Parassiti, manipolatori dei diritti umani, ladri di vita

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Messaggioda Berto » sab giu 09, 2018 8:05 am

Migranti, Corte di Giustizia: "Richiedenti asilo non possono essere respinti senza ok del paese Ue di provenienza"
31 maggio 2018


https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/0 ... za/4394715


Un richiedente asilo che si sposti sul territorio europeo non può essere respinto verso il Paese nel quale ha fatto domanda di protezione internazionale se non con il consenso implicito o esplicito di quest’ultimo. Lo ha stabilito la Corte europea di giustizia, con una sentenza nella quale prende in esame il caso dell’iracheno Adil Hassan.

Dopo aver fatto domanda di protezione internazionale in Germania, Hassan si era spostato in Francia. Lì era stato fermato dalle autorità, che avevano fatto richiesta alla Germania di riprenderlo in carico, disponendo però anche il suo trasferimento verso il territorio tedesco senza attendere una risposta da Berlino. Per Parigi, in base al regolamento di Dublino III, era la Germania lo Stato competente ad esaminare la domanda di protezione internazionale dell’uomo, poiché era lì che aveva presentato la domanda. Lui ha fatto ricorso, sostenendo che la decisione viola il regolamento perché è stata adottata prima che Berlino rispondesse alla richiesta di ripresa in carico delle autorità francesi.

Il Tribunale amministrativo francese di Lille ha dunque chiesto lumi alla Corte di giustizia. Con la sentenza di oggi, la Corte ha stabilito che “dalla genesi e dall’obiettivo del regolamento Dublino III emerge con chiarezza che una decisione di trasferimento può essere adottata e notificata all’interessato solo dopo che lo Stato membro richiesto abbia, implicitamente o esplicitamente, accettato di riprendere in carico tale persona”.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Messaggioda Berto » sab giu 09, 2018 8:05 am

Ebrei, zingari, clandestini: accostamenti immondi e impossibili
viewtopic.php?f=205&t=2780
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Messaggioda Berto » sab giu 09, 2018 8:15 am

Un'altro demente a favore dell'accoglienza indiscriminata e scriteriata: il grillino pentastellato Roberto Fico presidente della Camera


Migranti, la Sea Watch verso Reggio Calabria: primo sbarco dell'era Salvini. Il ministro attacca: "No alle Ong che fanno da taxi"
Ha fatto rotta verso le coste italiane, in condizioni di mare proibitive e 232 persone a bordo disidratate e allo stremo. Il Viminale ha concesso il porto della città dello Stretto. Il ministro punta il dito contro il regolamento dei volontari che operano nel Mediterraneo e il no ai soccorsi di Malta, che però respinge le accuse.
Fico: "Chi fa solidarietà deve avere tutto il supporto dello Stato"
di ALESSANDRA ZINITI
08 giugno 2018

http://www.repubblica.it/cronaca/2018/0 ... -198463374

ROMA - Sarà il primo sbarco da una nave umanitaria da quando Salvini è al Viminale, e il lavoro delle organizzazioni non governative al fianco dei migranti è tornato in un lampo in primo piano tra i temi politici. Il ministro dell'Interno ha attaccato Malta - che però respinge le accuse - e ha contestato il regolamento delle Ong, alcune delle quali paragonate a taxi. Dal mondo del volontariato è partito subito l'invito a non strumentalizzare il lavoro dei volontari, mentre il presidente grillino della Camera Fico, fresco di incontro con Amnesty International e Msf, si è trovato a dover prendere le distanze dalle parole del leghista.

Finisce comunque l'odissea in mare della Sea Watch: si concluderà alle 8 con l'attracco al porto di Reggio Calabria. Le operazioni di soccorso dei 232 migranti a bordo e i successivi movimenti sono stati dal primo all'ultimo minuto coordinati dalla sala operativa della Guardia costiera di Roma senza alcun tipo di problema, ma l'imbarcazione che da quasi quattro giorni, in condizioni di mare proibitive, naviga con le persone a bordo che stanno male, soltanto oggi ha ricevuto l'indicazione sul porto italiano in cui approdare. Un ritardo inedito visto che, quando ricevono ordine di muovere verso l'Italia, normalmente la sala operativa comunica anche la direzione in cui muoversi.

"Abbiamo gente che sta molto male, disidratata, hanno sofferto molto il mare grosso e navighiamo da più di 80 ore", hanno detto da bordo. Già tre giorni fa, subito dopo il suo insediamento, Salvini - saputo del salvataggio dei migranti da parte della nave della Ong - aveva chiesto ai suoi collaboratori se era possibile non concedere l'approdo in Italia. Poi la nave è rimasta in zona Sar anche per dare aiuto a una imbarcazione di un'altra ong tedesca, la Seefuchs, un piccolo peschereccio che - con 120 persone a bordo - si è trovata in difficoltà davanti a onde alte due metri. La guardia costiera di Roma ha chiesto a Malta, porto più vicino, di intervenire per mettere in sicurezza la Seefuchs ma i maltesi si sono rifiutati e cosi da Roma è partito l'ordine a un mercantile di passaggio prima e a una nave militare italiana poi di dare assistenza alla Seefuchs. Versione che non corrisponde a quella delle autorità maltesi: "Abbiamo dato l'ok all'attracco - hanno fatto sapere - ma poco dopo la nave ci ha comunicato l'intenzione di proseguire verso la Sicilia, dal momento che le condizioni del mare non permettevano di girare l'imbarcazione".

Roma ha ordinato alla Seewatch di fare rotta verso l'Italia con il suo carico di migranti, ma il porto è stato assegnato solo stamattina. Da notare anche la singolare e inedita assenza dalla zona ricerca e soccorso delle motovedette libiche che nelle ultime settimane hanno costantemente assunto il controllo delle operazioni anche quando da Roma venivano inviate navi umanitarie sul posto, con una lunga serie di salvataggi contesi con momenti di tensione e successive indagini della magistratura italiana. Da qualche giorno, invece, i libici sembrano avere tirato le motovedette in secco. Forse una forma di pressione sul nuovo governo per capire se intenderà confermare il sostegno avuto dal precedente.

"Stiamo assistendo alla presa in giro per i cittadini di un'ong tedesca con bandiera olandese che passa davanti a Malta e saluta e arriva in Italia. Non è possibile che Malta dica no a ogni richiesta di intervento", ha sbottato il ministro parlando in prefettura a Como dopo l'aggressione a due autisti dell'autobus da parte di alcuni stranieri. "Il buon Dio ha messo Malta più vicino all'Africa della Sicilia". Ma in serata è arrivata sul caso una nota dell'ambasciatrice Vanessa Frazier: "È falso che Malta ha rifiutato di prestare soccorso - dichiara rispondendo a Salvini - il governo maltese rifiuta categoricamente l'affermazione secondo cui Malta non avrebbe adempiuto ai propri obbligi internazionali. Per quanto riguarda le aree di soccorso, Malta infatti osserva quanto stabilito dalla vigente normativa internazionale ad essa applicabile. Malta ha concluso - ha sempre operato e continuerà ad operare in osservanza a tali convenzioni per quanto concerne il principio del safety of life at sea, come è accaduto in questo caso e ogni volta che ve ne sarà necessità".

Non c'è solo Malta nel mirino del ministro dell'Interno. Ci sono anche i volontari. "Il governo sta lavorando sul piano delle Ong" ha spiegato Salvini, sottolineando come alcune facciano volontariato "altre affari". "Non è possibile che via siano Ong con bandiere spagnole, olandesi e di Gibilterra che arrivano in Italia. C'è da lavorare". E ancora: "Purtroppo non è con l'attuale regolamento delle Ong che operano nel Mediterraneo che si può intervenire in maniera efficace. C'è un preciso disegno al limite delle acque territoriali della Libia per fungere da taxi".

Non la vede allo stesso modo il presidente della Camera Roberto Fico, proprio oggi impegnato in una serie di incontri che lo ha visto a colloquio con i rappresentanti di Amnesty International e, in mattinata, quelli di Medici senza frontiere. Non ha voluto rispondere direttamente alle parole di Slavini, ma la sua visione è chiara. "Ritengo che chi fa solidarietà deve avere tutto il supporto dello Stato - ha detto - lo Stato deve stare vicino a chi aiuta gli ultimi, perché la loro sofferenza è la mia sofferenza, la loro ricerca di una dignità è la mia ricerca, non solo in tema di migranti ma in generale di diritti. Ho incontrato Msf perchè è una Ong molto importante, che si occupa in tutto il mondo di aiutare le persone che hanno bisogno, ha campi in zone di guerra ed è impegnata soprattutto nel Mediterraneo. La solidarietà appartiene a tutti".
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Messaggioda Berto » dom giu 17, 2018 8:40 am

Un povero ebreo veneto di sinistra o democomunista a favore dell'invasione, dell'accoglienza incontrollata, indiscriminata e scriteriata, senza alcun risppetto per i diritti umani e civili dei cittadini italiani ed europei


Dario Calimani, Università di Venezia

https://www.facebook.com/paginebraiche/ ... 2813362076

Una società civile non ha il diritto di respingere chi cerca la salvezza. E un governo non ha il diritto di indurire il cuore del suo popolo facendo leva sulla paura del diverso.
Garantire la sicurezza del paese non può non contemplare allo stesso tempo la salvaguardia dello spirito di solidarietà. L’alternativa è l’imbarbarimento della coscienza umanitaria di un popolo.
La salvezza la si conquista nell’al di qua.

http://moked.it/blog/2018/06/12/salvezza-5


https://it.wikipedia.org/wiki/Dario_Calimani
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Messaggioda Berto » dom giu 17, 2018 8:42 am

La mia terra non è la tua terra. Chiudere i porti e presidiare ogni metro di costa.
viewtopic.php?f=194&t=2784
La terra è di tutti ma ognuno ha la sua terra e la deve difendere. Chiudere i porti e presidiare ogni metro di costa e di confine.
Prima del proprio diritto a emigrare, esiste il dovere di chiedere agli altri il permesso di essere accolti e il loro diritto di negarlo.


A difesa dei diritti umani e civili dei cittadini italiani ed europei
Contro l'invasione che viola e calpesta i diritti umani e civili e la sovranità dei cittadini italiani ed europei
viewtopic.php?f=194&t=2778
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Messaggioda Berto » gio giu 21, 2018 2:43 pm

Il demenziale irresponsabile e fanatico Bergoglio che non ha alcun rispetto per la democrazia e per i diritti umani e civili dei cittadini italiani

Papa Francesco sui migranti: "Senza di loro l'Europa si svuota"
Luca Romano - Mer, 20/06/2018

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 43084.html

In una intervista esclusiva con Reuters, Papa Francesco parla della gestione dei migranti, affermando che i populisti "stanno creando una psicosi" sulla questione dell'immigrazione, e che società che invecchiano, come quella europea, rischiano invece "un inverno demografico grande" e hanno dunque bisogno degli immigrati

È tornato l'allarme populismo. In una intervista esclusiva con Reuters, Papa Francesco parla della gestione dei migranti, affermando che i populisti "stanno creando una psicosi" sulla questione dell'immigrazione, e che società che invecchiano, come quella europea, rischiano invece "un inverno demografico grande" e hanno dunque bisogno degli immigrati.

Senza immigrazione, ha aggiunto, l'Europa "diverrà vuota".

Sulla vicenda Aquarius però Bergoglio alla fine non di discosta tanto dalla redistribuzione dei profughi invocata anche dal governo Conte e da Salvini: "Credo che non si debba respingere la gente che arriva, si devono ricevere, aiutare e sistemare, accompagnare e poi vedere dove metterli, ma in tutta l'Europa".

Durante la Giornata mondiale dedicata ai rifugiati, il Pontefice poi ha lanciato il suo appello: "Incontriamo Gesù nel povero, nello scartato, nel rifugiato. Non lasciamo che la paura ci impedisca di accogliere il prossimo bisognoso! #WithRefugees".
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Messaggioda Berto » gio giu 21, 2018 2:44 pm

La demenziale e presuntuosa Bonino che non ha alcun rispetto per la democrazia e per i diritti umani e civili dei cittadini italiani


Migranti, Bonino: "È uno dei momenti più bui della democrazia liberale. Non rassegnamoci a linguaggio squadrista"
di Cecilia Ferrara | 21 giugno 2018

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/0 ... ta/4441609

“Stiamo vivendo uno dei momenti più bui della storia della nostra repubblica dell’ordinamento costituzionale e della democrazia liberale”. Senza giri di parole Emma Bonino, senatrice di Più Europa, descrive il momento politico attuale. Lo afferma in occasione della “Giornata mondiale del rifugiato” durante la presentazione della campagna per la legge di iniziativa popolare europea Welcoming Europe (welcomingeurope.it) che mira a decriminalizzare il soccorso ai migranti, creare vie legali di accesso all’Europa e punire sfruttamento e abusi su chi migra. “Forse non ci siamo accorti tutti bene di quello che sta succedendo – aggiunge la Bonino facendo riferimento al nuovo corso del governo giallo-verde sull’immigrazione – e sono veramente molto preoccupata. Quindi dobbiamo costruire una resistenza non di rabbia, una resistenza di speranza, col sorriso. Ma una resistenza”. “E soprattutto – aggiunge la Bonino – non rassegnamoci a questo linguaggio squadrista sui migranti”.
L’iniziativa si è tenuta a Roma al Caffè Nemorense durante una rassegna dedicata alle politiche dell’accoglienza in Italia. Sul palco anche Don Mussie Zerai, il sacerdote eritreo da anni in Italia che con la sua agenzia di informazione Habeshia è un punto di riferimento per i migranti. Un anno fa anche Don Mussie Zerai è finito nelle indagini della procura di Trapani per favoreggiamento all’immigrazione clandestina, la stessa indagine che portò al sequestro della nave Juventa della Ong tedesca Jugend Rettet. “Criminalizzare le ONG che fanno soccorso in mare vuol dire togliere di torno testimoni scomodi – afferma il sacerdote che fu candidato a Nobel per la Pace nel 2015 – che testimoniano come gli stati lasciano morire i migranti che tentano i passaggi in mare. Le ong hanno iniziato ad agire nel 2014 dopo la fine della missione Mare Nostrum per colmare il vuoto lasciato dall’Europa. E chiamare le navi delle Ong ‘taxi del mare’ è fuorviante. I migranti morti in mare prima del 2014 sono stati 27mila, non è che visto che non c’erano le Ong non partivano. Partivano lo stesso”.
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Messaggioda Berto » sab giu 30, 2018 4:24 am

Questo è tra i peggiori


Saviano mente sui migranti (clandestini) Ecco tutte le sue fake news
Massimo Malpica - Ven, 29/06/2018

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 45973.html

Lo scrittore sbugiardato da «Lavoce.info»: è una bufala che l'Ue ci abbuoni 5 miliardi di debito per l'accoglienza

Roma «È una bugia. È falso», giurava in tv Roberto Saviano, snocciolando due settimane fa a «Di Martedì», su La7, le sue verità sull'immigrazione e sull'accoglienza.

Peccato che nell'occasione sia stato lui a diffondere fake news e a dire il falso. Mica l'accusa arriva da un Salvini qualunque. A beccare in fallo l'autore di Gomorra sono stati infatti i fact checker di Lavoce.info, il quotidiano online fondato da Tito Boeri, analizzando le parole dello scrittore.

Ma che aveva detto Saviano? Attaccando il governo per aver chiuso i porti, aveva appunto definito «falsa» la narrazione dell'esecutivo, che sostiene di essere stato «abbandonato dall'Europa a sostenere il peso economico dell'immigrazione». E perché per Saviano sarebbe «una bugia» quello che «il governo vuol farci credere»? Perché, spiegava lo scrittore, «solo negli ultimi anni al nostro Paese sono stati dati 800 milioni di euro di fondi dall'Europa per la gestione dei flussi dei rifugiati, ma l'apporto più corposo lo si riceve indirettamente». Ossia, proseguiva Saviano, grazie alla «concessione» fatta dalla Ue all'Italia «di scorporare dal bilancio questi 5 miliardi che servono per i rifugiati e che quindi non vanno a pesare sul rapporto debito/Pil, cioè non pesano sul debito italiano, non sulle nostre tasche».

Parole dure, accuse decise e senza tentennamenti. Ma false. A dirlo, appunto, lavoce.info, che analizza le parole dello scrittore ed emette un verdetto drastico. Quella di Saviano è una fake news, a tutto tondo. Cominciamo dai soldi. Quegli 800 milioni di euro sono veri? Sì, anche se non è chiaro che cosa intendesse con «ultimi anni». I soldi incassati dall'Italia negli ultimi otto, per esempio, sono 690 milioni di euro, un po' meno di quanto dice Saviano, che magari si riferiva al decennio. La cosa interessante, semmai, è quanto queste «elargizioni» pesino sul totale delle spese sostenute dal nostro Paese per l'accoglienza. E qui si ride: per Saviano quella è la prima prova del «non abbandono» italiano da parte Ue, eppure rispetto agli oltre 20 miliardi di euro spesi dall'Italia nell'accoglienza negli ultimi 8 anni, quei soldi sono meno del 3,4 per cento. Alla faccia del supporto: praticamente un'elemosina, e meno male che era il governo a mentire.

Va detto però che Saviano stesso diceva che «l'apporto più corposo» è quello indiretto, ossia la possibilità di «scorporare» i miliardi spesi per accoglienza dal debito. Peccato che sia un errore piuttosto grossolano anche quello. Anzi, per dirla con Gabriele Guzzi, l'autore del fact-checking per lavoce.info, una «grave imprecisione».

«Egli (Saviano, ndr) - si legge nel «verdetto» - ritiene che il margine di flessibilità per l'accoglienza ai migranti sia equivalente a uno scorporo della spesa dal computo del deficit». Ma quei costi, a prescindere dalla (peraltro parziale) concessione di deviare dal percorso di consolidamento dei conti pubblici, «devono essere sempre finanziati o con tasse o con deficit». Parafrasando Saviano - e correggendo con l'occasione la sua «dichiarazione falsa» - «pesano sul debito italiano, pesano sulle nostre tasche».


Ma anche il Tito Boeri è un gran bugiardo che racconta come i clandestini che arrivano in Italia solo per il fatto do arrivare, ci pagherebbero le pensioni, è come se arrivando in Italia arrivassero con valige di soldi che appena messo piede su siuolo italiano corrono a versarli all'INPS per pagarci le pensioni.


Pensioni, Boeri lancia l'allarme sulla riduzione dell'immigrazione
2018/06/29

https://www.lettera43.it/it/articoli/ec ... one/221506

Il contenimento dell'immigrazione potrebbe avere ripercussioni acnhe sul piano previdenziale. A sostenerlo è il presidente dell'Inps Tito Boeri, secondo cui «gli scenari più preoccupanti per la spesa pensionistica prevedono una forte riduzione dei flussi migratori che è già in atto».

«IL SISTEMA NON È IN GRADO DI ADATTARSI». «Il sistema pensionistico non è in grado di adattarsi alla diminuzione dei contribuenti» legata al calo dei nati in Italia, ha proseguitoBoeri. «Il problema è serissimo e dell'immediato. Volenti o nolenti l'immigrazione può darci un modo di gestire questa difficile transizione demografica. Avere immigrati regolari ci permette di avere flussi contributivi significativi».

«SERVIRANNO 20 ANNI PER LE NUOVE GENERAZIONI». Col calo dei flussi, ha spiegato Boeri, l'arrivo di migranti «comincia a essere non più sufficiente» a controbilanciare «il calo degli autoctoni. Le previsioni ci dicono che nel giro di pochi anni perderemmo città intere e questo è un problema molto serio per il nostro sistema pensionistico. Anche se gli italiani ricominciano a fare i figli, ci vorranno almeno 20 anni prima che comincino a pagare contributi». «Chiunque abbia un ruolo» - ha aggiunto - «deve spiegare agli italiani questo problema» che si manifesta già «e non fra 10 anni».

Pronta la replica del ministro dell'Interno Matteo Salvini, che su Twitter ha scritto: «Secondo Boeri, presidente dell'Inps, la 'riduzione dei flussi migratori' è preoccupante perché sono gli immigrati a pagare le pensioni degli italiani...E la legge Fornero non si tocca. Ma basta!!!»

Alberto Pento
Questo è tra più dementi e bugiardi che vi siano


Non si confondano gli stranieri (per lo più europei e cristiani) regolari e legali residenti che lavorano, che rispettano la terra e la gente che li ospita, con i "migranti invasori" clandestini, irregolari, illegali e i profughi o i finti profughi nazi-maomettani afro-asiatici che continuano ad arrivare e ad invaderci che non lavorano e non possono lavorare perché il lavoro non c'è, che vivono alle nostre spalle e che delinquono, che stuprano, rubano, rapinano, spacciano, ci minacciano e progettano attentati terroristici.

Non si confondano gli stranieri regolari residenti che lavorano con i migranti irregolari e i profughi che continuano ad arrivare che non lavorano e non possono lavorare perché il lavoro non c'è.
Nella penisola italica a giugno 2015, secondo i dati ISTAT il 12,7% della popolazione era disoccupata.
Cosa significa?
Significa che tutti questi "migranti irregolari" che arrivano dal mare, sono persone disoccupate che vanno ad aggiungersi ai disoccupati già esistenti e a gravare sulle casse dello stato che è pieno di debiti da far paura e che strozza di tasse le genti italiche che lavorano.
viewtopic.php?f=194&t=1801



"Non è affatto vero che i migranti ci pagano le pensioni"
Claudio Cartaldo - Ven, 27/10/2017

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 57003.html

Gian Carlo Blangiard, demografo e professore all' Università Bicocca di Milano, smonta la bugia buonista sulle pensioni e i migranti

Non è tutto oro quel che luccica. E non è sempre così vero che "i migranti ci pagano le pensioni".

Il classico ritornello buonista che vuole tutti gli stranieri alacremente impegnati per pagarci il riposo dopo il lavoro, non trova d'accordo tutti gli studiosi. Non si allinea a questa posizione Gian Carlo Blangiard, demografo e professore all' Università Bicocca di Milano. Secondo cui "tutto questo discorso potrebbe economicamente avere un senso, solo immaginando che gli immigrati alla fine mollino tutto e se ne vadano via, lasciandoci i contributi in via definitiva. Ma non è così".

Il professore ha analizzato i dati, spiegando per quale motivo bisogna smetterla di dire che gli immigrati ci pagano le pensioni. "Nel nostro sistema pensionistico, quando paghi hai dei diritti e un giorno dovrai ricevere ciò che hai versato. Nel bilancio complessivo c'è sempre questa brutta tendenza a considerare i versamenti previdenziali come se fossero lasciati in via definitiva al bilancio statale o comunque dell' Inps. Non è affatto così".

In sostanza gli stranieri sarebbero una miniera d'oro solo se lavorassero qui tutta la vita e poi, arrivati all'età della pensione, se ne tornassero nel loro Paese senza chiedere all'Inps nemmeno un euro. Cosa che, ovviamente, non accadade. "Peraltro - spiega il professore - se vanno via, le norme sono tali per cui avranno diritto a riceverla, ovunque siano andati. E comunque, non se ne vanno . Non c' è nessuna evidenza empirica di soggetti che tornano a casa una volta diventati anziani".

Blangiard ha provato a fare una stima. "Nell' arco di dieci anni, circa 2 milioni di stranieri diventeranno italiani. Questi, se tornano a casa loro, è solo per le vacanze. Non possiamo e pensare che questa gente a un certo punto se ne vada lasciandoci i contributi". Chiaro. Il conto economico, quindi, alla fine sarà in pareggio, se non negativo. "Se togliamo di mezzo il contributo previdenziale - conclide il professore - e non lo consideriamo come un regalo, ma semplicemente come un prestito, come deve essere, allora la differenza tra quanto danno e quanto ricevono è negativa. Ricevono non tantissimo, ma un po' di più rispetto a quello che danno. Questo è un dato di fatto. Il prestito che loro ci fanno è utile dal punto di vista della cassa, cioè per pagare le pensioni oggi. Ma i conti torneranno quando sarà il momento a nostra volta di pagare le loro di pensioni".


I clandestini e i finti profughi disoccupati non aumentano il PIL e non pagano le pensioni ai pensionati
È chiaramente una menzogna quello che raccontano certi fanfaroni che questi "migranti irregolari e nuovi disoccupati" possano contribuire con la loro disoccupazione ad aumentare il PIL e a pagare le pensioni dei pensionati.
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Messaggioda Berto » gio lug 05, 2018 12:19 pm

Un'altro "povero" presuntuoso e irresponsabile salvatore del mondo a spese e a danno degli altri


Vescovo scrive a Conte: "No a porti chiusi, delusi dall'Italia"
Giuseppe Aloisi - Mar, 03/07/

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 48368.html

Un altro vescovo critico sulla stretta del governo in materia d'immigrazione. Monsignor Bettazzi ha scritto una lettera aperta al presidente Conte

Ancora un presule critico sulla stretta impressa dal governo in materia d'immigrazione.

Monsignor Luigi Bettazzi ha 95 anni, è il vescovo emerito di Ivrea ed è stato il presidente di Pax Christi.

L'uomo di Chiesa ha preso carta e penna per inoltrare una missiva al premier dell'esecutivo "gialloverde". Molti membri dell'episcopato italiano, durante questi prime giornate estive, hanno preso posizione "contro" Matteo Salvini per via della mancata accoglienza della nave Aquarius. Ma più in generale, sembra essere contestato proprio il cambio di linea.

Una lettera, quella che Bettazzi ha indirizzato in modo aperto al professor Giuseppe Conte, nella quale si legge: "Ci siamo resi conto che Lei, al recente vertice Ue, ha fatto sentire fortemente la voce dell’Italia; ma - ha aggiunto il monsignore, come riportato dalla Sir - siamo stati delusi dalla sordità della maggioranza dei rappresentanti dell’Europa (me lo lasci notare, anche delle nazioni tradizionalmente più ‘cristiane’) e dell’incapacità dell’insieme di mantenere le tradizioni ‘umane’ del nostro Continente e dell’ispirazione iniziale della sua unità". L'umanitarismo tipico del vecchio continente starebbe venendo meno.

"Siamo - ha continuato Bettazzi parlando a nome 'di tanti di cui ho colto il pensiero' – altrettanto delusi che, nella difficoltà di ottenere consensi più ampi, l’Italia rimanga su posizioni di chiusura, forse (ma solo ‘forse’ se guardiamo al nostro passato coloniale o ci proiettiamo sul nostro futuro demografico) comprensibili sul piano della contrattazione, non su quello del riferimento a vite umane".

Il governo, insomma, è alla ricerca di alleati che possano condividere la spinta solidaristica proveniente dall'Italia, ma all'interno della stessa ricerca l'Italia sarebbe finita per "chiudersi". "Siamo tanti - ha ammonito il presule - a non volerci sentire responsabili di navi bloccate e di porti chiusi, mentre ci sentiamo corresponsabili di Governi che, dopo avere sfruttato quei Paesi e continuando a vendere loro armi, poi reagiscono se si fugge da quelle guerre e da quelle povertà; non vogliamo vedere questo Mediterraneo testimone e tomba di una sorta di genocidio, di cui diventiamo tutti in qualche modo responsabili".

Poi una sorta di stoccata al ministro dell'Interno e agli slogan utilizzati dalla formazione politica che guida: "Al di là di un’incomprensibile indifferenza o di un discutibile privilegio ( ‘prima gli italiani’ – quali italiani? – o ‘prima l’umanità’?!), credo che - conclude il vescovo - nell’interesse della pace, aspirazione di ogni persona e di ogni popolo, l’Italia possa e debba essere – per sè e per tutta l’Europa – pioniera di accoglienza, controllata sì, ma generosa".

Il messaggio è chiaro: Bettazzi scrive a Conte affinché anche Salvini comprenda. La Chiesa non molla un millimetro e rivendica la bontà dell'apertura dei porti ai migranti.


I falsi buoni che fanno del male - I falsi salvatori del mondo
viewtopic.php?f=141&t=2574
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Messaggioda Berto » sab lug 21, 2018 8:31 pm

Il medico di Lampedusa: "Non sono più orgoglioso di essere italiano"
Giuseppe Aloisi - Mar, 10/07/2018

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 51555.html

Il medico di Lampedusa, dottor Pietro Bartolo, ha detto di non essere più orgoglioso della propria italianità. Aggiungendo che quello dei migranti è un "nuovo Olocausto"

"Mi viene difficile dire oggi di essere orgoglioso di essere italiano. Prima mi sentivo orgoglioso, oggi non lo posso dire più".

Parole rilasciate attraverso un'intervista dal dottor Pietro Bartolo, conosciuto per essere il medico deputato alle prime visite dei migranti che sbarcano sull'isola di Lampedusa.

Bartolo è stato intervistato da InBlu Radio, il network radiofonico della Conferenza episcopale italiana. Il contenuto dell'intervista è stato riportato dalla redazione de Il Sismografo. La linea dura del governo con le Ong, quella che sta cercando di debellare anche l'immigrazione clandestina, continua a non piacere a molti. Specie a chi si è sempre occupato d'accoglienza. Nella conversazione trasmessa dalla radio dei vescovi italiani, il dottor Bartolo ha detto che: "Per oltre 25 anni – riferendosi all'Italia - non abbiamo mai messo un filo spinato o un muro. E in questo abbiamo fatto la storia e siamo diventati veramente campioni del mondo. Ma da circa un anno abbiamo alzato due muri: uno in Libia con gli accordi di governo e un altro monumentale quello della paura e dell' odio che ci ha fatto alzare un muro peggiore del muro di cemento o di filo spinato".

Il medico di Lampedusa sembra quindi estendere il campo delle responsabilità politiche anche a quanto fatto dall'ex ministro dell'Interno Marco Minniti. Bartolo ha parlato, infatti, di un cambiamento iniziato un anno fa.

"Questo mi dispiace - ha aggiunto - perchè l'Italia non è questa. L'Italia è un popolo accogliente che ha vissuto la migrazione sulla propria pelle. Spero di tornare a dire al più presto di essere orgoglioso di essere italiano", ha chiosato. Poi la stoccata nei confronti di una narrazione che sarebbe deformata e non mostrerebbe la drammaticità del fenomeno: "Spesso vengono racconate tante menzogne. La gente - ha sottolineato il medico italiano - non sa qual'è veramente la realtà. Giro l'Italia facendo vedere video e foto della realtà di Lampedusa e dei migranti. Quindici giorni fa attraverso un'evacuazione medica da una nave militare che aveva recuperato 120 persone mi hanno portato qua a Lampedusa alcuni migranti che avevano bisogno di cure. Erano veramente in condizioni disastrose quello che stava meglio pesava 30 chili. Altro che Auschwitz".

La storia, nelle sue declinazioni più tragiche, si starebbe ripetendo. Tanto che Pietro Bartolo ha definito quello attualmente in corso come un "nuovo Olocausto". Il fatto che gli sbarchi siano diminuiti, infine, non costituirebbe un segnale positivo: restare in Libia - ha fatto intendere il medico italiano - significherebbe essere spesso destinati ai lager.

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