I santi cristiani, gli angeli e gli spiriti protettori

I santi cristiani, gli angeli e gli spiriti protettori

Messaggioda Berto » lun mag 29, 2017 7:30 am

I santi cristiani, gli angeli e gli spiriti protettori
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Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: I santi cristiani e gli spiriti protettori

Messaggioda Berto » lun mag 29, 2017 7:30 am

I santi cristiani, gli angeli sono la versione cristiana degli spiriti protettori precedenti o pagani o magici.
Sono analogie e varianti religiose della religiosità universale nella sua continuità dalla preistoria alla storia.
I santi cristiani e gli angeli non sono migliori degli spiriti protettori di altre religioni o degli intermediari della preistoria magica.
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Re: I santi cristiani e gli spiriti protettori

Messaggioda Berto » lun mag 29, 2017 7:32 am

Spiriti protettori

20 ottobre 2014
Letture per la Tradizione, Miti, Miti Nordici
http://thule-italia.com/wordpress/spiriti-protettori


Lo spirito protettore o custode che accompagna l’uomo e lo protegge è noto alla tradizione nordica come fylgja, hamingja, o vörðr.

fylgiaIl concetto di fylgja f., il cui nome è verosimilmente connesso al verbo fylgja «seguire», potrebbe originariamente essere legato all’immagine della placenta come veste dello spirito di una persona. Esso si sviluppa da quello del hugr, che è il nocciolo spirituale dell’essere, capace di staccarsi dal corpo e di manifestarsi con altro aspetto (per lo più come animale, ma anche come nebbia, vapore, fumo o vento). Questo tipo di fylgja agisce attivamente nei confronti di altre persone (la forma animale assunta dipende evidentemente dall’atteggiamento verso colui cui è diretta l’azione). In questo caso il termine fylgja viene a essere in realtà un’espressione per hugr.

Talora la fylgja appare in forma animale al di fuori del corpo anche quando debba trasmettere un messaggio o fungere da presagio. Nella Saga di Njáll è riferito a esempio che un tale Þórðr vide la propria fylgja in aspetto di una capra tutta coperta di sangue, e Njáll ne dedusse che sarebbe morto entro breve tempo.

Uno sviluppo del concetto di fylgja come spirito protettore vero e proprio distinto dalla persona si ha quando essa si manifesta in aspetto di donna (è detta allora anche fylgjukona «donna che accompagna»). In questo caso è talora confusa con il concetto della hamingja o immaginata anche come una delle dísir.

La fylgja in aspetto di donna si manifesta generalmente come uno spirito protettore che accompagna l’uomo nel corso della vita: è il suo «custode» e al momento della morte si trasferisce presso un’altra persona della medesima famiglia. Nella Saga di Alfredo Poeta turbolento è narrato che il protagonista prima di morire vide la sua fylgja camminare sul mare dietro la nave su cui si trovava. Egli si separò da lei lasciandole in custodia il figlio, poi morì.

Il concetto di hamingja come spirito di fortuna che segue una stirpe è efficacemente espresso nella Saga dei valligiani di Vatnsdalr, dove essa accompagna tutti i componenti di una famiglia. Tuttavia la parola, se è corretta l’etimologia che la fa derivare da *ham -gengja «che va con un diverso aspetto», è riconnessa al motivo dello spirito dell’uomo che esce dal corpo e assume altra forma; essa si sovrappone a volte anche all’immagine della fylgja (che è a sua volta designata talora come ættarfylgja «fylgja della stirpe»).

Nella Saga di Víga-Glúmr è detto che il protagonista vide in sogno una donna (hamingja) che si dirigeva verso la sua fattoria; ne dedusse che suo nonno era morto poiché lo spirito protettore della famiglia veniva a prendere dimora presso di lui. Nel termine hamingja è espresso anche il concetto di «fortuna» (il che sottolinea una connotazione meno individuale rispetto alla fylgja): ciò appare anche nel termine úhamingja, che ha senso di «sfortuna».

L’idea dello spirito protettore come nucleo centrale della persona che partecipa della vita del mondo oltre il mondo è espresso nel termine vörðr m. lett. «guardiano». Anch’esso vive nel corpo, ma può uscirne per compiere azioni magiche. Nella Saga di Erik il Rosso è ricordato che per compiere una seduta di magia era indispensabile recitare dei canti detti varðlokur (f.pl.). Questa parola significa probabilmente «[canti che sanno] attrarre il vörðr [fuori del corpo]».

L’immagine del vörðr come spirito della persona che talora la precede (come suono o come segno) preannunciandone la venuta è conservata nel vocabolario norvegese in termini quali vardyvle, vardøger, in svedese vård ha anche senso di alter ego o spirito della persona che si manifesta come preannuncio della sua presenza; cfr. anche il danese vare, var(e)dyr «spirito custode» e lo scozzese di derivazione nordica warth «spettro».

Il concetto di spirito protettore, le cui diverse denominazioni e manifestazioni risultano spesso fra loro confuse e sovrapposte, è dunque legato tanto all’apparizione dello spirito in forma animale quanto all’idea di «fortuna». Tutte queste immagini sono a loro volta considerate come emanazione e manifestazione del nucleo spirituale dell’essere, immagine dell’anima cui è assegnato il compito di vegliare sul corpo.


Lari
https://it.wikipedia.org/wiki/Lari_(divinit%C3%A0)
I Lari (dal latino lar(es), "focolare", derivato dall'etrusco lar, "padre") sono figure della mitologia romana che rappresentano gli spiriti protettori degli antenati defunti che, secondo le tradizioni romane, vegliavano sul buon andamento della famiglia, della proprietà o delle attività in generale.
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Re: I santi cristiani e gli spiriti protettori

Messaggioda Berto » lun mag 29, 2017 7:33 am

Elementale
https://it.wikipedia.org/wiki/Elementale
Un elementale è un essere mitologico presente in diverse tradizioni spirituali e animistiche. La parola è un aggettivo nato nell'ambito teosofico, indicante la peculiare caratteristica di tale creatura di appartenere ad uno solo dei quattro elementi classici: acqua, aria, terra e fuoco. Per estensione, elementale è passato da aggettivo a sostantivo, così da indicare direttamente il tipo di creatura, e non solo la sua natura.

La credenza che la natura sia popolata da creature e spiriti invisibili sembra risalire agli albori dell'umanità, presentandosi come una caratteristica comune alle più svariate espressioni del paganesimo e dei riti animisti.

Secondo le mitologie indigene africane o in quelle orientali persiane, indiane o cinesi, ad esempio, esiste una scala ascendente di spiriti fino ai deva e oltre, di cui l'uomo comune non ha percezione.
Anche nell'antica Grecia, del resto, le divinità del pantheon politeista erano ritenute personificazioni delle forze della natura, e concepite ad essa immanenti; Talete affermava in proposito che «tutte le cose sono piene di dei».[2] Si trattava di concezioni radicalmente anti-deterministe, che si contrapponevano già da allora alle prime forme embrionali del meccanicismo,[3] e che in seguito, maturando, daranno vita ai più complessi sistemi filosofici del pitagorismo, del platonismo, e del neoplatonismo, per i quali ogni aspetto dell'universo non è che un'irradiazione dell'Anima del tutto, attraverso cui esso risulta intimamente vitalizzato da energie e forze arcane, celate nell'oscurità della materia.

Un simile complesso di credenze, riconducibili entro la cornice della cosiddetta Vecchia Religione,[4] fu ripreso in parte dal Cristianesimo, sostituendo però alle divinità pagane, inaccettabili per un culto monoteista, delle creature intermedie come gli angeli o i santi protettori, preposti ognuno alla "giurisdizione" di un particolare aspetto o elemento della realtà, che risulta così da essi tutta animata. Sul piano filosofico queste creature corrispondono ai concetti universali in grado di unificare gli enti appartenenti a un medesimo genere, classe o specie, concetti a cui Tommaso d'Aquino attribuiva un'essenza reale, viva, contrapponendosi a quanti li consideravano invece puramente nominali.
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Re: I santi cristiani, gli angeli e gli spiriti protettori

Messaggioda Berto » lun mag 29, 2017 7:46 am

Angeli


Angelo
https://it.wikipedia.org/wiki/Angelo
In molte tradizioni religiose, un angelo è un essere spirituale che assiste e serve Dio (o gli dei) o è al servizio dell'uomo lungo il percorso del suo progresso spirituale e della sua esistenza terrena.

La parola "angelo" deriva dal latino angelus ed ha origine dalla parola greca ἄγγελος (traslitterazione: ággelos; pronuncia: ánghelos). Attestato nel dialetto miceneo nel XIV/XII secolo a.C. come akero, con il significato di inviato, messaggero; e, come messaggero degli Dei, il termine "angelo" appare per la prima volta nelle credenze religiose della Civiltà classica.
...
La cultura religiosa dell'area mesopotamica ha elaborato alcune credenze sugli angeli, qui indicati con il termine sukkal (o sukol), che riverbereranno nei successivi monoteismi. Il ruolo dell'angelo babilonese è quello di messaggero-inviato del dio: il sukkal di Marduk è, ad esempio, Nabu, quello di Anu è Papsukkal mentre quello di Inanna è Mummu.
La cultura religiosa babilonese possiede degli angeli-custodi degli uomini (shedu e lamassu) raffigurati all'ingresso delle case per la protezione degli abitanti, accompagnandoli quando escono dalle stesse.
Altra figura importante è il karibu (o karabu, lett. "colui che prega, invoca") da cui deriverà il nome giunto nella lingua italiana come "cherubino". Il karibu viene raffigurato con le mani protese verso il cielo pronto a intercedere con gli Dei. La sua rappresentazione, in forma antropomorfa o zoomorfa, ma comunque munita di ali è poi declinata nelle iconografie delle religioni abramitiche.
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Re: I santi cristiani, gli angeli e gli spiriti protettori

Messaggioda Berto » lun mag 29, 2017 7:47 am

Santi


Santo
https://it.wikipedia.org/wiki/Santo
Santo (dal latino sanctus, participio passato di sancīre, sancire -un patto-, in quanto chi lo recede incorrerebbe a sanzione, proteggere con sanzione, ma anche stabilire per legge e quindi, nell'accezione originaria, ciò che è inviolabile, cioè sacro, in quanto protetto da una sanzione [più che in sé]; a sua volta da Sanco, il dio dei giuramenti; abbreviato, secondo l'uso più comune al singolare in s. oppure S., al superlativo in SS. - riferito a Gesù o a Maria -, e al plurale in ss. oppure Ss.) è attributo di un essere, oggetto o manifestazione che si ritiene essere correlato alla divinità. Nel significato moderno, il termine santo è utilizzato principalmente riferendosi a ciò che si ritiene inviolabile, in quanto consacrato da una legge religiosa, oppure venerato religiosamente, o considerato degno di venerazione.
...
Nel Medioevo, con la compilazione di elenchi di santi ausiliatori, cioè di santi che erano ritenuti capaci di svolgere una specifica intercessione per problemi particolari - solitamente di salute -, nacque l'usanza dei patronati.

Tra i santi ausiliatori, si può citare san Biagio per le malattie della gola, sant'Agata per le malattie del seno, sant'Apollonia per i denti e santa Lucia per la vista.

Con l'aumentare della devozione ai santi aumentarono anche gli abusi: la ricerca delle reliquie dei santi più venerati sfociò spesso in aberrazioni commerciali ed in vere e proprie guerre tra città per il loro possesso. Possedere una reliquia "potente", infatti, implicava un aumento del prestigio della città, un incremento dei pellegrini e quindi delle ricchezze che questi portavano. Gli abusi commessi in relazione al culto dei Santi furono una della cause dello scisma protestante. Già dal Concilio di Trento la Chiesa cattolica si applicò con fermezza per porre un freno alle aberrazioni e ripristinare il significato spirituale del culto.
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Re: I santi cristiani, gli angeli e gli spiriti protettori

Messaggioda Berto » mar mag 30, 2017 5:33 am

Feticcio
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Miracoli veri e falsi
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D-o non fa miracoli; i miracoli sono assurdità magiche
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Idolatria e spiritualità naturale e universale
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Re: I santi cristiani, gli angeli e gli spiriti protettori

Messaggioda Berto » gio giu 01, 2017 6:33 am

La grande presunzione degli idolatri cristiani
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