Re: I tre libri e la violenza
Inviato: gio ago 31, 2017 7:19 am
Buona domenica amici. L'immagine del re spagnolo Felipe VI con ai suoi due lati una bambina musulmana velata e una bambina cristiana senza velo, in prima fila alla manifestazione "Non abbiamo paura" svoltasi ieri a Barcellona per protestare contro la strage perpetrata dai terroristi islamici lo scorso 17 agosto costata la vita a 15 persone, è l'ennesima conferma della scelta dell'Europa di legittimare l'islam come religione illudendosi di poter così sconfiggere il terrorismo islamico.
https://www.facebook.com/MagdiCristiano ... 9883414393
La vera paura di quest'Europa non è nei confronti del terrorismo islamico ma bensì dell'islam come religione. Il terrorismo islamico noi potremmo vincerlo se avessimo l'onestà intellettuale e il coraggio umano di guardare in faccia la realtà dell'islam, prendendo atto che proprio i terroristi islamici sono i musulmani che più di altri ottemperano letteralmente e integralmente a ciò che Allah prescrive nel Corano e a ciò che ha detto e ha fatto Maometto. I professionisti e i militanti del cosiddetto "islam moderato" e i terroristi islamici concordano sull'obiettivo strategico di sottomettere l'Europa e il mondo intero all'islam, ma divergono sugli strumenti operativi tattici con cui realizzarlo.
Ebbene se re Felipe VI sceglie di sfilare con al fianco la bambina islamizzata con il velo, identificandola come la "vera musulmana", anziché scegliere una bambina musulmana di famiglia laica senza il velo, significa che ha scelto di legittimare la concezione islamica della donna che deve essere obbligatoriamente velata.
Se re Felipe sceglie di sfilare con ai suoi due lati una bambina musulmana e una bambina cristiana, significa che ha scelto di mettere sullo stesso piano il cristianesimo, che rappresenta la radice profonda della civiltà spagnola riscattata con la Reconquista nel 1492, e l'islam che sottomise la Spagna per otto secoli.
Se re Felipe partecipa a una manifestazione per protestare contro una strage perpetrata dal terrorismo islamico senza denunciare il "terrorismo islamico", limitandosi a scandire lo slogan introspettivo "Non abbiamo paura", che concerne il comportamento che le potenziali vittime del terrorismo islamico dovrebbero assumere, significa che ha scelto di occultare la realtà perché ha paura di menzionare l'islam.
Cari amici, solo se avremo l'onestà intellettuale e il coraggio umano di guardare in faccia la realtà dell'islam e, nel più assoluto rispetto dei musulmani come persone, prendere atto che l'islam come religione è incompatibile con le leggi laiche dello Stato, con le regole su cui si fonda la civile convivenza, con i valori della sacralità della vita, della pari dignità tra uomo e donna, della libertà di scelta che sostanziano la nostra civiltà, noi potremo riscattarci dalla sottomissione all'islam e sconfiggere il terrorismo islamico, per salvaguardare il nostro inalienabile diritto a essere pienamente noi stessi dentro casa nostra. Andiamo avanti. Insieme ce la faremo.
Commenti
Cosimo Antonio Passiatore
Non date retta ad Allam, Signori.
Per essere un buon mussulmano è sufficiente rispettare i c.d. 5 pilastri dell'islam (tra questi non c'è nè il jihad nè la sharia), nessuno dei quali è in contrasto coi principi fondamentali della nostra Costituzione:
La testimonianza di fede (in arabo: شهادة, Shahāda);
La preghiera canonica (in arabo: صلاة, Ṣalāt o, in lingua persiana, Namāz) da effettuare cinque volte al dì;
Pagare l'elemosina canonica (in arabo: زكاة, Zakāt);
Il digiuno (in arabo: صوم, Ṣawm o Ṣiyam) durante il dì, in tutto il mese di ramadan;
Il pellegrinaggio (in arabo: حج, Ḥajj) alla Mecca, almeno una volta nella vita per tutti quelli che siano in grado di permetterselo economicamente e di affrontarlo fisicamente.
Tant'è vero che all'interno dell'islam ci sono anche correnti d'ispirazione liberale.
I pensatori dell'Islam progressista (in arabo: الإسلام التقدمي), a partire dal XIX secolo hanno percorso molta strada sulla via del liberalismo, proponendo un'Islam basato sull'interpretazione (in arabo: الإسلام الاجتهادي). Alcuni autori, però, preferiscono considerare il progressismo e il liberismo islamici come promossi da due distinti movimenti.
Quale che sia la realtà, entrambi hanno in comune una visione della religione che si fonda principalmente sull'ijtihad, ovvero su un'interpretazione autentica delle sacre Scritture.
I musulmani liberali, infatti, non necessariamente sono d'accordo con le interpretazioni tradizionali del Corano e degli ḥadīth e affermano di voler recuperare i principi che guidavano le prime comunità musulmane e il significato etico e pluralistico del testo sacro coranico.
Questo movimento riformista usa il monoteismo (tawhid) "come un principio organizzativo per la società umana e la base della conoscenza religiosa, della storia, della metafisica, dell'estetica e dell'etica, come pure dell'ordine sociale, economico e mondiale."
Una delle ultime organizzazioni è "Muslims for Progressive Values", associazione fondata da Ani Zonneveld nota soprattutto per il suo decalogo di principi. Altre realtà importanti sono l'"International Congress on Islamic Feminism" e i "Musulman-es Progressistes de France".
Gino Quarelo
I tre libri e la violenza
viewtopic.php?f=201&t=2671
Vittorio Anelli
Caro Cosimo ha do saranno progrediti saranno ben accetti..ad oggi la realtà è un'altra tant'è che si stanno radicalizzando anche paesi prima moderati vedi Turchia, Indonesia,Maldive. Tutto il resto mi spiace ma sono solo chiacchera radicale chic
Cosimo Antonio Passiatore
Non c'è futuro per i radicalismi religiosi. Neanche in Turchia, con un presidente islamico e per giunta fascista quasi come Putin in Russia, riescono a imporre la sharia. È proprio perché sentono che per loro non c'è futuro, è proprio perché sentono che la società laica è sul punto di prevalere e di assimilare l'Islam come ha già assimilato il Cristianesimo, che i fanatici religiosi si agitano e fanno danni non solo a noi, ma anche e ancor di più agli altri mussulmani non fanatici come loro.
Gino Quarelo
La testimonianza di fede maomettana ha tutta una serie di implicazioni contenute nell'esempio di Maometto e nel Corano a cui attenersi che sono in palese e stridente contrasto non solo con la Costituzione Italiana, ma anche con quella europea e con la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. La preghiera islamica poi è una preghiera contro i non mussulmani e in particolare contro gli ebrei e i cristiani e contiene delle ingiurie. Maometto poi è mille volte peggio di Hitler e la sua ideologia politico-religiosa dovrebbe essere perseguita con la Legge Mancino come per il nazismo hitleriano. I mussulmani liberali non contano nulla, contano l'esempio di Maometto che è stato il primo fanatico assassino terrorista islamico, modello per tutti i maomettani di ogni tempo e di ogni luogo e il Corano che non può essere interpretato in quanto l'interpretazione è considerata blasfemia.
Gino Quarelo
Questi nel mondo islamico non contano nulla e poi sono in contrasto con loro stessi in quanto quando affermano di voler recuperare i principi che guidavano le prime comunità mussulmane e il significato etico e pluralistico del testo sacro coranico non possono che attenersi all'esempio di Maometto che è stato il primo mussulmano attorno al quale si sono formate le prime comunità islamiche: https://it.wikipedia.org/.../Movimenti_ ... ll%27islam
Movimenti liberali nell'islam - Wikipedia
I pensatori dell'Islam progressista (in arabo: الإسلام التقدمي), a partire dal XIX secolo hanno percorso molta strada sulla via del liberalismo, proponendo un'Islam basato sull'interpretazione (in arabo: الإسلام الاجتهادي). Alcuni autori, però, preferiscono considerare il progressismo e il liberis...
Allam è un eroe dell'umanità, come tutti questi altri:
Apostati dell'Islam, eroi dell'umanità
viewtopic.php?f=188&t=1922
Gino Quarelo
La Bibbia sia come Vecchio Testamento per gli ebrei, sia come Nuovo Testamento o Vangeli per i cristiani non sono affatto contro le costituzioni europee e i diritti umani universali, poiché non contengono alcuna prescrizione, alcun precetto che li violi. Il Vecchio Testamento poi è un insieme di libri che raccontano la storia del mondo, degli ebrei e del loro rapporto con la divinità, una lunga storia di continui mutamenti e interpretazioni e non certo un testo prescrittivo come il Corano. Le prescrizioni bibliche del Vecchio Testamento "i X comandamenti" e la prescrizione cristiana del Nuovo testamento "il comandamento evangelico dell'amore per se e per il prossimo" sono alla base dei diritti umani universali e non contengono alcuna violenza contro chichessia.
Gli ebrei lungo la loro storia hanno avuto molti profeti che l'hanno scandita e sono ancora in attesa di un nuovo profeta-messia che porti loro la nuova e definitiva parola di Dio con le sue ultime prescrizioni;
i cristiani hanno avuto un solo profeta-messia che lo hanno ritenuto Dio incarnato con le sue prescrizioni di pace, amore e fraternità in attesa del Regno dei Cieli e della resurrezione dei morti;
mentre i mussulmani hanno avuto un solo profeta che si è detto l'ultimo e definitivo portatore della vera e completa parola di Dio per l'intera umanità e quella parola e quel profeta sono alla base della fede e della dottrina politico-religiosa islamica, con tutto il suo portato di violenza, di orrore e di terrore prima per imporsi nell'area araba e poi per imporsi a tutta l'umanità della terra.
https://www.facebook.com/MagdiCristiano ... 9883414393
La vera paura di quest'Europa non è nei confronti del terrorismo islamico ma bensì dell'islam come religione. Il terrorismo islamico noi potremmo vincerlo se avessimo l'onestà intellettuale e il coraggio umano di guardare in faccia la realtà dell'islam, prendendo atto che proprio i terroristi islamici sono i musulmani che più di altri ottemperano letteralmente e integralmente a ciò che Allah prescrive nel Corano e a ciò che ha detto e ha fatto Maometto. I professionisti e i militanti del cosiddetto "islam moderato" e i terroristi islamici concordano sull'obiettivo strategico di sottomettere l'Europa e il mondo intero all'islam, ma divergono sugli strumenti operativi tattici con cui realizzarlo.
Ebbene se re Felipe VI sceglie di sfilare con al fianco la bambina islamizzata con il velo, identificandola come la "vera musulmana", anziché scegliere una bambina musulmana di famiglia laica senza il velo, significa che ha scelto di legittimare la concezione islamica della donna che deve essere obbligatoriamente velata.
Se re Felipe sceglie di sfilare con ai suoi due lati una bambina musulmana e una bambina cristiana, significa che ha scelto di mettere sullo stesso piano il cristianesimo, che rappresenta la radice profonda della civiltà spagnola riscattata con la Reconquista nel 1492, e l'islam che sottomise la Spagna per otto secoli.
Se re Felipe partecipa a una manifestazione per protestare contro una strage perpetrata dal terrorismo islamico senza denunciare il "terrorismo islamico", limitandosi a scandire lo slogan introspettivo "Non abbiamo paura", che concerne il comportamento che le potenziali vittime del terrorismo islamico dovrebbero assumere, significa che ha scelto di occultare la realtà perché ha paura di menzionare l'islam.
Cari amici, solo se avremo l'onestà intellettuale e il coraggio umano di guardare in faccia la realtà dell'islam e, nel più assoluto rispetto dei musulmani come persone, prendere atto che l'islam come religione è incompatibile con le leggi laiche dello Stato, con le regole su cui si fonda la civile convivenza, con i valori della sacralità della vita, della pari dignità tra uomo e donna, della libertà di scelta che sostanziano la nostra civiltà, noi potremo riscattarci dalla sottomissione all'islam e sconfiggere il terrorismo islamico, per salvaguardare il nostro inalienabile diritto a essere pienamente noi stessi dentro casa nostra. Andiamo avanti. Insieme ce la faremo.
Commenti
Cosimo Antonio Passiatore
Non date retta ad Allam, Signori.
Per essere un buon mussulmano è sufficiente rispettare i c.d. 5 pilastri dell'islam (tra questi non c'è nè il jihad nè la sharia), nessuno dei quali è in contrasto coi principi fondamentali della nostra Costituzione:
La testimonianza di fede (in arabo: شهادة, Shahāda);
La preghiera canonica (in arabo: صلاة, Ṣalāt o, in lingua persiana, Namāz) da effettuare cinque volte al dì;
Pagare l'elemosina canonica (in arabo: زكاة, Zakāt);
Il digiuno (in arabo: صوم, Ṣawm o Ṣiyam) durante il dì, in tutto il mese di ramadan;
Il pellegrinaggio (in arabo: حج, Ḥajj) alla Mecca, almeno una volta nella vita per tutti quelli che siano in grado di permetterselo economicamente e di affrontarlo fisicamente.
Tant'è vero che all'interno dell'islam ci sono anche correnti d'ispirazione liberale.
I pensatori dell'Islam progressista (in arabo: الإسلام التقدمي), a partire dal XIX secolo hanno percorso molta strada sulla via del liberalismo, proponendo un'Islam basato sull'interpretazione (in arabo: الإسلام الاجتهادي). Alcuni autori, però, preferiscono considerare il progressismo e il liberismo islamici come promossi da due distinti movimenti.
Quale che sia la realtà, entrambi hanno in comune una visione della religione che si fonda principalmente sull'ijtihad, ovvero su un'interpretazione autentica delle sacre Scritture.
I musulmani liberali, infatti, non necessariamente sono d'accordo con le interpretazioni tradizionali del Corano e degli ḥadīth e affermano di voler recuperare i principi che guidavano le prime comunità musulmane e il significato etico e pluralistico del testo sacro coranico.
Questo movimento riformista usa il monoteismo (tawhid) "come un principio organizzativo per la società umana e la base della conoscenza religiosa, della storia, della metafisica, dell'estetica e dell'etica, come pure dell'ordine sociale, economico e mondiale."
Una delle ultime organizzazioni è "Muslims for Progressive Values", associazione fondata da Ani Zonneveld nota soprattutto per il suo decalogo di principi. Altre realtà importanti sono l'"International Congress on Islamic Feminism" e i "Musulman-es Progressistes de France".
Gino Quarelo
I tre libri e la violenza
viewtopic.php?f=201&t=2671
Vittorio Anelli
Caro Cosimo ha do saranno progrediti saranno ben accetti..ad oggi la realtà è un'altra tant'è che si stanno radicalizzando anche paesi prima moderati vedi Turchia, Indonesia,Maldive. Tutto il resto mi spiace ma sono solo chiacchera radicale chic
Cosimo Antonio Passiatore
Non c'è futuro per i radicalismi religiosi. Neanche in Turchia, con un presidente islamico e per giunta fascista quasi come Putin in Russia, riescono a imporre la sharia. È proprio perché sentono che per loro non c'è futuro, è proprio perché sentono che la società laica è sul punto di prevalere e di assimilare l'Islam come ha già assimilato il Cristianesimo, che i fanatici religiosi si agitano e fanno danni non solo a noi, ma anche e ancor di più agli altri mussulmani non fanatici come loro.
Gino Quarelo
La testimonianza di fede maomettana ha tutta una serie di implicazioni contenute nell'esempio di Maometto e nel Corano a cui attenersi che sono in palese e stridente contrasto non solo con la Costituzione Italiana, ma anche con quella europea e con la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. La preghiera islamica poi è una preghiera contro i non mussulmani e in particolare contro gli ebrei e i cristiani e contiene delle ingiurie. Maometto poi è mille volte peggio di Hitler e la sua ideologia politico-religiosa dovrebbe essere perseguita con la Legge Mancino come per il nazismo hitleriano. I mussulmani liberali non contano nulla, contano l'esempio di Maometto che è stato il primo fanatico assassino terrorista islamico, modello per tutti i maomettani di ogni tempo e di ogni luogo e il Corano che non può essere interpretato in quanto l'interpretazione è considerata blasfemia.
Gino Quarelo
Questi nel mondo islamico non contano nulla e poi sono in contrasto con loro stessi in quanto quando affermano di voler recuperare i principi che guidavano le prime comunità mussulmane e il significato etico e pluralistico del testo sacro coranico non possono che attenersi all'esempio di Maometto che è stato il primo mussulmano attorno al quale si sono formate le prime comunità islamiche: https://it.wikipedia.org/.../Movimenti_ ... ll%27islam
Movimenti liberali nell'islam - Wikipedia
I pensatori dell'Islam progressista (in arabo: الإسلام التقدمي), a partire dal XIX secolo hanno percorso molta strada sulla via del liberalismo, proponendo un'Islam basato sull'interpretazione (in arabo: الإسلام الاجتهادي). Alcuni autori, però, preferiscono considerare il progressismo e il liberis...
Allam è un eroe dell'umanità, come tutti questi altri:
Apostati dell'Islam, eroi dell'umanità
viewtopic.php?f=188&t=1922
Gino Quarelo
La Bibbia sia come Vecchio Testamento per gli ebrei, sia come Nuovo Testamento o Vangeli per i cristiani non sono affatto contro le costituzioni europee e i diritti umani universali, poiché non contengono alcuna prescrizione, alcun precetto che li violi. Il Vecchio Testamento poi è un insieme di libri che raccontano la storia del mondo, degli ebrei e del loro rapporto con la divinità, una lunga storia di continui mutamenti e interpretazioni e non certo un testo prescrittivo come il Corano. Le prescrizioni bibliche del Vecchio Testamento "i X comandamenti" e la prescrizione cristiana del Nuovo testamento "il comandamento evangelico dell'amore per se e per il prossimo" sono alla base dei diritti umani universali e non contengono alcuna violenza contro chichessia.
Gli ebrei lungo la loro storia hanno avuto molti profeti che l'hanno scandita e sono ancora in attesa di un nuovo profeta-messia che porti loro la nuova e definitiva parola di Dio con le sue ultime prescrizioni;
i cristiani hanno avuto un solo profeta-messia che lo hanno ritenuto Dio incarnato con le sue prescrizioni di pace, amore e fraternità in attesa del Regno dei Cieli e della resurrezione dei morti;
mentre i mussulmani hanno avuto un solo profeta che si è detto l'ultimo e definitivo portatore della vera e completa parola di Dio per l'intera umanità e quella parola e quel profeta sono alla base della fede e della dottrina politico-religiosa islamica, con tutto il suo portato di violenza, di orrore e di terrore prima per imporsi nell'area araba e poi per imporsi a tutta l'umanità della terra.