Il razzismo anti Nativi e Indigeni europei

Re: Il razzismo anti Nativi e Indigeni europei

Messaggioda Berto » lun lug 11, 2016 6:21 pm

Capotreno aggredita sul regionale ad Ala
La donna, 45 anni, ha chiesto il biglietto a tre passeggeri. I sindacati: «È stata spintonata con violenza, graffiata e ferita» di Mario Bertoldi
11 luglio 2016

http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/ ... 1.13797856

ROVERETO. Nuovo allarme sicurezza sui treni regionali. Sabato pomeriggio un capotreno donna in servizio sulla tratta Verona-Brennero è stata costretta a far ricorso alle cure del pronto soccorso dopo essere stata aggredita da tre nigeriani che erano stati trovati sul treno privi di biglietto. L’episodio è avvenuto nel tratto Ala-Rovereto su un treno regionale veloce diretto al Brennero. La capotreno è incappata nei tre durante il normale controllo dei biglietti, Nessuno del gruppetto era provvisto di biglietto. Uno dei tre aveva però una tessera emessa dalla Provincia di Trento che permette di viaggiare previa obliterazione a terra alla partenza e all’arrivo con riscossione del prezzo del biglietto a scalare sulla somma depositata sul conto corrente abbinato nella tessera. Si tratta di una tessera non nominativa che spesso alimenta contestazioni e polemiche. I tre nigeriani sosteneva di aver obliterato alla partenza da Ala. Circostanza non risultata veritiera posto che il controllore sui treni (nel nostro caso la capotreno di servizio) ha la possibilità ovviamente di effettuare i necessari controlli. A quel punto i tre stranieri sono stati costretti a pagare il biglietto direttamente in treno probabilmente con una piccola sovrattassa. L’episodio ha però innervosito i tre anche perchè la capotreno ha proceduto con alcuni controlli e ha trattenuto per alcuni minuti la tessera. Nel frattempo il treno ha raggiunto la stazione di Rovereto dove i tre stranieri intendevano scendere. A questo punto uno dei tre ha aggredito verbalmente e fisicamente la capotreno che è stata minacciata, spintonata con violenza contro una parete dello scompartimento e graffiata con rabbia lungo tutto un braccio. I tre le hanno strappato di mano la tessera e sono scesi precipitosamente dal treno che poco dopo è ripartito. La donna, sotto choc, una volta giunta a Bolzano (dove abita) si è recata al pronto soccorso dell’ospedale di San Maurizio per una visita di controllo, denunciando quanto avvenuto. È stata medicata e dimessa con una prognosi di una settimana. L’episodio ha ovviamente creato nuovo allarme per il problema della sicurezza sui treni. Un episodio simile era avvenuto anche un mese fa. «Avevamo chiesto la presenza di un paio di poliziotti sui treni più a rischio, quelli della tratta Bologna-Verona-Brennero - spiega Christian Tschigg della Uil trasporti - ma
ci è stato comunicato che non c’è personale disponibile. Così come le Ferrovie non hanno dato seguito alla nostra richiesta di prevedere due capitreno in servizio su ogni convoglio (e non solo uno) per motivi di sicurezza». E la situazione è sempre più allarmante.
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Re: Il razzismo anti Nativi e Indigeni europei

Messaggioda Berto » lun lug 11, 2016 6:21 pm

Venezia, non pagano il biglietto, rivolta sul bus contro gli extracomunitari
Lunedì 11 Luglio 2016

http://ilmessaggero.it/primopiano/crona ... 49802.html

Rivolta ieri pomeriggio, domenica 10 luglio, contro gli extracomunitari che non pagano il biglietto sul pullman dell'Actv che da Venezia a Chioggia (la linea 80).
Complice il caldo, l'aria condizionata che non fa il suo dovere sul bus stracolmo con gente anche in piedi, alcuni passeggeri sono esplosi contro un gruppo di stranieri che stava seduto senza aver timbrato il ticket e privo di abbonamento. La rivolta, durata alcuni minuti, ha costretto l'autista a bloccare il pullman finchè gli stranieri non sono scesi. Numerosi gli insulti contro l'azienda trasporti veneziana, accusata di non controllare chi sale sui mezzi pubblici a tutto svantaggio di chi paga regolarmente l'abbonamento e molte voltre è costretto a restare in piedi per l'intero tragitto.
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Re: Il razzismo anti Nativi e Indigeni europei

Messaggioda Berto » lun lug 11, 2016 7:18 pm

Come diventare razzisti: scusi, si può spostare? Ma vaf… italiano di m…
"Il prefetto, questore, assessore alla sicurezza, dove sono? Chi scrive, come tutti i cittadini, paga le tasse per avere decoro, servizi e sicurezza non per essere insultato e minacciato ..."
Alessandro prof. dott. Tamborini
San Marco, Venezia.
18/03/2016

http://www.lavocedivenezia.it/lettere-c ... liano-di-m

Oggi, giovedì 17 marzo ore 19.45, Calle Larga S.Marco, lato Piazza San Marco, 15 neri abusivi.
Ho chiesto gentilmente a uno di loro, che sostava davanti casa mia, di spostarsi e in risposta: vaffa…., italiano di me…a, e minacce.
Ho chiamato la polizia e se necessario nei prossimi giorni procederò con denuncia.
Il prefetto, questore, assessore alla sicurezza, dove sono? Chi scrive, come tutti i cittadini, paga le tasse per avere decoro, servizi e sicurezza non per essere insultato, minacciato da clandestini e venditori abusivi.

E’ da anni che la situazione di degrado e insicurezza sono arcinoti a Venezia, fino a veri e propri episodi di violenza e pestaggi addirittura avvenuti in piazza San Marco.

Il Comune e le forze di polizia hanno compito di tutelare i cittadini: QUANDO INFINE? Quando finiremo di essere ridicoli anche di fronte ai milioni di turisti con inseguimenti di negri, bangladesh, slavi, che ridicolizzano le stesse forze dell’ordine? CHE IMMAGINE DI PAESE DIAMO, SIAMO?

L’immigrazione incontrollata, la disparità di trattamento che il governo e le autorità attuano contro gli stessi italiani, favorendo clandestini e abusivi, oltre a gravi motivi di ordine pubblico e sicurezza genera anche RAZZISMO in chi, come lo scrivente ne è sempre stato esente.

Maledetti gli abusivi che usano il nostro paese perpetrando ogni illegalità ma soprattutto il disprezzo e la massima disistima ai nostri governanti, Renzi-Boldrini in primis, e a tutta la sinistra che impone a tutti gli italiani insicurezza, degrado e la vergogna di un paese retto da inetti e pagliacci, abusivi pure loro perché neppure eletti dal popolo.
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Re: Il razzismo anti Nativi e Indigeni europei

Messaggioda Berto » lun lug 11, 2016 10:07 pm

Se il nigeriano fosse stato ucciso non per odio razziale ma legittima difesa, che figura faranno Boldrini, Boschi e Kyenge?

Ali di Libertà

http://www.magdicristianoallam.it/blogs ... yenge.html

https://www.facebook.com/MagdiCristiano ... 77874973:0

Cari amici, che figura faranno il Presidente della Camera Laura Boldrini, il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi e l'europarlamentare ed ex ministro dell'Integrazione Cécile Kyenge, se dovesse emergere che il nigeriano Emmanuel Chidi Namdi non è stato deliberatamente ucciso per odio razziale ma per una conseguenza accidentale di una rissa iniziata in modo violento dallo stesso Emmanuel, dove in definitiva Amedeo Mancini sarebbe imputabile di "eccesso di legittima difesa"?

Emmanuel era un nigeriano di 36 anni, di fede cristiana, era entrato da clandestino in Italia e aveva chiesto asilo politico sostenendo di essere fuggito dai terroristi islamici del Boko Haram, anche se di fatto nello Stato meridionale della Nigeria di cui è originario non vi è traccia dei Boko Haram.

La presenza della terza carica dello Stato e di un esponente del Governo ai funerali di Emmanuel ieri a Fermo, per esprimere la loro solidarietà a una presunta vittima di un omicidio deliberato e premeditato per odio razziale, rischia di essere sconfessato dalle indagini giudiziarie.
Secondo i risultati dell’autopsia, Emmanuel è morto non a causa del pugno ricevuto da Amedeo Mancini, un ultrà della squadra di calcio locale, ma a causa di una frattura posteriore del cranio che si è procurato cadendo contro lo spigolo di un marciapiede. Nell’autopsia i medici hanno scritto che il colpo è stato «forte, ma non fortissimo, tra il labbro inferiore e la mandibola».

Soprattutto, secondo Paolo Crecchi del quotidiano La Stampa, gli esami avrebbero dimostrato che Mancini ha reagito dopo essere stato colpito diverse volte e dopo aver ricevuto un morso da parte della compagna di Emmanuel. I risultati dell'autopsia e degli esami delle ferite presenti sul corpo di Mancini, accreditano questa ricostruzione dei fatti: Mancini avrebbe offeso la compagna di Emmanuel dandole della “scimmia africana”; Emmanuel avrebbe reagito violentemente, colpendo Mancini con un palo segnaletico; Mancini è caduto a terra e quando si è rialzato ha colpito Emmanuel con un pugno che lo ha fatto cadere a terra, dove ha sbattuto la testa procurandosi la frattura che lo ha ucciso.

Se questa ricostruzione fosse confermata, crollerebbe la tesi dell'omicidio preterintenzionale o anche di omicidio volontario che sta alla base dell'idea che Mancini avrebbe ucciso per odio razziale. La condanna, una volta accertato che Mancini ha sferrato il pugno per difendersi da un'aggressione, sarebbe per "eccesso di legittima difesa".

Cari amici, chiarito ciò, noi ci domandiamo perché i rappresentanti dello Stato e del Governo si siano sentiti in dovere di rendere omaggio alla salma di un clandestino per enfatizzare la loro condanna del razzismo che avrebbe infettato gli italiani, mentre non hanno ritenuto di dover partecipare ai funerali dei 9 italiani massacrati il primo luglio dai terroristi islamici dell'Isis a Dacca nel Bangladesh. Non solo. Il disinteresse dello Stato e del Governo è stato a dir poco vergognoso, considerando che non hanno ritenuto di dover proclamare neppure un giorno di lutto nazionale quando il Bangladesh ne ha proclamati due, né ci sono stati i funerali di Stato né sono stati issate le bandiere a mezz'asta in segno di lutto.

Il comportamento di chi ci rappresenta e di chi ci governa nei confronti dell'uccisione di un clandestino a Fermo e della strage di nove italiani in Bangladesh conferma che sono un gruppo di disonesti e irresponsabili, sempre pronti a infierire contro gli italiani, che non meritano di occupare delle cariche che dovrebbero essere riservate a chi vuol bene agli italiani.
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Re: Il razzismo anti Nativi e Indigeni europei

Messaggioda Berto » lun lug 11, 2016 10:12 pm

Straniero insulta un anziano: "Sei un italiano di m..."

Francesco Curridori - Dom, 10/07/2016

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 82015.html

"Mi ha urlato in faccia italiano di m..." A raccontare al Gazzettino la brutale aggressione verbale è l'ottantenne di Padova, Tito Panizza che martedì scorso è stato insultato da uno straniero.

La "colpa" dell’anziano, che tornava verso casa con la sua bici, sarebbe stata quella di avere rimproverato lo straniero che stava viaggiando anche lui in bicicletta, ma in senso contrario. "Giuro non l’ho insultato, gli ho solo detto di stare attento perché mi veniva addosso e lui mi ha offeso", ha raccontato Panizza.

Questo è solo uno dei tanti episodi di "razzismo" al contrario dove è l'italiano a sentirsi insicuro anche nel ritornare a casa propria. Mentre gli inquirenti si interrogano su quale sia stata la reale dinamica che ha portato alla morte il nigeriano Emmauel a Fermo, una certa stampa vuol far passare l'Italia come un Paese razzista quando in realtà molti episodi di intolleranza sono dettati solo dalla disperazione. Oggi è la volta del Fatto Quotidiano che elenca una serie di episodi deprecabili compiuti dai nostri connazionali, salvo poi decontestualizzarli dal clima generale dell'Italia che si trova, da alcuni anni, al centro di una vera e propria invasione.
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Re: Il razzismo anti Nativi e Indigeni europei

Messaggioda Berto » mar lug 12, 2016 3:47 pm

Fermo, spuntano altri testimoni. Il legale: "La vedova non è attendibile"
Claudio Cartaldo - Mar, 12/07/2016

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 82770.html

La versione dell'ultrà fermano è stata confermata anche da altre due testimoni, due operatrici dell'assistenza. Intanto Mancini resta in carcere: "Può colpire altri immigrati"

Amedeo Mancini, l'ultrà fermato per la morte di un nigeriano a Fermo, rimane in carcere.

Ma il gip, Marcello Caporale, non ha convalidato l'arresto disposto dal sostituto procuratore Francesca Perlini. Non c'è pericolo di fuga, anche se rimane confermata l'accusa di omicidio preterintenzionale aggravato dalla motivazione razzista.


La difesa del legale di Mancini

Il legale dell'ultrà della fermana si dice soddisfatto. Sia il Gip che il pm, infatti, hanno tenuto conto della testimonianza di due donne presenti sul luogo dell'incidente durante la rissa. Ma non solo. Ad essere ritenuti "attendibili", infatti, sono anche i racconti di altre due due testimoni: sono, scrive il Resto del Carlino, due operatrici del volontariato, che hanno assistito parzialmente alla rissa, ma che "hanno confermato la versione di Mancini". Quindi ora le testimoni oculari sono quattro e tutte cozzano con la ricostruzione fornita dalla vedova della vittima, che ieri infatti è stata nuvoamente sentita dai giudici.

Qualcosa non torna nella sua versione dei fatti. In particolare, la donna ha sempre detto che lei e il marito sono stati aggrediti per primo. Ma secondo i testimoni e la difesa non è così.

L'ultrà comunque rimane in carcere perché secondo i magistrati c'è il rischio di reiterazione del reato. La paura è che, se dovesse essere provocato, potrebbe reagire ancora e commettere un nuovo delitto contro qualche altro immigrato. "È una misura cautelare che tutela tutti, ma che sostanzialmente ci dà ragione - ha detto al Carlino l'avvocato De Minicis - È emerso chiaramente che la versione della vedova non è attendibile, mentre quella dei testimoni sì. Ora però c’è la necessità di abbassare i toni e lasciare lavorare in pace gli inquirenti".
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Re: Il razzismo anti Nativi e Indigeni europei

Messaggioda Berto » mar lug 12, 2016 3:51 pm

???

Massimo Cacciari: "Fermo? La causa è la gestione dei flussi"
Claudio Torre - Mar, 12/07/2016

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 82794.html


Sul caso della morte del nigeriano a Fermo si è creato un ampio dibattito: c'è chi punta il dito contro Amedeo Mancini, accusato di omicidio, e chi invece attacca la debolezza della gestione dei flussi migratori in Italia che avrebbe creato un clima d'odio contro gli immigrati.

E così Massimo Cacciari dice la sua e il suo parere come sempre fa discutere: "Macché fascismo! Non diciamo stupidaggini. Quello che è successo a Fermo è l'atto di un disadattato. Ma la colpa è di chi non sa governare i fenomeni migratori. E così anche gli stupidi si fanno impressionare", spiega in un'intervista al Giorno.

E ancora: "Figurarsi se Fermo è una città pericolosa e fascista! Si tratta di fatti dolorosi, a Venezia mi sarà successo due o tre volte. Le botte a un egiziano per strada o un attacco contro un ristorante magrebino: atti di razzismo sempre per colpa di ignoranti poveracci. E un sindaco cosa vuole che faccia in questi casi? Non può fare altro che portare la sua solidarietà alle vittime e stigmatizzare la violenza senza se e senza ma. Purtroppo sono cose che possono sempre succedere e succederanno". Infine sottolinea: "La gente sta sempre peggio. C'è un clima di caccia all'altro, al diverso. E persone deboli e sprovvedute, disadattate, possono farsi impressionare facilmente. Parlavamo di fascismo? Ma va', anche il tizio di Fermo, l'ultrà che ha ucciso il ragazzo nigeriano, era solo un ignorante all'ultimo stadio. Di sicuro una persona con difficoltà e disagio sociale". Ma "se ci fosse una politica europea forte sull'immigrazione, probabilmente non succederebbero episodi così".
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Re: Il razzismo anti Nativi e Indigeni europei

Messaggioda Berto » mer lug 13, 2016 1:32 pm

La svolta: sei testimoni smentiscono la compagna di Emmanuel
2016/07/13

http://www.imolaoggi.it/2016/07/13/la-s ... i-emmanuel

Mancini ha ammesso di aver insultato la compagna di Emmanuel, Chinyere, chiamandola “scimmia africana”. L’insulto ha provocato la reazione di Chidi Namdi Emmanuel che ha aggredito l’ultras fermano con un palo gettandolo a terra. Durante lo scontro l’italiano ha colpito il nigeriano con pugno che poi ha portato alla morte di Emmanuel. La dinamica raccontata da Amedeo Mancini ai magistrati è stata confermata prima da quella che è stata definita “supertestimone” e poi d altri 6 testimoni oculari. È quanto emerge dalla lettura dei verbali redatti sulle testimonianze di 8 persone (due di loro sono Chinyere e l’amico di Mancini). Nel mezzo dell’emozione suscitata dalla morte del giovane nigeriano e dalla bufera mediatica che l’ha accompagnata il Gip di Fermo Marcello Caporale non ha convalidato il fermo di Amedeo Mancini. Ma contestualmente ha disposto la custodia cautelare in carcere dell’ultras che era indagato per omicidio preterintenzionale aggravato dall’odio razziale.

L’unica versione differente è quella di Chinyere, ma non è ritenuta attendibile. Secondo la nigeriana, Mancini avrebbe aggredito suo marito. “L’uomo bianco afferrava un segnale stradale… E con tale arnese colpiva mio marito all’altezza della testa lato posteriore al contempo gli dava calci alle gambe. Quindi Emmanuel è caduto all’indietro”, ha detto ai magistrati. Non solo, durante la colluttazione Chinyere avrebbe colpito l’italiano con una scarpa mentre l’amico di Mancini cercava di dividere i due uomini.

Il Fatto Quotidiano riporta altri stralci dei verbali dei testimoni. Emmanuel “afferrava il cartello stradale con base circolare di ferro e lo scaraventava contro Mancini colpendolo e facendolo cadere a terra”. “Mentre l’uomo di carnagione bianca si stava rialzando, l’uomo di colore cercava di colpirlo con i piedi mentre la donna cercava di colpirlo brandendo la scarpa”. “Ho visto l’uomo di colore che indirizzava all’altro calci e manate in faccia e la donna lo aiutava con una scarpa. Poi l’uomo bianco ha colpito l’uomo di colore che cadeva a terra”. Recitano le carte. Altro dato importante: le prime due testimoni giunte sul luogo non si conoscevano e quindi non possono aver concordato la versione fornita all’arrivo dei vigili.
Il professore: “Forse il Gip ha ceduto alla pressione mediatica”

Si discute intanto sulla decisione del Gip che non ha convalidato il fermo, ma ha lasciato Mancini in carcere. L’italiano ha alle spalle una condanna definitiva per rissa aggravata, precedenti di polizia per lesioni dolose, e tre Daspo per reati commessi allo stadio. Il provvedimento di fermo era motivato dal pericolo di fuga. Secondo il professore Gustavo Pansini il magistrato ha ceduto alla pressione mediatica che ha suscitato la morte di Emmanuel. “Sembra che il gip sia stato influenzato dal fatto che se avesse scarcerato Mancini sarebbe successo un putiferio”, ha detto Pansini. Tecnicamente è corretto il mancato fermo (perché non ci sarebbe il pericolo di fuga) ma la custodia cautelare in carcere “non perché è pericoloso per il suo razzismo violento, ma perché non è in grado di reagire alle (eventuali) provocazioni”.
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Re: Il razzismo anti Nativi e Indigeni europei

Messaggioda Berto » mer lug 13, 2016 1:37 pm

Immigrato insulta una famiglia. Italiano si arma e lo bastona
Un cittadino lodigiano si è armato con una mazza da hockey per difendere una famiglia insultata da un immigrato di origini senegalese
Gabriele Bertocchi - Mer, 13/07/2016

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 83603.html

"L'immigrato ha insultato una famiglia in auto e io l’ho difesa". È questa la giustificazione data da un italiano dopo aver preso a mazzate un senegalese.

I due sono stati bloccati in centro a Lodi dopo diverse segnalazioni da parte dei passanti.

L'episodio si è registrato a Lodi. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il senegalese T.A., classe 1974, avrebbe insultato una famiglia di passaggio in auto. Le offese avrebbero mandato su tutte le furie G.A., italiano classe 1990, deciso a fare giustizia e a difendere quella famiglia usando un'asta da hockey. I due si sono trovati in una piazza del capoluogo lodigiano. Secondo gli agenti, dopo una breve discussione verbale, si è passati alle vie di fatto.

L'italiano avrebbe aggredito l'immigrato prendendolo a mazzate. L'immediato intervento degli agenti di polizia, allertati da diversi passanti che hanno notato la scena, ha evitato la possibilità di una tragedia simile a quella accaduta qualche giorno fa a Fermo, come riportato da Il Giorno. L'aggressore italiano, dopo essere stato scortato in questura, è stato denunciato per minacce gravi e per possesso di oggetti atti ad offendere. Per l'immigrato di origine senegalese non c'è stata alcuna conseguenza legali. Ha riportato però diverse contusioni che hanno costretto l’intervento della Croce Rossa locale e il trasporto in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale Maggiore.


El ga fato pì ke ben a pestar sto rasista afregan; cusì se ga da far!
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Re: Il razzismo anti Nativi e Indigeni europei

Messaggioda Berto » mer lug 13, 2016 7:46 pm

I verbali smentiscono la vedova: «Emmanuel lanciò il palo contro Mancini»


http://m.ilmessaggero.it/primopiano/art ... 53736.html

FERMO - Era ancora vivo, Emmanuel, quando martedì 5 luglio, sopraggiunsero in via XX Settembre due vigili urbani. Era lì, agitato, per la colluttazione appena avuta con Mancini. Poi improvvisamente un rumore sordo, un tonfo ed è caduto a terra. È probabilmente l’effetto di quel pugno sferrato da Mancini poco prima. Tutto questo sta nel racconto dei due agenti, prima raccolto in una relazione di servizio allegata agli atti dell’inchiesta e poi risentiti singolarmente con verbale di sommarie informazioni dalla polizia su delega della magistratura inquirente.

La loro testimonianza rappresenta un punto fermo nell’indagine sull’omicidio preterintenzionale contestato ad Amedeo Mancini, il 39enne di Fermo che da una settimana è in carcere. Il loro racconto collima esattamente con quello degli altri testimoni presenti, quattro in tutto oltre appunto ai due vigili. Si tratta di quattro donne. Due di loro sono considerate testi chiave in quanto hanno assistito alla lite e hanno raccontato per filo e per segno la dinamica, compreso il dettaglio, non secondario, del palo segnaletico scagliato da Emmanuel contro Mancini e non viceversa. Testimoni ritenute di sicura credibilità sia dalla Procura che dal Gip e che smentiscono la vedova di Emmanuel, Chinyery, che aveva raccontato un’altra storia ovvero che a scagliarsi con violenza contro lei e il marito, che avevano solo chiesto verbalmente conto dell’insulto razzista, era stato Mancini. Non è così tanto che ora la stessa nigeriana (la sua versione è stata rilanciata con forza da don Vinicio Albanesi), potrebbe rischiare l’incriminazione per calunnia.

Le altre due testimoni sono un’operatrice dello Sprar e un’insegnante di italiano. Entrambe sono testi di secondo piano essendo arrivate un attimo dopo le prime due. Tuttavia una, L.P. 31 anni di Fermo, dice di aver visto la donna di colore «colpire Amedeo sulla nuca, usando una scarpa che recava in mano». L’altra E.D.V, l’insegnante di 28 anni, aggiunge di aver visto Mancini ed Emmanuel picchiarsi e la donna di colore «particolarmente agitata e, credo, spaventata».

I dettagli forniti nel complesso dalle quattro donne e dai due agenti della municipale, unitamente a quanto racconta Andrea Fiorenza, ovvero l’amico di Mancini che si trovava con lui in quel maledetto pomeriggio del 5 luglio, chiariscono la dinamica di quanto accaduto. A sostenere una versione diversa resta soltanto Chinyery.
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