El seceto de l'acoa santa, sagra, benedeta par l'aspersion ke purefega o de semense o poline ke fertiłixa, feconda, ... o de oio ke onxe e consacra o de parfumi ... http://it.wikipedia.org/wiki/Aspersorio http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... rsorio.jpg http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... edagon.jpg http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... C5%82i.jpghttp://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... l_K_1e.jpg http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... -stree.jpghttp://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... mejega.jpghttp://www.djemme.com/docs/docs-schede/DatteroIT.pdf Abdellah mi racconta che anche la sua famiglia tramanda da generazioni questo lavoro, e come tutti i coltivatori di datteri, il terreno viene tramandato da padre a figlio, comprese le colture sottostanti.
Davanti ad una bellissima palma, ricca e prolifera, Abdellah mi spiega che la pratica più comune per la propagazione è l'uso della talea perché la dissemina zione del seme non ci garantisce la nascita della stessa specie di dattero. I fattori importanti della coltivazione del dattero sono la luce, l'acqua, la distanza tra una palma e l'altra e le lavorazioni intermedie tra un raccolto e l'altro. Riusciamo a vedere anche un momento del raccolto, uomini agili si arrampicano, tagliano il ramo con i frutti e lo porgono ad altre persone poste più in basso, per fare subito a terra una prima cernita.
Diverso sistema di raccolta da quello più tecnologico e avanzato che si può notare in Israele.
Abdellah mi spiega che occorrono circa dai 5 ai 6 anni prima che una palma da datteri inizi a produrre
la sua prima fruttificazione.
Da aprile a giugno, mi spiega, gli uomini scalano i tronchi degli alberi femmina ed introducono nell'ambito
delle stipe dei pezzi di fiorima schili caricati di polline. Al termine di un certo tempo il giovane embrione (tal'h
a) si forma e, al termine di una metamorfosi più o meno lunga che lo farà passare dalla fase del datter
o verde (balah ou abluh) a quello del dattero giallo (anqar), darà finalmente poi il dattero maturo (tamr ou tiint). Abdellah mi spiega pure che in primavera si vendono nei souk impollinazioni maschili particolarmente fertili. La raccolta dei datteri, si svolge da fine agosto-settembre per le specie precoci (imnza) a dicembre per le varietà tardive (imouzaz). Una parte del raccolto è venduto in zona, nel loro stato di freschezza, all'entrata di tutte
le plameraies e sui mercati: quelli sono i datteri nuovi, ed essendo i primi sono costosi. Il resto della
produzione viene conservato e seccato per l'auto consumo delle oasi o viene successivamente spedito
ai mercati. Le varietà di datteri sono innumerevoli, dalle varietà secche consumate sul posto, alle
varietà morbide e succose. Dal quarantesimo all'ottantesimo anno di vita una palma da datteri
raggiunge il suo momento ottimale di produzione con almeno 3 quintali di datteri per albero,
naturalmente a condizioni favorevoli, successivamente la maggior parte delle palme viene tagliata ed
utilizzata per innumerevoli usi come materiale da costruzione.
Talea e staminałihttp://it.wikipedia.org/wiki/Talea http://it.wikipedia.org/wiki/Cellula_staminalehttp://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... mash31.jpghttp://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... irpal1.jpghttp://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... mash-4.jpgNo lè on papiro e gmanca el loto ma ła ninfa agoara o acoatega axurahttp://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... -ninfa.jpg http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... -axura.jpghttp://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... xura-1.jpg La ninfea azzurra degli antichi EgiziThe blue waterlily of the ancient Egyptians
http://samorini.it/site/archeologia/afr ... ichi-egiziFecondasion de ła palma da daterihttp://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... tefata.jpg http://www.treccani.it/enciclopedia/vic ... Scienza%29 Alberi da fruttoL'albero più diffuso e più importante nell'economia del Sud della Mesopotamia è la palma da datteri (Phoenix dactylifera), coltivata nei terreni a Sud della linea Hit-Samarra in tutti i periodi della storia antica del Vicino Oriente. Questa pianta, che richiede grande quantità di acqua, cresce in Mesopotamia non più a nord del 35° parallelo.
I datteri erano i frutti più consumati in Mesopotamia già dal III millennio; su una placca di pietra e su un vaso provenienti dalla città di Lagash, databili al periodo Protodinastico III a, è raffigurata una palma da datteri; parecchi noccioli di datteri furono ritrovati anche nella tomba della regina Pu-abi nel cimitero reale di Ur (2600 ca.).Fin dai più antichi testi mesopotamici è evidente che i popoli del Vicino Oriente antico avevano imparato a coltivare tale pianta e a utilizzarla per gli scopi più vari; per esempio, i testi provenienti dalla città di Lagash presargonica (2450-2350 ca.) menzionano i datteri. Inoltre, parecchi testi economici trattano di terreni coltivati a palma da datteri e dell'importazione di tipi speciali di datteri provenienti da Dilmun. Infine, in una delle versioni della nascita del re Sargon di Akkad si racconta che egli era figlio di un giardiniere, addetto a un palmeto, il quale aveva abbandonato il cesto con il bambino sulle rive del canale che costeggiava il giardino delle palme.
Il legno della palma non è molto resistente, ma era comunque utilizzato per oggetti che non richiedevano questa qualità, per esempio per coperture di piccola estensione; inoltre, le fibre della palma potevano essere intrecciate in corde molto resistenti e i rami con foglie di palma si usavano per coprire le capanne. Il dattero, sia fresco sia conservato essiccato, era il frutto più consumato dalle popolazioni della Mesopotamia e, preparato in modi diversi, costituiva un alimento importante; poiché si conoscevano parecchie specie di palme, era disponibile una grande varietà di datteri; in caso di raccolti abbondanti tali frutti erano anche esportati. Inoltre, i datteri figuravano tra le offerte regolari presentate quotidianamente nel tempio alle statue degli dèi. Infine, i noccioli dei datteri erano utilizzati nell'alimentazione dei cammelli e, seccati, servivano da combustibile.
I Mesopotamici conoscevano già la tecnica della fecondazione della palma femmina con il polline della palma maschio e la praticavano per aumentare il rendimento delle coltivazioni. Il polline dei fiori maschi era raccolto e legato sui fiori femmine; per fare ciò bisognava salire fino alla cima della pianta. Questa operazione è raffigurata in un affresco del palazzo di Zimri-Lim di Mari (prima metà del II millennio), dove sono rappresentate palme e rami con infiorescenze accanto a esse. Anche in bassorilievi assiri è rappresentata l'impollinazione artificiale della palma da datteri; alcuni bassorilievi mostrano invece la distruzione di palmeti, in territorio nemico, da parte di soldati assiri.
Le palme da datteri non erano coltivate in Assiria, mentre dalla Bibbia apprendiamo che erano coltivate sulla costa mediterranea e nella valle del Giordano (Gerico è definita nella Bibbia "città delle palme", II Cronache, 28, 15). Un testo letterario appartenente al genere delle 'tenzoni' (esercizi dialettici in cui due elementi antitetici di vario tipo, provenienti dal mondo umano, naturale o animale, si sfidano in un dialogo nel quale ognuno enumera i propri pregi), è la Tenzone tra la palma e il tamerisco. In esso i due alberi, che, come dice il prologo, erano stati entrambi piantati nel giardino del palazzo del re, si fronteggiano elencando le innumerevoli utilizzazioni di ogni loro parte; apprendiamo in questo modo quanto i Mesopotamici sapessero sfruttare queste due piante.
Nell'Iraq attuale la palma da datteri è ancora oggi la pianta più frequente lungo le rive del Tigri e dell'Eufrate, in tutta la regione che va da Bassora nel Sud a Samarra nel Nord; questa pianta, infatti, si adatta assai bene al clima caldo, secco e assolato e può anche sopportare la salinizzazione del suolo, grazie alla sua grande capacità di tolleranza al sale.
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