Ma quali sono i valori spirituali e umani dell'Islam?

Ma quali sono i valori spirituali e umani dell'Islam?

Messaggioda Berto » mar apr 11, 2017 7:55 pm

Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Ma quali sono i valori spirituali e umani dell'Islam?

Messaggioda Berto » mar apr 11, 2017 7:56 pm

Papa Bergoglio e altri come lui ci dicono che l'Islam è una delle grandi religioni della terra che eleva l'uomo a Dio e che porta pace e fraternità all'umanità intera.

Ma è vero?
No è completamente falso.

Ma perché dicono queste menzogne?

Prima per una sorta di solidarietà tra idolatrie religiose teocratiche e imperialiste, che nell'occidente europeo e nord-americano sono insediate dal secolarismo, dall'ateismo, dall'agnosticismo a cui si aggiungerà l'ancora più devastante aidolismo che riduce tutte le religioni a idolatrie e i loro dii a idoli.

secondo per il dialogo interreligioso che sperano, illudendosi, possa aiutare a modificare gli aspetti più problematici dell'Islam;

poi perché vi è il ricatto che i paesi a egemonia islamica mettono in atto nei confronti delle minoranze religiose, presenti al loro interno, che potrebbero subire ritorsioni e rappresaglie, in particolare di quella cristiana;
si aggiunga anche il relativismo politico-religioso del potere e delle sue caste dominanti;
poi per viltà e per timore di arrivare a uno scontro di "civiltà/inciviltà" con il relativo confronto religioso-culturale-politico e militare con tutto quello che comporterebbe ... ;


Intanto i mussulmani sterminano gli ebrei e i cristiani nei paesi ove sono maggioritari e fanno strage di noi europei in Europa e di noi occidentali in tutto l'occidente.
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Re: Ma quali sono i valori spirituali e umani dell'Islam?

Messaggioda Berto » mar apr 11, 2017 7:56 pm

https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 3216286653

Rinaldo Maria Chiesa
Islam significa sottomissione. Se vuoi una risposta alla tua domanda la trovi nell'invasione islamica in atto in Italia e in tutta Europa, ma anche Australia. I musulmani fuggono da i loro paesi schiacciati ed economicamente rovinati da una religione d'odio e incivile, invece di andare nei paesi dove potrebbero continuare a vivere il loro credo in lussuose moschee preferiscono gli infedeli ed esseri inferiori, che siamo noi. Nei paesi "ricchi" dell'Islam, pochi ricchissimi vivono come divinità e la massa dei musulmani vive di merda sotto l'oppressione, in sottomissione (islam) dei loro fratelli di fede. L'Islam è un aborto di progetto politico, violento e carico di odio verso tutti e tutto, che nega diritti, piaceri e libertà per opprimere l'umanità. Loro ne sono la prova, fuggono dalla miseria e dal carcere che l'Islam ha creato e ne vengono a costruire un altro qui da noi.
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Re: Ma quali sono i valori spirituali e umani dell'Islam?

Messaggioda Berto » mer apr 12, 2017 10:58 am

Per capire l'Islam, la sua religione (e la sua spiritualità o non spiritualità) e la sua umanità e disumanità bisogna indagare per bene il suo fondatore Maometto e metterlo a confronto con i fondatori di altre religioni dell'area mediorientale come per esempio Zaratustra per il zoroastrismo, Abramo per l'ebraismo e Cristo per il cristianismo.

Tutti e tre questi personaggi profetici, si racconta che hanno avuto delle visioni e sentito delle voci (tutti erano visionari o invasati presi dalle visioni e hanno sentito delle voci), ma la grande differenza tra i primi tre Zaratustra, Abramo e Cristo e il quarto Maometto è che i primi due, per vivere e difondere la loro profezia usavano la parola e l'esempio personale della coerenza del compostramento, mentre Maometto vi ha aggiunto la violenza, una sistematica intimidatoria e prepotente violenza carica di terrore e orrore poiché la sua parola ed il suo l'esempio non bastavano a convincere la mente, l'anima, il cuore e la disposizione spirituale del prossimo.

Tutti noi sperimentiamo naturalmente, come lo sperimenta ogni creatura della terra, cosa sia il bene e cosa sia il male; per esempio il bene è il sole che sorge ogni mattina e che sparge sulla terra la luce e il calore che generano e alimentano la vita mentre il male è ciò che invece distrugge la vita, sparge dolore e porta violenza e morte.

Ecco questo è il criterio più semplice, elementare e universale per capire, valutare e giudicare se qualcosa e qualcuno portano il bene e la vita o il male e la morte.


Maometto (santo o criminale terrorista ?)
viewtopic.php?f=188&t=2030

Idolatria e spiritualità naturale e universale
viewtopic.php?f=24&t=2036

Spiritualità e religiosità non sono la stessa cosa
viewtopic.php?f=24&t=2454

Religione e religiosità come ossessione, come grave malattia, grave disturbo della mente e dell'anima o psico-emotivo
viewtopic.php?f=141&t=2527

Cosa ci sarà mai di spirituale in questa gente, in questo culto politico-religioso dell'orrore e del terrore, nel loro pregare idolatra e ossessivo?

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... lamica.jpg



Preghiere xlameghe (islamiche) contro i non islamici
viewtopic.php?f=188&t=2502

Preghiere che insultano, ingiuriano offendono tutti i non islamici diversamente religiosi;
chiare espressioni del razzismo proprio del nazismo maomettano o Islam con la sua "pura razza dell'umma mussulmana".

I musulmani che pregano tutti i giorni per 17 volte condannano ebrei e cristiani
https://www.youtube.com/watch?v=CvH-pmz ... ture=share

Chi è che prega 5 volte al giorno maldicendo i cristiani, gli ebrei, i non islamici definiti infedeli, miscredenti e corruttori? Questa è vera ingiuria non quella di chi vi dice mi dispiace ma il tuo Maometto non è il nostro profeta e il tuo Allah non è il nostro D-o. Vivi il tuo credo sensa maledire gli altri, senza disturbare, discriminare, perseguitare, uccidere, sterminare chi non è islamico e chi da islamico si fa ateo o aidolo o cristiano come fanno tutti buddisti, confuciani, sintoisti, indù, sik, atei, aidoli, yazidi, drusi, ebrei, mazdei o zoroastriani.


Il Papa bugiardo e l'infernale alleanza con l'Islam
viewtopic.php?f=188&t=2378

Non siamo discendenti di Abramo e dei romani
viewtopic.php?f=195&t=2570
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Re: Ma quali sono i valori spirituali e umani dell'Islam?

Messaggioda Berto » mer apr 12, 2017 12:06 pm

Le piante, gli animali, le montagne e le stelle non si inginocchiano per pregare e per adorare il Creatore e non perché a loro manchi lo spirito di D-o o l'intima e innata coscienza di D-o ma più semplicemente e veramente perché non sono idolatri come gli uomini e non sentono e concepiscono D-o come una mostruosità imperiale di cui essere e sentirsi schiavi o figli prediletti.
Non hanno bisogno di costruire templi e chiese poiché per loro la chiesa di D-o è la Creazione stessa e il cuore di ogni creatura. Sentono che D-o è lo spirito universale, la vita stessa che pulsa in loro.

I templi e le chiese servono più alle religioni idolatre che alla vera spiritualità.


Cosa ci sarà mai di spirituale in questa gente, in questo culto politico-religioso dell'orrore e del terrore, nel loro pregare idolatra e ossessivo?

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... lamica.jpg


Preghiere xlameghe (islamiche) contro i non islamici
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Re: Ma quali sono i valori spirituali e umani dell'Islam?

Messaggioda Berto » mer apr 12, 2017 1:08 pm

Cosa c'è di spirituale in un uomo come Maometto che ha compiuto ogni genere di crimini, violando tutte le leggi universali preistoriche sintetizzate in quelle di Noè e poi quelle di Abramo, di Mosè e di Cristo rappresentate anticamente dai X Comandamenti e oggi anche dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani; dando vita all'idolo dell'orrore e del terrore che è Allah.
Cosa c'è di spirituale nelle pratiche cultuali islamiche e nelle prescrizioni coraniche di Allah?


Maometto (santo o criminale terrorista ?)
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Religione e religiosità come ossessione, come grave malattia, grave disturbo della mente e dell'anima o psico-emotivo
viewtopic.php?f=141&t=2527


Cosa c'è di spirituale nell'imperialismo religioso-politico e militare di Maometto e dell'Islam nell'imporre all'umanità intera il loro idolo Allah?

Questa è la consegna di Maometto fondatore dell'Islam ai suoi discepoli, seguaci, credenti e fedeli mussulmani

" ... nel marzo 632 Maometto affermò, nel suo discorso d’addio:
“Mi è stato ordinato di combattere tutti gli uomini fino a quando non diranno che non c’è altro Dio fuori di Allah”.



Nella storia dove è arrivato l'Islam è poi sempre avvenuta la guerra civile e religiosa e lo sterminio di tutti i diversamente religiosi e pensanti
viewtopic.php?f=188&t=1895

Islam è religione di guerra e violenza non di pace
viewtopic.php?f=188&t=2024

Nazismo maomettano = Islam = dhimmitudine = apartheid = razzismo = sterminio
viewtopic.php?f=188&t=2526

Islam e persecuzione e sterminio dei cristiani (cristianofobia)
viewtopic.php?f=181&t=1356

La goera co l'ISIS (e co l'Ixlam ?)
viewtopic.php?f=188&t=1384
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Re: Ma quali sono i valori spirituali e umani dell'Islam?

Messaggioda Berto » mer apr 12, 2017 1:22 pm

Cos'è questo irresponsabile e scandaloso baciar libri, dove stà scritto e prescritto che i non mussulmani sono meno delle bestie che vanno o convertiti e sottomessi ad Allah o uccisi e sterminati. Dove stà la spiritualità e il rispetto umano; si tratta forse di sporco realismo politico, di vigliaccheria o di convenienza sodale idolatra?


Quando Karol Wojtyła baciò il Corano

Immagine

http://nicolaiannazzo.org/2012/02/16/%E ... l-corano-2

Alcune persone, imbarazzate dallo scandalo, pretendono che Giovanni Paolo II non abbia mai baciato il Corano [1]. Oppure dicono che il ritratto libro nella fotografia non sia il Corano, o affermano che si tratti di un montaggio fotografico!

Queste obiezioni sono facili da smontare.

Innanzitutto, c’è la testimonianza del Patriarca caldeo cattolico Raphaël I BiDawid (1922-2003), che era presente a quell’incontro [2]:

“Il 14 maggio sono stato ricevuto dal Papa, con una delegazione composta dall’iman sciita della moschea sunnita Khadum e dal presidente del consiglio di amministrazione della Banca islamica irachena. C’era anche un rappresentante del Ministero iracheno della religione [...]. Alla fine dell’udienza, il Papa si è inchinato davanti al libro sacro musulmano, il Corano, presentato dalla delegazione, e lo ha baciato in segno di rispetto. La foto di questo gesto è stata mandata in onda a più riprese dalla televisione irachena per dimostrare che il Papa non solo ha consapevolezza della sofferenza del popolo iracheno, ma che ha anche molto rispetto per l’islam”.


Questa testimonianza potrebbe bastare, ma si potrebbero citare anche altri articoli apparsi sui media:

In un articolo pubblicato su Le Monde des religions in occasione della morte di Giovanni Paolo II è stato scritto:

“Giovanni Paolo II ha compiuto alcuni gesti simbolici senza precedenti. Egli è stato il primo Papa a riunire in preghiera i capi spirituali delle principali confessioni del pianeta, il primo ad entrare in una sinagoga, il primo a penetrare in una moschea, il primo a baciare pubblicamente il Corano, a pregare davanti al Muro del Pianto a Gerusalemme, a partecipare in numerose occasioni a riti non monoteisti […]. Non dimentichiamo inoltre che è stato soprattutto un Papa viaggiatore, trovandosi di fronte, naturalmente, in quasi tutti i suoi spostamenti, al problema della diversità. Ora, ogni volta che si è trovato dinanzi a popolazioni non cattoliche, egli ha tentato, con un senso acuto del simbolo, di entrare in relazione fraterna con i loro rappresentanti religiosi” [3].

Un altro articolo apparso su La Vie, del 10 settembre 2008, contiene un’affermazione di Rémi Brague, professore di filosofia alla Sorbona e a Monaco, rilasciata nel corso di un’intervista:

“Quale è il suo atteggiamento profondo (di Benedetto XVI) nei confronti dell’islam»? Risposta di Brague: «Non credo che lo conosca bene. Non ha avuto alcuna ragione di studiarlo. E io non so chi lo consiglia a questo riguardo. Spero che eviti certi errori come quello, molto più grave, di Giovanni Paolo II, di baciare il Corano […]. Avrebbe fatto molto meglio prima a leggerselo”.

In un articolo pubblicato su Valeurs actuelles e ripreso da Salon Beige ha dichiarato Annie Laurent, politologa e scrittrice francese:

“Il bacio del Corano di Giovanni Paolo II, portato in dono da una delegazione irachena, nel 1999, ha suscitato un forte smarrimento presso i cristiani d’Occidente e d’Oriente, come se fosse un’attestazione ufficiale della veridicità dell’islam” [4].

Infine, il fatto che Giovanni Paolo II abbia baciato il Corano non è mai stato smentito dal Vaticano. Al contrario, non è affatto sorprendente che Wojtyła abbia baciato il Corano, il libro che nega la Santissima Trinità, la divinità di Gesù Cristo e che contiene numerose esortazioni all’omicidio, all’odio, alla violenza e all’impurità.

Non a caso, tutte le dichiarazioni di Karol Wojtyla vanno in questo senso:

“Che San Giovanni Battista protegga l’islam” [5].

“Cari musulmani, fratelli miei [...], siate coscienti di essere portatori di certe qualità specifiche tra cui la cultura dell’islam è forse la più evidente [...]. È solamente in questa cornice religiosa e nella promessa di fede condivisa che si può realmente parlare di rispetto reciproco, di apertura e di collaborazione tra cristiani e musulmani” [6].

“I musulmani sono i nostri fratelli nella fede nel Dio unico” [7].



Ecco cosa si dice nel libro che Karol Wojtyła ha baciato:

“Gesù Cristo non è nè il figlio di Dio, nè Dio!”

Affermarlo equivale a bestemmiare! Può un vero credente baciare il corano?

Sura V, 77 (La tavola)

“Infedele è colui che dice: “Allàh è il terzo della Trinità”: non vi è che un solo Allàh, e questo Allàh è unico; se essi non ritrarranno ciò che affermano, un doloroso castigo attenderà gli infedeli”.

Sura IV, 169 (Le femmine)

“O voi che riceveste le Scritture (i cristiani; N.d.R.)! Non varcate i limiti della fede; non dite di Allàh che la verità. Gesù è il figlio di Maria, l’inviato dell’Altissimo e il suo Verbo. Egli l’ha fatto scendere in Maria. Esso è il suo soffio. Credete in Allàh e nei suoi apostoli; non dite esservi una Trinità; egli è uno. Questa credenza vi riuscirà più utile. Lungi che egli abbia un figlio, ma governa da solo il cielo e la terra, e basta a sé stesso”.

Sura V, 76 (La tavola)

“Quelli che dicono che il Messia, figlio di Maria, è Dio, pronunciano una bestemmia. Non ha egli stesso detto: “Figli d’Israele, adorate Allàh, mio e vostro Signore”? Chiunque associa altri dei ad Allàh non entrerà nel giardino delle delizie, e la sua dimora sarà nel fuoco…”.

Sura V, 116 (La tavola)

“Allàh chiese a Gesù, figlio di Maria, se avesse comandato agli uomini di adorare lui e sua madre come dèi; “Signore, rispose, avrei loro ordinato un sacrilegio? Se ne fossi colpevole, non lo saresti tu pure? Tu conosci ciò che è nel mio cuore, e io ignoro ciò che vela la tua maestà suprema. La conoscenza dei misteri non spetta che all’Altissimo”".

Sura XXXIX, 6 (Le schiere)

“Se Allàh avesse voluto avere un figlio, lo avrebbe scelto tra gli esseri che ha voluto creare. Ma che questa bestemmia sia lontana dalla sua gloria! Egli è unico e potente”.

Sura XIX, 92-93 (Maria)

“Essi (gli infedeli; N.d.R.) dicono che Allàh ha un figlio, e proferiscono così una bestemmia. Poco manca che i cieli non si schiantino a queste parole, che la terra non si spacchi e che le montagne spezzate non crollino! Essi attribuiscono un figlio al misericordioso, e non potrebbe averne”.

Sura IX, 30 (La conversione)

“I giudei dicono che Ozai è figlio di Dio; i cristiani dicono lo stesso del Messia. Parlano come gli infedeli che li precedettero; il cielo punirà le loro bestemmie. Chiamano signori i loro pontefici, i loro monaci e il Messia, figlio di Maria, ed è loro imposto di servire un solo Dio; non ce n’è un altro. Anatema a quelli che si associano al suo culto” !!!

Tratto da: http://www.crisidellachiesa.com/articol ... corano.htm


“Chi è il bugiardo se non colui che nega che Gesù è il Cristo? Egli è l’anticristo, che nega il Padre e il Figlio.” (1° Giovanni 2:22)


Perchè rifiutiamo di riconoscere nel papa il Capo della Chiesa universale quale successore dell’apostolo Pietro

Noi rifiutiamo di riconoscere nel papa il Capo della Chiesa universale quale successore dell’apostolo Pietro perché l’apostolo Pietro non fu affatto costituito capo della Chiesa da Gesù Cristo e quindi Egli non potè trasmettere a nessun successore questo incarico.

Se si leggono attentamente gli Scritti del Nuovo Testamento si vedrà che il capo della Chiesa è uno solo, e cioè Gesù Cristo che ora è alla destra di Dio Padre. Questo concetto è qualcosa che viene attestato da Paolo. Ecco le sue dichiarazioni in merito.

Egli dice agli Efesini che Dio ha risuscitato il suo Figliuolo e lo ha fatto sedere alla sua destra al di sopra di ogni principato e autorità e potestà e signoria, e d’ogni altro nome che si nomina non solo in questo mondo, ma anche in quello a venire e che Egli:

“gli ha posta ogni cosa sotto ai piedi, e l’ha dato per capo supremo alla Chiesa, che é il corpo di lui, il compimento di colui che porta a compimento ogni cosa in tutti” (Ef. 1:22,23);

ed anche:

“Seguitando verità in carità, noi cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo” (Ef. 4:15),

e:

“Cristo è capo della Chiesa, egli, che è il Salvatore del corpo” (Ef. 5:23).

Quindi, come il capo della moglie è uno solo e cioè suo marito, così il capo della Chiesa (che è la moglie dell’Agnello) è uno solo e cioè Cristo, il suo sposo, e nessun altro.

Ai Colossesi Paolo dice:

“Ed egli é avanti ogni cosa, e tutte le cose sussistono in lui. Ed egli è il capo del corpo, cioè della Chiesa; egli che é il principio, il primogenito dai morti, onde in ogni cosa abbia il primato” (Col. 1:17,18).

Perciò la Chiesa di Dio non ha due capi, di cui uno é in cielo e l’altro é sulla terra; o uno invisibile e l’altro visibile, ma uno solo ed Egli è in cielo alla destra di Dio e mediante la fede, nel cuore di tutti coloro che lo hanno ricevuto come loro personale Signore e Salvatore.

Colui dunque che i Cattolici romani chiamano papa, pecca di presunzione proclamandosi Capo della Chiesa, non avendo ricevuto da Dio questo titolo così eccelso. Quello di ‘Capo della Chiesa’ è un titolo che l’attuale papa ha ereditato dal suo predecessore che a sua volta lo aveva ereditato dal suo predecessore e così via.

Il primo presunto successore di Pietro che si arrogò questo titolo o comunque la carica di pastore di tutte le chiese fu Leone I detto Magno (440-461) – che molti chiamano il primo ‘papa’ – il quale sosteneva apertamente e con grande forza che Gesù concesse a Pietro il primato della dignità apostolica, che passò poi al vescovo di Roma al quale compete la cura di tutte le chiese. Questo titolo si rafforzò notevolmente nel settimo secolo quando l’imperatore Foca, nel 607, per contraccambiare l’amicizia e le adulazioni che gli rivolgeva il vescovo di Roma riconobbe la supremazia della ‘sede apostolica di Pietro su tutte le chiese’ (caput omnium ecclesiarum) e vietò al patriarca di Costantinopoli di usare il titolo di ‘universale’ (difatti questo patriarca si era arrogato questo titolo) che da quel momento doveva essere riservato solo al vescovo di Roma, che allora era Bonifacio III e che a differenza di Gregorio Magno (il predecessore di Bonifacio III), e dimenticando quello che il suo predecessore aveva dichiarato a tale proposito (Gregorio Magno aveva detto che il vescovo che si arrogava il titolo di ‘vescovo universale’ era precursore dell’anticristo e che nessun cristiano deve prendere questo nome di bestemmia), non rifiutò affatto di farsi chiamare ‘vescovo universale’.

Questo riconoscimento Foca lo concesse perché si trovava in polemica con il patriarca bizantino Ciriaco e volle in questa maniera screditarlo presso Roma, e dato che era odiato a Bisanzio cercava di farsi amare a Roma. Era tenuto in così grande onore Foca dai Romani che questi nel 608 elevarono ai piedi del Campidoglio una colonna sormontata da una statua di Foca in bronzo dorato, recante sulla base un’iscrizione in onore del ‘clementissimo e piissimo imperatore, trionfatore perpetuo, incoronato da Dio sempre Augusto’.

Giacinto Butindaro

Tratto da: http://lanuovavia.org/giacintobutindaro ... lo-pietro/

Il papa e la Parola di Dio

1) Il nome PAPA significa “PADRE”. Egli si definisce ed è chiamato ”il santo padre”, ma questo titolo spetta solo a Dio Padre Onnipotente, unico e solo senza peccato. – Egli dice di essere il ”capo della chiesa” quando a Cristo solamente appartiene il primato della Chiesa e di ogni cosa. – Egli ancora afferma di essere il ”vicario di Cristo” cioè il rappresentante di Cristo in terra. Questo titolo spetta esclusivamente allo Spirito Santo (Giovanni 16:13-14). Gesù non approva questi titoli onorifici, leggiamo nella Bibbia Matteo 23:8-9-10
N.B. Chiunque annette per se uno solo o tutti e tre titoli della Divinità, costituisce il precursore dell’Anticristo.

“Ma voi non fatevi chiamare maestro, perché uno solo è il vostro maestro: Il Cristo, e voi siete tutti fratelli. E non chiamate alcuno sulla terra vostro padre, perché uno solo è vostro Padre, colui che è nei cieli. Né fatevi chiamare guida, perché uno solo è la vostra guida: Il Cristo.” (Matteo 23:8-9-10)

2) Non è Pietro che nomina il 12° apostolo in sostituzione di Giuda e non è neanche lui a suggerire i due nomi proposti. Leggiamo Atti 1:23-26

“Or ne furono presentati due: Giuseppe, detto Barsaba, che era soprannominato Giusto, e Mattia. E pregando, dissero: “Tu, Signore, che conosci i cuori di tutti, mostra quale di questi due hai scelto, per ricevere la sorte di questo ministero e apostolato, dal quale Giuda si è sviato per andare al suo luogo”. Così tirarono a sorte, e la sorte cadde su Mattia; ed egli fu aggiunto agli undici apostoli.” (Atti 1:23-26)

3) Il 1° concilio di Gerusalemme non è presieduto da Pietro, ma da Giacomo e le deliberazioni del concilio vengono comunicate alle chiese non in nome di Pietro ma di tutta la Chiesa. Leggiamo Atti 15:13 e Atti 15:22

“Quando essi tacquero, Giacomo prese la parola e disse: “Fratelli, ascoltatemi.” (Atti 15:13) “Allora parve bene agli apostoli e agli anziani con tutta la chiesa di mandare ad Antiochia, con Paolo e Barnaba, degli uomini scelti da loro: Giuda, soprannominato Barsabba, e Sila, uomini autorevoli tra i fratelli,” (Atti 15:22)

4) Pietro viene inviato in missione dagli altri apostoli. Ma un Papa manda, non è mandato. Leggiamo Atti 8:14

“Ora gli apostoli che erano a Gerusalemme, quando seppero che la Samaria aveva ricevuta la parola di Dio, mandarono loro Pietro e Giovanni.” (Atti 8:14)

5) Paolo rimprovera duramente e pubblicamente Pietro come un suo pari, e non un suo superiore. Leggiamo Galati 1:11-14

“Ma quando Pietro venne in Antiochia, io gli resistei in faccia, perché era da riprendere. Infatti prima che venissero alcuni da parte di Giacomo, egli mangiava con i gentili; ma quando giunsero quelli, egli si ritirò e si separò, temendo quelli della circoncisione. E anche gli altri Giudei fingevano assieme a lui, tanto che anche Barnaba fu trascinato dalla loro ipocrisia. Ma quando io vidi che non camminavano rettamente secondo la verità dell’evangelo, dissi a Pietro in presenza di tutti: “Se tu, che sei Giudeo, vivi alla gentile e non alla giudaica perché costringi i gentili a giudaizzare?”.” (Galati 1:11-14)

6) Pietro accoglie la proposta della suddivisione del campo evangelizzazione con Paolo, cosa che non avrebbe potuto fare se fosse stato veramente il capo della chiesa. Possiamo inoltre apprendere dalla Bibbia che Paolo fù inviato per la diffusione del Vangelo ai ”gentili” cioè ai pagani delle nazioni circostanti Israele fino a giungere a Roma; mentre Pietro riceve il mandato solo per i ”circoncisi” cioè i Giudei del suo paese. La Parola di Dio tace pertanto su Pietro a Roma e sul suo ufficio di vescovo e sul papato, introdotto dal cattolicesimo Romano solo alle soglie del V° secolo

Leggiamo Galati 2:7-9
“Anzi al contrario, avendo visto che mi era stato affidato l’evangelo per gli incirconcisi, come a Pietro quello per i circoncisi (poiché colui che aveva potentemente operato in Pietro per l’apostolato dei circoncisi, aveva potentemente operato anche in me per i gentili), avendo conosciuto la grazia che mi era stata data, Giacomo, Cefa (Pietro) e Giovanni, che sono reputati colonne, diedero a me e a Barnaba la mano di associazione, affinché noi andassimo fra i gentili, ed essi fra i circoncisi.” (Galati 2:7-9)

7) Nell’elenco delle cariche ecclesiastiche non esistono quelle di PAPA e di CARDINALE.

La Bibbia non ci tramanda alcun Ordine ecclesiastico sacerdotale, sorto dopo il IV° sec. dalle ceneri del paganesimo Romano ad opera dell’editto di Costantino Imperatore. Leggiamo Efesini 4:11-12

“Ed egli stesso ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti e altri come pastori e dottori, per il perfezionamento dei santi, per l’opera del ministero e per l’edificazione del corpo di Cristo” (Efesini 4:11-12)

8) Gli Ebrei convertiti al Cristianesimo ignoravano la supremazia di Pietro sino al punto di questionare con lui, e lo stesso Pietro si giustifica davanti a loro. Leggiamo Atti 11:2-3 e Atti 15:7-11

“E, quando Pietro salì a Gerusalemme, quelli che erano circoncisi contendevano con lui dicendo: “Tu sei entrato in casa di uomini incirconcisi e hai mangiato con loro!” (Atti 11:2-3) “Ed essendo sorta una grande disputa, Pietro si alzò in piedi e disse loro: “Fratelli, voi sapete che già dai primi tempi Dio tra noi scelse me, affinché per la mia bocca i gentili udissero la parola dell’evangelo e credessero. Dio, che conosce i cuori, ha reso loro testimonianza, dando loro lo Spirito Santo, proprio come a noi; e non ha fatto alcuna differenza tra noi e loro, avendo purificato i loro cuori mediante la fede. Ora dunque perché tentate Dio, mettendo sul collo dei discepoli un giogo che né i nostri padri né noi abbiamo potuto portare? Ma noi crediamo di essere salvati mediante la grazia del Signor Gesù Cristo, e nello stesso modo anche loro” (Atti 15:7-11)

9) Pietro medesimo non si attribuisce nessuna superiorità sugli altri apostoli e ammonisce gli anziani a governare il gregge “NON SIGNOREGGIANDO” poiché v’è un solo Dio e un solo Pastore e noi siamo tutti fratelli. Leggiamo I Pietro 5:1-2-3-4 e II Corinzi 1:24

“Esorto gli anziani che sono fra voi io che sono anziano con loro e testimone delle sofferenze di Cristo e che sono anche partecipe della gloria che dev’essere rivelata: pascete il gregge di Dio che è fra voi, sorvegliandolo non per forza, ma volentieri, non per avidità di guadagno ma di buona volontà, e non come signoreggiando su coloro che vi sono affidati, ma essendo i modelli del gregge. E quando apparirà il sommo pastore, riceverete la corona della gloria che non appassisce.” (I Pietro 5:1-2-3-4) “Non già che dominiamo sulla vostra fede, ma siamo collaboratori della vostra gioia, perché voi state saldi per fede.” (II Corinzi 1:24)

10) Gesù ha combattuto ogni idea di supremazia fra i suoi discepoli. Leggiamo Matteo 23:8-12

“Ma voi non fatevi chiamare maestro, perché uno solo è il vostro maestro: Il Cristo, e voi siete tutti fratelli. E non chiamate alcuno sulla terra vostro padre, perché uno solo è vostro Padre, colui che è nei cieli. Né fatevi chiamare guida, perché uno solo è la vostra guida: Il Cristo. E il maggiore di voi sia vostro servo. Or chiunque si innalzerà sarà abbassato; e chiunque si abbasserà sarà innalzato,” (Matteo 23:8-12)

11) Solo Cristo è il CAPO e il FONDAMENTO della Chiesa! Leggiamo I Corinzi 3:11 – Efesini 2:20-21 – Efesini 1:22 – Colossesi 1:17-18

“Egli (Gesù) è prima di ogni cosa e tutte le cose sussistono in lui. Egli stesso è il capo del corpo, cioè della chiesa; egli è il principio, il primogenito dai morti, affinché abbia il primato in ogni cosa” (Colossesi 1:17-18)

12) Cristo non ha bisogno di vicari nelle persone dei papi sulla terra, lo Spirito Santo è il vero rappresentante di Cristo sulla terra, non il papa. Leggiamo Matteo 28:20 – Matteo 18:20 – Giovanni 16:13-14 – Giovanni 14:26

“Ma quando verrà lui, lo Spirito di verità, egli vi guiderà in ogni verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutte le cose che ha udito e vi annunzierà le cose a venire. Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve lo annunzierà” (Giovanni 16:13-14)

13) Gesù disse che avrebbe edificato su Pietro la sua Chiesa??? Leggiamo Matteo 16:18

“Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa”
ma non disse che avrebbe edificato su Pietro la Sua Chiesa. Le chiavi ed il potere di legare che Egli dà a Pietro in Matteo 16:19 rappresentano l’autorità che concede a tutti i credenti (Cf. Matteo 18:18, 19). La lingua greca per dire Pietro usa la parola « petros » che significa « piccolo sasso »; mentre per indicare « La Roccia » si serve della parola « petra ». Quel che disse Gesù, dunque, fu: « Io edificherò la mia Chiesa sulla Roccia », e la Roccia sulla quale avrebbe edificato era Se stesso. Nella sua prima lettera, al capitolo 2:5-8, Pietro stesso chiama i credenti « pietre » e Gesù « Roccia ». Così pure, nella prima lettera ai Corinzi e in quella agli Efesini, capitolo 2:19-21, Gesù viene chiamato Pietra Angolare, Fondamento e Roccia. Perciò, la Chiesa, non è costruita su Pietro o i suoi successori, ma su Gesù Cristo, cioè, sulla Roccia. Come autorità suprema, in conferma della mia affermazione, cito il grande Apostolo Paolo. In 1 Cor. 3:11, di questa meravigliosa Bibbia, egli dice: « Poiché nessuno può porre altro fondamento che quello già posto, cioè Cristo Gesù ». Paolo dunque dice che Gesù Cristo è il Fondamento, la Roccia, ed è su questa Roccia che la Chiesa è fondata. Questo è riconosciuto anche dai padri della Chiesa, come sant’Agostino, san Girolamo, sant’Ilario, e altri, i quali insegnavano che la pietra di cui parla Gesù è la confessione di Pietro. Leggiamo le parole di sant’Agostino: « Che cosa vogliono dire le parole “Io edificherò la mia chiesa su questa pietra?” Su questa fede, su quello che è detto: Tu sei il Cristo, il figlio di Dio vivente” »; e anche: « Sopra questa pietra che tu hai confessato, io edificherò la mia chiesa, imperocchè Cristo era la pietra ».

Sia l’IDDIO della sua Parola ritenuto veritiero ed ogni uomo con la sua dottrina bugiardo!

Gaglioti Francesco

Tratto da: http://www.facebook.com/home.php?sk=lf# ... 1115955438


Perchè l’ecumenismo è una macchinazione del diavolo
(106 minuti – mp3)


Per approfondire le false dottrine della Chiesa Cattolica Romana puoi leggere il libro gratuito in PDF:

La Chiesa Cattolica Romana


NOTE:

[1] ↩ Traduzione dell’articolo originale francese Concernant la photo de Jean-Paul II embrassant le Coran («A riguardo della foto di Giovanni Paolo II che bacia il Corano»), a cura di Paolo Baroni. Scritto reperibile alla pagina web: http://sedevacantisme.over-blog.com/art ... 51059.html

[2] ↩ La testimonianza del Patriarca è stata pubblicata su FIDES News Service, del 1º giugno 1999.

[3] ↩ Vedi pagina web: http://jeanmouttapa.blog.lemonde.fr/200 ... ambiguites

[4] ↩ Vedi pagina web: http://lesalonbeige.blogs.com/my_weblog ... e__12.html

[5] ↩ Cfr. Osservatore romano, del 21 marzo 2000; edizione francese del 28 marzo 2000.

[6] ↩ Cfr. Discorso di Giovanni Paolo II ai musulmani dell’isola Mindanao, nelle Filippine, del 20 febbraio 1981.

[7] ↩ Cfr. Discorso ai musulmani di Parigi, del 31 maggio 1980.


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Re: Ma quali sono i valori spirituali e umani dell'Islam?

Messaggioda Berto » mer apr 12, 2017 7:28 pm

Dove stà la spiritualità dell'Islam e la sua grande umanità se dopo 1400 anni continua a produrre orrore e terrore, persecuzione e morte?

Nella storia dove è arrivato l'Islam è poi sempre avvenuta la guerra civile e religiosa e lo sterminio di tutti i diversamente religiosi e pensanti
viewtopic.php?f=188&t=1895


Dal multiculturalismo al fallimento delle democrazie
12 aprile 2017 Loredana Biffo

http://www.linformale.eu/dal-multicultu ... democrazie

I movimenti fondamentalisti sono diventati dei sistemi emergenti nelle nostre società democratiche, si configurano con un’aggressività e una volontà di dominio. I vari attentati delle ultime settimane, quello della Svezia in particolare ci dovrebbero indurre ad un’attenta analisi in merito al rapporto tra multiculturalismo e democrazia così come lo abbiamo conosciuto e applicato fino ad oggi, lo si evince dal fatto che i movimenti fondamentalisti sono in grado di spingere la lotta contro i nemici oltre i loro tradizionali confini territoriali e metterci di fronte ad uno scenario difficile da comprendere dal punto di vista della democrazia.

È ormai evidente quanto non vi sia stata un’integrazione, bensì una sommatoria di culture, il cui risultato è quello in cui vince il più forte, ovvero una visione etnocentrica e medioevalista della società veicolata dall’islamismo, che si attiene ad una versione coranica integralista e in netto rifiuto di una modernità che aspira ad abbattere per instaurare un “nuovo ordine morale” volto alla purificazione del corrotto occidente. Peculiare è quanto avvenuto in un paese come la modernissima Svezia, che non ha nemmeno la “colpa” di un passato colonialista (argomento con cui la sinistra giustifica – ormai come un mantra – ogni atto terroristico), che però in nome dell’accoglienza e della multietnicità ha permesso che nascessero periferie con una maggioranza islamica di oltre il 90%, il quali si sono inventati una specie di lingua simil -svedese chiamata “Rinkeby Swedisch”; che monopolizzano il territorio periferico, dove in strada si vedono pochissime donne, e tutte con il velo, in particolare quelle giovani, mentre le altre indossano il niquab (la tunica integrale che lascia scoperti solo gli occhi).

Si può ragionevolmente sostenere che lì tutti sapessero che in un tale humus, prima o poi un attentato sarebbe avvenuto. Certamente uno Stato di 10 milioni di abitanti che accoglie 163 mila migranti, in maggioranza musulmani e con sommosse periodiche nelle periferie, qualche domanda dovrebbe porsela, pare però che nonostante questo attentato la volontà sia quella di andare in direzione opposta, ovvero di proseguire con la politica dell’accoglienza indiscriminata, alimentando di conseguenza i bollori dei partiti estremisti come il Demokraterna che è in procinto di diventare il primo partito svedese, esattamente come il FN di Marine Le Pen in Francia – che ha la stessa situazione nelle periferie – e dove proprio in questi giorni Fillon ha inaugurato una nuova moschea definita la più grande al mondo.

Ecco servito piatto della “multiconflittualità”, figlia naturale di un multiculturalismo privo di integrazione basata sull’accettazione dei valori occidentali da parte di una cultura come quella islamica, che rischia di mettere in seria conflittualità le civiltà occidentali al fine di disgregarle per renderle più fragili attraverso l’imposizione di una visione che ha come peculiarità l’identificazione totale tra religione e politica; è evidente il ritardo e la miopia dei sistemi politici democratici difronte al rischio di andare – come sostiene il filosofo francese Alain Finkielkraut – verso due strade: “la sottomissione della società occidentale, o la guerra civile, poiché gli intellettuali europei si attengono alla storia del ventesimo secolo e in particolare la seconda guerra mondiale. Professano la religione dell’umanità per timore di svegliare i vecchi demoni, negano che vi sia una divisione dell’umanità in civiltà. Il multiculturalismo oggi è proposto solo come una semplice ibridazione della musica e della cucina. Si celebra da un lato il multiculturalismo e dall’altro non si prendono sul serio le culture”.

Resta significativo e inquietante il fatto che da quando la Svezia ha deciso di diventare multiculturale i crimini siano aumentati del 300%, gli stupri del 1400% collocandosi così al secondo posto tra i paesi con il maggior numero di violenze sessuali al mondo (superato solo dal Lesotho nell’Africa del Sud), la Svezia è oggi un Paese con un’islamizzazione altissima, in molte aree le donne svedesi si tingono i capelli di nero per non essere molestate ma è proibito dichiararlo perché per legge non si possono raccogliere dati “etnici” di chi commette delitti. A Malmo i pochi ebrei residenti sono dovuti fuggire per le aggressioni di stampo antisemita sulle quali il governo tace.

Ora occorre decidere se la politica sia ancora quella attività umana che pensa di poter conoscere, prevedere e decidere per mutare gli eventi, o se al contrario debba limitarsi a registrarli in un rassegnato fatalismo che azzera il futuro nella reiterazione del presente e distorce il passato ad improbabile caricatura del presente stesso. L’appello è agli intellettuali, che riabilitino la capacità di comprendere il corso delle cose e non di galleggiare sulle stesse. Calare dal mondo delle idee a quello delle cose, cominciare a camminare con le gambe per terra e gli occhi al cielo e non sempre viceversa.


Svezia e migranti e Islam
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Re: Ma quali sono i valori spirituali e umani dell'Islam?

Messaggioda Berto » gio apr 13, 2017 6:09 pm

Ecco le contraddizioni e le menzogne sull'Islam da parte di quelli del dialogo interreligioso e del politicamente corretto.
Costoro sono gli irresponsabili e i protervi dell'idolatria religiosa e della castualità politica mondialista ademocratica che legittimano l'Islam per una perversa sorta di solidarietà tra religioni e idolatrie religiose e delle relative caste, che ci portano la morte del terrorismo e della guerra civile in casa.


Dialogo interreligioso - la Nostra Aetate e l'Islam
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Il Papa bugiardo e l'infernale alleanza con l'Islam
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Contrariamente a quanto scrive il rav ebreo Jonathan Sacks di Londra, che i monoteismi porterebbero la pace laddove invece i politeismi e gli ateismi porterebbero la guerra, nel suo libro:
"Non nel nome di Dio"
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l'Islam dimostra che il monoteismo può essere fonte di violenza disumana e di criminali violazioni dei Diritti Umani Universali


Centro di Studi sull’Ecumenismo - ORIGINI E NATURA DELL’ISLAM
Lezione del professor Samir Khalil SAMIR
https://it.wikipedia.org/wiki/Samir_Khalil_Samir (un gesuita come Bergoglio)
Milano, 9 ottobre 2000 (un'anno prima dell'11 settembre 2001)
http://www.paginecattoliche.it/modules. ... nt&sid=315
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Re: Ma quali sono i valori spirituali e umani dell'Islam?

Messaggioda Berto » gio apr 13, 2017 6:30 pm

Come fanno quelli del dialogo interreligioso e del politicamente corretto, come Bergoglio l'incoerente e vile Papa romano, a condannare i terroristi islamici gridando a gran voce che non si può uccidere in nome di Dio e che i mussulmani che uccidono in nome di Allah non sono veri islamici e che l'Islam è una religione di pace e non del terrore, quando Maometto il profeta fondatore dell'Islam è stato il primo assassino terrorista islamico e la sua religione ha come missione e fine la distruzione di tutte le altre religioni della terra per sostituirle con quella islamica, sterminando tutti coloro che non vorranno convertirsi?


Il Papa bugiardo e l'infernale alleanza con l'Islam
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Sacerdote sgozzato, il Papa: "Il mondo è in guerra ma le religioni non c'entrano"
Due jihadisti sgozzano un prete in chiesa. Bergoglio: "Tutte le religioni vogliono la pace. La guerra la vogliono gli altri"

Sergio Rame - Mer, 27/07/2016

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/sac ... 90126.html

"Abbiamo bisogno di dire questa verità: il mondo è in guerra perché ha perso la pace". Sul volo che da Roma lo porta a Cracovia per portare alla Giornata Mondiale della Gioventù, papa Francesco condanna gli ultimi attacchi inflitti all'Europa dal terrorismo islamico.

Il Papa condanna l'odio. Ma non nomina l'Isis
Ora la linea morbida mette a disagio i cattolici
"L'islam non ferma i fanatici. Dobbiamo farlo noi"
"Più martiri ora che ai tempi di leoni e stragi"

Ma si affretta a chiarire: "Quando parlo di guerra, parlo di guerra sul serio e non di guerra di religione".

Il mondo cattolico è sconvolto dalla brutale omicidio di padre Jacques Hamel, sgozzato da due terroristi mentre stava dicendo la Santa Messa nella chiesa di Saint-Etienne du Rouvray. Lo hanno fatto inginocchiare davanti all'altare e, dopo aver recitato un sermone in arabo, gli hanno reciso la gola. Una macabra esecuzione filmata col cellulare che ricorda le decapitazioni degli ostaggi occidentali eseguite dal boia dell'Isis Jihadi John. I due giovanissimi jihadisti hanno risposto alla chiamata alle armi dello Stato islamico. E, per la prima volta nella storia dell'Unione europea, un parroco è stato ammazzato in chiesa in virtù della fede che professa. Papa Francesco si è, tuttavia, affrettato ad allontanare lo spettro della guerra di religione. "C'è guerra per interessi, soldi, risorse della natura, per il dominio sui popoli - ha spiegato - questi sono i motivi. Qualcuno parla di guerra di religione, ma tutte le religioni vogliono la pace. La guerra la vogliono gli altri, capito?".

Nell'ultimo mese gli attacchi all'Europa si sono moltiplicati di giorno in giorno. Con la strage lungo la Promenade des Anglais a Nizza, i seguaci dell'Isis hanno "inaugurato" una lunga scia di sangue che sembra non aver fine. "Da tempo il mondo è in guerra a pezzi - ha ammesso papa Francesco - non è tanto organica forse (organizzata sì), ma è guerra". Durante il volo verso Cracovia, il Santo Padre ha rivolto un pensiero a padre Jacques: "Questo santo sacerdote ieri è morto per la preghiera che offriva alla chiesa. È uno, ma pensiamo a quanti innocenti, a quanti bambini muoiono. Pensiamo alla Nigeria, ad esempio. 'Ah quella è l'Africa', dicono, sì è l'Africa, ma è in guerra". Poi, una volta atterrato in Polonia, nella cornice imponente del Wawel, l'antico Palazzo Reale, Bergoglio ha affrontato il tema dell'accoglienza: "Occorre la disponibilità ad accogliere quanti fuggono dalle guerre e dalla fame - ha detto - la solidarietà verso coloro che sono privati dei loro fondamentali diritti, tra i quali quello di professare in libertà e sicurezza la propria fede".



Papa Francesco: "Ingiusto identificare l'islam con il terrorismo e la violenza"
Papa Francesco nega il legame tra islam e jihadismo: "So come la pensano i musulmani cercano la pace e l'incontro". E avverte: "Vedo violenze anche in Italia ad opera di cattolici"

Sergio Rame - Lun, 01/08/2016

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/pap ... 91673.html

"Non è giusto e non è vero identificare l'islam con il terrorismo e la violenza".

In volo di ritorno dalla Polonia, dove in questi giorni ha partecipato alla 31esima Giornata mondiale della gioventù, papa Francesco ha negato che ci sia un legame tra l'islam e il terrorismo. E, nel giorno in cui i musulmani hanno pregato in chiesa con i cristiani, ha assicurato: "Gli islamici cercano la pace e l'incontro".

Durante la conferenza stampa sul volo da Cracovia, papa Francesco ha spiegato ai giornalisti che non gli piace parlare di violenza islamica: "Tutti i giorni sui giornali vedo violenze anche in Italia ad opera di cattolici battezzati". "Se io parlo di violenza islamica devo parlare anche di violenza cattolica - ha poi spiegato - ma non tutti i cristiani sono violenti così come non tutti gli islamici lo sono". In quasi tutte le religioni, secondo il Santo Padre, "c'è un piccolo gruppetto fondamentalista, anche noi lo abbiamo". Bergoglio ha ricordato di aver recentemente parlato con il Grande Imam di al Azhar, Ahmad al-Tayyib. "So come la pensano - ha puntualizzato - cercano la pace e l'incontro".

Papa Francesco ha poi raccontato del nunzio di un Paese africano che gli ha rivelava come nella capitale, dove questo opera, "c'è una coda di gente per la porta santa per il Giubileo e alcuni si accostano ai confessionali". "Cattolici anche, ma la maggior parte va avanti, avanti a pregare l'altare della Madonna - ha detto il Pontefice - questi sono musulmani che vogliono fare il giubileo. In Centrafrica sono andato da loro e anche l'imam è salito sulla papamobile - ha continuato - si può convivere bene". Eppure il fondamentalismo c'è. E allora Bergoglio ha chiesto: "Quanti giovani che noi europei abbiamo lasciato vuoti di ideali che non hanno lavoro e vanno alla droga, all'alcol e si arruolano in gruppi fondamentalisti?".

Durante la conferenza stampa in diversi hanno voluto sapere perché, dopo gli attentati rivendicati dall'Isis e l'uccisione di padre Jacques Hammel, papa Francesco abbia sempre parlato di terrorismo senza mai citare l'islam. "Il terrorismo è dappertutto - ha ribattuto Bergoglio - il terrorismo cresce quando non c'è un'altra opzione mentre al centro dell'economia mondiale c'è il dio denaro e si caccia via la meraviglia del creato, l'uomo e la donna - ha concluso - questo è un terrorismo di base, contro tutta l'umanità".


Non si può condannare quelli dell'IS e santificare Maometto che ha fatto le stesse identiche cose, copiate poi da quelli dell'IS suoi seguaci.
O forse si ritiene che gli assassini ed il terrorismo di Maometto fossero giusti perché Maometto era Maometto il profeta ed aveva perciò tutto il diritto e il dovere di comportarsi così in nome di Allah per affermare la sua religione e il potere di Allah sulla terra mente quelli dell'IS no perché non sono Maometto?
Se sono crimini quelli dell'IS perché non lo dovrebbero essere anche quelli di Maometto?
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