Islamofascismo, nazismo maomettano e razzismo mussulmano

Islamofascismo, nazismo maomettano e razzismo mussulmano

Messaggioda Berto » gio mar 10, 2016 8:19 pm

Trump: "L'islam ci odia. I musulmani non possono entrare negli Usa"
Orlando Sacchelli - Gio, 10/03/2016

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/tru ... 34457.html

Parlando alla Cnn il candidato repubblicano si dice convinto che la religione islamica si caratterizzi per "il grandissimo disprezzo" verso il mondo occidentale, rendendo "molto difficile separare" tale religione dall’Islam radicale

Donald Trump avanza come un treno verso la nomination del Partito repubblicano. Non si è fatto e non continua a farsi troppi problemi a dire come la pensa.

Che sia in un comizio, un talk show o un dibattito in tv. Anzi, forse è proprio per questo suo andare sopra le righe che è in testa a tutti i sondaggi e guida la corsa del Grand Old Party come numero di delegati.

L'ultima sua dichiarazione, come molte altre prima, farà discutere. E non poco. "L’Islam ci odia", dice il tycoon di New York parlando alla Cnn. Poi argomenta la sua tesi dicendo che la religione islamica si caratterizza, in parte, proprio per "il grandissimo disprezzo" verso il mondo occidentale, e questo inevitabilmente rende "molto difficile separare" tale religione dall’Islam radicale.

Quando il giornalista della Cnn gli ha domandato se lui odi "l'islam in sé", il candidato repubblicano ha risposto di voler lasciare che i media lo deducano: "Lo dovete dedurre, va bene?". "Dobbiamo essere molto vigili, dobbiamo essere molto attenti - ha proseguito - e non dobbiamo permettere alla gente che viene in questo Paese di avere questo odio per gli Stati Uniti". Trump destò scalpore quando lo scorso dicembre disse di voler chiedere un divieto temporaneo d'ingresso negli Stati Uniti per i musulmani.

Ormai da settimane fuori dalla corsa per la Casa Bianca, Jeb Bush sembra intenzionato a fare la sua parte nel tentativo di bloccare il cammino di Trump. Secondo quanto riportano i media americani Bush incontrerà Ted Cruz, Marco Rubio e John Kasich, i tre candidati rimasti in campo, prima del dibattito che si svolgerà domani a Miami, in vista delle primarie "decisive" della Florida (15 marzo). Al momento Trump è dato ampiamente in vantaggio nello stato un tempo governato da Bush e che Rubio rappresenta al Senato. Non è ancora chiaro se questi incontri indicano che Bush intenda dare il proprio endorsement ad uno dei tre candidati anti Trump.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Ixlamofasixmo, nasixlam e rasixmo xlamego

Messaggioda Berto » sab mar 12, 2016 9:22 am

Chiusa pagina Facebook "Musulmani d'Italia" dopo minacce a giornalista
Reggio Emilia, la decisione del giudice dopo gli insulti a una cronista
di LUCA BORTOLOTTI
09 marzo 2016

http://bologna.repubblica.it/cronaca/20 ... -135090155

REGGIO EMILIA - Chiusa dal giudice la pagina Facebook “Musulmani d’Italia-comunità” e l’omonimo gruppo ad essa legato. La decisione arriva dopo gli insulti e le minacce alla giornalista reggiana del Resto del Carlino apparsi sul social network in seguito a un articolo in cui la cronista raccontava delle misure cautelari nei confronti di un italiano convertito indagato per terrorismo, che è uno degli amministratori del gruppo Facebook.

Il pm Maria Rita Pantani ha chiesto e ottenuto l’oscuramento della pagina “Musulmani d’Italia” dove erano apparse le parole contro la giornalista Benedetta Salsi, così come quello della pagina ad esso collegato, dove gli insulti erano stati riportati accompagnati da commenti in arabo. Autore degli interventi potrebbe essere secondo la procura proprio Luca Aleotti, il reggiano convertito all’Islam di cui la giornalista aveva scritto, che è stato indagato per minacce gravi e diffamazione nei confronti della Salsi.

Nel post apparso sulla pagina, si facevano allusioni alla vita lavorativa e privata della cronista 31enne, col commento “islamofoba, ovviamente non poteva essere altrimenti, considerato che
per lo statuto giuridico Islamico questi atti sono punibili severamente”. Sentenze della Cassazione alla mano, le offese via Facebook sono equiparate alla diffamazione a mezzo stampa, il che renderebbe competente dei fatti lo stesso in cui essi sono avvenuti. Per quanto riguarda l’inchiesta di cui la Salsi aveva scritto, intanto, è arrivata la notifica di fine indagine, con l’accusa di associazione a delinquere di stampo terroristico derubricata ad apologia di reato.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Ixlamofasixmo, nasixlam e rasixmo xlamego

Messaggioda Berto » mer lug 06, 2016 6:12 pm

Noi musulmani ipocriti: Daesh ci rappresenta
06/07/2016

http://m.asianews.it/index.php?art=37960


La sharia “inventata” dagli ulema (???) e insegnata nelle scuole coraniche è la stessa che viene praticata dai militanti dello Stato islamico. La “giurisprudenza religiosa, sorta più di 10 secoli fa” (???) ha “incatenato e arrugginito il nostro cervello e quello dei nostri figli”. È urgente svecchiare la religione musulmana dalle ambiguità legate al passato. La coraggiosa denuncia di un giovane studente musulmano algerino.

Parigi (AsiaNews) – Dopo ogni strage ad opera di Daesh o di qualche terrorista islamico, si apre sempre il balletto delle responsabilità. Mentre fra gli occidentali si accusa in blocco la religione dei musulmani, nel mondo islamico si cerca di allontanare ogni legame fra la violenza e la religione musulmana dicendo subito: “Questo non è l’islam”. È avvenuto lo stesso in questi giorni, dopo le stragi di Istanbul, Baghdad e Dhaka, rivendicate in modo più o meno ufficiale dallo Stato islamico. Proprio dopo questi massacri, ci è giunta questa piccola riflessione da parte di un giovane studente algerino (musulmano) di 27 anni, che vive in Francia. Egli accusa di ipocrisia molto mondo islamico che da una parte dice di rifiutare l’operato di Daesh e dall’altra sogna di applicare nel mondo la sharia. Il giovane autore sottolinea soprattutto la necessità per i musulmani di operare una riforma e una modernizzazione della fede, abbandonando quegli elementi legati al passato storico della comunità islamica e (purtroppo) diffusa e “predicata nelle nostre moschee e insegnata nelle nostre scuole”.

Daesh, noi e il clero [musulmano]!

Oggi ho deciso di prendere posizione per difendere lo Stato islamico davanti a tutti coloro che dicono che esso non rappresenta la sharia. Daesh non è ipocrita. Esso è franco, diretto e vero.

Come osiamo dire che Daesh non rappresenta la sharia? Una sharia inventata dai nostri “ulema”, predicata nelle nostre moschee e insegnata nelle nostre scuole? E oggi questa stessa sharia è perfettamente applicata sul terreno proprio dallo Stato islamico.

[Essa] è il risultato delle nostre idee e della nostra giurisprudenza religiosa, sorta più di 10 secoli fa. Guardiamo come l’istituzione clericale ha incatenato e arrugginito il nostro cervello e quello dei nostri figli. Guardiamo come essa ha scomunicato luci [intellettuali] quali Averroé, Ibn Sina [Avicenna], Arkoun, … la lista è lunga.

Noi vogliamo un califfato simile a quello del profeta come ben lo descrivono i nostri libri e i nostri imam nelle loro prediche. È un’utopia insegnata da secoli!

Smettiamola col denunciare questo Stato e smettiamola di offenderlo. Non è facile sbarazzarci di esso perché è il figlio legittimo della nostra giurisprudenza. E infine, se abbiamo davvero questa intenzione, sbarazziamoci della nostra sharia e della nostra giurisprudenza che gli hanno dato vita. Questa sharia non è quella di Dio, ma quella del diavolo. Finiamola col darle un carattere sacro!

E soprattutto, non cerchiamo di accusare il Mossad, la Cina, e gli altri “miscredenti”! Dieci secoli fa essi non esistevano. Non è la mano straniera che ha promulgato leggi diaboliche come l’amputazione delle mani per i ladri (v. foto)! Non siamo ingiusti, non è il Mossad che ha fatto passare la lapidazione dell’adultera come una legge divina! Non è la Cia che ha inventato l’esecuzione dell’apostata…. ma sono i nostri “shouyoukhs” [dottori coranici] e la loro giurisprudenza da quattro soldi.

Se oggi gli Stati Uniti ci aiutano a realizzare il nostro sogno (lo Stato “diabolico”), per loro interessi, noi dobbiamo ringraziarli perché è un obbiettivo della nostra giurisprudenza. Dobbiamo anche applaudire i coraggiosi membri di Daesh. Essi non sono ipocriti come noi. Essi applicano alla lettera le raccomandazioni dei dottori coranici.

La nostra posizione è davvero contraddittoria, confusa, disonesta, ipocrita. Noi condividiamo la stessa sharia con Daesh, ma purtroppo non la assumiamo e continuiamo a dire che Daesh non ci rappresenta! È davvero strano!

Non vogliamo l’instaurazione di un califfato?

Non vogliamo instaurare la nostra sharia?

Se la risposta è “sì”, non abbiamo che due scelte. O noi raggiungiamo e facciamo alleanza con Daesh, e la smettiamo di recitare la commedia, o riformiamo la nostra visione dell’islam e la spolveriamo di tutto il vecchiume, ossia della sharia e della giurisprudenza inventata dagli ulema! Dobbiamo decidere prima che sia troppo tardi.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Ixlamofasixmo, nasixlam e rasixmo xlamego

Messaggioda Berto » sab ott 01, 2016 6:52 am

Bangladesh: "Attaccate atei, apostati e cristiani"
Diffuso dallo Stato Islamico un nuovo video che minaccia attacchi nel Paese
Fabio Polese - Ven, 30/09/2016

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/ban ... 12995.html

Un nuovo video dello Stato Islamico è apparso in queste ore in Bangladesh.

Nelle immagini diffuse dai jihadisti si vedono anche i cinque terroristi che hanno assaltato il ristorante nel quartiere diplomatico di Dacca il primo luglio scorso, provocando la morte di venti persone, compresi nove nostri connazionali.

Nel filmato - della durata di 15 minuti - i terroristi invitano i musulmani a lanciare attacchi armati contro atei, apostati e cristiani, per “vendicare le persecuzioni in Iraq, in Sira e in altre parti del mondo”. Ma non solo. Nel video vengono minacciati anche alcuni religiosi musulmani del Paese che hanno condannato l’attività dei gruppi radicali. Tra loro anche, Maulana Farid Uddin Masud – presidente del Bangladesh Jamatul Ulema (BJU) – che ha guidato una fatwa contro l’estremismo.

Il Dakha Tribune ha riferito che le immagini sono comparse inizialmente su Nashir Political Service, un canale di propaganda dello Stato Islamico sulla piattaforma di Telegram. Secondo l’analista Shahedul Anam Khan, il video è stato registrato in “un luogo isolato in Bangladesh molto prima dell’assalto al ristorante Holey Artisan Bakery”.

La polizia, che dopo l’attacco di luglio ha iniziato una vasta operazione antiterrorismo, uccidendo una ventina di miliziani islamici, compreso Tamim Ahmed Chowdhury, ideatore della strage e leader del gruppo Jamaat-ul-Mujahideen, sostiene che i terroristi avrebbero perso il 60 per cento della potenzialità.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Ixlamofasixmo, nasixlam e rasixmo xlamego

Messaggioda Berto » sab ott 08, 2016 9:33 pm

Elezioni Marocco: vincono gli islamisti. Brutto segnale
Ott 8, 2016
Scritto da Claudia Colombo

http://www.rightsreporter.org/elezioni- ... ialWarfare

Le elezioni in Marocco mandano un bruttissimo segnale all’occidente. A conteggio quasi ultimato appare evidente la vittoria del Partito Islamico per la Giustizia e lo Sviluppo (PJD) che con i voti ormai scrutinati oltre il 90% (entro oggi sono previsti i risultati definitivi) si è aggiudicato 99 seggi contro gli 80 dei rivali laici del Partito Autenticità e Modernità (PAM).

Il Marocco ha scelto quindi la via dell’islamismo e lo ha fatto in maniera netta visto che proprio il PAM aveva imbastito quasi tutta la sua campagna elettorale contro la progressiva islamizzazione del Paese e aveva messo i cittadini di fronte a una scelta precisa: il progresso contro il regresso islamista. E i marocchini hanno scelto il regresso e l’islamismo.

Con una conferenza stampa tenutasi ieri sera a Rabat il Ministro degli Interni marocchino, Mohamed Hassad, ha annunciato con largo anticipo la vittoria del PJD, con troppo anticipo secondo il PAM che ha annunciato una cinquantina di ricorsi per irregolarità. Ma è proprio Hassad a tagliare ogni speranza annunciando che «le elezioni sono state ovunque regolari» e rivelando che la partecipazione al voto è stata del 43%, due punti in meno delle ultime elezioni.

Regressione dei paesi musulmani

Le elezioni in Marocco confermano quella che sembra essere una tendenza comune a tutti i Paesi musulmani, e cioè che dopo il fallimento delle cosiddette “primavere arabe” e delle richieste da parte delle popolazioni di maggiori libertà civili, l’islamismo ha ripreso quota più o meno ovunque mentre aumentano le persone laiche che demoralizzate non si recano a votare. E’ un vero e proprio ritorno al passato, una regressione dei Paesi musulmani che avviene proprio in concomitanza con uno dei periodi più sanguinosi e di massima espansione dell’estremismo islamico. Sembra quasi una reazione di ripicca al mondo occidentale che vede proprio nell’islam estremista una minaccia. Il fatto che colpisce particolarmente è quello che nonostante le tante accuse di corruzione il PJD abbia vinto puntando proprio sulla estremizzazione del concetto di Islam opponendosi, tra le altre cose, alle tante richieste delle opposizioni in merito al ruolo della donna anche in politica. I musulmani preferiscono una teocrazia islamica piuttosto che una democrazia laica e questo non è proprio un buon segnale per l’occidente.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Ixlamofasixmo, nasixlam e rasixmo xlamego

Messaggioda Berto » mer ott 26, 2016 9:50 pm

??? Mai fidarse de sta xente !!!

“L’estremismo affonda le radici nelle ambiguità dell’islam”. Parola di imam
Hocine Druiche parla all’Assemblea nazionale francese
di Matteo Matzuzzi | 19 Ottobre 2016

http://www.ilfoglio.it/chiesa/2016/10/1 ... e_c846.htm

Roma. “La comparsa di migliaia di jihadisti e il discredito dell’islam tradizionale a vantaggio di un nuovo islam combattente emerso dopo il caso Merah – e soprattutto dopo lo scoppio della guerra in Siria – pongono i musulmani francesi davanti alla prova decisiva, li chiama a rispondere in modo chiaro ad alcune domande importanti. Tra la Francia e i jihadisti, chi scegliete? Dinanzi a questa anarchia dell’islam, riconoscete l’esistenza della crisi musulmana (nelle strutture e nei discorsi degli imam)? Quali impegni saranno adottati per regolamentare le tendenze violente all’interno della comunità musulmana? Siete disposti a distinguere tra l’islam e l’ideologia dell’islam politico che cerca il conflitto e l’odio anziché la pace? Accettate un islam libero e indipendente francese contro la visione dell’islam politico straniero?”.

A porre questi interrogativi davanti all’Assemblea nazionale francese, la scorsa settimana, è stato Hocine Druiche, vicepresidente della Conferenza degli imam di Francia, l’organismo che rappresenta – all’interno della frastagliata e disunita comunità musulmana francese – la voce che da tempo si batte contro la radicalizzazione sempre più evidente e pericolosa nelle banlieue e nella società locale. Al punto da finire nel mirino dell’importante e potente Consiglio del culto musulmano, riconosciuto dallo stato e comprendente la grande maggioranza dei predicatori islamici attivi nel paese. Perché, si domanda Druiche, “non si accetta un addestramento repubblicano degli imam così da evitare conflitti con la laicità, i valori della Repubblica e le tradizioni della società francese?”. L’islam, sottolinea, “non ha ancora dato risposte chiare e convincenti che possano rassicurare la popolazione locale”. La questione è nella risposta che si dà a questa domanda: “Siete pronti a separare l’ordine divino dall’ordine politico?”. Tutte queste “ambiguità”, ha aggiunto, forniscono “un terreno fertile per gli estremisti per reclutare più ragazzi e ragazze e avviarli a un percorso di decostruzione e odio nelle strade, nelle moschee e naturalmente attraverso le regi sociali”. Lo stato ha le sue responsabilità e deve attivarsi, ma “di certo, la soluzione alla radicalizzazione non può che venire dall’interno della comunità musulmana francese”. Druiche ha proseguito il suo intervento elencando i problemi che stanno alla base della crisi. Vi è innanzitutto “il mancato riconoscimento del problema. Di solito, gli imam, i predicatori e i leader musulmani credono che i musulmani siano completamente innocenti rispetto alla responsabilità morale e religiosa di tutti gli attacchi che hanno avuto luogo in Francia e in Europa. Dopo ogni attacco sentiamo dire che l’islam non è violenza, bensì pace e amore. Poi sentiamo dire che questi giovani non avevano niente a che fare con l’islam né con le moschee. Come se fossero cattolici, buddisti, ebrei o atei!. Terzo: si sente dire che al mondo non piace né l’islam né i musulmani. Di conseguenza, questi ‘infedeli’ vogliono rovinare l’islam (è la teoria del complotto)”.

Per la maggior parte della società francese – ha osservato Hocine Druiche – queste parole rappresentano la peggiore risposta che i musulmani avrebbero potuto dare a questi attentati. Milioni di cittadini in Francia e in Europa non comprendono le posizioni dei musulmani rispetto a questi attacchi”. E’ una realtà, aggiunge Druiche, che non si può banalmente spiegare con motivazioni di carattere economico, di disagio sociale, di emarginazione: sì, sono tutti elementi che contribuiscono a favorire la causa radicalizzante – “si ripete sempre più spesso, nelle banlieue delle grandi città, che ‘noi non siamo come loro, ‘loro non sono come noi’, ‘sarà una guerra civile’, ‘cambia il nome per ottenere un posto di lavoro’”. Ma c’è dell’altro: “Alcuni hadith e alcune interpretazioni dei testi religiosi sono contraddittori”, benché il problema maggiore resti quello “d’un islam politico che vuole regolare i conti con l’occidente. Un islam che pone un discorso emozionale, mondialista e populista. Un islam che spesso ha bisogno di creare conflitti e problemi per mantenersi popolare, giustificando tutto con la teoria della cospirazione occidentale contro islam e musulmani. Questo è un discorso importato dal mondo arabo”. Le soluzioni sono solo due, aggiungeva il vicepresidente della Conferenza degli imam di Francia: “Avere il coraggio di rivedere le interpretazioni di alcuni versetti coranici e hadith che non assicurano la convivenza in una società democratica” e “uscire dalla logica del conflitto”. Sono soluzioni dal basso, che devono sorgere dalla volontà dei musulmani stessi. Se non lo faranno, chiosa l’imam, toccherà allo stato regolare la questione. Il problema, alla fine, sta tutto nel chiarire se “l’islam sarà in grado di adattarsi alla Repubblica e se potrà convivere come minoranza con una maggioranza non musulmana. Questa è la grande sfida dell’islam e dei musulmani in Francia e in occidente, oggi”.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Ixlamofasixmo, nasixlam e rasixmo xlamego

Messaggioda Berto » lun dic 12, 2016 7:43 am

“I terroristi mi dissero: ‘L’America offrirà il suo collo al macello'”
Il libro-choc di Mitchell, lo psicologo che ha “torturato” i jihadisti. Racconta gli interrogatori, ne rivendica l’efficacia e spiega cosa ha imparato nelle sessioni trascorse con i terroristi più spietati della terra
di Giulio Meotti
11 Dicembre 2016

http://www.ilfoglio.it/esteri/2016/12/1 ... sti-110275

Il nome di James Elmer Mitchell ricorre diverse volte nel rapporto del Senato sulle “torture della Cia” che ha messo sotto accusa i programmi di interrogatorio dei terroristi. Mitchell ha iniziato a lavorare con l’agenzia nel dicembre 2001. Era psicologo di stanza al “Sere”, la scuola militare che insegna alle truppe americane a resistere ai trattamenti brutali. Dopo l’attacco alle Torri gemelle, la Cia chiese a Mitchell di applicare quelle tecniche ai jihadisti catturati (tecniche proibite da Obama nel 2009 e che Trump potrebbe cercare di ripristinare). A Mitchell venne ordinato di prendere direttamente parte al waterboarding, la simulazione dell’annegamento. Fu Mitchell a disporre che Abu Zubaydah, il numero tre di al Qaida, venisse sottoposto alla privazione del sonno.

Alcuni giorni fa, due ex detenuti di Guantanamo, un libico e un tanzaniano, hanno fatto causa a Mitchell. Da Human Rights Watch al New York Times, da più parti sono arrivate richieste di processarlo (Mitchell e gli altri coinvolti negli interrogatori sono protetti da un executive order della Casa Bianca). L’ex psicologo della Cia ha risposto con un libro-choc uscito questa settimana, “Enhanced Interrogation” (Crown Forum), in cui racconta gli interrogatori, ne rivendica l’efficacia e spiega cosa ha imparato nelle sessioni trascorse con i terroristi più spietati della terra, come Khalid Sheikh Mohammed, l’architetto dell’attacco dell’11/9 che Mitchell sottopose a waterboarding. “Sebbene fossero sgradevoli, quelle tecniche hanno protetto i detenuti da altre più severe e che la Cia aveva già deciso di usare”, scrive Mitchell. Parla di Khalid Sheikh Mohammed (Ksm): “Ksm si lanciò in una descrizione cruenta e dettagliata su come aveva decapitato il giornalista del Wall Street Journal, Daniel Pearl”, rivela Mitchell.

“Sono fiero di aver dato il via libera al waterboarding”

Scrisse i memo della Cia sotto accusa: “Fu il nemico a imporci quelle scelte”. “War criminal”, criminale di guerra, gli gridano picchetti di studenti e cittadini al suo ingresso nell’aula Boalt Hall della facoltà di Giurisprudenza del campus. Lui risponde:“La maggior parte delle nostre informazioni dopo l’11 settembre è arrivata dagli interrogatori”.

Fino a quel momento, la Cia non sapeva che Ksm aveva personalmente tagliato la testa a Pearl. Alla domanda se fosse stato “difficile”, Ksm rispose: “Oh no, nessun problema, avevo coltelli affilati. Come la macellazione delle pecore”. Scrive Mitchell: “Durante la rievocazione, Ksm sorrise alle telecamere e disse: ‘Ho tagliato la gola di Daniel con queste mani benedette’”. Per Mitchell era ogni giorno così nelle prigioni della Cia. “Ho guardato negli occhi delle peggiori persone sul pianeta”, scrive Mitchell. “Mi sono seduto con loro e ho sentito la passione mentre descrivevano il sacro dovere di distruggere il nostro modo di vivere”.

La parte più avvincente del libro è quella in cui Ksm rivela a Mitchell cosa spinse al Qaida ad attaccare l’America. Furono le bombe del 1983 alle caserme dei marines a Beirut, quando, Ksm disse a Mitchell, “gli Stati Uniti fuggirono con la coda fra le gambe”. Se gli islamisti non sono stati in grado di attaccare nuovamente dopo l’11 settembre, disse Ksm, “è per la ferocia della risposta di George W. Bush”. Ma Ksm si lanciò in un’altra profezia. Alla fine, disse il jihadista a Mitchell, “vinceremo perché gli americani non si rendono conto: non abbiamo bisogno di sconfiggervi militarmente; ci basta lottare per il tempo sufficiente a farvi smettere di combattere. Alla fine l’America ci offrirà il suo collo al macello”. In un articolo apparso ieri sul Wall Street Journal, Mitchell ha rivendicato l’efficacia del waterboarding: “L’ho fatto su tre terroristi e su due avvocati del governo che cercavano di decidere se la pratica fosse ‘tortura’. Hanno determinato che non lo era. Mi sono sottoposto anche io al waterboarding”. Nessuna compiacenza. Salvammo vite umane. Tante. Senza quelle tecniche, conclude Mitchell, ci sarà un altro Ground zero. “Saliremo su un piano morale così alto che guarderemo verso il basso, un buco di fumo dove sorgevano numerosi blocchi di una città”.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Ixlamofasixmo, nasixlam e rasixmo xlamego

Messaggioda Berto » lun nov 27, 2017 8:14 am

Nazismo maomettano = Islam = dhimmitudine = apartheid = razzismo = sterminio
viewtopic.php?f=188&t=2526

Bandire l'Islam prima che distrugga l'Europa e il Mondo
viewtopic.php?f=188&t=2374

Orrore, terrore, avversione e odio per il nazismo maomettano o sana e naturale islamofobia
viewtopic.php?f=188&t=2523

Islam, Maometto, Allah, Corano e Sharia sono orrore e terrore
viewtopic.php?f=188&t=2644
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Precedente

Torna a Diritti e doveri umani naturali e universali

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti