LA MOZIONE ANTI HAMAS ALL'ONU.
Niram Ferretti
A breve le Nazioni Unite si esprimeranno all'Assemblea Generale sulla mozione americana che condanna Hamas. Sarà l'ultima mozione presieduta da Nikki Haley in veste di Ambasciatore degli Stati Uniti all'ONU.
Per la prima volta sembra che l'Unione Europa appoggi Israele e gli USA sulla mozione. Se la mozione passerà sarà anche questa la prima volta che l'ONU condannerà il gruppo terrorista sunnita costola dei Fratelli Musulmani che controlla la Striscia dal 2007 dopo avere esautorato Fatah in un regolamento di conti sanguinario.
Va ricordato che su 193 stati membri, 22 sono arabi, che, assommati agli altri stati musulmani arrivano a 57 stati islamici. A questi vanno poi aggiunti tutti gli altri stati che subiscono la pressione araba e da cui in buona parte dipendono per il petrolio, il che significa che 120 stati su 193 sono generalmente sbilanciati a favore degli arabi-palestinesi.
Vedremo quali paesi UE voteranno a favore della condanna di Hamas.
Nell'attesa salutiamo la formidabile Nikki Haley. Non la dimenticheremo facilmente.
LA BANCARAOTTA MORALE
Niram Ferretti
6 dicembre 2018
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“L'Assemblea Generale ha votato 700 risoluzioni di condanna nei confronti di Israele e nemmeno una di condanna nei confronti di Hamas" ha dichiarato Nikki Haley, dopo che ieri, la risoluzione di condanna di Hamas proposta dagli Stati Uniti all'ONU, non ha ottenuto i due terzi necessari a farla passare.
87 paesi hanno appoggiato il testo, 57 hanno votato contro, tra cui Russia e Cina, 33 si sono astenuti, e 23 non erano presenti.
Molti dei paesi che hanno votato contro la risoluzione hanno sperimentato il terrorismo islamico per decenni ma nonostante ciò hanno votato contro la risoluzione.
Danny Danon, l'ambasciatore israeliano all'ONU ha dichiarato:
“Il vostro silenzio difronte al male rivela chi siete veramente, rivela da che parte state".
"Non c'è nulla di più antisemita che rifiutarsi di condannare il terrorismo quando ha come obbiettivo lo Stato ebraico", ha evidenziato Nikki Haley.
Non bisogna essere sorpresi più di tanto dall'esito della votazione. Va ricordato che su 193 stati membri dell'ONU, 22 sono arabi, che, assommati agli altri stati musulmani arrivano a 57 stati islamici. A questi vanno poi aggiunti tutti gli altri stati che subiscono la pressione araba e da cui in buona parte dipendono per il petrolio, il che significa che 120 stati su 193 sono generalmente sbilanciati a favore degli arabi-palestinesi.
La Russia, erede dell'Unione Sovietica, il paese che più di ogni altro ha determinato la demonizazzione di Israele dal 1956 ad oggi, ha votato a favore del terrorismo jihadista di Hamas, nostante la questione cecena. La Cina le è andata dietro. Paesi autoritari, antidemocratici che non hanno nessun problema a usare la forza in modo assai risoluto quando si tratta della propria sicurezza e del proprio ordine interno ma che sostengono chi desidera la distruzione di Israele.
Non poteva però mancare la proverbiale ciliegina sulla torta. Dopo la mancata maggioranza per consentire l'approvazione della risoluzione di condanna contro Hamas, l'Assemblea Generale ha approvato una breve risoluzione proposta dall'Irlanda, il paese il cui Senato ha scelto di dare il proprio sostegno alla legislazione anti-Israele più estrema in Europa approvando la legge su i "territori occupati" in base alla quale è vietata l'importazione o la vendita di beni o servizi provenienti dalla comunità israeliane della Cisgiordania.
La risoluzione chiede la fine dell'"occupazione israeliana" e che Israele torni ai confini indifendibili pre-1967, quelli che Abba Eban, Ministro degli Esteri israeliano all'epoca della Guerra dei Sei Giorni, definiva, "i confini di Auschwitz".
La risoluzione è passata comodamente con 156 voti.