Cultura e civiltà - incultura e inciviltà

Re: Cultura e civiltà - incultura e inciviltà

Messaggioda Berto » dom nov 21, 2021 12:07 pm

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Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Cultura e civiltà - incultura e inciviltà

Messaggioda Berto » dom nov 21, 2021 12:14 pm

10) Depredare, schiavizzare, stuprare, fare sacrifici umani, praticare il cannibalismo non è cultura e civiltà
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Re: Cultura e civiltà - incultura e inciviltà

Messaggioda Berto » dom nov 21, 2021 12:15 pm

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Re: Cultura e civiltà - incultura e inciviltà

Messaggioda Berto » dom nov 21, 2021 12:15 pm

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Re: Cultura e civiltà - incultura e inciviltà

Messaggioda Berto » dom nov 21, 2021 12:15 pm

11) Maltrattare, disprezzare, stuprare, schiavizzare, sottomettere la donna non è cultura e civiltà


Gli usi e i costumi, le tradizione, le pratiche, le istituzioni sociali, le regole giuridiche e le leggi come la Sharia islamica), i testi religiosi o ideologico religiosi (come il Corano) che consentono, permettono, autorizzano e sanciscono tutto ciò non vanno considerati come cultura civile ma come incultura incivile da bandire e condannare come crimini contro l'umanità, assolutamente non ammissimili e non tollerabili nei nostri paesi occidentali.


La donna nel mondo arabo, islamico, mussulmano
viewtopic.php?f=24&t=1333

Donne cristiane e mussulmane maltrattate dall'Islam
viewtopic.php?f=188&t=2040



Il caso della donna di Perugia

Donna costretta a indossare velo, pm: rientra nella loro cultura
19 novembre 2021

https://tg24.sky.it/cronaca/2021/11/19/ ... hiviazione

La vicenda riguarda una coppia di origine marocchina, che vive in Italia. Il pm nella richiesta di archiviazione della denuncia per maltrattamenti: "La condotta di costringerla a tenere il velo integrale rientra, pur non condivisibile in ottica occidentale, nel quadro culturale dei soggetti interessati”. L'avvocato della 33enne: "Spero gip ribalti la situazione, donne straniere e donne italiane hanno gli stessi diritti"

“Il rapporto di coppia è stato influenzato da forti influenze religiose-culturali alla quale la donna non sembra avere la forza o la volontà di ribellarsi”. È un passaggio dell’ordinanza con la quale un pm di Perugia ha richiesto l'archiviazione del fascicolo a carico di un uomo di 39 anni, di origini marocchine, denunciato alla polizia dalla moglie, connazionale di 33 anni, per maltrattamenti in famiglia e per alcune costrizioni tra cui quella di essere costretta a indossare il velo islamico. La storia è raccontata dal quotidiano Il Mattino.

I motivi della richiesta di archiviazione

“Le evidenze emerse a seguito delle attività d'indagine - si legge ancora nella richiesta di archiviazione del sostituto procuratore Franco Bettini - non consentono di ritenere configurabile o sostenibile in termini probatori il reato rubricato. Dalle dichiarazioni rese, la donna non sarebbe mai stata minacciata di morte, né avrebbe subìto aggressioni fisiche tali da costringerla alle cure sanitarie”. Nell’ordinanza infine il magistrato scrive che “la condotta di costringerla a tenere il velo integrale rientra, pur non condivisibile in ottica occidentale, nel quadro culturale dei soggetti interessati”.

La donna, dopo aver vissuto in Umbria col marito e i due figli, aveva trovato ospitalità in una casa famiglia a Napoli. In una denuncia presentata proprio in un commissariato di polizia di Napoli aveva raccontato: “Da quando siamo arrivati in Italia, oltre ad impormi il velo integrale, quando usciva mio marito mi chiudeva in casa portando con sé le chiavi. Potevo uscire solo se mi sentivo male, per andare in ospedale. Solo in un'occasione mi ha aggredito fisicamente, colpendomi al volto con uno schiaffo. Fu poche ore dopo aver partorito mia figlia, appena rientrata dall'ospedale: pretese alle 4,30 del mattino che gli preparassi la colazione; non lo feci e lui mi diede uno schiaffone, in seguito al quale io svenni”.

L'avvocato: "Donne straniere hanno stessi diritti di donne italiane"

La 33enne ha anche accusato il marito di averle sequestrato i documenti suoi e dei suoi figli. L’avvocato Gennaro De Falco, che assiste la donna, ha presentato ricorso contro la richiesta di archiviazione. “Ovviamente - ha dichiarato al Mattino - sono molto fiducioso che il gip ribalti la decisione del pm. Le donne straniere devono avere gli stessi diritti e le stesse tutele di cui godono quelle italiane, al di là delle convinzioni religiose dei loro mariti”.




PERUGIA, LE REAZIONI CONTRO L’ARCHIVIAZIONE
Suad Sbai

Le minacce subite e raccontate dalla donna non sarebbero state tali, assieme alle aggressioni fisiche, «da costringerla alle cure sanitarie». E infine, terza ultima “stangata” al buon senso arriva quando di fronte alla costrizione del velo integrale musulmano, i giudici scrivono «pur non condivisibile in ottica occidentale, nel quadro culturale dei soggetti interessati». Dopo mesi di presunti abusi psicologici e fisici, la donna aveva trovato il coraggio di denunciare dopo essere scappata a Napoli in una casa famiglia che le aveva dato appoggio e riparo. L’inferno passato nei precedenti 5 anni da Salsabila e dai due figli, raccontato agli inquirenti, non sono bastati per convincere i magistrati a procedere contro l’uomo: eppure dichiarazioni lasciate durante il processo avrebbero potuto (e forse dovuto) meritare maggiore considerazione, «quando usciva mio marito mi chiudeva in casa portando con sé le chiavi. Potevo uscire solo se mi sentivo male, per andare in ospedale. Solo in un’occasione mi ha aggredito fisicamente, colpendomi al volto con uno schiaffo. Fu poche ore dopo aver partorito mia figlia, appena rientrata dall’ospedale: pretese alle 4,30 del mattino che gli preparassi la colazione; non lo feci e lui mi diede uno schiaffone, in seguito al quale io svenni». L’avvocato De Falco ha presentato ufficiale ricorso contro la richiesta di archiviazione, come motiva al “Mattino” di Napoli: «sono molto fiducioso che il gip ribalti la decisione del pm. Le donne straniere devono avere gli stessi diritti e le stesse tutele di cui godono quelle italiane, al di là delle convinzioni religiose dei loro mariti. Questa storia impone il rinonoscimento di diritti e libertà sanciti dalla Costituzione italiana. E gli stranieri che vengono a vivere qui devono imparare a rispettare le leggi ed i princìpi». Secondo Suad Sbai, presidente della onlus “Acmid Donna” ed ex parlamentare molto attenta alla condizione delle donne nei contesti islamici, la storia di Perugia pone un quesito drammatico a cui non doversi sottrarre, «è il caso che una donna vittima di violenze in Italia continui a denunciare?». Sì, è sempre importante: ma vedere storie come queste, oggettivamente, il dubbio lo fa disperatamente venire a chiunque.



Il sacro stupro nell'islam
ISLAMICAMENTANDO
30 agosto 2017

http://islamicamentando.altervista.org/sacro-stupro

Secondo la legge del Misericordioso Allah, ogni volta che un villaggio o una tribù venivano conquistati per mezzo della jihad (guerra santa) dopo che era stata posta resistenza a Maometto ed al suo esercito, i musulmani avevano il permesso di prendere le donne e i bambini come schiavi. Sulle donne e sulle bambine avevano persino la licenza di compiere violenze sessuali.

Il capitolo 29 del libro 8 degli hadith di Muslim ha il seguente titolo:

È concesso avere rapporti sessuali con una prigioniera se questa è pura (dal ciclo e dal parto). Se la donna ha marito, il suo matrimonio è abrogato dopo essere diventata prigioniera.

Subito dopo il titolo abbiamo l’hadith che spiega quando e perché fu rivelato tale decreto:

Sahih Muslim B8N3432:
Alla Battaglia di Hanain, il Messaggero di Allah mandò un esercito ad Autas, dove si scontrò con i nemici e combatté con loro. Avendoli vinti e fatti prigionieri, i compagni del Messaggero di Allah sembravano astenersi dall’avere rapporti sessuali con le donne prigioniere perché i loro mariti erano politeisti. Poi Allah, l’Altissimo, riguardo a ciò prescrisse: “E vi sono proibite le donne sposate, tranne quelle (schiave) che la vostra mano destra possiede.” (Corano 4: 24) (cioè, erano legittime per loro quando il loro periodo Idda fosse giunto al termine).

Sahih Muslim B8N3433:
Abu Sa’id al-Khudri (Allah sia compiaciuto di lui) riportò che l’apostolo di Allah (che la Pace sia su di lui) inviò un piccolo esercito. Il resto dell’hadith è lo stesso tranne questo in cui dice “eccetto coloro che le vostre mani destre possiedono” e non ha fatto cenno di “quando il loro periodo di idda giunge alla fine”. Questo hadith è stato riportato sull’autorita di Abu Sa’id al-Khudri (Allah sia compiaciuto di lui) attraverso un’altra catena di trasmettitori e le parole sono: “il giorno di Autas presero delle prigioniere che avevano i loro mariti. Erano timorosi di avere rapporti sessuali con loro quando questo verso venne rivelato “…e le donne già sposate tranne coloro che le vostre mani destre possiedono>” (Corano 4: 24).

Come vediamo, anche in questo caso, come in molte altre occasioni, Maometto fa uso delle “rivelazioni” per puro tornaconto, dando un premio come incentivo ai componenti del suo esercito (sfogare gli istinti sessuali anche attraverso lo stupro), in modo da spingerli a continuare a fare la guerra.

Si veda anche:

Sahih Muslim B8N3373:
Abu Sa’id al-Khudri riporta:

Avevamo preso delle donne come prigioniere, e volevamo praticare ‘azl (coito interrotto) con loro. Abbiamo quindi chiesto al Messaggeri di Allah (che la pace sia su di lui) riguardo ad esso, egli ci ha detto: ‘Invero fatelo, invero fatelo, invero fatelo, perché tutte le anime che devono nascere fino al Giorno del Giudizio nasceranno comunque.’

Sunan Abu-Dawud B5N2150:
Abu Sa’id al-Khudri disse:

L’Apostolo di Allah (che la pace sia su di lui) inviò una spedizione militare ad Awtas in occasione della battaglia di Hunain. Incontrarono il loro nemico e combatterono con loro. Li sconfissero e li presero come prigionieri. Alcuni dei Compagni dell’Apostolo di Allah (che la pace sia su di lui) erano reluttanti ad avere rapporti con le donne prigioniere in presenza dei loro mariti che erano miscredenti. Così Allah, l’Esaltato, inviò il verso Coranico: “E vi sono proibite le donne sposate, tranne quelle (schiave) che la vostra mano destra possiede.” (Corano 4: 24)

Ed anche:

Muwatta B29N95.

Giunsi alla moschea e vidi Abu Said al-Khudri, dunque mi sedetti con lui e lo interrogai a proposito del coito interrotto. Abu Said al Khudri disse, “Andammo fuori con il Messaggero di Allah, pace e benedizione su di lui, per la spedizione contro (la tribù) Banu al-Mustaliq. Prendemmo qualche prigioniero degli Arabi e desiderammo le donne dato che l’astinenza era dura per noi. Chiedemmo il riscatto, e quindi desiderammo di praticare il coito interrotto. “Ci eravamo detti: ‘fintanto che il messaggero di Allah é tra di noi, potremmo fare coito interrotto prima di chiederglielo?’. Quindi glielo domandammo e lui disse ‘fatelo, perché tutte le anime che devono nascere fino al Giorno del Giudizio nasceranno comunque.’

Come abbiamo visto dagli hadith appena citati, lo stesso Corano fa riferimento alle donne prigioniere che erano a disposizione dei loro padroni, anche se in quel momento erano maritate:

Corano 4:24:
“E vi sono proibite le donne sposate, tranne quelle (schiave) che la vostra mano destra possiede.“

I musulmani, se volevano, avevano l’opzione di liberare le donne dalla schiavitù e di prenderle come mogli.




Spose bambine, omosessualità e poligamia: il Marocco contro l'Onu
20 Settembre 2017

http://www.liberoquotidiano.it/news/est ... zione.html

Il Marocco, tra gli Stati più laici e più impegnati nella lotta al terrorismo fondamentalista nel mondo musulmano, non accetterà le raccomandazioni dell'Onu sui diritti civili, perché "in contrasto con i principi fondanti della Nazione". Nel rapporto periodico sul grado di tutela delle libertà civili, il Consiglio dei diritti dell'Onu ha indicato al Marocco una serie di riforme da attuare. Delle 244 raccomandazioni ricevute da Rabat, solo 191 sono state accettate, mentre rimangono fuori dall'orizzonte politico modifiche importanti come l'eliminazione del reato di omosessualità. Tra le 44 sollecitazioni rifiutate, oltre la metà sono rigettate in modo assoluto, in quanto considerate pratiche consuetudinarie e perciò lecite. Il governo non apre al riconoscimento giuridico dei figli nati fuori dal matrimonio, e alla conseguente possibilità di utilizzare il test del Dna per attribuire la paternità. Inoltre, non verrà rimossa dai documenti di identità l'indicazione di figli illegittimi. Nessun limite di età poi per i matrimoni, per non intaccare la pratica delle spose bambine. Rimane lecita la poligamia, mentre le donne continueranno a essere escluse dalla successione ereditaria. La violenza coniugale seguiterà a non essere reato.

Nell'ultimo esame periodico dell'Onu, nel 2012, sulle 148 raccomandazioni, il Marocco ne aveva rigettate solo 8. Questa volta il Paese nordafricano sembra fare un passo indietro nel processo di modernizzazione, e neanche la Costituzione, approvata nel 2011, può costituire una solida base su cui costruire un percorso di laicità per il Paese. Infatti, nonostante l'espresso riferimento all'uguaglianza tra tutti i cittadini contenuta nella Carta, rimane la limitazione del "quadro speciale", un'insieme di norme che stabiliscono nella religione musulmana il fondamento della Nazione.



Velo e Islam
viewtopic.php?f=188&t=2008
https://www.facebook.com/permalink.php? ... 0147022373

Il velo non è una prescrizione divina come la pelle umana, senza la quale l'uomo morirebbe, il velo è soltanto un elemento del vestiario umano, vestiario che varia da popolo a popolo, da terra a terra, dalla preistoria alla storia, dai deserti ai monti, dalle foreste al mare. Dio non ha mai ordinato un vestito unico per tutti gli uomini della terra e per tutti i tempi a parte la pelle che oltre tutto varia anchessa di colore come il cielo, l'acqua e la terra.
Il vero velo di Dio per la donna è i suoi lunghi capelli, il Velo Vello e non certo l'orrida tela con cui le maomettane si coprono, nascondono e rinchiudono come in un sacco o una camicia di forza, una prigione soffocante di tessuto.
Il velo maomettano non è affatto una prescrizione divina ma solo una prescrizione umana che imprigiona e svilisce la donna, un elemento idolatra che viola i diritti umani quando viene imposta con la violenza, la costrizione e la minaccia anche religiosa.
Non vi è alcunché di spirituale nella copertura nascondimento del velo.


La Sharia non è la legge di D-o ma soltanto quella dell'idolo Allah e del suo profeta idolatra e assassino Maometto
viewtopic.php?f=188&t=2470
https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 8731864964
La Sharia non è la legge di D-o ma soltanto quella dell'idolo Allah che come tutti gli idoli di tutte le religioni non è D-o ma soltanto una interpretazione di D-o, che se messa al posto di D-o diventa un idolo, una bestemmia, un'offesa alla spiritualità universale e che quando viene imposta con la menzogna, l'inganno e la violenza si trasforma di fatto o automaticamente in un crimine contro l'umanità.
Ogni interpretazione del divino o D-o non è D-o e se diviene oggetto di culto come se fosse D-o tale culto religioso si trasforma di fatto in idolatra.
Le leggi di D-o sono universali e sono date all'universo intero e a tutti gli uomini della terra direttamente a ogni uomo e sono inscritte nel DNA, in ogni cellula organica e in ogni atomo della materia;
D-o non ha bisogno di intermediari umani, di profeti, di rivelatori, di incarnatori, di caste illuminate, D-o che ha creato l'universo e tutte le creature anima direttamente tutta la creazione, è il cuore di ogni cosa e di ogni creatura, da sempre e ovunque.

La pretesa delle religioni di essere le depositarie della rivelazione e della amministrazione divina è assurda presunzione umana, pura demenza, blasfemia al massimo grado che può trsformarsi in orrore e terrore, in crimini contro l'umanità, nel cancro peggiore che possa colpire la cultura, la politica e la spiritualità umane.
Le leggi di D-o sono tutte ragionevoli e universali;
e non hanno alcun bisogno di essere imposte con la fede, con la menzogna e la stregoneria dei miracoli o con l'orrore ed il terrore da parte di qualche invasato, profeta o imperatore.
Nel Corano non si trova la legge di D-o ma solo quella dell'idolo Allah, inventato da Maometto.
La Sharia è un crimine contro l'umanità che porta ogni uomo e l'umanità intera alla schiavitù dell'idolo maomettano Allah.
La Sharia è la negazione dei Diritti Umani Universali.


Sharia o legge islamica per Maometto ed il Corano
viewtopic.php?f=188&t=1460
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Re: Cultura e civiltà - incultura e inciviltà

Messaggioda Berto » dom nov 21, 2021 12:15 pm

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Re: Cultura e civiltà - incultura e inciviltà

Messaggioda Berto » dom nov 21, 2021 12:15 pm

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Re: Cultura e civiltà - incultura e inciviltà

Messaggioda Berto » dom nov 21, 2021 12:16 pm

12) Praticare la pedofilia e la Teoria del gender non è cultura e civiltà



Gender una schifosa violazione dei diritti umani

viewtopic.php?f=181&t=1634


L'identità sessuale non dipende dalla volontà e dal capriccio individuale

https://www.filarveneto.eu/forum/viewto ... 141&t=2960

L'dentità sessuale o di genere non dipende dalla volontà e dal capriccio individuale, essa è una determinazione naturale che dipende esclusivamente dalla volontà della specie che si esprime/estrinseca attraverso la determinazione genetica.
https://www.facebook.com/Pilpotis/posts/914172452492859

La mutilazione fisica e l'avvelenamento ormonale non sono un bene e un diritto ma un male e un crimine violento contro l'umanità!
Non possono essere considerate come medicine e terapie benefiche.
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Re: Cultura e civiltà - incultura e inciviltà

Messaggioda Berto » dom nov 21, 2021 12:16 pm

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Re: Cultura e civiltà - incultura e inciviltà

Messaggioda Berto » dom nov 21, 2021 12:16 pm

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