L'abuso dell'Olocausto per demonizzare l'Europa e le destre

L'abuso dell'Olocausto per demonizzare l'Europa e le destre

Messaggioda Berto » dom ott 27, 2019 12:53 pm

L'uso improprio e criminale o abuso dell'Olocausto per colpevolizzare e demonizzare l'Europa e gli europei

viewtopic.php?f=205&t=2888

https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 6124104303
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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L'abuso dell'Olocausto per demonizzare l'Europa e le destre

Messaggioda Berto » dom ott 27, 2019 12:54 pm

No all'uso improprio o abuso dell'Olocausto per colpevolizzare e demonizzare gli europei e i tedeschi di oggi che sono innocenti e che non hanno alcuna responsabilità per i fatti tragici del passato,
e per colpevolizzare e mostrizzare le destre, in particolare quelle identitarie, nativiste e civiliste,
no all'uso demenziale dell'Olocausto per negare l'esercizio dei diritti umani, civili e politici degli europei e dei tedeschi nei loro paesi e per impedir loro di difenderli civilmente e politicamente.

La demonizzazione di chichessia, basata sulla calunnia è un crimine e se riguarda un popolo intero come gli ebrei o i popoli di un continente come l'Europa è un crimine contro l'umanità e riproduce la illogicità primitiva del capro espiatorio che assorbe magicamente il male e su cui si fanno convergere tutti i mali del mondo per allontanarli da sé e la strumentalizzazione politica di questa illogicità primitiva da parte delle comunità umane, delle loro religioni, delle loro ideologie politiche, dei loro stati.

Se questo uso improprio o abuso dell'Olocausto, è ideologicamente e politicamente strumentale a negare e impedire agli europei (tra cui molti cittadini anche di etnia o di religione ebraica) l'esercizio dei loro diritti umani, civili e politici diventa un crimine intollerabile e da perseguire in ogni modo.


Alberto Pento
Con ciò non si può assolutamente negare l'antisemitismo romano cattolico cristiano di molti europei e stati d'Europa, tanto meno si può negare l'orrore della Shoà.
L'odio antisemita dei nazi fascisti, dei comunisti e dei maomettisti si somma e si rafforza vicendevolmente; da aggiungervi il latente odio ancora esistente nei cristiani e in talune loro gerarchie ecclesiastiche.

Quest'odio antisemita si trova variamente mescolato a quelli per l'Occidente avanzato e industrializzato, per gli USA e il loro presunto imperialismo mondiale, per il capitalismo e la finanza internazionale, per la cultura dell'uomo di buona volontà laica, illuminista, aconfessionale, atea, aidola e aregligiosa (ma non per questo non spirituale).
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L'abuso dell'Olocausto per demonizzare l'Europa e le destre

Messaggioda Berto » dom ott 27, 2019 12:55 pm

L'uso improprio e criminale dell'Olocausto per colpevolizzare e demonizzare l'Europa genera odio e alimenta l'antisemitismo.

Generalmente questo comportamento scorretto e criminale (diffamatorio e calunnioso) è tenuto dai demo-sinistri, e tra loro anche dagli ebrei europei di sinistra che oltre a giustamente avversare e contrastare le minoranze antisemite di destra, odiano anche tutte le destre non antisemite e maggiormenete i nativisti/identitaristi/civilisti europei che difendono i loro diritti umani e civili che per lo più non sono antisemiti e come se non bastasse questi sinistri ebrei europei odiano anche Israele e i suoi ebrei di destra.


Ebrei, zingari, clandestini: accostamenti immondi e impossibili
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 205&t=2780


Tra questi ebrei di sinistra che odiano e demonizzano tutte le destre e tra loro i nativisti non antisemiti, e non solo le minoranze demenziali nazi-fasciste antisemite di destra, vi sono personaggi come la Liliana Segre che dimostrano di poco rispetto o non avere alcun rispetto per i diritti umani, civili e politici dei cittadini nativi italiani ed europei e per chi cerca di difendere e tutelare politicamente questi sacrosanti e inalienabili diritti.
Poco rispetto o mancanza totale di rispetto che fomenta e alimenta l'odio antisemita delle demenziali frange nazi-fasciste.


Messaggi di odio sul web contro Liliana Segre
Francesco Curridori - Sab, 26/10/2019

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... Pvt3MmF8KU

Sono più di 200 i messaggi di odio razziale che ogni giorno riceve sul web la senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta all'Olocausto. Solidarietà da tutto il mondo politico

Sono più di 200 i messaggi di odio razziale che riceve ogni giorno la senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta all'Olocausto.

Lo rivela il quotidiano Repubblica che oggi ha pubblicato i dati dell’Osservatorio antisemitismo, anticipando così il tema del convegno che si terrà lunedì allo Iulm di Milano, intitolato “Dal Binario 21 ad Auschwitz. Il linguaggio dell’odio: incontro con Liliana Segre”.

"Questa (...) ebrea di m. si chiama Liliana Segre, chiedetevi che cazzo ha fatto (così è scritto, senza h, Ndr) per diventare senatrice a vita stipendiata da noi ed è pro invasione? Hitler non ai (ancora senza h) fatto bene il tuo mestiere”, si legge su Repubblica. La Segre, 89 anni, fu arrestata e deportata ad Auschwitz appena 13enne e venne liberata a Malchow nel 1945 durante l’avanzata russa che portò anche alla liberazione del campo di concentramento polacco.

Il mondo politico ha subito espresso la sua solidarietà nei confronti della senatrice a vita. La presidente del Senato, Elisabetta Alberti Casellati, dice che "i messaggi carichi di odio" verso la Segre "sono un insulto alla storia e alle istituzioni di un Paese che sul rifiuto dell'antisemitismo e sul ripudio della violenza ha eretto la sua architettura democratica e ritrovato la pace, la libertà e il progresso". Il segretario del Pd Nicola Zingaretti si dice "schifato. Non trovo termine più adatto per commentare i continui insulti che la senatrice Liliana Segre riceve ogni giorno in rete". Secondo lui si questi insulti antisemiti o di genere "non possono passare più inosservati". Anna Maria Bernini, capogruppo in Senato di Forza Italia parla di "un degrado umano che va combattuto e condannato con tutte le armi della ragione".

Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva a Palazzo Madama, propone che la Segre diventi presidente della nascente commissione straordinaria per il contrasto a intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all'odio. Il leghista Roberto Calderoli, invece, si schiera dalla parte della Segre "sempre e comunque, e contro ogni rigurgito antisemita" e confida "che la Polizia Postale individui questi personaggi e scattino le adeguate sanzioni per il massimo loro previsto". Calderoli rivela di ricevere anche lui delle mail con minacce e conclude: "non riesco ad accettare insulti verso nessun avversario politico e ancora di più non li posso accettare verso una grande donna come Liliana Segre". Il ministro dell'Istruzione, Lorenzo Fioramonti, invece, in un tweet, ha descritto la Segre come colei "rappresenta l'Italia della memoria e delle fondazioni ideali della nostra società contemporanea" e si è detto "contento di poterla incontrare a breve per parlare di storia, intercultura e tolleranza".


Alberto Pento
Forse se la Segre dimostrasse pubblicamente e politicamente di rispettare veramente i diritti umani, civili e politici dei cittadini nativi e indigeni europei (tra cui molti ebrei non sinistri ma di destra) forse né riceverebbe assai di meno di questi messaggi.
Secondo me una parte di questo odio non è dovuto al suo essere ebrea ma al suo essere una sinistra che non riconosce e che nega i diritti umani civili e politici degli italiani come indigeni e cittadini.


Ebrei di sinistra, sinistre mostruosità umane assai razziste
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 197&t=2802
Ebrei di sinistra, sinistre mostruosità umane, razziste, antisraeliane e antisemite, antidemocratiche e castuali, che violano e calpestano i diritti umani naturali e universali, civili e politici dei nativi e cittadini italiani ed europei.


Amok Leati
Gli insulti antisemiti sono sempre deprecabili.
Fanno specie comunque le rimostranze distribuite ai quattro venti quando si offendono personaggi come Segre e Lerner mentre le ingiurie alla brigata ebraica, allo Stato di Israele, le minacce a quest'ultimo vengono sempre trattate in sordina se non inascoltate.
Comunque la signora Segre, senatrice per grazia ricevuta, è lei stessa latrice di insulti, per aver paragonato gli ebrei della Shoah meno fortunati di lei ai clandestini africani!
Dovrebbe vergognarsi di ciò e mi dispiace che da parte delle comunità ebraiche non si sia insorti rumorosamente contro tali aberranti dichiarazioni!
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L'abuso dell'Olocausto per demonizzare l'Europa e le destre

Messaggioda Berto » dom ott 27, 2019 12:57 pm

Io sono nato dopo la II guerra mondiale e non sono mai stato antisemita; riconosco pienamente la Shoà, la demenza criminale nazi hitleriana (e in parte anche nazi maomettana) che l'ha realizzata e riconosco al contempo anche l'antisemitismo millenario di origine romana e cristiana che l'ha generata/provocata, antisemitismo diffuso in tutto il Mondo cristiano;
ma io non mi sento affatto colpevole, io allora non c'ero, non ho partecipato allo sterminio degli ebrei europei né ho potuto compiacermi perché ancora non ero nato.

Nessuno mi può accusare in quanto europeo di essere in qualche modo responsabile di quanto accadde prima che io nascessi, allo stesso modo che nessuno può accusare gli ebrei odierni di essere in qualche modo responsabili della persecuzione e della morte di Gesù Cristo.

Io sono nato in una comunità cristiana che guardava in tralice gli ebrei ritenuti colpevoli dell'uccisione di Cristo, oggi non sono più cristiano essendo divenuto aidolo e riconosco che gli ebrei contemporanei a Cristo non hanno ucciso Cristo essendo stati i romani a farlo, come riconosco che gli ebrei nati dopo Cristo non hanno alcuna benché minima responsabilità nemmeno nell'arresto di Gesù; inoltre ho imparato che Cristo era un ebreo e non un gentile cristiano e ho imparato ad apprezzare la religiosità ebraica e ad amare gli ebrei.

È vero che per secoli e secoli le comunità cristiane d'Europa e del Mondo e gran parte degli stati europei e occidentali hanno odiato, demonizzato e perseguitato gli ebrei, sterminandoli parzialmente con i pogrom, cacciandoli e derubandoli, sino agli stermini di massa del novecento, però non tutti gli europei erano cristiani o fanatici cristiani antisemiti e non tutti i cristiani erano così fanatici da odiare e perseguitare i giudei.
Specialmente da quando in Europa si è affermato il pensiero illuminista, laico aconfessionale e areligioso.


Anche la Chiesa cattolica ha dismesso teologicamente e giuridicamente di accusare gli ebrei di deicidio atteggiamento formalizzato nella dichiarazione conciliare Nostra Aetate
http://www.vatican.va/archive/hist_coun ... te_it.html
ma nelle chiese si continua a predicare contro gli ebrei rilanciando l'accusa e il Papa, questo papa Bergoglio non dimostra un grande riconoscimento e un gran rispetto per Israele e i suoi ebrei.


http://moked.it/blog/2008/12/19/santa-s ... damentali/


L'uso improprio dell'Olocausto per mostrizzare l'Europa e gli europei genera ulteriore odio e va ad alimentare di fatto l'antisemitismo, inducendolo magari anche in chi antisemita non lo è mai stato.


Germania: allarme per sondaggio, un tedesco su 4 ha idee antisemite
25-10-2019

https://www.shalom.it/blog/mondo/german ... 9xP6jR2jtM

Un tedesco su quattro ha "pensieri" di natura antisemita. È quanto emerge da uno studio realizzato per conto del Congresso mondiale ebraico, secondo il quale il 41% ritiene che gli ebrei "parlano troppo" dell'Olocausto. Condivisione viene espressa anche per frasi come "gli ebrei hanno troppo potere" oppure "sono responsabili della maggior parte delle guerre".

Per il rilevamento demoscopico sono state sentite 1300 persone per due mesi e mezzo, ossia da prima dell'attentato di Halle, nella Sassonia-Anhalt, quando un estremista di destra ha tentato un assalto contro la locale sinagoga e ha poi ucciso due persone. Stando al sondaggio, l'antisemitismo è diffuso anche tra chi vanta redditi alta e occupa posizioni di guida nella società: in questa fascia, il 28% ritiene che gli ebrei hanno troppo potere nel mondo degli affari, e la metà pensa che gli ebrei sono più leali a Israele che alla Germania.

Secondo il campione, il 65% dei tedeschi pensa che le convinzioni neonaziste stiano crescendo anche grazie al successo delle partiti di estrema destra, circa il 50% pensa che gli ebrei siano più esposti di altri al rischio di violenze e di attacchi anche verbali. Un quarto degli interpellati non esclude che possa tornare a verificarsi qualcosa di simile all'Olocausto, mentre si ferma al 28% il numero di coloro che ritengono che il governo tedesco non fa abbastanza per difendere le comunità ebraiche in Germania.

La pubblicazione del sondaggio ha creato molta preoccupazione e allarme in Germania. "È giunta l'ora che tutta la società tedesca prenda posizione e lotti in modo aperto e frontale contro l'antisemitismo", ha detto alla Sueddeutsche Zeitung il presidente del Congresso ebraico mondiale Ronald Lauder. A detta del vicecapogruppo dei Verdi al Bundestag, Konstantin von Notz, i risultati del sondaggio sono "scioccanti, ma non sorprendenti", dato che "l'antisemitismo in Germania non e' mai scomparso e purtroppo arriva fino al centro della società". In termini simili si e' espresso Stefan Ruppert, esponente della Fpd, il partito liberale, secondo il quale "e' allarmante che una mentalità antisemita trova tali consensi" e che chiede che il governo tedesco "ora agisca con decisione per lottare in maniera efficace contro un clima antisemita nel Paese".


Alberto Pento
Magari buona parte dei sondati sono naturalizzati tedeschi non germani e di ideologia politico-religiosa nazi maomettana.
Poi l'olocausto non può essere usato per colpevolizzare tutti i tedeschi anche quelli di oggi (che non hanno alcuna responsabilità sui fatti del passato) e per demonizzare le destre in generale e negare ai tedeschi l'esercizio e la difesa dei loro diritti umani, civili e politici nel loro paese, poiché in tal modo si snatura la tragedia storica dell'olocausto e si induce e si alimenta l'odio verso tutti gli ebrei che vengono perciò istintivamente e automaticamente percepiti come fonte maligna e nemici naturali.
No all'uso improprio o abuso dell'Olocausto per colpevolizzare e demonizzare gli europei e i tedeschi di oggi che non hanno alcuna responsabilità per i fatti tragici del passato,
e per colpevolizzare e mostrizzare le destre, in particolare quelle identitarie, nativiste e civiliste,
no all'uso demenziale e criminale dell'Olocausto per negare l'esercizio dei diritti umani, civili e politici degli europei e dei tedeschi nei loro paesi e per impedir loro di difenderli civilmente e politicamente.


Amare e rispettare gli ebrei e Israele è una gioia, una necessità, un dovere, fondamento di umanità, di civiltà e di libertà
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 131&t=2785
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L'abuso dell'Olocausto per demonizzare l'Europa e le destre

Messaggioda Berto » dom ott 27, 2019 12:58 pm

A onor del vero vi è da dire che non tutti gli ebrei sono demo-sinistri come la Liliana Segre (che pare essersi convertita al cattolicesimo del marito) o demenziali nazi comunisti, antisemiti-antiisraeliani, orrendi come Gad Lerner violatori e negatori dei diritti umani, civili e politici dei nativi cittadini italiani ed europei.
Fortunatamente gran parte degli ebrei sono persone di buon senso, tra le più civili e umane della terra, non sono affatto presuntuosi sinistri e arroganti nazi comunisti e molti di loro sono anche di destra e solidali con i nativisti/identitaristi/civilisti italiani ed europei che esercitano e difendono i loro sacrosanti diritti umani, civili e politici nei loro loro rispettivi paesi.



Europa e i diritti negati e calpestati dei cittadini nativi europei
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... =92&t=2682

Il sano nazionalismo è un valore/diritto/dovere umano, civile e politico fondamentale
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 205&t=2721
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L'abuso dell'Olocausto per demonizzare l'Europa e le destre

Messaggioda Berto » dom ott 27, 2019 12:59 pm

Sul caso dei messaggi di odio all'ebrea italiana Liliana Segre
(la signora Segre ha sposato un italiano cattolico e pare essersi al cattolicesimo)

L'INDISTINTO FLUSSO
Niram Ferretti
27 ottobre 2019

https://www.facebook.com/permalink.php? ... 4575318063

Gli insulti via social nei confronti di Liliana Segre sono, ovviamente, inverecondi, ed è del tutto giustificata l'indignazione che hanno suscitato, ma per chi frequenta i social, e in modo particolare Facebook, non stupiscono più di tanto.

È infatti qui che si leggono, relativamente agli ebrei, ogni giorno, cose da fare accapponare la pelle. Relativamete agli ebrei e a Israele.

Una corrente fecale si abbatte con fragorosa consuetudine contro lo Stato ebraico, accusato di ogni crimine. E' una corrente che parte dalla foce dell'antisemitismo tradizionale portando a valle tutte le sue scorie e che, a un certo punto, incrocia un'altra corrente, quella dell'antisionismo, nella quale confluisce per produrre un unico indistinto flusso.

Chi si indigna, giustamente, per l'odio nei confronti della senatrice Segre, dovrebbe farlo, pari merito, per l'odio espresso nei confronti di Israele, ma ciò succede assai raramente e il motivo è che, mentre l'odio puro e vile contro la senatrice Segre si manifesta senza paramenti, quello nei confronti di Israele è, il più delle volte, mascherato vilmente da legittima critica politica.


Alberto Pento
Forse se la Segre dimostrasse pubblicamente e politicamente di rispettare veramente i diritti umani, civili e politici dei cittadini nativi e indigeni europei (tra cui molti ebrei non sinistri ma di destra) forse ne riceverebbe assai di meno di questi messaggi.
Secondo me una parte di questo odio non è dovuto al suo essere ebrea ma al suo essere una demosinistra che non riconosce e che nega i diritti umani civili e politici degli italiani come indigeni e cittadini.

Ruth Eismann
Alberto Pento hai totalmente ragione

Gianna Garbelli
La Segre è Gad Lerner in gonnella, rappresentano la sinistra più anti-italiana.

Miriam Miri
Però, aldilà delle idee politiche, l'antisemitismo le accuse, gli insulti ingiuriosi perché? Potrei non essere d'accordo con la senatrice Segre, per le sue idee politiche, ma perché dire, fare, accusare e rievocare un passato così terribile e ignominioso, che la senatrice ha dovuto subire, insieme a tante altre vittime? Perché tanta violenza gratuita? Anche se fossi di idee politiche opposte, non mi sognerei mai di inveire, e fare una tal violenza. In questo caso il dissenso scade, nella più becera cattiveria, che coincide nella pagina della storia più triste e sporca dei tempi moderni, mi chiedo perché? Che motivo c'è? Combattersi politicamente e civilmente, ovviamente si.Ci mancherebbe. Siamo ancora (forse) in democrazia. Il resto è solo fango, puzzolente.

Graziella Ardia
Miriam Miri Forse perché questa signora nonostante pare che sia stata una vittima dell'olocausto offende il suo stesso popolo con paragoni con altri, vergognosi e collaborando ad una politica che vuole islamizzare questo paese contro gli stessi interessi ebraici.

Niram Ferretti
Graziella Ardia le posizioni della senatrice Segre, i suoi paragoni impropri, ecc. giustificano a suo parere il furore antisemita di cui è fatta oggetto?
Miriam Miri, lei ha ragione da vendere. Si può, come io stesso ho fatto diverse volte, criticare le posizioni della senatrice Segre, ma questo non può in alcun modo giustificare la violenza verbale di cui è fatta oggetto in quanto ebrea e sopravvissuta.
Graziella Ardia appunto. Ma dal suo commento precedente, che qui riporto: "Forse perché questa signora nonostante pare che sia stata una vittima dell'olocausto offende il suo stesso popolo con paragoni con altri, vergognosi e collaborando ad una politica che vuole islamizzare questo paese contro gli stessi interessi ebraici", si evince che lei in qualche modo giustifichi la violenza verbale terribile di cui Liliana Segre è oggetto. Oltretutto quel "pare" riferito al fatto che la Segre è stata vittima di persecuzione durante il fascismo, mi lascia perplesso.

Miriam Miri
Niram Ferretti esattamente. Voglio esprimermi e dire che la penso diversamente dalla senatrice, ma non mi sognerei mai di offendere o deprecare chicchessia, per un parere diverso. Se siamo tutti d'accordo che questo comportamento antisemita è sbagliato, dobbiamo avere il coraggio di dirlo e basta! Poi ognuno ha e si tiene le sue idee ci mancherebbe, ma ciò non giustificherà mai la violenza e di qualsiasi genere...

Alberto Pento
Anch'io mi sento gravemente e violentemente insultato e offeso quando vengo paragonato ai nazisti hitleriani persecutori e sterminatori di ebrei, quando promuovo e difendo i miei diritti umani, civili e politici di veneto nativo e cittadino italiano ed europeo, esprimendo la mia volontà umana, civile e politica contro l'invasione del mio paese da parte di clandestini parassiti e criminali e pericolosamente senza alcun rispetto come i nazi maomettani e la necessità di porre un freno al nazismo razzista predatorio degli zingari.
A questo mondo non tutti sono in grado di esprimere delle critiche civili ragionate e ben formulate, molti non hanno gli strumenti linguistici e culturali e sintetizzano malamente il loro disaccordo e la loro avversione con gli insulti e le offese magari adeguandosi ad altri che pur avendone gli strumenti preferiscono la violenza demenziale e brutale delle parolacce.
Anche certe critiche verbalmente ben formulate possono essere ingiuriose e delittuoise come le calunnie.
Demonizzare e mostrizzare chi promuove e difende i suoi diritti umani, civili e politici è molto peggio di questi insulti.

Daniele Coppin
Alberto Pento ci chiarisca il concetto... Chi farebbe un "uso improprio e criminale dell'Olocausto"?

Alberto Pento
Chi fa di tutta l'erba un fascio.
Chi non distingue i nazi-hitleriani e le frange antisemite di destra con la maggioranza delle destre non antisemite e con i nativisti/civilisti/identitaristi che promuovono e difendono i loro diritti umani, civili e politici nei loro paesi;
chi in tal modo demonizza le destre e i nazionalisti non antisemiti e non antisraeliani o che perseguono politiche in tal senso, in difesa del loro paese e dei loro diritti.
Chi demonizza coloro che si difendono dal nazismo predatorio degli zingari, dall'invasione dei clandestini, dal pericolo incombente del nazismo maomettano, paragonandoli ai nazisti hitleriani antisemiti persecutori e sterminatori di ebrei.
Chi paragona gli ebrei della Shoà ai clandestini africani e nazimaomettani.

Cordelia Vladimirova Putina
Sarebbe ora che si facesse una netta distinzione fra ebrei che amano Israele ed ebrei che fanno comunella con chi vorrebbe distruggerla, la Segre a quale parte appartiene? La Signora viene insultata per le stronzate che dice no perché ebrea, anche i kapò lo erano...saluti

Niram Ferretti
Quello che lei scrive è falso. Evidentemente non ha letto gli insulti rivolti alla Segre. La Segre viene insultata in quanto ebrea. Legga meglio. Io stesso dissento in modo netto su alcune affermazioni e accostamenti fatti dalla Segre ma sono in grado di distinguere tra una legittima critica a queste posizioni e la feccia antisemita che le è stata lanciata addosso.

Cordelia Vladimirova Putina
Niram Ferretti ho letto in giro che l'hanno insultata, leggo da lei che l'hanno colpita in quanto ebrea, idioti due volte, primo perché non si insulta una Signora anziana anche se dice stronzate, secondo perché definirla ebrea é insulto per i veri ebrei. Niriam mi spiace essere così tagliente ma personaggi come la Senatrice Segre, Lerner, Ovadia, Mentana, Fiano, Parenzo ecc. sono solo ebrei di sinistra, i peggiori nemici di Israele, questo penso.

Niram Ferretti
Cordelia Vladimirova Putina la mia posizione è molto semplice. Esecro ciò che scrivono Ovadia, Lerner e altri ebrei di estrema sinistra contro Israele, ma, se qualcuno li attacca non per le loro posizioni politiche, ma in quanto ebrei, la cosa, per me diventa del tutto inaccettabile. I "veri" ebrei non so chi siano. Gli Haredim non considerano sicuramente "veri" ebrei tutti coloro che non appartengono al loro mondo. Sono ebrei "veri" coloro che nascono ebrei ma non hanno nessun rapporto con le loro tradizioni se non magari unicamente a Yom Kippur, quando vanno al Tempio, o sono "veri" ebrei quelli che le rispettano tutte, ma restano secolari? Oppure sono "veri" ebrei solo quelli che sono religiosi e seguono in modo rigoroso le mitzvot? Quanto agli ebrei di sinistra, o meglio di estrema sinistra, concordo con te. Antepongono al loro essere ebrei, l'ideologia. Il loro ebraismo, in alcuni casi è solo un fatto genealogico e nulla più di questo, cioè è del tutto ininfuente nelle loro vite. Per tornare alla Segre. Ho scritto più volte in disaccordo con posizioni da lei espresse, chiaramente di parte, ma qui si tratta di altro. Ripeto, occore fare delle distinzioni precise, se no non abbiamo più alcun orientamento.

Cordelia Vladimirova Putina
Niram Ferretti chi la insulta in quanto ebrea é un ignorante. Per rispondere alla tua domanda, è ebreo chi ama Israele, per me. Buona giornata

Emanuel Segre Amar
Cordelia Vladimirova Putina ci sono delle differenze tra questi personaggi da lei citati. Alcuni sono ebrei a tutti gli effetti, la Segre è ebrea di nascita ma si è convertita e quindi non posso più considerarla ebrea oggi

Donato Di Segni
Niram Ferretti gli ebrei sono quelli definiti dalla Halakhah! Non sono contemplate altre definizioni.

Emanuel Segre Amar
Donato Di Segni spiega bene ad uso di chi non la conosce. Io mi sono limitato ad esporre alcuni fatti specifici

Mordechai Bar Yekutiel
Cordelia Vladimirova Putina più semplice di cosi: "Non esistono ebrei tedeschi, non esistono ebrei russi, non esistono ebrei americani.
L'unica differenza fra loro è data dalla lingua che usano tutti i giorni.
Di fatto esistono soltanto gli ebrei.
L'ebreo che abbandona la sua fede (nel senso formale della parola) somiglia alla lumaca che si disfa del proprio guscio: resta un ebreo!".
(Albert Einstein)

Maria Paola Pecora
Donato Di Segni Letta! Pertanto, poiché amo da sempre D-0 come unico e solo (Torah) e il suo popolo , anche se non sono ebrea di nascita, poiché osservo i comandamenti anche se non osservo proprio tutti i 613 precetti posso considerarmi parte del popolo di Israele?

Maria Paola Pecora
Emanuel Segre Amar devo intendere il “si è convertita “come l’anteporre alla stregua di un idolo la fede di partito al popolo di D-o o conversione ad altra religione? Ebreo di nascita vale nulla se poi non si è ebrei e cioè non si pratica la fede! Altrimenti si rimane semplici cittadini con una nazionalità e cioè la nazionalità dello stato in cui si è nati. Semiti sono pure gli arabi

Donato Di Segni
Maria Paola Pecora te lo dico con dolore: No. Come persona che rispetta i principi noachidi, sei una persona giusta ed encomiabile. Per entrare a far parte del popolo ebraico occorre una cultura specifica particolare, il rispetto pubblico delle mizvot e l'accettazione formale della condivisione dei destini del popolo ebraico.

Maria Paola Pecora
Donato Di Segni grazie per la risposta. Mi manca solo parte della cultura e il rispetto pubblico di tutte le mizvot. Per l'accettazione formale della condivisione dei destini del popolo ebraico quella per me è sacrosanta

Emanuel Segre Amar
Maria Paola Pecora Donato Di Segni le ha già risposto molto bene. Io non entro ulteriormente nella questione; mi limito a osservare, come mi dissero tanti anni fa, che il battesimo è per un ebreo solo acqua fresca, ma se poi ci si tiene lontani dall’ebraismo, è sì fresca, ma anche pesante. Ma queste parole mie non si riferiscono necessariamente alla Segre

Maria Paola Pecora
Emanuel Segre Amar grazie .

Mordechai Bar Yekutiel
Emanuel Segre Amar da quando la Segre si è convertita?
Viene da una famiglia laica (il padre era addirittura ateo) ed ha sposato un cattolico (anch'esso ex deportato in quanto antifascista)...sicuramente soltanto al comune.
Ma non risulta da nessuna parte una sua conversione!
Puoi postare i tuoi dati [della conversione] riguardo alla Segre?

Donato Di Segni
Mordechai Bar Yekutiel correggi l'eventuale errore di genere contenuto nel tuo post. Grazie.

Mordechai Bar Yekutiel
Donato Di Segni ???
Spiegati meglio. Grazie.

Emanuel Segre Amar
Mordechai Bar Yekutiel parecchie persone, ed ancora la settimana scorsa una importante personalità dell’ebraismo italiano mi ha confermato che in un suo libro lei ha scritto di essersi convertita. Io questo suo libro non l’ho letto ma posso cercare di saperne di più. Comunque questa personalità è solo l’ultima di una serie ad avermelo detto

Mordechai Bar Yekutiel
Emanuel Segre Amar beh se l'ha scritto lei stessa in un suo libro...credo che sia vero: però perchè non si trova (la conversione della Segre) in nessun dato ufficiale?
Forse...se ne vergogna lei stessa?!?
Comunque a me la Segre non è stata mai simpatica: la sua storia di sopravvissuta ai campi di sterminio merita ovviamente il massimo rispetto; ma lei non ne azzecca una...specialmente da senatrice a vita!
(P.S. un paio di anni fa -sul tema dell'accoglienza- ebbi (insieme ad altri che la pensavano come me) un duro scontro (ai limiti delle regole) con alcuni che ruotano intorno alla Segre tipo Jesurum, Jarach ed altri: stranamente l'unico con cui ho avuto un civile confronto fu con il figlio della Segre)

Emanuel Segre Amar
Mordechai Bar Yekutiel la Segre ha due figli politicamente piuttosto distanti. Con quale figlio avvenne tale civile confronto? Potrei azzardarne il nome, forse

Donato Di Segni
Mordechai Bar Yekutiel tutto ok ho visto le parentesi.

Mordechai Bar Yekutiel
Emanuel Segre Amar non ricordo il nome...ma era disposto al dialogo.
(Belli Paci...)

Mordechai Bar Yekutiel
Donato Di Segni ok.

Niram Ferretti
Donato Di Segni sulla definizione halachika per stabilire chi è ebreo, uno dei più grandi pensatori ebrei del Novecento, Gershom Scholem, non era d'accordo. C'è un suo saggio del 1970, dal titolo "Chi è ebreo?" in cui scrive, "Durante gli ultimi cento anni che hanno seguito il completamento dell'emancipazione nel mondo occidentale intorno al 1860, si è innescato un nuovo processo storico che ha profondamemete mutato la nostra definizione rispetto a quella della Halakhà. Fino a quell'epoca si accettavano le definizioni halakchike dell'identità ebraica, e questo per una ragione semplicissima: nei tempi passati i matrimoni misti erano molto rari"...prosegue poi parlando della sua situazione di ebreo tedesco che aveva scelto di vivere in Eretz Israel, "Nel caso di un matrimonio misto siamo più inclini a ritenere ebreo il figlio di un padre ebreo e di una madre non ebrea piuttosto che non il contrario. In generale direi che la definizione rabbinica non ha più importanza per la grande massa degli ebrei di Europa e di America". Il testo è piuttosto articolato come tutto quello che ha scritto Gershom Scholem, e non posso certo riassumerlo qui. Ma a un certo punto scrive, "Ci sono molte definizioni sensate di ebreo. C'è quella ortodossa...c'è quella di chi viene definito ebreo dagli altri, alcuni ritengono che sia ebreo chiunque si consideri tale, c'è poi la definizione di ebreo per chi sia nato da un genitore ebreo e si consideri tale assumendo su di sè il peso e il privilegio di essere ebreo. Questa è la definizione che io vorrei accettare e che, a mio parere, è condivisa dalla maggior parte degli ebrei americani di origine europea".

Donato Di Segni
Niram Ferretti quando qualcuno cambierà l'halakhà mi adeguerò, al momento, conscio delle tante interpretazioni di comodo da parte di tanti, troppi, enti, continuo a ritenere valida la definizione ufficiale e non valide le altre, tutte le altre. Non stiamo trattando di un club ma di Halakhà, quindi chi vuole inventarsi un nuovo gioco con nuove regole, che lo faccia ma non creda di poter imporre queste regole ad altri che non siano i soci del nuovo club. Nemmeno a doverlo precisare, rispetto le idee degli altri, che restano appunto gli altri e che, come tali, possono inventare qualsiasi regola facendola diventare norma, la loro norma.

Syra-Sylvia Rocchi
Niram Ferretti Ne aggiungo una, scritta da un rabbino e da me letta decenni fa, purtroppo non ricordo ne' il nome né il titolo del libro, ma ricordo benissimo la sua tesi che "Chiunque si senta ebreo è ebreo". Per me è stata importantissima perché io mi sento ebrea, e potrei benissimo esserlo anche d'origine visto quello che è accaduto nei millenni. Chissà quante tracce sono scomparse in pogrom, rovi, esilii etc....
Immagino che a molti non piaccia che "chiunque si senta ebreo è ebreo", a me invece calza a pennello

Miki Rizza Coen
Mordechai Bar Yekutiel esatto, x ché esistono anche gli ebrei laici

Syra-Sylvia Rocchi
Più che altro sono convinta che, visto quanto è accaduto agli ebrei nei millenni, in specie negli ultimi due, è molto probabile che di molti che lo erano per nascita da madre ebrea abbiano perso le loro tracce identificative nelle distruzioni subite, e che qualche loro discendente non le conosca e non possa magari conoscerle.

Mordechai Bar Yekutiel
Syra-Sylvia Rocchi premesso che tutti hanno discendenza abramitiche e di conseguenza ebraiche...si ci sono moltissimi casi in cui le persone non sanno non solo di avere discendenza ebraica ma addirittura di essere loro stessi proprio ebrei!
Un esempio: un paio di anni fa il leader assoluto di un importante ed imponente gruppo neonazista ungherese ha scoperto...di essere ebreo...al 100%: ha abbandonato il suo odio è emigrato in Israele ed è entrato in una yeshivà ortodossa!
Come però è pure vero che ci sono ebrei che "odiano se stessi" (Sanders, Soros, Finkelstein e tanti altri)
Poi infine e non per ultima...entra in gioco la Kabbalah la quale ci dice che ci reincarniamo e non è detto che per esempio un ebreo si reincarna nuovamente in un ebreo e cosi via (qui...il discorso è molto profondo e lungo)

Donato Di Segni
Miki Rizza Coen il laicismo nell’ebraismo non esiste proprio come concetto.

Donato Di Segni
Syra-Sylvia Rocchi chiunque si senta ebreo si sente vicino al popolo ebraico e farebbe magari anche bene ad indagare sulle proprie origini anche perché la “neshamà” ebraica è insopprimibile...ma non è ebreo! As simple as that!
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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L'abuso dell'Olocausto per demonizzare l'Europa e le destre

Messaggioda Berto » dom ott 27, 2019 1:00 pm

???
Ecco l'uso demosinistro del caso Segre

Antisemitismo, Fiano sul caso Segre: "Le uniche medicine sono la cultura e la conoscenza"
Il deputato del Pd: "Credo che ci sia una parte di male nell'uomo e nelle nostre comunità che non sarà eliminabile. Le uniche medicine che funzionano sono la conoscenza, la cultura, la spiegazione"
di SILVIO BUZZANCA
26 ottobre 2019

https://www.repubblica.it/politica/2019 ... di_-tmSc74

Onorevole Fiano, cosa pensa del caso Segre? La senatrice a vita riceve centinaia di insulti online...
"Prima di tutto voglio dire che provo un grande amore per Liliana che prescinde dalla razionalità, del giudizio sulle cose della vita. È come se fosse una persona di famiglia, come se fosse una zia, la sorella di mio padre".

Lei e suo padre erano nello stesso campo di concentramento?
"Sì, erano ad Auschwitz-Birkenau. Ma non si sono conosciuti. Lei era più piccola ed è arrivata che era una bambina. Mio padre l'ho visto anche oggi. E un po' più grande. Ha 95 anni e non mi ha quasi riconosciuto. Purtroppo, o per fortuna oserei dire, non capisce nulla di quello che accade intorno a lui. Per quanto riguarda questi insulti, io, per quanto abbia avuto una vita più felice e più facile dei sopravvissuti, conosco bene la questione perché sono anche io ogni giorno bersagliato. Per il mio essere ebreo, per le mie battaglie contro la discriminazione, per essere figlio di un sopravvissuto di Auschwitz. È difficile dire cosa ne penso. Credo che ci sia una parte di male nell'uomo e nelle nostre comunità che non sarà eliminabile. Le uniche medicine che funzionano sono la conoscenza, la cultura, la spiegazione".

Lei ha parlato con la senatrice?
"Due giorni fa. Parlavamo del nostro impegno come parlamentari per fare ricostruire il padiglione italiano nel campo di Auschwitz. Era stato costruito nel dopoguerra ed è stato portato via. Vedremo di parlare con il presidente del Consiglio e con il ministro della Cultura. La cosa più terribile che esce da una parte del web è cercare di dire che quello che i sopravvissuti raccontano è tutto falso. Un'attività che hanno iniziato i negazionisti mezzo secolo fa e che prosegue. È questo che offende. E in me, che sono più giovane, sentirmelo dire in faccia porterebbe ad una reazione fisica contro chi falsifica o nega la storia. Per fortuna ci siamo dotati di una legge sul negazionismo".

Nella scorsa legislatura aveva presentato un progetto molto, molto contestato, contro l'apologia del fascismo...
"Su quella norma contro l'apologia del fascismo vedrete presto novità. Il nostro tempo non può permettersi di essere debole sul rischio che le idee peggiori del secolo scorso siano propagandate con tanta facilità. La proposta può essere ripresa e sono pronto ad ascoltare le proposte di modifiche che arrivano da forze come i Cinque Stelle che alla fine avevano votato contro".

Facebook annuncia restrizione...
"Facebook ha fatto un'operazione clamorosa chiudendo i siti di CasaPound e Forza Italia. Anche se mi sembra che lo abbia fatto perché questi propagandano l'uso della violenza. Io comunque, e mi rifaccio a Giacomo Matteotti, penso che il fascismo non è un'idea, è un crimine. Bisogna raccontare cosa è accaduto nei campi nelle scuole. Se non si capisce che chi è arrivato a questo livello di violenza erano uomini come noi, essere umani come noi, si rischia di rimanere indifferenti rispetto a cose che accadano oggi".

Martedì il Senato comincia a discutere della Commissione sull'antisemitismo che chiede proprio Liliana Segre. Arriverà fino in fondo? La maggioranza la sosterrà?
"Assolutamente sì. Credo che in Parlamento su questa idea non ci saranno problemi con la minoranza. Credo che tutte le forze politiche rappresentate in Parlamento siano certe del limite che non va oltrepassato".

Salvini e altri ci costruiscono fortune politiche...
"Suggerisco di non fare di tutta l'erba un fascio Stiamo parlando di odio, discriminazione e insulti. Ma possiamo fare un discorso diverso. L'estrema destra europea, i sovranisti europei, hanno fatto un'equazione molto semplice: presentare a chi vive una condizione di disagio, di povertà o di impoverimento, di precarietà nei confronti del futuro quello che succede nella società e individuare dei capri espiatori e fornisce uno strumento di sfogo. Poi dobbiamo stare attenti, perché chi fa politica deve soppesare le parole, stare attenti non a innescare fenomeni perché poi ci sono persone che non hanno gli strumenti per governare queste cose. E' ovvio che fra le due cose c'è però un legame generico. In Germania, dove hanno sparato davanti ad una moschea, sono passati dalle parole ai fatti".




https://rep.repubblica.it/pwa/commento/ ... ref=drac-1

Amok Leati
Gli insulti antisemiti sono sempre deprecabili.
Fanno specie comunque le rimostranze distribuite ai quattro venti quando si offendono personaggi come Segre e Lerner mentre le ingiurie alla brigata ebraica, allo Stato di Israele, le minacce a quest'ultimo vengono sempre trattate in sordina se non inascoltate.
Comunque la signora Segre, senatrice per grazia ricevuta, è lei stessa latrice di insulti, per aver paragonato gli ebrei della Shoah meno fortunati di lei ai clandestini africani!
Dovrebbe vergognarsi di ciò e mi dispiace che da parte delle comunità ebraiche non si sia insorti rumorosamente contro tali aberranti dichiarazioni!



Liliana Segre: «Gli hater sono malati e vanno curati. Ho pena per loro».
28 ottobre 2019

https://www.ilmessaggero.it/mind_the_ga ... LZOKl-Mh7I

«Gli hater andrebbero curati». Liliana Segre, senatrice a vita, sopravvissuta agli orrori del lager nazista di Auschwitz, bersagliata da una media di 200 messaggi razzisti al giorno sulla rete, per loro dice di «avere pena, non li odio». Le ricordano quei ragazzi della Hitlerjugend che «insultavano noi, 700 donne denutrite, senza capelli mentre percorrevamo la strada che dal campo portava alla fabbrica di munizioni Union, nel fango o nella neve». «Ci offendevano con parolacce irripetibili - ha raccontato all'Università Iulm di Milano, intervistata da Enrico Fedocci nel corso del convegno “Il linguaggio dell'odio” promosso dall'Ordine del giornalisti della Lombardia - e ci sputavano addosso».

Odio sul web, Liliana Segre riceve 200 insulti razzisti al giorno

Per quei giovani, coetanei, lei era una ragazzina di 13 anni, «con le loro divise e fascia con croce uncinata» la senatrice a vita provava «odio, un odio immenso», un sentimento con sé fino a quando divenne nonna. «Loro, figli e nipoti di nazisti, educati all'odio, quel sentimento se lo sono portati dentro tutta la vita. Ho pensato: sono stata più fortunata di loro, e non li ho odiati più». Un pò come gli haters che le augurano la morte tutti i giorni. «Ogni minuto va goduto e sofferto bisogna studiare, vedere le cose belle che abbiamo intorno, combattere quelle brutte, ma perdere tempo a scrivere a un 90enne per augurarle la morte... Tanto c'è già la natura che ci pensa».
La senatrice a vita si aspetta molto dalla Commissione anti odio di cui si discuterà in Senato. «Spero aderiscano in molti, sarebbe una brutta figura non aderire a una Commissione contro l'odio».

Nel frattempo si è saputo che sui messaggi di odio rivolti alla senatrice a vita la Procura di Milano ha aperto un'indagine per molestie e minacce per gli insulti. Il fascicolo è a modello 44, contro ignoti, ed è coordinato dal capo del pool antiterrorismo, Alberto Nobili, ed è aperto dal 2018. Dal presidente dell'Ordine dei giornalisti lombardi, Alessandro Galimberti due proposte: che i responsabili dei social, che hanno sede all'estero debbano fornire i dati degli utenti all'Autorità giudiziaria italiana di fronte a rogatorie (cosa che oggi non accade perché questo tipo di diffamazione non è previsto come reato in molti Paesi esteri) e che gli stessi rispondano di quanto diffondano esattamente come gli editori di giornali.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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L'abuso dell'Olocausto per demonizzare l'Europa e le destre

Messaggioda Berto » ven nov 01, 2019 8:29 am

Io credo che gli ebrei del Mondo e di Israele siano più al sicuro stando sempre dalla parte dei valori, dei doveri e dei diritti umani universali, civili e politici di tutti gli uomini della terra, di tutti i popoli della terra, di ogni comunità umana che nel suo territorio tutela i suoi confini, la sua sovranità politica, i suoi diritti e valori civili e democratici e la sua identità etnica, storica e culturale (cultura umana che favorisce la vita e promuove il rispetto umano e non disumana che favorisce la morte e promuove il disprezzo e la discriminazione).
Solo così gli ebrei del Mondo che vivono nelle varie comunità umane saranno accettati, rispettati, valorizzati e considerati parte integrante della comunità, di ogni buona comunità umana; naturalmente ciò non potrà mai verificarsi nei paesi e nelle comunità dove l'odio per gli ebrei è incistato e istituzionalizzato nella loro incultura e inciviltà, e nella loro tradizione storica, come nei paesi islamici o nazi maomettani.
Anche in Europa, in questo modo, gli ebrei potranno trovare piena integrazione e totale solidarietà dai demenziali antisemitismi nazi maomettano, fascio-nazi-comunista e di certe frange cristiane.

Mettersi contro i legittimi diritti umani naturali e universali, civili e politici delle varie comunità umane, dei popoli del Mondo e dell'Europa che tutelano la loro comunità e il loro paese, per gli ebrei del Mondo non può che derivare soltanto avversione, odio, discriminazione, sterminio estesi a Israele.
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L'abuso dell'Olocausto per demonizzare l'Europa e le destre

Messaggioda Berto » ven nov 01, 2019 8:32 am

Segre, il centrodestra si astiene sulla commissione: "Antirazzisti, ma no alla censura"
Lavinia Greci - Mer, 30/10/2019

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 4yTqbaBG-U

Salvini ha voluto motivare la sua scelta: "Siamo al fianco di chi vuole combattere pacificamente idee fuori dal mondo, però non vogliamo bavagli e stato di polizia che ci riportano a Orwell". La commissione si farà ma non è stata votata all'unanimità

Alla fine, la proposta dalla senatrice Liliana Segre di istituire una commissione straordinaria contro odio, razzismo e antisemitismo è stata accolta, ma non all'unanimità.

L'aula del Senato ha approvato la mozione con 151 voti favorevoli, nessun voto contrario e 98 astensioni, che corrispondono a tutti i parlamentari del centrodestra, cioè Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia.

Salvini: "Noi contro razzismo, ma non vogliamo bavagli"

L'ex ministro dell'Interno e leader leghista, Matteo Salvini, ha voluto motivare la scelta del suo partito e ha dichiarato: "Siamo contro razzismo, violenza e antisemitismo senza se e senza ma. Tuttavia non vorremmo che qualcuno a sinistra spacciasse per razzismo quello che per noi è convinzione e diritto, ovvero il 'prima gli italiani'. Siamo al fianco di chi vuole combattere pacificamente idee fuori dal mondo, però non vogliamo bavagli e stato di polizia che ci riportano a Orwell".

FdI: "Questa è in realtà una 'commissione Boldrini'"

Anche il seantore di Fratelli d'Italia Giovanbattista Fazzolari, ha fatto riferimento alla censura e ha spiegato l'astensione del suo gruppo così: "Fratelli d'Italia non ha votato a favore dell'istituzione della commissione perché non è una commissione sull'antisemitismo, come volevano farci credere, ma una commissione volta alla censura politica. Purtroppo la mozione Segre è in realtà la mozione Boldrini, perché ricalca fedelmente la commission Jo Cox, istituita dall'allora presidente della Camera, con la finalità di creare un gruppo di 'saggi' con il potere di censurare chi non rispetta i canoni del politicamente corretto". Al termine del voto, però, tutti i senatori presenti si sono alzati in piedi e hanno rivolto un applauso alla senatrice a vita e prima firmataria della mozione. Segre, sopravvissuta ai lager nazisti e rimasta orfana di padre durante le persecuzioni naziste, nei giorni scorsi ha dichiarato di ricevere quotidianamente circa 200 messaggi di odio e per questo motivo aveva proposto la commissione.


Alberto Pento
Vediamo se questa commissione oltre a perseguire il razzismo fascista e nazista, perseguirà anche il razzismo comunista, maomettista (nazi maomettano o islamico) e zigano (quello degli zingari) che sono tra i più feroci e demenziali razzisti esistenti sulla faccia della terra.




Antisemitismo e odio razziale, via libera alla 'commissione Segre', ma è polemica per l'astensione del centrodestra
di ALBERTO CUSTODERO
30 ottobre 2019

https://www.repubblica.it/politica/2019 ... siBKGmZ5_E

Con 151 voti favorevoli, nessun contrario e 98 astensioni, il Senato approva la mozione Segre sull'istituzione di una Commissione straordinaria per il contrasto ai fenomeni dell'intolleranza, del razzismo, dell'antisemitismo e dell'istigazione all'odio e alla violenza. Per la presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni, "la scelta dell'astensione da parte di alcuni partiti è incomprebsibile e irresponsabile. Un modo più o meno esplicito per legittimare, o per restare indifferenti, davanti a un odio che purtroppo avanza e che deve riguardare ciascuno di noi a prescindere da ogni appartenenza partitica".

Il Pd attacca il centrodestra. "Che vergogna - tuona il segretario del Nicola Zingaretti - questa destra sempre più a trazione Salvini che cede alla piazza San Giovanni piena d'odio, rancore e violenza e boccia la commissione. E poi diteci che non c'è differenza tra destra e sinistra".

"Al Senato - dichiara il deputato dem Emanuele Fiano - è andata in scena la vergogna, inaccettabile, dell'astensione di tutto il centrodestra sulla proposta di Liliana Segre per istituire una commissione sui discorsi d'odio nel web, il comportamento del centro destra rimarrà una macchia indelebile per la nostra storia parlamentare. Su questi temi non sono accettabili pelosi distinguo e manovre politiche di basso conio. L'astensione di tutto il centrodestra è un'offesa al Paese e alla sua coscienza e alla Memoria".

"È il segno della deriva di una destra che si consegna all'estremismo e lo difende", rincara la dose Franco Mirabelli, vice presidente dei senatori del Pd

Mentre FdI spiega il motivo della sua astensione in quanto vede la Commissione come un tentativo di "censura politica", Mara Carfagna, vicepresidente del Senato, prende le distanze dall'astensione del centrodestra. "La mia Forza Italia - twitta - la mia casa, non si sarebbe mai astenuta in un voto sull'antisemitismo. Stiamo tradendo i nostri valori e cambiando pelle. Intendo questo quando dico che nell'alleanza di centro destra andiamo a rimorchio senza rivendicare nostra identità".

Fortemente voluta dalla senatrice a vita Liliana Segre che aveva, dall'inizio della legislatura, sottolineato il riemergere di episodi di antisemitismo e di odio razziale e la diffusione nelle piattaforme social del cosiddetto hate speech (il linguaggio violento nei confronti delle minoranze) la commissione ha avuto il via libera dall'aula di Palazzo Madama.

Le astensioni dal centrodestra, i cui esponenti - Lega in primis - hanno espresso alcune perplessità su alcuni contenuti del dispositivo, lesivi a loro avviso della libertà di espressione. "Non aver voluto trovare punti di condivisione per far nascere la commissione col consenso di tutti - ha osservato la senatrice leghista Stefania Pucciarelli - è stata un'occasione persa. Non per togliere nulla alla senatrice Segre - ha aggiunto - cui va tutta la nostra solidarietà, ma con questi presupposti il gruppo della Lega si asterrà".

Analoga posizione è stata espressa da FdI e FI, mentre un sì convinto è arrivato da tutti i gruppi di maggioranza, con forti accenti polemici da parte dell'esponente di Iv Davide Faraone, che ha attaccato nel corso del proprio intervento gli esponenti del Carroccio, che parlando di "teoria negazionista" della Lega, per la quale "se un insulto lo dice un italiano che ha perso la casa è disagio sociale e se invece lo dice un migrante o un militante di estrema sinistra è un reato".

Una scelta, quella di astenersi, anticipata nei nei giorni scorsi dal leader leghista Matteo Salvini, e ribadita dopo il voto: "Siamo contro il razzismo - ha detto Salvini a Palazzo Madama - la violenza, l'odio e l'antisemitismo senza se e senza ma. Non vorremmo che però che qualcuno a sinistra spacciasse per razzismo quella che per noi è una convinzione, un diritto, ovverosia il 'prima gli italiani'. Siamo al fianco di chi vuole combattere pacificamente idee fuori dal mondo però non vogliamo bavagli, non vogliamo uno stato di polizia che ci riporti a Orwell".

FdI: "Persa occasione di fare sul serio"
"Fratelli d'Italia si è astenuta per rispetto alla senatrice Segre cui va tutta la nostra solidarietà. Chi attacca una donna che da ragazza ha vissuto il dramma della deportazione in un campo di concentramento non soltanto è un vigliacco ma è anche un idiota". Lo afferma il senatore di Fratelli d'Italia, Giovanbattista Fazzolari, al termine del voto al Senato sull'istituzione della commissione Segre.

"Fratelli d'Italia - osserva Fazzolari - non ha votato a favore dell'istituzione della commissione perché non è una commissione sull'antisemitismo, come volevano far credere, ma una commissione volta alla censura politica".

"Se si fosse voluto parlare seriamente di contrasto all'antisemitismo e al contrasto ai totalitarismi, Fratelli d'Italia sarebbe stata favorevole. Ma è impensabile farlo senza alcun riferimento all'integralismo islamico, visto che il pericolo deriva proprio dal fondamentalismo e dall'immigrazione musulmana, e senza recepire la risoluzione del Parlamento europeo di condanna delle dittature nazista e comunista".

"Purtroppo con il pretesto del contrasto all'antisemitismo il Senato ha approvato oggi l'istituzione di una struttura liberticida che avrà il potere di stabilire chi ha il diritto di dire cosa e di chiedere la censura in rete delle idee non gradite. Di fatto l'istituzione del Ministero della Verità di orwelliana memoria".

"La Repubblica si batterà sempre in difesa della libertà di informazione, per i suoi lettori e per tutti coloro che hanno a cuore i principi della democrazia e della convivenza civile"



Michele Buran
DA LEGGERE!
https://www.facebook.com/groups/Fightin ... 2034804380

L'intervento della Lega in Senato, di ieri pomeriggio, in merito all'istituzione di una COMMISSIONE STRAORDINARIA PER IL CONTRASTO DEI FENOMENI DI INTOLLERANZA, RAZZISMO, ANTISEMITISMO E ISTIGAZIONE ALL'ODIO E ALLA VIOLENZA.
Un intervento in favore -al solito- in difesa dei principi del sionismo e dell'ebraismo nel mondo, con la piena ed assoluta condanna di ogni forma e genere di antisemitismo, e con l'invito alle altre forze politiche di stigmatizzare le reiterate manifestazioni di antisemitismo perpetrate dall'estrema sinistra.

"È importante ribadire che la lotta a istanze antidemocratiche e xenofobe non deve trasformarsi in una ricerca di censura preventiva nei confronti di chi pone all'attenzione dei cittadini rilevanti problematiche sociali derivanti dall'immigrazione;

valutato, altresì, che:

vanno monitorati e condannati fenomeni di antisemitismo all'interno di gruppi, o perpetrati da individui isolati, di ispirazione ideologica neo-nazista, come dimostra l'ultimo attacco avvenuto ad Halle, in Germania;

è necessario sottolineare che il fenomeno dell'antisemitismo, declinato negli episodi di violenza più gravi, in Europa si sta sviluppando prevalentemente in seno alle comunità arabo-islamiche, come dimostrano i numerosi attacchi perpetrati nei confronti di simboli e individui delle comunità ebraiche;
in Belgio e Francia il fenomeno è radicato, anche alla luce della presenza di numerose enclaves islamiche presenti nelle periferie delle grandi città, vere e proprie basi operative per gli autori dei principali attentati nei confronti delle comunità ebraiche nazionali, come, tra gli altri, l'attacco alla scuola di Tolosa nel 2014, al museo ebraico di Bruxelles nel 2014, al supermercato Hypercasher a Parigi nel 2015;
il morbo dell'antisemitismo e dell'odio nei confronti di Israele si annida, coperto dallo schermo dell'antisionismo, anche in ambienti vicino all'estrema sinistra, come dimostrato dalla continua polemica che ogni anno, il 25 aprile, coinvolge la Brigata Ebraica, o dalle numerose manifestazioni in favore della Palestina nelle quali, come in quella di Milano del gennaio 2018, si odono slogan di chiara matrice anti ebraica comuni negli ambienti "jihadisti" del Medio Oriente, o si vedono bruciare le bandiere di Israele, come accaduto a Torino nel 2009 e a Venezia nel 2012".

Grazie a Antonio Melai



Alberto Pento
E poi cosa significa xenofobia. e lotta alla xenofobia?
Che uno non può difendere la sua casa dai malintenzionati che vi entrano di frodo e con la violenza e il territorio del suo paese dall'invasione dei clandestini?
Che uno non può tutelare e promuovere i suoi diritti umani, civili e politici nel suo paese?




No al razzismo ma niente censura
Francesco Maria Del Vigo
Gio, 31/10/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... SyMU4oBlEg

In Italia, evidentemente, abbiamo un grosso problema di razzismo. Un'emergenza nazionale.

Anzi, a giudicare dalla solerzia del governo, combattere l'odio è la priorità, il primo punto nell'agenda dell'esecutivo. Seguito a un'incollatura dall'innalzamento delle tasse, come dimostrano le cronache politiche di questi giorni. Ieri il Senato ha approvato la mozione Segre sull'istituzione di una «Commissione straordinaria per il contrasto ai fenomeni dell'intolleranza, del razzismo, dell'antisemitismo e dell'istigazione all'odio e alla violenza». Il centrodestra si è astenuto. La mozione parte dai vergognosi attacchi antisemiti alla senatrice a vita Liliana Segre. Ma siamo sicuri che il miglior modo per arginare l'odio razziale sia una commissione straordinaria? Perché è sempre pericoloso misurare le opinioni altrui con il righello del codice penale. L'ombra del bavaglio si affaccia sempre quando si vuole recintare con il filo spinato la libertà di parola. Nel caso Segre non v'è dubbio: si tratta di antisemitismo e, come tale, va perseguito. Ma, in tutti gli altri casi, chi deciderà se siamo di fronte a critiche legittime o a razzismo e istigazione all'odio? Sia chiaro: arginare l'odio è sacrosanto, comprimere la libertà di espressione è diabolico. E troppo spesso, in questo Paese sempre pronto a trasformare il confronto in tifoseria, con la scusa del politicamente corretto si è cercato di silenziare le voci fuori dal coro, cioè tutto quello che non va a genio alla sinistra. Potremo ancora dire la nazionalità di chi commette un reato o verremo bollati come seminatori di odio? Salvini potrà ancora dire prima gli italiani o verrà zittito come un pericoloso razzista? Le incognite sulla strada della commissione sono tante, troppe. Perché, purtroppo, i politici non sono tutti come Liliana Segre, ed è facile immaginare che ci sia già qualcuno pronto a silenziare l'avversario con l'accusa infamante di razzismo.

E questo governo sembra particolarmente propenso alla censura, basti pensare al caso Radio Radicale. Due giorni fa Luigi Marattin, deputato di Italia viva, ha proposto l'obbligo di registrazione con la carta d'identità per chi vuole aprire un profilo Facebook. Un'ennesima schedatura che, nelle intenzioni del suo promotore, servirebbe a debellare la piaga delle fake news. E anche qui siamo nello stesso vicolo cieco: chi decide cosa si può scrivere e cosa no? Chi stilerà la lista nera di coloro i quali non hanno libera circolazione sui social? (Il paradosso è che la proposta è stata giudicata illiberale dai grillini, che con la loro piattaforma Rousseau sono gli alfieri della profilazione e della schedatura).

Il dibattito sulla libertà di parola e sul confine tra critica legittima e odio illegale durerà a lungo. Ma il razzismo (qualora si tratti effettivamente di razzismo) non si ferma con le commissioni straordinarie, le censure o gli algoritmi. Si ferma con la cultura e la buona politica. Due elementi che sembrano scarseggiare in questo esecutivo. Bavagli e lacci servono solo ad avvelenare il clima e incattivire il Paese.

"Il ricatto del governo e della maggioranza nei confronti della destra, relativo alla Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza sulla base di una mozione proposta dalla senatrice Liliana Segre, è molto semplice, chi non la vota è complice, sodale di razzisti, antisemiti e istigatori all’odio".


La commissione delle vacche tutte nere
Niram Ferretti

http://caratteriliberi.eu/2019/10/31/po ... Yvdbb3tlqE

Il ricatto del governo e della maggioranza nei confronti della destra, relativo alla Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza sulla base di una mozione proposta dalla senatrice Liliana Segre, è molto semplice, chi non la vota è complice, sodale di razzisti, antisemiti e istigatori all’odio.

Come al solito si distingue per esilarante demagogia tonitruante l’onorevole Emanuele Fiano. “Al Senato è andata in scena la vergogna, inaccettabile, dell’astensione di tutto il centrodestra sulla proposta di Liliana Segre per istituire una commissione sui discorsi d’odio nel web, il comportamento del centro destra rimarrà una macchia indelebile per la nostra storia parlamentare. Su questi temi non sono accettabili pelosi distinguo e manovre politiche di basso conio. L’astensione di tutto il centrodestra è un’offesa al Paese e alla sua coscienza e alla Memoria”.

Bene ha fatto, naturalmente, il centrodestra a non votare la Commissione che accorpa in un unico minestrone cose eterogenee facendole apparire uguali. Bene hanno fatto i deputati di Lega, Fratelli di Italia e Forza Italia a non inoltrarsi nella notte in cui tutte le vacche sono nere e dove, in questa notte, chi non è favorevole all’immigrazione indiscriminata diventa immediatamente un seguace del Ku Klux Klan o di Giovanni Preziosi.

D’altronde, la senatrice Segre, ispiratrice della mozione, è ormai diventata per la sinistra, l’incontestabile sacerdotessa della vulgata imperante che vorrebbe gli ebrei morti nella Shoah e i migranti morti in mare equiparabili. Ed è perlomeno oggetto di un tangibile sospetto di strumentalizzazione il recente rapporto del CEDC dal quale sia apprende che la senatrice Segre è oggetto di ripetuti e copiosi insulti antisemiti via web.

Insulti esecrabili, nessun dubbio, ma il punto non è questo, ed è che non si può accusare di razzismo chi pensa che i migranti non sono tutti vittime da accogliere senza se e senza ma e magari si potrebbe tentare di aiutarli a casa loro, perché è proprio lì più che altrove che avrebbero diritto a una vita più umana e dignitosa piuttosto di quella in molti casi sottomessa al degrado, alla violenza e anche alla delinquenza che si trovano a dover vivere nei paesi di “accoglienza”.

In un documento presentato durante la discussione al Senato e firmato anche dall’ex Ministro dell’Interno, Matteo Salvini si leggono parole chiare e condivisibili:

“È importante ribadire che la lotta a istanze antidemocratiche e xenofobe non deve trasformarsi in una ricerca di censura preventiva nei confronti di chi pone all’attenzione dei cittadini rilevanti problematiche sociali derivanti dall’immigrazione; inoltre, vanno monitorati e condannati fenomeni di antisemitismo all’interno di gruppi, o perpetrati da individui isolati, di ispirazione ideologica neo-nazista, come dimostra l’ultimo attacco avvenuto ad Halle, in Germania; è necessario sottolineare che il fenomeno dell’antisemitismo, declinato negli episodi di violenza più gravi, in Europa si sta sviluppando prevalentemente in seno alle comunità arabo-islamiche, come dimostrano i numerosi attacchi perpetrati nei confronti di simboli e individui delle comunità ebraiche”.

Ed è questo un punto dolente per la sinistra delle vacche nere. L’antisemitismo islamico è oggi quello più preoccupante e pericoloso, quello che ha mietuto numerose vittime ebree, soprattutto in Francia, dove, nel Terzo millennio si viene ancora uccisi appunto perché ebrei, e si viene uccisi ed aggrediti da cittadini musulmani. L’assassinio di Illan Halimi, Sarah Halimi, Mireille Knoll, la strage alla scuola ebraica di Tolosa, quella all’Hyper Kosher di Parigi, l’aggressione verbale subita da Alain Finkielkraut, sempre a Parigi, sono tutti episodi di matrice islamica. Ma non si può dire, o si dice poco, e il motivo è che una parte considerevole dei migranti, dei “nuovi ebrei”, sono di religione musulmana.

Tutta l’attenzione si cerca di spostarla a destra, sui rigurgiti antisemiti e xenofobi che si trovano al suo interno, evocando lo spettro di risorgenti fascismi e di pericoli per la democrazia, che possono allineare solo fuori dal perimetro della sinistra. In questo senso, l’astensione dei gruppi parlamentari di destra è servita a sinistra come prova dell’assunto.

Era prevedibile. L’importante è essersi sottratti e sottrarsi con chiarezza al ricatto posto in essere.




CIRCA LA COMMISSIONE SULL’ ANTISEMITISMO

https://www.facebook.com/antonello.busa ... 8651426876

Vi ripropongo un breve compendio di alcuni commenti letti a cui pienamente concordo:

L'antisemitismo è solo una scusa per limitare la libertà di espressione dei contestatori dell'immigrazione e dell'islam.

Da ora in poi chiunque osi criticare immigrazione e islam potrà essere accusato di odio e di razzismo.

Le leggi che perseguono e condannano il razzismo e l’antisemitismo esistono già e vengono applicate.

Alla sinistra dell'antisemitismo non gliene frega niente.

Questa Commissione parlamentare è stata fatta ad hoc solamente per punire i dissidenti.

Ed è chiaro che attraverso la scusa dell'antisemitismo e della lotta all'odio, si cerca di instaurare nuove forme di censura.

È chiaro ?

Volevano fugare simili sospetti ?

Potevano condannare, INSIEME, l'antisemitismo e l'antisionismo, che è oggi la “maschera” dietro alla quale si cela l'antisemitismo.

Avrei voluto vedere come avrebbero votato tanti del PD e soprattutto dei 5Stelle !

Quelli che hanno votato a favore sono gli stessi che lodano i bombaroli palestinesi e che fischiano contro la Brigata ebraica durante le manifestazioni.

Dice niente tutto questo ?

Questa Commissione si può trasformare facilmente in uno strumento profondamente illiberale di censura di opinioni sgradite.

Perché ci vuole solo un attimo a bollare come discorso di odio qualunque obiezione all’invasione di clandestini, o qualunque dissenso sullo ius soli o sulla sua versione aggiornata dello ius culturae.

O affermare, come molti già fanno, che Salvini semina odio assieme ai leghisti tutti e che vanno quindi perseguiti.

Come pure bollare come discorso di odio qualunque osservazione su alcuni aspetti dell’islam, anche se ampiamente accertati e indubitabili
(il caso Bensoussan non vi dice nulla?).

Non era di certo una mozione contro l’antisemitismo.

Quindi, è stato usato l’antisemitismo per censurare chi non la pensa come la sinistra su altre questioni, ad esempio l’immigrazione clandestina o il conseguente proliferare nel nostro Paese delle moschee e dell’islam.

Bene hanno fatto quelli del Centrodestra ad astenersi.

Non siamo lo Stato del “Grande Fratello” politicamente corretto e non dobbiamo di certo ora diventarlo !

Alla sinistra, 5Stelle in testa, non gliene frega niente degli ebrei e dell'antisemitismo. Odiano Israele, stanno dalla parte dei terroristi di Hamas, di Hezbollah, degli ayatollah, dell'Iran, dei palestinesi.

E durante le manifestazioni, assieme a palestinesi e musulmani vari, insultano pesantemente gli ebrei urlando slogan di morte.

L'antisemitismo è solo un pretesto delle sinistre per limitare ulteriormente la libertà di espressione dei non allineati (leggasi dissidenti), al loro pensiero sull'immigrazione e islam.

Vogliono zittire le critiche all'islam e all'immigrazione.

Questa Commissione parlamentare è stata fatta ad hoc per punire i dissidenti ed avere maggiore libertà nel poter poi perseguire i loro folli progetti ideologici verso una open-society globalista.

La Segre la stanno usando solo per fotterci !




Ma il Movimento 5 Stelle che oggi fornisce patenti di “odio e antisemitismo” è lo stesso che ha aperto la Camera a iraniani che organizzano festival negazionisti, che voleva un embargo a Israele, il cui ministro ha sostenuto un boicottaggio di Israele in Sudafrica, un cui parlamentare ha definito il sionismo “una piaga”, il cui fondatore ha detto che c’è il Mossad dietro l’informazione sul Medio Oriente, che a Montecitorio ha invitato il fondatore del boicottaggio di Israele Barghouti, un cui capopopolo ha accusato Israele di “genocidio” e i cui deputati hanno partecipato a incontri degli “Amici del Libano in Italia” a fianco di gente di Hezbollah? Perchè non mi piace essere preso per il culo.
Giulio Meotti

https://www.facebook.com/giulio.meotti/ ... 8179844912
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Berto
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L'abuso dell'Olocausto per demonizzare l'Europa e le destre

Messaggioda Berto » sab nov 02, 2019 6:42 am

Questa è una commissione sinistra, con un programma nazi-demo-comunista orrendo, che viola i diritti umani civili e politici, dei cittadini italiani nativi e indigeni.


LE RAGIONI PER CUI...
Niram Ferretti
1 novembre 2019

https://www.facebook.com/permalink.php? ... 4575318063

Una commissione "contro l'odio". Ci sono tanti tipi di odio. C'è chi odia gli ebrei, c'è chi odia i cinesi, c'è chi odia le donne, c'è chi odia i ricchi, c'è chi odia gli omosessuali, c'è chi odia il vicino di casa, c'è chi odia le persone di colore, c'è chi odia i musulmani, c'è chi odia i leghisti, c'è chi odia i piddini, c'è chi odia i cattolici, c'è chi odia il presidente della Repubblica...quanti odi ci sono in circolazione, e quante sono le parole per manifestarli?

E' dunque necessaria, in Italia, paese dove certo si odia e si litiga, ma non meno che in altri, una commissione presieduta da un presunto gruppo di saggi che avrebbero il compito di indicare certi odi e non altri, come se non ci fossero già, in Italia, leggi che puniscono chi esercita la diffamazione, chi vilipende?

A che scopo istituirla proprio adesso?

Ebbene, c'è un passo del testo della mozione a cui la senatrice Liliana Segre ha prestato il proprio nome, che permette di rispondere chiaramente alla domanda.

"Il Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa definisce gli hate speech come le forme di espressioni che diffondono, incitano, promuovono o giustificano l’odio razziale, la xenofobia, l’antisemitismo o più in generale l’intolleranza, ma anche i nazionalismi e gli etnocentrismi".

E' nelle parole finali che si cela la risposta. "Nazionalismo" e "etnocentrismo", parole sataniche per la UE.

Dalla prima parola, caricata dai burocati europei di un significato eminentemente negativo, discenderebbero per li rami nefaste conseguenze per la convivenza civile e sociale, appunto il razzismo, la xenofobia, l'antisemitismo, ecc.

Oggi, il grande apparato mediatico progressista ha coniato un altro termine ancora più spregiativo di "nazionalista", lo conosciamo tutti, "sovranista".

Se sei "sovranista" sei razzista, sei xenofobo, sei antisemita.

Questa commissione, che il centrodestra non ha votato, dietro la pretesa di volere tutelare minoranze e specifiche soggettività (che, in uno Stato di diritto sono già tutelate dalla legge), ha una precisa e chiara finalità politica indirizzata contro determinate prerogative difese a destra: confini sicuri, immigrazione controllata, tutela di tradizioni culturali depositate nei secoli, rispetto per la propria identità nazionale.

L'ideologia che la informa viene da Bruxelles, di cui essa è la diretta emanazione.

La senatrice Segre, ormai trasformata in un feticcio, e a cui va tutto il mio rispetto per la sua vicenda umana, viene usata ed è usata come portabandiera da agitare per demonizzare chi si oppone alla commisione che prende il suo nome.

Una operazione scaltra, infima, di bassa cucina, addobbata con i panni nobili della lotta all'odio.


Commenti

Francesco Birardi
La Sinistra non ha altra "strategia" elettorale (se così vogliamo chiamarla) che la demonizzazione della Destra, che ormai ovunque in Europa viene regolarmente bollata come "estrema destra", con riferimenti al fascismo e al nazismo ripetuti fino alla nausea.... La tecnica è quella stessa in auge a suo tempo in Unione Sovietica e nella Cina di Mao... e con ciò stesso la Sinistra dimostra da dove proviene, e quanto in realtà sia "democratica". Dispiace vedere gli amici ebrei cadere come per riflesso pavloviano in questa trappola.


Vincenzo Mangione
Creare una Commissione Parlamentare straordinaria per il contrasto ai discorsi di incitamento all’odio, all’intolleranza, al razzismo, all’antisemitismo, alla violenza senza fissare però dei criteri che delimitino cosa si intenda per incitamento all’odio, all’intolleranza, al razzismo, all’antisemitismo, alla violenza calpestando comprimendo, condizionando e limitando palesemente il diritto (sancito costituzionalmente!) ad esprimere liberamente le proprie opinioni (purché non siano lesive dei diritti altrui) che rappresenta il fondamento stesso della democrazia liberale trasformandola in una democrazia illiberale, assolutista e totalitaria fondata sul primato dell’egemonia del “politicamente corretto” è pericolosissimo
E ve lo dico per esperienza personale perché mi sono visto bloccare l'account un paio di volte accampando la motivazione di «istigazione all'odio, all'intolleranza e la violenza» per aver scritto semplicemente qualcosa di …politicamente scorretto.
E finché si tratta di un blocco sui social …passi.
Con questa commissione (subdolamente definita antirazzista!) corriamo il rischio di essere denunciati da qualcuno a cui stiamo antipatici e che qualsivoglia cosa che diciamo pensano possa istigare all'odio.


Francesco Birardi Si va in realtà istituendo, probabilmente su istigazione della UE, il Reato di Opinione, destinato a censurare per legge la Destra c.d. “sovranista”, tappandole la bocca e bollando come xenofoba e razzista ogni sua iniziativa... Ecco un altro bel macigno sulla nostra libertà.


Francesco Birardi
È tutto fin troppo chiaro e scoperto. L'antisemitismo è solo una scusa per bollare come "hate speech" tutto ciò che non è in linea col pensiero unico politicamente corretto. Si può immaginare l'effetto di una simile legge sui programmi dei Partiti, sui giornali, sulla TV.... su chiunque si azzardi a far sentir una voce fuori dal coro..

Roberto Giovannini
Tra l'altro nel testo si parla anche di "antislamismo", definizione parecchio infelice visto che chiunque abbia sale in zucca è anti-islamista. Non so se sia derivato dal timore di sdoganare la fuffa islamofobia o perché i redattori non hanno nemmeno riletto sto testo, fatto è che quel termine è abbastanza indicativo del minestrone da cialtroni che ci hanno propinato.


Vietato criticare rom e islam ecco il Minculpop buonista
Paolo Bracalini - Ven, 01/11/2019

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... hhatnc6lPE

Dietro la nuova bicamerale l'obiettivo di controllare e censurare chi non si allinea al politicamente corretto

«Si scrive Segre ma si legge Boldrini» riassume Arturo Diaconale sull'Opinione e non si potrebbe sintetizzare meglio il senso dell'operazione che il Senato sta cercando di mascherare dietro il nome della senatrice a vita reduce da Auschwitz.

Un paravento per camuffare un sistema censorio che criminalizzi ogni opinione non allineata al boldrinicamente corretto e che fa il paio con la schedatura degli utenti di internet proposta dai pasdaran renziani per mettere in riga anche la Rete. L'obiettivo è catalogare dentro la sfuggente etichetta di hate speach (discorso d'odio) ogni pensiero non conforme alla dottrina ufficiale e quindi legittimare il controllo politico sulle parole e la rimozione forzosa di quelle sgradite. Conviene analizzare il testo della mozione per capire cosa hanno in mente i promotori della commissione parlamentare. «Non esiste ancora una definizione normativa di hate speech - premette la mozione tuttavia (...) il termine copre tutte le forme di incitamento o giustificazione dell'odio razziale, xenofobia, antisemitismo, antislamismo, antigitanismo, discriminazione verso minoranze e immigrati sorrette da etnocentrismo o nazionalismo aggressivo». Quindi un commento critico sull'Islam, un modo di ragionare considerato nazionalistico in modo «aggressivo», un giudizio polemico verso i rom («antigitanesimo»), una qualsiasi affermazione catalogabile come una generica discriminazione di una generica «minoranza», sono tutti considerabili - a totale discrezione di chi osserva - come discorsi d'odio, quindi censurabili. Colui che diffonda pericolose idee discriminatorie «è incriminato a titolo di pericolo presunto», dice la mozione. La propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica religiosa è già punita dal nostro codice penale (articoli 604bis e ter). Ma la commissione vuole estendere il campo di applicazione del «razzismo», a tutte le manifestazioni che diffondono «più in generale l'intolleranza, ma anche i nazionalismi e gli etnocentrismi, gli abusi e le molestie, gli epiteti, i pregiudizi, gli stereotipi e le ingiurie che stigmatizzano e insultano». Insomma un raggio talmente ampio da poter includere tutto. Dire «prima gli italiani», è un discorso d'odio? Affermare che i clandestini spesso delinquono, è una odiosa discriminazione razziale? Magari anche religiosa, se si tratta di immigrati di fede musulmana? Sostenere che spesso i rom sono dediti a scippi e rapine, è un incitamento all'odio etnico? Azzardarsi a obiettare circa l'opportunità di un gay pride o di una sfilata transgender, sarebbe una chiara propaganda a favore della discriminazione sessuale? Parlare di «terroristi islamici» una forma di razzismo religioso?

La parola, in questi casi, spetterebbe appunto a questa «Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all'odio e alla violenza», costituita da venticinque parlamentari scelti nei vari gruppi presenti al Senato e Camera. I quali, sempre secondo il progetto illustrato in Aula, avrebbero «compiti di osservazione, studio e iniziativa per l'indirizzo e controllo sui fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all'odio». E già pensare a una commissione politica con compiti di controllo su quel che viene detto mette i brividi. Ma non solo perché i commissari della buoncostume ideologica avrebbero anche il potere di «segnalare agli organi di stampa ed ai gestori dei siti internet casi di fenomeni di intolleranza e razzismo richiedendo la rimozione dal web dei relativi contenuti ovvero la loro deindicizzazione dai motori di ricerca». Quindi anche il potere di cancellare e far sparire da internet quel che ritengono razzista o sessista. Si legge Segre, si legge Boldrini.


Un ottimo intervento del Senatore Lucio Malan a proposito della mozione Segre.
Ad esempio, vengono inclusi nell’incitamento all’odio “ ‘argomenti’ quali la superiorità della propria razza, etnia, nazione o gruppo: e uno pensa alla criminale ideologia nazista che prevede lo sterminio di chi è inferiore. Ma se io dico che le nazioni come l’Italia – o Israele – dove vigono lo stato di diritto, la libertà di espressione, l’eguaglianza fra uomo e donna e la libertà religiosa sono superiori a quelle dove una religione è imposta dallo Stato con la violenza, la conversione ad altra religione è punita con la morte, la libertà non c’è, le donne sono segregate, legalmente picchiate e lapidate e i gay precipitati dai palazzi, devo essere perseguito, ed equiparato a Hitler?

https://www.facebook.com/permalink.php? ... 4575318063

Il centro sinistra non ha voluto l’unanimità sulla mozione Segre
1 novembre 2019
Lucio Malan

http://www.italiaisraeletoday.it/il-cen ... 2Jenck5uKI

Nessuno più di noi di Forza Italia, e per me è anche un fondamentale impegno personale, è stato costantemente e coerentemente contrario ad ogni forma di antisemitismo, razzismo e istigazione all’odio. Per questo in Senato abbiamo auspicato e ci siamo impegnati per l’approvazione unanime di una commissione per il contrasto di questi fenomeni. Purtroppo, questo non è avvenuto: la mozione a prima firma della senatrice Liliana Segre è stata approvata ma a maggioranza e con molte astensioni, tra cui la nostra, che spiegherò, mentre la mozione di Forza Italia, che avrebbe avuto il medesimo effetto ed era compatibile con essa è stata addirittura bocciata. Dunque, noi non abbiamo votato contro alcuna proposta per istituire la commissione, a differenza dello schieramento di centro sinistra.

Per ottenere l’auspicata unanimità la mozione, onorata dalla prima firma della senatrice Segre, avrebbe dovuto essere preparata coinvolgendo fin dall’inizio tutti i gruppi del Senato, invece è stata scritta e firmata nell’ambito dell’attuale maggioranza di governo, pur essendo stata depositata nel giugno scorso, e il testo ne risente ampiamente. In essa si parte dall’antisemitismo, ma poi si estende enormemente l’ambito dei fenomeni “da contrastare” con sanzioni penali o “sociali”.

Ad esempio, vengono inclusi nell’incitamento all’odio “ ‘argomenti’ quali la superiorità della propria razza, etnia, nazione o gruppo: e uno pensa alla criminale ideologia nazista che prevede lo sterminio di chi è inferiore. Ma se io dico che le nazioni come l’Italia – o Israele – dove vigono lo stato di diritto, la libertà di espressione, l’eguaglianza fra uomo e donna e la libertà religiosa sono superiori a quelle dove una religione è imposta dallo Stato con la violenza, la conversione ad altra religione è punita con la morte, la libertà non c’è, le donne sono segregate, legalmente picchiate e lapidate e i gay precipitati dai palazzi, devo essere perseguito, ed equiparato a Hitler?

Si cita anche l’incitamento “a commettere atti di discriminazione”: questa espressione include chi è contrario alle adozioni per le coppie omosessuali o all’imposizione delle teorie gender nelle scuole? Ancora, nella mozione si sostiene che “andrebbero perseguite penalmente espressioni dannose, offensive o sgradite”. Ma la legge deve essere oggettiva, non soggettiva.

Si apre così la strada a una limitazione arbitraria della libertà d’espressione! Abbiamo già sentito teorizzare che i simboli cristiani “offendono” i fedeli di talune altre religioni e dunque andrebbero nascosti. Noi non la pensiamo così! Qui, poi, si va oltre: anche se un tal gruppo – bontà sua – non si offende, basta che “non gradisca” un’espressione perché certe parole diventino reato! Che dire poi di chi afferma di ritenere la propria religione superiore alle altre? Bisogna obbligarlo a dire che le religioni sono tutte uguali, magari anche ai propri figli?

Del resto, un altro passaggio della mozione dice che è uno va “incriminato a titolo di pericolo presunto quando il pregiudizio razziale, etnico, nazionale o religioso si trasforma da pensiero intimo del singolo a pensiero da diffondere in qualunque modo”.

Si arriva, insomma, a specificare che il solo pensiero non va incriminato, ma la sua espressione sì! Non basta, si definisce lo hate speech, “un intenso ed estremo sentimento di avversione, rifiuto, ripugnanza, livore, astio e malanimo verso qualcuno”, che include “i nazionalismi e gli etnocentrismi, gli abusi e le molestie, gli epiteti, i pregiudizi, gli stereotipi”. Cose che vanno benissimo come definizione da dizionario, ma è tutt’altra cosa se delineano un reato. Definizioni troppo vaghe distruggono la certezza del diritto e danno luogo all’arbitrio.

Su queste scivolose basi, la mozione conclude dicendo che “la Commissione può segnalare agli organi di stampa ed ai gestori dei siti internet casi di fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza nei confronti di persone o gruppi sociali sulla base di alcune caratteristiche, quali l’etnia, la religione, la provenienza, l’orientamento sessuale, l’identità di genere o di altre particolari condizioni fisiche o psichiche, richiedendo la rimozione dal web dei relativi contenuti ovvero la loro deindicizzazione dai motori di ricerca”.

Insomma, una Commissione politica, che fin dall’inizio ha una origine di parte, eccetto la firma della stimatissima senatrice Segre, avrebbe il potere di escludere dal più potente mezzo di comunicazione di oggi, il web, chiunque cadesse venisse fatto rientrare in queste definizioni vaghe e arbitrarie. Noi non vogliamo una cosa del genere, né per questa legislatura, in cui si è formata l’attuale maggioranza, né in un’altra, dove fossimo noi ad avere questo potere.

Insomma, in questa mozione, il contrasto all’antisemitismo è solo una piccola parte, usata per cercare di introdurre tutt’altro e noi non ci siamo stati. Su di essa, dopo che la nostra richiesta di un testo più essenziale e non divisivo è caduta nel nulla, ci siamo tuttavia rispettosamente astenuti, manifestando grande apprezzamento, stima e rispetto per la collega Liliana Segre.

La maggioranza invece ha bocciato la nostra mozione, e – attraverso il capogruppo di Italia Viva – ha avuto anche toni provocatori e accuse disoneste, arrivando a parlare di negazionismo a proposito di chi avrebbe osato non votare a favore.

Coloro che – nella maggioranza che comprende chi troppo a lungo ha tollerato le ingiurie all’eroica Brigata Ebraica il 25 aprile e chi pochi mesi fa prendeva per buoni i Protocolli dei Savi di Sion – tentano di far passare la nostra posizione come non sufficientemente severa sull’antisemitismo, mente spudoratamente. Li metteremo alla prova quando si tratterà di vedere le posizioni su Israele, bersaglio principale oggi dell’antisemitismo e rifugio per tanti ebrei che lasciano un’Europa sempre più ostile, sul boicottaggio dei suoi prodotti, sull’Iran che promette ogni settimana di distruggerlo, sulle votazioni alle Nazioni Unite. Solleciterò subito la risposta alla mia interrogazione del luglio scorso sui fondi della cooperazione internazionale che finiscono ad associazioni contigue al terrorismo palestinese o promuovono campagne di odio contro gli Ebrei in Israele.

Ultimo dettaglio: è falso che solo i senatori della maggioranza abbiano applaudito e si siano alzati in piedi. L’abbiamo fatto anche noi, quando tutti ci si è volti verso la collega Segre. Era normale che iniziasse chi aveva votato la mozione. Dovevamo forse applaudire la bocciatura della nostra mozione che chiedeva anch’essa la commissione?



Una Commissione liberticida, l'antisemitismo non c'entra
Ruben Razzante
2 novembre 2019

https://lanuovabq.it/it/una-commissione ... w.facebook

Passa la "mozione Segre" per l'istituzione di una Commissione contro l'antisemitismo e l'odio. Perché il centrodestra si è astenuto? Perché la lotta all’antisemitismo appare lo specchietto per le allodole per allargare il novero dei punti di vista messi al bando e per censurare opinioni di vario tipo, tutte catalogate come "hate speech".

Divampano le polemiche sulla commissione Segre contro odio, razzismo e antisemitismo, nata due giorni fa al Senato con 151 voti a favore e 98 astensioni, quelle del centrodestra.

Nel testo che ha ottenuto il via libera dall’aula di Palazzo Madama si rintracciano contenuti potenzialmente lesivi della libertà d’espressione, laddove si amplia in modo generico la nozione di odio, includendovi molte manifestazioni del pensiero anche non lesive della dignità altrui ma semplicemente riconducibili nell’alveo del pluralismo delle idee. «Il Consiglio d’Europa –esordisce il documento - ha recentemente istituito la “No hate parliamentary alliance”, con lo scopo di prevenire e contrastare l’incitamento all’odio. Di questa rete fanno parte parlamentari di tutti i Paesi, che intendono impegnarsi a livello nazionale e internazionale contro l’odio in tutte le sue forme e in particolare contro lo hate speech; negli ultimi anni si sta assistendo ad una crescente spirale dei fenomeni di odio, intolleranza, razzismo, antisemitismo e neofascismo, che pervadono la scena pubblica accompagnandosi sia con atti e manifestazioni di esplicito odio e persecuzione contro singoli e intere comunità, sia con una capillare diffusione attraverso vari mezzi di comunicazione e in particolare sul web».

Già qui si opera una distinzione arbitraria di natura ideologica, accostando il neofascismo all’odio e all’intolleranza, ma senza fare alcun riferimento agli estremismi neocomunisti che pure richiamano alla memoria atrocità della storia come le foibe o gli orrori delle feroci dittature comuniste. Poi si argomenta in modo discutibile sul concetto di incitamento, «che – si legge - può comprendere vari tipi di condotte: quelle dirette a commettere atti di violenza, ma anche l’elogio di atti del passato come la “Shoah”; ma incitamento è anche sostenere azioni come l’espulsione di un determinato gruppo di persone dal Paese o la distribuzione di materiale offensivo contro determinati gruppi». Si tratta di un altro passaggio che di fatto comprime la libertà d’espressione perché affida a una commissione il compito di valutare l’offensività di determinate parole e quindi la delimitazione del concetto di hate speech, che finisce per assumere un’intonazione ideologica e di parte. Guai, infatti, consentire che la fissazione dei confini dell’odio risulti ispirata a criteri partigiani e faziosi, che contaminano l’idea stessa di neutralità e libertà d’informazione e il principio pluralista.

Si ammanta dunque di “salvaguardia dei diritti fondamentali delle persone” quello che invece appare come un tentativo arbitrario di imbavagliamento di alcune opinioni ugualmente meritevoli di cittadinanza nei circuiti mediatici. La lotta all’antisemitismo appare lo specchietto per le allodole per allargare in modo spropositato il novero dei punti di vista messi al bando e per censurare di fatto una costellazione assai ampia di interpretazioni della storia che potranno facilmente essere catalogate come hate speech. Mettere sullo stesso piano antifascismo e anticomunismo potrebbe non essere più consentito. Difendere la famiglia naturale potrebbe essere etichettato come pregiudizio, stereotipo o, peggio, omofobia. Difendere i confini nazionali potrebbe configurare sempre e comunque una violazione dei diritti umani. E via dicendo.

Viene dunque istituita «una Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza, costituita da 25 componenti in ragione della consistenza dei gruppi stessi» e si precisa che essa «ha compiti di osservazione, studio e iniziativa per l’indirizzo e controllo sui fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza nei confronti di persone o gruppi sociali sulla base di alcune caratteristiche quali l’etnia, la religione, la provenienza, l’orientamento sessuale, l’identità di genere o di altre particolari condizioni fisiche o psichiche».

Tra le funzioni della Commissione c’è inoltre quello di trasmettere «entro il 30 giugno di ogni anno, al Governo e alle Camere una relazione sull’attività svolta, recante in allegato i risultati delle indagini svolte, le conclusioni raggiunte e le proposte formulate». Tra i poteri del nuovo organismo c’è anche quello di «segnalare agli organi di stampa ed ai gestori dei siti internet casi di fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza nei confronti di persone o gruppi sociali sulla base di alcune caratteristiche, quali l’etnia, la religione, la provenienza, l’orientamento sessuale, l’identità di genere o di altre particolari condizioni fisiche o psichiche, richiedendo la rimozione dal web dei relativi contenuti ovvero la loro deindicizzazione dai motori di ricerca».

Il centrodestra ritiene che questa commissione voglia imbavagliare la libertà d’espressione e introdurre di fatto uno Stato di polizia. Esponenti di Fratelli d’Italia hanno addirittura accusato la maggioranza di voler mettere fuori legge il loro stesso partito. «Siamo contro razzismo, violenza, odio e antisemitismo senza se e senza ma», si è giustificato Salvini dopo la votazione. «Tuttavia non vorremmo che qualcuno a sinistra spacciasse per razzismo quello che per noi è convinzione e diritto ovvero il ‘prima gli italiani’».

In definitiva, si tratta di un testo discutibile, che istituisce una commissione della quale nessuno sentiva la necessità, visto che esistono già molteplici meccanismi giuridici e di autodisciplina (anche da parte delle piattaforme social) per combattere l’hate speech e tutelare i diritti delle persone, senza per questo criminalizzare le dichiarazioni e le opinioni sgradite a qualcuno. Affidare a un organismo politico, votato a maggioranza e quindi tendenzialmente di parte, la valutazione del linguaggio d’odio e l’individuazione dei casi di hate speech da punire è una vera minaccia per la libertà di parola nel nostro Paese.


Totem e randello
Niram Ferretti
2 novembre 2019

http://caratteriliberi.eu/2019/11/02/in ... rHFCH9FEnc

Occorre un preambolo cautelativo quando si parla della senatrice Lilliana Segre, e non dovrebbe neanche essere necessario, ma i tempi sono quelli che sono, e dunque, per non essere accusati di essere seguaci di Codreanu, di Himmler o di Preziosi, va specificato il rispetto per la sua storia personale, per ciò che questa storia dolorosa rappresenta. Detto questo si deve però avere il diritto pieno di potere criticare alcune sue dichiarazioni e soprattutto si deve potere dire che la signora è stata trasformata dalla sinistra in un totem a cui si chiede di professare cieca devozione.

Abbiamo assistito a quanto è accaduto intorno alla Commissione contro l’odio che prende origine da una sua mozione. Al Senato, il centrodestra unito non l’ha votata, e per ottime ragioni, e subito si è scatenata la solita penosa accusa di complicità con odiatori, antisemiti e razzisti, quasi che questa inutile commissione possa costituire l’argine supremo nei confronti degli odi sparsi in rete e altrove.

In realtà essa è solo uno strumento da usare contro il centrodestra e in modo specifico contro due partiti, Lega e Fratelli di Italia, considerati a priori impresentabili. Tra i votanti di Salvini e della Meloni ci sarebbero infatti, e solamente lì, quei deplorables che Hillary Clinton indicava con sussiego come il bacino di elettori principali di Donald Trump.

Fascisti, razzisti, xenofobi, omofobi.

Starebbero sola a destra i peccati più tremendi, così ce la racconta una sinistra che non si perita mai di condannare Israele tutte le volte che si difende dall’estremismo islamico, o che si genuflette ossequiosa davanti all’Iran o porge omaggi a Jeremy Corbyn che ha trasformato il partito laburista, quello sì, in un covo di antisemiti e antisionisti.

Dunque si apparecchia una commissione a nome della Segre, e prima di questa commissione si fa uscire su i giornali, Repubblica in testa, un rapporto del CDEC (Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea) dal quale risulta che la senatrice Segre viene regolarmente ricoperta di insulti antisemiti in rete. Certo, gli insulti sono veri, ma servono anche alla bisogna, a produrre soprattutto un sillogismo truffaldino che potrebbe così suonare, “Se si è solidali con la senatrice Segre per gli insulti che subisce, si sarà necessariamente solidali con la commissione parlamentare che nasce da una sua mozione“.

In realtà tra le due cose c’è una distanza enorme, come quella, ancora più vistosa tra i migranti morti in mare e gli ebrei uccisi durante la Shoah, accostamento ormai sdoganato a sinistra, soprattutto da quella pro-immigrazionista.

Gli insulti antisemiti nei confronti della senatrice Segre sono riprovevoli, come sarebbero riprovevoli anche quelli nei confronti di Gad Lerner, il quale non si perita mai di ingiuriare con l’epiteto di “razzista” e di “fascista” chi non ritiene come lui che i migranti sono da considerarsi alla stregua degli ebrei che fuggivano la persecuzione nazifascista. Ma la Commissione contro l’odio contiene troppi tipi di odio e troppo selettivi per non essere scambiata per ciò che è; un comitato ideologico che recepisce il dettato della UE, secondo il quale è nel nazionalismo che si anniderebbe ogni male.

La senatrice Segre si presta a tutto ciò con candida solerzia. Ha dichiarato chiaramente di non intendersi di politica, la sua è una battaglia morale. Beata ingenuità. Fare delle battaglie morali quando si è accuditi con amorevole e interessata cura da una ben precisa parte politica, snatura vistosamente la purezza e la lodevolezza dell’intento. Di questo, la senatrice, probabilmente non si è accorta.

Va aggiunta un’altra cosa. Diventando senatrice, certo non per sua scelta, ogni sua dichiarazione è impossibile sottrarla alla politica e, inevitabilmente, alla sua strumentalizzazione. Per questo, a Liliana Segre, va ricordato con garbo che la sua battaglia morale è stata, purtroppo, sequestrata da chi la usa per colpire l’avversario. Sicuramente, la signora, non aveva alcuna intenzione di diventare un totem che alla bisogna viene convertito in un randello.



Si discute di antisemitismo e commissioni al Parlamento italiano, su cui io sono contrario per come è stata impostata. Pubblico qui i punti salienti di una relazione sul tema che ho tenuto domenica di fronte alla benemerita Federazione dei diritti umani. Questo - e non la faziosità politica e ideologica - dovrebbe essere lo spirito su cui costruire una vera commissione del Parlamento italiano sull'antisemitismo.
Giulio Meotti
2 novembre 2019

https://www.facebook.com/giulio.meotti/ ... 8744079005

Perché dovrebbe interessarci questa storia? Prima di tutto perché, come ha detto Giovanni Paolo II, gli ebrei sono i nostri “fratelli maggiori”, i padri della nostra identità religiosa. Poi sono i padri della cultura europea laica. Inoltre, perché in quanto europei siamo stati testimoni e artefici della più immane tragedia nella storia del popolo ebraico, la Shoah. Infine, perché l'antisemitismo è il segno di una malattia profonda che corre in una società.
Oggi siamo qui a parlare di ebrei uccisi in Francia, di “zone proibite” agli ebrei in Germania, di simboli ebraici che scompaiono in Olanda, di bombe contro i siti ebraici in Svezia ...
Oggi in Europa l'antisemitismo ha 3 matrici: islamica e maggioritaria; di estrema sinistra, rappresentata da Corbyn, e nazionalistica, come quella del killer di Halle, in Germania, dove ha gridato “gli ebrei sono l'origine di tutti i problemi”.
E quando parliamo di ebraismo in Europa, identifichiamo essenzialmente 3 paesi: Francia, Germania e Inghilterra, dove vive il 90 per cento di tutti gli ebrei europei. Gli altri paesi esprimono piccole realtà, antichissime come l'Italia, ma numericamente esigue. Quindi dobbiamo osservare quello che accade in quei 3 paesi.
Dal 2006 a oggi, una dozzina di cittadini francesi di religione ebraica sono stati uccisi. Un decimo di tutti gli ebrei francesi ha già lasciato la Francia negli ultimi dieci anni. E un numero simile ha lasciato le proprie case dentro alla Repubblica francese a causa dell'antisemitismo, cercando casa altrove. I simboli ebraici stanno scomparendo. Se crolla l'ebraismo francese, come sta accadendo, possiamo dire che la matrice ebraica in Europa sarà perduta.
In Germania oggi si tollera che rabbino siano colpiti per strada al grido di “Jude!”, che bandiere israeliane siano bruciate sotto la porta di Brandeburgo, che si scandiscano slogan come “Hamas Hamas ebrei al gas”. La Germania è un gigante economico e un nano morale.
La situazione non è meno drammatica altrove. Vaste zone dell'Europa – da Bruxelles a Malmo – sono oggi de facto pericolose per gli ebrei, come il Cairo, Baghdad e Damasco, da cui gli ebrei sono fuggiti dopo il 1948.
Ricordiamo che in Europa il terrorismo ha per primi colpito gli ebrei. Qui, in Italia. Era il 9 ottobre 1982, quando un commando palestinese assaltò il tempio maggiore a Roma, uccidendo un bambino, Stefano Hay Taché. Avremmo dovuto aspettare vent'anni prima che in Europa si rifacesse vivo il terrorismo internazionale, che colpisse noi, noi che avevamo pensato che si sarebbero limitati ad attaccare gli ebrei. Ci sbagliavamo.
E stiamo commettendo nuovamente lo stesso errore.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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