Amare e odiare, sono cosa buona e giusta? Certo!

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Messaggioda Berto » ven mag 01, 2020 12:31 pm

Amare e odiare, sono cosa buona e giusta? Certo!
Amare il bene e odiare il male è cosa buona e giusta!


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Re: Amare e odiare, sono cosa buona e giusta? Certo!

Messaggioda Berto » ven mag 01, 2020 12:33 pm

Amore e odio sono due sentimenti naturali universali che appartengono a tutte le creature e in modo visibile a quelle animali e non solo umane.

Si ama il bene e si odia il male, non vi è nulla di più naturale, logico e sensato.
L'errore non è l'odiare in sé ma caso mai è l'odiare il bene e l'amare il male.
L'odio è una necessità vitale, un bene, se correttamente orientato contro il male.
I problemi sorgono solo quando si ama il male e si odia il bene e ciò accade quando si interpreta o si scambia il male come bene e il bene come male a causa di una malattia che stravolge il discernimento o per ignoranza e per errore o per malignità quando il male prevale sul bene e domina la volontà.

L'amore e l'odio sono sentimenti naturali, universali e generali, estremamente complessi e articolati, dalle molteplici sfacettature e sfumature.
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Re: Amare e odiare, sono cosa buona e giusta? Certo!

Messaggioda Berto » ven mag 01, 2020 12:34 pm

Il buon Feltri dice cose buone e giuste e tratta del variegato mondo dell'odio che può comprendere tra le altre cose: l'antipatia, l'avversione, il disprezzo, ...

Vittorio Feltri: “Odiare non è un reato ma un diritto”
9 dicembre 2019

https://infosannio.wordpress.com/2019/1 ... iBg-gpkJDk

(Vittorio Feltri – Libero quotidiano) – Se sfoglio i giornali trovo paginate dedicate all’odio, come se fosse un’emergenza nazionale. Se guardo la tv, noto che, su qualsiasi rete, si discetta con toni allarmati di questo sentimento. Ogni discussione pubblica e privata finisce per trattare il tema dell’acredine crescente nel nostro Paese che pure ha ben altri problemi.

Intanto vorrei puntualizzare che detestare una persona o un partito o un gruppo di individui non è vietato. Infatti non esiste il reato di odio per cui ciascuno di noi è libero di disprezzare a piacimento chiunque senza incorrere nei rigori della legge. Gli odiatori hanno il diritto di esercitarsi quanto garba loro nell’ esecrazione, sia rivolta alla moglie, ai figli, ai parenti tutti o ad altri, tra i quali gli avversari politici.

Impedire a un uomo o a una donna di avere in forte antipatia un proprio simile è insensato, così come lo sarebbe vietargli di amarlo e di sacrificarsi per lui. Quello che cova nell’ animo di un essere vivente può talvolta essere disdicevole o addirittura turpe, però è insindacabile se non si traduce in azioni violente e contrarie alle disposizioni dei codici penale e civile.

Se a me stanno sulle balle Di Maio e Scanzi non me ne vanto, tuttavia non per questo devo essere censurato. È affare mio e soltanto mio, non perseguibile in termini normativi. Tra l’ altro mi sembra di aver capito che, in questa congiuntura, sia lecito maledire Matteo Salvini e Giorgia Meloni, cosa che fanno tutti quelli di sinistra, mentre sia proibito disdegnare i pesci in barile, cioè le sardine, oppure Zingaretti e la sua troupe di ex e post comunisti. Perché due pesi e due misure? Non riesco a convincermi che esista un livore buono e uno cattivo. Io aborrisco tutti quelli che odiano eppure non li condanno.


Commenti

Fabrizio Biasiolo
Fabrizio Biasiolo Odiare non sara' un difetto, ma certamente e' un limite in quanto distoglie dal piano razionale per convogliare su quello emotivo . Che si prendano decisioni ,anche importanti, condizionati da fattori emotivi e' certamente una costante facilmente verificabile. Che pero' diventi l'unica possibilita' di disamina, comporta grossi rischi. Gia' , le emozioni spesso indirizzano su percorsi viziati da pregiudizi o condizionamenti inconsci ; e il pensiero razionale , proprio per questo motivo, cerca di isolarle dal processo cognittivo. Possiamo acquistare una macchina rossa invece che blu guidati da fattori emotivi ed irrazionali e non subire conseguenze, ma , per esempio, affidare la gestione dei nostri risparmi ad un gestore in base a simpatia o antipatia , potrebbe costare molto caro. Ecco , ora arrivo al punto :" Siamo certi che nell'ambito di scelte politiche siano le emozioni la condizione primaria che indirizzi le nostre scelte?" Beh, in quel caso, certamente odio e amore sono condizionamenti di notevole influenza , ma............

Gino Quarelo
Sono d'accordo pienamente con Feltri.
L'odio come l'amore è un sentimento naturale, universale e positivo: si ama il bene e si odia il male; spesso i sentimenti orientano la ragione.
Tutti i sentimenti sono utili e funzionali alla vita, non si può odiare il bene e amare il male ma la coerenza e l'ordine dell'armonia universale vogliono che sia il contrario.
I buoni e corretti sentimenti sono condensati, di esperienza, di ragionevolezza e di buon senso comune.
L'errore non sta nell'odiare o nell'amare ma nell'amare il male e nell'odiare il bene.

Fabrizio Biasiolo
Sentimento naturale ? Il bene ed il Male ? E per concludere "tutti i sentimenti sono utili e funzionali alla vita". Un bellissimo quadretto arcadico di armonia universale. Vallo a raccontare ai milioni morti nelle trincee della prima guerra mondiale soffocati nei Gas Nervini , o agli 80,000 morti disentegrati nella tempesta di fuoco scatenata "dall'amore universale" delle bombe incendiarie a Dresda nel 1945. Caro Gino stai guardando ad una specie umana che esiste solo nella tua fantasia diroccata. Per non parlare dell'amore compulsivo reificato da feticismo di commodities tipico del capitalismo nel quale vivi, o non lo hai notato. Non hai notato quanto i tuoi concittadini "amano" il cellulare ultima generazione, il nuovo modello della BMW e le vacanza alle maldive? Mi chiedo dove siano i "sentimenti condensati di esperienza, ragionevolezza e buon senso comune" in quella manifestazione d'amore ? Caro mio , "tanto gentile e tanto onesta pare la donna mia quand'ella altrui saluta , ch'ogne lingua diven tremando muta, e li occhi non l'ardiscon di guardare>: Ti consiglio di lasciare a casa il dolce stilnovo e di guardarti intorno con maggior realismo , forse ti accorgerai che l'amore non e' quello che pensi e che l'uomo e' fornito di istinti primari assai differenti da quelli che vaneggi. All'istinto creativo di Eros accomuna anche quello distruttivo di Thanatos ( teoria freudiana della psicoanalisi). L'amore , quello vero , quello per intenderci che lo stesso poeta indichera' molto piu' in la' con gli anni e' tutt'altro che istinto ; e' semmai la summa di un processo fenomenologico lungo e complesso ; l'amore (e qui' ti rimando a Erich Fromm) e' "ARTE", non istinto...............

Gino Quarelo
L'errore non sta nell'odiare o nell'amare ma nell'amare il male e nell'odiare il bene.
Spesso il male si traveste da bene e il bene viene interpretato come male (come nel buonismo che è falsa bontà e nel maomettismo e nei vari totalitarismi utopistici di matrice socialista quali sono il fascismo, il nazismo, il comunismo e il pentastellismo).

Un braccio e la sua mano sono un bene per l'essere umano però con essi si puo abbracciare e accarezzare ma anche spingere giù da un burrone, strozzare o pugnalare, ma non per questo il braccio e la mano sono un male.
Il capitalismo di per sé non è un male ma un bene, invece si è dimostrata un male l'utopia socialista/comunista nelle sue varianti nazionale e internazionale e come si sta dimostrando anche il grillismo che ne è un'ulteriore variante.


Fabrizio Biasiolo
Gino Quarelo il male e il bene fanno parte alla stessa maniera della natura umana e non sono un oggetto che influenza dall'esterno. la scelta del male e il riuscire a controllare il bene sono parte di un processo , in psicologia Freud lo chiamava "sublimazione". Giacche' non solo fanno parte della sua natura ma sono addirittura istinti primari , il percorso sublimativo non puo' che partire dalla "autocoscienza" ovvero dal portare gli istinti inconsci allo stato conscio e poi al sublimarli , possibilmente. Un processo che per motli e' destinato regolarmente a fallire essendo gli istinti piu' forti della cosienza. A te la tua sfida; gia' , si tratta proprio di sfida personale , il processo lo devono operare i singoli. L'uomo e' animale sociale, ma e' anche identta' caratteriale autonoma. Odiare il bene, amare il male, sono concetti profondamente ispirati da una visione "manichea" della realta' che vede l'universo diviso in due; non e' l'universo , siamo noi la fonte, e siamo noi che l'universo lo vediamo e interpretiamo con i nostri occhi e con i nostri limiti cognittivi.

Ivan Conti
Ma quando rinchiudono in ospedale Feltri???
Certo che l'odio è insito in noi. Ma un conto è essere coscienti di saper odiare.
Un'altra cosa è odiare e di conseguenza agire con atti, leggi, e istituire di stato limitazioni in base al proprio diritto di odio.
Nero, omosessuale, famiglie arcobaleno, antisemitismo. Questo non è un diritto questa è follia.
Feltri è in ANDROPAUSA

Gino Quarelo
Ivan Conti Odiare il male è un bene e non un male, odiare il bene invece è un male.
Non mi pare che Feltri, in questo articolo, dica di odiare gli omosessuali o i neri o gli ebrei.
Se c'è qualcuno in andropausa questo mi pare sia lei Ivan Conti che travisa le parole di Feltri.

Ivan Conti
Gino Quarelo si dice travisa.
Feltri difficilmente scrive qualcosa di intelligente e dubito sulle capacità mentali di chi compra o legge oppure difende Feltri. Uno che l'altro giorno nel giorno contro la violenza sulle donne ha detto che le donne spesso se le vanno a ...



Fausto Micheletti
Si odio ,chi non fa un lavoro per bene

Patrizia Falsitta
Odiare e’una libertà se non provoca del male agli altri

Gino Quarelo
Odiare il male e chi fa del male è un dovere civile oltre che un diritto umano naturale universale.
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Re: Amare e odiare, sono cosa buona e giusta? Certo!

Messaggioda Berto » ven mag 01, 2020 12:34 pm

Questa è una falsità, perché anche gli animali da buone creature amano il bene e odiano il male


Gigi Proietti: “Dovremmo imparare dai cani, non conoscono l’odio e la rivalsa”
Zerkalo Spettacolo
Roberto Puntato

https://www.zerkalospettacolo.com/gigi- ... E2fjuEmDL0

In Attraverso i miei occhi, al cinema dal 7 novembre con 20th Century Fox, la vita di un pilota e della sua famiglia è raccontata dalla prospettiva del suo fedele amico a quattro zampe
Gigi Proietti ancora una volta al doppiaggio nel ruolo del saggio golden retriever Enzo, protagonista di Attraverso i miei occhi, adattamento cinematografico del bestseller L’arte di correre sotto la pioggia di Garth Stein diretto da Simon Curtis (Marilyn, Vi presento Christopher Robin) e con protagonisti Milo Ventimiglia e Amanda Seyfried.
Guardare il mondo e soprattutto interpretarlo con gli occhi di un cane è il tema attorno a cui ruota il film, che mescola abilmente commedia e dramma, lacrime e risate, per raccontare le gioie e i dolori della vita.

Una scena di Attraverso i miei occhi

“Un film che è una grande metafora – racconta Gigi Proietti che nella versione italiana prende il posto di Kevin Costner – perché noi umani avremmo davvero tanto da imparare dai cani, che non conoscono l’odio e la rivalsa, ma solo la fedeltà e la lealtà. Non sono saggio come Enzo né mi sento un maestro di vita, anche se a volte qualcosa mi è capitato di consigliare, specie alle mie figlie o ai miei giovani allievi della scuola di teatro. Penso che oggi sia davvero difficile dare lezioni a qualcuno e la società di certo non aiuta, chiudendo tutto ciò che potrebbe essere prezioso per le nuove generazioni, come i teatri. È per questo che mi tengo stretta la direzione artistica del Globe Theatre, perché è una di quelle cose che ho fatto per Roma e che sento resterà“.

Proietti si dichiara molto legato al doppiaggio, che è da sempre un fedele compagno di viaggio del suo percorso artistico. “Il doppiaggio mi ha regalato dei ruoli bellissimi come il Lenny interpretato da Dustin Hoffman, il Genio di Aladdin o il primo Rocky. Come attore, invece, di cinema ne ho fatto poco perché mi offrivano sempre le stesse parti. Noto che oggi specie il cinema italiano risente molto della concorrenza della serialità, si pensi a Netflix che offre spesso prodotti più interessanti di quelli visibili nelle sale. Il cinema italiano ha certamente dei buoni attori ma è un po’ piccolo a livello di storie. Molti film, infatti, potrebbero durare un quarto d’ora, tutto il resto è di troppo. Per fortuna ci sono delle belle eccezioni, come Matteo Garrone, per cui ho interpretato il ruolo di Mangiafuoco nel suo Pinocchio. È un regista straordinario e dal punto di vista estetico il film è eccezionale”.



Gino Quarelo
Questo è un cane che odia, Proietti si sbaglia e racconta insulsaggini:
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Re: Amare e odiare, sono cosa buona e giusta? Certo!

Messaggioda Berto » ven mag 01, 2020 12:37 pm

Il male si ha o c'è sia quando si odia il bene sia quando si ama il male


I falsi buoni che fanno del male - I falsi salvatori del mondo
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 141&t=2574
https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 0904548886


Amare e aiutare chi ti fa del male non è un bene ma un male
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 141&t=2542
https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 7401811401


I peggiori sono quelli che si servono degli ultimi o dei presunti ultimi per derubare e opprimere tutti gli altri, tra cui la loro stessa gente.
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 141&t=2706


Aiutati che il ciel ti aiuta e la provvidenza divina
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 141&t=2703


L'uomo di buona volontà e l'ipocrita
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 141&t=2515
https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 8760165384


La gratuità? La vita non è un caso e nemmeno un dono gratuito.
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 141&t=2729
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Non deprediamo e non uccidiamo la nostra gente con l'irresponsabile accoglienza indiscriminata e scriteriata a spese delle scarse risorse pubbliche, dei nostri figli e nipoti e dei nostri compaesani e concittadini
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 196&t=2605
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Pensa prima alla tua gente e al tuo paese che ne hanno bisogno, invece che agli africani e all'Africa
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La proprietà non è un furto e un male ma un bene prezioso e rubare non è un bene ma un male
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 141&t=2495


Essere umani e buoni uomini e per chi ci crede anche sensati cristiani
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 141&t=2746
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Re: Amare e odiare, sono cosa buona e giusta? Certo!

Messaggioda Berto » ven mag 01, 2020 12:42 pm

La proprietà non è un furto e un male ma un bene prezioso e rubare non è un bene ma un male
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 141&t=2495

La gratuità? La vita non è un caso e nemmeno un dono gratuito.
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 141&t=2729

I peggiori sono quelli che si servono degli ultimi o dei presunti ultimi per derubare e opprimere tutti gli altri, tra cui la loro stessa gente.
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 141&t=2706


E se la ricchezza non fosse un male?

Sull'autore Friedrich Magnani

https://www.lindro.it/e-se-la-ricchezza ... se-un-male

Il 22 gennaio scorso, contemporaneamente all’apertura del Forum Di Davos, è uscito il rapporto Oxfam, sulla diseguaglianza globale in tema di ricchezza. L’Oxford Commitee for Famine Relief (Oxfam), nasce in Inghilterra nel 1942 e riunisce le Ong che che studiano e si impegnano, per la ridurre la povertà nel mondo.

I dati sono già noti. Il rapporto, su fonti Forbes e Credit Suisse, ci dice che l’1% più ricco del pianeta possiede il 47,2% della ricchezza aggregata netta totale e che 26 super miliardari, possiedono una ricchezza equivalente allo 0,4% della torta, pari a quella della metà più povera del pianeta. L’aumento di ricchezza dei Paesi poveri, sembra, invece, rallentare.

Lo studio, si sofferma anche sull’imposizione fiscale a carico dei percettori di redditi più alti, che è diminuita nell’ultimo decennio. Il rapporto cita fonti autorevoli. L’impressione, però, è che sia solo dal sapore politico e non dica tutta la verità. Vengono evidenziati i contrasti: l’1% del patrimonio di Jeff Bezos (112 miliardi di dollari), corrisponde al budget sanitario dell’Etiopia, ma non viene spiegata dove sia concentrata questa ricchezza a livello globale e come sia stata prodotta.

Soprattutto, lo studio fa credere che questa ricchezza esclusiva, sia cresciuta spropositatamente solo a causa dell’avidità capitalistica e dell’ortodossia neo-liberista, che agevola la riduzione delle aliquote fiscali sui patrimoni e i redditi più alti.

Il fatto che la ricchezza continui a concentrarsi nelle mani di pochi, non è una notizia. Certo, queste percentuali, fanno alzare le palpebre.
Ma se guardiamo indietro nella storia, la situazione non era dissimile, anzi, peggiore. In un contesto simile al nostro, in epoca vittoriana, nel florido impero coloniale inglese, la città di Londra, oggi influente centro finanziario, non conosceva ancora un sistema fognario e la mortalità infantile era alle stelle. La rapida industrializzazione aveva si, creato posti di lavoro, ma aveva anche indotto un calo dei salari per via della massiccia immigrazione irlandese. Le diseguaglianze sociali erano evidenti. L’aristocrazia manteneva i propri privilegi, la borghesia industriale e commerciale si arricchiva e gli operai vivevano al limite della sussistenza. Il resto del mondo non industrializzato, poi, era fuori dalle statistiche, e sicuramente, sotto quella che consideriamo oggi, la soglia di povertà. Insomma, nulla di nuovo sotto il sole.

A parte questo flashback, sarebbe quindi interessante, fuori dai luoghi comuni, sapere dove sia stata prodotta questa ricchezza e come. Il ‘Billionaires’ Report’ presentato da Ubs e PricewaterhouseCoopers, nel 2018, rivela effettivamente che nel 2017 la ricchezza dei miliardari del mondo è aumentata del 19%, l’incremento più alto mai registrato, facendo toccare la cifra di 8900 miliardi di dollari.

L’incremento maggiore di ricchezza dei miliardari si è avuto, però, in Asia (+32%), contro il 12% degli Usa e il 4% dell’Europa.
La Cina produce due nuovi ‘Paperoni’ ogni settimana. Per il secondo anno, il numero dei miliardari asiatici (814) ha superato quelli nord americani (631). Quelli cinesi, sono passati da 16 (nel 2006) a 475 (nel 2017). Il loro patrimonio complessivo ammonta a 1112 milardi di dollari, pari a un quinto della ricchezza globale. Tanto per citarne uno, Jack Ma, patron di Alibaba, ha un patrimonio di 42 miliardi, contro quello di Steve Jobs, che ammontava a soli 16,7.
Certo, gli Stati uniti continuano ad avere il podio della maggior consistenza di ricchezza (5142 miliardi), ma in Asia li stanno raggiungendo al galoppo.

Questa immensa produzione di benessere ha un minimo comune denominatore: l’Information Technology.
La rivoluzione tecnologica in atto, assieme a quella della robotica, è pari a quella dell’invenzione della stampa. Una ‘quarta rivoluzione industriale’ che sta cambiando le nostre vite, connettendo il mondo e mandando al macero archivi e cavi. Se non ci rendiamo conto di questi numeri e del fatturato che c’è dietro a queste aziende, vedremo questi dati, come dei marziani.
Degli attuali miliardari, il 70% è legato all’industria tecnologica e Shenzhen compete quasi, agli stessi livelli della Silicon Valley.

Un altro punto è la tassazione. Il rapporto dichiara che sia diminuita nei confronti dei super ricchi e delle corporations. Vero, ma solo in parte. Lo si è fatto soprattutto nei confronti delle imprese e in alcuni Paesi. L’alternativa però, sarebbero stati gli attuali 250 ‘Paradisi Fiscali’, che gestiscono globalmente un giro d’affari di 1800 miliardi di dollari e che non attendono altro che l’arrivo di nuovi capitali.

L’ultimo fatto che il rapporto omette di dire e , malgrado questa concentrazione, la ricchezza globale sia aumentata. Che i vaccini abbiano fatto crollare la mortalità infantile e che la così ‘odiata’ globalizzazione abbia dato la possibilità a centinaia di milioni di persone, soprattutto nei Paesi poveri, di vivere una vita migliore. Molto deve essere ancora fatto, ma la scolarizzazione e l’accesso ai servizi sanitari sono in continuo aumento.

È vero che la globalizzazione e il suo inevitabile processo di veloce ammodernamento ha creato, parallelamente, maggiori disagi nel mondo industrializzato, colpendo il ceto medio, i commercianti, gli imprenditori e gli impiegati del manifatturiero. Ma la soluzione non è la caccia alle streghe nei confronti dei super-ricchi.

Nell’epoca in cui viviamo, dove i capitali si spostano da una parte all’altra del pianeta in meno di un minuto, gridare all’iper-tassazione è come impaurire uno stormo di uccelli nelle fronde. Forse, la soluzione potrebbe essere quella di favorire, si, una tassazione equa, ma in modo che i capitali vengano, in parte, reinvestiti nel Paese in cui sono prodotti. Poiché ricchezza, produce altra ricchezza.

La soluzione per redistribuirla, potrebbe, poi, essere quella di renderla etica, più umana, facendo in modo che le banche, le aziende e le grandi rendite, contribuiscano, tramite finanziamenti, all’iniziativa privata, imprenditoriale e sociale. Forse, dovrebbe esistere una società più etica, oltre che uno Stato etico.


Gini Quarelo
La ricchezza posseduta da pochi è comunque un bene per molti, poiché la ricchezza costituita da beni mobili e immobili per essere prodotta, manutentata, custodita e reinvestita comporta sempre dei costi che richiedono la partecipazione/il coinvolgimento di molti sui quali ricadono molti benefici come il lavoro con il relativo compenso che costituiscono una forma naturale e buona di ridistribuzione della ricchezza.

Demonizzare i ricchi e la ricchezza è un male che fa del male a tutti.
Analogamente demonizzare i sani e i forti è un male
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Re: Amare e odiare, sono cosa buona e giusta? Certo!

Messaggioda Berto » ven mag 01, 2020 12:43 pm

Odiare il male è morale e cristiano



Odiare il Male
Questo è un paragone per noi, per come dovremmo considerare il nostro vecchio padrone: il Male, cioè, il Peccato. Infatti, una verità molto importante nella Bibbia è che dobbiamo odiare il male, ovvero, odiare il peccato.
Voi che amate il SIGNORE, odiate il male! Egli custodisce le anime dei suoi fedeli, li libera dalla mano degli empi. (Salmi 97:10 NRV)
https://www.aiutobiblico.org/sermoni/va ... iamale.htm



È bene odiare il male?
https://wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/1960680
NON SOLO è bene ma è un dovere morale odiare il male. Ma come potete odiare qualche cosa che non conoscete? Le norme del bene e del male differiscono quasi in ogni nazione, stato e religione. Come disse un ecclesiastico: “Ciò che è bene in una chiesa è male in un’altra”. Un barista disse: “Ciò che è legale in uno stato è contro la legge in un altro”. Una giovanetta rifletté in Pennsylvania l’attitudine di molti quando osservò: “Chi sono io da dire ciò che è bene e ciò che è male?” Quindi come potete odiare il male quando non sapete che cosa sia male?


Attentato di Halle (Germania). Negro: Bisogna “Odiare il male”
Roma (NEV), 10 ottobre 2019

https://www.nev.it/nev/2019/10/10/atten ... e-il-male/

“La matrice dell’antisemitismo e dell’islamofobia è la stessa. Lo ha evidenziato bene Gad Lerner, con il quale mi trovo d’accordo, su twitter. È la matrice dell’odio suprematista che ormai dilaga nei fondamentalismi patologici di diversa estrazione” ha dichiarato il pastore Luca Maria Negro, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), a seguito delle sparatorie avvenute a Halle in Germania, il 9 ottobre, in seguito alle quali sono state uccise due persone. L’attentatore ha agito proprio nel giorno della festività ebraica del Yom Kippur, che segue il capodanno ebraico Rosh Hashana, tentando di entrare nella sinagoga mentre erano radunati i fedeli in preghiera e, non riuscendo nell’intento, ha sparato in strada e poi in un ristorante di Kebab. Pare che l’uomo, un 27enne, nel video girato da lui stesso durante l’azione criminale avrebbe dichiarato di voler uccidere quanti più ebrei possibile, che l’olocausto non sia mai avvenuto e il femminismo sia la causa del calo dei tassi di nascita in Occidente che ha aperto le porte all’immigrazione di massa. L’attentatore avrebbe inveito contro gli ebrei e contro i “Kanaken”, termine spregiativo per indicare arabi, turchi o in generale immigrati.
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Re: Amare e odiare, sono cosa buona e giusta? Certo!

Messaggioda Berto » ven mag 01, 2020 12:45 pm

Ma cosa sono il bene e il male?


Male è tutto ciò che produce sofferenza, dolore, miseria, oppressione, malattia e morte innaturali;
che impedisce la realizzazione piena dell'umanità universale violando i valori, i doveri e i diritti umani naturali universali, civili e politici delle persone, delle loro comunità e dei popoli,
e che va contro la libertà delle persone e dei paesi, la libera fraternità e la pace rispettosa tra loro;
che induce al razzismo, alla violenza, all'omicidio e allo sterminio, ...;
male quindi sono le organizzazioni criminali come le mafie, male sono gli stati totalitari come le dittature fasciste, naziste, comuniste, maomettiste;
male quindi sono tutte le utopie e le ideologie sociali, politiche e religiose totalitarie, antidemocratiche e forzate che si impongono con la minaccia e la violenza.

Il bene è l'esatto suo contrario.
Il male è assenza o negazione o sottrazione del bene.
Quindi il male minore è preferibile al male maggiore e in quanto tale sottraendo meno bene può essere considerato un bene.


I falsi buoni che fanno del male - I falsi salvatori del mondo
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 141&t=2574
https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 0904548886


Questo è il male.
Il nazismo maomettano è male, male assoluto.
L'Islam o nazismo maomettano, all'umanità ha portato solo che sofferenza, solo che del male, da sempre da 1400 anni, da Maometto in poi.



“L’islam mi ha fatto sempre male Sia quando vivevo in Iran sia adesso che sono qui in Italia”
21 dicembre 2019
Atussa Tabrizi
http://www.italiaisraeletoday.it/lislam ... tkuq1P5krw

Perché gran parte di voi femministe e persone di sinistra date sempre la parola solo alle donne musulmane col velo? Perché non date mai voce a tutte quelle donne che ogni giorno lottano per toglierselo il velo, in Italia e nel mondo?”. L’accorato appello di una donna iraniana che vive in Italia e che afferma: “Se volete chiamarmi islamofoba avete il mio permesso, perché io ho una vera fobia dell’islam. L’islam mi ha fatto sempre male. Sia quando vivevo in Iran, sia adesso che sono qui in Italia”.

Mi chiamo Atussa, sono una donna, sono iraniana e sono atea. Quello che ho visto una settimana fa sul palco delle sardine a Roma mi ha fatto male, come quando in Iran sono stata arrestata dalla polizia morale perché non ero vestita adeguatamente (avevo una sciarpa sui capelli). Non sono sicura se le sardine hanno intenzione di lottare per la laicità o vogliono solo andare contro il razzismo di persone come Meloni e Salvini, ma chiaramente non hanno nessuna idea di cosa sia la laicità dello Stato. Vanno contro croci e madonne di Salvini e Meloni con il velo e con pensieri oscurantisti.

Il velo per me, in quanto donna iraniana, è simbolo di oppressione, simbolo del male. Non so cosa pensavano le sardine quando hanno deciso di presentare Nibras Asfa come un simbolo di laicità contro Meloni e Salvini, ma chiedo loro se non potevano dare voce a un’altra donna. Una donna – italiana o straniera – che crede nella laicità e nella libertà delle donne.

Se voi, sardine, come la maggior parte delle persone di sinistra e delle femministe italiane, pensate davvero che sostenere una donna col velo significa sostenere la sua libertà, state sbagliando. È vero che ci sono persone come Meloni e Salvini che non vedono bene le donne con il velo, ed è vero che le donne con il velo vengono disturbate per strada nei paesi occidentali, ma non dobbiamo e non dovete dimenticare che nei paesi musulmani le donne che decidono di mettere il velo sono la minoranza, se non proprio inesistenti. La maggioranza delle donne sono obbligate a metterlo, e non appena ne hanno l’occasione se lo tolgono.

Guardate il mio paese per esempio, guardate come le donne tolgono il velo sapendo che saranno arrestate e condannate al carcere o anche peggio. Guardate le donne in Arabia Saudita che con quella piccola, finta libertà che hanno ottenuto ultimamente la prima cosa che fanno è togliere il velo. Guardate le donne come Ayan Hirsi Ali.

Perché la maggior parte di voi femministe e di sinistra non parla mai di queste donne ma invece sempre, dico SEMPRE, delle donne musulmane col velo. Perché non date mai voce a una donna di origine straniera contro il velo e contro l’islam? Perché non sostenete mai queste persone?

Sicuramente andare contro il cristianesimo di Salvini e Meloni scegliendo l’islam è la scelta più sbagliata. Non si può lottare per la laicità presentando una donna musulmana, come non si può farlo con una suora cristiana. Se volete andare avanti a lottare contro i pensieri oscurantisti di Salvini e Meloni, l’islam non è la scelta giusta.

Le donne musulmane che credono nella laicità e vogliono cambiare qualcosa per le donne dovrebbero sostenere le donne che lottano per la libertà in paesi come Arabia Saudita, Iran, Indonesia. E invece spesso le donne che non mettono il velo sono considerate contro l’islam, blasfeme, non modeste e addirittura prostitute. E chi critica l’islam è considerato islamofobo e razzista.

La parola islamofobia è stata inventata dai musulmani con il supporto di una grande parte delle persone di sinistra per collegare subito qualsiasi tipo di critica contro l’islam al razzismo. Mentre, come sappiamo, essere musulmano non è una caratteristica di un gruppo di persone legata a una “razza”. Se volete chiamarmi islamofoba avete il mio permesso, perché io veramente ho una fobia dell’islam, perché l’islam mi ha fatto sempre male. Sia quando vivevo in Iran, sia adesso che sono qui in Italia. Peggio di tutto questo è presentare tutte le donne immigrate come donne simili a Nibras Asfa, mentre anche qui in Italia tante donne immigrate soffrono e lottano per la loro libertà fuori dalla gabbia dell’islam e del velo.

Mie care sardine, se volete fare i veri rivoluzionari, se volete cambiare qualcosa, non dovete dare precedenza alle donne col velo, ma esattamente al contrario dovete dare spazio alle donne che lottano per i loro diritti, nei paesi in cui anche lottare per un proprio diritto è punibile, e dovete imparare da loro come si lotta contro qualsiasi tipo di oscurantismo.

Voglio concludere ripetendo quello che ho detto all’inizio: mi chiamo Atussa, sono orgogliosamente una donna, sono iraniana, sono atea e sono orgogliosamente contro l’islam e il velo.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Amare e odiare, sono cosa buona e giusta? Certo!

Messaggioda Berto » ven mag 01, 2020 12:46 pm

Questo è ciò che ha portato il profeta Maometto, il profeta del male:
http://www.italiaisraeletoday.it/il-fun ... 7_b3KaXtG4



San Benedetto Po, sono quattro sedicenni di origine marocchina i responsabili dello sfregio al presepe
Oltrepò Mantovano News
31 dicembre 2019

https://oltrepomantovanonews.it/cronaca ... nTkn3ulJNM

SAN BENEDETTO PO – Alla fine sono quattro ragazzini sedicenni residenti in paese, di origine marocchina ma nati in Italia, di religione islamica, i responsabili dell’atto vandalico sul presepe di San Benedetto Po, in Piazza Folengo. A individuarli i Carabinieri del paese, aiutati da alcune segnalazioni da parte della cittadinanza. I quattro sono stati denunciati a piede libero per il reato di vilipendio della religione cattolica.

Nella serata del 29 dicembre, lo ricordiamo, il presepe allestito dall’Associazione “Amici della Basilica” era stato oggetto di atti vandalici concentrati, in particolare, sulla raffigurazione del Bambin Gesù, un bambolotto biondo tipo Cicciobello. Alcuni cittadini che si trovavano momentaneamente all’ingresso di un esercizio pubblico ubicato nei pressi della Basilica avevano intravisto, nell’oscurità, un gruppetto di giovani, apparentemente minorenni, aggirarsi nei pressi della Basilica e scagliarsi con una rabbia inspiegabile sul povero bambolotto, lanciandolo sul tetto della capanna. Subito i cittadini avevano rimproverato i giovinastri che, senza alcun timore e senza dare spiegazioni del gesto compiuto, si erano poi allontanati dalla Chiesa in direzione del bar; nel frattempo qualcuno segnalava ai Carabinieri l’intero episodio appena avvenuto.

Ieri mattina, poi, l’amara scoperta: la pattuglia ritrovava poco distante dalla Basilica la bambola raffigurante il Bambin Gesù smembrata, senza braccia e gambe e con il busto e la testa appesi ad un palo di ferro nell’angolo opposto alla piazza.

Rapidissime e mirate le indagini della stazione locale dei Carabinieri, che sulla base dei pochi indizi raccolti sono riusciti prontamente a far luce sull’episodio, divenuto nel frattempo di dominio pubblico, suscitando profondo sdegno e rammarico nell’animo dei fedeli. Identificati i responsabili: un gruppo di minorenni, consistente in quattro ragazzi di origine marocchina, nati in Italia, di religione islamica, che dopo alcune esitazioni hanno confessato il misfatto. I giovani sedicenni sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Brescia.


Il predicatore islamico: "Auguri di Natale? Il peggiore dei peccati"
Giovanni Vasso - Mar, 27/12/2016

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/pre ... 46168.html

La guerra al Natale del predicatore indiano respinto dalla Gran Bretagna e premiato dall'Arabia Saudita: "Fare gli auguri ai cristiani idolatri è un peccato peggiore dell'omicidio"

L’ultima del predicatore islamico anti-cristiani: augurare “Buon Natale” ai cristiani è un peccato gravissimo, peggio dell’omicidio e peggio della fornicazione.

La campagna su twitter del predicatore indiano, esperto di “religioni comparate”, fa esplodere l’ennesima polemica nei rapporti tra musulmani e cristiani.

Quella di Zakir Naik, che si presenta sui social come ex medico di Mumbai reinventatosi a tempo pieno come “dinamico oratore” sull’Islam e sulle religione comparate è l’ennesima battaglia nella guerra personale che sembra aver ingaggiato contro il Natale e la cristianità. Ai seguaci, Naik cerca di fornire argomenti per screditare le tradizioni cristiane. Diversi messaggi lanciati nel web vanno proprio in questa direzione. Tutti dello stesso, pesante, tenore. “Spero che nessun musulmano auguri o condivida alcuno stato sul Natale perché la celebrazione del Natale è contro l’Islam, contro Allah e contro il Profeta. Perciò tenetevi lontani da questo grandissimo peccato”.

E ancora: “Non c’è nemmeno una singola frase in tutta la Bibbia in cui Gesù dice di essere Dio o chiede di pregarlo”. E non è ancora finita: “La gente dovrebbe capire che mentre augurano Buon Natale stanno dichiarandosi d’accordo sul fatto che Gesù Cristo sia nato il 25 dicembre e che Egli sia il figlio generato da Dio. Questa è idolatria e l’idolatria è il peggiore dei peccati, l’unico imperdonabile davanti ad Allah”.

Infine l’ultimo, inequivocabile, “avviso” ai buoni fedeli: “Augurare Buon Natale ai cristiani è peggio dell’omicidio e della fornicazione”.

Zaik è ritenuto uno dei predicatori più estremi e vicino al salafismo che impone una visione estremamente letterale del Corano. Nel 2010 l’attuale premier britannico Theresa May, a quel tempo responsabile degli Interni, impedì l’ingresso nel Regno Unito dell’ex medico perché: “I suoi discorsi sono una prova del suo comportamento assolutamente inaccettabile”. A luglio, un suo collaboratore fu arrestato in India con l'accusa di aver arruolato e indottrinato almeno quindici ragazzi del Kerala, in India, per rimpolpare le milizie del Califfato. Ma lo scorso anno, Naik fu insignito dall'Arabia Saudita del premio Re Faisal per i servigi resi all'Islam.


Ammazzano i cristiani il giorno di Natale e la Chiesa parla solo di migranti
Il commento di Silvana De Mari
https://www.facebook.com/quotidianolave ... 367926619/
Bergoglio e i suoi preti come Biancalani da Pistoia mi fanno orrore e schifo!


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Re: Amare e odiare, sono cosa buona e giusta? Certo!

Messaggioda Berto » ven mag 01, 2020 12:49 pm

Difendere la vita è un bene, sempre, anche uccidendo la fonte del male


Trump: 'Le armi hanno evitato la strage nella chiesa'
31 12 2019

http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/n ... r293G2kMX0


"Vite umane sono state salvate da eroi e grazie alle leggi del Texas che gli permettono di avere armi con loro": così il presidente americano Donald Trump sulla sparatoria in una chiesa del Texas, dove un fedele ha ucciso l'aggressore che aveva già colpito a morte altre due persone. "Le nostre preghiere sono con le famiglie delle vittime e la congregazione dell'attacco alla chiesa di ieri. Tutto è finito in 6 secondi grazie ai coraggiosi parrocchiani che hanno agito per proteggere 242 compagni di culto", ha twittato Trump. Anton 'Tony' Wallace, 64 anni, e Richard White, 67 anni, sono stati uccisi domenica scorsa quando Keith Thomas Kinnunen ha aperto il fuoco nella chiesa West Freeway di White Settlement, al 1900 di Las Vegas Trail. Kinnunen è ucciso quasi immediatamente da un terzo membro della chiesa, Jack Wilson.



La legittima difesa non solo è pienamente umana ma è anche pienamente cristiana e rientrante nei valori, diritti e doveri umani naturali, universali e civili
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 141&t=2540
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