i candidati minori di destra e di sinistra, da Anne Hidalgo, sindaco socialista di Parigi, al leader della sinistra Jean-Luc Mélenchon, che prevede lo stesso tipo di scenario di Zemmour, la “creolizzazione” della Francia. E ora Macron, racconta Le Monde, non esclude di doversi confrontare con Zemmour al secondo turno.

Al di là di quello che sarà il risultato, saranno le elezioni presidenziali francesi più a destra di sempre a causa di quello che lo storico Georges Bensoussan nella mia intervista di ieri definisce “il grande choc demografico-migratorio”. I Socialisti a lungo al potere sono scomparsi, la “moderazione” è incarnata da Macron che per vincere deve sembrare di destra e a destra ci saranno Le Pen che propone un “referendum sull’immigrazione”, uno fra i candidati dei Repubblicani ex gollisti, la meteora Zemmour e anche Michel Barnier, l’ex eurocommissario che ha negoziato la Brexit, un altro globalista che ora propone niente meno che una moratoria dell’immigrazione. “Penso che dobbiamo impiegare tre o cinque anni per sospendere l'immigrazione”, ha detto Barnier all'emittente pubblica France 2. Il politico francese ha affermato che ci sono "collegamenti" tra immigrazione e "reti terroristiche che si infiltrano nei flussi migratori". Alla domanda se i suoi commenti mettano in discussione la sua reputazione di “moderato”, Barnier ha concluso: “I problemi dell'immigrazione non sono moderati”.

Qualcuno avverta i politici del nostro paese, la cui unica politica migratoria è ormai solo quella di lasciar entrare chi viene. E infatti in un giorno sbarcano in 700 a Lampedusa, ma i tg di regime si “dimenticano” anche di dare la notizia.

Cosa fare, dunque? C’è un modello di democrazia occidentale che è riuscita a gestire il fenomeno.

Sette anni fa, il governo australiano suscitò critiche per aver pubblicato un annuncio volto a dissuadere i richiedenti asilo dal recarsi illegalmente nel paese. "Assolutamente no!", recitava il volantino. "Non farete dell'Australia la vostra casa. Se salirete su una imbarcazione senza visto, non finirete in Australia. Qualsiasi nave che cerchi di raggiungere illegalmente le coste australiane sarà intercettata e ricondotta in condizioni di sicurezza al di fuori delle acque territoriali australiane." Era un messaggio durissimo, ma ha funzionato. Le Nazioni Unite hanno appena attaccato l’Australia per la sua linea dura, dicendo che ha respinto 38 navi in mare.

"Gli europei pensano che in Australia sia facile controllare i nostri confini, ma accampano solo scuse per non fare nulla", ha detto il generale in pensione dell'esercito australiano Jim Molan, ideatore della politica australiana in materia di asilo. Tutto ebbe inizio con la "vicenda della nave Tampa". Nel 2001, l'Australia impedì l'approdo a una nave norvegese che aveva salvato centinaia di richiedenti asilo nell'Oceano Indiano per condurli in territorio australiano. L'allora ministro dell'Immigrazione, Philip Ruddock, avvertì gli australiani che diecimila persone provenienti dal Medio Oriente si preparavano a imbarcarsi in Asia alla volta dell'Australia. Il governo australiano ignorò la richiesta delle Nazioni Unite di consentire ai profughi di mettere piede sull'isola. L'opinione pubblica appoggiò il governo. Da allora è la politica di tutti i leader australiani, di destra e di sinistra.

L’alternativa è aprire le frontiere, abbracciare l’umanitarismo e scomparire come popolo, paese e cultura nel grande calderone multiculti della storia. È “sostenibile”?




L'Europa centrale vuole i muri. E l'Ue va in crisi
Gianandrea Gaiani
12 ottobre 2021

https://lanuovabq.it/it/leuropa-central ... a-in-crisi

Non solo i Paesi di Visegrad dell'Europa ex Patto di Varsavia, ma anche i Paesi Baltici, l'Austria, la Grecia, Cipro e la Danimarca: quando dodici Paesi dell'Ue chiedono di erigere barriere fisiche contro l'immigrazione clandestina, Bruxelles non sa che rispondere. I Paesi occidentali, più colpiti dal fenomeno, puntano ancora all'inclusione.

La frontiera chiusa fra Lituania e Bielorussia

La richiesta presentata l’8 ottobre da 12 Paesi dell'Ue alla Commissione Europea di modificare il codice delle frontiere di Schengen per consentire agli Stati di erigere "barriere fisiche" per proteggere i confini esterni dell'Unione, finanziate dal bilancio Ue, è stata sostenuta dalla presidenza slovena del Consiglio Ue.

Nella lettera si chiede alla Commissione di consentire “agli Stati membri di agire rapidamente e proporzionalmente alla minaccia, in difesa della loro sicurezza nazionale e dell'intera Ue", sostenendo che "in pratica la sorveglianza delle frontiere non impedisce alle persone di tentare illegalmente valichi di frontiera e sarebbe quindi utile integrarla con ulteriori misure preventive".

"La barriera fisica sembra essere un'efficace misura di protezione delle frontiere che serve l'interesse dell'intera Ue. Questa misura legittima dovrebbe essere ulteriormente e adeguatamente finanziata dal bilancio dell'Ue in via prioritaria. Per garantire una risposta efficace e immediata alla strumentalizzazione dei flussi migratori, abbiamo bisogno di soluzioni europee senza indugio. Siamo convinti che sia più pertinente e sostenibile concentrarsi in modo proattivo su una maggiore protezione delle frontiere, standard comuni per la sorveglianza delle frontiere esterne e la prevenzione degli attraversamenti illegali. Abbiamo bisogno di nuovi strumenti che ci permettano di evitare, piuttosto che affrontare in seguito, le gravi conseguenze di sistemi migratori e di asilo sovraccarichi e capacità di accoglienza esaurite, che alla fine influiscono negativamente sulla fiducia della popolazione nella nostra capacità di agire con decisione quando necessario".

Per i 12, cui va aggiunta la Slovenia che ha la presidenza di turno del Consiglio, andrebbe finanziata con fondi Ue anche una barriera lungo la Green Line a Cipro, che non è un confine esterno dell'Ue perché Bruxelles non ha mai riconosciuto l'occupazione turca della parte settentrionale dell'isola. La lettera, rivelata da Eu Observer, è firmata dai ministri di Austria, Bulgaria, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Grecia, Ungheria, Lituania, Lettonia, Polonia e Slovacchia. Certo nella lista non sono presenti gli Stati che fondarono la Ue, per lo più dell’Europa Occidentale e che soffrono l’immigrazione illegale più di ogni altro, ma continuano a puntare su accoglienza e inclusione, ma al tempo stesso è evidente che tra i firmatari non vi sono solo le quattro nazioni del cosiddetto Gruppo di Visegrad ma, di fatto, la metà degli Stati membri dell’Unione.

Ci sono Paesi mediterranei, come Cipro e la Grecia che subiscono la pressione dei clandestini alimentata dalla vicina Turchia, come le nazioni europee poste lungo la cosiddetta “rotta balcanica” ma anche la Danimarca governata dal premier socialdemocratico Mette Fredriksen. La proposta non piace alla Commissione sul piano dei principi, poiché intende sostenere l’idea di un’Europa che blinda i confini ai popoli del terzo mondo: inoltre la Commissione non riesce a far progredire il cosiddetto “patto per le migrazioni” proposto nel settembre 2020, un pasticcio politically correct che non piace a molte nazioni poiché non ferma gli ingressi illegali né attua rappresaglie sui paesi di provenienza dei clandestini.

Va però riconosciuto che negli ultimi mesi Bruxelles ha più volte benedetto i muri eretti da baltici e polacchi ai confini con la Bielorussia per fermare i clandestini afro-asiatici (da Irak, Congo Brazzaville, Camerun e Siria) che Minsk fa arrivare sul proprio territorio per poi mandarli ai confini con l’Unione. Ma si tratta di un gesto soprattutto politico nell’ambito del braccio di ferro in corso da mesi con Minsk dopo le sanzioni imposte dalla Ue al regime bielorusso. "Abbiamo davvero bisogno - ha detto il commissario agli Affari Interni Ylva Johansson - di rafforzare la protezione dei confini esterni dell'Ue. Alcuni Stati membri costruiscono barriere e li capisco. Non ho nulla in contrario. Ma non penso che sia una buona idea usare fondi Ue", che sono "limitati" e che servono per altre cose, per "costruirle".

“Quest'estate è stata molto dura e difficile per la Lituania” ha detto il ministro dell'Interno lituano, Agné Bilotaité. “L'immigrazione illegale costituisce un attacco ibrido contro la Lituania e contro tutta l'Europa. In questa situazione servono cambiamenti nel quadro giuridico Ue e nelle politiche migratorie, perché dovremmo poter rispondere in modo più forte quando fronteggiamo attacchi ibridi di questo tipo". Il dato politico e sociale rilevante resta però quello che quasi la metà degli Stati membri della Ue pretende un impegno diretto dell’Unione per erigere barriere ai confini esterni confermando di fatto non solo quanto fossero accorte e lungimiranti le politiche varate negli anni scorsi dall’Ungheria di Viktor Orban e dalla Lega nel primo governo italiano dell’attuale legislatura.

Certo per l‘Italia il concetto di “muri” è difficilmente praticabile dovendo affrontare un’immigrazione clandestina che si muove in gran parte dalle sponde africane e turca del Mediterraneo, ma il concetto resta lo stesso: impedire l’arrivo, lo sbarco o il transito di chi non titoli per raggiungere l’Europa. In una Ue ormai in crisi profonda anche per l’autogol delle pressioni esercitate sulla Polonia, sostenuta dall’Ungheria e dal Gruppo di Visegrad, la viceda dei muri e dell’immigrazione rischia di imprimere una spallata decisiva alla stessa Commissione von der Leyen.

Il ministro dell'Interno sloveno Ales Hojs osserva che “dopo il disastro del 2015 la Slovenia ha deciso di erigere barriere, a sue spese, su parte del confine della Croazia, e continuerà a farlo in futuro. E' chiaro che, se fermiamo 14mila migranti irregolari l'anno a un confine interno dell'Ue, allora la protezione del confine esterno dell'Unione non è efficiente. Ed è nostro dovere proteggere i confini. La Slovenia sosterrà questa proposta". Le critiche tedesche alla Grecia per i presunti respingimenti illegali attuati dalle autorità di Atene hanno scatenato una dura risposta ellenica.

Il ministro dell'Interno Notis Mitarachi, ha affermato che la Grecia indagherà sui "presunti respingimenti" illegali, ma "ci aspettiamo che la Commissione Europea faccia molto di più per la dimensione esterna, per la tutela dei confini esterni, per i rimpatri di coloro che non hanno diritto alla protezione internazionale" e per far rispettare gli accordi presi con la Turchia nel 2016. "Ogni gommone che parte dalle coste turche" viola quell'accordo”.

La questione migratoria sarà all'ordine del giorno del Consiglio Europeo del 21 e 22 ottobre ma sarebbe illusorio attendersi sviluppi di rilievo. Non si parlerà di ridistribuzione dei migranti poiché il tema è troppo divisivo, né ovviamente di respingimenti che la Ue esclude a priori ma che alcuni stati membri stanno già applicando senza esitazioni. Sarà però difficile eludere il tema della difesa dei confini esterni, anche con i muri. Un tema che dovrebbe interessare anche l’Italia il cui governo, nonostante le dure critiche interne ed esterne alla maggioranza, continua però ad accogliere chiunque paghi criminali per raggiungerlo col risultato che i flussi verso l’Italia sono aumentati del 208 per cento rispetto allo scorso anno. Solo dal mare sono sbarcati in 49 mila, il doppio del 2020 e sei volte tanto il numero di clandestini sbarcati nel 2019.


Polonia: il Parlamento dà l'ok alla costruzione del muro e ai respingimenti alla frontiera
14 ottobre 2021

https://www.rainews.it/dl/rainews/artic ... aa5a0.html

Il Parlamento polacco ha dato il via libera al piano del governo per costruire un muro per impedire ai migranti di attraversare il confine, un progetto da 353 milioni di euro.

I deputati hanno anche approvato un emendamento che legalizza la controversa pratica dei respingimenti alla frontiera e consente di ignorare una richiesta di asilo formulata dopo l'attraversamento illegale della frontiera stessa.

Organizzazioni non governative hanno accusato l'esecutivo polacco di respingere i migranti bloccati alla confine, rimandandoli verso la Bielorussia, accusata da Varsavia di incanalare il flusso migratorio e usare i migranti come ritorsione per le sanzioni Ue contro Minsk.

L'imposizione dello stato d'emergenza nella zona del confine impedisce alle organizzazioni umanitarie di accedere e aiutare i migranti. Negli ultimi mesi sono state sette le persone morte lungo il confine orientale dell'Unione europea.



Invasione criminale della Polonia
viewtopic.php?f=194&t=2979

Invasione della Polonia, questi sono criminali (comprese le donne e i bambini al seguito), gente senza alcun rispetto e riguardo, ... pieni di violenza da trattare come si meritano con altrettanta se non maggiore violenza per più che legittima difesa.

Questi non sono fratelli, questi sono nemici feroci e mortali, questi sono nazi maomettani assai peggiori dei nazisti hitleriani.
Per questa umanità senza alcun rispetto umano e malvagia al massimo grado che vuole introdursi con la violenza, la frode e la prepotenza nei paesi altrui, umanità che non è in alcun modo diversa dai ladri, dai truffatori, dai rapinatori, dai predoni assassini e sturpatori, da un esercito armato di invasori che vuole occupare il tuo paese, predarti e ridurti in schiavitù se non ucciderti, non provo alcuna umana compassione.
Per questa umanità criminale provo solo avversione, profondo disprezzo e odio assoluto, nessun sentimento di solidarietà, nessun desiderio di accoglienza ma unicamente un assoluto rifiuto e una assoluta volontà di respingimento con ogni mezzo e ad ogni costo.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: L'invasione clandestina è un crimine contro l'umanità

Messaggioda Berto » ven dic 17, 2021 7:59 pm

La demenziale e criminale persecuzione giudiziaria di Salvini per aver difeso le frontiere italiane dall'invasione


Magistratura, casta mostruosa, criminale ed eversiva, caso Salvini e non solo
viewtopic.php?f=194&t=2926
https://www.facebook.com/permalink.php? ... 7003387674

Open Arms, Salvini a Palermo, "Processo con Richard Gere serio?"
Il leader della Lega dopo l'udienza: "Mi dispiace solo per due cose, per il tempo che tolgo ai miei figli e per i soldi che gli italiani spendono"
sabato 23 ottobre 2021

https://qds.it/open-arms-salvini-a-pale ... ere-serio/

Ministri ed ex ministri, l’ex premier Conte e anche l’attore Richard Gere sfileranno sul banco dei testi al processo all’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini, imputato di sequestro di persona e omissione di atti d’ufficio per aver vietato lo sbarco di 147 migranti soccorsi dalla nave spagnola Open Arms. Lo ha deciso il tribunale di Palermo che ha ammesso tutti i testi citati dalle parti.

“Ditemi voi quanto è serio un processo dove verrà da Hollywood a testimoniare sulla mia cattiveria Richard Gere.

Spero che duri il meno possibile perché ci sono cose più importante di cui occuparsi. Mi dispiace solo per due cose, per il tempo che tolgo ai miei figli e per i soldi che gli italiani spendono per questo processo politico organizzato dalla sinistra”. Così Matteo Salvini all’uscita dall’aula bunker del Pagliarelli, a conclusione della prima udienza del processo in cui è imputato per sequestro di persona ed omissione di atti d’ufficio per il caso Open Arms.

I pm chiedono anche: le comunicazioni intercorse tra le autorità coinvolte nella vicenda dal momento dalla prima richiesta di porto sicuro avanzata dalla nave allo sbarco a Lampedusa, il decreto ministeriale che sancì il divieto di ingresso della Open Arms con i 147 migranti a bordo, gli atti della Procura dei Minori sulla presenza dei minorenni a bordo, le relazioni psicologiche e mediche sullo stato delle persone che si trovavano sulla imbarcazione spagnola. I pm hanno chiesto l’ammissione anche di una serie di atti come la decisione del Tar che annullava il divieto di sbarco deciso dal Viminale, i verbali della Polizia Scientifica sulle condizioni dei migranti a bordo della Open Arms, la sentenza del gup di Siracusa che ha assolto il comandante della Open Arms in un altro processo, la decisione a carico dell’Italia del Comitato Onu in un caso di omesso soccorso e la corrispondenza tra l’ex premier Conte e Matteo Salvini sulla vicenda della nave spagnola.

Il legale di Salvini, l’avvocato Giulia Bongiorno, ha chiesto, oltre all’esame del leader della Lega, l’acquisizione di due decreti di archiviazione che escludono, in casi analoghi a quello della Open Arms, la competenza italiana nell’assegnazione del Pos (Place of safety) e, sempre in tema di assenza di competenza italiana, le note del ministero degli Esteri in cui si ribadiva che a stabilire il porto sicuro doveva essere la Spagna. La difesa ha chiesto, inoltre, di acquisire la direttiva del 2019 che stabiliva i provvedimenti da adottare a carico delle ong che disattendevano le indicazioni di uno Stato. Nella lista dei documenti chiesti dalla difesa di Salvini anche le indicazioni del Governo che evidenziavano la politica italiana in materia di sbarchi e che sancivano la necessità di arrivare a un accordo in sede europea sulla distribuzione dei migranti prima dell’assegnazione del Pos e dell’autorizzazione allo sbarco. La Procura non si è opposta alle richieste di acquisizione documentale dell’avvocato Bongiorno se non all’ammissione di articoli di giornale o comunicati stampa.




Open Arms, leghista Splendido si ammanetta: "Salvini colpevole? Anche io"
23 ottobre 2021

https://www.adnkronos.com/leghista-sple ... elqITn6nuQ

"Condannate anche me, se Salvini è colpevole, allora lo sono anche io". A Palermo c'è anche Joseph Splendido, consigliere leghista della regione Puglia, pronto a seguire la stessa sorte del suo leader, a processo con l'accusa di sequestro di persona. Splendido, si è ammanettato a favore di telecamere, nei pressi del tribunale del capoluogo siciliano. "Condannate anche me - dichiara provocatoriamente, mostrando i 'ceppi' - . Salvini ha fatto il suo dovere di ministro dell'Interno, rispettando il mio volere e quello di milioni di italiani".

Splendido, di famiglia pugliese, dopo aver vissuto in Francia - dove è nato - è tornato a Foggia nel 1993, facendo pratica da avvocato e il servizio civile alla Caritas diocesana di Foggia. "Esperienza che - scrive nel suo blog - purtroppo non si è rivelata positiva, poiché ha scoperto che gli extracomunitari privi di permesso di soggiorno non hanno spirito di gratitudine anzi, nel nostro paese provano un senso di impunità, ma soprattutto il loro 'modus vivendi' è l’esatto contrario del nostro e per questa ragione non vogliono l’integrazione, bensì imporre la propria cultura". Poi l'approdo in Lega, che sembra quasi naturale: "Amo la mia nazione ed il mio territorio e sono convinto che ogni cittadino che si allontana dalla propria terra, rappresenta un fallimento delle istituzioni e della politica sia a livello locale che a livello centrale", dice ancora di sè.

Il gesto di Splendido, oggi a Palermo, richiama quanto avvenne nel 2020, lo scorso ottobre, a Catania, per un altro processo nei confronti di Salvini, per il caso Gregoretti, nella città etnea arrivarono tantissimi parlamentari della Lega, dando vita a quella che venne definita la Pontida del sud. Anche in quel caso lo slogan fu 'Processate anche me', con la maratona oratoria di tre giorni, che vide sul palco i big del partito a manifestare il loro appoggio a Salvini. Oggi a Palermo ci ha pensato Splendido.





Intasiamo tutte le procure d'Italia con le nostre autodenuncie come elettori mandanti di Salvini
https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 0182985460

https://youtu.be/tjy-ROnGkjM


Gino Quarelo
I mandanti di Salvini si autodenunciano alla Procura di Catania:
https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 3239952051
milioni di cittadini italiani sovrani si autodenunciano come mandanti elettorali del Ministro Salvini, avendolo votato ed eletto per fare esattamente quello che poi ha fatto da ministro



Open Arms, Giulia Bongiorno e i migranti che vogliono "fare shopping": le parole che scagionano Salvini
Lorenzo Mottola
23 0ttobre 2021

https://www.liberoquotidiano.it/news/gi ... ionato.amp

Quello dell'Open Arms potrebbe passare alla storia come il primo caso di sequestro di persona nel quale le vittime, durante la prigionia, erano libere di evadere per andare a fare shopping. Si apre oggi il processo a Matteo Salvini: il leghista rischia 15 anni per il rapimento di 149 immigrati nell'estate del 2019. Per chi avesse perso il filo delle sue disavventure giudiziarie, si tratta del secondo dibattimento che l'ex ministro dell'Interno si trova ad affrontare per aver cercato di frenare per qualche giorno (inutilmente) lo sbarco di profughi. Il primo a Catania si è risolto con un'archiviazione. A Palermo, invece, le cose hanno preso una piega diversa. Anche se le due vicende sono perfettamente sovrapponibili. Eva detto che l'impianto accusatorio pare tutt' altro che esente da lacune. Proviamo a elencarne alcune, ripercorrendo la presentazione fatta da Giulia Bongiorno, avvocato di Salvini, delle sue 110 pagine di memoria difensiva.

IL DOPPIO STANDARD
Prima stranezza, tutta politica: come spiega l'avvocato Bongiorno, «il divieto di ingresso in acque territoriali fu firmato da Salvini, Toninelli e Trenta». Eppure a processo è finito solo uno dei tre ministri. Curioso. Toninelli, a Palermo verrà solo come testimone. E con lui saranno chiamati anche Giuseppe Conte, Luciana Lamorgese e Luigi Di Maio.

IL VIAGGIO SCOMODO
Dopo il soccorso in acque libiche, la Open Arms decide di puntare sull'Italia. «Dal 2 agosto inizia un inspiegabile girovagare», continua l'avvocato, «nonostante ci fosse a bordo un numero di migranti superiore al limite». La Open Arms in base alle certificazioni non poteva svolgere attività di ricerca e soccorso: aveva spazio per 19 persone al massimo. Eppure partiva in missione per trasportare centinaia di clandestini portandosi dietro giornalisti e attori di Hollywood. C'era perfino Richard Gere a bordo e anche lui potrebbe testimoniare (se i giudici oggi non si opporranno) al processo contro Salvini, lamentando le pessime condizioni dell'imbarcazione. «Io ho fatto il mio dovere e vado a processo per il mio lavoro», ha detto ieri Salvini, «spero che il mio processo non si trasformi in un cinema».

NEL LIMBO
Come spiega la Bongiorno, Open Arms è una nave battente bandiera spagnola: «Poteva andare a Palma di Maiorca, poco più di due giorni di navigazione, e invece ha preferito girare circa 13 giorni, in attesa del governo italiano». Continua l'avvocato: «Malta scrisse a Open Arms: "stai bighellonando, non stai portando i tuoi migranti in un porto sicuro. Cosa stai aspettando?"». Glielo mise nero su bianco sia il 13 che il 14 agosto.

IL PANFILO
L'Open Arms non è lasciata sola: «Tutti offrono aiuto. Aerei militari, petroliere, aerei di ricognizione, un'altra Ong (la Ocean Viking) e perfino un veliero». Il comandante rifiuta e preferisce continuare per la sua rotta verso l'Italia. Il nostro Paese ha proposto perfino di scortare la nave fino in Spagna. Il comandante ha rifiutato.

COME LUCIANA
A Ferragosto la nave arriva di fronte alle coste italiane. Salvini è accusato di aver tardato di 5 giorni i permessi per lo sbarco. Ma non è una stranezza: sia il Conte-bis che l'attuale esecutivo hanno continuato a disincentivare gli arrivi in questo modo. Dice la Bongiorno: «Nel governo Conte-bis ci sono permessi dati anche dopo 10 giorni. E nel governo Conte-bis non c'era Salvini, ma la ragionevole Lamorgese. Nessuno si sogna di portare Lamorgese sul banco degli imputati...».

IN FIN DI VITA
L'accusa sostiene che Salvini abbia messo a rischio la salute dei profughi. In realtà, «non c'è stata nessuna relazione individuale sullo stato di salute dei migranti a bordo. Open Arms pretendeva una evacuazione medica perché non intendeva specificare le singole patologie nonostante le continue richieste». Come è finita? Su 149 migranti scesi successivamente, nessuno fu poi ricoverato.

A FARE ACQUISTI
La situazione a bordo era questa: «Una serie di persone salgono e scendono, salgono politici e il sindaco di Lampedusa, il presidente della Ong, una squadra di psicologi, vengono fatte alcune evacuazioni mediche. E poi visto che siamo a processo perché questa nave era abbandonata a se stessa e nessuno poteva muoversi- il 14 agosto c'è una chiamata di OpenArms alla capitaneria. Sa cosa chiedono, signor giudice? "Vogliamo scendere per fare acquisti". Ed effettivamente poi vanno a fare acquisti, stile via del Corso o via Montenapoleone».

L'ACCUSA TRABALLA
Sul capo di imputazione, sequestro di persona, perfino Marco Travaglio sul Fatto aveva posto delle obiezioni. Come spiega la Bongiorno: «La Open Arms aveva il divieto di andare solo in una direzione. Se in una stanza una porta è chiusa, ma posso uscire da un'altra parte, non sono sequestrata».



"La nave iberica Open Arms - ha spiegato Liardo - rifiutò di dirigersi in Tunisia, di sbarcare 39 immigrati a Malta, di fare rotta in Spagna (diniego ribadito in due occasioni), non fornì dettagli sullo stato di salute delle singole persone a bordo (domandò di farle sbarcare tutte, ma esclusivamente in Italia)". Non solo, perché il contrammiraglio spiega che l'imbarcazione fece rotta verso la Libia "mentendo alle autorità italiane, visto che partì verso Tripoli dopo aver comunicato che si sarebbe fermata a Lampedusa".


Open Arms, l'ammiraglio scagiona Matteo Salvini: "Ecco le menzogne della Ong"
Giorgio Carbone
17 dicembre 2021

https://www.liberoquotidiano.it/news/te ... e-ong.html

Matteo Salvini ancora in Aula a Palermo per il caso Open Arms. Il leader della Lega, nella giornata di venerdì 17 dicembre, è tornato di fronte ai giudici assieme al suo avvocato Giulia Bongiorno. La vicenda è ormai nota: Salvini, ai tempi ministro dell'Interno, è accusato di aver negato nell'agosto 2019 lo sbarco ai migranti a bordo della ong spagnola. Tra i testimoni ascoltati anche l’ammiraglio Sergio Liardo, che prende le difese del leghista. La sua testimonianza è infatti importantissima perché conferma che la nave vagò per il Mediterraneo, ignorando le richieste e le proposte di Madrid e de La Valletta dal 2 al 15 agosto 2019 e mettendo così a rischio la salute delle persone a bordo.
"La nave iberica Open Arms - ha spiegato Liardo - rifiutò di dirigersi in Tunisia, di sbarcare 39 immigrati a Malta, di fare rotta in Spagna (diniego ribadito in due occasioni), non fornì dettagli sullo stato di salute delle singole persone a bordo (domandò di farle sbarcare tutte, ma esclusivamente in Italia)". Non solo, perché il contrammiraglio spiega che l'imbarcazione fece rotta verso la Libia "mentendo alle autorità italiane, visto che partì verso Tripoli dopo aver comunicato che si sarebbe fermata a Lampedusa".

Non è tutto, perché Liardo accusa anche la ong di aver caricato più persone di quanto la nave permettesse: a conti fatti "avrebbe potuto accogliere a bordo solo 19 persone ma ne caricò più di 150 in tre eventi diversi". Sempre in difesa del numero uno del Carroccio, l'ammiraglio aggiunge che l'imbarcazione in acque italiane era "costantemente controllata, vigilata, assistita". Come già più volte precisato da Salvini, "vennero consentite la rotazione dell’equipaggio e lo sbarco delle persone realmente in cattivo stato di salute. Di più: sulla barca salirono senza problemi alcune autorità, a partire dal sindaco di Lampedusa, a dimostrazione di un costante monitoraggio". Un processo, quello contro Salvini, molto simile al caso Gregoretti su cui però il gup ha ritenuto di non procedere.


Magistratura, casta mostruosa, criminale ed eversiva, caso Salvini e non solo
viewtopic.php?f=194&t=2926
https://www.facebook.com/permalink.php? ... 7003387674
L'orrida mafia dei pm e dei giudici sinistrati.
La casta immonda.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: L'invasione clandestina è un crimine contro l'umanità

Messaggioda Berto » ven dic 17, 2021 7:59 pm

"Ha strumentalizzato l'accoglienza": ecco le motivazioni della condanna a Mimmo Lucano
Mauro Indelicato
17 Dicembre 2021

https://www.ilgiornale.it/news/cronache ... 96657.html

Sono molto pesanti le motivazioni, scritte nero su bianco dalla procura di Locri, sulla condanna nei confronti dell'ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano. Artefice del cosiddetto “modello Riace” sull'accoglienza dei migranti, la vicenda giudiziaria è nata il 2 ottobre 2018.

Quel giorno per Lucano è scattato il fermo con le indagini che si sono concentrate proprio sul modello da lui messo in piedi. Poi il processo e la condanna il 30 settembre scorso a 13 anni di carcere, quasi il doppio rispetto a quanto richiesto dalla pubblica accusa.

Le motivazioni

Nelle scorse ore sono state rese le motivazioni. In primo luogo, secondo i magistrati di Locri si è stati dinnanzi a una precisa strumentalizzazione del sistema di accoglienza. A renderlo noto è il quotidiano Domani. La premessa fatta dal giudice Fulvio Accurso riguarda però il riconoscimento all'ex sindaco della “buona fede”. “Il processo – si legge nelle carte della procura – si fonda su vicende appropriative che lui ha solo in parte sfiorato”.

In poche parole, ci sono stati comportamenti dolosi di cui però Lucano non ha beneficiato in termini materiali. Ma ha messo in piedi, sempre secondo i giudici, una vera e propria associazione a delinquere in grado di strumentalizzare il processo di accoglienza. “Lucano, da dominus indiscusso del sodalizio – è scritto nella motivazione della sentenza – ha strumentalizzato il sistema dell'accoglienza dei migranti a beneficio della sua immagine politica”.

L'organizzazione è descritta come “tutt'altro che rudimentale, che rispettava regole precise a cui tutti si assoggettavano, permeata dal ruolo centrale, trainante e carismatico di Lucano il quale consentiva ai partecipi da lui prescelti di entrare nel cerchio rassicurante della sua protezione associativa”. Il tutto “per poter conseguire illeciti profitti, attraverso i sofisticati meccanismi, collaudati negli anni e che ciascuno eseguiva fornendogli in cambio sostegno elettorale”.

Sul fatto che Lucano non ha guadagnato un Euro dal suo sistema, il giudice Fulvio Accurso però ha precisato che “Ove ci si fermasse a valutare questa condizione di mera apparenza, si rischierebbe di premiare la sua furbizia, travestita da falsa innocenza, ignorando però l'esistenza di un quadro probatorio di elevata conducenza, che ha restituito al Collegio un'immagine ben diversa da quella che egli ha cercato di accreditare all'esterno”.

Da qui il riconoscimento quindi della colpevolezza dell'ex primo cittadino e l'elevata condanna a lui inflitta. Scrive ancora il giudice Fulvio Accurso che “Domenico Lucano, dopo aver realizzato l'encomiabile progetto inclusivo dei migranti, che si traduceva nel cosiddetto Modello Riace, invidiato e preso ad esempio da tutto il mondo, essendosi reso conto che gli importi elargiti dallo Stato erano più che sufficienti, piuttosto che restituire ciò che veniva versato, aveva pensato di reinvestire in forma privata gran parte di quelle risorse, con progetti di rivalutazione del territorio, che, oltre a costituire un trampolino di lancio per la sua visibilità politica, si sono tradotti nella realizzazione di plurimi investimenti”.

La reazione di Mimmo Lucano

Oltre alle inchieste giudiziarie, Lucano negli anni ha subito anche la bocciatura politica del suo progetto da parte dei suoi concittadini. Alle comunali del 2019, da candidato al consiglio comunale, l'ex sindaco ha racimolato appena 21 voti e la sua lista si è piazzata al terzo posto. Nei giorni scorsi Lucano era riapparso per un evento a Campobasso difendendo il suo operato.

Dopo la notizia sulle motivazioni della sentenza, l'ex primo cittadino ha espresso il suo rammarico. “Non mi aspettavo complimenti ma neanche che il Tribunale mi condannasse sulla base di cose non vere – si legge in una sua dichiarazione – Dal processo non si evince per nulla l'interesse economico. Perché devo subire quest'aggressione mediatica basata su accuse infondate?”
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: L'invasione clandestina è un crimine contro l'umanità

Messaggioda Berto » sab dic 18, 2021 7:30 pm

Dai migranti alla truffa alla Siae: Lucano, l'eroe smascherato della sinistra
Michel Dessì
18 Dicembre 2021

https://www.ilgiornale.it/news/politica ... 96799.html

“Lucano ha strumentalizzato il sistema dell’accoglienza a beneficio della sua immagine politica”. A scriverlo nero su bianco, senza tanti giri di parole, è Fulvio Accurso, presidente del Tribunale di Locri che, in 904 pagine, spiega le motivazioni della dura condanna a tredici anni e due mesi inflitta a Mimmo Lucano. Basterebbe questo per mettere la parola fine sul “modello Riace”. 904 pagine che svelano il vero volto dell’uomo dei migranti. Un volto per nulla buono a dire dei giudici. L’ex sindaco era lo Zar di Riace, faceva il bello e cattivo tempo. Era lui a comandare, a decidere chi doveva lavorare e chi no. Il Comune non era affatto il Palazzo dei cittadini, ma cosa sua e dei suoi sodali. Amici, collaboratori che lui sceglieva personalmente: “Trainante e carismatico, Lucano consentiva ai partecipi da lui prescelti di entrare nel cerchio rassicurante della sua protezione associativa, per poter conseguire illeciti profitti, attraverso i sofisticati meccanismi, collaudati negli anni e che ciascuno eseguiva fornendogli in cambio sostegno elettorale”. Un lupo travestito d’agnello. Calcolatore, avido. Furbo e stratega.

I soldi dei migranti spesi per ospitare gli amici

Tra tutte le spese ingiustificate (l’elenco è infinito) c’è una che salta all’occhio dei giudici: l’acquisto di 60 lenzuola. Grazie ai soldi destinati all’accoglienza avrebbe ospitato (illecitamente) degli amici “provenienti dal nord”. È con quei soldi, soldi pubblici destinati ai migranti, che Lucano e i suoi avrebbero comprato lenzuola nuove. E se ne avanzano? Beh, ci sono sempre i migranti. “Se restano le lenzuola ormai le mettiamo per i rifugiati, ormai che dobbiamo fare?”, dice Lucano ai suoi collaboratori intenti a preparare le abitazioni per gli ospiti. Una frase che ha colpito in particolare i giudici che scrivono: “Il Collegio ha prestato molta attenzione alla frase da ultimo indicata, non già perché attraverso essa si denotasse il disinteresse di Lucano per i migranti, ma perché in modo involontario egli ha tradito il suo preminente pensiero di quel momento, che era quello di fare bella figura con gli ospiti che venivano dal Nord Italia, offrendo loro ospitalità gratuita con i soldi dei migranti, i quali in quel frangente apparivano come l'ultimo dei suoi pensieri, perché solo ove fosse rimasto qualcosa da non destinare ai suoi amici, lo si poteva dare anche ai rifugiati. Si tratta di una frase importante, in tutto il suo desolante fragore, perché, più di altre, sintetizza in modo potente quel demone di avidità politica e di visibilità che aveva stravolto l'ex Sindaco di Riace, proiettandolo in modo quasi ossessivo verso la necessità di ottenere un giudizio compiacente che egli si aspettava dagli altri, quasi dimenticandosi di quel potente vento che, solo pochi anni prima, aveva animato i suoi ideali e lo aveva portato prioritariamente a soccorrere e ad aiutare gli ultimi, per come dallo stesso affermato in aula, in sede di spontanee dichiarazioni”.

Commenti duri che lasciano poco spazio alla difesa d’ufficio. A Riace era ormai uso comune “predare le risorse pubbliche provenienti dai progetti Sprar, Cas e Msna, sempre più asserviti ai loro appetiti di natura personale, spesso declinati in chiave politica, e soddisfatti strumentalizzando a loro vantaggio il sistema dell’accoglienza dei migranti che, da obiettivo primario e apprezzabile di quelle sovvenzioni, è diventato un comodo paravento dietro cui occultare le vistose sottrazioni di denaro pubblico che essi attuavano, per fini esclusivamente individuali”.

Il business dei migranti

I migranti col passare degli anni a Riace non erano più persone, ma risorse. Sì, per riempire le proprie tasche. Profitto, solo profitto. Secondo i giudici, a quello avrebbero puntato gli amministratori locali dal 2014 al 2017: “Non c’è traccia di fantomatici 'reati di umanità' che sono stati in più occasioni evocati da più parti, in quanto le vorticose sottrazioni che sono state compiute non servivano affatto a migliorare il sistema di accoglienza e la qualità dell’integrazione dei migranti, ma solo a trarre profitto, nelle diverse forme e che non hanno alcuna connotazione altruistica, né alcunché di edificante”. 2.414.041,66 milioni di euro sarebbero stati distratti per fini privati come l’acquisto di case e di un frantoio.

Lo scaltro Lucano

Mimmo Lucano voleva dimostrare di essere povero? Era tutta una strategia? Per i giudici sì, lo era. In un’intercettazione ambientale del 2017 l’allora sindaco di Riace svela il proprio essere: “Lucano rappresentava inoltre la sua amarezza per la condizione in cui si trovavano e ad un certo punto, abbassando la voce, gli confidava che era ormai stanco di combattere, che aveva deciso di chiudere tutti i progetti e di girare per il mondo, e che una volta finita la sua attività di Sindaco, ove non fosse stato più possibile essere rieletto con un quarto mandato, avrebbe comunque svolto un lavoro prestigioso per la comunità internazionale. Ad ogni modo gli sarebbe sempre rimasto il guadagno che aveva conseguito - che quantificava egli stesso in circa 800.000 euro - nei quali inglobava l'acquisto di case ed il frantoio: 'Secondo me rimangono tra i 700 e 800 mila euro'. Si vantava, tra l'altro, di essere stato scaltro nell'attuare quella sotterranea accumulazione di beni, che aveva avuto l'accortezza di non intestarsi, oltre al fatto che viveva in una casa modesta e che sul suo conto corrente c'erano non più di 800 euro, di tal ché non avrebbe destato alcun sospetto, salvo il rischio di intercettazioni che, però, escludeva. Si sentiva, insomma, di aver attuato una simulazione perfetta, con la quale si era sforzato di apparire all’esterno come un uomo retto ed onesto, laddove, invece, aveva fattivamente lucrato soldi pubblici dallo Stato, strumentalizzando il sistema di accoglienza, tanto da realizzare sostanziosi profitti che, per come si coglie dalle sue stesse parole, pronunciate a voce bassa, non erano per nulla destinati ai migranti, ma solo a garantirgli un futuro tranquillo, dopo 20 anni di sacrifici”

La truffa alla Siae

Un truffatore seriale? A dire dalle carte Mimmo Lucano avrebbe perfino raggirato la Siae, la Società Italiana degli Autori ed Editori, quando “in qualità di pubblico ufficiale, Sindaco del Comune di Riace, nello svolgimento delle sue funzioni, ha rilasciato una falsa certificazione alla SIAE; in particolare, in data 05.02.2016 con nota n. 628, al fine di non pagare i diritti per i concerti estivi regolarmente svoltisi nel 2015 a Riace, attestava, falsamente, che tali manifestazioni non si erano svolte.”
La legge è legge e va rispettata anche nel regno di Lucano. Anche da Mimmo Lucano, l’eroe smascherato della sinistra.
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Re: L'invasione clandestina è un crimine contro l'umanità

Messaggioda Berto » dom dic 19, 2021 4:34 am

Dalle motivazioni del Tribunale di Locri sulla condanna di Domenico Lucano, l'uomo del celebrato "modello Riace”.
18 dicembre 2021

https://www.facebook.com/roberto.santor ... 1431225308

"Ad ogni modo gli sarebbe sempre rimasto il guadagno che aveva conseguito con le attività predatorie dell'accoglienza - note a chi lo ascoltava - che quantificava egli stesso in circa 800.000 euro, nei quali inglobava l'acquisto di case ed il frantoio: 'Secondo me rimangono tra i 700 e 800 mila euro'. Si vantava, tra l'altro, di essere stato scaltro nell'attuare quella sotterranea accumulazione di beni, che aveva avuto l'accortezza di non intestarsi, oltre al fatto che viveva in una casa modesta e che sul suo conto corrente c'erano non più di 800 euro, di tal ché non avrebbe destato alcun sospetto, salvo il rischio di intercettazioni, che però escludeva. Si sentiva, insomma, di aver attuato una simulazione perfetta, con la quale si era sforzato di apparire all'esterno come un uomo retto ed onesto, laddove, invece, aveva fattivamente lucrato soldi pubblici dallo Stato, strumentalizzando il sistema di accoglienza, tanto da realizzare sostanziosi profitti che - per come si coglie dalle sue stesse parole, pronunciate a voce bassa, non erano per nulla destinati ai migranti, ma solo a garantirgli un futuro tranquillo, dopo 20 anni di sacrifici”.
“Una logica predatoria delle risorse pubbliche provenienti dai progetti SPRAR, CAS e MSNA, sempre più asserviti ai loro appetiti di natura personale, spesso declinati in chiave politica, e soddisfatti strumentalizzando a loro vantaggio il sistema dell'accoglienza dci migranti che, da obiettivo primario ed apprezzabile di quelle sovvenzioni, è diventato un comodo paravento dietro cui occultare le vistose sottrazioni di denaro pubblico che essi attuavano, per fini esclusivamente individuali”. “Meccanismi illeciti e perversi, fondati sulla cupidigia e sull'avidità, che ad un certo punto hanno cominciato a manifestarsi in modo prepotente in quei luoghi che si sono tradotti in forme di vero e proprio 'arrembaggio' ai cospicui finanziamenti che arrivavano in quel paesino, che per anni era stato economicamente depresso, tanto da tradursi in una sottrazione sistematica di risorse statuali e della Comunità Europea, che pure erano destinate a favore di quelle persone più deboli, del cui benessere e della cui integrazione, però, nessuno si interessava più, se non in forma residuale e strumentale, dal momento che un maggior numero di stranieri che fossero giunti su quel territorio (o che si fosse riusciti a trattenere) avrebbe comportato un aumento degli importi che lo Stato avrebbe corrisposto per il loro sostentamento e per la loro integrazione, cosi alimentando gli appetiti di chi poteva fare incetta di quelle somme senza alcuna forma di pudore”.
“Nelle numerosissime pagine di intercettazioni e di documenti che saranno esaminati non vi è alcuna traccia dei fantomatici 'reati di umanità' che sono stati in più occasione evocati da più parti, in quanto le vorticose sottrazioni che sono state compiute non servivano affatto a migliorare il sistema di accoglienza e la qualità dell'integrazione dei migranti, ma solo a trarre profitto, nelle diverse forme che non avranno nessuna connotazione altruistica, né alcunchè di edificante”. "Lucano Domenico ed i suoi più stretti collaboratori, utilizzando liberamente le somme che venivano erogate per i progetti Sprar, Msna e Cas, come fossero proprie, le destinavano per l'acquisto di beni che non avevano alcuna connessione con le finalità per le quali quegli importi erano stati erogati, in quanto essi non venivano per nulla investiti per l'accoglienza e per l'integrazione dei migranti (come avrebbe dovuto essere), ma semplicemente impiegati o per la soddisfazione di interessi propri ( tra cui figuravano numerosi e costosi viaggi all'estero o l'acquisto di beni di arredo per le rispettive abitazioni), o anche per valorizzare il territorio di Riace, a cui era soprattutto interessato Lucano Domenico." "Quest'ultimo ne riceveva, infatti, un forte ritorno di immagine, da capitalizzare a livello politico, che veniva attuato sia mediante l'acquisito di beni strumentali per la realizzazione di un frantoio (che, però, veniva intestato all'associazione Città Futura), sia rimodernando in modo lussuoso numerose case (alcune delle quali destinate a persone molto vicine a lui, tra cui la sua compagna Tesfahun Lemlem)”. Secondo i magistrati, Riace era modello di “benefici invertiti, che venivano realizzati per fini esclusivamente privati, sfruttando la falsa retorica della realizzazione di un interesse pubblico, laddove invece quest'ultimo veniva costantemente umiliato dalle condotte predatorie di cui si diceva, che erano alimentate dagli appetiti più svariati e dalle plurime ambizioni private, spesso declinate in chiave politica”. (Bechis per Il Tempo)
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