Libertà di pensiero, di critica e di espressione contro i dogmi e l'idolatriaviewtopic.php?f=201&t=2138Giudizio (negativo) sull'islam: sospeso il profGiuseppe De Lorenzo - Ven, 28/07/2017
http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 25544.htmlVietato dare giudizi (negativi) sull'islam. Lo sa bene Pietro Marinelli, 61enne docente di Diritto ed Economia all'Istituto superiore “Falcone-Righi” di Corsico, piccolo comune nell'hinterland milanese.
Marinelli vanta oltre 30 anni di carriera, la laurea in Giurisprudenza, un'altra in Scienze religiose e un curriculum di tutto rispetto. Cui però ora dovrà aggiungere le accuse di islamofobia.
Tutto inizia il 31 maggio scorso. Il professore entra in una classe quinta per la lezione di diritto internazionale. Tema: lo Stato Islamico. E visto che al “Falcone-Righi” ancora si rispettano le buone maniere, quando il prof entra in classe gli studenti si alzano in piedi. Tutti, tranne lei: un'alunna 18enne di origine egiziana che si giustifica affermando di essere in periodo di ramadan. “Una pratica religiosa non ti dà certo diritto di non rispettare una consuetudine dell'Istituto”, fa notare il docente. Ma tant'è. “Per sviluppare il suo senso critico ho provato a chiederle cosa significasse il ramadan. E lei sosteneva fosse solo un periodo di riflessione. Le ho detto che non è così. Che viene celebrato per ricordare la discesa dal cielo del Corano, parola increata di Allah”. Ne nasce allora una discussione in cui Marinelli spiega l'origine e il significato del rito musulmano, accennando però valutazioni critiche nei confronti dell'islam e di una pratica di digiuno che “non mi sembra umana”. Apriti cielo.
La studentessa esce dalla classe senza permesso, salta la lezione sull'Isis e si becca una nota. Ma non è lei a doversi preoccupare. Poche ore dopo la madre scrive una lettera alla preside, Maria Vittoria Amantea, denunciando “un terribile" fatto "di intolleranza religiosa”. Nella missiva vengono riportate alcune frasi che Marinelli avrebbe pronunciato al fine di “offendere e sminuire" la fede musulmana: l'islam è una religione priva di senso; il Corano è una ridicolaggine insensata; il Ramadan è disumano; l'islam dovrebbe essere vietato dalla legge e via dicendo. “Alcune sono state palesemente esagerate – dice il professore – altre totalmente inventate”.
Fatto sta che ragazza presenta pure un esposto ai carabinieri e lo stesso farà la preside “a tutela dell'onorabilità dell'istituto”. Nemmeno si trattasse di lesa maestà, scatta il procedimento disciplinare: Marinelli è accusato di aver offeso l'alunna e di essere venuto meno “al suo principale dovere come docente e educatore”.“Prima di avviare l'iter non hanno neppure tenuto conto della mia dichiarazione, protocollandola volutamente in ritardo”, denuncia lui, che in tutta risposta ha depositato due contro-esposti (la preside, contattata per telefono e mail, non è ancora risultata reperibile). Il 24 giugno il caso finisce in presidenza per l'audizione in difesa. Obiezioni, spiegazioni, precisazioni: tutto inutile. Arriva una punizione esemplare: sette giorni di sospensione e relativa decurtazione dello stipendio.
Marinelli però rivendica “libertà di opinione”: “Io non ho offeso, ho solo dato una mia valutazione dell'islam alla luce dei miei studi. Una cosa sono le affermazioni sulle persone, altro quelle sulla religione. Credo rientri nei miei obblighi educativi stimolare gli studenti ad avere una visione critica della vita, anche rispetto alle proprie tradizioni religiose". Difficile dargli torto. "Come i cristiani ascoltano le lezioni sulle crociate o sull'Inquisizione e non presentano esposti contro i docenti - continua - così devono fare pure gli islamici. Anche quando si dice che l'Isis è il vero riferimento del mondo islamico oppure che nell'islam ci sono meno libertà rispetto al cristianesimo”.
Il ragionamento non fa una piega. Ma non aiuta: condannato per aver violato gli articoli 3 e 19 della Costituzione (uguaglianza e libertà di culto) e due articoli del codice deontologico. “Io non ho insultato nessuno né limitato la libertà di alcuno. Ho solo espresso un giudizio sull'islam”. Tradotto: critichi Maometto e finisci nei guai.
Alberto PentoQuesta è una grave violazione dei Diritti Umani Universali, dei valori e delle livertà democratiche e della stessa costituzione italiana.Al professore si contesta di aver violato i seguenti articoli della costituzione:Articoli 3 e 19 della Costituzione (uguaglianza e libertà di culto)
Art. 3. Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art. 19. Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purchè non si tratti di riti contrari al buon costume
Si consideri come la religione islamica abbia riti e prescrizioni giuridiche contro il buon costume ed altre leggi: per esempio le preghiere contro i non islamici e in particolare contro gli ebrei e i cristiani; inoltre andrebbero considerate tutte anche le prescrizioni coraniche che violano i diritti umani, le leggi italiane ed europee, contro i diversamente religiosi e pensanti, contro gli apostati, le donne, contro gli omosessuali ...
Tali aspetti criminali della religione islamica o ideologia politica mussulmana rendono tale "culto" molto simile se non peggiore al nazismo maomettano e pertanto sono crimini contro l'umanità che violano e sminuiscono fortemente e irreparabilmente la dignità umana.
Si considerino anche questi altri articoli a favore del professore: l'islam promuove e prescrive la violenza e la guerra contro i non islamici e ciò è contro l'articolo 11 della Costituzione, inoltre le reazioni della ragazza mussulmana, della madre e della preside violano l'art. 21 della Costituzione Italiana.
Art. 11. L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parita' con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranita' necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
Art. 21. Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili. In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo d'ogni effetto. La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica. Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.
Siamo al paradosso per il quale una studentessa islamica viene sostenuta ed appoggiata nella sua convinzione che la critica all'Islam sia una offesa a lei come persona; il fatto ancora più grave è che un'autorità statale italiana adotti come criterio di giudizio la mentalità islamica, secondo la quale ogni fedele è parte integrante della "umma", ossia la comunità musulmana, per cui l'offesa alla religione islamica viene considerata come offesa alla persona del credente islamico.https://www.facebook.com/pietro.marinel ... 3583063468 Carmelo Marletta Egregio professore, la sua preside , più che la umma e le leggi islamiche , dovrebbe seguire l'Ordinamento italiano, visto che in Italia ancora vige la nostra Costituzione e non le leggi coraniche.E' opportuno che i Dirigenti di Scuole italiane (non islamiche) promuovano l'integrazione DI TUTTI GLI STUDENTI, anche quelli di fede islamica.Questi comportamenti, anzi, dovrebbero essere segnalati dalla Scuola in sede di valutazione di un'eventuale cittadinanza italiana. Di recente la Cassazione si è pronunciata in merito all'integralismo di persone che vengono VOLONTARIAMENTE nel nostro Paese che ha usi, costumi e religione, lontano anni luce dalla loro. Ecco un estratto della recente la sentenza della Prima sezione penale della Suprema Corte, di cui la sua preside, la studentessa e l'agguerrita mamma devono tenere conto. “E' essenziale l’obbligo per l’immigrato di conformare i propri valori a quelli del mondo occidentale, in cui ha liberamente scelto di inserirsi, e di verificare preventivamente la compatibilità dei propri comportamenti con i principi che la regolano e quindi della liceità di essi in relazione all’ordinamento giuridico che la disciplina”.Il verdetto aggiunge che “la decisione di stabilirsi in una società in cui è noto, e si ha la consapevolezza, che i valori di riferimento sono diversi da quella di provenienza, ne impone il rispetto”. https://www.fattidalweb.com/2017/05/19/ ... tu-approvi https://www.facebook.com/Solidariet%C3% ... 8051095731Pietro Marinellihttps://www.facebook.com/pietro.marinelli1Cari amici, la preside del mio Istituto ha chiesto, nei miei riguardi, una visita medica di controllo, alla Commissione medica di verifica della Sovrintendenza della Lombardia, per accertare la mia idoneità o inidoneità all'insegnamento. Ciò perché lei sostiene che io abbia "disturbi nel comportamento gravi, evidenti e ripetuti, che fanno presumere l'esistenza dell'inidoneità psichica permanente assoluta o relativa al servizio". Acclude una relazione che si è rifiutata di farmi conoscere, ma è molto probabile, essendo stata richiesta dopo i fatti in questione, che riguardi le espressioni non "politicamente corrette" sull'islam. Credo di poter fare un paragone con il trattamento riservato ai dissidenti sovietici, che venivano sottoposti a visita medica in quanto considerati "malati mentali" da rieducare, poiché avevano un pensiero diverso da quello dell'ideologia comunista.
Carissimo Hafeez Abdul Raja,tu sai che io ti stimo moltissimo come persona (e mi dispiace che tu abbia scelto di andare a vivere nel Regno Unito). Tu sei un grande uomo, oltre che un ottimo marito ed un eccellente padre. E sai che posso dire questo perché ci conosciamo da molti anni, per la mia frequentazione dell'Internet Point di via Dolci, adesso gestito dal caro Husnain Safraz. Volevo dirti una cosa: io capisco che per te questa questione sia problematica, in quanto tu prendi a cuore tutte le questioni riguardanti l'islam come tue questioni personali. ma è proprio questo il punto della questione: Tu non sei l'islam! Tu non sei responsabile delle nefandezze che talvolta vengono compiute nei Paesi islamici! Ognuno è responsabile delle proprie azioni! Tu non sei responsabile degli eccidi di cristiani compiuti dagli estremisti islamici! Tu non sei responsabile delle diciotto guerre guidate personalmente da Maometto! Tu sei un uomo libero! Tu potresti anche decidere di essere ateo oppure di cambiare religione!
Perdonatemi, forse non ho capito nulla dai miei studi di Giurisprudenza; forse non avrò capito niente neanche della Costituzione, ma io devo insegnare che lo Stato LAICO (che non è lo Stato laicista, ossia contro le religioni) è lo Stato che si astiene dall'intervenire nelle fedi religiose dei singoli individui e lascia loro la libertà di professarle (art. 19 Cost.), come lascia la libertà di manifestare il proprio pensiero a chi le vuole criticare (art. 21 Cost.).
REGIONE, CECCHETTI (LEGA): "INTERROGAZIONE SU CASO DOCENTE CORSICO"(OMNIMILANO)
Il prof. Pietro Marinelli dell'istituto "Falcone-Righi" di Corsico ha subito un pesante provvedimento disciplinare solo per aver espresso in classe la sua opinione critica sull'islam.
Ho presentato un'interrogazione in Regione perché ritengo che questa cosa sia scandalosa: la libertà di espressione deve essere sempre e comunque tutelata!
Milano, 02 AGO -"Se i fatti fossero confermati, sarebbe gravissimo" E' quanto dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale Fabrizio Cecchetti (Lega Nord) in merito al docente dell'Istituto "Falcone-Righi" di Corsico, professore Pietro Marinelli, che sarebbe stato punito con sette giorni di sospensione e una decurtazione dello stipendio per aver espresso in classe alcune opinioni sull'islam.
"Occorre fare piena chiarezza su questa vicenda - afferma Cecchetti - perche' e' impensabile che un professore, per il solo motivo di aver espresso un'opinione critica sull'islam, possa ricevere un provvedimento disciplinare. Se cio' fosse confermato, sarebbe di una gravita' inaudita: la critica a una religione non puo' assolutamente comportare punizioni e bavagli, cio' a tutela della piu' importante caratteristica della nostra democrazia: la liberta' d'espressione".
"Per questi motivi - conclude Cecchetti - ho presentato un'interrogazione per chiedere alla giunta regionale di fare luce sulla vicenda, valutando che quanto emerso in questi giorni corrisponda al vero: se fosse confermata la buona condotta del professore, la Regione dovra' chiedere ufficialmente all'Ufficio scolastico della Lombardia di ritirare la sanzione disciplinare nei suoi confronti ed eventualmente censurare il comportamento del
preside".
www.fabriziocecchetti.net ???
Mohamed Adly Prof Pietro Marinelli Maometto non ma ha guidato guerre Maometto è l'ultimo progetta che è stato mandato dal dio Maometto ci ha insegnato come ci possiamo comportare e come possiamo trattare a non sono musulmani Maometto ci ha insegnato ad amare e rispettare le persone Maometto tramite il curano ci ha messo nella strada giusta prof forze tu non sappia che io per essere musulmano devo credere in Gesù e in Maria il curano ci ha raccontato la storia di Gesù e di Maria anzi addirittura c'è nel curano una sura che quasi 100 pagine si chiama ( Maria ) Maometto è misericordia per il mondo prof mi dispiace dirti che il tuo modo e le tue parole non fanno altro che fomentare l'odio prof so benissimo che tu sei una persona molto intelligente per quello ti invito di leggere il curano e studiare bene il curano e sono sicuro che ti cambi idea o almeno prova ascoltare il curano anche per una volta vai su YouTube e ascolti una sura del curano poi mi dirai I tuoi sentimenti
Andrea Sacchi pensare che una religione (qualsiasi religione) ti debba dire come vestirti, cosa mangiare e come comportarti con gli altri, o insegnarti la storia nel 2017 è roba da minorati mentali. Hai un cervello, usalo non è lì per bellezza o per essere riempito di cazzate di matrice religiosa.
Maurizio Deb Questo il corano non l ha mai letto e dice di essere pure musulmano boh
Max VetterMohamed Adly Si può pensare di Maometto e dell'Islam quello che ci pare, ma i dati storici quelli sono. A partire dalla battaglia di Badr del 624 la vita di Maometto fu tutto un susseguirsi di battaglie e campagne militari fino alla sua morte, per non parlare della possibile partecipazione diretta al massacro dei Banu Qurayza nel 627.
Gian Giacomo William
Ma come ben saprai, per conoscere bene l'Islam non c'è solo il Corano ma anche la Siraa e, soprattutto, l'hadit che insieme al Corano sono fondamentali per la sharia. Inoltre, come sempre ben saprai, il Corano è stato scritto in due momenti diversi della vita di Maometto, ossia, quando viveva a La Mecca (Corano Meccano) e successivamente quando visse a Medina (Corano Medinese). La prima parte, effettivamente, è un libro di pace e di tolleranza, Maometto in quel periodo era un religioso a tutti gli effetti. Dopo l'Egira, ossia quando si stabilì a Medina, cambiò molto la sua "politica" trasformandosi in un politico ed in un militare. Persino la parte del Corano scritto a Medina, cambia toni e le sure diventano violente e come ben saprai, in merito al Corano, ciò che è scritto dopo migliora e rafforza ciò che è stato scritto in precedenza (parole vostre). Con questa "postilla" il Corano Meccano viene in qualche modo abrogato a favore della parte medinese. Non è forse un buon musulmano colui che segue o comunque imita la vita del profeta? Quindi da buon musulmano dovresti seguire i suoi insegnamenti tra cui schiavizzare o uccidere coloro che vagano nell'errore e uccidere i membri del popolo delle Scritture. Nella sura detta la aprente non si chiede benedizione per gli islamici negandola a coloro che vagano nell'errore (detti anche cristiani)?