La disumanità odiosa dei comunisti e di certi cristiani

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Messaggioda Berto » ven feb 09, 2018 9:50 am

La disumanità odiosa dei comunisti e di certi cristiani
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La disumanità odiosa, demenziale e criminale dei comunisti e di certi cristiani
https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 6085676586
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: La disumanità odiosa dei comunisti e di certi cristiani

Messaggioda Berto » ven feb 09, 2018 9:51 am

La disumanità demenziale, criminale e odiosa di chi non si indigna e non si costituisce parte civile contro chi viola i diritti umani e la vita dei nativi e cittadini italiani e che da clandestino, abusivo, spacciatore di droga, taglia a pezzi una povera ragazza italiana minorenne e drogata, magari dopo averla uccisa o aver omesso di soccorrerla dopo un malore per overdose;
la disumanità demenziale, criminale e odiosa di chi trascura e calpesta i diritti umani, civili e politici dei nativi e dei cittadini italiani, e gli riconosce invece ai non cittadini a cui non spetterebbero assolutamente, tradendo la fraternità nazionale e rubando le risorse fondamentali e vitali dei cittadini per darle ai non cittadini che non hanno alcun diritto e verso cui non vi sarebbe alcun dovere superiore a quello che c'è verso i propri cittadini.
Questo è il più disumano e odiosio razzismo internazicomunista e cristiano verso la propria stessa gente;
è come il crimine di chi uccide i propri genitori o i propri figli, non vi è delitto peggiore.
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Re: La disumanità odiosa dei comunisti e di certi cristiani

Messaggioda Berto » ven feb 09, 2018 9:52 am

Diciottenne fatta a pezzi, in casa del fermato trovati gli abiti della ragazza sporchi di sangue
elisabetta fagnola
2018/01/31

http://www.lastampa.it/2018/01/31/itali ... agina.html

Aveva in casa gli abiti di Pamela Mastroprietro, sporchi di sangue, e c’erano altre tracce ematiche che rimandano sicuramente alla vittima. È quanto scoperto dai carabinieri del Nucleo investigativo della Compagnia e del Comando provinciale di Macerata nell’abitazione del nigeriano fermato la scorsa notte nell’ambito delle indagini sull’omicidio della 18enne romana allontanatasi da una comunità di recupero di Corridonia (Macerata) e poi fatta a pezzi, con i resti umani abbandonati in due trolley in una strada di campagna di Pollenza, sempre nel Maceratese. L’uomo si chiama Innocent Oseghale, 29 anni, in possesso di permesso di soggiorno scaduto e con precedenti di polizia per stupefacenti, domiciliato proprio in via Spalato 124, nella città marchigiana, la stessa via dove la ragazza è stata vista viva l’ultima volta martedì 30 gennaio.

La madre della ragazza, Alessandra Verni, ha sfogato dolore e rabbia su Facebook, scrivendo: «Spero e prego che giustizia sia fatta! Quello che le hanno fatto è indescrivibile è così crudele che spero di vederli soffrire lentamente, fino alla morte».

Un testimone ha riferito agli investigatori dapprima della Questura di Macerata e poi ai carabinieri di aver visto il nigeriano nella tarda serata del 30 in possesso delle valigie contenenti i resti della povera diciottenne e in prossimità del luogo dove le stesse sono state rinvenute ieri mattina da un automobilista di passaggio. E questo rafforza l’impianto probatorio a carico del nigeriano, che nel corso della scorsa notte è stato interrogato negli uffici del Comando provinciale dell’Arma in presenza del suo legale e di un interprete e poi dichiarato in stato di fermo, a disposizione della competente autorità giudiziaria.

Le indagini sono partite con la segnalazione dell’automobilista che in via dell’Industria, tra Pollenza e Casette Verdini, aveva notato quei due trolley abbandonati. Uno dei due di colore rosso, poi risultato di proprietà della ragazza: con quel trolley si era allontanata dalla comunità `Pars´ di recupero per tossicodipendenti dove tentava di seguire un percorso di recupero dalla dipendenza dalle droghe. La segnalazione era arrivata alla Polizia municipale e da questa ai carabinieri di Pollenza. E avveniva la macabra scoperta: nelle due valigie c’erano diversi pezzi, oltre una decina, del corpo della vittima. La quale era stata identificata ben presto, in base alla denuncia di scomparsa fatta dalla stessa comunità e anche dalla madre della ragazza, a Roma. I dati combaciavano, quel visto apparteneva a Pamela.

Le indagini sono state subito avviate dai militari del Comando provinciale carabinieri di Macerata e anche del Ros. È stata fatta subito una mappatura di tutte le telecamere della zona, allargando il raggio da Corridonia fino a Pollenza. Un lavoro impressionante ma rapidissimo quello degli investigatori della Compagnia e del Comando provinciale dei carabinieri coordinati dal pm di turno Stefania Ciccioli. E l’esame delle telecamere ha documentato che almeno fino al 30 mattina la ragazza era viva: la telecamera di una farmacia l’aveva `fermata´, mentre dietro di lei c’era una persona di colore, risultato appunto il nigeriano già noto alle forze dell’ordine locali. Si è così ricostruita la sequenza temporale degli spostamenti della ragazza, fino ad arrivare martedì mattina, grazie appunto a quelle immagini, a via Spalato 124, nella stessa Macerata. A quel civico abita il nigeriano.

Il quale, grazie anche alla raccolta di prove testimoniali, è risultato come l’ultima persona che avesse avuto contatti in vita con la povera e disperata Pamela. Il nigeriano è stato quindi rintracciato grazie a un servizio di appostamento nei pressi della sua abitazione. Immediata la perquisizione personale, con l’intervento anche di investigatori specializzati del Raggruppamento Investigazioni Scientifiche di Roma che appunto nella casa occupata dall’uomo hanno trovato i vestiti della vittima, sporchi di sangue, e altre tracce ematiche. E trovato anche uno scontrino di una farmacia, poco distante da lì e dove la vittima aveva precedentemente acquistato una siringa per uso di droga.

Ora gli esperti del Ris sono al lavoro nell’abitazione per ulteriori rilievi tecnico-scientifici: appare evidente che la mattanza sia stata compiuta lì, con ogni probabilità Pamela in quella casa sarebbe stata uccisa - o forse è morta per overdose, l’autopsia lo stabilirà, come pure chiarirà se ci siano state eventuali violenze sessuali - e lì sezionata. I carabinieri sono alla ricerca dell’arma utilizzata per questo compito orribile di sezionamento. Mentre si indaga su altre persone, che potrebbero aver aiutato il nigeriano nel macabro sezionamento.



Delitto di Pamela Mastropietro, così il nigeriano era stato allontanato dalla accoglienza
PIERFRANCESCO CURZI

http://www.ilrestodelcarlino.it/macerat ... -1.3705001

Macerata, 5 febbraio 2018 - «La nostra associazione non è ben vista dai maceratesi, da sempre, ci considerano i responsabili dell’aumento dell’immigrazione in città». A dirlo è il presidente del Gus, Paolo Bernabucci, che fa una rivelazione: «Un anno e mezzo fa, nell’estate 2016, ho ricevuto una lettera con delle minacce dirette. Nel testo si parlava della fine che avrei fatto e l’ignoto intimava di fermarmi. Ho denunciato tutto alla digos e alla polizia, ma non ho chiesto protezione. Non ho paura e non mi sono mai preoccupato di quella lettera».

Tra i tanti migranti seguiti dal Gus, c’è anche Innocent Oseghale. Da richiedente asilo a soggetto scomodo. È questa la parabola recente del presunto killer di Pamela Mastropietro. Il nigeriano di 28 anni, finito in carcere con le accuse di omicidio, vilipendio e occultamento di cadavere, è arrivato a Macerata nel 2015 ed è stato subito seguito dal Gus (Gruppo umana solidarietà), l’associazione maceratese che si occupa dei diversi rifugiati, tutti richiedenti asilo.

«Lo abbiamo dovuto allontanare dal nostro progetto – confermano Paolo Bernabucci e Giovanni Lattanzi, presidente e coordinatore nazionale Gus –. Da quando è arrivato qui lo abbiamo seguito, sin dall’inizio, sin dalla preparazione per la commissione territoriale che deve decidere sulla richiesta di asilo. In effetti la commissione gli ha dato il diniego, ma a quel punto noi, come facciamo con tutti, i ragazzi non li abbandoniamo, cerchiamo soluzioni e li aiutiamo. Innocent, tuttavia, non si era integrato, la sua relazione con gli altri e l’associazione non era quella giusta, perciò siamo stati costretti a metterlo fuori dal nostro progetto».

Bernabucci e Lattanzi entrano nel vivo della questione, sui motivi della decisione. «Noi conosciamo tutto di tutti i migranti, che ospitiamo e nel suo caso era emerso che lui si era buttato nello spaccio di droga, quindi lo abbiamo dovuto segnalare alle forze dell’ordine. Chiaramente è uscito definitivamente dall’accoglienza e ha iniziato a fare la sua vita. La prefettura ha emanato un decreto col quale ufficializzava la sua uscita dal percorso protettivo, era circa l’inizio del 2017. In questo lasso di tempo per lui le cose sono cambiate. Nel frattempo si è fidanzato con una ragazza italiana, dalla quale ha avuto un figlio. L’appartamento di via Spalato dove viveva? No, non è il nostro. Sono uscite delle inesattezze. Noi abbiamo un appartamento in via Spalato, nel quale ospitiamo dei richiedenti, ma si trova ad altro civico».
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Re: La disumanità odiosa dei comunisti e di certi cristiani

Messaggioda Berto » ven feb 09, 2018 9:54 am

Macerata, il legale di Traini: «Per strada ricevo allarmante solidarietà»

http://www.corriere.it/cronache/18_febb ... 034a.shtml

Messaggi di solidarietà nei confronti di Luca Traini, autore del raid xenofobo a Macerata, sono stati espressi per strada al suo legale Giancarlo Giulianelli, secondo il quale invece l’azione del suo assistito è stata «scellerata». A riferirlo è stato l'avvocato, dopo un incontro con il 28enne nel carcere di Montacuto. «Politicamente c’è un problema — ha detto Giulianelli —: mi ferma la gente a Macerata per darmi messaggi di solidarietà nei confronti di Luca. È allarmante ma ci dà la misura di quello che sta succedendo».


Il grido amaro di Romano Carancini, sindaco di Macerata, ad Huffpost: "Chi era razzista si arma, chi non lo era lo sta diventando"
2018/02/04

http://www.huffingtonpost.it/2018/02/04 ... t-homepage

Il sindaco di Macerata, Romano Carancini (Pd), è scioccato: "Ci hanno messo duramente alla prova, colpito e ferito". Cammina proprio in piazza della Vittoria, dove ieri è stato arrestato Luca Traini mentre faceva il saluto fascista avvolto in una bandiera tricolore, in mezzo ai fasci littori del monumento in onore della grande Guerra, dopo aver colpito all'impazzata immigrati incrociati lungo la strada e aver sparato contro la sede del Pd: "Cosa è successo? Chi era razzista adesso si è armato di pistola e chi non lo era lo sta diventando". Il primo cittadino è stato eletto la prima volta nel 2010 e "Macerata era molto diversa. Soprattutto dal 2015 la città cambiata. È vero, ci sono tantissimi stranieri qui, fino a qualche anno fa non era così, ma noi politici dobbiamo stare attenti ai messaggi che lanciamo. La propaganda di Matteo Salvini purtroppo sta avendo successo. Qui prima la Lega non esisteva, invece adesso sì. Poi arriva un pazzo e spara in mezzo alla strada". Commento amaro e preoccupato prima di incontrare il vicesegretario Pd Maurizio Martina, ma i due non si sono visti nella sede del Pd, che ancora ha nella sua vetrina il foro del proiettile. Si sono incontrati lontano dai riflettori.

Profilo basso, niente strumentalizzazioni, è l'ordine di scuderia dei dem. Martina viene ricevuto da una trentina di iscritti nella sede cittadina del partito. Contemporaneamente fuori da questo circolo lo attendono quindici militanti di Forza Nuova che pagheranno le spese legali di Traini. Per un attimo si teme lo scontro, ma ci sono più poliziotti che militanti. Martina fa un richiamo alla responsabilità, toni moderati: "Noi siamo con lo Stato. Gestiamo i problemi e non speculiamo". Ma attorno monta la paura: "Speriamo che adesso non si scateni la guerra", dice Lamberto, che non vuole dire il suo cognome, mentre passeggia nei Giardini Diaz guardandosi attorno con sospetto.


Macerata: da Forza Nuova pool avvocati. Renzi: 'Perplesso da FN che paga avvocato Traini'
Lo ha reso noto il leader della formazione Roberto Fiore
06 febbraio 201811:02

http://www.ansa.it/marche/notizie/2018/ ... 35d51.html

Forza Nuova mette a disposizione un pool di avvocati per chiedere, tra l'altro, spiegazioni sulle accuse a Luca Traini. Critiche dal Pd.

La presa di posizione di Forza Nuova - "Rendo noto che il mio Movimento ha deciso di chiedere ad un pool di avvocati (i quali hanno immediatamente offerto la propria disponibilità) di incalzare magistrati e autorità preposte all'ordine civile per le criticità emerse gli ultimi giorni nel maceratese". Lo afferma segretario nazionale di Forza Nuova e leader della coalizione Italia agli italiani Roberto Fiore, che chiede "spiegazioni urgenti: 1) sul trattamento riservato al pusher nigeriano Innocent Oseghale, responsabile dell'omicidio di Pamela Mastropietro, che in questi momenti potrebbe essere scarcerato in quanto non accusato di omicidio, 2) sulle accuse rivolte a Luca Traini (strage e aggravante razziale), totalmente avventate nel contesto dei fatti". "Il pool di legali - afferma Fiore - si occuperà anche di denunciare alla Procura di Macerata l'esistenza di una violentissima ed efferata mafia, quella nigeriana, già evidenziata dal presidente della Commissione antimafia Franco Roberti". Per questo, conclude Fiore, "terremo gli occhi ben aperti sugli eventi di Macerata e non tollereremo altre distrazioni o ingiustizie".

Renzi, perplesso da Forza Nuova che paga l'avvocato di Traini - "Chi ha cercato di strumentalizzare questa vicenda si deve vergognare: offrire di pagare le spese legali come ha fatto Forza Nuova mi lascia perplesso".

Gino Quarelo
Mi pare giusto difendere i diritti di questo cittadino italiano, anche se per certi versi ha sbagliato. Bisogna incominciare a difendere tutti i cittadini italiani vittime della prepotenza, della violenza e del razzismo dei migranti specialmente quelli clandestini, illegali e irregolari, nonché del razzismo e della violenza dei nazisti maomettani e dei nazisti zingari e degli internazicomunisti che violano i loro diritti umani e civili all'interno delle amministrazioni pubbliche, delle istituzioni come quella giudiziaria, nei media e nelle chiese.


La madre di Pamela: "Ringrazio Traini per il cero acceso per Pamela"
Giovanni Neve - Mar, 06/02/

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 90906.html

Traini voleva uccidere gli immigrati per vendicare Pamela. Ma la madre della giovane romana fatta a pezzi: "Sono contraria alla violenza e alla strumentalizzazione politica"

È rinchiuso nel carcere di Montacuto, ad Ancona, e si trova sempre in isolamento. Per Luca Traini, il 28enne che sabato scorso a sparato all'impazzata puntando su un gruppo di extracomunitari, si profila il reato tentata strage con l'aggravante dell'odio razzista.

Un storia drammatica che si lega al dramma di Pamela Mastropietro, la 18enne romana fatta a pezzi da due spacciatori nigeriani. Contro di loro si è abbattuto l'odio di Traini. "Ringrazio Traini per aver acceso il cero per mia figlia - commenta Alessandra Verni, mamma della giovane, ai microfoni del Tempo - ma sono contraria alla violenza e alla strumentalizzazione politica che di tutta questa orribile storia si sta facendo".

"Luca ha rivendicato il gesto, ma ha detto di aver fatto uno sbaglio - spiega il legale Giancarlo Giulianelli - per il resto, il ragazzo ancora non si rende bene conto degli effetti provocati dalle sue azioni". La difesa del 28enne di Tolentino potrebbe basarsi su una presunta "incapacità mentale" nel momento in cui ha compiuto il gesto. Per il legale, infatti, Traini "è una persona assolutamente tranquilla", anche se è evidente ha "una personalità disturbata". Lo dimostrerebbe anche il disordine trovato dagli agenti nella sua stanza, dove gli investigatori hanno ritrovato e sequestrato nell'abitazione di Traini una copia del Mein Kampf, il saggio in cui Adolf Hitler espose il suo pensiero politico e delineò il programma del partito nazionalsocialista, una bandiera con la croce celtica e altre pubblicazioni riconducibili all'estrema destra. "Traini era di destra - commenta al Tempo Alessandra Verni - ma a me la politica non interessa".

Nelle prime ricostruzioni della sparatoria di Macerata, è stato ipotizzato un legame sentimentale tra Traini e Pamela. Ma la madre nega categoricamente l'ipotesi: "Mia figlia non conosceva nessuno a Macerata, tantomeno lui. Basta con queste sciocchezze". Secondo la donna, sul brutale omicidio della figlia sono state dette e scritte "troppe bugie". A partire dalla causa della morte. "Mia figlia odiava gli aghi, non si è mai bucata - ha spiegato al Tempo - non è mai stata trovata nemmeno la siringa, sullo scontrino non c' è scritto cosa ha acquistato e il farmacista non ha specificato. Io so alcune cose che ancora non diciamo e che i carabinieri stanno accertando".

Il bilancio delle vittime ferite da Traini, intanto, è salito a undici. Secondo l'informativa dei carabinieri, già sul tavolo del procurato capo di Macerata, Giovanni Giorgio, lo sparatore di Macerata avrebbe detto, durante una dichiarazione spontanea agli agenti, che "il fenomeno dell'immigrazione clandestina va stroncato". "Il giovane - rivela il procuratore - aveva saputo di quanto successo a Pamela". Per questo "aveva pensato di venire in tribunale". Per vedere (e probabilmente colpire) il presunto assassino di Pamela: Innocent Oseghale.


Traini in carcere accolto come un eroe
Dai social solidarietà al naziskin accusato di strage
08/02/2018
francesco grignetti

http://www.lastampa.it/2018/02/08/itali ... agina.html

Lo hanno applaudito al passaggio per i corridoi del carcere, Luca Traini. I detenuti italiani, ovviamente, non tutti. E lui s’è impettito. Orgoglioso di quello che ha fatto. Altro che «gesto folle di un fascista che ha infangato il tricolore», come sosteneva ieri il ministro Andrea Orlando, in visita ai feriti di Macerata. No, Traini per tanti è ormai un eroe.
Sembra davvero aver scoperchiato i sentimenti più segreti di una parte d’Italia, questo naziskin dall’aria truce. In tanti solidarizzano. Non soltanto sui social, ma anche nelle strade. E il suo avvocato Giancarlo Giulianielli è il primo a esserne sbalordito. Due giorni fa l’ha chiamato un normale cittadino da una cittadina della civile Toscana, e ha chiesto come fare a collaborare alle spese della sua difesa. Anche diversi gruppi dell’estrema destra dichiarano di essere pronti a pagarne le spese legali. Giulianielli, correttamente, ha informato il suo assistito di queste iniziative. Gli ha chiesto: che vuoi fare? E Traini, che si è detto onorato di riscuotere tanto consenso, ha risposto: «Che diano tutto alle famiglie bisognose. Ma che siano famiglie italiane».
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Re: La disumanità odiosa dei comunisti e di certi cristiani

Messaggioda Berto » ven feb 09, 2018 9:55 am

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Re: La disumanità odiosa dei comunisti e di certi cristiani

Messaggioda Berto » ven feb 09, 2018 9:56 am

Spaccio, prostituzione e sociale I due volti dei nigeriani di Macerata
4 febbraio 2018
La comunità è cresciuta molto negli ultimi anni. Nella provincia sono circa 700.

http://www.corriere.it/cronache/18_febb ... 98f4.shtml

«Chi sa l’italiano lavora. Ma ora abbiamo paura»

È cresciuta negli ultimi anni, soprattutto dal 2011 e in linea con i numeri a livello nazionale, la comunità nigeriana di Macerata. Sono 247 i residenti in città, 686 nell’intera provincia, secondo l’Istat. Numeri che salgono ma non di molto se si considerano tutte le presenze: «A circa 600 in città e a mille in tutto il Maceratese» calcola Sammy Kunoun, 61 anni, responsabile dell’Anolf (l’Associazione Nazionale Oltre Le Frontiere promossa dalla Cils) di Macerata, di origini nigeriane. «Molti però chiedono asilo qui e poi proseguono per il Nord Europa» aggiunge Daniel Amanze, 57 anni, da 35 in Italia, anche lui originario della Nigeria e presidente dell’Acsim, l’Associazione Centro Servizi Immigrati delle Marche.


Corsi di lingua

«Nella nostra struttura ci sono circa un centinaio di persone che seguono corsi per imparare l’italiano e fanno un percorso di integrazione — aggiunge Amanze—. I nigeriani che vivono qui sono soprattutto giovani, per lo più uomini. Quelli che imparano bene l’italiano vengono collocati nei tirocini di formazione lavoro presso le aziende con buoni risultati. Altri fanno volontariato in Comune: si occupano di lavori socialmente utili, come pulire le strade e tagliare l’erba». Eppure anche prima della morte di Pamela Mastropietro, la 18enne romana del cui omicidio è accusato il pusher nigeriano Innocent Oseghale, in città c’erano state polemiche per lo spaccio gestito da alcuni migranti africani e nordafricani. La zona più difficile è quella di Forte Macallè, tra piazza Garibaldi e i giardini Diaz, teatro di bivacchi e schiamazzi notturni. A ottobre la Polizia ha smantellato, dopo un anno di indagini e oltre 11 mila compravendite di droga documentate, una banda di spacciatori nigeriani, arrestando nove persone e indagandone altre nove. Si sono riaccese così le polemiche sugli immigrati manovalanza per la microcriminalità.


Il terrorismo di Boko Haram

A far aumentare gli arrivi in Italia dalla Nigeria, la più popolosa delle nazioni africane con 186 milioni di abitanti, è stato il terrorismo di Boko Haram, l’organizzazione affiliata allo Stato islamico che dal 2009 si è insediata nelle aree settentrionali del Paese. Per questo negli ultimi anni i nigeriani sono regolarmente in testa alla classifica dei rifugiati arrivati nel nostro Paese. Le richieste d’asilo sono passate dalle 3.519 del 2013, alle 10.138 del 2014, alle 18.174 del 2015, fino al picco di 27.289 del 2016 per poi calare leggermente a 25.585 l’anno scorso (oggi i residenti nigeriani in Italia sono circa 88 mila). Un capitolo a parte riguarda l’immigrazione femminile: nel 2016 le nigeriane giunte via mare in Italia sono aumentate del 600% rispetto al 2014 (da 1.500 a 11.000). L’Organizzazione internazionale per le migrazioni stima che l’80% di loro siano vittime di tratta, portate in Italia (e spesso ricattate) per essere sfruttate come prostitute. Centinaia di loro lavorano sulla strada Bonifica del Tronto, una provinciale tra Marche e Abruzzo, raccontata di recente dal documentario del quotidiano inglese Guardian «On the road». Le donne non accompagnate però sono poche tra i nigeriani che vivono a Macerata: «Nel nostro centro non ce ne sono», conferma Rosaria Del Balzo Ruiti della Croce Rossa.


Sit-in annullato

Ieri la comunità nigeriana di Macerata avrebbe dovuto ritrovarsi per un sit-in di solidarietà con la famiglia di Pamela. «Un delitto che ha sconvolto noi come tutti gli altri maceratesi — spiega Daniel Amanze —. Volevamo mostrare la nostra vicinanza alla città e chiedere a tutti, soprattutto ai politici in campagna elettorale, di non trasformare questo delitto orribile in una occasione di odio indiscriminato. Non abbiamo fatto in tempo». Ora i nigeriani di Macerata hanno paura. E con loro i neri immigrati soprattutto da Gambia, Ghana, Camerun, Costa d’Avorio, Senegal, Mali. «In 35 anni che vivo qui — dice Amanze — mai avrei pensato che saremmo potuti arrivare a questo punto».



Macerata, Mattarella: «Senza comunità c'è violenza». Giusto, ma dov'è lo Stato?
lunedì 5 febbraio 2018

http://www.secoloditalia.it/2018/02/mac ... -giusto-lo

L’Italia «ha bisogno di sentirsi comunità, senza diffidenza. La mancanza di senso di comunità porta a diffidenza, intolleranza e a volte alla violenza». Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando al Quirinale con quello che è parso un chiaro riferimento alle vicende di Macerata.
È giusto quello che afferma il capo dello Stato a proposito degli inquietanti fatti di questi giorni. È giusto ma incompleto. Perché una comunità oggi, per essere inclusiva e aperta, ha bisogno innanzi tutto di veder garantita la propria sicurezza. Un tale compito spetta innanzi tutto allo Stato. Ma oggi purtroppo lo Stato, tra scarcerazioni facili, giudici buonisti (quando si tratta di migranti), immigrazione incontrollata, riesce ad assolvere a tale finzione con sempre maggiore difficoltà. Nascono i “giustizieri” perché, per molti italiani, non è garantita la giustizia.
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Re: La disumanità odiosa dei comunisti e di certi cristiani

Messaggioda Berto » ven feb 09, 2018 9:56 am

Macerata, chi sono le sei vittime del raid razzista
Jennifer Otiotio, vittima degli spari di Luca Traini, con il fidanzato Ogie che l'ha salvata
Arrivano dall'Africa sub-sahariana e hanno dai 20 ai 30 anni
dal nostro inviato PAOLO G.BRERA
05 febbraio 2018

http://www.repubblica.it/cronaca/2018/0 ... -188076013

MACERATA - Sono tutti ragazzi, il più giovane ha vent'anni appena e il più grande 32, i sei feriti nel raid nazista di Luca Traini che sabato mattina ha scatenato il panico a Macerata.
Il più giovane è Wilson Kofi, ha 20 anni e viene dal Ghana. Poi ci sono Omar Fadera, 23enne del Gambia; Jennifer Otiotio, l'unica ragazza, nigeriana 25enne, che racconta di essere stata salvata dal fidanzato. Gideon Azeke, anche lui nigeriano, ha 25 anni ed è stato ferito a una gamba. Mahamadou Toure, l'unico ferito del Mali, ha 28 anni. Infine il più grande è Festus Omagbon: viene dalla Nigeria e ha 32 anni.

Gideon Azeke, 25enne nigeriano senza documenti, ferito alla gamba davanti alla pasticceria Monachesi, in corso Cairoli, non era grave e ha chiesto volontariamente di essere dimesso in anticipo. Dopo la brutta avventura dovrà affrontare la questione dell'irregolarità della sua presenza in Italia, un problema comune anche a molti tra gli altri feriti: è il motivo per cui ha voluto lasciare subito l'ospedale di Macerata senza attendere il riposo prescritto dai medici e il possibile intervento delle forze dell'ordine, ma aver lasciato troppo presto l'ospedale non è stata una buona idea. Stamattina è tornato in pronto soccorso per una piccola, "prevedibile" complicazione: un'infezione alla ferita, da trattare energicamente.

Jennifer Otiotio, nigeriana 25enne, è l'unica ragazza ferita da Traini: si trovava con il fidanzato alla fermata dei pullman davanti alla stazione di Macerata, avevano già comprato i biglietti e stavano aspettando il pullman per andare a Civitanova. Anche lei è ricoverata nel reparto di Ortopedia dell'ospedale di Macerata, nella stessa stanza a quattro letti in cui si trova Gideon. Jennifer è stata colpita sotto la spalla sinistra, il proiettile è entrato e uscito ma le ha spaccato l'articolazione e sarà operata mercoledì per ridurre la frattura.

Mahmadou Touré invece viene dal Mali e ha 28 anni: è stato ricoverato in rianimazione con una ferita penetrante alla base dell'emitorace di destra: la sua era una delle situazioni più gravi, anche se non era in immediato pericolo di vita. Al momento le sue condizioni sono stabili, presto dovrebbe essere sciolta la prognosi ma, spiega il direttore sanitario Massimo Palazzo, "lo manteniamo in osservazione per altre 24ore per prudenza" vista la delicatezza dell'ematoma epatico.

Wilson Kofi, il più giovane, ha vent'anni appena e viene dal Ghana: è stato ferito al torace, e ricoverato in Chirugia: anche lui è stato stabilizzato ed è in costante miglioramento, si sta riprendendo e la prognosi è stata sciolta in queste ore.

Il più anziano invece è Festus Omagbon, 32enne nigeriano: ricoverato con un buco di proiettile al braccio sinistro, è stato subito trasferito ad Ancona nel reparto di Chirurgia vascolare dove sono più attrezzati per affrontare la lesione dell'arteria omerale.

Infine c'è Omar Fadera, il ragazzo 23enne del Gambia. Lui è stato solo ferito di striscio al gluteo di destra, ed è stato dimesso sabato stesso dal primario del pronto soccorso, il dottor Emanuele Rossi.


Macerata, è scappato dall'ospedale un ghanese clandestino ferito da Luca Traini: "Ora rischia di morire"
7 Febbraio 2018

http://www.liberoquotidiano.it/news/ita ... rtale.html

Il 27enne Gideon Azeke è uno dei sei africani feriti a Macerata dalla mano di Luca Traini, il folle che ha cercato di "vendicare" Pamela Mastropietro nella sua delirante equazione neri=spacciatori. Il ghanese non era uno spacciatore, ma di sicuro era un clandestino: per questo è scappato dall'ospedale di Macerata dov'era ricoverato dopo essere stato ferito da Traini mentre era in bicicletta.

Dalla sua gamba destra i medici hanno estratto un proiettile. La ferita non è grave, ma ora può diventarlo. "Se non torna subito rischia di morire", hanno spiegato i dottori sottolineando il pericolo di infezione legata alla polvere da sparo presente ancora sulla sua pelle. Azeke se n'è scappato dopo aver ricevuto la visita di alcuni amici. Nei giorni scorsi il ghanese, sprovvisto di documenti, aveva firmato per essere dimesso ma era stato nuovamente ricoverato per il dolore alla gamba.


Uno dei feriti da Traini fugge dall'ospedale: è giallo sulle ragioni
di Davide Ventola
mercoledì 7 febbraio 2018

http://www.secoloditalia.it/2018/02/uno ... le-ragioni

È giallo su uno dei migranti africani colpiti da Luca Traini a Macerata. Uno dei feriti è fuggito dall’ospedale, dove era ricoverato per una ferita alla gamba. Dell’uomo, che non aveva documenti, è ignota anche la nazionalità. Secondo quanto ha dichiarato ai giornali e in diverse interviste, sostiene di chiamarsi Gideon Azeke e di avere 25 anni. Ad alcuni giornalisti ha detto di venire dalla Nigeria, ad altri, invece, ha detto di essere ghanese.
Ferito alla gamba da Traini mentre era in bici
Un vero e proprio mistero sulle ragioni della fuga, visto che i migranti africani sono stati protetti e tenuti nelle condizioni migliori fin dal loro arrivo in ospedale. Il migrante africano era stato ferito alla gamba mentre percorreva, poco dopo le 10 di sabato, corso Cairoli in bicicletta. Ha subito visto arrivare dei colpi dall’automobile guidata da Traini ed è stato raggiunto da un proiettile: «Ha gridato fino a quando sono arrivato alla fermata dell’autobus, poi alcune persone mi hanno portato in ospedale. Non conoscevo Luca Traini, fino a quella mattina non avevamo mai avuto problemi con nessuno in quanto stranieri. Credo che il gesto sia stato una vendetta per la morte di quella ragazza».
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: La disumanità odiosa dei comunisti e di certi cristiani

Messaggioda Berto » ven feb 09, 2018 9:57 am

Boldrini attacca Salvini sul raid di Macerata: "Cattivo maestro che insegna l'odio. Chieda scusa"
All'evento per il lancio della campagna elettorale di Liberie e uguali a Milano, la presidente della Camera accusa il leader della Lega: "Servono soluzioni per l'immigrazioni, lui è parte del problema". Dura critica a Renzi per l'accusa di aiutare la destra
di FEDERICA VENNI
04 febbraio 2018

http://milano.repubblica.it/cronaca/201 ... -188006777

In questo momento "di odio sono diversi i cattivi maestri, ma forse quello più attivo in questo ambito si chiama Matteo Salvini". Non usa mezze parole Laura Boldrini commentando quanto successo a Macerata e quanto detto dal segretario della Lega che ha dato la colpa di quanto accaduto all'"invasione che porta allo scontro sociale".
Dal Teatro Franco Parenti di Milano, dove è intervenuta a margine dell'apertura della campagna elettorale di Liberi e Uguali, Boldrini ha bollato la sparatoria di Macerata come "un attacco terroristico, un raid razzista e fatto da un uomo che è stato anche un candidato della Lega, che ha fatto il saluto romano. Un fascista armato da una pistola ma anche armato da odio".

E tornando su Salvini: "In questi anni Matteo Salvini non ha fatto altro che creare problemi anziché aiutare a risolverli, generando paura e caos". Per questo il numero uno della Lega "dovrebbe scusarsi con gli italiani". Perché "Queste azioni non vanno sottovalutate - ha sottolineato Boldrini - e non possiamo stare in silenzio quando succedono atti di questo tipo. Dobbiamo alzare la voce perché l'Italia non è un paese razzista come qualcuno lo vorrebbe. I giornali di tutto il mondo oggi descrivono un Italia che non ci piace ma il nostro Paese è diverso, dobbiamo combattere tutto questo e io lo faccio ogni giorno e per questo non tollero chi dice che Liberi e Uguali aiuta la destra estrema. Un'offesa inaccettabile - ha proseguito la presidente della Camera - che io pago ogni giorno nella mia battaglia che porto avanti con orgoglio. Per questo non indietreggerò di un millimetro".

E dopo quello a Salvini, scatta l'attacco a Renzi: “poi c’è Renzi - dichiara Boldrini - che dice che ogni voto a Liberi e uguali è un regalo alla destra e che votando il nostro partito vince Salvini non Boldrini. Vuole farci credere che io aiuto Salvini? È intollerabile.”
Milano, Boldrini: "Pago ogni giorno il mio impegno contro la destra. Critiche di Renzi inaccettabili"
La presidente della Camera commenta anche i violenti post pubblicati negli ultimi giorni sui social che la vedono protagonista di immagini e insulti shoccanti: "I sindaci della Lega dicono che gli stupratori devono venire a casa mia per restituirmi il sorriso - commenta Boldrini - e io questo lo pago ogni giorno, anche quando la mia testa decapitata viene fatta circolare sulla rete anche davanti agli occhi di mia figlia. Io lo pago ma non ho paura!”



L’omicidio della ragazza di Macerata Salvini: «Colpa della Boldrini»
01/02/2018

http://www.corriere.it/cronache/18_febb ... b52a.shtml

Anche il caso della ragazza fatta a pezzi a Macerata da un immigrato nigeriano si è trasformato in un argomento da campagna elettorale. Il primo a sfruttare mediaticamente il caso è stato il segretario della Lega Matteo Salvini che ha addossato la colpa di quanto accaduto alla presidente della Camera e candidata di liberi e Uguali Laura Boldrini. Il primo ha accusato la sinistra di «avere le mani sporche di sangue»; la seconda gli ha replicato definendolo «uno sciacallo».

Salvini: «La Boldrini è razzista»

«Immigrato nigeriano, permesso di soggiorno scaduto, spacciatore di droga. È questa la “risorsa” fermata per l’omicidio di una povera ragazza di 18 anni, tagliata a pezzi e abbandonata per strada. Cosa ci faceva ancora in Italia questo verme? Non scappava dalla guerra, la guerra ce l’ha portata in Italia. La sinistra ha le mani sporche di sangue. Altra morte di Stato» sono queste le parole usate da Salvini sull’omicidio di Pamela Mastropietro. «Espulsioni, espulsioni, controlli e ancora espulsioni! La Boldrini mi accuserà di razzismo? La razzista, con gli italiani, è lei», rincara il segretario e candidato premier della Lega.

La replica: «Salvini diffonde odio»

Pochi minuti dopo è arrivata la replica di Laura Boldrini. «È troppo forte il dolore per la morte di Pamela, una ragazza di 18 anni uccisa e mutilata dal suo aguzzino. Sono vicina alla famiglia che in queste ore sta vivendo un dramma inimmaginabile. Risulta che il responsabile sia uno spacciatore nigeriano, questo criminale dovrà pagare caro il suo infame gesto. Purtroppo c’è chi, come Salvini, invece di rispettare il dolore che provoca una notizia del genere coglie l’occasione per diffondere odio e pensa a lucrare voti con un cinico sciacallaggio, accusando e puntando il dito sulla sinistra e su di me. Almeno di fronte a un orrore come questo bisognerebbe tenere a bada avidità elettorale e ossessioni personali» ha scritto la presidente della Camera su Facebook.



I sondaggisti e l’effetto sulle urne: “Ora ha paura degli immigrati anche chi vota centrosinistra”
fabio martini
2018/02/06

http://www.lastampa.it/2018/02/06/itali ... agina.html

Uno studio realizzato da Ixè spiega molto bene perché Silvio Berlusconi, dopo i tragici fatti di Macerata, abbia deciso di mettersi a traino di Matteo Salvini nel fronte anti-immigrazione. Si tratta di una ricerca che non sonda le intenzioni di voto, ma solo gli atteggiamenti verso l’immigrazione. Da questo studio emerge come tra i giovani italiani 18 e 34 anni solo il 35% sia favorevole ad una piena integrazione, mentre il 40% chiede limiti severi ai flussi migratori e il 25% dice un secco «basta».

In totale, oltre il 60% degli under 35 esprime un sentimento poco o per nulla favorevole verso i nuovi arrivi. «Tra le fasce di età più anziane questi numeri aumentano, le persone tendono ad avere ancora più diffidenza verso gli stranieri», spiega il presidente di Ixè Roberto Weber. «Fino a qualche anno fa gli elettori di centrosinistra erano piuttosto estranei a questo sentimento di paura. Ora è tutto cambiato: la paura dell’immigrato è entrata nella carne viva anche dell’elettorato del Pd», dice il sondaggista. «I numeri attuali della Lega di Salvini si spiegano in larga parte con la lunga campagna che è stata condotta sul tema dell’immigrazione. E l’inseguimento di Berlusconi non è casuale, ma si basa su numeri certi». Il Pd, da questo punto di vista, paga pegno: «Certo, i dem pagano un prezzo e questo nonostante la fermezza mostrata dal ministro Minniti. Se non ci fosse stata, il prezzo pagato in termini di voti sarebbe stato ancora più alto».

Weber ricorda come questo sentimento di paura mista a ostilità non sia sempre collegato alla realtà che le persone vivono nella vita quotidiana, ma alla fruizione dei media, in particolare della tv: «Un nostro studio di alcuni anni fa mostrava già una forte correlazione tra gli atteggiamenti, il numero di ore passate davanti alla tv e il tipo di programmi scelti». Insomma, «l’ostilità verso lo straniero è un sentimento facilmente “attivabile”, condizionabile dalle campagne di comunicazione».

Antonio Noto, della società di sondaggi Ipr, non crede che i fatti di Macerata possano incidere in modo sensibile sulla campagna elettorale. «L’immigrazione è un tema chiave ma non da oggi: la vera novità di questa campagna è che ormai il problema riguarda in modo omogeneo tutto il territorio nazionale, compreso il Sud. E che è diventata una priorità anche per gli elettori di centrosinistra, che in passato erano meno catturati da questo tema», spiega. «Dai sondaggi si capisce che l’equazione tra immigrazione e insicurezza è passata nell’opinione pubblica».

E tuttavia la sfida sui voti anti-immigrati sembra appannaggio delle forze di centrodestra, una sorta di derby tra Berlusconi, Salvini e Meloni, con un possibile ruolo anche del M5S. «Negli anni scorsi, dopo il voto del 2013 - spiega Noto - Forza Italia ha ceduto voti alla Lega e al M5S. Non a caso oggi Berlusconi sta facendo una campagna contro il M5S sui temi della Lega: l’obiettivo è recuperare almeno quel 6% che separa gli attuali numeri attribuiti a Fi, (16%) dal risultato delle politiche 2013 del Pdl che era il 22%».

Ad Arcore nelle ultime 48 ore Berlusconi ha letto e riletto i dati forniti con grande rapidità dopo gli eventi di Macerata dalla sondaggista di fiducia Alessandra Ghisleri. Da cui emerge come il tema della sicurezza sia ormai al primo posto tra le preoccupazioni degli italiani, superando anche le tasse e il lavoro. L’ex Cavaliere è rimasto colpito dal numero di persone che hanno dato ragione a Salvini, ma anche da un altro dato: solo una piccola parte di chi si dice d’accordo con il segretario leghista lo giudica credibile come leader. Di qui la svolta, la decisione di porsi come paladino della sicurezza, utilizzando toni duri che Berlusconi dal 1994 non aveva mai usato contro gli immigrati. Dalla ricerca di Ghisleri è emerso un altro dato che ha colpito il leader di Forza Italia: l’alto tasso di «insoddisfazione» per come il governo ha gestito il tema sicurezza, non solo nel caso di Macerata. E la domanda di uno Stato più interventista.
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Re: La disumanità odiosa dei comunisti e di certi cristiani

Messaggioda Berto » ven feb 09, 2018 9:58 am

L'allarme inascoltato degli 007 francesi: "Bomba periferie, si va verso lo scontro"
Fausto Biloslavo - Mar, 06/02/2018

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 90792.html

L'allarme lo ha lanciato, ben prima della tentata strage di Macerata, il direttore dei servizi segreti interni francesi.

Patrick Calvar, in un'audizione nel 2016 a porte chiuse al parlamento di Parigi sull'emergenza terrorismo aveva sottolineato alla fine del suo intervento lo scenario peggiore, che i suoi analisti stavano individuando. Il direttore del Dgsi temeva concretamente «l'enorme pericolo» per l'Europa per un neanche tanto lontano scontro etnico e religioso. Da una parte la popolazione originaria e dall'altra gli immigrati. Calvar, veterano dei servizi segreti, non parlava solo della Francia, ma pure di gran parte dei paesi europei coinvolti nell'arrivo dei migranti, come l'Italia. «Non percepiamo l'aumento della rabbia - dichiarava il capo dell'intelligence in maniera riservata - e non vediamo l'avvicinarsi di uno scontro fra comunità, che rischia di essere brutale».

La caccia a colpi di pistola al nero di Luca Traini fa esattamente parte di questo scenario. La gente comune su Facebook e gli stessi lettori dei giornali, compreso il nostro, lo danno già per scontato. «È solo l'inizio», «ancora qualche anno poi sarà il far west» e «continuano a fare di tutto perché si arrivi al punto di non ritorno». Sono i commenti più comuni alla sparatoria contro i migranti, piuttosto che la netta condanna. E ieri è apparso un cartello nel centro storico di Perugia con la frase choc: «Macerata non è che l'inizio».

I francesi hanno le bombe a orologeria delle banlieue, che non esistono nella stessa forma in Italia, ma non mancano aree e quartieri nelle grandi città che danno l'impressione di essere in mano agli stranieri e quasi off limits. Due anni fa uno studio della Fondazione Leone Moressa aveva già individuato le periferie oppure i quartieri a rischio. Le città più esposte sono Bologna, Milano e Livorno, mentre il Sud è piazzato in fondo alla classifica. Bologna risaltava per l'alta presenza di stranieri e il grande divario del reddito medio fra immigrati e il resto della popolazione. Altro problema il sovraffollamento: gli stranieri vivono in media in abitazioni di 68 metri quadrati, 35 in meno rispetto agli italiani. Al secondo posto delle città a rischio c'è Milano, con il 95% degli immigrati in periferia. A Pioltello, alle porte della città, si calcola che il 25% della popolazione sia composta da immigrati. Al Satellite, un insieme di palazzi, gli italiani sarebbero solo due su dieci.

«Per ora il caso di Macerata è isolato - spiega una fonte delle forze dell'ordine - Anche se sui social è notevole il seguito favorevole a questa azione criminale, ci risulta ancora difficile che dalle parole si passi ai fatti provocando un'escalation. Però l'esasperazione sugli immigrati esiste e non va sottovalutata».

Anche a Roma in quartieri come Torpignattara e a Padova nel rione Arcella o a Cinisello Balsamo nella zona Crocetta, la situazione è al limite.

Sui social in tanti non hanno dubbi sul futuro scontro etnico previsto dai servizi francesi. A. C., una laureata di Orvieto in apparenza tranquilla, posta un articolo sulla caccia al nero di Macerata è dopo una dotta frase in latino scrive in maiuscolo: «In fisica si chiama principio di azione e reazione». Gran parte dei commenti non condannano chiaramente il pistolero Traini. «Non bisogna arrivare a questi livelli, ma questo dimostra che la misura è colma - scrive un nostro lettore - quindi si deve cambiare registro altrimenti scoppierà una guerra razziale e questa è una avvisaglia da non sottovalutare». Un altro è convinto che «stiamo diventando terra di frontiera; pieno far west. Kansas city, Abilene, Dodge City, Tukson, al confronto di quello che stano diventando le nostre città invase da orde africane che si spacciano per profughi e soggiornano a nostre spese, erano tranquillissime cittadine di pionieri». E abbondano gli attacchi alla sinistra: «Il governo Pd sarà contento perché sapevano che con questa invasione incontrollata sarebbe andata in questo modo. E siamo solo agli inizi».

https://www.facebook.com/salviniofficia ... 6535563155
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Re: La disumanità odiosa dei comunisti e di certi cristiani

Messaggioda Berto » ven feb 09, 2018 10:02 am

Matteo Salvini, Vittorio Feltri: "Ma quale razzista, vi spiego perché dovete ringraziarlo"
6 Febbraio 2018

http://www.liberoquotidiano.it/news/pol ... iarlo.html

Non siamo salvi, ma Salvini. Un uomo migliore di come voglia apparire. Accusarlo di essere il mandante della sparatoria di Macerata è una operazione di sciacallaggio, tipica della sinistra più becera e sempre pronta a sfruttare qualsiasi episodio di cronaca allo scopo di trarre qualche vantaggio (improbabile) elettorale.

Il segretario della Lega si batte da una vita contro l’immigrazione selvaggia nel nostro Paese allo sbando. Ha ragione da vendere. L’Italia ha un debito pubblico mostruoso, avendo sprecato una montagna di miliardi per assistere chi non merita e non per migliorare i servizi a disposizione dei cittadini. I quali sono notoriamente soffocati da un sistema fiscale vorace. Vivono male e molti di essi si sono impoveriti e annegano nella disoccupazione (non soltanto giovanile). Alcuni dormono all’addiaccio perché sprovvisti di una casa popolare. Muoiono di freddo per strada. Nessuno li aiuta, non vengono soccorsi in mancanza di fondi. Nonostante questo, i governi - tutti - tengono aperte le porte ai profughi che ci invadono e sono malamente accolti ossia abbandonati chi in alberghi, chi in strutture gestite da cooperative assetate di guadagno, chi gettato nelle città dove, per tirare avanti, è reclutato dalla criminalità (unica fonte di sostentamento) e delinque per non schiattare, magari spacciando droga o facendo furti negli appartamenti.

Salvini è consapevole di questi problemi e predica invano da anni affinché si ponga fine a simile andazzo. Ma invece di approvarne la battaglia di civiltà, i suoi detrattori lo accusano: sei uno sporco razzista. Ma quale razzista? Chi alimenta sentimenti di xenofobia sono i cretinetti progressisti che stimolano gli ingressi degli stranieri nei nostri territori già pieni di difficoltà. Costringendo gli ospiti neri o non neri a vincere la disperazione dedicandosi ad attività illecite o a cercare di cavarsela rivolgendosi alla carità della gente più pietosa.

Siamo consapevoli che i nostri discorsi lasciano il tempo che trovano, ma non possiamo fare a meno di ricordare ai lettori che l’Italia non ha le risorse bastevoli a dare agli extracomunitari una sistemazione degna. È ridotta in miseria. E i connazionali sono stanchi di dividere i loro disagi con coloro che arrivano dall’Africa, i quali creano gravi problemi di coabitazione.

Che c’entra Salvini con il disgraziato che ha sparato a Macerata? Egli semmai andrebbe ringraziato per aver avvertito la società che a forza di tenere aperte le frontiere sarebbe scoppiato un gran casino. Così è stato, e in futuro aumenteranno gli episodi di intolleranza in proporzione alla crescita di arrivi in massa dall’estero. La stupidità e la cecità dei nostri governanti fanno paura, altro che i moniti del Carroccio ispirati al buon senso.
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