La Kommissione Segre è una commissione razzista, che vergogna averle dato il proprio nome.
Cittadinanza onoraria a Segre, Sesto San Giovanni dice no: "Non ha a che fare con la nostra storia"Lavinia Greci - Mer, 20/11/2019
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... NzqjoD111ULa maggioranza boccia compatta la proposta arrivata dal M5S e dal Partito democratico. Per il primo cittadino Di Stefano si tratta di una "strumentalizzazione politica" che svilisce il significato dell'onorificenza. Ma le opposizioni insorgono
Dopo il caso di Biella, ora il centro della polemica si sposta su Sesto San Giovanni, in provincia di Milano, dove l'amministrazione comunale dice no alla cittadinanza onoraria alla senatrice a vita, Liliana Segre, deportata dai nazisti nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau quando era ragazzina e da qualche giorno costretta a vivere sotto scorta per i messaggi di odio ricevuti sui social network.
La motivazione del primo cittadino
Secondo quanto riportato da Milano Today, il consiglio comunale della cittadina lombarda (medaglia d'oro alla Resistenza) avrebbe detto no a un ordine del giorno del Movimento 5 Stelle che chiedeva di dare l'onorificenza alla senatrice milanese. Il sindaco Roberto Di Stefano avrebbe motivato la decisione affermando che Segre non avrebbe a che fare con la storia del comune lombardo "e dare la cittadinanza sarebbe svilente per lei, perché è una strumentalizzazione politica". Il primo cittadino ha poi concluso manifestando la volontà di invitare personalmente la senatrice il 27 gennaio, in occasione della giornata che ricorda la Shoah.
La (dura) replica dei pentastellati
Vincenzo Di Cristo, consigliere pentastellato di Sesto San Giovanni, che ha presentato la manifestazione di intenti, a nome anche di tutta l'opposizione, ha commentato la decisione del sindaco dicendo che l'idea è stata bocciata in maniera concorde e ha aggiunto: "Il sindaco ha detta che la manifestazione era fatta al solo scopo strumentale. E ovviamente i consiglieri di maggioranza hanno ubbidito compatti, quasi fossero bravi soldatini, compresi i rappresentanti dei civici e alcuni ex o attuali Cl".
L'attacco del Pd
E contro il primo cittadino di Sesto San Giovanni, si è schierato anche il Partito democratico. Dura l'esponente dem Mari Pagani, che riferendosi al passato della senatrice a vita ha detto: "Asserire che Liliana Segre non ha alcun legame con Sesto San Giovanni è ridicolo. La senatrice è iscritta all'Aned, l'associazione degli ex deportati, attiva sul nostro territorio dagli anni Cinquanta e organizzatrice, ogni anno, di un partecipatissimo viaggio nei lager con la presenza dell'istituzione del laboratorio comunale, insieme a molti istituti scolastici e cittadini". La consigliera del Pd ha poi ricordato come la cittadina essendo stata insignita della medaglia d'oro alla Resistenza ha molto a che fare anche con la storia legata all'olocausto e ha concluso: "Questo è un azzardo ardito anche per il nostro sindaco". L'esponente ha infine fatto un appello alla senatrice, attaccando il primo cittadino Di Stefano e ha detto: "Senatrice, dovessero invitarla, lasci perdere. Il sindaco dice che qui lei è un'estranea".Senatrice, dovessero invitarla, lasci perdere. Il sindaco dice che qui lei è un'estranea".
Ezio Greggio rifiuta cittadinanza Biella per rispetto a Liliana Segre 19 novembre 2019
http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca ... 85cfd.htmlÈ diventato un caso la cittadinanza onoraria di Biella a Ezio Greggio, che alla fine l'ha rifiutata. Nulla contro l'attore e conduttore televisivo: la polemica ha piuttosto riguardato il fatto che il Comune piemontese a guida leghista è lo stesso che solo pochi giorni fa aveva detto di no alla cittadinanza onoraria a Liliana Segre. Una disparità di trattamento, per così dire, che lo stesso Greggio ha di fatto stigmatizzato con la sua rinuncia. "Per rispetto nei confronti della senatrice e di ciò che rappresenta" Ma andiamo per gradi. Giovedì scorso la mozione di due liste civiche di Biella di conferire la cittadinanza onoraria a Liliana Segre, definita "testimone della tragedia dell'olocausto e interprete dei valori di giustizia e di pace tra gli esseri umani", accolta in modo favorevole da Movimento 5 Stelle e Forza Italia, era stata bocciata da Lega e Fratelli d'Italia che l'avevano definita "strumentale". Una decisione criticata in Consiglio comunale, e non solo. Oggi, con una delibera di giunta, arriva la decisione di conferire la cittadinanza onoraria a Ezio Greggio "per la popolarità televisiva come conduttore, giornalista, attore e regista; per il suo costante impegno attraverso l'associazione 'Ezio Greggio per i bambini prematuri'; per aver contribuito a diffondere in Italia e nel mondo il nome di Biella".
Le motivazioni che hanno indotto il sindaco leghista Claudio Corradino a offrire a Greggio il riconoscimento sono dunque legate alla carriera, all'impegno rivolto al sociale e al forte legame mantenuto con la città natale, Cossato. Ma contro l'iniziativa si scaglia subito Paolo Furia, segretario regionale del Pd in Piemonte. "Non c'è nulla di male di per sé - scrive su Facebook - in un titolo di onorificenza a Ezio Greggio, ma la tempistica è da brivido. Farlo esattamente la settimana dopo aver bocciato la richiesta di dare la cittadinanza onoraria a Liliana Segre è una ridicola provocazione". Anche il sottosegretario all'Istruzione, la pentastellata Lucia Azzolina, insorge: "Incredibile. Il sindaco di Biella nega la cittadinanza a Liliana Segre, sopravvissuta all'Olocausto, ma non esita a darla, in pompa magna, con festante annuncio sul sito istituzionale, a Ezio Greggio. Senza nulla togliere al noto conduttore tv, che certamente sa fare il suo lavoro, che ha contribuito a diffondere il nome di Biella, come rileva il sindaco, ed è anche impegnato nel sociale, si fa fatica a capire perché a lui sì e alla Segre no. Il senso delle istituzioni avrebbe imposto altre scelte". In serata, il rifiuto di Greggio. "Il mio rispetto nei confronti della senatrice Liliana Segre, per tutto ciò che rappresenta, per la storia, i ricordi e il valore della memoria, mi spingono a fare un passo indietro e a non poter accettare questa onorificenza che il Comune di Biella aveva pensato per me", afferma. "Non è una scelta contro nessuno - spiega l'attore - ma una scelta a favore di qualcuno, anche per coerenza e rispetto a quelli che sono i miei valori, la storia della mia famiglia e a mio padre che ha trascorso diversi anni nei campi di concentramento".
Alberto PentoIo non avrei dato la cittadinanza onoraria nemmeno a Ezio Greggio, cosa è mai questa moda insana di regalare cittadinanze onorario?
Il sindaco di Biella si scusa con Liliana Segre: "Sono stato un cretino, lei è un patrimonio dell'umanità"Dopo le polemiche sulla cittadinanza negata. "L'ho invitata per il giorno della Memoria". E si scusa anche con Greggio
20 novembre 2019
https://torino.repubblica.it/cronaca/20 ... 241521156/"Io sono stato un cretino, lo ammetto, e chiedo scusa alla Segre e a Greggio, però su questa cosa è stata fatta una speculazione indegna da parte di tutti quanti e mi dispiace. Il risultato è stato negativo, ingiustamente. Una grandissima sciocchezza che è diventata una cosa nazionale. La signora Segre non ha bisogno che arrivi il sindaco di Biella a darle la cittadinanza, è un 'patrimonio dell'umanità' e le chiedo ancora scusa. L'ho invitata anche a Biella per la Giornata della Memoria e non c'è nulla contro di lei". Queste le parole pronunciate dal sindaco di Biella Claudio Corradino ai microfoni di "Stasera Italia", in onda questa sera alle ore 20.30 su Retequattro, in merito alla polemica scoppiata per l'attribuzione della cittadinanza onoraria a Ezio Greggio, da lui rifiutata perché solo una settimana prima era invece stata negata alla senatrice Liliana Segre.
Alberto PentoCome si fa a dare la cittadinanza onoraria a una persona che ha dato il suo nome a una Kommissione razzista?
All'ONU l'Italia vota contro IsraeleGiulio Meotti
19 novembre 2019
https://www.facebook.com/groups/Fightin ... 279946222/ Dopo che la Jihad Islamica ha tirato 450 missili su Israele e che la Guida Suprema iraniana Khamenei ha detto che vuole “solo” distruggere lo stato ebraico, all’Onu si sono votate 8 risoluzioni contro Israele, 0 contro il resto del mondo. L’Italia dei buoni vota contro Israele in tutte le risoluzioni, a differenza delle democrazie occidentali serie come Stati Uniti, Canada, Australia.... Aveva ragione il diplomatico spagnolo Salvador de Madariaga, che definì l'Onu “una mierda”. Noi siamo delle merdine.
Gino Quarelo
Perché non interviene la Kommissione Segre contro lo Stato italiano che all'ONU ha votato contro Israele?
Pure il filosofo ebreo Finkielkraut stronca la Commissione Segre: "Un pericolo per la libertà di espressione"Federico Giuliani - Dom, 17/11/2019
http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... fXeUAfgs-gSecondo il filosofo francese la Commissione Segre è rischiosa: "Con la scusa di lottare contro il razzismo viene punita ogni critica sull'immigrazione"
La Commissione Segre è una minaccia alla libertà di opinione, e a ribadirlo non è certo un estremista di destra.
Altro che mezzo per contrastare odio, razzismo e antisemitismo. Secondo Alain Finkielkraut, filosofo francese di origine ebrea, la Commissione Segre è un vero e proprio bavaglio che obbliga i cittadini a non esprimere in nessun caso posizioni in contrasto con l'immigrazione. Vietato criticare, anche in modo razionale e costruttivo, un tema che deve essere semplicemente accolto così come viene proposto dall'alto, alla stregua di un dogma religioso.
La posizione di Finkielkraut, intervistato dal Corriere della Sera, non lascia indifferenti. Già, perché i genitori del filosofo furono deportati ad Auscwitz. Eppure, nonostante la Commissione Segre nasca ufficialmente per vigilare sui reati d'odio, compresi quelli contro gli ebrei, il rischio è che possa provocare un enorme controcircuito: “L'idea di istituire quella commissione ha provocato una legittima inquietudine. Con la scusa di lottare contro il razzismo, in Europa c'è la tendenza a stigmatizzare, se non addirittura criminalizzare, ogni cautela sull'immigrazione”.
Certo, alcune precisazioni sono però doverose. Intanto Finkielkraut, pur stroncando l'utilità della Commissione Segre, non nega che in Europa siano ritornate scaglie di antisemitismo e che tale fenomeno debba essere combattuto senza se e senza ma. Inoltre, il pensatore francese ha espresso la sua solidarietà alla senatrice Segre per gli insulti subiti, definiti “atroci e ignobili”.
Detto questo, Finkielkraut riparte in quarta, a difesa della libertà di espressione. Guai a strumentalizzare casi che nulla hanno a che fare con la difesa degli ebrei, confondendo il vero e pericoloso antisemitismo con semplici e legittime posizioni contrarie all'immigrazione: “Un errore usare questi terribili episodi per proibire ogni critica sull'immigrazione”.
I rischi rappresentati dalla Commissione Segre
Un esempio citato da Finkielkraut è il Patto di Marrakech, un accordo sottoscritto da diversi Paesi (Italia esclusa) sul Global Compact. Ovvero un piano globale nato ufficialmente per rendere l'immigrazione più ordinata, ma che in realtà la incoraggia e la fa apparire come un fenomeno benefico: “Questo patto comincia con inno all'immigrazione, stabilendo una specie di canone al quale i media devono conformarsi. Posso capire che in Italia qualcuno non veda di buon occhio una commissione fatta con lo stesso spirito del Patto di Marrakech”.
In altre parole, chi non accetta la linea ufficiale proposta dall'alto, intrisa di politically correct, rischia di essere marchiato con varie etichette - da antisemita a odiatore – capaci pure di avere conseguenze penali. Riguardo, poi, l'antisemitismo, Finkielkraut fa un'ultima riflessione: “Non è più un volto del razzismo, ma una patologia dell' antirazzismo: per difendere i musulmani, considerati i nuovi dannati della Terra, si attaccano gli ebrei”.
La posizione della sinistra europea è dunque intollerante e impedisce che qualcuno possa avere un pensiero contrapposto alla "linea ufficiale". Anzi, come ha ben spiegato Finkielkraut, siamo di fronte a un paradosso: la sinistra vuole combattere l'antisemitismo ma in certi casi sta addirittura dalla parte degli odiatori, cioè degli estremisti musulmani.
Volli, Volli, fortissimamente Volli “La minaccia vera sono gli islamisti”19 novembre 2019
Gabriele Carrer
http://www.italiaisraeletoday.it/volli- ... IzU87dfK08 Nel Regno Unito 24 intellettuali guidati da John Le Carré hanno annunciato che alle elezioni generali del 12 dicembre non voteranno per Jeremy Corbyn accusandolo di non aver voluto o saputo frenare le tendenze antisemite all’interno del suo Partito laburista. In Francia l’intervista di sabato del Corriere della Sera al filosofo Alain Finkielkraut, che ha parlato di un antisemitismo di sinistra, che «oggi per ragioni elettorali ha scelto il partito dell’islam politico», ha riacceso il dibattito. E in Italia? Ne abbiamo parlato con Ugo Volli, professore ordinario di semiotica del testo all’università di Torino ed ex presidente della sinagoga riformata Lev Chadash di Milano. Dice Volli: «Esistono, nel nostro Paese e in Europa, alcuni isolati ed esagitati neofascisti e neonazisti che fanno cose inaccettabili, dal profanare i cimiteri alla minaccia di compiere stragi. Ma sono pochissimi, residuali e poco organizzati. Folcloristici quando fanno cose un po’ nostalgiche come a Predappio. Ma è evidente che non esiste un pericolo per la democrazia».
Neppure per le comunità ebraiche?
«Le comunità ebraiche in Europa sono minacciate principalmente dagli islamisti, che rappresentano una minaccia per motivi sia religiosi sia politici, con l’antisemitismo che si sovrappone all’odio per Israele. La polizia e l’esercito davanti alle sinagoghe ci difendono essenzialmente da questa minaccia.
Che cosa si nasconde dietro a questo allarme fascismo?
«Una speculazione politica da parte di forze che hanno perso capacità di attrazione, non solo in Italia ma in buona parte d’Europa. Molti di loro sono sinceramente preoccupati dai neofascisti. Ma questa paura deriva dalla scarsa comprensione di che cosa sia il fascismo. È il vecchio vizio della sinistra: gli avversari politici sono sempre tutti sbagliati, criminali, ubriachi, donnaioli, mostri e di conseguenza anche fascisti. Ma il fatto che siano sinceri non rende il tutto meno preoccupante. Da qui, il tentativo di creare allarmi sperando di allargare l’elettorato. Ma ci sono due problemi. Il primo: queste grida “al lupo, al lupo” non impressionano nessuno. ll secondo: la sinistra non sa più rispondere su questioni molto concrete come il modo di vivere e l’identità nazionale, per esempio».
È delegittimazione o anche una forma di censura?
«Alla vecchia egemonia della sinistra in Occidente corrisponde un’egemonia che continuano ad avere sulla grande stampa. Ma questa è in grave crisi negli ultimi anni. E così nasce l’idea che la sinistra non venga capita perché il popolo segue altre idee in Rete che subito vengono bollate come fake news. Da qui il tentativo di censurare, di impedire che altre idee circolino sulla Rete».
Hanno perso il controllo del mezzo e cercano di controllare il messaggio?
«C’è un recente libro di Christian Rocca intitolato Chiudete Internet (Marsilio). È solo un esempio della tendenza a pensare che sia stato un grave errore far nascere questa cosa diffusissima che è Internet per via delle cose che circolano su quel mezzo. E poiché non piacciono, vengono definiti discorsi di odio, senza qualunque criterio oggettivo. Anche perché se ci fosse un criterio oggettivo i primi discorsi di odio da proibire sarebbero quelli di Vauro, che ha appena pubblicato Sette modi per uccidere Salvini oppure di questo cuoco, Rubio, che si chiama chef».
Vauro Senesi
E la Commissione Segre come si inserisce in questo contesto?
«Questa commissione, che porta un po’ impropriamente il nome della senatrice Liliana Segre, va esattamente nella direzione di creare le basi per rendere possibile la censura. La senatrice è stata usata per proporre un’agenda che mi ricorda quello che Bertolt Brecht proponeva in maniera ironica nel 1953 ai comunisti della Germania Est dopo gli scioperi operai, cioè sciogliere il popolo. Oggi c’è il tentativo di non fare votare, di impedire la libertà di espressione sulla Rete e molto altro perché c’è una profonda diffidenza e un forte disprezzo nei confronti dell’elettorato. E si tratta di un’involuzione pazzesca per i partiti che si proclamano progressisti e al fianco dei più deboli».
Non la stupisce la totale assenza dal dibattito pubblico della minaccia islamista?
«Nelle perversioni mentali della sinistra c’è l’idea che, perso il mondo operaio anticapitalista che oggi vota per altri, si debbano trovare alleati contro l’Occidente. E gli islamici sono gli alleati perfetti. Che poi se la prendano in particolare con gli ebrei e con Israele va anche bene, visto che corrisponde a un profilo di antisemitismo che sta riemergendo a sinistra».
Da Gaza un mare di razzi, Israele si difende: tutti i telegiornali leggono le stesse veline
Commento di deborah Fait
Testata: Informazione Corretta
16 novembre 2019
http://www.informazionecorretta.com/mai ... vmwdjB7pWIMi sono meravigliata quando la comunità internazionale ha condannato il lancio di missili da Gaza su Israele. Non era mai accaduto prima ma alla fine ho capito di essermi meravigliata troppo presto. Via via che i missili colpivano indiscriminatamente Israele e che l'esercito, reagendo immediatamente, bombardava siti specifici di Gaza, i covi di terroristi, la non condanna iniziale si andava trasformando in accuse solo contro Israele.
Ogni telegiornale si è messo a fare la conta dei morti arabi, una quarantina, Israele…zero. Inaccettabile per i media italiani.
Come si permettono di non morire gli israeliani!
Dai telegiornali Rai a quelli di Mediaset, TGcom24, Sky Tg, TG5, le notizie venivano date incominciando dalla fine: "Israele bombarda ancora la striscia…" la reazione, "…dopo un altro lancio di missili da Gaza" cioè l'azione e alla fine la notizia ferale "40 vittime tutte palestinesi". Gaza dopo i razzi su Sderot"
http://www.rainews.it/dl/rainews/artico ... cde9e.html Androkronos lo stesso titolo, con l'aggiunta di un palestinese ucciso.
Tutta questa informazione fatta male finisce sui social dove naturalmente si scatenano gli odiatori e allora non si contano più le solite maledizioni, le offese, i vari "Maledetti sionisti che rubano le terre e ammazzano i bambini palestinesi"
Qualcuno mette anche la foto di qualche bambino che potrebbe essere di qualsiasi paese del MO e ci scrive sotto "Aveva 8 anni, lo hanno ucciso , era un pericoloso terrorista".
Inutile spiegare che la Jihad e Hamas usano i civili come scudi umani, vai a spiegargli che Israele si è beccata sulla testa 450 missili. "Ma non avete nessun morto!" rispondono.
Allora ti armi di pazienza e spieghi che Israele usa i soldi per mettere in sicurezza i propri cittadini, che ogni palazzo ha il suo rifugio, bello e accogliente, che gli appartamenti più moderni hanno tutti la camera della guerra, completamente foderata in acciaio a prova di bomba.
Gli racconti che a Gaza i civili non possono andare nei rifugi perché sono requisiti da Hamas, li informi che usano persino i minareti delle moschee e i tetti delle scuole per lanciare missili contro Israele.
Niente, non serve a niente. "Sionisti maledetti" e basta.
Ma non è solo L'Italia, no, ho appena ricevuto da amici svizzeri questo teletex della Svizzera Italiana. Ecco come danno le notizie anche oltralpe.
Le ultime tre righe sono quasi un poema di malainformazione. Naturalmente non compare mai la parola terrorista, la Jihad islamica è un movimento e Abu al-Atta, terrorista, ideatore e fautore dei peggiori attentati di questi ultimi anni e coordinatore delle violenze settimanali lungo il confine, era semplicemente il capo militare del "Movimento".
Indecente, e ancora più indecente l'assenza di solidarietà da parte di alcuni ebrei italiani. Gad Lerner? Silenzio. Liliana Segre? Silenzio. Lele Fiano? Ha detto qualcosa? L'unica che ha detto due parole di solidarietà è stata Noemi Di Segni, presidente dell'UCEI e la ringrazio.
Il governo giallo-rosso (Italia e Israele hanno rapporti di amicizia o sbaglio?) ha espresso un briciolo di solidarietà? No, naturalmente e chi poteva aspettarsi una parola dai grillini e dal PD. Dall'Italia politica l'unica voce di vicinanza a Israele e di condanna per i terroristi di Gaza è arrivata da Matteo Salvini. E' giusto dirlo per tutti quelli che sbraitano fascismo, fascismo.
Voglio chiudere con una bella notizia appena battuta da The Algemeiner: Le isole Faroe ( che appartengono alla Danimarca) riconoscono Gerusalemme capitale di Israele e apriranno nella nostra capitale una missione di rappresentanza. Adesso toccherebbe a Copenhagen.