Mascare shamane, vesti o paramenti e armamentari sagri

Mascare shamane, vesti o paramenti e armamentari sagri

Messaggioda Berto » ven mar 06, 2015 9:27 pm

Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Mascare shamane e vesti o paramenti sagri

Messaggioda Berto » ven mar 06, 2015 9:27 pm

El çingoło łi ło doparava xa ente ła vecia Mexopotamia 2000 ani v.C.

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... ingolo.jpg
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Re: Mascare shamane e vesti o paramenti sagri

Messaggioda Berto » ven mar 06, 2015 11:02 pm

Mitria
na tradision atestà xa da i Sumeri e sù longo i milegni: ...



http://www.whale.to/c/dagon.html

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... Mitria.jpg

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... C5%82i.jpg

Sto costume-mascara-paramento a forma de pese el ghe jera xa co łi sumeri tra łi anunnaki:
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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... ession.jpg
http://it.wikipedia.org/wiki/Anunnaki


Canaanite/Pharisees Babylon Fish head/Mitre hat

http://www.whale.to/c/dagon.html

['Dagon was originally an Assyro-Babylonian fertility god who evolved into a major northwest Semitic god'.]

The Canaanite political parties were the Pharisees, Sadducees, Zealots, Essains, Assissins, Herodians, and Scribes. A later group, the Edomites, descended from Esau and later intermarried with the Turks, producing a Turco- Edomite mixture which later became known as the Chazars, the present occupants of Israel, according to the great Jewish scholar, Arthur Koestler. The Canaanites were divided into the Amorites, Hittites, Moabites, Midianites, Philistines, Ammonites, Edomites, Zidonians, Sepharvaims, Perizzites, and affiliated tribes, all of which are routinely denounced in the Bible. Genesis 3:17: "The Perizzites are the enemies of God; the Ammonites worshipped Moloch Chemos and were demon-possessed." The Ashodites worshipped the fish and god, Dagon-they were robbers and hated God (as recorded in the British Museum --Ed.). The Egyptians were known as worshippers of black magic, which resulted in God's rebuff to Hagar. The Amorites were cursed by God (Ezra 9:1). Hittite was defined as meaning to destroy or to terrify; Perizzite came to stand for strife and disorder; the Sepharvaim (later Sephardim) were revolutionaries; Jebusite stands for trampling underfoot. Chapter 1: The War Against Shem

"When the Philistines took the ark of God, they brought it into the temple of Dagon and set it by Dagon. And when the people of Ashdod arose early in the morning, there was Dagon, fallen on its face to the earth before the ark of the LORD. So they took Dagon and set it in its place again. And when they arose early the next morning, there was Dagon, fallen on its face to the ground before the ark of the LORD. The head of Dagon and both the palms of its hands were broken off on the threshold; only the torso of Dagon was left of it. Therefore neither the priests of Dagon nor any who come into Dagon's house tread on the threshold of Dagon in Ashdod to this day."
- 1 Sam 5:2-5

"Now the lords of the Philistines gathered together to offer a great sacrifice to Dagon their god, and to rejoice. And they said: "Our god has delivered into our hands Samson our enemy!" When the people saw him, they praised their god; for they said: "Our god has delivered into our hands our enemy, The destroyer of our land, And the one who multiplied our dead."
- Judg 16:23-24

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... tb9it8.jpg

http://it.wikipedia.org/wiki/Dagon
Dagon (ebraico דגון) è il nome ebraico del dio Dagan, importante divinità mesopotamica e semitico orientale; era la divinità della fertilità e del raccolto nel pantheon dei Cananei, che secondo il mito era il padre di Baal. Il suo aspetto era di un uomo sorgente da una spiga di grano, oppure di un uomo barbuto con la parte inferiore del corpo a forma di pesce.
http://it.wikipedia.org/wiki/Tritone_%28mitologia%29
http://en.wikipedia.org/wiki/Dagon
Dagon was originally an East Semitic Mesopotamian (Akkadian, Assyrian, Babylonian) fertility god who evolved into a major Northwest Semitic god, reportedly of grain (as symbol of fertility) and fish and/or fishing (as symbol of multiplying). He was worshipped by the early Amorites and by the inhabitants of the cities of Ebla (modern Tell Mardikh, Syria) and Ugarit (modern Ras Shamra, Syria). He was also a major member, or perhaps head, of the pantheon of the Philistines.
His name appears in Hebrew as דגון (in modern transcription Dagon, Tiberian Hebrew Dāḡôn), in Ugaritic as dgn (probably vocalized as Dagnu), and in Akkadian as Dagana, Daguna usually rendered in English translations as Dagan.
In Ugaritic, the root dgn also means grain: in Hebrew דגן dāgān, Samaritan dīgan, is an archaic word for grain.
The Phoenician author Sanchuniathon also says Dagon means siton, that being the Greek word for grain. Sanchuniathon further explains: "And Dagon, after he discovered grain and the plough, was called Zeus Arotrios." The word arotrios means "ploughman", "pertaining to agriculture" (confer ἄροτρον "plow").
It is perhaps related to the Middle Hebrew and Jewish Aramaic word dgnʾ 'be cut open' or to Arabic dagn (دجن) 'rain-(cloud)'.
The theory relating the name to Hebrew dāg/dâg, 'fish', based solely upon a reading of 1 Samuel 5:2–7 is discussed in Fish-god tradition below. According to this etymology: Middle English Dagon < Late Latin (Ec.) Dagon < Late Greek (Ec.) Δάγων < Heb דגן dāgān, "grain (hence the god of agriculture), corn.

http://en.wikipedia.org/wiki/Adad
http://it.wikipedia.org/wiki/Adad
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Re: Mascare shamane, vesti o paramenti e armamentari sagri

Messaggioda Berto » ven mar 06, 2015 11:37 pm

El seceto de l'acoa santa, sagra, benedeta par l'aspersion ke purefega o de semense o poline ke fertiłixa, feconda, ... o de oio ke onxe e consacra o de parfumi ...

http://it.wikipedia.org/wiki/Aspersorio

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... edagon.jpg

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... l_K_1e.jpg

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... -stree.jpg

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http://www.djemme.com/docs/docs-schede/DatteroIT.pdf
Abdellah mi racconta che anche la sua famiglia tramanda da generazioni questo lavoro, e come tutti i coltivatori di datteri, il terreno viene tramandato da padre a figlio, comprese le colture sottostanti.
Davanti ad una bellissima palma, ricca e prolifera, Abdellah mi spiega che la pratica più comune per la propagazione è l'uso della talea perché la dissemina zione del seme non ci garantisce la nascita della stessa specie di dattero. I fattori importanti della coltivazione del dattero sono la luce, l'acqua, la distanza tra una palma e l'altra e le lavorazioni intermedie tra un raccolto e l'altro. Riusciamo a vedere anche un momento del raccolto, uomini agili si arrampicano, tagliano il ramo con i frutti e lo porgono ad altre persone poste più in basso, per fare subito a terra una prima cernita.
Diverso sistema di raccolta da quello più tecnologico e avanzato che si può notare in Israele.
Abdellah mi spiega che occorrono circa dai 5 ai 6 anni prima che una palma da datteri inizi a produrre
la sua prima fruttificazione.
Da aprile a giugno, mi spiega, gli uomini scalano i tronchi degli alberi femmina ed introducono nell'ambito
delle stipe dei pezzi di fiorima schili caricati di polline. Al termine di un certo tempo il giovane embrione (tal'h
a) si forma e, al termine di una metamorfosi più o meno lunga che lo farà passare dalla fase del datter
o verde (balah ou abluh) a quello del dattero giallo (anqar), darà finalmente poi il dattero maturo (tamr ou tiint). Abdellah mi spiega pure che in primavera si vendono nei souk impollinazioni maschili particolarmente fertili. La raccolta dei datteri, si svolge da fine agosto-settembre per le specie precoci (imnza) a dicembre per le varietà tardive (imouzaz). Una parte del raccolto è venduto in zona, nel loro stato di freschezza, all'entrata di tutte
le plameraies e sui mercati: quelli sono i datteri nuovi, ed essendo i primi sono costosi. Il resto della
produzione viene conservato e seccato per l'auto consumo delle oasi o viene successivamente spedito
ai mercati. Le varietà di datteri sono innumerevoli, dalle varietà secche consumate sul posto, alle
varietà morbide e succose. Dal quarantesimo all'ottantesimo anno di vita una palma da datteri
raggiunge il suo momento ottimale di produzione con almeno 3 quintali di datteri per albero,
naturalmente a condizioni favorevoli, successivamente la maggior parte delle palme viene tagliata ed
utilizzata per innumerevoli usi come materiale da costruzione.

Talea e staminałi
http://it.wikipedia.org/wiki/Talea
http://it.wikipedia.org/wiki/Cellula_staminale


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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... mash31.jpg

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No lè on papiro e gmanca el loto ma ła ninfa agoara o acoatega axura

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... xura-1.jpg

La ninfea azzurra degli antichi Egizi
The blue waterlily of the ancient Egyptians
http://samorini.it/site/archeologia/afr ... ichi-egizi




Fecondasion de ła palma da dateri

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... tefata.jpg

http://www.treccani.it/enciclopedia/vic ... Scienza%29

Alberi da frutto

L'albero più diffuso e più importante nell'economia del Sud della Mesopotamia è la palma da datteri (Phoenix dactylifera), coltivata nei terreni a Sud della linea Hit-Samarra in tutti i periodi della storia antica del Vicino Oriente. Questa pianta, che richiede grande quantità di acqua, cresce in Mesopotamia non più a nord del 35° parallelo.

I datteri erano i frutti più consumati in Mesopotamia già dal III millennio; su una placca di pietra e su un vaso provenienti dalla città di Lagash, databili al periodo Protodinastico III a, è raffigurata una palma da datteri; parecchi noccioli di datteri furono ritrovati anche nella tomba della regina Pu-abi nel cimitero reale di Ur (2600 ca.).

Fin dai più antichi testi mesopotamici è evidente che i popoli del Vicino Oriente antico avevano imparato a coltivare tale pianta e a utilizzarla per gli scopi più vari; per esempio, i testi provenienti dalla città di Lagash presargonica (2450-2350 ca.) menzionano i datteri. Inoltre, parecchi testi economici trattano di terreni coltivati a palma da datteri e dell'importazione di tipi speciali di datteri provenienti da Dilmun. Infine, in una delle versioni della nascita del re Sargon di Akkad si racconta che egli era figlio di un giardiniere, addetto a un palmeto, il quale aveva abbandonato il cesto con il bambino sulle rive del canale che costeggiava il giardino delle palme.

Il legno della palma non è molto resistente, ma era comunque utilizzato per oggetti che non richiedevano questa qualità, per esempio per coperture di piccola estensione; inoltre, le fibre della palma potevano essere intrecciate in corde molto resistenti e i rami con foglie di palma si usavano per coprire le capanne. Il dattero, sia fresco sia conservato essiccato, era il frutto più consumato dalle popolazioni della Mesopotamia e, preparato in modi diversi, costituiva un alimento importante; poiché si conoscevano parecchie specie di palme, era disponibile una grande varietà di datteri; in caso di raccolti abbondanti tali frutti erano anche esportati. Inoltre, i datteri figuravano tra le offerte regolari presentate quotidianamente nel tempio alle statue degli dèi. Infine, i noccioli dei datteri erano utilizzati nell'alimentazione dei cammelli e, seccati, servivano da combustibile.

I Mesopotamici conoscevano già la tecnica della fecondazione della palma femmina con il polline della palma maschio e la praticavano per aumentare il rendimento delle coltivazioni. Il polline dei fiori maschi era raccolto e legato sui fiori femmine; per fare ciò bisognava salire fino alla cima della pianta. Questa operazione è raffigurata in un affresco del palazzo di Zimri-Lim di Mari (prima metà del II millennio), dove sono rappresentate palme e rami con infiorescenze accanto a esse. Anche in bassorilievi assiri è rappresentata l'impollinazione artificiale della palma da datteri; alcuni bassorilievi mostrano invece la distruzione di palmeti, in territorio nemico, da parte di soldati assiri.

Le palme da datteri non erano coltivate in Assiria, mentre dalla Bibbia apprendiamo che erano coltivate sulla costa mediterranea e nella valle del Giordano (Gerico è definita nella Bibbia "città delle palme", II Cronache, 28, 15). Un testo letterario appartenente al genere delle 'tenzoni' (esercizi dialettici in cui due elementi antitetici di vario tipo, provenienti dal mondo umano, naturale o animale, si sfidano in un dialogo nel quale ognuno enumera i propri pregi), è la Tenzone tra la palma e il tamerisco. In esso i due alberi, che, come dice il prologo, erano stati entrambi piantati nel giardino del palazzo del re, si fronteggiano elencando le innumerevoli utilizzazioni di ogni loro parte; apprendiamo in questo modo quanto i Mesopotamici sapessero sfruttare queste due piante.

Nell'Iraq attuale la palma da datteri è ancora oggi la pianta più frequente lungo le rive del Tigri e dell'Eufrate, in tutta la regione che va da Bassora nel Sud a Samarra nel Nord; questa pianta, infatti, si adatta assai bene al clima caldo, secco e assolato e può anche sopportare la salinizzazione del suolo, grazie alla sua grande capacità di tolleranza al sale.


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Re: Mascare shamane, vesti o paramenti e armamentari sagri

Messaggioda Berto » sab mar 07, 2015 8:35 am

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Re: Mascare shamane, vesti o paramenti e armamentari sagri

Messaggioda Berto » sab mar 07, 2015 10:02 pm

El shaman al viłajo sol Lago de Costansa:

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Barete, capełi, covricai, vorxi cràpe, caciołe
viewtopic.php?f=171&t=1521

Copricapo solari d’oro
http://it.wikipedia.org/wiki/Cappello_d ... di_Berlino
Il Cappello d'oro di Berlino (in tedesco: Berliner Goldhut) è un manufatto risalente alla tarda Età del bronzo realizzato in una sottile lamina d'oro. Fu utilizzato come copertura esterna di un lungo copricapo conico, probabilmente realizzato in materiale organico.
Il Cappello d'oro di Berlino è quello che si è meglio conservato rispetto ai quattro "Cappelli d'Oro" rinvenuti in Europa e risalenti, più o meno, tutti alla stessa epoca. Degli altri tre, due sono stati rinvenuti in Germania e uno in Francia. Tutti e quattro sono stati rinvenuti tra il XIX e XX secolo.
Generalmente si presume che tali oggetti siano stati delle insegne di divinità o di religiosi, collegati ad un culto solare molto diffuso in Europa nella tarda Età del bronzo. Si presume che tali oggetti abbiano avuto anche funzioni calendariali o astronomiche.
Il Cappello d'oro di Berlino è stato acquistato nel 1996 dal Museum für Vor- und Frühgeschichte di Berlino come ritrovamento unico senza provenienza. Uno studio comparativo degli ornamenti e delle tecniche utilizzate nella sua creazione, suggerisce che è stato realizzato alla fine dell'Età del bronzo, tra il 1000 a.C. e 800 a.C. circa.
...
Il Cappello d'oro di Berlino è stato messo in vendita nel 1995 e nel 1996 fu acquistato dal Museum für Vor- und Frühgeschichte di Berlino. Il venditore sosteneva che l'oggetto proveniva da un'anonima collezione privata svizzera, realizzata tra gli anni 1950-1960. Si presume che il reperto sia stato trovato nel sud della Germania o in Svizzera. Ulteriori dettagli non sono noti. La buona conservazione del cono suggerisce che deve essere stato accuratamente riempito con terreno o cenere e poi sepolto in verticale nel suolo.
http://de.wikipedia.org/wiki/Berliner_Goldhut

http://www.sabc.uniss.it/articoli/cappe ... erlino.pdf
http://www.riviste.provincia.tn.it/ppw/ ... penElement

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... i-doro.jpg

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... pounta.jpg

Cimeri (Cimmeri)
http://it.wikipedia.org/wiki/Cimmeri
http://it.wikipedia.org/wiki/Discussion ... ei_Cimmeri
Nella voce sta scritto che i Cimmeri erano un apopolazione indoeuropea, ma esistono altre ipotesi secondo cui erano popoli cavalieri pastori della steppa di cultura e lingua turco-altaica con innesti uralici ed europei (slavi): vedasi Teoria della Continuità di Mario Alinei. Alberto Pento --79.38.249.59 (msg) 07:52, 8 apr 2015 (CEST)
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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... uffern.jpg

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... aniani.jpg





Caxe, corti, castełi, viłe, viłai e çità, cexe e muri veneti
viewtopic.php?f=172&t=938

Viłajo palifato sol Lago de Costansa o Bodensee
http://picasaweb.google.it/pilpotis/Vil ... DiCostanza
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Re: Mascare shamane, vesti o paramenti e armamentari sagri

Messaggioda Berto » sab mar 07, 2015 10:56 pm

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Re: Mascare shamane, vesti o paramenti e armamentari sagri

Messaggioda Berto » dom apr 05, 2015 9:51 am

Bastoni e mascare shamane
http://www.scalarchives.it/web/ricerca_ ... rt=8&luce=

Bastoni, bakete, shetri, ciavi, litui, fuxi, rokełi e canoce
viewtopic.php?f=43&t=663
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Re: Mascare shamane, vesti o paramenti e armamentari sagri

Messaggioda Berto » mar apr 07, 2015 10:53 am

Costumi shamaneghi de Mircea Eliade
https://picasaweb.google.com/1001409263 ... rceaEliade

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Re: Mascare shamane, vesti o paramenti e armamentari sagri

Messaggioda Berto » mar apr 07, 2015 10:55 am

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