Straje xlamega de Parixiviewtopic.php?f=188&t=1994http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... lamici.jpg???
Denunciare subito il terrorista del giornale accanto. Qui il modello.https://www.facebook.com/permalink.php? ... ry_index=0A tutti i Procuratori della Repubblica d’Italia, ai Prefetti, ai Questori e ai vertici dell’Arma dei Carabinieri, al Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti e al Consiglio di Disciplina del medesimo ordine, a tutti e in particolare a ogni persona civile rivolgo questo mio appello.
Denunciare in tutti i luoghi deputati il Direttore di Libero Maurizio Belpietro ed eventuali suoi sodali per il reato di istigazione all’odio.
A seguito della strage di Parigi il quotidiano Libero ha titolato “Bastardi islamici”. Nulla aggiungeva a precisazione e delimitazione di tale titolo.
L’espressione usata per il suo carattere a portata generale e assertiva attribuisce agli “islamici ” e quindi all’essere seguace dell’Islam la responsabilità di quanto accaduto fino all’estrema conseguenza dell’imputazione a costoro del degradante e ignobile appellativo di “bastardi”.
Bastardi islamici vuol significare esclusivamente che la responsabilità di quanto accaduto, oltre i singoli, oltre le motivazioni e perversioni personali di chi ha commesso il terribile delitto, è da attribuire all’essere islamico.
L’islamico è quindi complice oggettivo dei massacratori.
Gli islamici e non le singole persone autrici del reato sono dunque gli autori della strage. Da qui la coerenza dell’epiteto odioso “islamici bastardi”. Gli islamici, tutti, sono portatori di una colpa che è originaria: l’essere islamici.
L’idea diffusa in questo modo non consente e non ammette alcuna distinzione. La frase significa ciò che contiene al suo interno letteralmente e ciò che si ricava dal suo contesto.
Per questo tra il termine terrorista e quello di islamico Libero ha scelto il secondo. E per questo ha rifiutato l’espressione , pure azzardata come ha precisato più volte il presidente Obama, di terroristi islamici.
Libero ha consapevolmente scelto di dire una cosa precisa: “Bastardi islamici”. E null’altro.
Si tratta dunque di una idea fondata sull’odio e islamofobica meritevole di essere trattata come una idea antisemita che si fondasse sulla espressione “Bastardi ebrei”.
La forza d’urto e di diffusione della espressione è da considerare massima: il giornale ha veicolato una precisa e definita idea. E proprio quelle idee quando colpiscono il bene giuridico del rispetto della identità e appartenenza nonchè della pace sociale sono considerate DALLA LEGGE un reato. Dunque vanno perseguite.
La forza del giornale Libero, la sua alta credibilità tra i propri lettori e il contesto tragico della notizia danno a quel titolo una AUTONOMA capacità di ledere il bene giuridico protetto dalla norma penale (c.d. Legge Mancino).
Dalla lettura di esso dunque molti lettori ne faranno proprio il principio di disvalore che veicola, lo diffonderanno e per conseguenza lo renderanno idoneo a far proliferare l’odio verso gli islamici offrendo una base verbale capace di costituirsi in programma di violenza e si ripete di ODIO.
Si chiede pertanto che chi è preposto all’esercizio dell’azione penale agisca nei confronti degli autori del reato, in primis il direttore del giornale che con ogni evidenza sceglie e approva il titolo in prima pagina.
Esiste un obbligo giuridico di agire per le procure e per il consiglio di disciplina dei giornalisti.
Esiste per ciascuna persona civile il dovere morale di reagire e di denunciare.
Autorizzo i lettori di questo mio scritto a usare quanto vi è contenuto per qualunque fine sia esso la denuncia alle autorità competenti dei responsabili del reato di istigazione all’odio sia esso la diffusione di questo appello ovunque perché ovunque le persone civili vengano raggiunte dalla nostra parola di rifiuto dell’odio e dalla nostra parola di amore per la legge.
Luca Bauccio
http://www.lucabauccio.com/2015/11/14/i ... le-accantoCOI NAZI-ISLAMICI NON SI TRATTA (M. Belpietro)NAZI-ISLAM. Le associazioni islamiche: “Il quotidiano Libero è folle come lo Stato islamico”. Borgonovo: “Tutti a prendersela con un titolo” Belpietro: “Coi nazi-islamici non si tratta”
16 novembre 2015 ore 13:30
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... taclan.jpghttp://la-zanzara.radio24.ilsole24ore.c ... -si-tratta “L’errore più grande di tutti è stato credere che l’intero Medioriente fosse pronto per un passaggio alla democrazia e così si è data una spinta a regimi traballanti che però fino ad allora avevano fatto argine all’estremismo”.
“La Francia, il Belgio, la Danimarca sono teatro di attentati perché più aperte, più tolleranti, più multiculturali.” “Veronesi dice che invitando a trattare con l’Isis non vuole legittimare la violenza, ma ritiene che la pace si possa portare solo attraverso il dialogo e la tolleranza. Ma non è forse ciò che si pratica ogni giorno nelle città europee che sono state colpite dai fanatici dell’Islam? Bisognerebbe essere più tolleranti quando i miliziani dello Stato islamico sgozzano i cristiani?”
“Se c’è una cosa che abbiamo imparato dal secolo scorso, è che voltare la testa dall’altra parte non serve a nulla e non ci mette al riparo. Quando i nazisti invasero la Cecoslovacchia qualcuno pensò: fatti dei cecoslovacchi. Ma poi sono stati fatti di tutta Europa e in seguito del mondo.”
“Dopo il nostro titolo di sabato, qualche sincero democratico ha proposto nell’ordine la chiusura di Libero, la censura di guerra, una class action degli islamici, la mia radiazione dall’ordine dei giornalisti, trovando subito vari sostenitori. Sono gli stessi che dopo l’uccisione dei redattori di Charlie Hebdo si dichiararono tutti charlie. Per loro la libertà di espressione va difesa. Per Libero no”
CHI HA FATTO QUESTO NON E’ UN BASTARDO? (Francesco Borgonovo, Libero)
Ci sono persone per cui quei ragazzi morti sono invisibili, e così i loro carnefici. Editorialisti, politici, intellettuali per cui l’unico argomento di cui bisogna discutere è il titolo di Libero. Per esempio Ivan Scalfarotto, che ha invocato la magistratura chiedendo che sottoponesse a “un’attento esame” (sic) la nostra prima pagina. O Marco Travaglio, che forse non sa leggere ma più probabilmente è in malafede, visto che ci ha accusato d avere scritto “islamici bastardi”, cioè l’esatto contrario del nostro titolo. Nel quale “bastardi” era l’aggettivo. Significa che i bastardi autor della strage parigina sono islamici, non che gli islamici sono bastardi. (…) La preoccupazione di Reas Syed del Coordinamento delle Associazioni islamiche di Milano era quella di mettere il nostro giornale sullo stesso piano di follia dello stato islamico: ci ha paragonati all’Is. Era ospite all’Arena di Giletti, e quando gli hanno fatto notare che l’obiettivo dovrebbe essere quello di isolare gli estremisti – nel suo interesse, prima di tutto – lui si è innervosito, e ha risposto che bisognerebbe piuttosto denunciare Libero. Il Male viene già come pioggia, e nessuno che dica basta: sono tutti troppo occupati a prendersela con il titolo di un giornale.
PARIGI E IL NUOVO NAZISMO. COSA LEGA LA DIFESA DELLA LIBERTA’ DELL’OCCIDENTE ALLA DIFESA DELLA LIBERTA’ DI ISRAELE (C. Cerasa, Il Foglio)
C’è un filo per nulla sottile e anzi piuttosto robusto che collega i fotogrammi del terrore proiettati in mondovisione dal terrorismo islamico e le immagini di minacce che colpiscono ogni giorno un paese come Israele, simbolo genuino della lotta tra le libere democrazie e i totalitarismi nascenti.
Il filo a cui facciamo riferimento è più solido. Ed è lo stesso filo messo in rilievo la scorsa settimana su questo giornale quando abbiamo scelto di dar vita a un comitato di solidarietà per boicottare i boicottatori, comprando prodotti made in Israel.
Oggi più che mai, la difesa di Israele, in tutte le sue forme, è una battaglia cruciale. Questo terrorismo che ci colpisce non è soltanto un attacco a Israele ma è un attacco allo stile di vita che riteniamo libero e democratico. Questa guerra sta scoppiando anche nei vostri paesi. E fate attenzione a non trovarvi, quando sarà dalla parte sbagliata della “Storia”. In un momento storico come questo – in cui Israele si trova all’avanguardia nella lotta contro il terrore ma contemporaneamente si trova anche intrappolata in un contesto in cui deve combattere non solo l’intifada dei coltelli, con i suoi vicini di casa che sognano la sua cancellazione dalle cartine geografiche e con un accordo nucleare che porterà probabilmente agli ayatollah a dotarsi di un’arma atomica – l’Europa ha scelto di marchiare i prodotti del popolo ebraico riesumando il marchio della Stella Gialla contro l’unica democrazia del Medio Oriente. Compiendo un’azione che non accadeva dai tempi di Hitler e scegliendo di mandare un messaggio preciso verso l’unica società del Medio Oriente dove gli arabi leggono una stampa lbera, manifestano quando vogliono, mandano i propri rappresentanti in parlamento e godono degli stessi diritti di tutti gli altri cittadini.
La penso anca mi cusì però mi no paragonaria, no metaria anseme i nasisti co sti criminałi xlameghi parké i nasiti łi jera manco pexo, sti kì łi xe da 1500 ani ke łi terorixa el mondo!