Ramadam un falso e ridicolo digiuno

Re: Ramadam un falso e ridicolo digiuno

Messaggioda Berto » lun giu 19, 2017 3:40 am

Bologna: sindaco, arcivescovo e Romano Prodi alla cena di fine Ramadan
18, giugno, 2017

http://www.imolaoggi.it/2017/06/18/bolo ... ne-ramadan

Una lunga tavolata in via Torleone, dietro le Due Torri, a unire non solo Strada Maggiore e via San Vitale, ma anche i musulmani di Bologna con istituzioni e cittadini. Per la prima volta nel capoluogo la comunità islamica celebra l’iftar, il pasto di rottura del digiuno nel mese sacro del Ramadan, in un luogo diverso dal centro di preghiera di via Pallavicini, e lo fa invitando a partecipare tra gli altri il sindaco Virginio Merola e l’arcivescovo Matteo Maria Zuppi. All’iftar ha preso parte anche Romano Prodi.

“Senza ponti non si vive – dice mons.Zuppi – se ci si conosce l’estremismo cala, per combatterlo dobbiamo continuare a costruire ponti e creare legami di rispetto e amicizia”. “Rompiamo il digiuno assieme ai bolognesi, donne, uomini e amici – spiega il coordinatore della comunità islamica Yassine Lafram – per noi il Ramadan è autodisciplina, una scuola che ci insegna anche amicizia e convivenza. Servono più momenti comunitari, con Zuppi abbiamo fatto passi avanti, speriamo di continuare”. (ANSA)


Romano Prodi celebra la fine del Ramadan: "Abbiamo un avvenire in comune"
La comunità islamica bolognese ha invitato a partecipare anche il sindaco Virginio Merola, l'arcivescovo Matteo Maria Zuppi, il questore Ignazio Coccia, il prefetto Matteo Piantedosi, il rettore dell'Università Francesco Ubertini
Michele Ardengo - Dom, 18/06/2017

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 10452.html

Anche l'ex presidente del Consiglio Romano Prodi ha preso parte ieri sera a Bologna all'iftar, il pasto di rottura del digiuno nel corso del Ramadan, al quale la comunità islamica cittadina ha invitato istituzioni e cittadini.

Una lunga tavolata in via Torleone, dietro le Due Torri, a unire non solo le storiche vie di Strada Maggiore e San Vitale, ma anche i musulmani di Bologna con le istituzioni e i cittadini. Per la prima volta nel capoluogo la comunità islamica celebra l'iftar, il pasto di rottura del digiuno nel mese sacro del Ramadan, in un luogo diverso dal centro di preghiera di via Pallavicini, e lo fa invitando a partecipare il sindaco Virginio Merola, l'arcivescovo Matteo Maria Zuppi, il questore Ignazio Coccia, il prefetto Matteo Piantedosi, il rettore dell'Università Francesco Ubertini e tutta la cittadinanza.

All'iftar ha preso parte anche Romano Prodi. Un'apertura particolarmente gradita, visto anche il periodo di allerta e preoccupazione diffusa a causa del terrorismo. "Oggi siamo tutti qui - ha detto l'ex premier - e siamo tutti italiani, abbiamo un avvenire in comune, comportiamoci in modo da costruirlo bene". "È bello che le nostre strade si chiudano per aprirsi agli altri - ha dichiarato il sindaco Virginio Merola - ne abbiamo bisogno come Paese e come europei. Dobbiamo continuare a saper costruire insieme".

"Senza ponti non si vive - ha detto l'arcivescovo di Bologna, monsignor Matteo Maria Zuppi - se ci si conosce l'estremismo cala, per combatterlo dobbiamo continuare a costruire ponti e creare legami di rispetto e amicizia". "Rompiamo il digiuno assieme ai bolognesi, donne, uomini e amici - spiega il coordinatore della comunità islamica di Bologna, Yassine Lafram - per noi il Ramadan è autodisciplina, una scuola che ci insegna anche amicizia e convivenza. Servono più momenti comunitari, con Zuppi abbiamo fatto passi avanti, speriamo di continuare".
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Ramadam un falso e ridicolo digiuno

Messaggioda Berto » lun giu 19, 2017 9:21 pm

Un incontro di idolatri


???

Venerdì di Ramadan, il Corano spiegato da un sacerdote
Giulia Cerqueti

http://www.famigliacristiana.it/articol ... _7021.aspx

«Ho scelto di dedicare la mia vita all’avvicinamento al mondo dei musulmani. E ho deciso di farlo studiando in profondità la lingua araba per poter accedere alle fonti e ai testi dell’islam in modo diretto». Venerdì 16 giugno, la moschea al-Wahid di Milano è stata teatro di una straordinaria lezione di dialogo interreligioso e confronto culturale: padre Michel Lagarde, sacerdote cattolico, studioso di fama internazionale di dottrina islamica, docente al Pontificio istituto di studi arabi e islamici di Roma e Premio Unesco per la cultura araba, è stato affidato il compito di commentare il primo capitolo del Corano, il libro sacro dell’islam.

“Io sono un religioso cristiano, ma ogni giorno leggo il Corano”, ha spiegato lo studioso francese, 78 anni, durante l’incontro organizzato dalla Coreis, la Comunità religiosa islamica italiana, di cui l’imam della moschea al-Wahid - e in passato studente di padre Lagarde - Yahya Pallavicini è vicepresidente.

Davanti agli ascoltatori musulmani e alcuni cristiani riuniti in moschea, padre Lagarde ha dedicato la sua lezione al commento della “sura al Fatiha”, apertura o prologo del Corano, attraverso l’analisi della struttura del testo arabo, affiancato dalla traduzione in italiano, e la spiegazione dell’etimologia delle singole parole. Il sacerdote non ha mancato di mettere a confronto la preghiera islamica e quella cristiana del “Padre nostro”, mettendo in luce le similarità dei testi, pur nella diversità delle fedi. “Dio è uno solo e Lui ama le differenze, che non sono il caos”, ha commentato. L'incontro tra confessioni si esprime anche attraverso lo studio dei testi. E padre Lagarde ha esortato sia i musulmani che i cristiani a ritornare a leggere e studiare le fonti della propria confessione religiosa.

La Coreis riunisce il maggior numero di italiani musulmani ed è nata per dare un volto ufficiale all'islam nel nostro Paese, lontano da ogni forma di radicalismo e deformazione ideologica. La Comunità è molto impegnata nel dialogo con il mondo cristiano e quello ebraico. Ogni venerdì nella moschea al-Wahid - luogo di culto riconosciuto dal Comune di Milano dal 2000 - imam italiani pronunciano sermoni in lingua italiana. Nei venerdì del mese del Ramadan, periodo dedicato alla preghiera e al digiuno e uno dei cinque pilastri dell'islalm, l'imam Pallavicini e la Comunità religiosa islamica hanno deciso di aprire le porte della moschea a tutta la cittadinanza, musulmani e persone di altre fedi, proponendo un ciclo di conversazioni di approfondimento religioso e culturale intitolato "Un digiuno alla luce della conoscenza". Un'opportunità anche per far conoscere a chi non è musulmano la realtà del mondo islam in Italia e a Milano, in un momento particolarmente difficile travagliato per l'immagine dell'islam nel mondo.
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Re: Ramadam un falso e ridicolo digiuno

Messaggioda Berto » gio giu 22, 2017 1:08 pm

"Leoni del Ramadan, colpite!" E l'Europa è finita nel mirino
Un video dell'Isis dietro i 5 attacchi che in un mese hanno fatto 30 morti e 170 feriti nelle capitali del Vecchio Continente
Fausto Biloslavo - Gio, 22/06/2017
L o Stato islamico ha lanciato l'appello a un Ramadan del terrore in Europa e così è stato, anche se i kamikaze hanno fatto, per fortuna, cilecca a Parigi e Bruxelles.

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 11834.html

Nel mese di digiuno musulmano i terroristi legati alle bandiere nere hanno lanciato cinque attacchi nelle capitali occidentali del vecchio continente. Il bilancio delle vittime, nonostante gli attentati falliti, è di 30 morti e 170 feriti. All'inizio del Ramadan il Califfato aveva espressamente invitato, con un video su YouTube, a colpire l'Europa. Il titolo non lasciava dubbi: «Dove sono i leoni?». Gli strateghi del terrore del Califfato si rivolgevano «ai fratelli musulmani in Europa, che non possono combattere al fianco dello Stato islamico per attaccare gli infedeli nelle loro case, mercati, strade e raduni». L'appello alla violenza senza quartiere aveva l'obiettivo di «portare avanti una guerra totale» nel vecchio continente. Nonostante gli occidentali pensino che il Ramadan sia un mese di pace, gli oltranzisti delle bandiere nere sostengono esattamente il contrario. Non a caso l'appello è servito anche da rivendicazione per il primo attacco alla vigilia del digiuno al concerto di Ariana Grande a Manchester. Il giovane inglese di origine libica, Salman Ramadan Abedi, si è fatto saltare in aria uccidendo 22 persone compresi bambini e adolescenti. Lo Stato islamico ha cantato vittoria: «Continuate così e avrete la ricompensa più grande: diventare dei martiri durante il Ramadan».

L'Inghilterra è stata colpita per la seconda volta il 3 giugno con i terroristi armati di coltello, che a Londra hanno ammazzato 8 persone e ferite 48 prima di venir abbattuti dalla polizia. Fra questi l'italo marocchino Youssef Zaghba passato dalle feste in spiaggia nel nostro Paese al «martirio» in pieno Ramadan.

A Parigi ci hanno provato due volte a insanguinare il mese di digiuno islamico. Il 6 giugno l'algerino Farid Ikken si è lanciato con un martello contro un agente davanti alla cattedrale di Notre Dame urlando «questo è per la Siria». I militari di ronda lo hanno ucciso. Il 19 giugno si è sfiorata la strage a Champs Elysées. Un terrorista già segnalato dai servizi segreti, ma con il porto d'armi, ha caricato la sua macchina con munizioni e una bombola di gas lanciandosi contro una vettura della polizia. L'auto non è esplosa. L'assalitore è l'unica vittima.

Altra cilecca, per fortuna, martedì sera nella stazione principale di Bruxelles. Il marocchino Oussama Zariouh aveva un trolley carico di chiodi e bombolette di gas. Anche in questo caso è l'unica vittima, grazie alla reazione delle forze dell'ordine.

Il Ramadan di sangue è un classico delle bandiere nere, ma non avevano mai colpito con un attentato dietro l'altro in Europa occidentale, una media di oltre un attacco a settimana. Nel 2015 il defunto portavoce dell'Isis, Abu Muhammad al Adnani, lanciava un appello molto chiaro: «Tenetevi pronti a rendere il Ramadan un mese di calamità per gli infedeli». Sulla spiaggia di Sousse, in Tunisia, vennero massacrati in 38, in gran parte turisti europei. Lo scorso anno il «martirio» per il Ramadan in Occidente toccò all'americano Omar Mateen, che aprì il fuoco in un nightclub di Orlando uccidendo 49 persone.

Nel mese di digiuno, che oggi si conclude, i kamikaze jihadisti, oltre a morti e feriti, sono riusciti a seminare terrore psicologico dimostrando che il Ramadan per le bandiere nere è un mese di guerra santa in Europa. Le feste di fine digiuno a Milano e nel resto d'Italia dovrebbero prenderne atto per condannare con ancora più forza gli attacchi delle bandiere nere. Altrimenti si rischia di nascondere sotto il tappeto quella parte di islamici duri e puri, che preferiscono un Ramadan di sangue facendo finta che il mese di digiuno sia solo simbolo di pace.
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Re: Ramadam un falso e ridicolo digiuno

Messaggioda Berto » sab giu 24, 2017 7:10 pm

Bari, al parco Due Giugno la festa per la fine del Ramadan
24/06/2017

https://www.borderline24.com/bari-al-pa ... el-ramadan

La comunità islamica pugliese si sta preparando per organizzare la grande festa, in programma tra domani e lunedì. E’ tutto pronto per la giornata che chiude il mese di digiuno e preghiera conosciuto come Ramadan.

A Bari, per volontà dell’Imam Abdul Rahman, Imam della Comunità Islamica di Puglia, e del presidente della Comunità Islamica d’Italia – CIDI Imam Prof. Sharif Lorenzini e di tutta la comunità, sarà organizzata una manifestazione che comincerà di buon mattino, poco dopo la preghiera e l’interruzione del digiuno.

La festa, quest’anno, si svolgerà presso il Parco 2 Giugno di Bari e prenderanno parte autorità civili e rappresentanti delle istituzioni.

“E’ stato un mese intenso di preghiera –ha sottolineato l’Imam Ayub Said (Abdul Rahman) – durante il quale come ogni anno Allah ci ha dato l’opportunità di purificarci come Egli desidera. Attendiamo tutti con gioia questo giorno perché sarà festa nelle nostre famiglie e in tutte le comunità islamiche, ricordando ad ogni musulmano che il giorno della fine del Ramadan è un’occasione per riconciliarci con tutte quelle persone con le quali oggi non siamo in buoni rapporti. L’appello, dunque, è per tutti affinché sulla terra ci sia pace e amore tra i popoli”.

“È un giorno speciale che ci apprestiamo a vivere – ha dichiarato il presidente della Comunità Islamica d’Italia (CIDI) Sharif Lorenzini – perché rappresenta un momento religioso molto sentito dagli Musulmani di tutto il mondo. La nostra comunità è pronta a testimoniare che nell’amore di Allah tutto è possibile: il digiuno, la preghiera e infine la gioia e la festa.”

La preghiera è prevista intorno alle 8,30. Dopo i fedeli resteranno nel parco per il momento della Khutba, ossia la predica. Successivamente tutti si alzeranno e si abbracceranno pronunciando queste parole: “Taqabbal Allah” o “Mabrouk AidKom”. Poi, come vuole la tradizione, le famiglie tornano a casa e andranno a fare visita a parenti e amici per trascorrere insieme una giornata in armonia e gioia.
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Re: Ramadam un falso e ridicolo digiuno

Messaggioda Berto » dom giu 25, 2017 6:21 am

Il digiuno (vero) attiva le cellule staminali nel rigenerare il nostro corpo
Scienziati scoprono che il digiuno attiva le cellule staminali nel rigenerare il nostro corpo

https://www.dionidream.com/digiuno-cellule-staminali

Uno studio pubblicato su Cell Stem Cell mostra che cicli di digiuno prolungato non solo proteggono contro i danni al sistema immunitario, un importante effetto collaterale della chemioterapia, ma inducono la rigenerazione del sistema immunitario, spostando le cellule staminali da uno stato inattivo a uno stato di auto-mantenimento.

I risultati di esperimenti sui topi e un test clinico umano di fase 1, hanno dimostrato che lunghi periodi di digiuno abbassano significativamente i livelli di globuli bianchi. Nei topi, il digiuno ha cambiato le vie di segnalazione delle cellule staminali ematopoietiche, un gruppo di cellule staminali che generano sangue. I ricercatori californiani confermano dunque che il digiuno innesca un meccanismo o uno switch rigenerativo che spinge le staminali a creare nuovissime cellule del sangue, nuovissimi globuli bianchi in particolare, essenziali per ripristinare l’intero sistema immunitario, promuovere la rigenerazione di cellule staminali del sistema ematopoietico.

La scoperta potrebbe essere particolarmente utile per le persone che soffrono di sistemi immunitari danneggiati, come i malati di cancro in chemioterapia. Si potrebbero anche aiutare gli anziani il cui sistema immunitario diventa meno efficace con l’avanzare dell’età, rendendo più difficile per loro combattere anche le malattie più comuni. Lo studio ha importanti implicazioni per quanto riguarda l’invecchiamento, in cui il declino del sistema immunitario contribuisce ad un aumento della suscettibilità alle malattie come per le persone in età avanzata. Prolungati cicli di digiuno – periodi di astensione dal cibo dai due a quattro giorni alla volta nel corso di sei mesi – uccidono le cellule immunitarie più vecchie e danneggiate generando così nuove cellule. La ricerca ha anche dimostrato implicazioni nella tolleranza alla chemioterapia per persone con un vasta gamma di carenze del sistema immunitario, tra cui disturbi causati dalle malattie autoimmuni, il corpo induce le cellule staminali a produrre nuove cellule immunitarie (globuli bianchi) capaci di combattere efficacemente ogni eventuale infiammazione del corpo.

“Non potevamo prevedere che il digiuno prolungato avesse un effetto così notevole nel promuovere la rigenerazione delle cellule staminali a base del sistema ematopoietico,” ha affermato Edna M. Jones docente di Gerontologia e le scienze biologiche alla USC School Davis Gerontologia e direttore del USC Longevity Institute .

“Quando viene privato del cibo, il sistema tenta di risparmiare energia, e una delle cose che può fare per risparmiare energia è quello di riciclare un sacco di cellule immunitarie che non sono necessarie, in particolare quelle che possono essere danneggiate”, afferma il Prof. Valter Longo lo scienziato italiano che è tra i maggiori esperti mondiali sul digiuno. “Ciò che abbiamo notato sia nel nostro lavoro sugli animali che su umani è che il numero di globuli bianchi scende con il digiuno prolungato. Poi, quando si riprende ad alimentarsi, le cellule del sangue tornano.”

Cicli di digiuno

Il digiuno prolungato costringe il corpo a utilizzare depositi di glucosio, grassi e chetoni, ma attinge anche ad una parte significativa di globuli bianchi.

Durante ogni ciclo di digiuno, questa diminuzione di cellule bianche del sangue induce cambiamenti che attivano la rigenerazione delle cellule staminali tramite nuove cellule del sistema immunitario. In particolare, il digiuno prolungato riduce l’enzima PKA, che precedentemente l’équipe di Longo ha scoperto che ciò estende la longevità negli organismi semplici e che è stato collegato in altre ricerche alla regolazione dell’auto rinnovamento delle staminali e alla pluripotenza (auto-rinnovamento delle cellule) – ossia il potenziale di una cellula di svilupparsi in altri tipi di cellula. Il digiuno prolungato, inoltre abbassa i livelli del IGF-1, un ormone collegato a invecchiamento, progressione dei tumori e rischio di cancro. Infatti per questo è fortemente sconsigliato ai malati di cancro di assumere latticini che invece stimolano l’IGF-1, come ha fatto notare il Dr. Berrino nell’articolo Raccomando a chi ha un tumore di NON bere latte di mucca.

“Spegnere il gene PKA è il passo chiave che induce le cellule staminali alla rigenerazione. E’ come dare l’ok alle cellule staminali per andare avanti e iniziare a prolifere per ricostruire l’intero sistema.”dice il Prof. Longo.

”E la buona notizia”, aggiunge, ”è che il corpo si libera anche delle parti del sistema che potrebbero essere danneggiate o vecchie e delle parti inefficienti, durante il digiuno. Se si ha un sistema fortemente danneggiato da chemioterapia o invecchiamento, i cicli di digiuno possono generare, letteralmente, un nuovo sistema immunitario“.

In uno studio clinico che ha coinvolto un piccolo gruppo di pazienti affetti da cancro, il team ha anche scoperto che il digiuno per tre giorni, prima di ricevere la chemioterapia, li proteggeva dai suoi effetti tossici.

Se da una parte la chemioterapia può essere utile in alcuni casi, dall’altra provoca anche danni significativi al sistema immunitario e il team spera che i loro risultati possano dimostrare che il digiuno può aiutare a minimizzare alcuni di questi danni. Questo è ciò che afferma Tanya Dorff, assistente di medicina clinica presso l’USC Norris Comprehensive Cancer Center. “Sono necessari ulteriori studi clinici, e qualsiasi intervento dietetico deve essere effettuato esclusivamente sotto la guida di un medico.”

Il Prof. Longo sta ora studiando se questi stessi effetti di rigenerazione funzionano con altri sistemi e organi oltre che con il sistema immunitario. Il suo laboratorio ha già in programma ulteriori studi su animali e studi clinici.

Lo studio è stato sostenuto dal National Institute of Aging parte del National Institutes of Health (numeri di sovvenzione AG20642, AG025135, P01AG34906). La sperimentazione clinica è stato sostenuta dalla V Foundation e dal National Cancer Institute of the National Institutes of Health (P30CA014089).

Chia Wei-Cheng di USC Davis è stato il primo autore dello studio. Gregor Adams, Xiaoying Zhou e Ben Lam del Eli e Edythe Broad Centro di Medicina Rigenerativa e ricerca sulle cellule staminali a USC; Laura Perin e Stefano Da Sacco dell’Istituto Saban Research all’ospedale dei bambini di Los Angeles; Min Wei di USC Davis; Mario Mirisola dell’Università degli Studi di Palermo; Dorff e David Quinn della Keck School of Medicine della USC; e John Kopchick della Ohio University sono stati co-autori dello studio.
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Re: Ramadam un falso e ridicolo digiuno

Messaggioda Berto » lun giu 26, 2017 4:28 am

Venticinquemila festeggiano la fine del Ramadan con l’arcivescovo e la sindaca
massimo massenzio
2017/06/25

http://www.lastampa.it/2017/06/25/crona ... agina.html

Venticinquemila e forse anche di più sono stati i fedeli musulmani che stamane alla tettoia del Parco Dora hanno celebrato la festa di Eid al Fitr che segna la conclusione del mese di Ramadan. Una folla immensa, ordinata, tantissime le famiglie, è accorsa per la preghiera e per ascoltare le riflessioni dell’imam Idris Kameri, che ha sottolineato come «l’Islam sia religione di pace, amore e tolleranza, insegnamento di tutte le virtù sociali». Ma prima ancora, la folla ha ascoltato l’arcivescovo e la sindaca, tornata sui fatti delle ultime settimane, l’assessora regionale Monica Cerutti. «La città ha vacillato - ha detto Chiara Appendino - ma non è caduta».

L’ARCIVESCOVO

«Cari fratelli e sorelle musulmani, il Ramadan è stato un tempo di purificazione e di liberazione, un tempo opportuno per la conversione a una vita più autentica e in sintonia con Dio. E questo è anche il mio augurio per tutti voi», ha detto monsignor Cesare Nosiglia, giunto all’ Eid al Fitr per la prima volta, senza annunci ufficiali. Anche ai fedeli musulmani, come in Cattedrale a San Giovanni, Nosiglia ha parlato di convivenza. «Il Ramadan è stato un tempo di fraternità fondata sul massimo rispetto tra le persone, e delle regole comuni che sono anch’esse pilastri della vostra convivenza. Questa fraternità e convivenza sono sovente nella nostra società turbate dalla paura, dalla diffidenza, dalla separatezza da cui nascono le controversie e persino i rifiuti degli altri che seguono culture e religioni diverse. Qualcuno purtroppo giunge anche a fare della religione uno strumento di violenza e di morte volendo far credere che questa è la volontà di Dio... Il terrorismo omicida... è una bestemmia contro Dio, con gesti che nulla hanno a che vedere con la fede e la religione. Io sono profondamente convinto invece che anche la diversità delle nostre religioni possono e devono diventare motivo di arricchimento reciproco». Ancora: «I comportamenti della pace, le idee della pace siano il nostro modello comune per vivere insieme in questa città che appartiene a tutti i suoi abitanti chiamati a sentirsi custodi e promotori del bene comune di ogni altro cittadino».

LA SINDACA

Chiara Appendino ha ricordato che «l’Eid el Fitr del 2016 era stato uno fra i primi impegni istituzionali. Vi ho salutati dicendo che quello sarebbe stato solo “il primo passo del cammino che avremmo percorso assieme”. È passato un anno. Un anno in cui noi e voi, la Città di Torino e la comunità musulmana, abbiamo compiuto un grande lavoro frutto della lunga collaborazione costruita negli anni. Abbiamo messo in pratica quanto ci eravamo impegnati a fare nel Patto di Collaborazione fra Comune e Centri di cultura e religione islamica – un accordo unico nel suo genere, il primo in Italia di questo tipo. Questa festa è parte integrante di quel Patto, così come lo è stata la giornata delle Moschee aperte...».

RESPONSABILITA’

Appendino ha poi riflettuto sulle recenti vicende torinesi: «Nelle ultime settimane Torino è stata scossa da eventi tragici, e voglio rivolgere un pensiero a tutte le vittime che sono state coinvolte. La paura, il nostro più grande nemico, ci ha fatto vacillare. Purtroppo la paura alberga dentro di noi anche, sovente, a nostra insaputa, per poi manifestarsi in incomprensioni, odio verso ciò che non conosciamo e in comportamenti irrazionali. E voi pagate purtroppo il prezzo più alto di questa paura e insicurezza perché ciò che è diverso, ciò che non si comprende o non si vuole comprendere sovente viene associato a fatti che in realtà spesso vedono in altro la loro origine. Le istituzioni credo che debbano sempre chiaramente affermare che non si possono dividere le religioni in buone e cattive, perché ciascun uomo e ciascuna donna nella pratica dei propri valori e precetti di fede è responsabile delle proprie scelte tanto nel bene, quanto nel male e mai nessuno può addossare ad altri, o peggio ancora ad una comunità intera, responsabilità che sono e resteranno sempre solo individuali».

LE ULTIME SETTIMANE

Poi, ricordando i recenti fatti che hanno richiamato un’attenzione negativa sulla nostra città: «Nelle ultime settimane Torino ha vacillato, sì, ma non è caduta – e non cadrà se tutti coloro che la vivono, che sentono di appartenerle, la sosterranno. Torino è la mia, la vostra, la nostra città, e tutte e tutti insieme dobbiamo prendercene cura. Il nostro compito sarà quello di essere protagonisti nella lotta alla paura... Ribadisco: solo in uno spazio aperto tutti trovano il loro posto. Il compito dell’Amministrazione è quello di rendere gli spazi pubblici quanto più aperti e accessibili a tutti, salvaguardando le differenze e la pluralità ma anche il rispetto che ognuno di noi deve ai propri vicini. Eif fitr mubarak».


Alberto Pento
Gli idolatri e coloro che si fanno complici del nazismo maomettano
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Re: Ramadam un falso e ridicolo digiuno

Messaggioda Berto » lun giu 26, 2017 4:29 pm

Mantova, il parroco concede l'oratorio per festeggiare il Ramadan
Polemica nel Mantovano, dove un parroco ha ospitato i fedeli islamici. I parrocchiani in rivolta: "Hanno messo via Cristo"
Ivan Francese - Lun, 26/06/2017 - 11:32

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 13376.html


Non è il primo caso del genere e probabilmente non sarà l'unico. La sala dell'oratorio della parrocchia di Gazzuolo, nel Mantovano, è stata concessa alla locale comunità islamica per le celebrazioni della fine del Ramadan.

L'iniziativa, racconta la Gazzetta di Mantova, è arrivata direttamente dal parroco don Marco Tizzi, che non ha avuto paura di sfidare i malumori dei fedeli. In molti,infatti, hanno storto il naso di fronte a quella "invasione" che ha fatto risuonare le invocazioni ad Allah all'interno del perimetro parrocchiale.

"Ho visto degli islamici che, riposto il Cristo in un cassetto, hanno pregato Allah - c'è chi scrive sui social - Tristezza, rabbia, sconcerto, inaudito e insopportabile". Il titolare della parrocchia, però, non si è lasciato impressionare: "Se Papa Francesco è stato accolto per una preghiera in una grande moschea, penso che offrire una stanza ad un gruppo di musulmani per pregare alla sera in occasione del Ramadan, non sia proprio una scelta scandalosa".

I precedenti: Ventimiglia, Milano e Vicenza

Non si tratta certo del primo caso del genere: a Ventimiglia uno dei saloni della parrocchia di San Nicola è stato concesso agli islamici per la cena del post-Ramadan, mentre negli anni scorsi episodi simili erano stati segnalati - fra le polemiche - anche a Milano e nel Vicentino.
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Re: Ramadam un falso e ridicolo digiuno

Messaggioda Berto » mer giu 28, 2017 1:56 pm

Festeggiare la nascita di Maometto è mille volte peggio che festeggiare la nascita di Hitler.

La Chiesa festeggia il Natale di Maometto
Per la prima volta da 457 anni le ricorrenze della nascita di Gesù e di Maometto coincidono. Ma è in assoluto la prima volta che questa coincidenza viene colta dalla Chiesa cattolica come un "segno di Dio" per legittimare Maometto e l'islam
Magdi Cristiano Allam - Dom, 27/12/2015

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 07816.html

Per la prima volta da 457 anni la notte tra il 24 e il 25 dicembre ha visto coincidere la ricorrenza della nascita di Gesù e di Maometto.

Ma è in assoluto la prima volta che questa coincidenza viene colta dalla Chiesa cattolica come un «segno di Dio» per legittimare Maometto e l'islam. La precedente coincidenza delle due date, nel 1558, era contrassegnata dalla realtà che ha storicamente caratterizzato il rapporto tra cristianesimo e islam, ossia dello scontro, culminato all'epoca nella battaglia di Lepanto il 7 ottobre 1571, con la netta vittoria della flotta cristiana della Lega Santa su quella musulmana dell'Impero Ottomano. Padre Vincent Feroldi, responsabile delle relazioni con i musulmani della Conferenza episcopale francese, ha scritto: «Comunità cristiane e musulmane avranno il cuore in festa. Renderanno grazie a Dio, ciascuna nella propria tradizione, per questa buona novella che è la nascita di Gesù o di Maometto, nascite che saranno fonte di incontro tra uomini e donne credenti e Colui che è fonte di vita, fonte della vita. In tale unità di data rarissima molti vogliono vedervi un segno di Dio». Don Cristiano Bettega, direttore dell'Ufficio della Cei per l'ecumenismo e il dialogo, ha detto: «Quest'anno musulmani e cristiani si trovano a celebrare nello stesso giorno la nascita di due figure imprescindibili e preziose della storia. Come nessun cristiano può prescindere dal confronto con Cristo, Figlio di Dio fatto uomo, così nessun musulmano può prescindere dal confronto con Maometto, il Profeta della rivelazione coranica».Ebbene, è arrivato il momento che la Chiesa sappia che se Maometto fosse vissuto oggi e avesse personalmente decapitato 600 o 900 ebrei maschi adulti così come fece nel 627 a Medina eliminando fisicamente la tribù ebraica dei Banu Qurayza, se oggi Maometto avesse ridotto in stato di schiavitù centinaia di donne e bambini da sfruttare e vendere come oggetto di prestazioni sessuali o lavorative, per depredare i loro beni e imporre ovunque la sua autorità e il culto esclusivo del dio Allah, senza alcun dubbio sarebbe stato arrestato e condannato alla pena capitale perpetua per crimini contro l'umanità. C'è qualcuno nella Chiesa che è al corrente che Allah nel Corano ha condannato l'ebraismo e il cristianesimo come miscredenza e che tutti i non musulmani devono essere annientati? «Dicono i giudei: Esdra è figlio di Allah; e i nazareni dicono: Il Messia è figlio di Allah. Questo è ciò che esce dalle loro bocche. Ripetono le parole di quanti già prima di loro furono miscredenti. Li annienti Allah (...)». (9, 30)Rispetto a 457 anni fa, la Chiesa e l'Occidente stanno subendo la guerra scatenata dal terrorismo islamico di chi taglia le teste sia fisicamente sia allegoricamente, sottomettendoci comunque all'islam. All'epoca la Cristianità insorse, combatté e sconfisse l'islam. Oggi ci stiamo arrendendo persino dentro casa nostra, scegliendo l'eutanasia e affidando all'islam carnefice il compito di staccare la spina.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Ramadam un falso e ridicolo digiuno

Messaggioda Berto » ven giu 30, 2017 6:10 am

Au nom de la laïcité, la Mairie de Paris supprime le Marché de Noël. Au nom de la diversité, elle célèbre le ramadan
Publié par Jean-Patrick Grumberg le 29 juin 2017

http://www.dreuz.info/2017/06/29/au-nom ... le-ramadan

Dans le climat de complicité de la gauche avec l’islam, et de son hypocrisie vis-à-vis de la laïcité tandis qu’elle s’agenouille devant l’islam, je reçois cette image d’un ami qui se demande, légitimement, si elle est authentique:

« La mairie de Paris vous informe que la prière d’Al Assar va bientôt débuter. Allez à la mosquée la plus proche… »

Je ne pense pas que ce panneau soit authentique, non. Ce n’est pas encore la réalité parisienne. Je pense qu’il s’agit d’un montage. Et je pense que cela deviendra un jour prochain le quotidien des Français.

Paris célèbre depuis 15 ans la fête religieuse musulmane du ramadan, et pour s’affranchir de la loi, les maires mentent en disant que c’est culturel, que c’est une coutume folklorique. Comme la Mairie ne fête pas Pâques, et ne met plus de crèches de Noël dans son bâtiment, il faut en conclure qu’elle a déjà tourné la page du coran. Cependant, un peu gênée aux entournures, en 2016, la fête a été célébrée dans la plus totale discrétion, révélait Le Monde le 7 juillet 2016.

Et cette image-là n’est pas un montage :

Ni celle-là :

Et celle-là n’est pas non plus un montage :

Alors qu’importe, me direz-vous, si le panneau au début de l’article est vrai ou faux. Je ne suis pas loin de penser comme vous, sauf qu’un journaliste honnête recherche la vérité.

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Et la vérité m’oblige à constater que ce panneau a été assaisonné à de nombreuses sauces :
Fin du Marché de Noël

La Mairie de Paris va débrancher la prise des néons et des stands du Marché de Noël qui se tenait tous les ans sur les Champs-Elysées depuis 2008.

Un texte va être voté au prochain Conseil de Paris du 3 au 5 juillet.

Selon le document de la réunion, dont la rédaction de BFM a eu connaissance, le Conseil de Paris va voter un texte afin de ne pas reconduire le Marché de Noël qui se tenait sur la partie basse de l’avenue, entre le rond-point Marcel Dassault et la place de la Concorde.

Là encore, la Mairie joue avec les mots pour justifier sa décision de donner une plus grande place à la diversité, et parle d’une « dimension culturelle en adéquation avec ce site d’exception ».

Elle explique vouloir proposer « aux visiteurs et aux Parisiens des événements attractifs et innovants de nature à valoriser les Champs-Elysées dans une dimension culturelle et esthétique en adéquation avec ce site d’exception ».

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Le Marché de Noël, au mois de décembre, juste avant les fêtes de Noël, n’est donc « plus en adéquation avec ce site d’exception » que sont les Champs-Elysées. L’arbre de Noël a disparu, la crèche a disparu, le marché de Noël disparait, la célébration de ramadan apparaît, vous ne trouvez pas qu’un grand remplacement s’opère ?

Français de souche, vous ne voyez pas que gênez ?

Reproduction autorisée avec la mention suivante : © Jean-Patrick Grumberg pour Dreuz.info.

http://www.bfmtv.com/societe/vers-la-fi ... 97024.html
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Re: Ramadam un falso e ridicolo digiuno

Messaggioda Berto » sab lug 15, 2017 12:33 pm

Palermo, botte alla moglie non islamica: "Non ha rispettato il Ramadan"
Enrica Iacono - Sab, 15/07/2017

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 20602.html


Durante il periodo del Ramadan un uomo algerino ha picchiato la moglie italiana a Palermo perché lei era libera di mangiare, bere alcolici e fumare
Maltrattava e picchiava la moglie perché durante il periodo del Ramadan la moglie italiana poteva mangiare, bere alcolici e fumare.
Un algerino musulmano di 49 anni, Mohamed Laouar, è stato condannato a Palermo a due anni e otto mesi. Grazie alle testimonianze della moglie e dei tre figli si è scoperto che l'uomo si inenrvosiva quando doveva osservare le privazioni del Ramadan.
Stando alle indagini degli inquirenti, negli ultimi sei anni almeno un paio volte l'anno avrebbe insultato pesantemente la donna, vittima di schiaffi e percosse per l'ira del marito. Nel 2016, dopo l'ennesimo litigio durante il quale avrebbe minacciato la moglie con una bottiglia, la donna ha chiamato i carabinieri. Il gup ha disposto per l’imputato anche il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla donna.
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