INDIA
Leader Baha’i: come il santo di Assisi, Papa Francesco custode dell’ambiente e del creatoNirmala Carvalho
05/06/2013
http://www.asianews.it/notizie-it/Leade ... 28121.html Nella Giornata mondiale dell’ambiente, A.K. Merchant sottolinea l’attenzione del pontefice per la natura e ogni essere vivente. Rilanciando il monito di Bergoglio all’udienza generale, egli promuove un giusto equilibrio fra “elementi materiali e spirituali”. E rilancia il servizio ai poveri ed emarginati della società.
Delhi (AsiaNews) - "Fin dal nome scelto per il suo pontificato, che richiama il santo di Assisi, Papa Francesco mostra quanto sia importante la tutela dell'ambiente e della natura". È quanto afferma ad AsiaNews A.K. Merchant, direttore ed ex segretario generale della comunità indiana Baha'i, che a tre mesi dall'elezione conferma la grande attenzione, sensibilità e profondità spirituale mostrate dal pontefice. Proprio questa mattina, in concomitanza con la Giornata mondiale dell'ambiente, l'ex arcivescovo di Buenos Aires ha invitato non solo i cristiani, ma tutta la popolazione mondiale a contrastare la cultura dello spreco e "coltivare e custodire" il creato.
La religione Baha'i riconosce tutti i fondatori della grandi religioni come annunciatori di un unico Dio e predica l'umanità come una singola razza, senza distinzioni etniche o religiose. Come leader e capofila della comunità, A.K. Merchant ha partecipato all'incontro di Assisi ed è stato ricevuto in Vaticano sia da Benedetto XVI, che dal predecessore Giovanni Paolo II. Egli è anche attivo nel settore dell'ambiente e delle energie rinnovabili, una tematica oggi al centro delle cronache con celebrazioni ed eventi in tutto il mondo.
La comunità Baha'i, spiega il leader indiano, crede e promuove un giusto equilibrio "tra elementi materiali e spirituali", perché una sproporzione fra i due elementi "non farà che aumentare i pericoli" per la terra e i suoi abitanti. "Papa Francesco - continua A.K. Merchant - con i suoi ripetuti appelli in favore dei poveri e dell'ambiente mostra una profonda comunione con la comunità Baha'i".
L'ambientalista sottolinea la "profondità dei valori" di Papa Bergoglio, che richiamano in modo continuo alla "carità" e al "servizio dei più poveri e reietti della società", assieme alla "tutela per l'ambiente". "Papa Francesco, così come san Francesco - conclude il leader Baha'i - mostrano il valore del rispetto di ogni singola creatura di Dio. Tutti noi siamo chiamati a prenderci cura della terra, a essere custodi dei doni di Dio".
INDIA
India, leader Baha’i: Insieme a papa Francesco, difendiamo l’ecologia integrale della terra
22/06/2015
http://www.asianews.it/notizie-it/India ... 34580.html A.K. Merchant, amministratore nazionale del Tempio del Loto a Delhi, commenta ad AsiaNews l’enciclica “verde”. Il messaggio generale della “Laudato sì” è che “la giusta gestione dei beni comuni globali è uno dei compiti più importanti del 21mo secolo”.
Mumbai (AsiaNews) – L’enciclica “Laudato sì” di papa Francesco “è giunta in un momento storico dove il cambiamento climatico, la concentrazione delle ricchezza e la violenza religiosa ed etnica sono tutti a un punto di rottura. La protezione dell’ambiente e il ripristino dell’equilibrio dell’ecologia della terra sono un aspetto integrale del credo e dell’impegno spirituale della comunità Baha’i, che per questo sostiene l’impegno preso dal Santo Padre”. Lo afferma ad AsiaNews A.K. Merchant, amministratore nazionale della comunità indiana Baha’i e del Tempio del Loto a Delhi, luogo di culto ufficiale dei fedeli di questa religione.
Il credo Baha'i riconosce tutti i fondatori della grandi religioni come annunciatori di un unico Dio e predica l’umanità come una singola razza, senza distinzioni etniche o religiose. Inoltre, esso pone molta attenta alla protezione dell’ambiente e alla custodia del creato.
Secondo Merchant, tre aspetti dell’enciclica sono di particolare importanza: “Essa si basa in modo inequivocabile sul consenso scientifico che il riscaldamento globale è in atto e che il cambiamento climatico è causato dall’uomo. Secondo, smaschera le strutture politiche ed economiche di potere dietro il dibattito sul cambiamento climatico, e sottolinea l’importanza di attori non-statali per arrivare a una svolta. Terzo, definisce l’atmosfera e l’ambiente come beni comuni, anziché ‘terre di nessuno’ che chiunque può inquinare”.
“Sebbene l’enciclica ponga l’attenzione sui poveri – continua il leader Baha’i – non è solo uno scritto morale. Essa è anche un appello straordinario ad agire rivolto ai governanti. Afferma in maniera esplicita che i negoziati internazionali portati avanti fino ad ora non hanno fatto progressi significativi (169) e accusa la politica mondiale per la sua risposta debole (54)”.
Merchant giudica poi significativo che il papa “anziché indicare i governi come gli attori principali, o di inquadrare il problema climatico solo come responsabilità del singolo individuo, sottolinei invece l’importanza degli attori collettivi, come le cooperative, le Ong e la società civile (179)”.
Questo perché, aggiunge, “le sole azioni individuali possono ottenere molto poco, ma insieme si può fare la differenza”. Forse, conclude, “questo è il messaggio generale dell’enciclica: la giusta gestione dei beni comuni globali è uno dei compiti più importanti del 21mo secolo, che può avere successo solo se un gran numero di attori, a livello locale, regionale e globale, si uniscono insieme. Come amministratore della comunità Baha’i in India, sono convinto che le parole del Santo Padre avranno un impatto non solo sui cattolici di tutto il mondo, ma su tutta la popolazione globale”. (NC)